Rosa Chemical, bipolarità (musicale) elevata a forma d’arte

Tra gli artisti che parteciperanno al prossimo Festival di Sanremo, in programma dal 7 all’11 febbraio 2023, c’è – per la prima volta – Rosa Chemical. Rapper dalla verve iconoclasta, impostosi a colpi di sonorità sincopate e testi abrasivi, incanalati in brani da milioni di stream come il disco d’oro Polka, Britney, Londra e Tik Tok (insieme a Radical). Ma anche performer camaleontico, deciso a sfidare il machismo imperante – a suo dire – nella musica italica con look sgargianti, tra decolorazioni, glitter e make-up marcato, (ex) modello di Gucci, abile polemista (ha attaccato il “politicamente corretto”, in quanto si limiterebbe a proibire determinate parole o sbandierare supporto alla causa Lgbtq, illudendosi di arginare l’omofobia) intenzionato, però, a confrontarsi col grande pubblico, raggiunto di recente grazie al duetto con Tananai sul palco di Sanremo 72, nella serata delle cover.

Rosa Chemical, nom de plume di Manuel Franco Rocati, è tutto questo e altro ancora, ed è dunque piuttosto complicato rendere conto delle sue tante sfaccettature, artistiche e personali; ci abbiamo provato, rivolgendo alcune domande al cantante 24enne, originario di Grugliasco, nel Torinese, autodefinitosi, in un’intervista a Repubblica, «una sorta di alieno».

Rosa Chemical 2022
Bodysuit Paolo Nocilla, tracksuit Antonio Marras, hat Gianmarco Bersani

“Penso di essere uno dei pochi in Italia a fare quello che gli pare, senza preoccuparsi del giudizio del pubblico e dei colleghi”

Un disco (cui si è poi aggiunta un’edizione deluxe), un EP, feat. con – tra gli altri – Gué Pequeno, Ernia, Tananai, Gianna Nannini, una serie di hit virali tra Spotify e YouTube… Un pezzo, o più d’uno, cui sei particolarmente legato, che pensi esprima appieno la tua cifra artistica.

Sicuramente Boheme, scritto per una persona che non sa di esserne la protagonista e non lo scoprirà mai, però mi ha fatto vivere delle emozioni intense. Non c’è mai stata una storia tra noi, ma le sensazioni che ho provato hanno ispirato le parole giuste per scrivere una delle canzoni finora più belle della mia carriera. Poi è il primo pezzo cui ho lavorato con Bdope dopo un po’ di serate all’insegna di trasgressione e rock’n’roll. Ho un ricordo piacevole di quel brano.

Rosa Chemical Sanremo
Total look Dolce&Gabbana, earrings Radà, handpiece Myril Jewels, boots Sonora

Un alieno (come quello del tuo singolo) sbarca in Italia e si imbatte in Rosa Chemical: come gli descriveresti la tua musica?

È troppo difficile descrivere la mia musica senza darmi la zappa sui piedi, la mia arte contiene parecchia bipolarità; c’è chi la chiama poliedricità e chi dice che faccio tutto, io penso invece di essere uno dei pochi in Italia a fare quello che gli pare, senza preoccuparsi del giudizio del pubblico e dei colleghi.

In alcune interviste ti sei scagliato contro il machismo di cui è ancora intriso l’ambiente del rap e l’ipocrisia del politically correct. Sotto questi punti di vista, qual è lo stato dell’arte della scena musicale italiana nel 2022?

Critico, non è cambiato nulla dall’ultima intervista in cui ne ho parlato. Fortunatamente sono tornato per salvare ancora una volta il Paese.

“La moda è sempre stata un chiodo fisso, un modo in più per dire a chi mi guarda che ho stile, che sono diverso anche in questo”

Hai posato e sfilato per Gucci, collaborato con Danilo Paura, sei «super fan delle borse» e prediligi «accessori vistosi». Che rapporto hai con la moda, nel senso più ampio del termine?

La moda è sempre stata un chiodo fisso per me, un modo in più, oltre l’arte e la musica, per dire a chi mi guarda che ho stile, che sono diverso anche in questo. Ho sempre cercato di prenderne le regole per infrangerle a mio piacimento, fin dai tempi in cui mi sentivo gabber e cercavo le bluse dell’Australian più stilose, oppure, nella fase metallaro, volevo le borchie più lunghe, i trench più cool, gli ombretti più neri; ora passo da momenti in cui mi sento più femminile, e ricerco perciò una borsa di Valentino o una giacca di Prada, ad altri in cui mi percepisco più maschile e vesto “full” Saint Laurent o vado di look Maison Margiela. Sono amante di tutto ciò che porta un’innovazione.

Rosa Chemical canzoni
Jacket, trousers and earrings Yezael by Angelo Cruciani, hat Borsalino, necklace Radà, shoes Anja Zecevic

Cosa possiamo aspettarci in futuro da un artista che ha fatto dell’ecletticità, del funambolismo (anche) estetico il suo marchio di fabbrica?

Ho sempre consigliato alle persone di non aspettarsi nulla da me, in quanto faccio solo quello che mi va, davvero. Posso solo dirvi che ultimamente mi sento mooolto brillantinato! 😉

Rosa Chemical Polka
Total look Roberto Cavalli, earrings Radà, boots stylist’s archive

Rosa Chemical Instagram
Total look Chicken Turtle, shoes Giuseppe Zanotti

Credits

Talent Rosa Chemical

Editor in Chief Federico Poletti

Text Marco Marini

Photographer Kali Yuga

Stylist Simone Folli

Ph. assistants Letizia Montanari, Matia Chiodo

Stylist assistants Nadia Mistri, Melania Musci

Grooming Mara Bottoni

Nell’immagine in apertura, Rosa Chemical indossa total look Dolce&Gabbana, orecchini Radà, handpiece Myril Jewels, boots Sonora

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