I giovani designer della IUAD incontrano la moda di Positano

Si è da poco conclusa la seconda edizione del Positano Fashion Day: progetto Made in IUAD che ha l’obiettivo di valorizzare l’alta qualità della Moda Positano, attraverso il coinvolgimento attivo degli studenti e delle aziende del territorio che hanno messo a disposizione dei ragazzi i loro iconici tessuti.

Nove i laboratori di sartoria artigianale e 12 gli studenti del Triennio dell’Accademia che hanno dato la loro interpretazione aggiornata di quello stile inconfondibile riconosciuto in tutto il mondo sotto la definizione di moda Positano, al fine di promuoverla con proposte di grande impatto e in grado di dare una risposta ai gusti evoluti della nuova generazione. Dai look più romantici a vere e proprie sperimentazioni, gli outfit sono stati realizzati attingendo ai pregiati tessuti locali. Pizzo sangallo, lino, ricami e applicazioni consuete della sartoria tipica di questa zona prendono vita su abiti, casacche, tute, blazer attraverso forme inedite e tagli all’avanguardia, che trovano corrispondenze con la creatività che troviamo sulle passerelle internazionali.

La piazza ad anfiteatro di Positano è così diventata la cornice di un evento che ha visto alternarsi performance musicali e sfilate degli studenti e dei produttori locali, con la guida di Cinzia Malvini, voce autorevole del giornalismo di moda e del costume italiano, che ha scandito il ritmo della serata coinvolgendo il pubblico presente.

Il vincitore della seconda edizione di Positano Fashion Day

Una giuria di giornalisti ha dato il proprio contributo all’iter dell’assegnazione del premio al giovane designer che ha creato la collezione più centrata e consapevole, assegnando a Thomas Ferrarese il titolo di questa seconda edizione di Positano Fashion Day. La sua interpretazione si è collocata in un perfetto equilibrio tra la femminilità dello stile Positano, definito da lunghi abiti in lino e cotone, e una visione contemporanea e aggiornata, ottenuta attraverso la scollatura esasperata e la pettorina scivolata dei maxi abiti per mettere in evidenza il top in maglia cut-out, caricando di fascino tagli e profili indefiniti. La poetica dell’errore e del valore dell’imperfezione è un tema ricorrente tra i designer di nuova generazione di tutto il mondo.
Thomas Ferrarese ci ha confessato di essere un vero fan della genialità visionaria di Elsa Schiaparelli, in cui il corpo libero diventa veicolo di comunicazione di una creatività che si esprime attraverso codici e forme dove arte e moda si fondono completamente. Il corpo: punto di partenza e di arrivo dell’ispirazione di Thomas (giovane designer con le idee chiare e una visione matura), che desidera far diventare tramite di un’estetica no-gender e simbolo del suo impegno sociale, da cui la moda non può e non deve prescindere.

Un look di Thomas Ferrarese

Un progetto che crea evoluzione e valorizza la tradizione

Un’iniziativa che dà valore e crea rinnovamento allo stesso tempo, per dare continuità a quella tradizione tessile che affonda le sue radici nella costiera amalfitana. Gli studenti hanno dato libero sfogo alla propria creatività realizzando collezioni dal carattere disruptive, identificando la loro ispirazione, pur profondamente diversa, negli aspetti più affascinanti di questo territorio e reinterpretandone la leggerezza, il colore, il mix di tessuti in un percorso creativo che riflette i più recenti trend della moda di ricerca.

Francesca Piana, ad esempio, s’ispira ai colori delle maioliche e introduce i colori acidi, facendo dialogare tessuti fluttuanti con reti fluo e microfibre; Carmine Miranda crea dei kimoni e li decora con ricami che ricordano la tecnica giapponese del kintsugi; Vincenzo Savinelli propone per l’uomo capi classici come camicie e pantaloni destinati a un uso quotidiano, declinati su preziosi macramè; Adriana Rignelli descrive una femminilità sensuale che evoca le principesse cyber-punk dell’era web3 attraverso volumi scultorei e drappeggi in cui tulle e macramè si alternano ai corpetti sofisticati e sensuali.


Un progetto ambizioso, nato da una profonda amicizia e dall’azione sinergica di Michele Lettieri – Presidente della IUAD – e Giuseppe Vespoli – Assessore Turismo e Cultura, alimentato dall’energia dei giovani creativi di una scuola tutta italiana, che mira finalmente a una revisione estetica del costume, quanto più  possibile  di rottura, ma che tiene conto dei valore dei nostri tessuti e della qualità dei nostri processi produttivi.

Nell’immagine in apertura, uno dei look presentati al Positano Fashion Day dagli studenti della IUAD

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