Isacco Salvi, attore dall’animo rock

MANINTOWN incontra Isacco Salvi, toscano, 25 anni appena compiuti, nome emergente del nostro cinema con già due bei ruoli da protagonista in film che usciranno quest’anno.

Isacco Salvi
Jewels and accessories archive

La tua carriera da attore e scrittore è decisamente in ascesa, puoi raccontarci come l’hai costruita e quali sono le tue radici?

Sono cresciuto in una famiglia semplice, padre geologo e madre imprenditrice, che non mi ha mai fatto mancare amore; ho avuto un’infanzia piuttosto normale, dedicavo le mie giornate completamente allo sport.

Quindi nasci come giocatore?

A 17 anni vinco il titolo di campione d’Italia di pallacanestro con la Pistoia Basket (il primo della loro storia), poi entro a far parte della rosa della squadra di serie A. Due pesanti infortuni alle ginocchia, però, mi tengono fuori dai giochi per due anni, tra sala operatoria e riabilitazione. E qui avviene un grande cambiamento nella mia vita, perché mi rendo conto che c’è molto altro oltre lo sport e il campo da basket. Forzato a letto, inizio a leggere e a interessarmi di cinema, musica e scrittura.

Come evolvono queste passioni?

Negli anni seguenti frequento un’accademia di recitazione e un gruppo di teatro, e inizio a cantare e suonare la chitarra, acquisendo nel percorso di studi anche basi di sceneggiatura e regia. 

La tua prima esperienza cinematografica?

Nel 2022 sono stato scelto da Teresa Nerozzi (giovane regista emergente, classe 2000) per interpretare il protagonista del suo primo film, La bellezza del gesto, in uscita quest’anno, selezionato da alcuni importanti festival nazionali ed internazionali.

Isacco Salvi film
Leather Jacket Royal Air Force Us, T-shirt Mötley Crüe

Hai anche scritto un film…

Ho preso parte, collaborando col regista, Samuele Breschi, alla realizzazione di un horror, una produzione americana intitolata Man in the Fields. Oltre alla scrittura della sceneggiatura e al ruolo di direttore di produzione, ho interpretato anche David, ragazzo di periferia che si ritrova catapultato in un vero incubo.

Da dove viene l’idea di scrivere un horror? Come ti relazioni con questo genere?

Coltivo una grandissima passione per il genere horror e il dramma. Sono cresciuto guardando film del terrore insieme a mio cugino, in Toscana, ne abbiamo visti talmente tanti da non provare più alcun tipo di paura nel vederli, una cosa che mi rattrista. Mi piace scrivere di mostri, luoghi abbandonati e presenze inquietanti, mi sembra molto stimolante, credo che la paura sia l’emozione che ci rende più vivi.

Come hai vissuto il tuo primo set da sceneggiatore e protagonista di Man in the Fields?

Affrontare questo set, con tutti giovani alle prime armi, è stata un’avventura stupenda, non priva di difficoltà ovviamente, ma mi sono divertito e spero di potervi fare vedere qualcosa al più presto, il trailer sarà fuori nelle prossime settimane. Avendolo scritto io, il mio ruolo mi piace molto, la cosa che più mi ha divertito però è stata interpretare anche il mostro, con addosso un pesante costume di silicone che, per un amante del genere come me, è quasi un sogno. Il basket e lo sport, in generale, parte della mia “precedente” vita, mi hanno insegnato che il valore del singolo non può competere con la forza di un team; penso che il lavoro di squadra sarà una costante fondamentale, nella mia carriera e a livello personale.

Sei tenace ed entusiasta, quali sono secondo te le caratteristiche indispensabili per avere successo nella recitazione?

Credo che il successo sia l’ultima cosa se si vuol fare questo lavoro… Si deve partire da quello che ti lascia, che si reciti su un set importante o nel cortometraggio sgangherato dell’amico in accademia. Sono convinto perciò che le caratteristiche fondamentali per fare bene ciò che si ama fare, in questo caso recitare, siano non smettere mai di avere fame d’imparare, di conoscere cose nuove e prendere spunto dai grandi che ci hanno preceduto, e ancora possono insegnarci tanto.

Isacco Salvi Instagram
Leather coat vintage, pants Boss, boots Moncler

Qual è il genere cinematografico più apprezzato del momento, a tuo giudizio?

Il dramma è un genere che va sempre molto, ne ho visti diversi apprezzabili negli ultimi tempi, mi piace uscire dalla sala con le lacrime e avere difficoltà ad addormentarmi. Mi piacerebbe scrivere/recitare in una pellicola che lasci queste sensazioni.

Tra lo sceneggiatore e l’attore che cosa sceglieresti, alla fine?

Non vorrei mai scegliere. Amo scrivere e mi piace dare vita a storie e situazioni lontane da me, a volte assurde e impossibili. Scrivere è un processo a mio avviso estremamente intimo. L’isolarsi, oltre a portargli beneficio, è in questo senso terapeutico, perché ti insegna a stare da solo e fare i conti con l’universo spaventoso che è racchiuso in una pagina completamente bianca.
Recitare, dall’altro lato, è una grande passione, quindi non vorrei mai e poi mai farne a meno.

Hai la fisicità di un dio greco e unanima rock, quanta importanza ha l’aspetto fisico nel tuo lavoro?

Se gli dei erano come me, dovevano essere parecchio fragili, credo di essermi rotto ogni parte del corpo!
Sono sempre stato imponente, fin da piccolo, e questo in realtà mi ha portato più svantaggi che vantaggi. Durante i primi corti, i miei amici avevano difficoltà a farmi rientrare nell’ inquadratura, non so tenere il conto delle volte che ho dovuto girare scene piegato sulle gambe. Sono alto 1.90 e peso più di 90 chili, ovviamente questo influisce – e lo farà sempre – sui personaggi che mi trovo a interpretare.
L’anima rock arriva dai miei genitori, dalla passione per i vinili e le rockstar anni ‘80. Il mio mito è Bruce Springsteen, nelle sue canzoni c’è la sua anima, piango spesso quando lo ascolto.

Ti reputi più adatto a interpretare i buoni o i cattivi?

Come tutti sono pieno di difetti, ma senza dubbio, se posso attribuirmi un pregio, è quello di essere, nella vita di tutti i giorni, un inguaribile buono. Nonostante ciò, mi vedo più adatto a ruoli negativi, sinceramente sono quelli che preferisco.

Boss collezione uomo
Leather coat vintage, pants Boss, boots Moncler

Credits

Talent Isacco Salvi

Text and photographer Olga Shutieva

FacebookLinkedInTwitterPinterest

© Riproduzione riservata