‘BODY-ISM’, gli studenti di IUAD Accademia della Moda in passerella a Fashion Graduate 2022

In un contesto come quello del fashion world contemporaneo, alle prese con trasformazioni epocali (dalle – sacrosante – richieste di maggiore inclusione e diversità nelle collezioni alla questione ormai imprescindibile della sostenibilità, dalla frenesia generalizzata per metaverso, NFT e affini all’affastellarsi, sull’onda di filmati à la TikTok, di trend oltremodo effimeri), è più importante – e urgente – che mai dare spazio alle nuove leve creative. Giovani formatisi nelle migliori scuole del settore, che, alla stregua di sismografi, riescono a captare i sommovimenti che attraversano in profondità la nostra società, restituendoli sotto forma di creazioni fresche e accattivanti, ancora immuni da costrutti, dogmi e artifici dei quali, invece, i big della moda devono per forza di cose tener conto.

Fashion Graduate 2022 collezioni
Gli studenti di IUAD Accademia della Moda che hanno preso parte al défilé (ph. by Daniele Venturelli)

La sfilata di IUAD Accademia della Moda all’edizione 2022 di Fashion Graduate

In questo senso, iniziative come Fashion Graduate (fashion week gratuita e aperta alla città, riservata esclusivamente ai newcomers del settore), organizzata da Piattaforma Sistema Formativo Moda Ente del Terzo Settore (ETS), hub che riunisce numerose istituzioni e accademie formative italiane, diventano cruciali, perché convogliano a Milano ragazzi e ragazze di talento, destinati a occupare posizioni di rilievo nell’industria modaiola, ponendosi come un ponte che, dalla metropoli lombarda, raggiunge e coinvolge appassionati e addetti ai lavori di ogni dove. Protagonista assoluta della rassegna, svoltasi quest’anno dal 3 al 5 novembre, la creatività dei migliori diplomandi e laureandi di accademie, istituti e scuole specializzate italiane.

L’edizione 2022 ha visto la partecipazione, tra le altre, di IUAD Accademia della Moda (storica realtà formativa che opera nell’ambito del fashion e del design, e conta oggi due sedi, a Napoli e Milano), che nella giornata del 3 novembre ha portato in scena, negli spazi del BASE, lo show collettivo BODY-ISM. Il filo conduttore della passerella era rappresentato – nomen est omen – dal corpo, o meglio, dalla concezione del corpo come potenziale veicolo di libertà e autorappresentazione.

Nonostante la fisicità sia infatti spesso considerata un qualcosa di dato e, nei suoi attributi fondamentali, immutabile, in realtà le idee su cosa incarni, sui valori di cui potrebbe farsi portatrice, sono assai varie, non di rado contrastanti. Ecco dunque che gli “input” sul tema, alla base della ricerca creativa condotta dagli studenti di IUAD (nove quelli coinvolti nel défilé, Aurora Platone, Pia Francesca Affinito, Giordana Bellucci, Mirko Cavaliere, Alessia Peruzzi, Valentina Turri, Francesca Calini, Arianna Frison, Riccardo Meazza), vengono declinati da ciascuno in maniera diversa: corpi in pericolo, corpi fragili, corpi riottosi…

BODY-ISM, gli studenti di IUAD Accademia della moda rileggono in chiave fashion il tema della corporalità

Fashion Graduate Italie 2022 (Photo by Daniele Venturelli )
Fashion Graduate Italie 2022 (Photo by Daniele Venturelli )
Fashion Graduate Italie 2022 (Photo by Daniele Venturelli )

Aurora Platone (ph. by Daniele Venturelli)

Si passa infatti dai volumi estremamente strutturati, scultorei, di Aurora Platone (che ricorre alla nappa scura per plasmare outfit assertivi, una sequela di jumpsuit, chiodi, trench e minidress dalle proporzioni bold) alla Fashion Anatomy di Alessia Peruzzi, che – come suggerisce il titolo – reinterpreta in chiave decorativa i fondamenti dell’anatomia, trasformando filamenti del Dna, arterie, gli stessi organi in costruzioni intricate, tra fibbie, catene e stampe elaborate.

2022(Photo by Daniele Venturelli )
2022(Photo by Daniele Venturelli )

Alessia Peruzzi (ph. by Daniele Venturelli)

E ancora, dai patchwork e dalle texture logore (frutto di un attento lavoro di upcycling di pellicce usate e pellami dismessi) di Riccardo Meazza, che svelano ed enfatizzano la fisicità dei modelli, alle “bambole” ultraglam di Like a Doll… In the contemporary Victorian Age, collezione di Pia Francesca Affinito che gioca con gli stilemi dell’abbigliamento vittoriano, esasperandone forme e caratteristiche in un tripudio di ruches, volant, frange, lacci e drappeggi. Esercizi di creatività che i diretti interessati, con ogni probabilità, avranno la possibilità di affinare in un futuro molto prossimo, nel quale le voci come le loro sono destinate a farsi sentire sempre di più.

Riccardo Meazza (ph. by Daniele Venturelli)

Pia Francesca Affinito (ph. by Daniele Venturelli)

Nell’immagine in apertura, gli studenti di IUAD Accademia della Moda al termine della sfilata BODY-ISM (ph. by Daniele Venturelli)

FacebookLinkedInTwitterPinterest

© Riproduzione riservata