La moda sostenibile non è più un’utopia

moda sostenibile - pintorie

Qualche tempo fa avremmo storto il naso nell’associare la moda al termine sostenibile eppure oggi, attraverso tecniche innovative e una maggiore sensibilità al tema, la sostenibilità è una pratica ben assodata.

Una conferma arriva direttamente da Pitti Uomo 103, la kermesse fiorentina appena conclusa. Un’edizione che ha visto un incremento di buyer con quadruplicati, a conferma che le paure economiche e sanitarie della pandemia sono state lasciate alle spalle.

Gli esempi eco-friendly, a Pitti, sono davvero tanti. Vediamo assieme qualche novità esclusiva nel menswear.

La cipolla può tingere un tessuto? Assolutamente sì. Tessuti pregiati possono intingersi di scarti produttivi alimentari: la buccia di cipolla, di noci, semi di melograno e te nero diventano, infatti, tinte naturali ad alte prestazioni. L’idea è del marchio Pintorie che lascia esiccare i semi, per 15 giorni, direttamente sui filati per trasferirne i colori. Il risultato? È un pattern sorprendente.

moda sostenibile
Il tessuto tinto con semi naturali di Pintorie

Oggi scopriamo che anche il denim può essere sostenibile. Tra i tessuti più inquinanti, per poter produrre un paio di jeans si stima sia necessario impiegare almeno 3.800 litri d’acqua. Come sostenuto da un’indagine di AGI, “La produzione del tessuto denim, per la realizzazione dei tanto amati jeans, assorbe circa il 35% di tutta la produzione mondiale di cotone“. Con Pure Denim, però, le cose cambiano, eccome. Il marchio milanese presenta il cupro Bemberg, la fibra rigenerata prodotta dalla giapponese Asahi Kasei. A pelo raso, in origine era utilizzata per fodere e nell’abbigliamento sportivo. Per applicarlo alla moda si utilizza un finissaggio d’indaco a basso impatto ambientale con un risparmio di acqua pari al 95%.

Il cupro di PureDenim

Anche gli accessori sono green, anzi, 100% eco-sostenibili. TBD Eyewear utilizza  lenti bio-based e biodegradabili e le montature sono realizzate in bio-acetato con formulazione a base di cellulosa estratta dalle fibre del cotone e del legno. Persino la custodia è 100% eco-sostenibile. La scatola, infatti, è in cartone riciclato, garantito FSC; la custodia rigida, che conserva e protegge gli occhiali da vista o da sole, è all’esterno in cotone riciclato nel tipico verde TBD Eyewear mentre all’interno è rivestita in PET. Anche il panno in microfibra è in plastica completamente riciclata. Un altro passo gentile verso il mondo 100% ecosostenibile, 100% artigianale. A Pitti Uomo 103, Fabio Attanasio e Andrea Viganò presentano, inoltre, due nuovi modelli: Madras e Tela: esotici, glamour e, soprattutto, eco.

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