Moda e sostenibilità: l’eccellenza di E.Marinella

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Moda e sostenibilità non è solo un’utopia ma impegno profuso per ottenere ottimi risultati nella lotta contro l’inquinamento causato dall’industria del fashion system. È il caso di E.Marinella, il marchio napoletano premiato da Forbes tra le 50 etichette che hanno migliorato la loro performance produttiva grazie ai vari progetti portati avanti, in questo caso, da Alessandro Marinella.

E.Marinella è un’eccellenza del Made in Italy già dal giorno della sua fondazione, nel 1914, per intuizione di Eugenio Marinella. La sartoria, che sorge più precisamente a Riviera di Chiaia (Napoli), crea accessori rigorosamente lavorati a mano, per veri gentleman. Famosissima nel mondo per le sue cravatte in seta, lavorate artigianalmente, la griffe da pochi anni si è estesa anche alla moda donna proponendo, sul mercato, abbigliamento e accessori per lei.

Moda sostenibile. Gli occhiali realizzati per TBD Eyewear

FORBES SUSTAINIBILITY AWARD 2022, E.Marinella scala la classifica

Kon Group e Credit Suisse premiano le 100 imprese italiane che hanno raggiunto i più alti rating esg. e per il secondo Sustainability Award, promosso con la media partnership di Forbes, che ha assegnato l’11 ottobre un riconoscimento anche alle 50 aziende che più hanno migliorato le loro performance. Tra queste c’è anche E.Marinella. A convincere la giuria, l’impegno del marchio italiano nel proseguire la corsa per la sostenibilità. Diversi sono i progetti in questo senso, a partire dalla capsule collection di occhiali realizzata in collaborazione con TBD Eyewear: occhiali sostenibili realizzati in bio-acetato, materiale biodegradabile e riciclabile al 100%.

Le prime cravatte al mondo in fibra di arancio

E ancora, la limited edition in partnership con Orange Fiber, di cravatte, pochettes e foulards,  che ha brevettato e produce il primo tessuto sostenibile di agrumi al mondo. Ma non finisce qui. Il packagingrealizzato con Pplaneta BioD con la scelta di un cellophane in materiale biodegradabile al 100%; un nuovo film di plastica di polipropene della Oben Group, azienda leader nel settore con l’obiettivo di porre rimedio al problema dell’inquinamento da rifiuti non gestiti in un corretto processo di riciclo, con la capacità di biodegradarsi in circa 3 anni dalla sua vita utile. E infine, ma non per ultimo, le collaborazioni con la Croce Rossa Italiana e con Umberto Veronesi per finanziare la ricerca per la prevenzione.

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