ARTE CONTEMPORANEA SOTTO VETRO: I QUADRI DI ZOË MOSS ALLA TROUBADOUR GALLERY

Soho, uno dei quartieri più celebri di Londra. Un universo sfaccettato, in continua evoluzione, famoso in tutto il mondo per il suo carattere cosmopolita ed eclettico. Un’area della città da vivere 24 ore su 24, tra teatri, ristoranti, pub storici e locali aperti fino a tarda notte. Qui, in un cortile tranquillo, appena fuori Brewer Street, sorge una tra le più interessanti nuove luci del panorama artistico londinese: Troubadour Gallery. Nato nel 2023 per volontà degli attori Alexis James e Zara Dawson, questo spazio, versatile e poliedrico, accende i riflettori su artisti affermati ma anche su giovani emergenti.

E proprio per dare voce e visibilità a nuovi talenti, la galleria, incentrata prevalentemente sull’arte e la fotografia contemporanea, ha collaborato con la celeberrima società di consulenza artistica West Contemporary. Rappresentante di una vasta gamma di artisti contemporanei che abbracciano un mix di mezzi espressivi eclettici e originali, la compagnia è uno tra i nomi di punta nel panorama internazionale della consulenza artistica. Il suo successo si deve a un occhio attento verso l’innovazione e un impareggiabile servizio clienti personalizzato.

Apopriation, la serie di Zoë Moss ispirata alla pop art

Grazie alla collaborazione con West Contemporary, nel mese di novembre 2023, la Troubadour Gallery ospita una mostra personale di un’artista emergente. Parliamo di Zoë Moss, pittrice fotorealistica specializzata in pittura a olio. Nel corso della sua carriera, la giovane, vincitrice del premio Young Masters di quest’anno, ha avuto la possibilità di esporre diverse opere in mostre importanti; per citare un esempio ricordiamo la Royal Academy Summer Exhibition. Di recente è sbarcata nel mondo del fumetto con lavori basati su supereroi e una narrazione umoristica, ampliando così il suo ventaglio di esperienze artistiche.

Zoë Moss è ora protagonista di una mostra presso la Troubadour Gallery, visitabile dal 17 al 25 novembre. Apopriation è il titolo della serie esposta, appartenente al progetto See No Evil. La pittrice presenta un corpus di dipinti a olio che si appropriano del lavoro di artisti pop, nello stesso modo in cui questi ultimi hanno utilizzato elementi della cultura popolare nella loro pratica. Zoë Moss rappresenta opere d’arte racchiuse sotto una campana di vetro: in questo modo l’arte stessa viene conservata e si mostra a tutti. In particolare, il dipinto The Visitor fa riferimento all’artista Damien Hirst e presenta farfalle colorate, le stesse utilizzate da quest’ultimo, all’interno di una campana di vetro. Quest’opera rappresenta poi il punto di vista del visitatore che si trova all’esterno del mondo dell’arte e ci guarda all’interno.

Alla Troubadour Gallery maschere d’oro “per non vedere il male”

Questi lavori, che mettono sotto vetro l’immaginario del mercato artistico odierno, sono poi affiancati da altre opere, vere rappresentazioni dell’esperienza pittorica di Zoë Moss. Parliamo di dipinti, sempre appartenenti al progetto See No Evil, raffiguranti icone contemporanee con maschere in oro che, come dichiarato dal titolo del lavoro, servono “per non vedere il male”.

Zoë Moss propone uno stile pittorico assolutamente peculiare: pur lavorando entro i confini della ritrattistica realista più tradizionale, ogni sua opera presenta quel “tocco contemporaneo in più”, in grado di affascinare e stupire. Non resta quindi che scoprirla ancora più a fondo, a Londra, dalle 12 alle 17.30, fino a sabato 25 novembre.

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