L’art to wear di Boglioli a Palazzo Reale insieme alla mostra ‘Timeless Time’ di Vincent Peters

Quali sono le connessioni esistenti tra moda e arte? In quali termini si svela il rapporto simbiotico tra questi due universi creativi? In sempre più occasioni la cultura contemporanea si nutre di ordinati sconfinamenti tra arte, fashion e design industriale, al punto da dare vita a collab e capsule collection destinate a sparire ancor prima di finire sugli scaffali di una boutique. E al di là di special edition e prestigiose sperimentazioni, è sempre maggiore la frequenza di progetti firmati da nomi altisonanti dell’arte e della fotografia, supportati da solide realtà del mondo fashion che creano un dialogo fatto di valori e contenuti, di aspirazioni, urgenza espressiva e bellezza – comun denominatore imprescindibile, che ambisce all’immortalità attraverso il processo creativo.

Boglioli mostra Milano
Boglioli F/W 2023-24

È il caso di Boglioli, storico marchio bresciano di alta sartoria che, durante la settimana della moda maschile, ha presentato la sua collezione Fall/Winter 2023-24, immersa nella cornice della Sala delle Otto Colonne di Palazzo Reale, a Milano. Per l’occasione, il brand di Gambara ha scelto di diventare partner ufficiale della mostra fotografica di Vincent Peters Timeless Time, creando una connessione di immediato accesso tra il linguaggio della moda e quello dell’arte fotografica. È il gesto, nella sua purezza, l’elemento di connessione che rende ogni capo un’opera d’arte, attraverso i suoi dettagli rifiniti a mano sul tavolo della sartoria, che accoglie le intenzioni dello stilista e le restituisce nell’atto creativo, esattamente come può avvenire nello studio di un artista. La collezione presentata offre una visione grintosa e inedita del classico maschile, traendo ispirazione dalle icone del cinema di Hollywood.

Le opere d’arte indossabili della collezione Boglioli F/W 2023-24

Dedicata a una generazione di uomini che amano sperimentare il proprio modo di vestire, la F/W 23-24 di Boglioli rilancia una rinnovata e dinamica interpretazione dei codici che regolano la sottile linea tra formale e informale, evocando a tratti il sogno hollywoodiano e l’ambizione a un’eleganza iconica, in cui ogni outfit diventa strumento di espressione personale, sorretta da capisaldi come qualità e artigianalità, trait d’union tra passato e presente. I classici capispalla cambiano aspetto e si modificano per creare nuovi modelli eclettici, caratterizzati da materiali fluidi e dall’attitude “ibrida” e sofisticata, sintesi di funzioni d’uso e stili diversi, che non hanno bisogno di rientrare in una connotazione definita, ma trovano la loro ragion d’essere nella libera interpretazione di variegate personalità.

Da giacca a camicia, da formale a casual chic, all’interno del guardaroba di Boglioli lo stesso capo offre diverse strade e chiavi d’interpretazione per l’uomo contemporaneo, che può contare su una selezione di materie prime rigorosamente Made in Italy, in cui prevalgono fibre naturali e materiali nobili soft touch, caratterizzati da effetti délavé e tinture in capo che hanno contraddistinto la storia di un brand le cui radici affondano in una storia che risale ai primi del Novecento.

Un guardaroba eterogeneo e raffinato, rigorosamente Made in Italy

Shetland e flanelle spazzolate o lavate artigianalmente fanno da apripista, all’interno della collezione, per ottenere una sensazione tattile soffice e accogliente. Lane luxury in filato 14 micron, iconiche di casa Boglioli, diventano inconfondibili marchi di fabbrica per la loro morbidezza effetto cashmere e per quella cifra stilistica del tinto in filo e in capo che s’ispira, per la F/W 23-24, ai colori della terra, della sabbia, al navy e all’azzurro della tempesta, per approdare al più contemporaneo verde acido.
Ma c’è anche un mondo discreto, fatto di un’eleganza impeccabile e rigorosa in cui sono il grigio antracite e il nero assoluto a definire il tono solenne di questa parte di collezione, mentre il velluto, liscio o a coste, è pensato per una destinazione luxury oriented, ma anche dallo spirito casual. L’intramontabile lana d’agnello viene lavorata sia in tinta unita che nella spina di pesce tono su tono, fino al bouclé.

Un percorso visivo unico, quasi immediato, conduce alla prima esposizione italiana del fotografo Vincent Peters, con la sua selezione di 90 fotografie in bianco e nero, realizzate tra il 2001 e il 2021 ed esposte nell’Appartamento dei Principi di Palazzo Reale fino allo scorso 21 febbraio. Il tempo diventa l’elemento predominante di ogni immagine, è presente nella sua essenza più profonda e contiene tutte le forme della bellezza cui aspiriamo, espressa negli stati d’animo, nelle personalità celate e attraverso la consapevolezza e il rilascio delle proprie emozioni. Ed è questa la chiave di ricerca del foTografo di Brema (Germania), che rende figure carismatiche del grande schermo interpreti degli stati d’animo che emergono dalle loro lunghe conversazioni. Ci sono gesti che durano un’istante e che l’occhio nudo non riuscirebbe a cogliere.

Boglioli Milano Palazzo Reale
Ritratto di Vincent Peters

Timeless Time, racconto di una bellezza senza tempo ma intrisa di tempo nella sua essenza più profonda

Sono i primi anni newyorkesi, quelli in cui Peters viene notato da Giovanni Testino, fratello del celebre fotografo Mario, e da lì a poco si trova catapultato nel mondo della  fashion photography, firmando campagne pubblicitarie per marchi del calibro di Armani, Louis Vuitton, Celine, Miu Miu, Bottega Veneta, Hermès, Lancôme, Diesel, Dunhill, Guess, Hugo Boss, Adidas. Le sue opere sono state esposte in gallerie d’arte internazionali come Camera Work a Berlino, Fotografiska a Stoccolma e il prestigioso Art Basel in Svizzera.

Francesco Russo, Ceo di Boglioli, dichiara a riguardo: «Abbiamo scelto di essere partner della mostra di Vincent Peters perché crediamo che tra moda e arte fotografica ci sia un legame, sono due realtà che si uniscono per dar vita a molteplici storie, uniche e dal forte valore artistico. Ogni suo scatto è speciale e distintivo; allo stesso modo ogni creazione di Boglioli racconta la sua storia, grazie alle lavorazioni che consentono al capo stesso di assumere connotazioni sempre differenti, regalando un’esperienza visiva e tattile unica. Come la moda con Boglioli è in grado di raccontare percorsi affascinanti e sempre diversi attraverso tessuti e lavorazioni minuziose ed esclusive, anche la fotografia di Peters si distingue in ogni minimo dettaglio attraverso immagini che celebrano le più grandi icone della moda e del cinema, distinguendosi per i particolari attenti e sofisticati.
Nella suggestiva sala di Palazzo Reale abbiamo voluto presentare alcuni capi rappresentativi delle nuove collezioni uomo e donna, raccontando il Dna del brand: una forte attenzione per la ricerca di materiali esclusivi e pregiati, silhouette destrutturate e confortevoli, e uno spirito che vuole evolvere i canoni dell’eleganza ricercandone il futuro».

“Crediamo che tra moda e arte fotografica ci sia un legame, sono due realtà che si uniscono per dar vita a molteplici storie”

Charlize Theron, Emma Watson, Kim Basinger, Monica Bellucci, Laetitia Casta, Cindy Crawford, Penélope Cruz, Scarlett Johansson, sono alcune delle donne ritratte da Peters. I suoi scatti sono narrazioni oniriche, un sovrapporsi di strati che dialogano tra loro completandosi e da cui emergono storie intime, fiducia e complicità filtrate dall’obiettivo del fotografo, che fa della conversazione la sua chiave d’accesso a ciò che sta dietro il velo di Maya.

Mostra Vincent Peters Milano
Charlize Theron, New York, 2008

Mostra Milano Vincent Peters
Scarlett Johansson, New York, 2017

Nell’immagine in apertura, un outfit Boglioli Fall/Winter 2023-24

FacebookLinkedInTwitterPinterest

© Riproduzione riservata