Anarchive, il nuovo hub creativo di Polimoda per la ricerca sulla moda

Uno spazio aperto alla città, pensato per accogliere ricercatori, curatori, archivisti, studenti e designer interessati alla ricerca nell’ambito dei fashion studies. È Anarchive, il nuovo hub creativo lanciato a Firenze da Polimoda: non un museo, bensì un archivio di moda che si pone l’obiettivo di educare e divulgare, un laboratorio in costante evoluzione, che parte dalla curatela dei capi iconici dei grandi designer. “Guardando al passato, possiamo trovare ispirazione per costruire un futuro nuovo, che tenga in considerazione le sfide attuali” sottolinea il direttore della scuola, Massimiliano Giornetti.
Sede di ricerca ma anche teatro di incontri e appuntamenti, per mettere in contatto le diverse realtà creative del fashion system, utilizzando un lessico universale e un approccio analitico.

“La moda non è solo business, ma un universo di potenzialità creative che si espande ben oltre i confini del suo mondo”, aggiunge Linda Loppa, Advisor Strategy and Vision di Polimoda. Il progetto, attraverso un linguaggio comune, vuole superare le barriere culturali e geografiche, dando vita a nuove forme di espressione artistica.

Polimoda Firenze sede
Villa Favard, sede fiorentina del Polimoda (ph. courtesy of Polimoda)

Il progetto nelle parole di Ferruccio Ferragamo, Massimiliano Giornetti e Linda Loppa

Firenze è da sempre una città fortemente legata alla moda e alle arti, un vero e proprio hub culturale per il settore”, dichiara il presidente di Polimoda Ferruccio Ferragamo, “qui la moda italiana ha avuto origine e resta protagonista con Pitti Immagine. È quindi naturale la sinergia di Firenze con Anarchive, che ha l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico e culturale della moda, con particolare attenzione alla sua evoluzione nel tempo. Grazie a questo progetto, la città potrà continuare a essere un punto di riferimento per la formazione e la ricerca fashion“.

Polimoda Firenze direttore
Ferruccio Ferragamo, Linda Loppa, Massimiliano Giornetti

Il mondo fashion è in costante evoluzione e Anarchive rappresenta una risorsa inestimabile per coloro che intendono viverlo con un approccio innovativo”, sottolinea invece Giornetti. “Guardando al passato, possiamo trovare ispirazione per costruire un futuro nuovo, che tenga in considerazione le sfide attuali. Il nostro progetto si articola in quattro azioni: archiviazione, ricerca, formazione e presentazione. Grazie ad Anarchive, Polimoda si propone di creare un luogo fisico e virtuale nel quale accedere a un patrimonio culturale unico, un tesoro prezioso da cui attingere per costruire un futuro sempre più sostenibile e innovativo“.

Loppa, da parte sua, sottolinea che “Anarchive si propone di sfidare le normali assunzioni nella moda, creando un centro di ricerca che la connette ad altre discipline come arte, scienza, design, musica, fotografia, cinema. Questo progetto ambizioso vuole creare un linguaggio universale comune, che superi le barriere culturali e geografiche, dando vita a nuove forme di espressione artistica. Anarchive ci invita quindi a riconsiderare la moda, a guardare oltre le apparenze e scoprire tutto il suo potenziale creativo”.

Polimoda scuola
(Ph. courtesy of Polimoda)

Il potere dell’heritage nella moda

Gli archivi di moda rappresentano senza alcun dubbio un tema di straordinario interesse e infatti, ormai da tempo, sono al centro di molteplici iniziative di censimento e riordino, di valorizzazione e condivisione, pubbliche e private. Basti pensare alla Fondazione Emilio Pucci, nata ufficialmente nel 2001 per volontà della famiglia Pucci e di Bernard Arnault, proprietario del conglomerato del lusso LVMH, con l’intento di conservare, organizzare e preservare il ricco patrimonio aziendale accumulatosi in 75 anni di storia.
Un nome che ancora brilla tra le eccellenze italiane non può che essere quello memorabile di Gianfranco Ferré, ed è proprio il suo lascito creativo e artistico, un vero e proprio patrimonio culturale, che la Fondazione Gianfranco Ferré ha deciso di donare al Politecnico di Milano.
I disegni e gli abiti dell’archivio restituiscono in modo considerevole l’eredità del pensiero e dell’opera dello stilista italiano, rappresentando un giacimento unico su cui innestare nuovi filoni di ricerca, l’esemplificazione perfetta di come il passato possa incontrare il presente per guardare al futuro, nutrendolo di nuova ispirazione. L’archivio dunque non è solo un modo per custodire, bensì uno strumento vitale e operoso, un motore di rielaborazione e riadattamento, un luogo sacro e culturale.

Polimoda Firenze
Un momento della conferenza stampa di presentazione del progetto (ph. courtesy of Polimoda)

Nell’immagine in apertura, la Manifattura Tabacchi, dove sarà realizzato Anarchive (ph. by Marco Gualtieri, courtesy of Polimoda)

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