Expat. Fenomeno o uno stato mentale?

MICHELE – FRONT-END ENGINEER A FACEBOOK

Brevemente, chi sei?
Originariamente sono di una piccola città sul Lago di Garda, che si chiama San Felice del Benaco, dove sono cresciuto e ho trascorso la maggior parte della mia vita. Mi sono trasferito in Inghilterra con mia moglie e il mio (al momento) figlio di 4 mesi, nel 2014. Ero alla ricerca di nuove occasioni di lavoro emozionanti, e ho sentito da alcuni amici che Londra era uno dei migliori posti in Europa per gli ingegneri di software.

Dove vivi adesso?
Ancora a Londra perché, in realtà, ho trovato quello che stavo cercando. Qui, la scena tech è incredibile, gli ingegneri di software sono percepiti come una risorsa, piuttosto che come un costo e ci sono molti tipi di opportunità per tutti.

Cosa vuol dire essere lontani da casa?
All’inizio, il cambio di Paese, di abitudini e l’essere lontano dal resto della famiglia può essere difficile. Per fortuna, ci siamo trovati a nostro agio fin dall’inizio. A Londra è impressionante il modo in cui sia facile accedere a servizi di base per gli stranieri. Ad esempio, si può espletare la maggior parte degli iter burocratici online. I nostri parenti e amici vengono abbastanza spesso, c’è Skype, abbiamo fatto un sacco di nuovi amici in città.

“Expat” ha una connotazione di appartenenza e di nazionalità…
Expat significa che ho ancora la cittadinanza italiana, che è vero. Mi sento fiero di come sono cresciuto in Italia, e sono grato per quei valori che sono ormai parte della mia cultura. Ho fatto del mio meglio in Italia per ottenere il massimo dal mio lavoro, e ho cercato di migliorare il sistema, ma purtroppo qualcosa non funziona. Ecco perché ho deciso di trasferirmi in un Paese più meritocratico.

L’aspetto più interessante del Paese in cui vivi?
La cosa migliore di Londra sono le opportunità che la città offre. Ho lasciato l’Italia con un contratto a tempo determinato, sottopagato, e ora sono assunto come dipendente a tempo indeterminato a Facebook. Mia moglie, che è laureata in Matematica, non riusciva a trovare un lavoro adeguato in Italia, e ha finito per lavorare in un bar durante l’estate. Ora è manager in una Startup nell’Est di Londra.

Quanto pensi di fermarti?
Prima di allontanarmi dall’Italia, non avevo idea che sarei mai stato in grado di vivere in un Paese diverso. Ora sento, invece, che non potrei andare da un’altra parte. Non sto progettando di lasciare il Regno Unito al momento, ma non mi ci vedo per sempre, come sono abbastanza sicuro che non tornerò in Italia a breve.

DJ – TRAVEL BLOGGER E IMPRENDITORE

Brevemente, chi sei?
Sono originario delle Filippine, ma attualmente vivo in Germania con il mio compagno. Mi sono trasferito a Varsavia nel 2009, per studiare un Master in International Business della Commissione Europea. Da allora ho vissuto in diversi Paesi d’Europa e in varie città della Germania.

Dove vivi adesso?
Nella Germania dell’ovest, in una città chiamata Essen. È molto vicina a Dusseldorf e a Colonia. La qualità della vita qui è notevole, e i tedeschi sono molto cordiali e accoglienti, mi sento come a casa.

Cosa vuol dire essere lontani da casa?
Personalmente amo viaggiare e vivere all’estero, per me è davvero fantastico. Ho vissuto da solo da quando ho 17 anni, quando mi sono trasferito a Manila per studiare all’università, quindi non mi sembra strano essere lontano dalla mia famiglia, ci sono abituato. Può essere un po’ triste, a volte, ma ho un volo di ritorno a casa ogni anno e la mia famiglia e gli amici vengono a farmi visita in Europa. In più, grazie con la tecnologia di oggi, riesco a parlare con familiari e amici quasi tutti i giorni.

“Expat” ha una connotazione di appartenenza e di nazionalità…
Non mi sento come un expat in Germania, né mi considero tale, perché sono un freelance e lavoro a casa o in giro. La maggior parte dei nostri amici sono tedeschi e quindi non mi ritrovo molto con altri espatriati, non mi sento come se stessi vivendo la solita vita da expat, che lavora per una società che organizza tutto e esce con i colleghi di lavoro o gli altri stranieri in ufficio.

L’aspetto più interessante del Paese in cui vivi?
La qualità della vita molto alta.

Quanto pensi di fermarti?
Ho vissuto in Germania per quasi 4 anni con il mio compagno. Abbiamo intenzione di passare il prossimo anno a Madrid o a Berlino. Vedremo dove il vento ci porterà nei prossimi mesi.

FacebookLinkedInTwitterPinterest

© Riproduzione riservata