Al Festival del cinema di Venezia 2023 rivive il mito di Ferrari: debutta l’atteso film di Michael Mann con Adam Driver

Leone Film Group, Rai Cinema e 01 Distribution hanno presentato a Venezia Ferrari, il nuovo attesissimo film del quattro volte candidato al Premio Oscar Michael Mann, in Concorso al Festival del cinema di Venezia2023, l’edizione numero 80 della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Nel cast il candidato all’Oscar Adam Driver nel ruolo di Enzo Ferrari e il Premio Oscar Penélope Cruz in quello della moglie Laura, oltre a Shailene Woodley che interpreta Lina Lardi, Patrick Dempsey e Jack O’Connell che indossano le tute dei piloti Piero Taruffi e Peter Collins, Sarah Gadon nel ruolo di Linda Christian e Gabriel Leone in quello del carismatico Fon De Portago. Scritto da Troy Kennedy Martin (The Italian Job) e dallo stesso Mann, il film è basato sul romanzo di Brock Yates Enzo Ferrari: The Man and The Machine ed è stato girato in Italia.
Ferrari è un’esperienza cinematografica epica, spettacolare e appassionante, ambientata nell’affascinante quanto rischioso mondo delle corse automobilistiche degli anni Cinquanta: la storia di una leggenda che ha costruito un mito inossidabile diventando un’icona mondiale.

Il cast di Ferrari al Festival del cinema di Venezia
Il cast di Ferrari al Festival del cinema di Venezia

La storia del film Ferrari presentato al Festival del cinema di Venezia 2023

Modena 1957. Enzo Ferrari, ex pilota e costruttore delle auto più famose al mondo, sta vivendo una crisi personale e professionale. L’azienda che dieci anni prima aveva creato dal nulla è in grave difficoltà e anche il matrimonio con la moglie Laura sta diventando sempre più tempestoso dopo la morte del loro unico figlio Dino e la scoperta dell’esistenza di Piero, il figlio che Ferrari aveva avuto da una relazione extraconiugale. In cerca di riscatto, il “Drake” decide di puntare tutto su una gara di velocità che si disputa in Italia: la leggendaria Mille Miglia.
Michael Mann ha scelto di girare in Italia, con gli esterni a Maranello, per restituire le atmosfere e l’autenticità di personaggi straordinariamente intensi e visionari che hanno creato quella fusione di arte in movimento e potenza da corsa che è la Ferrari. La produzione vanta nomi di eccellenza tra cui il direttore della fotografia, il premio Oscar Erik Messerschmidt, la scenografa Maria Djurkovic, due volte nominata agli Academy Awards, il costumista due volte candidato all’Oscar Massimo Cantini Parrini, il premio Oscar per il sonoro Lee Horloff e il montatore Pietro Scalia, vincitore di due Oscar.
Ferrari ha alle spalle una lunga genesi. Era il 1991 quando Vittorio Cecchi Gori e Silvio Berlusconi acquistano i diritti del libro Enzo Ferrari: Il L’uomo, le macchine, le corse di Brock Yates per farne un film.
Nel 2004 era ancora tutto fermo. Venne allora chiesto a Sydney Pollack di dirigere il film con Al Pacino, ma il progetto non andò in porto. Nel 2006 la Cecchi Gori fallisce. Due anni dopo arriva il produttore Niels Juul (The Irishman di Martin Scorsese) e nel 2010 si aggiunge Mann, per un film da 95 milioni di dollari.

Michele Savoia interpreta Carlo Chiti nel film Ferrari

Nel cast, nei panni dello storico progettista Carlo Chiti, Michele Savoia. È lui ad aprirci una porticina su una grande produzione internazionale.

Michele, per te un grande salto: questo film ti ha catapultato su un set internazionale. Com’è stato dare volto e voce all’ingegner Carlo Chiti, uno dei padri di macchine storiche come la Ferrari 156 F1 o la 250 GTO?

Carlo Chiti è sicuramente una delle menti ingegneristiche italiane più brillanti. Nella sua carriera ha avuto sempre intuizioni geniali che hanno cambiato la storia automobilistica. Un grande onore poterlo interpretare. Ho voluto studiare il più possibile della sua vita, delle sue abitudini e del suo carattere. Una persona di estrema professionalità, senso del dovere, ma anche un uomo che amava ridere e raccontare barzellette (da ciò che mi ha raccontato chi lo ha conosciuto).

Un grande italiano come Ferrari raccontato da un americano. Il film di Michael Mann ci restituisce l’anima italiana di Ferrari?

Michael Mann è un regista strepitoso, con le idee perfettamente chiare e una profonda cultura italiana. Prepara questo film da 20 anni e conosce ogni dettaglio della storia di Ferrari e anche della cultura italiana dell’epoca e secondo me, ha restituito con molta onestà lo spirito e l’anima tricolore. Piccola curiosità, a volte si discuteva molto anche su cosa ci dovesse essere in tavola da mangiare nelle scene di pranzi/cene e cosa dovesse essere servito prima o dopo secondo la cultura italiana.

Michele Savoia sul red carpet di Venezia per la presentazione del film Ferrari
Michele Savoia sul red carpet di Venezia per la presentazione del film Ferrari

«È stato come viaggiare lontano portando in valigia la moka per il caffè»

La storia della Ferrari era stata raccontata anche nel film Le Mans 66 – La grande sfida con Matt Damon e Christian Bale. Adam Driver è stato Maurizio Gucci nel film di Ridley Scott. Com’è stato essere uno straniero in una delle storie italiane più famose al mondo?

Poter portare la nostra cultura in una storia nostrana raccontata dagli americani è stata una bellissima sfida, inaspettata, ma è stato come viaggiare lontano portando in valigia la moka per il caffè: un sogno ad occhi aperti che sembrava irraggiungibile, divenuto realtà tra i confini di casa.

Un dietro le quinte del film durante la produzione?

Conservo un sacco di ricordi dei miei tanti giorni sul set. Già il solo vedere Michael Mann con la sua instancabile energia e i suoi occhi luccicanti per la gioia mentre dirige, è un dono enorme. La grande professionalità e concentrazione sul set, la grande libertà nell’esplorare i personaggi e le scene. E, personalmente, un momento intimo che porterò nel cuore è stato quando, il giorno del mio compleanno, sul set, Adam Driver, Patrick Dempsey e Michael Mann mi hanno cantato happy birthday a fine riprese.

Michael Mann regista del film Ferrari
Michael Mann regista del film Ferrari
FacebookLinkedInTwitterPinterest

© Riproduzione riservata