Caccia al tartufo con stile

Tra sentieri disegnati dal foliage di calde sfumature che ricordano quelle di un tramonto, i territori più suggestivi d’Italia nascondono un diamante custodito dalla terra con estrema gelosia, perché arrivi sulle tavole accompagnato dal suo consueto profumo e il gusto delicato inconfondibile. Ma il fascino senza tempo si deve soprattutto alla tradizione delle storiche terre d’Italia e quel pregiato frutto della famiglia dei funghi.

Come quella del tartufo di San Miniato, tramandata dalla famiglia Savini per farvela rivivere in tutti i suoi segreti nascosti, dai percorsi nei boschi con i famosi cani addestrati ai segreti culinari per esaltarne il gusto in cucina, per terminare quest’esperienza indimenticabile con un pranzo ad hoc a base di tartufi locali.

Una full immersion in questo meraviglioso mondo nel totale rispetto delle tradizioni, creato per gli ospiti gourmand dell’Hotel Savoy di Firenze.

Hotel Savoy Firenze

Un fascino che influenza, da sempre, lo stile dei capi più adatti a questi luoghi, avvolgente nei pesi e nei materiali pregiati, come nelle sue sfumature: giallo intenso delle foglie che sembrano intinte d’oro zafferano e macchie di rosso infuocato, per illuminare agli spettacolari sentieri protagonisti del gusto. 

Anche a pochi chilometri da Gubbio, i boschi sono silenziose distese di lecci, cerri e querce di 300 ettari intorno al millenario Castello di Petroia, gli stessi che vide San Francesco in cammino da Assisi. 

Anche qui è aperta la caccia al tartufo, in compagnia di Cesare, il fattore del Castello, con l’aiuto di Stella, una splendida Kurzhaar ,che vi guideranno alla scoperta delle tartufaie che si nascondono nella vegetazione che avvolge la collina su cui si erge la storica fortezza. Per portare poi il profumato raccolto nella cucina dello Chef del Castello Walter Passeri.

([email protected])

®Riproduzione riservata

FacebookLinkedInTwitterPinterest

© Riproduzione riservata