Rosso, Bianco e Sangue Blu: cosa ci ha insegnato il film di Prime Video

Rosso, Bianco e sangue Blu è il film di Prime Video uscito quest’estate (a luglio 2023 per la precisione), una rom-com attesissima dalla fan-base dell’omonimo romanzo: l’onda d’urto che ha generato pare non essersi ancora arrestata.

Taylor Zakhar Perez e Nicholas Galitzine nel film 'Rosso Bianco e Sangue Blu'
Taylor Zakhar Perez e Nicholas Galitzine in una scena del film ‘Rosso, bianco e sangue blu’

Il film è la trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di Casey McQuiston, con cui la scrittrice è entrata nella lista dei “New York Times bestselling authors”. Giusto per comprenderne il successo, ricordiamo che tale lista richiede a un autore di raggiungere un minimo di 5000 vendite di libri (o più alto, a seconda della lista) in una sola settimana, tra diversi rivenditori e da più posizioni geografiche. I presupposti per il successo mediatico c’erano tutti.

L’hype attorno all’uscita della pellicola diretta da Matthew López riguardava sicuramente anche la scelta dei protagonisti. Parliamo di Taylor Zakhar Perez (visto in The Kissing Booths) e Nicholas Galitzine (il principe di Cenerentola con Camila Cabello). Calati nei panni dell’unico figlio della Presidente (sì, al femminile) degli Stati Uniti e del non-erede al trono della Corona inglese, i due passeranno dall’essere acerrimi nemici a inseparabili compari, per riscoprirsi infine innamorati l’uno dell’altro.

Il film è una fiaba in chiave moderna

Semplice e sempre efficace, questo è tutto ciò che richiede il genere della commedia romantica: un film comico, con una storia d’amore al centro, che si conclude con la coppia felice e contenta. Un po’ come nelle fiabe, c’è una base di spensieratezza ricoperta di romanticismo mieloso e decorata con un pizzico di risate a cuor leggero.

Certo, la fiaba in questione è moderna. Abbiamo due prìncipi che sono gli eroi e i futuri amanti della storia; ci sono i nemici da combattere, impersonati da un reporter politico invidioso e dal monarca inglese omofobo (sottile e geniale la decisione di affidare il ruolo a Stephen Fry). Egli rappresenta per espansione tutto l’insieme di valori tradizionali e conservativi ottusi che caratterizzano le istituzioni secolari. Alcuni aiutanti, tra cui svettano le ambiziose e premurose consigliere di Alex (Rachel Hilson e Sarah Shani). Ci sono persino i castelli con le rispettive famiglie a confronto: Buckingham Palace e la Casa Bianca, con annessi interessi politici ed equilibri geopolitici da mantenere.

A confronto anche i background e le mire dei protagonisti. Alex proviene da una minoranza marginalizzata, essendo un americano di seconda generazione. Sogna un coinvolgimento in politica per “cambiare il mondo”, e in famiglia ha il privilegio di poter scoprire e vivere la propria sessualità liberamente. Al contrario, Henry è nato e cresciuto in una famiglia privilegiata, ma l’impegno politico e l’immagine pubblica sono per lui una gabbia. Si sente privato dell’opportunità di esprimere i propri sentimenti onestamente.

Taylor Zakhar Perez e Nicholas Galitzine in una scena di Rosso Bianco e Sangue Blu
Taylor Zakhar Perez e Nicholas Galitzine in una scena del film ‘Rosso, Bianco e sangue Blu’

I temi centrali del film Rosso, Bianco e sangue Blu

Al centro del racconto, quindi, l’importanza di rimanere fedeli a se stessi e la bellezza di rivendicare i propri sentimenti nonostante le pressioni esterne. Ma un’ulteriore serie di sotto tematiche hanno arricchito la narrazione, magistralmente ricamate nella trama come preziose applicazioni. Questo dà modo a chiunque le noti di riflettere ulteriormente sullo stato attuale della società.

In ordine sparso: la questione di classe, espressa tramite il confronto tra l’aristocratica famiglia reale britannica e un esempio di ceto medio-borghese arricchito americano. Da qui derivano i modi altezzosi e gli interessi “poco cool” di Henry, che cita i classici e appare fuori luogo alla festa di Capodanno. In opposizione, brilla la socialità easy-going e un po’ da spaccone dell’espansivo Alex.

La questione razziale: Alex è di origini messicane da parte di padre. Nel film si accenna agli svantaggi che il proprio cognome porta con sé quando si ambisce a una carriera in politica e in un Paese intaccato dal razzismo. Ancora, la questione di genere, affrontata con la sovversiva presenza di una Presidente degli Stati Uniti d’America donna, interpretata dalla venerabile Uma Thurman.

L’amore (e la sessualità) ai tempi delle emoji

La scoperta del proprio orientamento sessuale, l’argomento più evidente, ma con la rarissima presenza di un protagonista che indaga e abbraccia la propria bisessualità. L’unica altra rappresentazione mediatica di questo tipo che abbiamo nel circuito mainstream è impersonata da uno dei protagonisti della fortunata serie Netflix Heartstopper, Nick Nelson. Che le cose si stiano muovendo nella direzione giusta? Ce lo auguriamo tanto.

Inevitabilmente legato a questo discorso (e alla contemporaneità) c’è anche il topic “vita privata vs immagine pubblica”, ossia privacy e social media. A tal proposito, divertente la scena in cui i protagonisti si scrivono continuamente. Montata in modo che sembri si trovino sempre nel medesimo luogo, le scene si accavallano in una pioggia di emoji, stickers, video e screenshot. Il caos tipico della comunicazione odierna. Meno divertente il rischio di diffusione senza consenso dei propri messaggi, mail, foto ecc.

Taylor Zakhar Perez e Uma Thurman in una scena di Rosso Bianco e Sangue Blu
Taylor Zakhar Perez e Uma Thurman in una scena del film

La lezione del lieto fine di Rosso, Bianco e sangue Blu

Kudos, infine, per il tentativo di normalizzare tematiche tabù per il pubblico mainstream come i rischi legati alle IST e il sesso omosessuale. Splendida poi la direzione della scena d’amore tra i protagonisti, girata con esplicita chiarezza ma anche con estrema delicatezza e sensualità. Le caratteristiche proprie di un momento così intimo.

Certo, la commedia romantica non è il più alto dei generi cinematografici e questa pellicola in particolare non rientra tra i migliori film mai realizzati. Ma c’è un però. Che il servizio di streaming della più grande Internet company al mondo abbia prodotto e distribuito un progetto del genere, segna un primato notevole. Lontano dalle pellicole più intellettuali o perennemente drammatiche che negli anni hanno affrontato l’amore non-eterosessuale, ecco che a fine visione accade la magia. Per una volta infatti possiamo evitare le discussioni da cineforum, accontentarci di sorridere e farci confortare dall’immagine di un possibile futuro a lieto fine.

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