Wedding Industry e rinvii nel 2021: come il cambiamento delle mode più incidere?

La wedding industry, che in Italia coinvolge circa 83 mila aziende piccole e grandi, e – di fatto – costituisce una fetta importante dell’economia italiana, oggi è in ginocchio. Un’incertezza dilagante sia per tutta la filiera che sta provando – al netto di tutte le limitazioni imposte dalle regole del distanziamento sociale – a ripartire, che per i futuri sposi stessi. Chi si doveva sposare la scorsa primavera e si è trovato costretto a rinviare al 2021 si pone la fatidica domanda: “il vestito da sposa già acquistato, sarà di moda anche nel 2021?”, così come altri mille interrogativi.

L’abito da sposa, quello che ogni donna sogna sin da quando è bambina per il giorno del suo “Sì”, non deve conoscere tempo, ma rispecchiare l’intimo di chi lo indossa. Oltre a ciò – proprio per venire incontro alle spose più fashion victims – il mondo del luxury ha deciso di disegnare collezioni che richiamano quelle del 2020 per non accentuare lo scalino dettato dall’inevitabile rinvio. Ovviamente dovendo ricalcolare la nuova data in base a quelle già occupate, ci si potrà trovare costretti a sposarsi in una stagione diversa da quella pianificata nel 2020, dunque il vestito dovrà essere adattato al diverso clima. E così via libera a pellicciotti, coprispalla, fabbricati nel 2021 senza però “stonare” sugli abiti provenienti dalla collezione precedente.

Un settore in ginocchio dicevamo, poiché si tratta di lavoratori per lo più stagionali, il cui grosso delle attività lavorative si concentra nei mesi che vanno da aprile e settembre. Mesi resi inagibili a causa del lockdown – è proprio questo uno dei motivi che pone nelle nostre mani la responsabilità di renderci protagonisti e parte attiva del suo risollevarsi. In che modo? Attingendo a prodotti italiani, anziché d’importazione, per tutte le nostre ricorrenze. Questo rappresenterà un duplice vantaggio: innanzitutto – in un mondo non ancora “Covid free” – con paesi ancora fortemente debilitati dalla pandemia mondiale, come gli Stati Uniti o il sud America, o la stessa Cina alle prese con una seconda ondata – non possiamo essere sicuri che il mercato dell’importazione riuscirà ad essere così sicuro e affidabile come lo è stato fino ad oggi. In secondo luogo l’economia nazionale ha bisogno di ogni contributo, dal più piccolo al più grande, per ripartire.

Il Made in Italy è un brand manifatturiero che esibiamo come gagliardetto e motivo di orgoglio in tutto il mondo, possiamo contare su un artigianato forte soprattutto al sud Italia, e su materie prime di prim’ordine, attingere ad esso, oltre che far circolare l’economia, non potrà che lasciare soddisfatti gli sposi. È il caso ad esempio delle bomboniere, come quelle proposte da Nara Bomboniere, l’e-shop online leader nel confezionamento di bomboniere nostrane, per tutte le ricorrenze. Ad abbassare il prezzo ci penserà la concorrenza, anche se sappiamo che quando ci si innamora di un oggetto il prezzo è un problema secondario, soprattutto nel giorno più importante di due futuri sposi.

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