Testo, la tre giorni fiorentina di Pitti Immagine dedicata all’editoria

Dopo i riscontri lusinghieri dell’edizione di debutto, un anno fa, la Stazione Leopolda di Firenze si prepara ad accogliere nuovamente Testo, una tre giorni (dal 24 al 26 febbraio) per conoscere e comprendere il mondo dell’editoria e, più in generale, della lettura, approfondendone le dinamiche, osservandole dal punto di vista degli addetti ai lavori, cioè tutte quelle figure che, a vario titolo, sono partecipi della trasformazione di un manoscritto in libro. L’appuntamento, un’idea della libreria Todo Modo, è organizzato da Pitti Immagine, in collaborazione con la Leopolda.

La fiera si propone di spiegare come nasca un libro, come arrivi al lettore finale, permettendo ai visitatori di immergersi in un universo vivido di parole e carta, attraverso una selezione ragionata di pubblicazioni e, in parallelo, un programma assai corposo tra laboratori, talk, incontri e percorsi di lettura.
Un’occasione unica per confrontarsi con insider, autori di punta della scena editoriale nostrana (e non solo) e case editrici, ben 107 in questa seconda edizione; l’elenco è eterogeneo, comprende realtà storiche quali Mondadori, Einaudi, Bompiani o Adelphi come pure nuovi, dinamici protagonisti del settore, ad esempio Blackie, NNE, NERO; e ancora, prestigiosi indipendenti (Il Saggiatore, Marcos Y Marcos, Iperborea, Fandango), Coconino Press (che ha contribuito in modo decisivo a rendere il fumetto un genere letterario a tutti gli effetti), Humboldt Books (specializzata in narrativa di viaggio).

Testo Pitti 2023
Ph. courtesy of Pitti Immagine

Talk, presentazioni e approfondimenti sulla lettura invadono le sale della Leopolda

Il percorso, come già nel 2022, è suddiviso in stazioni, sette per la precisione, pensate per mettere in relazione pubblico ed editori, librai, direttori di biblioteche, oltre ovviamente agli scrittori. Tra questi ultimi, nomi eccellenti della narrativa contemporanea, da Niccolò Ammaniti a Marco Missiroli, passando per Alessandro Piperno, Emanuele Trevi, Paolo Nori, Carlo Lucarelli, Mario Desiati (vincitore, con Spatriati, dell’ultimo Premio Strega).

L’allestimento, a cura di Alessandro Moradei, occupa le due navate della Stazione: ogni editore propone un ristretto numero di titoli, evitando sovrabbondanza visiva o pile di volumi sui tavoli; spazi nei quali, grazie al confronto coi professionisti dell’industria, i lettori possono immergersi appieno nello spirito delle proposte.

Testo Firenze 2023
Ph. courtesy of Pitti Immagine

Per quanto riguarda le stazioni, puntano a ricreare il ciclo di vita dei libri attraverso sette tappe, ciascuna delle quali (il Manoscritto, il Risvolto, la Traduzione, il Segno, il Racconto, la Libreria, il Lettore) descrive nel dettaglio uno specifico step. Nel ruolo di Capistazione, responsabili del calendario di presentazioni ed eventi vari, Luca Briasco (editor di narrativa straniera, traduttore ed editore di minimum fax), Andrea Gessner di Nottetempo, Beatrice Masini (traduttrice, scrittrice, direttrice di divisione da Bompiani), le fondatrici di Humboldt Books Giovanna Silva e Chiara Carpenter, Leonardo G. Luccone (direttore dell’agenzia letteraria e studio editoriale Oblique), i fondatori di Todo Modo, Maddalena Fossombroni e Pietro Torrigiani, e infine il responsabile delle relazioni internazionali della Fondazione Teatro della Toscana, Riccardo Ventrella.

Nell’arco delle tre giornate della kermesse, poi, interverranno figure di spicco dell’editoria internazionale, invitate per raccontarla dall’interno: si possono citare, fra le tante, la presidente di Adelphi Teresa Cremisi; il direttore della Fiera di Francoforte, Juergen Boos; Barbara Epler dell’americana New Directions, famosa per le sue pubblicazioni innovative; Luca Sofri, Francesco Costa e Matteo Caccia de il Post.

Una manifestazione corale che si apre alla città, coinvolgendo istituzioni e luoghi simbolo di Firenze

Ad infittire ulteriormente il programma, i laboratori tematici (legati alle sette stazioni, con cui condividono l’obiettivo di fondo del racconto su “Come si diventa un libro”), gli omaggi ai mostri sacri della letteratura (da Shakespeare a Dante, da Proust ad Anna Achmatova), le Consultazioni poetiche, che offrono la possibilità di ricevere un ristoro letterario o musicale sotto forma di prescrizione poetica, a seguito di una libera conversazione.

Numerose, poi, le collaborazioni che coinvolgono istituzioni culturali e luoghi storici della città, dal Gabinetto Viesseux alla Stamperia Braille della Regione Toscana, dalla Santa Maddalena Foundation – Premio Gregor von Rezzori al Cinema La Compagnia.

La manifestazione si conferma, dunque, legata a doppio filo col capoluogo toscano; lo ribadisce il Direttore Generale di Pitti Agostino Poletto, precisando che «Testo intrattiene con Firenze, i suoi luoghi e soggetti un rapporto aperto e di scambio, non occasionale: ne fa anzi un motivo distintivo delle sue attività. E ciò avviene a maggior ragione quando il contenuto del progetto – in questo caso l’industria editoriale e la cura della lettura – rimanda a una vocazione rilevante e di riferimento nazionale nel profilo economico, sociale e culturale della città». Sempre Poletto, parlando di «sfida è ancora più stimolante» rispetto a quella dell’esordio, a febbraio 2022, chiosa: «Anche quest’anno TESTO porterà alla Stazione Leopolda percorsi intersecati fra loro in modo da creare una mappa di tutto l’ambiente editoriale finalmente chiara e omogenea. Il merito va a una regia collettiva che, come avviene per molte delle manifestazioni di Pitti, vive del contributo di tutti».

Testo festival Leopolda
Ph. courtesy of Pitti Immagine

Nell’immagine in apertura, un talk della prima edizione di Testo, nel febbraio 2022 (ph. by AKAstudio-collective, courtesy of Pitti Immagine)

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