Guè, il live a Milano e l’apologia del rap: tra i super guest Marracash, Lazza ed Ernia

Generazioni di rap a confronto per celebrare la carriera di Guè, tra i più importanti interpreti della scena rap italiana. Una carriera ventennale partendo con gli intramontabili Club Dogo e poi la carriera da solista, siglando successi importanti come gli album Bravo Ragazzo, Il Ragazzo d’Oro produzioni più recenti quali Mr. Fini e Guesus, arrivando al più recente Madreperla.
All’Ippodromo Snai di San Siro è andata in scena la celebrazione più pura di un genere che negli anni si è evoluto tanto, così come i suoi esponenti. Sono poche le figure in grado di catalizzare e diventare perno di un movimento artistico, di una macchina musicale senza mai cambiare, e anzi, tirando ancora oggi le fila, in Italia e non solo, trovando nelle nuove generazioni un uditorio attivo e appassionato.
Guè è proprio una di quelle figure intramontabili. Oggi, che di anni ne ha 42, non ha perso le vibes di un tempo e sul palco se la ride e si diverte col pubblico come se nulla fosse mai cambiato, o meglio come se lui fosse rimasto sempre lo stesso, diventando punto di riferimento anche per i nuovi talenti.

Guè durante ill concerto all'ippodromo Snai di San Siro
Guè durante il concerto all’ippodromo Snai di San Siro

Guè, il live all’Ippodromo

Sul palco dell’Ippodromo Snai San Siro il rapper milanese arriva carico e lo fa con i brani Business e Giù il soffitto. Le sorprese non tardano ad arrivare e, come in ogni grande spettacolo, si susseguono come in un vortice. Si capisce che non è un live come gli altri, innanzitutto perché è la prima volta all’Ippodromo davanti a 20.000 persone tutte per lui, e poi perché celebra un traguardo quale due decenni di carriera, che per gli amanti del rap significano un’eternità.
Il live diventa così una festa, un omaggio alla tradizione con brani storici del suo repertorio come Loco, Fuori Orario, andando poi su veri e propri singoli di successo, streammati milioni di volte come Chico e Bling Bling.

Guè, la scena rap italiana tutta per lui

Cosimo Fini (Guè) la sa lunga e sul palco ci sa stare: 5 cambi outfit, energia da vendere, canzoni per i conoscitori assidui della sua musica e grandi classici e, ciliegina sulla torta, chiama a raccolta l’intera scena del rap nazionale ad affiancarsi a lui in oltre due ore e mezza di concerto.
Ernia, Ghali, Rose Villain e Luché, ma anche Frah Quintale e Ketama126 sono solo alcuni dei nomi che hanno deciso di celebrare con lui i suoi traguardi. Generazioni diverse, stili e approcci alla musica unici. Ogni artista in qualche modo ha saputo creare un legame con Guè che, sul palco, ringrazia tutti incitando la folla di Milano, la sua città natale. Passando dalla storia della musica rap con Bassi Maestro alla console in un dj set unico, a duetti più freschi come quello con la talentuosa Angelina Mango, direttamente da Amici, ma anche ANNA, Shiva e Geolier.

Guè, spettacolo con Marracash e Lazza

Apici della serata due momenti iconici, prima con Lazza con cui ha cantato Gucci Ski Mask, che ha letteralmente fatto saltare i presenti e quello finale con Marracash con due brani entrati di diritto nella storia del rap Brivido e Love. Un’amicizia quella con Fabio Bartolo Rizzo che è palpabile e che sul palco arriva tutta a chi li guarda. Un sodalizio artistico e personale che trova perfetto coronamento nell’annuncio che anche Guè sarà tra gli ospiti del tour Marrageddon.
Insomma, due “ragazzacci” invecchiati insieme ma sempre pronti a mettersi in gioco da protagonisti,
testimoni di una vecchia scuola che ha tanto da insegnare, in un’apologia di un modo di fare e pensare rap che ancora oggi riesce a dare spettacolo.

Marracash
Marracash al concerto di Guè
Lazza
Lazza al concerto di Guè

Nell’immagine di apertura, il concerto di Guè all’Ippodromo Snai di San Siro

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