Mytheresa celebra la mostra ‘Christian Louboutin, L’Exhibition[niste] Chapter II’

Lo shoe designer che ha reso le décolletées dalla suola scarlatta il feticcio delle fashioniste di ogni dove e un e-store di punta dell’industria fashion, con una brand list di oltre 200 nomi tra maison storiche e nuovi talenti della moda internazionale, uniscono le forze per un’iniziativa fuori dal comune, l’inaugurazione di una mostra eccezionale, nel senso letterale del termine. Ha aperto infatti i battenti il 9 luglio, nel Principato di Monaco, Christian Louboutin, L’Exhibition[niste] Chapter II, una finestra sull’estetica rutilante, colma di suggestioni e riferimenti artsy, dello stilista francese, che come suggerisce il titolo è la prosecuzione della rassegna andata in scena a Parigi nel 2020.

Allestita nell’enorme spazio (oltre 2.000 m2) del Grimaldi Forum, nel cuore di Montecarlo, l’exhibition sarà aperta fino al 28 agosto. Vede come proprio partner ufficiale Mytheresa, appunto, colosso dello shopping digitale d’autore nonché rivenditore della griffe, ça va sans dire.
Per celebrare l’apertura dell’esposizione, lo scorso 11 luglio, l’e-tailer ha organizzato un evento speciale, che prevedeva un tour privato della stessa e un dinner esclusivo presso Villa Maria Serena a Mentone, dimora ottocentesca affacciata sulla Costa Azzurra, animato dalla performance musicale di Lukas Ionesco e dal DJ set di Violet Indigo. Numerosi gli ospiti presenti, volti noti del beau monde contemporaneo, tra supermodelle (Maria Borges, Korlan Madi), influencer (Vanessa Hong, Tamara Kalinic, Hera Pradel), socialite e personalità di spicco del mondo dell’arte, curatori e artisti di fama come Anne Pasternak o Mike Starn, oltre ai Ceo di Mytheresa e Louboutin (rispettivamente Michael Kliger e Alexis Mourot) e allo stesso designer.

mostra Louboutin 2022
Christian Louboutin, L’Exhibition[niste] Chapter II

Una finestra sull’immaginario rutilante del celebre shoe designer

La mostra si presenta come il secondo capitolo della retrospettiva originaria, ospitata due anni fa dal Palais de la Porte Dorée, per l’occasione rivista e ampliata. Curata dal direttore del Musée des Arts Décoratifs Olivier Gabet, vede infatti l’aggiunta di opere inedite che testimoniano quanto l’immaginario monegasco abbia segnato la cifra di Louboutin, legato al Principato fin dagli anni Novanta e tuttora profondamente ispirato dall’atmosfera unica che lo caratterizza, oltreché dalla ricchezza delle collezioni di due istituzioni del calibro del Musée Océanographique e del Nouveau Musée National.

Christian Louboutin mostra
Un’installazione della mostra, con le iconiche pumps del marchio

Christian Louboutin rosso
Il rosso signature di Louboutin

Concepita come un’esuberante, coloratissima rassegna dei tre decenni di attività di una label sinonimo, ormai, di lussuose stiletto dal tacco vertiginoso, riflette la personalità istrionica, sfaccettata del suo creatore, che si nutre da sempre di suggestioni provenienti da ogni ambito espressivo e culturale. Nel suo lavoro ricorrono il tema della danza (su tutti, gli adorati Balletti russi di Djagilev) e influenze ascrivibili alla pop art warholiana, alla fotografia di Newton, all’oceanografia.

Cuore del progetto espositivo è la sala Imaginary Museum, raccolta di pezzi emblematici della cifra di Louboutin, alcuni provenienti dalla collezione personale di quest’ultimo. Due artwork, in particolare, certificano la sua fascinazione per le arti performative, un copricapo ideato da André Levasseur per Josephine Baker e la scenografia del balletto Jack in the Box, ideato negli anni Venti dal già citato fondatore dei Ballets Russes.

I must dell’esposizione, fra temi ricorrenti nelle collezioni di Louboutin e speciali collaborazioni

Da segnalare, poi, una serie di collaborazioni con eminenti personalità della moda e dell’arte, volute dallo stesso stilista, disseminate nelle sale del centro congressi. Vanno citate almeno l’installazione dell’artista Allen Jones, che consente ai visitatori di immergersi appieno nella visione del marchio; il video di Lisa Reihana (una sorta di passeggiata onirica, che combina artwork provenienti dall’archivio di Louboutin e i luoghi a lui più cari); la creazione firmata Victoire de Castellane, responsabile della gioielleria chez Dior.

La mostra, secondo Sylvie Biancheri, direttrice generale del Grimaldi Forum, «rende omaggio a uno dei più noti designer contemporanei, un artigiano che ha trasformato la sua specialità – la scarpa – in un’espressione artistica […], un’ode all’ottimismo comunicativo di cui abbiamo disperatamente bisogno in questo periodo». Parole cui fanno eco quelle di Olivier Gabet, che la vede come «un’odissea gioiosa e sofisticata attraverso trent’anni di prolifica creatività, […] un viaggio unico nella mente e nell’immaginazione di Louboutin». Il diretto interessato, dal canto suo, mette l’accento sulla libertà che contraddistingue l’istituzione monegasca, tale da spingerlo a «reimmaginare senza vincoli la mostra».

Christian Louboutin suola rossa
le décolletées dalla suola scarlatta della maison

Christian Louboutin stivali 2022

La capsule Christian Louboutin x Mytheresa Nude

A suggellare il tutto, l’e-store lancia la capsule collection Christian Louboutin x Mytheresa Nude; una selezione di mules impreziosite da luminosi cristalli silver e modelli slingback in otto sfumature di nudo, disponibili esclusivamente sul sito della boutique.

Christian Louboutin exhibition
Un’opera esposta alla mostra

Christian Louboutin exhibition
Christian Louboutin, L’Exhibition[niste] Chapter II

Nell’immagine in apertura, l’allestimento della mostra al Grimaldi Forum di Montecarlo

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