SALVATORE FERRAGAMO 1898-1960: la mostra a Firenze celebra il genio creativo, fondatore della Maison

Con una maestria che ha attraversato il tempo, Salvatore Ferragamo rimane una figura di spicco nell’industria della moda, non solo come creatore di calzature iconiche, ma come pioniere che ha ridefinito l’artigianato e il concetto di stile stesso. La retrospettiva Salvatore Ferragamo 1898-1960, aperta fino al 4 novembre 2024 al Museo Ferragamo a Firenze e curata dalla direttrice del museo Stefania Ricci, vuole essere un tributo a questo genio poliedrico. 

Mostra Salvatore Ferragamo
Ritratto di Salvatore Ferragamo

La retrospettiva a Firenze su Salvatore Ferragamo

Salvatore Ferragamo, nato nel 1898 a Bonito, Italia, si distingue come uno degli artigiani più rivoluzionari nel campo del fashion. Il suo percorso straordinario inizia con l’apprendistato nella tradizionale bottega di calzolaio della sua famiglia. Tuttavia, la sua sete di conoscenza e la sua passione per l’artigianato di alta qualità lo spingono oltre i confini locali. Il punto di svolta arriva quando Ferragamo emigra negli Stati Uniti all’inizio degli anni ’20. Qui, apre un laboratorio a Santa Barbara e successivamente si trasferisce a Hollywood, dove rapidamente si guadagna la reputazione di “Calzolaio delle Star“. Celebrità del calibro di Marilyn Monroe, Audrey Hepburn e Greta Garbo diventano sue affezionate clienti ed evidenziando la sua abilità nel combinare design, comfort e savoir-faire.

Dalle botteghe artigiane italiane agli scenari glamour di Hollywood, la retrospettiva del Museo Ferragamo si concentra su questo periodo, esaminando da vicino le creazioni del designer per le celebrità e il modo in cui ha trasformato le calzature in veri e propri oggetti d’arte. Il suo approccio all’artigianato non si limita alla ricerca estetica, ma abbraccia anche uno studio approfondito dell’anatomia umana, dimostrando una dedizione straordinaria alla perfezione nella vestibilità e nel comfort.

Mostra Salvatore Ferragamo
Scarpa allacciata con tomaia in capretto e tacco decorato a mano a motivo floreale con l’etichetta Ferra-gamo Inc. Florence (Italy) – Hollywood (California), 1927

La mostra non solo celebra le sue creazioni senza tempo, ma offre uno sguardo approfondito sulla sua vita, evidenziando il suo spirito pionieristico e le relazioni che ha coltivato. Il 1923 in particolare è un momento chiave nella sua carriera, con l’apertura della sua prima boutique a Hollywood – l’exhibition, inaugurata a ottobre 2023, ne vuole celebrare il centenario. Annus mirabilis nel percorso del creativo, questo segna l’inizio della costruzione della sua eredità, soprattutto nel mondo della moda americana. L’esposizione esplora i momenti salienti di questo periodo, sottolineando il suo spirito imprenditoriale e la capacità di anticipare le tendenze, mettendo in luce altresì la sua abilità nel creare non solo calzature eleganti ma vere e proprie oeuvres d’art indossate da icone dello star system.

Mostra Salvatore Ferragamo
Palazzo Spini Feroni e il laboratorio di Ferragamo situato in alcune delle sale affrescate, 1938

La mostra come trait d’union tra le molteplici dimensioni di ricerca, esplorazione e ispirazione del pensiero di Ferragamo

Tuttavia, Ferragamo non è solo un innovatore nel campo delle calzature. La sua visione abbraccia anche la valorizzazione del Made in Italy e la promozione dell’artigianato italiano nel panorama internazionale. Salvatore Ferragamo 1898-1960 presenta infatti, una panoramica dettagliata di questo impegno, evidenziando il suo ruolo fondamentale nell’elevare lo status dell’industria italiana della moda. Documenti, oggetti, opere d’arte, foto e video, testimoniano la sua passione per l’artigianato e la sua straordinaria lungimiranza nel promuovere l’eccellenza nostrana nel mondo.

Mostra Salvatore Ferragamo
Modelli di décolleté creati da Ferragamo e appartenuti al guardaroba personale di Marilyn Monroe. Dalla metà degli anni Cinquanta, l’attrice acquistava sempre il famoso modello presso il negozio Ferragamo di New York

Dopo la prima retrospettiva itinerante inaugurata nel 1985 a Palazzo Strozzi – seguita dalla fondazione dell’Archivio Ferragamo e del Museo Ferragamo, questa nuova esposizione offre uno sguardo approfondito sulla complessità della figura di Salvatore Ferragamo, mostrando al pubblico studi anatomici, sperimentazioni cromatiche e audaci esplorazioni di forme e materiali.

Il suo ritorno in Italia nel 1927, a Firenze, diventa simbolico, unendo la sua visione all’eredità rinascimentale della città. La mostra esplora proprio questo ritorno alle radici italiane, mettendo in evidenza come la città del Rinascimento abbia influenzato ulteriormente la sua creatività e la sua maestria artigianale.

Mostra Salvatore Ferragamo
L’attrice Joan Crawford con Salvatore Ferragamo nell’Hollywood Boot Shop, anni venti

Il percorso espositivo della retrospettiva fiorentina su Salvatore Ferragamo: dalla biografia ai suoi brevetti

La mostra Salvatore Ferragamo 1898-1960 non solo celebra le creazioni di Salvatore Ferragamo, ma si propone di narrare la storia, dai suoi inizi umili alla fama internazionale, e di restituire l’essenza di un uomo straordinario, che ha lasciato un’impronta indelebile nell’industria della moda, aprendo la strada a una tradizione di eleganza e innovazione che continua a ispirare la Maison oggi. Questo viaggio è esemplificato in maniera avvincente dal percorso espositivo della mostra che racconta nella prima sezione la storia del maestro fino alla sua prematura scomparsa a Fiumetto nel 1960, all’età di 62 anni. Quarant’anni di ricerche biografiche che documentano la vita dello stilista nella prima metà del 900 e a cavallo tra due paesi (l’Italie e gli Stati Uniti) hanno restituito una diapositiva accurata e dettagliata della sua biografia.

La seconda tappa della rassegna è quella intitolata Hollywood Boot Shop: reperti unici e inediti raccontano il periodo trascorso a Hollywood, tra il 1923 e il 1927, con l’apertura della prima boutique di Salvatore Ferragamo, luogo in cui arte e artigianalità si fondono e che diverrà in breve tempo il place to be di star e celebrità internazionali tra le quali Pola Negri, Mary Pickford, Joan Crawford e Rodolfo Valentino.

Mostra Salvatore Ferragamo
Sophia Loren e Salvatore Ferragamo durante la serata presso l’Open Gate Club di Roma per celebrare il nuovo brevetto della pelle di leopardo marino. Ferragamo prova all’attrice una scarpa in merletto ad ago di Tavarnelle, 28 febbraio 1955

Una raccolta unica di pellami, oggetti e opere artistiche poi, popola la terza area della mostra, Materiali e Ispirazioni. L’obiettivo è quello di osservare più da vicino il lavoro di un artigiano che ha saputo rivoluzionare il mondo delle calzature lavorando con ogni tipo di materiale, al contempo attingendo a piene mani da diverse aree geografiche, culture e correnti artistiche.

Equilibrio e Anatomia è la sala dedicata agli studi che Salvatore Ferragamo ha fatto sulla struttura e sulla meccanica del piede. Grazie alle sue indagini e alla sua genialità, Ferragamo è stato in grado di individuare nuove soluzioni per la distribuzione del peso del corpo, al pari di un ingegnere o un architetto.

Mostra Salvatore Ferragamo
Le celebri forme di legno realizzate da Salvatore Ferragamo per le sue clienti più importanti

Fa seguito una piccola sezione – Forme architettoniche – nella quale otto modelli di chaussures scelte per la loro forma particolare e per l’assenza del colore, sono una dimostrazione dello studio quasi architettonico della calzatura condotto da Ferragamo, che concepiva la scarpa come un equilibrio armonico e perfetto di simmetrie, pesi e misure.

Oriana, scarpa chiusa in camoscio con bocchetta al centro che forma il motivo decorativo, 1947
Oriana, scarpa chiusa in camoscio con bocchetta al centro che forma il motivo decorativo, 1947

Collegata alla precedente, la sesta tappa della retrospettiva raccoglie i brevetti per la costruzione delle scarpe realizzati da Salvatore Ferragamo – sono 369 quelli da lui effettivamente depositati – che riflettono l’idea della riproducibilità adattata anche alle creazioni artigianali più esclusive. Tra i vari progetti spiccano quello del tacco a zeppa in sughero, del tacco a gabbia e della suola a conchiglia. 

l percorso espositivo della retrospettiva fiorentina su Salvatore Ferragamo: dal ritorno a Firenze alle star che hanno sfoggiato le sue creazioni

Con l’area sette si cambia capitolo e ci si addentra nel Nuovo Rinascimento. La tradizione artigiana fiorentina continua a ispirare un sentimento di rinascita, in cui la concezione di design è intrinsecamente legata alla ricchezza dei materiali e alla maestria artigianale. L’essenza del Made in Italy di Ferragamo si distingue per l’unicità dei motivi e delle lavorazioni, che richiamano le radici della tradizione orafa e l’eccellenza degli artisti rinascimentali del Cinquecento.

La Creatività a Colori è oggetto della sala otto, Le calzature custodite nell’Archivio Ferragamo rappresentano infatti un’espressione audace nell’uso del colore. Dalle monocromie primarie ai patchwork geometrici e agli effetti optical, le creazioni riflettono un’ispirazione variegata. Sono influenzate dalle avanguardie futuriste e cubiste, dai ricordi della terra natia e dai paesaggi della California, dalle tonalità del mare alle lucentezze dell’oro e dell’argento. Ma è il rosso, il colore prediletto da Salvatore, a emergere come simbolo di vita ed energia, conferendo alle sue opere un’anima vibrante e passionale.

La sezione finale vuole essere una celebrazione dei piedi più famosi che hanno avuto l’onore e si sono fatti ambasciatori delle creazioni Ferragamo. Star del cinema, aristocratiche e protagoniste del jet set internazionale, in tantissime hanno affidato i propri piedi alla maestria e all’estetica di Salvatore Ferragamo, abile calzolaio e creativo visionario, che prendeva personalmente le misure delle sue committendi non mancando di annotare anche le piccole fisse di ciascuna, le preferenze e i gusti personali di ogni eccezionale cliente. 

Anna Magnani e Salvatore Ferragamo a Palazzo Spini Feroni durante la prova del sandalo Ranina, 1955
Anna Magnani e Salvatore Ferragamo a Palazzo Spini Feroni durante la prova del sandalo Ranina, 1955
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