La doppia anima di Venezia prende forma al The Venice Venice Hotel

Venezia e la sua laguna costituiscono un microcosmo a sé stante, fuori dal tempo e dallo spazio come siamo abituati a concepirli. Una volta attraversato Ponte della Libertà, questo sentimento avvolge chiunque metta piede nel centro storico della città, che sia la sua prima o centesima volta. Un contesto extra-ordinario, dove passato e futuro si fondono in un eterno presente sospeso, sconcertante, travolgente. Quest’ambiguità, questa fusione di riferimenti ad epoche passate e lifestyle contemporanei costituisce il cuore di The Venice Venice Hotel. Un progetto innovativo tra le mura di palazzo Ca’ da Mosto, tra i più antichi del Canal Grande.

Lo spirito postveneziano del The Venice Venice Hotel

Figlio delle menti di Alessandro e Francesca Gallo, la struttura è stata concepita come un dispositivo che genera una riflessione su Venezia e sulla sua doppia natura. Da qui la ripetizione nel nome, che risalta il modo peculiare in cui a Venezia la tradizione si affianca a un modo di vivere la città moderno.

Con il prezioso sostegno del New Work City, il team interno capitanato dallo stesso Gallo, la realizzazione del Venice Venice ha portato alla definizione di “Postvenezianità”. Un neologismo che sintetizza l’approccio dell’hotel alla città: rispetto e consapevolezza particolari verso una città fragile quanto il suo ecosistema. È da qui che deriva lo stile postveneziano che distingue la struttura nel settore dell’ospitalità. Un’eredità materiale e immateriale di bellezza, arte e artigianato espressa in una nuova e inedita resa formale. È uno stile che si applica a tutta questa realtà, dalla selezione del menù all’architettura degli spazi.

Tutto ciò non poteva che essere rappresentato da Ca’ da Mosto, un palazzo simbolo della laguna. In quanto storica dimora aristocratica e fondaco mercantile, ha attraversato più di otto secoli e assorbito innumerevoli esperienze di epoche e luoghi lontani. Proprio qui è nato l’hotel più antico di Venezia (e forse del mondo): la locanda Del Leon Bianco.

Interni del The Venice Venice Hotel Venezia
Interni della Stanza 06

L’eredità storica di Ca’ da Mosto riflessa nel nuovo hotel

The Venice Venice Hotel a Venezia si fa garante di un livello di ospitalità degno di quello che offriva il suo antenato, il Leon Bianco. Le indimenticabili esperienze vissute tra le sue mura sono state raccontate da intellettuali, artisti e poeti romantici come Turner, Shelley, Dante Gabriele Rossetti. Tra gli hotel più noti sulle rotte del Grand Tour, nella locanda hanno soggiornato ospiti del calibro di Giuseppe II o Paolo Petrovic, il figlio di Caterina di Russia. L’hotel ha anche fornito l’ambientazione a Voltaire per il pranzo dei sei re del Candide.

La sensazione di essere in un ambiente accogliente è amplificata da un format innovativo e servizi speciali. L’assenza del check-in per esempio permette di potersi accomodare direttamente in camera dopo il viaggio. La flessibilità nel check-out invece dà la possibilità di svegliarsi con calma e fare un caffè in moka, o di prepararsi un drink senza uscire dalla propria stanza.

Confort preziosi che sono resi possibili anche dalla presenza di un personale fortemente coinvolto e preparato al progetto, tanto da essere definiti “Dream Builders”.

Gli interni del The Venice Venice Hotel a Venezia

L’ingresso del The Venice Venice Hotel è tracciato dalla “porta d’acqua”, costruita in omaggio alle architetture di Carlo Scarpa. Un forte rimando all’ambientazione lagunare di Venezia, oltre che all’originale “sotoportego” del piano terra di Palazzo Ca’ da Mosto. Qui comincia un percorso che si snoda tra i due piani nobili del palazzo, attraversando più di quaranta camere, ognuna diversa dall’altra. Dalla più piccola, che va ben oltre la metratura media delle classiche camere di hotel, alla suite più grande mai realizzata in città. È proprio tale percorso a riflettere l’anima avanguardista di Venezia, articolandosi tra opere storiche, contemporanee, pezzi di design, ephemera, inviti e manifesti di mostre, memorabilia e progetti speciali.

Un itinerario reso possibile grazie alla ricca e variegata collezione d’arte dei coniugi Gallo, che esplicita la passione e la visione che animano Venice Venice come progetto di hotellerie e lifestyle. Il risultato è una fitta rete di corrispondenze e rimandi, relazioni tra opere, lavori, testimonianze documentali e grafiche. Un tragitto che va dalle avanguardie storiche, alla fotografia contemporanea, fino alle esperienze dell’architettura radicale e del design.

Ogni elemento di design e di arredo è stato disegnato e realizzato appositamente da The Erose, il marchio indipendente dell’hotel.

The Venice Venice Hotel Room Venezia
Interni della Stanza 41

Lo spazio Venice M’Art e il marchio The Erose

Al piano terra di Palazzo Ca’ da Mosto, dove si trova l’antico sottoportico dell’edificio, è possibile scoprire il progetto Venice M’Art. Qui, Alessandro e Francesca Gallo hanno riattivato l’essenza dell’ex fondaco come ambiente adito a scambi e incontri, adibendolo a spazio multifunzionale dalla forte vocazione culturale.

Venice M’Art si propone quindi come spazio espositivo, store, ristorante, bar e terrazza sul Canal Grande, dove è possibile conoscere e acquistare la collezione del brand The Erose. Essa include profumi, cosmetici e pezzi in edizione limitata Arts and Crafts, realizzati con materiali veneziani tradizionali. Offre anche capi d’abbigliamento e accessori artigianali, libri unici su Venezia e esposizioni speciali.

In questo modo Venice M’Art rappresenta un ritorno all’identità commerciale storica di Palazzo Ca’ da Mosto, introducendo un nuovo concept tutto postvenenziano di shopping, ristorazione e arte. Lo spazio aperto e arioso conserva tutte le caratteristiche originali del fondaco, mentre i raggi del sole riflessi dall’acqua danzano sulle antiche pareti di mattoni a vista.

FacebookLinkedInTwitterPinterest

© Riproduzione riservata