VENEZIA 80: I BEST LOOK BY MANINTOWN

Continua il Festival del cinema di Venezia 2023, ormai entrato nel vivo della sua ottantesima edizione, e continuano le serate di presentazione dei film in gara con i relativi red carpet. Così tra soddisfazioni, sorprese e qualche sorrisetto ‘maligno’, a casa MANINTOWN abbiamo selezionato quelli che per noi sono stati i migliori look che hanno calcato il tappeto rosso nella quarta, quinta e sesta serata di Venezia 80.

I look sul red carpet della quarta serata di Venezia 2023

A dirigere il red carpet della quarta serata del Festival del sono state due tra le più amate icone dei mondi del cinema e della moda: Isabelle Huppert e Carla Bruni. La prima indossava un abito Balenciaga, di cui l’attrice è il volto, regalandoci un look da red carpet come si deve: tanto glamour quanto teatrale. L’abito lungo a collo alto, con spalline rinforzate e maniche lunghe era interamente ricamato con frange di paillettes argentate e abbinato a orecchini pendenti e a un’acconciatura wet look con riga laterale, per un effetto ancora più drammatico.

Carla Bruni al contrario indossava un più sobrio vestito nero di Valentino con maxi spacco centrale sulla gonna e scollatura all’americana impreziosita da rose gioiello argento all’altezza del collo. Il profondo cut out a goccia che dalle rose arrivava all’ombelico rendevano la mise ancora più sensuale. I gioielli che indossava erano della Maison Chopard, mentre i sandali neri asimmetrici erano firmati Santoni. Anche la pochette era di Valentino Garavani, in raso nero con V Logo tempestato di cristalli a riprendere la lavorazione del bouquet al collo. Très chic.


Degno di nota anche l’abito lungo indossato da Paola Turani e firmato Paolo Sebastian: uno slip dress semi trasparente e interamente ricamato con pietre brillanti che formavano un reticolato contenente piccoli fiori. Turani lo ha indossato sotto un ampio soprabito con strascico e guanti neri, completando il look con un collier e un paio di orecchini firmati Messika.

Per quanto esista certamente il rischio di risultare “banale” ai più, è altrettanto certo che la scelta di molte celebrities di optare per look dalle linee semplici e di colore nero le ha salvate da grandi passi falsi che si sono palesati sul tappeto rosso nelle diverse serate del Festival. È il caso, per esempio, di Virginia Stablum, che in un Alexandre Vauthier lungo fino ai piedi, aderente, con gonna morbida e tulle sulla scollatura a bustier, è apparsa semplice ma sofisticata, grazie anche alla parure di gioielli Salvini.

C’è invece chi ha preferito giocare con i colori e le texture, riuscendo nell’intento di catturare lo sguardo (e fermare lo scrolling delle foto) per tutte le migliori ragioni. Parliamo di Carina Lau in Giorgio Armani Privé: un look proveniente dalla collezione Spring 2019 Couture a girocollo, aderente, lungo fin sopra la caviglia e ricoperto di paillettes, indossato sotto una giacca lunga dall’effetto pelle di coccodrillo, con spalline rinforzate e zip per regolare l’ampiezza delle maniche. Una vittoria su tutti i fronti.

Paola Turani in Paolo Sebastian
Paola Turani in Paolo Sebastian

Parlando di red carpet al maschile, infine, l’attore di In the Mood for Love Tony Leung Chiu-wai ha ritirato il Leone d’Oro alla carriera in uno smoking Giorgio Armani dalla giacca squadrata, con il pantalone ampio e sneaker platform. Era a mani basse il più cool tra i suoi colleghi. Più tradizionale Pierfrancesco
Favino
che, con il suo look di Atelier Versace, ha dato un twist interessante allo smoking tradizionale grazie alla giacca color vinaccia.


Menzione speciale all’attrice Morena Gentile, che per la prima volta in veste di produttrice ha visto il proprio film Pier Paolo PasoliniUna visione nuova (con la regia di Giancarlo Scarchilli) aggiudicarsi il premio “Miglior Docufilm” nello storico evento collaterale Premio Kinéo. L’evento, ideato e diretto da Rosetta Sannelli, quest’anno è entrato nel terzo decennio a Venezia 80. Per l’occasione Gentile ha indossato un abito lungo nero di Gianluca Saitto, con scollatura e spacco centrale bordati con pietre brillanti.

I look della quinta serata al Festival del Cinema di Venezia

Durante la quinta serata, David Fincher ha portato a Venezia 80 The Killer, film tratto dalla graphic novel francese e interpretato da Michael Fassbender, Tilda Swinton e Charles Parnell. La serata è proseguita con La meravigliosa storia di Henry Sugar di Wes Anderson, con Benedict Cumberbatch, Ralph Fiennes, Dev Patel e Ben Kingsley, e infine con The Caine Mutiny Court-Martial, film-testamento del regista appena scomparso William Friedkin.

Il premio diva della serata va alla fotografa Nima Benati, che ha sfilato in Zuhair Murad e Nicole + Felicia. La mise è completamente bianca: l’abito lungo, aderente, sensuale si caratterizzava per la parte superiore composta da due fasce incrociate in una scollatura all’americana. In questo defilé, il soprabito più scenografico è il suo: di piume, vaporoso e con strascico. I gioielli che ha indossato sono del brand Crivelli.

Piume anche per Rose Betram, ma in quantità minore e in total black, con un look firmato Pinko: ha indossato un abito lungo e aderente che terminava in un piccolo strascico, con le spalline sottili e una profonda scollatura. Il nero ha contraddistinto i look di molte celebrities della quinta serata: a partire dalla madrina Caterina Murino che ha sfilato in un tailleur giacca pantaloni di Kiton, con corsetto adornato da fili di perline pendenti che ricoprivano anche le tasche della giacca.


Altro tailleur nero, ma oversize, e indossato sopra una camicia bianca a righe sottili grigie con colletto over per Isabelle Huppert, che sempre in Balenciaga si è riconfermata la prima rappresentante dello chic francese. In nero anche Nina Rima, con un abito in paillettes dalla scollatura bustier e lungo spacco laterale che mostrava orgogliosamente la protesi alla gamba, in uno statement importante di accettazione della bellezza di tutti i corpi, anche quelli non conformi. L’influencer indossava gioielli Salvini.

La più chiacchierata del red carpet, però, è forse stata Ilary Blasi: abbandonata quell’immagine fatta di abiti supersexy, trucco pesante e parrucco fatale esibiti in tv nelle ultime stagioni, si è presentata sul red carpet in un semplice abito bustier Dior nero, aperto in due ampie pieghe e lungo alle caviglie. Gli stivali neri costituivano la nota più eccentrica del look. Anche il trucco e il parrucco sono stati una novità in linea con il resto: make up acqua e sapone, una tonalità di capelli più scura e calda, smalto nero e niente gioielli.

Infine, nota di merito per Matteo Paolillo che ha calcato il red carpet in Dolce&Gabbana: super affascinante con l’abito doppiopetto “doppio”, dal fitting perfetto e i tessuti diversi a risaltare questo gioco di costruzione della giacca, indossata poi senza camicia. Chef kiss.

Il sesto red carpet di Venezia 2023

Priscilla, la pellicola firmata da Sofia Coppola, vincitrice del Leone d’oro nel 2010 con Somewhere, è stato il film presentato e più atteso della sesta serata. La pellicola narra la storia d’amore tra Elvis e la giovanissima moglie raccontata, per la prima volta, dal punto di vista di lei. Gli interpreti hollywoodiani sono stati anche i protagonisti della serata: Cailee Spaeny e Jacob Elordi. Spaeny, una visione angelica, ha sfilato in un lungo abito aderente bianco con profonda scollatura a oblò e cascata di perle a mo’ di cappa, abbinato a gioielli di Bulgari. Elordi svettava con il suo metro e novanta di coolness (e hotness, siamo sinceri) con uno smoking nero doppiopetto firmato Valentino, portato con la cravatta e una spilla a farfalla. I gioielli che indossava erano di Cartier.

E, a proposito di Valentino, la maison italiana ha senza dubbio rubato la scena in questo red carpet, vestendo un dream team formato dal sopracitato Elordi, Fancy Alexandersson in rosso fuoco, con un completo formato da camicia e gonna con spacco laterale e strascico e Kasia Smutniak in nero, che indossava invece un tailleur giacca e gonna lunga con camicia bianca e capello sciolto e spettinato. Il dettaglio che accomunava tutti i loro look era lo stesso che ha contraddistinto l’ultima collezione di prêt-à-porter della maison romana: la cravatta. Smutniak poi è stata accompagnata proprio dal direttore creativo del brand romano, Pierpaolo Piccioli, di bianco vestito con occhiale da sole sempre presente e capello scompigliato. Squadra che vince non si cambia.

Kasia Smutniak e Pierpaolo Piccioli a Venezia 80
Kasia Smutniak e Pierpaolo Piccioli

Rimanendo in tema, l’altro super team della serata è stato quello formato dai vincitori dell’annuale premio Next Generation Awards, powered by MANINTOWN e Mi-HUB Agency. Giunto alla sua terza edizione, il progetto testimonia l’impegno di MANINTOWN nello scoprire e sostenere i nuovi nomi più interessanti del panorama italiano. Giunti a Venezia per i loro primi red carpet, i giovani talenti sono stati Mattia CarranoDomenico CuomoAndrea Dodero e Sebastiano Pigazzi, premiati come Migliori attori rivelazione (Domenico Cuomo ha vinto anche il Premio Speciale Ciak Generation), Lea Gavino e Fotinì Peluso premiate come Migliori attrici rivelazioneEma Stokholma, Miglior artista rivelazione, e infine Daniele Giannazzo che si è conquistato il Premio Speciale miglior Creator di cinema e serie tv.

Andando con ordine: Mattia Carrano ha indossato un tradizionale abito blu con camicia bianca da vero gentiluomo, mentre Domenico Cuomo ha sfoggiato una camicia romantica in raso, morbida con scollatura e lacci del fiocco sciolti e pantalone ampio in velluto. Tutto Saint Laurent by Anthony Vaccarello. Lea Gavino è apparsa incantevole in un abito longuette nero scintillante, con spacco e cut out sul fianco, firmato Karl Lagerfeld e gioielli Giovanni Raspini. Fotinì Peluso ha sfilato in Chanel con un abito due pezzi composto da corpetto e gonna asimmetrica, entrambi ricamati ma in fantasie diverse. Infine Ema Stokholma ha indossato un lungo abito verde drappeggiato dal tessuto traforato e con lungo spacco laterale, di Limited Edition 999, e sandali Gianvito Rossi.

FacebookLinkedInTwitterPinterest

© Riproduzione riservata