I club Lynk & Co, spazi dall’estetica fuori dal comune

Marchio di proprietà del gruppo cinese Geely, da qualche anno a questa parte Lynk & Co sta rivoluzionando la mobilità, soprattutto quella delle città e grandi aree urbane, con soluzioni di car-sharing innovative e attente alla sostenibilità. Oltre a offrire l’opportunità di condividere con altri utenti del servizio vetture decisamente performanti, il brand si propone di creare una community digitale, che può riunirsi in spazi ad essa dedicati, realizzati ad hoc; proprio in quest’ottica, nelle principali metropoli d’Europa sono stati aperti diversi club, che si configurano come spazi di condivisione e incontro fra gli utenti, all’interno dei quali si può familiarizzare con l’auto, partecipare a eventi e workshop, oppure semplicemente bere un drink.

Con arredi curati fin nei minimi dettagli e un design d’interni firmato dai migliori studi internazionali d’architettura, i luoghi in questione rappresentano dei veri e propri hub di comunicazione. L’ultimo della serie, inaugurato di recente, si trova a Milano, a due passi dalla centralissima piazza San Babila, nel cuore della città lombarda.

Il club Lynk & Co a Milano

Il nuovo club Lynk & Co a Milano

L’ultima apertura, dopo quelle di Madrid, Barcellona, Berlino e Roma, ha riguardato qualche mese Milano, dove in corso Venezia 6 ha aperto i battenti il secondo club italiano targato Lynk & Co. Un ambiente raffinato e cool, distante anni luce dal concept tradizionale delle concessionarie d’auto: «È un club a tutti gli effetti», spiega infatti Alain Visser, Ceo della società svedese, con tanto di area bar, sala riunioni, perfino una stanza dei tarocchi, dove potersi incontrare, socializzare e conoscere meglio il progetto di mobilità on demand dell’azienda.

All’interno, negli spazi d’autore dello studio di design New Order Arkitektur, spiccano luci al neon multicolor firmate Seletti e tutti gli elementi cardine di ogni club del marchio: dal divano giallo al bancone di metallo, dalla selezione ragionata di prodotti lifestyle brand-friendly alle poltrone 3D fino, ovviamente, all’automobile 01 – esposta sempre lontano dalle vetrine, contrariamente alla prassi di una tipica concessionaria. Il Lynk & Co club di Milano è uno spazio polifunzionale, in cui ogni arredo è pensato per divertire e scioccare.

Gli interni dello spazio milanese del marchio

«Siamo felici – commenta il manager – che l’Italia si sia interessata alla nostra idea di mobilità. Aprire a Milano vuol dire coinvolgere una comunità sensibile alle novità, alla bellezza e all’efficienza. Il nostro club non vede l’ora di canalizzare queste energie e divenire il polo d’incontro di nuove idee, che abbiano al centro la sostenibilità».

Il bancone bar del club Lynk & Co di Milano

L’headquarter Lynk & Co, uno spazio fuori dagli schemi

L’esterno dell’headquarter svedese di Lynk & Co

L’eclettismo del nuovo spazio meneghino, del resto, riflette quello che contraddistingue il quartier generale del mobility brand, in Svezia. La sede principale si trova infatti a Göteborg, in una struttura che è tutto fuorché tradizionale. Uno spazio che va oltre l’immaginazione, eclettico e stravagante (nel senso migliore del termine), progettato per ispirare e stimolare la creatività. L’headquarter svedese si caratterizza per uno stile ispirato ai capisaldi estetici del brutalismo: al pavimento in cemento grezzo si abbina un divano centrale a stampa pois giallo e nero; sulla parete, invece, un gigantesco smile. Si unisce a questi elementi di interior la mitica 01, principale modello di autovettura Lynk & Co.

Il team di progettazione dell’azienda, sempre in collaborazione con New Order Arkitektur (anch’esso di Göteborg), ha preso spunto, per il décor, dai tracciati urbani, un’influenza che si ritrova nella progettazione degli interni, come pure nella scelta di materiali sostenibili ed elementi d’arredo di riciclo. Esattamente come un palazzo nel centro storico di una vecchia città, tutti gli spazi trasmettono un senso di vissuto, di autenticità; per dare maggior risalto a questa patina in un certo senso vintage, architetti e progettisti hanno richiesto esplicitamente alle maestranze di non tinteggiare i muri, lasciando visibili i segni del loro lavoro.

Se gli spazi interni portano la firma del team Lynk & Co, che ha lavorato al fianco di New Order Arkitektur, la parte puramente creativa dell’operazione è stata affidata all’artista svedese EKTA, recentemente premiata agli Architecture & Design Awards per il miglior design d’interni. Il risultato di tutto ciò è un luogo in cui stilemi sui generis, per certi versi bizzarri, vengono sapientemente combinati in un mix minimal e, al tempo stesso, immersivo, che stupisce all’istante chiunque entri nell’edificio.

Nell’immagine in apertura, l’interno dell’headquarter svedese di Lynk & Co

FacebookLinkedInTwitterPinterest

© Riproduzione riservata