Art & Fashion: 5 mostre di moda da non perdere

Nel segno del continuo scambio tra arte e moda, una selezione di appuntamenti in giro per il mondo dove i protagonisti del fashion dialogano con il design, con la scrittura e con la fotografia. Un tour che attraversa quattro città per visitare le mostre di moda più interessanti a Londra, Parigi, Madrid e New York.

arte moda mostra Barbara Sánchez-Kane
Artwork by Barbara Sánchez-Kane from New Lexicons for Embodiment

LONDRA: le mostre sulla moda di Gucci e Prada

Dopo l’inaugurazione di Shanghai sbarca a Londra (presso il 180 Studios), la mostra immersiva Gucci Cosmos, che resterà aperta fino al 31 dicembre 2023. On display i modelli più̀ iconici prodotti nei 102 anni di storia della Maison esposti in modo particolarmente scenografico toccando diversi temi cari all’azienda. Gucci Cosmos accompagna i visitatori in un viaggio che si snoda avanti e a ritroso attraverso i decenni, esplorando la storia della Maison e le sue radici fiorentine in un inno alla sua inesauribile creatività̀.

La storia di Gucci si può dire che sia davvero iniziata a Londra nel 1897, quando il giovane Guccio Gucci trovò lavoro come facchino e lift boy presso l’esclusivo Savoy Hotel della città. Trasportando i bagagli degli ospiti attraverso le celebri porte girevoli e azionando l’ascensore per raggiungere le camere e le suite, il giovane Guccio ebbe modo di conoscere da vicino i gusti e lo stile di vita dell’élite internazionale, assimilando nuove idee e interessi culturali più̀ cosmopoliti. Ispirato da queste esperienze e deciso a fare del suo nome un simbolo dell’arte della valigeria, Guccio tornò a Firenze e nel 1921 fondò l’omonima pelletteria, a cui seguì l’apertura del primo negozio Gucci in Via della Vigna Nuova.

I dettagli della mostra Gucci Cosmos

Gucci Cosmos esplora il modo in cui i codici e lo spirito di Guccio Gucci si sono concretizzati nei modelli più̀ iconici della Maison. Inoltre, gurada al modo in cui questi classici che hanno definito un’epoca abbiano sempre ispirato e siano stati reinterpretati dai suoi visionari stilisti. La mostra illustra come la visione progressista della Maison, ancorata alla migliore tradizione e maestria artigianale italiana, abbia consentito a Gucci non solo di essere specchio dei tempi, ma di definirli esercitando così la propria influenza sulla società̀ e sull’estetica di quel periodo storico.

Un progetto ideato e realizzato dalla celebre artista britannica Es Devlin che ha dichiarato: «Come sforzo creativo ed espressione dei tempi, la Maison e la sua storia nel corso dell’ultimo secolo si possono ricostruire guardando alla loro capacità di evolversi e, più in generale, di espandersi seguendo l’evoluzione della nostra stessa consapevolezza, e di pari passo alla nostra capacità di attuare mutamenti cognitivi. Così come un abito che può essere modificato e riadattato, come la pelle che cambia durante la muta e continuamente si rinnova. Per questa edizione della mostra a Londra, ho voluto enfatizzare il ruolo cruciale della città nel mito delle origini della Maison, che vede il giovane Guccio Gucci salire e scendere nella ‘Ascending Room’ – la ‘stanza ascendente’ – rosso lacca del Savoy, dove i suoi incontri con gli ospiti e i loro lussuosi bagagli avrebbero forgiato il suo futuro».

arte moda mostra Gucci Cosmos
La sezione Carousel di Gucci Cosmos

Prada Reporter presenta: Witness to Nature

Sempre a Londra si apre Witness to Nature presso il nuovo pop-up store di Prada all’interno di The Selfridges Corner Shop. La mostra celebra la natura e l’umanità attraverso quattro temi chiave. Le oltre 150 immagini sondano l’enigma irrisolvibile della natura, con la sua giustapposizione di micro e macro, potenza e fragilità, bellezza e pericolo, mentre l’umanità osserva e contribuisce alla sua perpetua trasformazione. Catturate ai quattro angoli della Terra da 8 fotografi internazionali, le immagini mettono in moto una conversazione con Prada circa il complesso rapporto tra uomo e natura, in perenne evoluzione. L’esposizione rientra nel più ampio progetto Prada Reporter, realizzato in collaborazione con Magnum Photos.

PARIGI celebra il talento di Iris van Herpen

Dal 29 Novembre al 28 aprile 2024 il Museo di Arti Decorative di Parigi ospiterà Iris van Herpen: Sculpting the Senses. Dopo lunga attesa, una grande mostra in Europa vuole celebrare la designer olandese, innovatrice nel campo della moda per l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia con cui confeziona le sue collezioni sempre sperimentali e oniriche. Con il suo lavoro, van Herpen sfida le norme convenzionali del settore, abbracciando sia tecniche più tradizionali, sia materiali non convenzionali.

L’esposizione esplora il ruolo del corpo nello spazio, la sua relazione con l’abbigliamento e l’ambiente circostante, e il suo futuro in un mondo in continua evoluzione. Una selezione di oltre 100 capi d’alta moda creati da Iris van Herpen si fondono con opere d’arte contemporanea di numerosi artisti. Per citarne alcuni: il Collectif Mé, Wim Delvoye, Rogan Brown, Kate McCgwire, Damien Jalet, Kohei Nawa, Casey Curran, Jacques Rougerie, insieme a creazioni di design di Neri Oxman, Ren Ri, Ferruccio Laviani e Tomáš Libertíny. Inoltre, pezzi provenienti dal mondo delle scienze naturali, come coralli e fossili, creano una connessione unica con i pezzi storici.

MADRID: Writing the Prado con Loewe

Il Museo Nazionale del Prado di Madrid e la Fondazione LOEWE collaborano per il progetto Writing the Prado. Si tratta di un programma di residenze che invita scrittori di fama internazionale a interagire con le collezioni e la ricca storia del Museo, per lasciarsi ispirare nelle loro creazioni letterarie. L’obiettivo è tradurre in forma letteraria la bellezza storica e artistica delle opere e delle collezioni del museo madrileno. L’arte che si mescola alla scrittura. Le opere di ciascuno degli autori partecipanti vengono poi pubblicate congiuntamente dal Museo e dalla prestigiosa rivista letteraria Granta.

Chloe Aridjis è la seconda autrice invitata a partecipare all’iniziativa, seguendo il vincitore del Premio Nobel 2003 John M. Coetzee. La scrittrice messicano-americana, già vincitrice del Premio PEN/Faulkner per la fiction 2020, trascorrerà nove settimane a Madrid a partire dai primi di ottobre. Durante la sua residenza Aridijis parteciperà a una serie di colloqui pubblici coinvolgendo il Museo, le sue opere d’arte, collezioni private e pubbliche, artisti, gallerie e palazzi. Il ruolo della Loewe Foundation sarà quello di finanziare, nell’arco di un triennio, due residenze all’anno. Ognuna di esse consentirà agli scrittori di compiere una totale immersione nel museo durante un tempo massimo di due mesi ciascuno. Al lancio del progetto il direttore creativo di Loewe, Jonathan Anderson, ha affermato: «Questo progetto rappresenta un’opportunità incredibile per addentrarsi nel mondo infinitamente stimolante del Museo del Prado e creare nuove ed entusiasmanti connessioni interculturali».

Barbara Sánchez-Kane in mostra a NEW YORK CITY

Dal 15 settembre è in mostra New Lexicons for Embodiment, la prima personale di Barbara Sánchez-Kane presso la kurimanzutto gallery di New York.

Sánchez-Kane, designer e artista proveniente dal Messico i cui pronomi d’elezione sono lei/lui. La mostra si focalizza su come gli abiti siano in grado di modellare le nostre identità e le espressioni di noi stessi. L’artista decostruisce e re-immagina le identità più tradizionali attraverso i suoi capi e alcune sculture. L’ispirazione dietro queste ultime proviene da una guida di design degli anni Venti. Realizzate a partire dai tessuti, le sculture astratte appaiono come “abiti mutanti e mutevoli” che sfidano la percezione dell’osservatore. Lontani dai concetti di efficienza e utilitarismo, questi capi rifuggono l’idea di produttività per combattere la convinzione che “lento” sia sinonimo di “male”. Vestiti e accessori complessi che rendono la vita più complicata, ma che permettono così di viverla con più calma, di scorgerne la bellezza nei risvolti più ostici.

mostra are moda Barbara Sánchez-Kane from New Lexicons for Embodiment
Artwork by Barbara Sánchez-Kane from New Lexicons for Embodiment
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