“Muro” è fuori! Il nuovo brano di RBSN con Marco Castello

Quando una collaborazione musicale nasce dalla vera amicizia produce un suono diverso. Lo dimostra Muro, il nuovo brano di RBSN, al secolo Alessandro Rebisani, con Marco Castello in uscita oggi 8 Marzo per ODD Clique.

Parole in inglese che si fondono con inedita e sorprendente naturalezza a quelle in siciliano, plasmando una canzone che va oltre il tempo e lo spazio. Un botta e risposta sfaccettato di blues, tra chitarre feline e un piano Rhodes vellutato.

Muro è la prima uscita discografica di Odd Clique, un collettivo giovane e intraprendente nato a Roma, che mira a celebrare e diffondere la sua ricca scena musicale dal respiro internazionale. Questa sera, venerdì 8 marzo, al River Loft / Lanificio di Roma ci sarà il Launch Party dell’etichetta, oltre che il release party di Muro. Il brano verrà eseguito dal vivo in full band in apertura all’esibizione di Mansur Brown, ospite principale della serata. Straordinario chitarrista britannico, Mansur Brown è anche autore, produttore e polistrumentista, capace di unire nella sua musica flamenco, hip hop e afrobeat.

Muro RBSN e Marco Castello
Muro cover

«La musica è un modo per esprimere e condividere. Tra artisti deve esserci senso dell’altro e non competizione. Dev’esserci ascolto totale. È così che si crea qualcosa di maggiormente fruibile e nutriente per chi ascolta»  

Come descriveresti l’altro in tre parole?

RBSN: Velocissimo, fortissimo, ma anche serissimo.

M. C.: Bellissimo, dolcissimo, gli voglio benissimo.

E come descrivereste la vostra musica?

RBSN: Ovviamente è un’introspezione, nasce in quel modo e per me è stata anche una chiave per capire la musica in generale e ora è diventato un vettore quindi qualcosa che mi fa fare le cose. Un catalizzatore. Rispetto alla musica di Marco io gli dico sempre che per me lui è un mediatore, possiede una grande forza nelle cose che dice e che fa.

M. C.: La mia musica è una copia della copia dela copia di un sacco di altre cose con dentro delle storielle che mi piace raccontare. La music di Ale invece è un’astronave potentissima che fa viaggiare. Quando chiudo gli occhi la ascolto e volo e viaggio per altre galassie.

Muro RBSN e Marco Castello
RBSN e Marco Castello by © Federico Zanghi

«Il tema del viaggio è una componente essenziale per chi fa musica perché musica è viaggiare stando fermi»

Navigando questo tema del viaggio, il brano “Muro” è una tappa dei vostri singoli percorsi come artisti, che però avete condiviso. Nonostante corriate su binari in qualche modo paralleli, il vostro incontro ha dato vita a qualcosa di davvero innovativo. Com’è successo?

RBSN: La musica come diceva Marco è davvero tutta una copia della copia della copia, soprattutto nella nostra generazione. Quando ci siamo trovati per suonare siamo partiti dal modello di una cosa molto vintage per cui mi fa effetto sentir dire che quello che ne è nato venga percepito come qualcosa di “nuovo”. Sicuramente io marco abbiamo tantissime caratteristiche e gusti diversi, ma a livello di musica abbiamo trovato molti punti in comune e credo sia lì che ci siamo trovati.

M. C.: Al di là delle affinità e amicizie in comune per me è stata un’occasione per rituffarmi in qualcosa che io sarei voluto diventare. Mi spiego meglio: la mia formazione è di stampo jazzistico più o meno come quella di Ale e degli altri ragazzi che hanno collaborato alla nascita di “Muro”. Perciò quell’oceano lì è sempre stato nel mio cuore, finché non mi sono buttato nelle canzoni in italiano. Avere l’opportunità di registrare finalmente un pezzo che rimandasse a quei suoni e a quelle atmosfere per me è stato bellissimo e anche un po’ un’esperienza catartica. Ho realizzato che c’è ancora una porta aperta per me e che non sono costretto a suonare lo stesso genere per sempre.

Avete registrato in una location piuttosto speciale: una casa sugli scogli a Scilla. Pensate abbia influenzato in qualche modo la stesura del pezzo?

RBSN: Senz’altro. Eravamo ospiti di Federico Romeo, che è il batterista. Io c’ero già stato e altri componenti c’erano già passati nella loro vita. È un luogo ricolmo di vita e di ricordi e in qualche modo registrare lì ha segnato un pezzo di storia per la villa perché non era mai successo un evento di questo tipo. Ha contribuito anche alla scrittura del pezzo sicuramente, anche perché si tratta di un’opportunità sempre più rara fare le cose in questo modo nella contemporaneità. È una fortuna essere in condizioni buone sia a livello pratico che creativo. Infatti, il pezzo è nato in 5 ore… questo significherà qualcosa no?

M. C.: Sì ha contribuito senz’altro all’ispirazione di fondo. Per quanto mi riguarda, come mi sono seduto di fronte al mare immerso in questo posto bellissimo ho cominciato a suonare in automatico, come se fosse esploso tutto ciò che avevo dentro. Inoltre, il clima era stupendo, eravamo tutti presi benissimo, mangiavamo insieme, dormivamo bene, e questo ha messo tutto nel giusto binario, permettendo che le cose filassero lisce e con amore, come è giusto che sia.

Muro RBSN e Marco Castello
RBSN e Marco Castello by © Federico Zanghi

«Quella del muro è un’immagine concettualmente ricca di significati, perché può rappresentare sia un ostacolo, che una protezione, ma anche qualcosa da abbattere per liberarsi»

Il testo appare come un dialogo tra due persone, un alternarsi di stimoli continuo espresso in due lingue differenti. Come si è sviluppato questo approccio?

M. C.: Abbiamo cominciato a scrivere separatamente e poi ci siamo resi conto che avevamo toccato entrambi dei punti in particolare, dei contrasti che evidentemente tutti e due volevamo esprimere. Così abbiamo deciso di spingere su quell’argomento e si è creato un dialogo sia tra le lingue, Ale in inglese e io in siciliano, che tra i personaggi del testo. A livello compositivo è stato divertente. Quella del muro è un’immagine concettualmente ricca di significati, perché può rappresentare sia un ostacolo, che una protezione, ma anche qualcosa da abbattere per liberarsi.

Credo che alla fine il significato del testo sia che nonostante i contrasti c’è sempre qualcosa per cui vale la pena rendere questo muro una casa, anziché ridurlo a una barriera.

RBSN: Sì esatto, si tratta di un muro che stai costruendo, un po’ come abbiamo costruito noi il pezzo. L’obiettivo iniziale era quello di riuscire a parlarci tra noi all’interno del brano, ma non eravamo certi di come arrivare al risultato. Ci siamo concentrati su una metrica semplice, anche a livello di significato delle parole: Marco ha messo in mezzo una serie di discorsi legati a proverbi siciliani, mentre io ho appuntato alcuni luoghi comuni, “figure of speech” in inglese. Così si è creato un terreno da rimpinguare con l’armonia e i vari aspetti della canzone.

È stato davvero divertente perché non sapevamo se fosse un approccio sensato, ma quando ci siamo resi conto che aveva funzionato siamo morti dalle risate.

Questo approccio alla musica, in riferimento al contesto in cui è nato “Muro” e il modo in cui è stato scritto il suo testo, è caratteristico del vostro modus operandi o è stata un’esperienza nuova? In questo caso, pensate vi condizionerà in futuro?

M. C.: Nel mio caso, dedicandomi a un altro genere rispetto a quello di Ale e di “Muro”, sono portato a registrare le mie canzoni “non live” come invece è successo in questa occasione. Per cui tale approccio mi è piaciuto tantissimo, proprio perché solitamente il mio approccio consiste nello stratificare elementi in successione e invece in questo caso è stato come fotografare un momento. È bello che il pezzo sia nato da una jam tutti insieme.

RBSN: Sì un po’ per necessità, un po’ perché lo volevamo fare, abbiamo registrato tutto live. Sicuramente vivermi Marco e scrivere qualcosa con lui è stato stimolante, perché c’è proprio qualcosa legato al suo modo di essere che riempie lo spazio ogni volta che entra in una stanza. Mi ha insegnato ad ascoltare meglio e di conseguenza a saper come trascinare meglio, sia che si tratti di audience o di qualcuno con cui stai lavorando. Quindi se la registrazione live è certamente qualcosa di molto figo per noi entrambi nerd musicali, l’esperienza in sé con i ragazzi è stata molto speciale.

Muro RBSN e Marco Castello
RBSN e Marco Castello by © Federico Zanghi

«Forse l’obiettivo è più che altro vivere in modo più organico con la musica, quindi legare la quotidianità alla scrittura e al suonare ecc. senza necessariamente puntare a una meta da raggiungere. Trasformare la musica in un vero e proprio stile di vita»  

Spostandoci sull’etichetta dietro il lancio di Muro, com’è stato lavorare con ODD Clique e cosa significa lavorare con una realtà emergente nell’industria musicale oggi?

RBSN: Marco e io abbiamo un amico in comune, Federico Zanghì che appartiene al direttivo di ODD Clique e ha fatto da tramite affinché ci conoscessimo nel 2021. Ci siamo trovati benissimo e da quel momento abbiamo deciso di provare a suonare e creare qualcosa insieme. Dopo una serie di situazioni, dinamiche e brani in fase di finalizzazione, abbiamo trovato l’occasione giusta per dar vita a qualcosa di ufficiale e fatto bene, ossia con un editore e senza dipendere da nessuno. Fare community e gruppo infine è stata la scelta davvero vincente e qualcosa che in Italia, a livello di musica e cultura, forse dovremmo fare di più.

M. C.: Sottoscrivo tutto. In completa onestà io sono stato forse un po’ bruciato dalle dinamiche più industriali in un certo senso della musica. Perciò realtà come ODD sono un toccasana per la scena musicale italiana, affinché possa rinfrescarsi e rinnovarsi. Purtroppo, molte delle grandi etichette nascondono del marcio, quindi ben vengano realtà indipendenti come questa! E mi riferisco a progetti che siano veramente indipendenti e non sottomarche delle major, come spesso accade.

Cosa augurate l’uno all’altro per il futuro?

RBSN: In generale quando penso a Marco nel futuro me lo immagino mentre vola in luoghi inesplorati e tocca nuove frontiere. Credo di sapere dove vorrebbe stare lui, almeno idealmente, e sono sicuro che prima o poi ci arriverà.

M. C.: Spero che Ale possa essere sempre soddisfatto e felice di quello che fa.

RBSN e Marco Castello by © Federico Zanghi
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