Non solo moda: arte e design nella collezione di Lucio Di Rosa

Lucio Di Rosa, noto celebrity matchmaker dalla invidiabile carriera ventennale, ha collaborato con un esteso ventaglio di maison d’eccellenza – Armani, Versace, Elie Saab, Dolce & Gabbana, solo per citare alcuni nomi. Tra i suoi progetti più recenti, una realtà innovativa che porta il suo stesso nome. Parliamo di LDR22, non il solito showroom o una classica agenzia, ma un’autentica casa; un punto di incontro nel cuore di Milano, collocato all’interno del maestoso Palazzo Meli Lupi di Soragna. La sede milanese, inaugurata lo scorso dicembre, ha esteso il successo già ottenuto dall’headquarter di Los Angeles, anch’esso pensato per ricreare un’atmosfera da vera e propria dimora.

«È stata Sharon Stone in persona a chiedermi: Perché non fai qualcosa di simile a casa tua, ma inserendoci il lato business, a Los Angeles?». Così ci racconta lo stesso Lucio Di Rosa, che poi prosegue dicendo: «Ho sviluppato via via una certa ossessione per il nuovo; una passione che mi è stata passata da Donatella Versace, con cui ho lavorato per 14 anni. Lei ha sempre spinto su questo modus operandi orientato al rinnovo, all’innovazione; è stata per me una vera e propria mentore».

Il celebrity matchmaker Lucio Di Rosa
Il celebrity matchmaker Lucio Di Rosa, ph. Eric Michael Roy

LDR22, la realtà firmata Lucio Di Rosa che connette brand, celebrities e arte

Molto più di un press office internazionale. LDR22 propone un’ampia gamma di servizi: consulenza corporate, pianificazione di eventi, talent scouting, creazione di concept, arrivando fino alla direzione di campagne. Un progetto ambizioso insomma; quella concepita da Lucio Di Rosa è una realtà unica nel suo genere, che mira alla creazione di sinergie ad hoc e a lungo termine tra brand, industria dell’intrattenimento e celebrities. Con accesso privato, gli spazi del Palazzo si articolano in una ramificazione di stanze ricche di boiserie, opere artistiche e wallpaper. E a rendere ancor più interessanti questi ambienti, i mobili personalizzati firmati Fornasetti, creazioni che esaltano il concetto di artigianalità con un design unico e non standardizzato.

Lucio Di Rosa, LDR22
LDR22, ingresso con dettagli Fornasetti e opera scultorea di Mattia Bosco

L’arte, elemento principe all’interno della realtà LDR22, è sempre stata parte integrante della vita del noto celebrity matchmaker. «Mio nonno era un pittore; un uomo terribile, tipico siciliano, così come mia nonna: molto rigido nell’educazione e molto attento all’etichetta. La passione per l’arte è nata in me proprio a partire dai suoi ritratti» spiega Lucio Di Rosa.«Quando il nonno dipingeva, ci si doveva fermare immobili dietro al cavalletto per tre ore. Questo era valido per tutti i parenti. Nel tempo si è specializzato nelle nature morte di frutta e agrumi, così come nei paesaggi di Tunisi, poiché la sua famiglia originariamente proveniva da lì ed è stata costretta a emigrare con l’arrivo dei francesi. Siamo cresciuti sempre con quel cavalletto fisso in casa. Io non ho mai preso in mano un pennello, mentre i miei cugini più piccoli erano obbligati ad andare alle sue lezioni di pittura pomeridiane».

Lucio Di Rosa. Il nuovo spazio milanese di LDR22
Il nuovo spazio milanese di LDR22

La strategia selettiva di LDR22

Parlando poi di strategia adottata, LDR22 presta particolare cura nel vaglio dei nomi da includere nel progetto. La parola-chiave è una e una sola: selettività; solo pochi marchi sono scelti in linea con la visione di Lucio. Lo spazio di Milano, grazie al concept artistico affidato alla curatrice Jessica Tanghetti, si presenta come un interlocutore dinamico nel mondo dell’arte contemporanea, promuovendo il dialogo con artisti nazionali e internazionali, nuovi ed emergenti.

«A Los Angeles abbiamo marchi più consolidati come Gianvito Rossi, con i quali condivido comunque una certa visione. Nel nuovo spazio milanese voglio invece selezionare realtà che percepisco come affini al mio modo di vedere le cose e lavorare, ma diverse da quelle in California. Lo scopo è anche quello di permettere a diversi nomi di emergere, evitando il rischio di cannibalizzazione reciproca. Des Phemmes di Salvo Rizza è un esempio della direzione che vogliamo prendere qui a Milano. Da quando abbiamo cominciato a collaborare a settembre, il marchio ha raggiunto una serie di importanti traguardi, con capi indossati da Anne Hathaway e Sharon Stone».

Lucio Di Rosa partecipa al Salone del Mobile 2024 con una personale sull’artista Maurizio Donzelli

E ora, in vista del Salone del Mobile 2024, Lucio Di Rosa e Jessica Tanghetti inaugureranno una personale dedicata a Maurizio Donzelli, in collaborazione con Cortesy Gallery. La mostra, intitolata Netes Mai, aprirà l’8 aprile e sarà visitabile su appuntamento ogni giorno, dalle 17 alle 18 su prenotazione, per l’intero periodo dell’Art Week e della Design Week. «Il lavoro di Maurizio Donzelli e la finezza e complessità che lo caratterizzano, pongono in luce molteplici affinità con LDR22 e lo spazio che lo ospita, Palazzo Meli Lupi di Soragna» spiega la curatrice. «La profonda ricerca condotta dall’artista, unita all’eterogeneità dei media utilizzati nell’esposizione, restituisce poi un lavoro altamente interdisciplinare da un punto di vista di contaminazioni creative».

FacebookLinkedInTwitterPinterest

© Riproduzione riservata