matilda lutz: an italian talent in hollywood

Milanese di nascita, ma con vocazione internazionale, Matilda Lutz è un talento che sta vivendo il suo sogno americano. Dopo l’incontro con Muccino e il suo trasferimento a Los Angeles la carriera della giovane Matilda (ventiseienne) è in rapida ascesa, tanto che Giorgio Armani l’ha scelta come protagonista, insieme a James Jagger, di una serie di brevi film diretti da Fabien Constant per il lancio di due nuove fragranze per Emporio Armani. L’abbiamo incontrata a Milano per farci raccontare come è iniziato il suo amore per il cinema, la sua vita a Los Angeles e i suoi prossimi lavori in uscita.

Com’è nata la tua passione per la recitazione?
In realtà un po’ per caso. Ho frequentato il liceo scientifico ed ero molto timida, avevo paura che la recitazione non facesse per me, solo il pensiero di stare davanti al pubblico mi terrorizzava. Dopo il liceo sono andata a New York, dove ho fatto un corso di recitazione, giusto per provare e sconfiggere la mia timidezza. in realtà mi sono accorta che recitando e interpretando dei ruoli mi sentivo veramente libera. Non mi sentivo giudicata. Potevo dire e fare quello che volevo, perché le persone non giudicavano me, Matilda, ma guardavano al personaggio. Da questo sentimento di libertà completa mi sono innamorata della recitazione.

Com’è avvenuto l’incontro con Gabriele Muccino?
Lavoravo in un ristorante italiano a Los Angeles e lui era a cena con sua moglie. Il proprietario del locale, che mi conosceva molto bene, sapeva che mi piaceva Muccino e me l’ha presentato. Io seguivo i post che scriveva sulla sua pagina di Facebook sulle differenze tra americani e italiani, su quello che gli piaceva e non degli Stati Uniti e dell’Italia. Così gli ho scritto un pensiero ispirandomi a uno dei suoi post, ma non credevo l’avrebbe mai letto. E invece ho catturato la sua attenzione e mi ha chiesto di fare un provino per il film.

Come è stato lavorare con lui?
Un’esperienza incredibile. Già solo per le location dove abbiamo girato. Siamo andati a a girare a Cuba, San Francisco, Roma e New Orleans, insieme a Brando Pacitto e Taylor Frey, con cui sono diventata subito amica. Abbiamo creato fuori dal set quella chimica che abbiamo riportato nel film. Uscivamo sempre insieme, passavamo le serate a chiacchierare tutti insieme. Una sera ricordo che a Cuba siamo andati a sentire una band dal vivo e ci sembrava realmente di vivere nello stesso film.

E l’incontro con Armani?
La prima volta che ho incontrato Mr Armani è stata alla prima a Milano del film di Muccino L’estate addosso. Alla presentazione del film, tra amici e la famiglia, c’era anche lui tra il pubblico e io ero in ansia (ride, ndr). Dopo la proiezione del film è venuto a farci i complimenti. Tra l’altro mio padre aveva fatto una campagna proprio per Armani. L’altra coincidenza è che quando avevo 17 anni mi avevano chiesto di intervistare Beyoncé a Madrid per il suo concerto. Un progetto che era pensato proprio per il lancio del nuovo profumo Diamonds di Emporio Armani. Ho fatto queste tre pagine di diario in cui, come fan, andavo a intervistarla ed ero la più giovane corrispondente del tempo.

Quando ti sei trasferita a Los Angeles?
E’ da tre anni che sono lì stabilmente. I primi sei mesi ho fatto avanti e indietro con l’Italia per lavoro, perché stavo girando una serie. E dopo un anno dal trasferimento è arrivato il primo film.

The Ring, il tuo primo film americano, un film horror in 3 D
In realtà non sono una grande fan degli horror, perché mi fanno molta paura, inizio a vedere e a sentire cose, non riesco a dormire, quindi evito di guardarli. Però girarne uno è stato proprio divertente per le scene d’azione. Essendo il mio primo film americano ho fatto molte prove con lo stunt coordinator, uno dei più importanti di Hollywood. Poi tanti trucchi del backstage, gli effetti speciali, basti pensare che per realizzare il trucco del personaggio di Samara ci vogliono sei ore.

Come ti trovi a Los Angeles?
Quando mi sono trasferita tutti mi parlavano male di Los Angeles. Mio fratello già viveva lì e sono andata a trovarlo inizialmente e poi sono rimasta. Mi è piaciuta tantissimo per la sua energia e per il fatto di poter essere in mezzo alla natura, pur rimanendo in città. E di poter condurre una vita sana: tutti si svegliano presto, vanno a letto presto, perchè i locali chiudono alle due, mangiano quasi tutti in modo salutare e praticano un sacco di sport all’aria aperta. La cosa più bella di Los Angeles è il fatto che tutti i quartieri hanno uno stile di vita diverso: a Silver Lake trovi la vita newyorkese, un po’ underground e rock and roll; se sei a Santa Monica c’è il mare, il surf, la corsa al tramonto, a West Hollywood ci sono più discoteche e vita sociale.

Ti manca l’Italia?
Mi manca tantissimo il cibo, dopo tanti mesi negli Stati Uniti quasi ci si dimentica del sapore vero del cibo, come le fragole. Mi manca l’aperitivo con i miei amici e camminare nei vicoletti delle nostre città.

Quando non lavori, quali sono le tue passioni?
La cosa che mi piace di più è viaggiare; infatti adesso mi sono presa una settimana di vacanza e sono andata ogni giorno in un poso diverso. Mi piace scoprire posti nuovi. E vivere le città e i luoghi anche quando si gira un film e vivi in un posto per due mesi non come una turista, ma come una del luogo, grazie al fatto che parte della crew è del posto e ti porta in giro.

Il tuo ultimo viaggio?
Ho girato Lerici, Sestri Levante, Portofino. Poi sono andata a Firenze e Pietrasanta. A Firenze sono andata al Teatro della Pergola, in cui non ero mai stata, poi ho preso la bicicletta e sono andata in giro per tutta la città, senza una meta precisa per perdermi e scoprire senza programmare niente. 

Together Stronger la serie per Emporio Armani. Come è stato il feeling con il regista Fabien Constant e James Jagger?
Sia James, sia Fabien, il regista, hanno reso l’atmosfera sul set veramente tranquilla. C’era un copione ma senza battute scritte, quindi Fabien ci ha lasciato spazio per improvvisare. Tutti i momenti di chimica tra di noi, in cui giochiamo, ci rincorriamo in questa storia d’amore li abbiamo creati noi due sul set. James è una persona fantastica e abbiamo giocato come quando ci si innamora tornando un po’ bambini.

La serie è ambientata a New York e tu sei Laura, una scrittrice.
Il mio personaggio è una scrittrice, ma fa anche fotografia. E’ un po’ come mi sento io in realtà. Mi piace tutto ciò che è creativo, la fotografia, la recitazione, scrivere, mi piacerebbe provare la regia un giorno. Laura è una donna spensierata, sicura di sé, fa quello che si sente, segue l’istinto.

Tra le scene qual è quella che ti è piaciuta di più?
Mi ha divertito tantissimo quella del taxi, mi sentivo un po’ in un film degli anni ’60 e un po’ in Sex and the city. Correre sui tacchi, mentre mi vesto con jeans, t-shirt e Converse.

Un sogno nel cassetto?
Nel futuro penso alla regia. E anche mi vedrei come Bond girl, recitare in un film d’azione. Mi piacerebbe un ruolo drammatico, la mia attrice preferita è Meryl Streep.

Hai trovato l’amore? E dove ti vedi fra qualche anno?
Forse (ride, ndr). Mi è molto difficile pensare di trovare l’amore, nonostante sia metà americana mi sento molto europea e ci sono tante cose che mi fanno pensare che un giorno tornerò in Italia. Non presto, perché sono contenta di stare a Los Angeles, dove vedo un sacco di opportunità, imparando tantissimo. Vado ai provini e competo con nomi molto importanti e conosciuti, una cosa che fa paura, ma allo stesso tempo mi dà la carica per migliorare ogni giorno e mi tiene con i piedi per terra.

Matilda Lutz @Elite Milano
All photos by Luigi Miano

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