La fiera d’arte di Torino, Artissima, ha concluso l’edizione 2023 con un trionfo di creatività, ispirazione e innovazione. Questo evento annuale, che attira collezionisti, galleristi, artisti e appassionati d’arte da tutto il mondo, si è rivelato ancora una volta un punto di incontro cruciale per l’arte contemporanea.
Abbiamo avuto il piacere di visitare la fiera: ecco gli artisti che hanno davvero catturato la nostra attenzione.
1. HADASSAH EMMERICH, un astrattismo con al centro il corpo femminile
La Suprainfit Gallery di Bucarest ospitava un meraviglioso quadro-collage dell’artista olandese Hadassah Emmerich, la cui sensualità va oltre l’utilizzo di immagine erotiche e trova il suo culmine nella raffinatissima tecnica e nell’utilizzo del colore. Il suo lavoro riprende la vena più giocosa e surrealista del linguaggio della pubblicità e della Pop Art e si declina in quadri e murales.

2. VLADISLAV MARKOV e la sua sala d’attesa ad Artissima 2023
Siamo nello spazio della galleria Management di New York ma potremmo essere anche in un’ampia room di vetro di un ospedale o un aeroporto americano. Ed è questo il gioco dell’artista, che vuoi ironizzare sul gusto dei super-ricchi russi, suoi connazionali, che pare amino avere case con ampie vetrate nascoste dietro tendine regolabili e con un arredamento minimale, funzionale ed asettico. La poca funzionalità dei quadri appesi davanti alle tendine ci porta nella dimensione del sarcasmo e in generale l’intera opera può essere letta come una riflessione meta artistica sul gusto per l’arte contemporanea.

3. BEKHBAATAR ENKHTUR porta Materia a Torino
Materiali organici, come la cera, e inorganici, come l’alluminio, vengono plasmati e scavati dall’artista mongolo, per far emergere figure vitali. A Bekhbaatar Enkhtur interessa il rapporto dialettico che si stabilisce tra le qualità fisiche ed essenziali dei materiali e la creazione, che si presenta sempre come un atto “site specific” e dalla durata effimera. Particolarmente incredibile risulta la vista di due intere pareti ornate di vaschette di alluminio incise con figure della tradizione e immaginarie.

4. Julian Simon stupisce Artissima con SNAILDAD
Una sottigliezza subdola e vagamente surrealista emerge negli ultimi dipinti di questo artista berlinese. Elementi dalle forme infantili, dai colori primari e dalle forme abbozzate che contrastano con i soggetti principali, estremamente realistici, e le scene dipinte, anodine. E ancora l’inclusione nello spazio espositivo della sedia raffigurata, come a ribaltare la poetica dell’objet trouvè: prima è stato fatto il soggetto dell’opera e poi l’opera stessa. Sono queste le ricette di una forma d’arte raffinata, in cui Julian Simon naviga già in modo esperto.

5. RODRIGO TORRES e il vaso Os Embalos ad Artissima 2023
Si rimane di stucco quando si scopre che questo vaso non è fatto di cartapesta ma di ceramica. Un lavoro precisissimo a mimare la trama del cartone e una smaltatura che ince allude alla tecnica del collage. La tecnica iper-dettagliante colloca l’oggetto in uno spazio ideale indefinito, a metà tra la casa e il museo. Piedi, mani, suole, orme, lancette e fecce richiamano lontanamente possibili illustrazioni di scatole di cartone, donando all’oggetto un’aura ancora più misteriosa.

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