The Franca Sozzani Fund for Preventive Genomics

Un altro progetto che porta la moda sul piano dell’attualità firmato Franca Sozzani. Dal sogno all’evento a sfondo benefico: una mostra destinata alla vendita di una selezione di abiti indossati dall’ex direttrice di Vogue Italia, negli spazi della Fondazione Sozzani in via Tazzoli 3, aperta al pubblico fino al 30 ottobre.

In mostra il fascino vintage degli abiti indossati dall’iconica direttrice di Vogue Italia

Un’iniziativa che vuole essere anche un invito a riflettere sul disastroso impatto della sovrapproduzione della moda sull’ambiente e sull’importanza delle diverse soluzioni legate a un’economia circolare. Da qui la scelta di condividere parte del suo guardaroba che vede anche alcuni pezzi unici, trovati curiosando nei mercatini e nei negozi vintage da lei tanto amati. Le sue scelte di stile, indipendenti dalle tendenze del momento, creazioni di Azzedine Alaïa, Prada, Yves Saint Laurent, GucciValentino, Miu Miu, Alberta Ferretti o accessori di Fendi, Louis Vuitton, fino alle iconiche Manolo Blahnik.

Franca Sozzani style
Alcuni degli abiti appartenuti alla direttrice di Vogue Italia in mostra alla Fondazione Sozzani

“La bellezza del vintage sta nel poter mescolare il vecchio con il nuovo, pezzi del passato con designer più recenti, e mescolarli insieme, creando uno stile che non appartiene a nessun altro. La scoperta di un pezzo vintage unico è un momento magico. Diventi proprietario di qualcosa che è solo tuo, automaticamente sei diverso, crei il tuo stile e sei inimitabile”.

I 25 pezzi tracciati su blockchain

Una selezione speciale di 25 pezzi, inoltre, è fornita di un QR code che permette di leggere la storia dell’abito, di tracciare e aggiornare i passaggi di proprietà attraverso la piattaforma SPIN by lablaco. Un valore aggiunto per chi dovesse acquistare uno dei capi selezionati.

Francesco Carrozzini Franca Sozzani
Francesco Carrozzini con Franca Sozzani (in Valentino), in un ritratto di Bruce Weber

La moda oltre la moda

Sono pezzi ambasciatori di un’eleganza senza tempo, espressione di un’anima libera che, attraverso quel radar personale per il talento e la creatività, è riuscita a far parlare la moda di verità, con coerenza e coraggio, rivoluzionando completamente il suo linguaggio editoriale.
Temi urgenti, raccontati attraverso una visione dissacrante della moda, diventano il leitmotiv delle pagine di Vogue Italia, attirando l’attenzione di un pubblico trasversale sull’emergenza climatica o il “Rebranding Africa”, che ha puntato i riflettori su giovani stilisti, artisti e musicisti africani. Oppure sulla violenza sulle donne, che l’ha portata a diventare Ambasciatrice per Fashion 4 Development (una collaborazione globale tra l’industria della moda e le Nazioni Unite), avviando progetti mirati all’indipendenza femminile e creando opportunità di lavoro nell’agricoltura e nella moda. Nel 2014 Sozzani ha avviato il Vintage Project, un negozio permanente con abiti e accessori dei più importanti marchi fashion, con l’obiettivo di raccogliere fondi in favore dello IEO (Istituto Europeo di Oncologia) per sostenere la ricerca e la prevenzione del cancro.

Franca Sozzani guardaroba

E la sua opera continua con Franca Fund, i cui profitti saranno devoluti al The Franca Sozzani Fund for Preventive Genomics, Harvard Medical School. L’obiettivo del fondo è raggiungere i migliori risultati nella ricerca e nella difesa della genomica preventiva in modo che tutti, indipendentemente dall’etnia o dalla provenienza socioeconomica, possano avere accesso a strategie personalizzate per promuovere la salute.

Franca Sozzani Vogue Italia

Nell’immagine in apertura, Franca Sozzani col figlio Francesco Carrozzini in un frame del documentario Franca: Chaos and Creation

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