Pride Month 2023: esprimersi con orgoglio, orgogliosə di esprimersi

Con la sua presenza all’interno del calendario, anche se per lo più ufficiosa e limitata ad alcuni paesi nel mondo, il Pride Month rappresenta una vittoria. La sua sola esistenza permette di ricordare, a chi si sente ai margini della società, che esiste una comunità per loro, un insieme di persone che vivono nella propria quotidianità – chi più chi meno – le medesime battaglie, frustrazioni, soddisfazioni, emozioni. Perché per quanto il volersi bene sia il primo passo per camminare con fierezza tra la folla, percepire l’amore e il sostegno di altri è ugualmente importante per sentirsi parte di qualcosa di più grande, parte di un gruppo riconosciuto e di conseguenza esistente. Se non esisti non vieni considerato, non puoi permetterti di alzare la voce, dire la tua, fare delle scelte che possano giovare a te e a chi ti sta intorno. Se non esisti, non puoi rivendicare i tuoi diritti.
Ecco, quindi, l’importanza del sentirsi persone riconosciute, accettate e considerate al pari degli altri cittadini. Ecco l’importanza dell’esprimere orgoglio per chi siamo e come siamo.

Le fondamenta che ci permettono di percorrere nuovi sentieri

Il mese del Pride, però, porta con sé anche una scia di ricordi, la memoria della lotta in cui tanti, troppi componenti della comunità Lgbtqia+ hanno perso la vita per contrastare discriminazioni, violenze, ignoranza e odio. Due personalità iconiche nella storia della rivendicazione dei diritti civili sono Marsha P. Johnson e Sylvia Rivera, che hanno contribuito alla formazione di una coscienza collettiva della comunità queer americana. Sono infatti riconosciute come le figure più note dei moti di Stonewall, ossia le sei giornate di protesta contro i soprusi quotidiani delle forze dell’ordine al Greenwich Village di New York, nel 1969.

Pride Month 2023

Per restare ad esempi a noi più vicini, pensiamo ai membri del Fuori!, il “Fronte Unitario di Liberazione Omosessuale” nato a Torino negli anni di piombo, ovvero il primo movimento gay, militante, rivoluzionario e italiano ad aver reagito all’idea, ancora ben salda a quei tempi, che l’omosessualità fosse una malattia. E, ancora, si possono citare tutte quelle organizzazioni per la battaglia contro l’AIDS  che, negli anni Ottanta e Novanta, hanno educato e agito contro lo stigma (tuttora presente) che la definisce “malattia dei degenerati”.

Oggi esistono numerose realtà, dentro e fuori la politica “ufficiale”, che a livello internazionale si prodigano nell’attivismo e nel perseguimento di un mondo in cui chiunque faccia parte della comunità Lgbtqia+ veda riconosciuti i propri diritti, come ogni altro cittadino, indipendentemente dalla propria identità di genere, orientamento sessuale, etnia e classe sociale. La strada è ancora lunga, ma riconoscere i traguardi raggiunti è ugualmente importante.

Milano e l’Orgoglio di Porta Venezia

L’amministrazione della città di Milano è da molti anni in prima linea su questo fronte, e quest’anno, per la prima volta, l’Associazione Commercianti Porta Venezia Milano Rainbow District presenta Orgoglio Porta Venezia, un evento per la difesa dei diritti Lgbtqia+.
L’Associazione nasce nel 2018 da un gruppo di esercenti che operano e animano lo storico quartiere milanese, con l’obiettivo di tutelare, promuovere e sostenere la libera iniziativa degli imprenditori, innescando dei circoli virtuosi per rafforzare la visione di rinascita e riqualificazione del distretto e unire le comunità locali per generare appartenenza. Si tratterà di uno spazio volutamente aperto alla visibilità, all’ascolto e al supporto delle persone queer che vivono in situazioni di marginalità, isolamento o discriminazione.

Nel mese di giugno, Orgoglio Porta Venezia presenta un calendario ricco di appuntamenti, organizzato in collaborazione con l’agenzia FLOAT in Ideas!, con il patrocinio del Comune di Milano, Confcommercio Milano e con il sostegno di Absolut e MTV Italia, aziende che da sempre sostengono apertamente la community Lgbtqia+. All’iniziativa collabora, inoltre, un comitato di associazioni e attivisti milanesi: Pride Sport Milano, Gate Volley Milano, Front Runners Milano, Milano Checkpoint, DonneXStrada, Ala Milano Onlus.

Il rapporto della moda (e non solo) con la comunità Lgbtqia+

Il mondo della moda è legato a doppio filo alla comunità, sotto diversi aspetti e per numerose motivazioni storico-culturali, per cui non c’è da stupirsi che numerosi brand si aggiungano alla festa per celebrare insieme il Pride Month, in segno di solidarietà, rispetto, affetto e sostegno.

Alcune maison di lusso si mettono in prima fila nella parata, non limitando la partecipazione al mese di giugno, ma portandola avanti tutto l’anno. Un esempio è Mugler, marchio fondato dal visionario Thierry Mugler a metà degli anni ’70, il cui attuale direttore creativo, Casey Cadwallader, ha fatto dell’inclusione e del rispetto delle complessità umane in tutte le loro sfaccettature la propria firma. Partendo da una presentazione cinematografica e molto edgy delle sfilate digitali, lo stilista americano è arrivato a mettere in scena veri e propri spettacoli IRL, come per la collezione Fall/Winter 2023, dove i riferimenti alla ballroom culture e al mondo queer contemporaneo sono evidenti, loud and proud.

Pride Month moda
Mugler Fall/Winter 2023 (ph. by Julien De Rosa/AFP via Getty Images)

Da Gucci, sia durante l’era di Tom Ford che in quella appena terminata di Alessandro Michele, la comunicazione è sempre stata palesemente intrisa di messaggi, provocazioni e dichiarazioni a favore del rispetto e ammirazione per la comunità Lgbtqia+. Proprio il titolo del sopracitato Fuori! è apparso stampato su alcuni capi dell’ultima collezione di Michele per la casa fiorentina, il défilé Twinsburg, a dimostrazione dell’intenzione commemorativa, educativa e politica dell’ex direttore creativo della griffe e del sostegno di questa a simili temi.

Pride Month Gucci
Twinsburg Collection, Gucci

Le iniziative ad hoc dei brand, da Stella McCartney a Diesel

Altri brand di lusso espongono in misura maggiore, nel mese in corso, la loro posizione sui diritti civili. Da Stella McCartney, ad esempio, il Pride Month 2023 si festeggia con la “Stellabrazione” della comunità Lgbtqia+: ad alcuni membri selezionati, è stato dunque concesso di proporre contenuti per la piattaforma del marchio, dando loro il pieno controllo creativo del processo, così da restituire il potere di raccontare la propria storia a chi, molto spesso, il potere lo subisce e vede negata l’opportunità di raccontarsi. La campagna invita anche a sostenere l’organizzazione di beneficenza Not A Phase, che si adopera per migliorare la vita delle persone adulte trans in tutto il Regno Unito.

Pride Month Stella McCartney
Adv della collezione per il Pride di Stella McCartney

Arriva puntualissima, poi, la (rinnovata) collaborazione di Diesel con la Fondazione Tom of Finland e l’istituto d’arte multidisciplinare The Community, che in occasione del Pride 2023 presentano The AllTogether Clubhouse: si tratta di una mostra collettiva, accompagnata da una programmazione di eventi giornaliera presso lo spazio Clubhouse, nel West Village newyorchese, storico epicentro della cultura e dell’attivismo queer. Per l’occasione, l’etichetta diretta da Glenn Martens ha prodotto una speciale capsule che amplifica il messaggio di libertà d’espressione, sessualità e individualismo da sempre fondamentale per il marchio.

La collezione punta i riflettori su una nuova serie di artisti della Fondazione Tom of Finland: fotografi, registi, illustratori che si dedicano all’arte erotica e queer, tra cui Stanley Stellar, Michael Mitchell, Viktoria Raykova, oltre naturalmente allo stesso illustratore finlandese. Le loro potenti immagini, attentamente curate con The Community per illustrare uomini gay in momenti di disinvolta libertà e gioia (sociale, sessuale e romantica), vengono applicate come stampe e patchwork su tutti pezzi, dalle T-shirt ai jeans ai sospensori.

Pride Month Diesel
AllTogether Clubhouse Pride Capsule, Diesel

L’underwear “esplicito” di Calvin Klein, le collezioni inclusive del marchio di activewear So What

Anche altri big del fashion system hanno fuso l’estetica queer con i rispettivi prodotti di punta, come Calvin Klein con il suo underwear da sempre giovane e sexy, ma oggi più esplicito che mai nel voler supportare la comunità Lgbtqia+. La griffe americana, infatti, sostiene con orgoglio la federazione globale ILGA World e Transgender Law Center, la più grande organizzazione nazionale guidata da persone trans che sostiene l’autodeterminazione per chiunque.

E su questa scia seguono anche realtà minori, come da So What, nuovo brand internazionale di activewear che ha realizzato una collezione per celebrare tutte le forme, nel rispetto di ogni diversità. Dalla 2XS alla 3XL, la nuova collezione si pone l’obiettivo di abbattere ogni forma di giudizio, scardinare luoghi comuni e modelli irraggiungibili; la strategia è quella di esaltare le differenze e offrire una vasta scelta di articoli per chiunque, in tutte le taglie. L’individualità, la libertà di esistere ed esprimersi sono al centro di So What, il cui processo di design sfida lo status quo, con la creazione di pezzi che diventano un’estensione di chi li indossa.

Pride Month Fashion
So What

La celebrazione dell’individualità di Personal Parade, la nuova collezione Disney Pride

E ancora, si può citare nuova campagna estiva del marchio ucraino Personal Parade, che con il suo intimo vivace è progettato per celebrare l’individualità e dare potere di esprimersi a chiunque lo scelga. Il motto della label, «non hai bisogno di una festa per fare una parata», sprona a trovare la gioia nella vita di tutti i giorni, celebrando la propria unicità e abbracciando la propria vera essenza per amarsi, rimanendo giocosi.
In un mondo in cui il giudizio è spesso basato sull’aspetto esteriore e il comportamento, la campagna del brand invita con audacia a «non valutare le persone dal loro aspetto o comportamento, perché non le conosci veramente». I tessuti traforati tipo sangallo (con le p di Personal Parade) e il pizzo, sia per le camicie a manica corta che per i bermuda, le linee nette, da divisa da scolaretto, alternate agli orli ondulati come petali, esprimono leggerezza e delicatezza, i colori pastello, in varie tonalità di azzurro, giallo e verde, richiamano l’estate e la spensieratezza.

Pride Month capsule
Campagna Personal Parade

Infine, con alle spalle la recente uscita del live action La Sirenetta, anche Disney ha svelato la nuova collezione Disney Pride, composta di abbigliamento, accessori, peluche, spille, articoli per la casa e tanti altri prodotti ispirati ai personaggi della casa e a quelli di Star Wars e Marvel, che incoraggiano i fan a essere sempre più forti e orgogliosi. Il colosso statunitense, infatti, dimostra da tempo il proprio impegno in questa direzione, collaborando con organizzazioni no-profit e lanciando contenuti che puntano ad amplificare le storie queer, consapevole dell’importanza di una loro rappresentazione più accurata nei media e nell’intrattenimento. La collezione Disney Pride è firmata shopDisney ed è stata creata esclusivamente da membri e sostenitori della comunità Lgbtqia+, a ribadire l’onestà e correttezza d’intenti del progetto.

Pride Month Disney
Disney Pride

Foot Locker X Peacox Basketball Milano

È partita la campagna Summer Jam di Foot Locker, legata all’iniziativa Raise The Game: da giugno ad agosto le città di Londra, Parigi, Barcellona, Rotterdam, Berlino e Milano saranno protagoniste di una serie di attività incentrate sul basket e sulla cultura della pallacanestro, pensate come motori di un cambiamento positivo possibile nella vita di coloro che lo necessitano.

Nel tempo Foot Locker ha collaborato, celebrato e sostenuto realtà e comunità locali in varie città tramite diversi progetti significativi e quest’anno, in occasione della Pride Week di Milano, l’azienda si lega ai Peacox Basket Milano, la prima squadra di basket completamente inclusiva in Italia. I Peacox saranno infatti i principali ospiti della campagna Summer Jam e delle attività presso il campo da basket di Foot Locker in Viale Lazio, ristrutturato nel luglio 2021. Qui si terrà il Pride Event: un torneo di basket e talk finalizzati alla sensibilizzazione, sostegno e promozione dell’inclusione nel mondo dello sport. Per l’occasione poi è stata creata una linea di calzini sportivi dedicati alla Pride Week di Milano, disponibili negli store di Corso Buenos Aires, Corso Vittorio Emanuele e Via Torino. Il ricavato verrà devoluto alla Pride Sport Milano, l’associazione che promuove gentilezza, rispetto e inclusione nello sport.

Foot Locker x Peacox Basketball Milano
Foot Locker x Peacox Basketball Milano

Foot Locker Pride Socks
Foot Locker Pride Socks
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