Giuseppe Lo Schiavo, l’autore che fa incontrare arte reale e digitale

Giuseppe Lo Schiavo, conosciuto anche come GLOS, è un artista visivo italiano, da sempre appasionato di fotografia, che dopo aver studiato architettura a Roma si è trasferito a Londra, ritenendola il contesto ideale per sviluppare la sua arte. La sua pratica artistica prevede l’uso di nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale, per dare forma a un nuovo concetto di realtà che, in quanto dinamica, può assumere declinazioni ed interpretazioni diverse.

Le opere principali dell’artista

Un elefante incapsulato in una riproduzione della Cappella Sistina a Times Square, su cui si abbatte una cascata di bottigliette di plastica; un gruppo di androidi in fila, piegati davanti a una vertebra gigantesca; scienziati che lavorano in laboratorio e, ancora, una balena che attraversa una spirale di Dna. Queste sono solo alcune delle opere innovative di Lo Schiavo. Ad accomunarle, la volontà di renderle pregne di significato, in modo che non risultino mai operazioni fini a se stesse e mandino un preciso messaggio, utilizzando l’arte come strumento di denuncia sociale.

Sintetica, l’ultimo progetto di Lo Schiavo

Negli ultimi anni, l’artista ha frequentato corsi di biologia e microbiologia per approfondire e spaziare maggiormente nel proprio lavoro. Questo gli ha permesso di sviluppare uno dei suoi ultimi progetti, Sintetica, che verrà presentato a fine novembre al Muse – Museo delle Scienze di Trento. In questo caso, Lo Schiavo ha realizzato delle cellule artificiali in laboratorio per poi filmarle, creando una sorta di esistenza digitale che ha, come Dna, informazioni scelte dallo stesso autore, in grado di cambiare in reazione a interazioni esterne. Le cellule infatti si riproducono, muoiono ed esistono in base alle visite del suo sito web, che rappresenta il loro habitat.

Giuseppe Lo Schiavo artista
Sintetica, Giuseppe Lo Schiavo

Il rapporto tra arte e nuove tecnologie

L’artista racconta poi come la sua arte sia stata completamente rivoluzionata dalla tecnologia Nft. Essendo il suo un universo artistico prevalentemente digitale, il fatto di dovere, fino a qualche anno fa, trasformare per forza le opere in oggetti fisici, tangibili, le privava del loro significato e natura. Grazie allo sviluppo delle nuove tecnologie, l’arte digitale di Lo Schiavo acquisisce un valore aggiunto, in quanto gli artwork ottengono una propria certificazione, possono essere collezionati e venduti senza dover lasciare la realtà digitale. In questo modo, l’autore si può muovere con maggiore libertà creativa in minor tempo.

Parlando in generale della figura dell’artista moderno in relazione al continuo sviluppo tecnologico, Lo Schiavo afferma che le intelligenze artificiali adoperate come strumento creativo rappresentano una lama a doppio taglio, in quanto permettono a chi ha un’idea ma non le competenze tecniche per attuarla di dedicarsi all’arte, ma al tempo stesso, se non adeguatamente utilizzate e regolamentate, rischiano di sostituire del tutto la figura umana.

Dall’arte reale a quella digitale

L’identità artistica di Lo Schiavo si è sviluppata a partire da due discipline, architettura e fotografia, che sono state la base da cui è poi nata la sua passione per il digitale. Il primo passo, in questo senso, è stato comprendere che la fotografia può essere anche virtuale. È nato così, nel 2013, il progetto Levitation, una serie d’ispirazione surrealista in cui ha lavorato sulla possibilità “di fare staged photography di cose che non esistono”, mescolando elementi diversi per creare un’opera che non corrisponde a una realtà fisica.

Giuseppe Lo Schiavo opere
Levitation, Giuseppe Lo Schiavo

La seconda consapevolezza raggiunta è stata quella che la fotografia “non è la realtà”, ma una messa in scena. Una serie come Wind Sculptures, sotto quest’aspetto, rappresenta un punto di svolta, col ricorso a coperte termiche per realizzare sculture temporanee e, giocando con i tempi di esposizione della fotocamera, mostrare come la pellicola sia un mezzo che non cattura la realtà com’è.

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Wind Sculptures, Giuseppe Lo Schiavo

I progetti futuri dell’autore

Tra i suoi progetti futuri c’è il desiderio di allestire uno spettacolo teatrale nel Metaverso, per il quale ha già in mente uno copione pensato inizialmente per il cinema, che tuttavia si adatterebbe meglio al contesto virtuale, “in cui non sai chi sono gli spettatori e chi gli attori”.
Lo Schiavo incarna alla perfezione la figura dell’artista contemporaneo costantemente in fieri, che agisce in una società anch’essa in continuo cambiamento. “L’arte contemporanea – afferma – è sempre in movimento. E anche io lo sono”.

Nell’immagine in apertura, un ritratto dell’artista Giuseppe Lo Schiavo

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