MODALISBOA 62, il meglio delle collezioni Autunno Inverno 2024 dalla Lisboa Fashion Week

Lion of Porches X Paatiff | ModaLisboa - For Good

Modalisboa for good, questo è il titolo dell’edizione numero 62 della Lisboa Fashion Week che, presso la sua consueta location del Pátio da Galém, nella centralissima Piazza do Comércio, in una città piovosa e impegnata con le elezioni legislative nazionali, ha presentato la sua ultimissima visione moda per l’Autunno Inverno 2024. Una ModaLisboa alla quale hanno preso parte, durante la seconda settimana di marzo, nell’arco di 4 giorni fitti di appuntamenti tra sfilate e presentazioni, ben 18 nomi scelti in rappresentanza dei settori creativi portoghesi. Obiettivo comune: for good  come risposta alle sfide contemporanee, ma anche come missione che va ben oltre il design di capi e accessori e abbraccia valori comuni e condivisi da tutti. La creazione di dialogo, l’empowerment della creatività e l’implementazione di soluzioni future per il bene dell’industria della moda, della cultura, della città e del paese, sono gli asset su cui ModaLisboa ha canalizzato  le sue energie vitali. For good è stato dunque  il focus di tutte le forze messe in campo in occasione della Lisboa Fashion Week, a partire dai fast talks, uno spazio dedicato al pensiero e il dialogo tra relatori nazionali e internazionali che si sono concentrati sulle opportunità di crescita etica per l’industria della moda. 

In merito ai progetti e ai designer presentati alla Lisboa Fashion Week, qui un recap, seppur non esaustivo, delle cose migliori viste in quest’ultima edizione.

Spazio ai giovani talenti nazionali e internazionali: Sangue Novo, IED Graduate Fashion Show e il supporto ai designer ucraini

Tra i progetti più stimolanti, quelli sicuramente dedicati ai giovani talenti locals e non solo.

Sangue Novo supportato da Seaside è il contest dedicato ai giovani designer che ha aperto le danze della Lisboa Fashion Week. Dopo le sessioni di mentoring con i membri della giuria e i diversi professionisti dell’industria della moda, nell’ambito di un nuovo programma di formazione di ModaLisboa, i sei aspiranti stilisti hanno portato al Pátio da Galé le loro collezioni sviluppate con il supporto delle partnership tessili di Sangue Novo sostenute da Seaside. Tra i temi dominanti espressi dalle creazioni presentate in passerella: la neo-nostalgia, la sovrapposizione immaginaria tra fantasia e realtà, i conflitti di interessi, i ricordi e i rafforzamenti identitari, che si concretizzano con una profonda consapevolezza dell’impatto ambientale e sociale. Tra i giovani in gara, Isza si è aggiudicata il Premio ModaLisboa X IED – Istituto Europeo di Design (un Master in Fashion Brand Management presso IED Firenze), mentre Bárbara Atanásio ha vinto il ModaLisboa X RDD Textiles Award (uno stage di tre mesi presso RDD Textiles, dove avrà l’opportunità di creare una collezione per RDD). 

Dopo aver presentato per la prima volta lo scorso anno le collezioni degli studenti dell’ultimo anno del corso di Fashion Design del Lisboa Social Mitra, lo IED – Istituto Europeo di Design è tornato a ModaLisboa con nuovi nomi che riflettono il futuro dell’industria della moda globale: Annarita Biava, Cristian Bogliano, Angelica Siddi, Matteo Rosellini, Maria Chiara Sorbino e il duo Alessio Dolfi e Carlotta Mora. In questo modo IED Graduate Fashion Show riunisce sei visioni che trasformano le complessità del presente in elementi capaci di riflettere una generazione. Gli studenti dello IED Italia hanno esplorato il significato di fragilità, la paura della trasformazione, l’importanza della conoscenza di sé, il rispetto per il nostro ambiente naturale, il valore dei sentimenti e i ricordi delle nostre esperienze dando vita a pezzi unici, realizzati con dedizione, tecniche artigianali e passione, segno distintivo della cultura del design italiano.

ModaLisboa ha ospitato  anche l’Iniziativa di supporto ai designer ucraini. Nonostante la guerra russa in Ucraina, i designer continuano infatti a creare in condizioni difficili e l’industria della moda del paese non smette di dimostrare la sua resilienza e resistenza. La Settimana della moda ucraina ha quindi lanciato l’iniziativa Support Ukrainian Fashion per aiutare gli stilisti nazionali. Così, per la prima volta nei suoi 26 anni di storia, le ultime tre stagioni della UFW si sono svolte non a Kiev, ma sulle passerelle internazionali, permettendo ai marchi di moda ucraini di presentare le loro collezioni create durante la guerra sulla scena della moda internazionale. Grazie a questa iniziativa, i designer hanno presentato le loro collezioni nell’ambito di sfilate e presentazioni in 11 settimane della moda in Europa e negli Stati Uniti, così da continuare a divulgare il loro lavoro. Darja Donezz, Omelia e Nadya Dzyak hanno portato le loro creazioni alla Lisboa Fashion Week numero 62.

I brand affermati a supporto dei marchi emergenti: le capsule collection Lion of Porches x paatiff e Decennio x MOLNM

Il composito mosaico della settimana della moda portoghese combina i progetti esplorativi della piattaforma Workstation con l’approccio innovativo della piattaforma LAB e le nuove proposte supportate dai designer affermati con sinergie sfociate nelle capsule collections Lion of Porches x paatiff e Decenio x MOLNM, by Matilde Mariano

Club 14 è una capsule collection che fonde l’ispirazione del passato con gli strumenti del futuro. La collezione è il risultato della collaborazione tra Decenio e MOLNM che nasce dalla sinergia tra la creatività umana e l’intelligenza artificiale, utilizzata come strumento durante il processo creativo. MOLNM è il marchio della designer Matilde Mariano, che si è aggiudicato il secondo posto nella prima edizione dell’AI Fashion Week. Decenio è invece, un brand portoghese con una storia lunga oltre 30 anni, che si ispira allo stile di vita mediterraneo, con collezioni per donna e uomo che incarnano raffinatezza, eleganza e qualità, con un tocco contemporaneo. Questo incontro ha dato vita a una gamma di capi  ispirati allo stile di vita associato al mondo del golf, modellati da tagli contemporanei adattati alla vita urbana. Composta da 14 pezzi di design unisex, la collezione è creata con materiali di qualità e fibre sostenibili, prodotti interamente in Portogallo.

Lion of Porches ha collaborato con paatiff per una capsule collection che unisce la tecnologia a una visione estetica e funzionale del workwear. Presente sul mercato da oltre 20 anni, Lion of Porches è un marchio di ispirazione britannica riconosciuto per l’attenzione ai dettagli e l’intramontabilità dei suoi capi. Mentre Paatiff è un brand creato da José Sobral, vincitore della prima AI Fashion Week, che all’inizio del 2023 ha lanciato il suo progetto con l’obiettivo di fondere la creazione e la visualizzazione della moda con tecnologie come l’intelligenza artificiale.

 La collezione presentata all’ultima edizione di ModaLisboa è stata concepita utilizzando strumenti di intelligenza artificiale.  Questo progetto, concepito interamente in Portogallo, è una fusione di sostenibilità, dove la durata prevale e gli scarti tessili sono ridotti al minimo. La partnership non solo sfida i paradigmi tradizionali della moda integrando l’intelligenza artificiale nel processo creativo, ma riafferma anche l’impegno verso la tradizione, sottolineando la qualità e la produzione locale.

La sfilata della capsule collection Lion of Porches x paatiff è un viaggio nel tempo e nello spazio, dove lo scenario ferroviario funge da metafora dell’abbigliamento da lavoro, la cui divisa richiede funzionalità, resistenza e durata.

I Designer da tenere d’occhio: Buzina, Ricardo Andrez, Gonçalo Peixoto, Filipe Cerejo

Alla Lisboa Fashion Week, Buzina ha presentato la sua collezione Autunno Inverno 2024, che riflette a pieno la cifra stilistica della sua designer Vera Fernandes. Nel 2016 la stilista ha fondato il suo brand incentrato sulla massima espressione della femminilità e della personalità attraverso capi che possono essere indossati in ogni occasione quotidiana. Il linguaggio espresso dalle creazioni BUZINA è universale riuscendo a rispondere alle esigenze di donne attente alle ultime tendenze senza tuttavia essere schiave della stagionalità. Si rivolge a coloro che usano la moda come mezzo per esprimere la propria identità e che amano giocare con proporzioni e taglie senza perdere la propria femminilità. Sono donne che non esitano ad indossare colori audaci che catturano l’attenzione. Come queste eroine contemporanee, che rivestono molteplici ruoli, la versatilità dei capi BUZINA è diventata il punto di forza e di differenziazione del brand. 

Anche Ricardo Andrez ha svelato la sua ultima collezione Autunno Inverno 2024 in occasione della ModaLisboa. Il designer ha fondato il suo marchio eponimo nel 2006, mettendo la moda maschile al centro della sua ricerca e reinterpretando lo sportswear e lo streetwear, riuscendo a ricreare un universo colorato, sano e strutturato. “Pensare alla moda significa pensare al corpo” è il motto di Andrez, che lo guida nell’esplorazione di immagini e prodotti.

Altro interessante designer che ha presentato la sua nuova collezione alla Lisboa Fashion Week è Gonçalo Peixoto, giovane artista appassionato, guidato dal suo amore per la moda e dal suo bisogno di creare. Entrato a far parte del calendario ufficiale di ModaLisboa nel marzo 2018 (dopo aver presentato la sua prima collezione durante la LFW) , le sue collezioni hanno attirato l’attenzione di diversi negozi di moda molto apprezzati, oltre che di riviste di moda e altri artisti. 

Irriverente e provocatoria la collezione Autunno Inverno 2024 portata in scena dal giovane e talentuoso Filipe Cerejo, vincitore nel 2022 del premio Polimoda di Sangue Novo, il concorso per giovani stilisti di ModaLisboa, che gli ha dato la la possibilità di conseguire un master in Collection Design presso il Polimoda di Firenze. La sua visione moda va oltre l’estetica. Cerejo ambisce ad evocare emozioni, portare un tocco di raffinatezza e seduzione nel modo di vestire, dare corpo a una narrazione stilistica, abbracciare un sentimento nascosto ed esprimere un’identità unica, offrendo una prospettiva innovativa sul menswear.

I Designer da tenere d’occhio: ARNDES, DuarteHajime, Ivan Hunga Garcia, KOLOVRAT

ARNDES è il marchio di Ana Rita de Sousa, vincitrice nel 2021 del primo premio del Sangue Novo, che le ha permesso di frequentare il Master in Collection Design del Polimoda, a Firenze.

ARNDES si rivolge a un pubblico che apprezza l’artigianalità e le silhouette uniche e crea un impegno che articola estetica, funzionalità, qualità e sostenibilità (ambientale, ecologica e sociale). Per ridurre gli scarti di produzione, ARNDES riutilizza i tessuti in giacenza per i campionari e la produzione delle sue collezioni, oppure riprende capi classici esistenti, trasformandoli in nuove creazioni. Per l’Autunno Inverno 2024 il brand di De Sousa si concentra sul quotidiano. L’abbigliamento da lavoro e i tessuti quotidiani rivivono dunque in una nuova reinterpretazione dell’uso dei codici giornalieri

Ana Duarte, fondatrice e designer del brand DuarteHajime, per l’Autunno Inverno 2024 ha deciso di riflettere sul processo creativo: cos’è, cosa rappresenta, cosa lo rende unico e cosa ci rende esseri umani?

Obiettivo di DuarteHajime è ridefinire il concetto di streetwear, creando un Cool Lifestyle. Il marchio si concentra sulla sostenibilità e sulla miscelazione e creazione di texture diverse, essenzialmente attraverso l’uso di stampe uniche, tessuti naturali e tecnologici e maglieria. Per la nuova collezione per l’Autunno Inverno 2024, Duarte si focalizza sull’atto creativo che assume un significato assai più importante del prodotto finale e rappresenta un viaggio di costante conflitto e superamento: migliorare e creare qualcosa di nuovo è ciò che ci motiva ogni giorno. Spiccano le tonalità neutre – nero, bianco, grigio, crema, beige, verde scuro – e tra i tessuti, oltre al cotone e alla lana anche cotone organico, denim, poliestere riciclato, e tessuti tecnologici, con l’intento di aggiungere strati di calore e coolness al concetto finale.

Ivan Hunga Garcia sta facendo parlare di sé come fautore della moda utilizzata come mezzo di espressione. Un atelier creativo e provocatorio di ricerca e di esplorazione nell’ambito del design e dei materiali  più che un brand, per questa edizione di ModaLisboa il designer parte alla scoperta delle nozioni più profonde di sé, l’inconscio, i bisogni e le aspirazioni, spogliando i modelli dal superfluo. Il creativo, per la sua collezione Autunno Inverno 2024 presentata al Pensao Amor, locale dal mood audace e trasgressivo ricavato da un antico bordello, ricorre all’uso dello SCOBY (Symbiotic Culture of Bacteria and Yeast, ovvero la coltura simbiotica di batteri e lieviti che nasce nella preparazione di alimenti e bevande acide come il kombucha), giocando con la sua somiglianza sensoriale e visiva con la pelle, il cuoio e il lattice. In questo modo, Ivan Hunga Garcia dà avvio a un viaggio nel regno delle proprietà della pelle e della sensibilità sensoriale attraverso i codici del bdsm e della lingerie. A livello simbolico, questa collezione si fonda sul legame tra stimolazione intellettuale e liberazione carnale come medium per evolvere. L’espressione corporea diventa la chiave per comprendere bisogni inconsci, i desideri e le esperienze traumatiche. 

Lidija Kolovrat, con un background nel cinema e nella moda, si distingue per il suo linguaggio artistico che abbraccia la decostruzione, la cultura urbana e le arti. La sua missione è quella di creare capi di abbigliamento che siano significativi per coloro che desiderano esprimere uno stile unico e autentico.

Nel 1990, la designer ha fondato il marchio KOLOVRAT, con un forte impegno verso la sostenibilità ambientale e il rispetto per i clienti. Per lei, l’abbigliamento non è solo una questione esteriore, ma riflette anche il mondo interiore, la geometria sacra e il linguaggio simbolico di chi lo indossa. La sua visione si traduce in creazioni che non solo soddisfano gli standard estetici, ma anche quelli morali, valorizzando la bellezza e l’individualità di ogni individuo. Per la sua collezione Autunno Inverno 2024, il grigio di una giornata nebbiosa si trasforma in un crepuscolo roseo, come se la città e i suoi fenomeni quotidiani decidessero di trasformarsi in una promessa. Le cose normalmente indifferenti sembrano acquisire un’anima e si fondono in un insieme armonioso, stranamente familiare, dando vita ad un dialogo spontaneo tra il diverso e l’unico

In apertura un look della sfilata Lion of Porches X Paatiff, pg. Ugo Camera

FacebookLinkedInTwitterPinterest

© Riproduzione riservata