Sanremo 2023, le anticipazioni sugli outfit dei big

Il countdown per Sanremo 2023 sta per terminare e, parallelamente, monta la curiosità per gli abiti che sfoggeranno i big in gara alla 73esima edizione del Festival. Da quando, in maniera un po’ inaspettata, il Teatro Ariston si è trasformato in una poderosa ribalta modaiola, con i look dei cantanti passati ai raggi X, in presa diretta, sui social, il “chi veste cosa” è infatti un genere a sé, dominato dagli stylist, autentici deus ex machina dai quali dipende la riuscita – o meno – della tenuta festivaliera di turno. A loro si affidano tutti, titani della canzone italica e giovani promesse in cerca del riconoscimento definitivo, ed è perciò naturale che siano figure come Lorenzo Posocco, Nick Cerioni o Simone Furlan a fornire indicazioni o, semplicemente, indizi sulle mise che, da martedì 7 a sabato 11 febbraio, alimenteranno il buzz mediatico intorno alla kermesse nazionalpopolare par définition.

La parola agli stylist, dominus dell’estetica sanremese

Il primo, ad esempio, già artefice degli outfit ad alto tasso di spettacolarità di Dua Lipa, incoronato dall’Hollywood Reporter nel 2019 «stylist più influente della musica», seguirà quest’anno Elodie, Marco Mengoni e Ariete. Nessuna certezza sui brand scelti per l’autrice di Tribale e il superfavorito della vigilia, né per quelli della 20enne cantante romana, sebbene siano gettonate, per Elodie e Mengoni, le ipotesi Versace (entrambi, alla finale di Sanremo Giovani dello scorso dicembre, hanno sfoderato capi della Medusa) e Valentino, per Ariete The Attico.

Cerioni, tra gli antesignani della professione, responsabile dello stile on stage di svariate celebrità musicali, da Jovanotti a Laura Pausini, curerà gli ensemble di Paola & Chiara (le indiscrezioni le vogliono in Dolce&Gabbana) e Tananai. Fa invece dei nomi Furlan, in quest’occasione al fianco di Mara Sattei (che, rivela in un’intervista a Fanpage, «indosserà un brand di alta moda per tutte le serate, sul palco vedremo momenti di sartorialità assoluta, un lavoro molto elegante e sofisticato»), Lazza (vestirà Missoni, con abiti disegnati appositamente per lui dal creative director Filippo Grazioli, «un mix tra l’identità di questo storico marchio e la sua, più street, hip hop, trap, legata a un certo tipo di immaginario») e Madame, che attraverso gli abbinamenti «concettuali» di Off-White «racconterà la storia di un personaggio che trova la forza in sé e diventa qualcos’altro».

Il mix sul palco dell’Ariston, tra suggestioni punk, simboli del made in Italy, label di nicchia

Giorgia Cantarini, mente creativa dietro i look sanremesi dei Coma_Cose, anticipa che il duo si presenterà sul palco dell’Ariston in Vivienne Westwood, con pezzi sartoriali dal gusto punk e british, tipici della griffe. La collaborazione è nata dal desiderio di omaggiare la leggendaria stilista britannica, recentemente scomparsa, «un mito senza tempo» secondo Fausto Zanardelli e Francesca Mesiano, che si dicono «onorati di andare a Sanremo con la sua moda. Oltre alla bellezza dei suoi abiti, ci ha sempre affascinato il suo essere anti-establishment e controcorrente, i messaggi sociali e culturali che ha voluto diffondere con il suo lavoro».

Coma Cose Sanremo 2023
I Coma_Cose in Vivienne Westwood (foto Attilio Cusani, styling Giorgia Cantarini, grooming Greta Ceccotti, ph. courtesy of Vivienne Westwood)

Rosa Chemical, seguito da Simone Folli, in Moschino sia sul red carpet iniziale che nelle serate successive, manterrà anche nel vestiario l’approccio dissacratorio che lo caratterizza musicalmente. Jeremy Scott, direttore artistico della maison, ha curato ogni dettaglio, con l’obiettivo di creare una sinergia tra i singoli capi e il brano Made in Italy, un inno alla libertà e all’accettazione, destrutturando i classici della sartoria maschile per infondergli un’allure inedita, distintiva, di forte impatto visivo e simbolico.
Non solo grandi maison sugli schermi Rai, però, gli esordienti Olly e Sethu, ad esempio, si affideranno alla creatività irruenta, scevra da schemi e preconcetti, di – rispettivamente – Çanaku e JordanLuca.

Moschino Rosa Chemical
Il bozzetto di un look disegnato da Moschino per Rosa Chemical (ph. courtesy of Moschino)

Le scelte dei big, da Blanco a Giorgia

La rentrée di Anna Oxa, al suo 15esimo Sanremo, dovrebbe – il condizionale è d’obbligo – essere accompagnata dalle creazioni di Dolce&Gabbana, che grifferà le mise di un altro pezzo da novanta, Blanco, tra gli ospiti d’onore dopo l’exploit del 2022 con Brividi. Nessuna certezza neppure per Giorgia, che stando ai rumor dovrebbe optare per Dior.
Sebbene non ci siano conferme ufficiali, si dà tuttavia per scontato, vista l’intesa duratura tra i due, che a vestire per il Festival Levante sarà l’amico Marco De Vincenzo, oggi al timone di Etro.

Gianluca Grignani, altro frequentatore abituale della manifestazione, fedele alla tempra da irregolare che ne ha segnato ascese e cadute, sfoggerà i completi dal flavour rockeggiante di John Richmond. Non sarebbe Sanremo, poi, senza re Giorgio: ad indossare le ultime proposte della sua Emporio Armani saranno Leo Gassmann, gIANMARIA e, a quanto pare, Ultimo.

Meritano un cenno, infine, gli outfit dei conduttori: Amadeus, al solito, ricorrerà agli smoking di Gai Mattiolo, amico di famiglia, Gianni Morandi, con tutta probabilità, a quelli di un nome simbolo della moda tricolore (Armani?), la co-host più attesa, Chiara Ferragni, come abbondantemente preannunciato a mezzo Instagram, alternerà Dior e Schiaparelli. La gara (anche) vestimentaria può cominciare.

Nell’immagine in apertura, i Coma_Cose in Vivienne Westwood (foto Attilio Cusani, styling Giorgia Cantarini, grooming Greta Ceccotti, ph. courtesy of Vivienne Westwood)

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