Il 1997 parla della moda di oggi: un’eccezionale annata fashion in mostra a Parigi

Mi immergo in una favola magica e strabiliante, come in una pièce teatrale, in atti che stravolgono in un momento storia e avvenimenti vissuti finora.
Mi trovo catapultata in una dimensione che è in bilico tra fatti storici e momenti idealizzati di moda e magia; momenti che hanno definito una rivoluzione, che portavano in seno albori di oggi e ceneri di ieri.
In un attimo è il 1997, riconosco tutto, gli abiti, i bozzetti, le copertine dei giornali, gli accessori… Mi riportano a un fasto passato, a un istante che non si è più ripetuto, una fase che ha lasciato il mondo a bocca aperta più volte in poco tempo.
Quando mai una mostra è stata dedicata a un anno preciso? Semmai a un periodo, a un designer, una retrospettiva post mortem, mai però a un anno preciso, e tuttavia parliamo del 1997.

1997 mostra moda Parigi
Look in mostra nella retrospettiva del museo parigino

1997. Fashion Big Bang, l’anno che ha rivoluzionato il mondo fashion

Esattamente venticinque anni fa un’esplosione avvolge il mondo della moda, lasciando dietro di sé una scia di distruzione e creazione allo stesso tempo.
Un anno, il 1997, che il Palais Galliera di Parigi scopre e racchiude in un meraviglioso percorso attraverso le sue stanze, nell’esposizione 1997. Fashion Big Bang (visitabile fino al 16 luglio). L’energia creativa di un’epoca è dentro le mura di un museo, che tenta non di racchiuderla ma di raccontarla e farla rivivere a chi, forse, di quel preciso periodo sa poco o non ha avuto la fortuna di viverlo.
Il 1997 mi si dipana davanti come l’anno culminante della moda, nascita e morte, distruzione e creazione, magia e realtà, fantasia e rivelazioni. Mi tuffo così tra collezioni storiche, video musicali, storie ben raccontate nelle parole del curatore Alexandre Samson, copertine di album e giornali ovviamente abiti a profusione.

1997 mostra Parigi
Abiti esposti in 1997. Fashion Big Bang

Le collezioni storiche e i pezzi unici in esposizione

Incontro John Galliano da Dior, nella sua prima collezione Haute Couture, nel cinquantenario del brand; una collezione sapientemente colorata, decisamente ispirata e terribilmente fedele al suo nuovo e immortale stilista, fotografata da Paolo Roversi (e non solo).
Intravedo con stupore e incanto il compianto Alexander McQueen da Givenchy, nel momento creativo della collezione À la recherche de la toison d’or (H.C. Spring 1997), un tripudio di oro, una collezione osannata, specchio della mirabolante creatività dello stilista inglese.
C’è anche Marc Jacobs che diventa direttore creativo donna della maison Louis Vuitton, con i suoi bozzetti e persino la sua lettera di incarico.
Mi blocco davanti alla prima collezione Haute Couture di Jean Paul Gaultier, immensa e indefinibile.

Ci sono i bozzetti e gli abiti della famosissima collezione Les Insects di Thierry Mugler, contestata genialità e assurda creatività che rivivono per l’occasione.
E ancora, la Baguette di Fendi che fa la sua comparsa, per non andarsene mai più, una borsa declinata in centinaia di modelli, pellami e varietà, simbolo di un’epoca che ne ha attraversate anche di più.
Di Colette, a Parigi, riviviamo l’apertura; una boutique concettuale, che ha passato anni a portare un nuovo concetto di moda alla città. Non ultimo, l’omicidio di Gianni Versace, avvenimento che sconvolse l’intero settore, e la prima collezione di Donatella per la maison.
Il vero e ultimo racconto, poi, prosegue nel catalogo della mostra, un autentico libro di storia del fashion.

1997 mostra Palais Galliera
Outfit della collezione Comme des Garçons S/S 1997 Body Meets Dress, Dress Meets Body

Alexandre Samson, il curatore, è riuscito a ripetere il miracolo compiuto dal 1997, raccontandolo e portandolo in scena come effettivamente è stato: iconico e tumultuoso.

Nell’immagine in apertura, l’allestimento di una sala della mostra 1997. Fashion Big Bang al Palais Galliera di Parigi

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