A new idea of fashion: i nuovi designer emergenti

Sostenibilità, genderless style, cultura della moda, una nuova idea di glamour. Quattro marchi italiani dallo stile preciso, riconoscibile e incisivo. Designer emergenti che conoscono bene il mercato, ma propongono un cambiamento. Welcome to the new italian creativity!

Le linee temporali di R5H5

Il nome è un anagramma creato partendo dalle coordinate corrispondenti all’ubicazione dell’opera Desert Breath a Hurghada, sulle coste del Mar Rosso. L’opera, composta da buchi e cumuli di sabbia che formano a loro volta una doppia spirale, vuole rappresentare il passaggio del tempo e i suoi effetti. Tramite gli agenti atmosferici la sabbia si sposta e l’opera si deteriora, lasciando però una traccia. 
Metafora perfetta per un marchio, R5H5, che dal passato prende insegnamenti e spunti per disegnare un possibile futuro. Senza mai dimenticare che gli abiti non sono costumi di scena, ma devono essere indossati e vissuti. Il fondatore di questo nuovissimo brand è il bolognese Fabio Bigondi, non ancora trentenne e con alle spalle studi al Polimoda. La sua passione per la cultura sci-fi si traduce in una collezione sexy senza essere sfrontata – soprattutto per il modo che ha di avvolgere il corpo – creativa, pensata al maschile ma non preclusa a una lei. Un esordio che sembra già pronto per le passerelle internazionali.

Total look R5H5, earring model's own
designer emergenti
Total look R5H5, earring model’s own

Cavia, a new knit rainbow

L’artigianalità e il know-how del settore della moda sembrano essere diventati nuovamente punti di partenza per i progetti più giovani del fashion system italiano. Un esempio lampante è il lavoro di Martina B. Ha fondato il suo brand Cavia proprio per trasmettere autenticità, fantasia e il più alto livello di artigianalità possibile. Cosa c’è di meglio del knitwear per trasmetterlo? La maglieria rappresenta con immediatezza l’importanza della manualità, ma anche del tempo dedicato a creare qualcosa di prezioso e di originale.
Tutto nel mondo di Cavia è realizzato attraverso materiali già esistenti, destinati a essere lasciati indietro o da parte. Ora invece sono pronti per essere trasformati in una nuova possibilità di bellezza. Incontri inaspettati tra materiali diversi fra loro e un caleidoscopio di colori sono alla base di una collezione piena di vita, che promuove l’inclusività e l’importanza del dialogo tra mondi solo apparentemente lontani, ma in realtà mai a compartimenti stagni.

Total look Cavia, earring model's own
Designer emergenti
Total look Cavia, earring model’s own

La sostenibilità del solar punk di Florania

Potrebbe sembrare il nome esotico di un personaggio dei fumetti o di uno di quei film degli anni ‘60 che raccontavano di mondi futuri, invece Florania è un brand di abbigliamento prêt-à-porter indipendente nato nel 2021 per volontà di Flora Rabitti. Classe 1992, la designer ha alle spalle studi allo IED di Milano, alla Central Saint Martins di Londra e all’Institut Français de la Couture di Parigi, oltre che un’esperienza di due anni nell’ufficio stile di Miu Miu.
Accanto a lei ci sono la partner e production manager Gloria Costani e i designer Martina Ottanà, Carla Caria e Manfredi Montalto. Il risultato è una collezione il cui stile è definito ‘solar punk’. Lo spirito di ribellione e l’energia della cultura punk acquisiscono un approccio positivo e ottimista per un futuro che nella visione del brand è inclusivo e sostenibile. Perciò stampe e materiali sartoriali sono tutti di provenienza nazionale, mentre le tradizioni tessili e artigianali italiane trovano un approccio contemporaneo e una visione genderless. Flora Rabitti e il collettivo che lavora a Florania fanno di questa collezione un esempio di come si possa restare fedeli al proprio DNA, mantenendo una mentalità aperta alle contaminazioni, al mondo che ci circonda e all’esigenza di valori autentici ed etici.

Total look Florania, shoes Claire, piercings model's own
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Emergenti
Total look Florania, shoes Claire, piercings model’s own

La cultura del glam di Des_Phemmes

Des_Phemmes nasce nel 2019 ed è stato fondato dal designer Salvo Rizza. Cresciuto in Germania ma trapiantato in Sicilia a Modica, prima di partire per Milano dove ha studiato presso l’Istituto Marangoni. Nel curriculum, un’esperienza importante da Giambattista Valli a Parigi, consulenze per diversi brand internazionali e infine un marchio tutto suo con cui è anche stato finalista del prestigioso concorso Who’s on Next? nel 2020. Il senso decorativo e dello stile prendono forma da una conoscenza precisa della couture e dell’eleganza classica, ma con la voglia di trasgredire e di rompere gli stereotipi legati alla femminilità. La collezione di Des_Phemmes ora comprende proposte al maschile, sempre con l’obiettivo di promuovere un’estetica timeless, all’insegna della continua ricerca e dell’attenzione per i volumi e i dettagli. 

total look CHB Christian Boaro, shoes Buffalo; right: total look CHB Christian Boaro, shoes Neil Barrett
Piercings model’s own
 Left: total look CHB Christian Boaro, shoes Buffalo; right: total look CHB Christian Boaro, shoes Neil Barrett
Piercings model’s own

Coat Simon Cracker, leather trousers Desa 1972, shoes Neil Barrett, piercing model’s own
Coat Simon Cracker, leather trousers Desa 1972, shoes Neil Barrett, piercing model’s own

Credits

Photographer Alberto Alicata

Stylist Stefano Guerrini

Hair Sergio Sorbello

Make-up Greta Ceccotti

Photographer assistant Alessio Ammannati

Stylist assistant Piero Nuvoli, Alberto Sardella

Casting director Carlo Savoldi

Models Jura – Yu Agency, Greta – Tank Agency

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