Da Sanremo ai Latin Grammy, la poliedricità di Virginio

I cantanti e musicisti usciti dai talent televisivi sono tanti, alcuni sono diventati nomi noti del panorama nazionale e internazionale, altri purtroppo non hanno espresso il potenziale dimostrato nei TV-show. Poi c’è chi ha preferito un percorso più intimo e personale, indipendente, non dettato dalle frenetiche logiche di mercato, riuscendo comunque a raggiungere tappe importanti e affermandosi tra i protagonisti della scena musicale con molte soddisfazioni e riconoscimenti. Mi riferisco in particolare a Virginio Simonelli, conosciuto in realtà solo come Virginio, il cui debutto risale al 2006 al Festival di Sanremo, diventato popolare grazie alla vittoria nel 2011 di Amici di Maria De Filippi. Da quel momento, Virginio associa alla sua attività di cantante (ad oggi tre album, quarantasei canzoni e nove singoli) quella di autore per personaggi importanti come Laura Pausini, per la quale scrive il successo internazionale Limpido, cantato con Kylie Minogue.

Un creativo sfaccettato, che passa dai brani da solista alle hit scritte per altri autori, alla direzione artistica

Virginio cantante
Total look Yezael by Angelo Cruciani

Se come cantante e autore ha ottenuto sei Dischi di platino e quattro Dischi d’oro, con più di 600.000 copie vendute, in televisione lo abbiamo visto allo show di Carlo Conti Tale e Quale, di cui ha vinto anche la recente edizione natalizia, mentre sul red carpet del Festival del Cinema di Venezia era presente non solo come autore di colonne sonore, nello specifico Non dirlo a nessuno, dal film omonimo diretto da Alessio Russo in cui ha anche un cameo, ma anche nel suo ruolo di direttore artistico della MP Film, società di produzione cinematografica-musicale. Nel suo percorso non sono mancate, poi, iniziative benefiche e anche la direzione sonora di progetti come la docuserie Donne – Storie che ispirano, condotta da Paola Marella. Una poliedricità, quella di Virginio, che lo ha portato anche a vincere come autore un prestigioso Latin Grammy, riconoscimento non da poco per un musicista italiano, nonché la 65esima edizione dello Zecchino d’oro con la canzone Il panda con le ali.

Quando l’ho incontrato, per questo servizio fotografico e l’intervista che segue, forse per i preconcetti che si hanno riguardo alle figure pubbliche che hanno ottenuto tanti successi, non pensavo di trovarmi davanti a un personaggio così umile e umano, ed è forse proprio questa la chiave di lettura per capire gli anni di lavoro e riconoscimenti di Virginio: il fatto che tutto quanto venga filtrato, oltre che dalla grande professionalità, da uno spessore personale notevole. Sul set siamo rimasti tutti conquistati dalla sua simpatia e disponibilità, dalla sua voglia di mettersi in gioco e di collaborare, chiacchierare e raccontare aneddoti personali. È stato un piacere lavorare con lui, con lo stesso piacere condivido la nostra chiacchierata.

“Quando ho scritto Limpido ho realizzato la bellezza di comunicare con un’altra voce, non solo attraverso la mia”

Virginio, sei arrivato alla fama grazie a un famoso contest televisivo, però negli anni non solo hai continuato come cantante, ma sei stato anche autore di importanti successi per altri, hai cantato colonne sonore, hai vinto come autore lo Zecchino d’oro, hai partecipato a show in prima serata importantissimi, insomma, un percorso molto ricco. Sono curioso di chiederti innanzitutto come lo valuti, cosa ti ha regalato, cosa hai avuto e cosa invece no.

Innanzitutto ti ringrazio. Partiamo dal presupposto che secondo me per fare musica devi avere una forte esigenza di dire qualcosa. L’intrattenimento viene in un secondo momento, ma tutto parte dalle canzoni e dalla voce. Scrivere per altri artisti è un dono che ho scoperto iniziando a collaborare con Laura Pausini. Quando ho scritto Limpido, che lei cantò con Kylie Minogue e divenne una hit mondiale, ho realizzato la bellezza di comunicare con un’altra voce, non solo attraverso la mia.
Direi che nella mia vita ho raggiunto tanti traguardi a cui aspiravo, non mi posso lamentare.

Virginio canzoni
Total look Moschino

Quale è il più grande insegnamento che hai ricevuto in questi anni e in questo lavoro?

Che bisogna seguire il proprio istinto. Sempre. Trovare le persone giuste di cui fidarsi è la parte più complicata di questo mestiere, ma quando le trovi allora niente può fermarti. E ho imparato negli anni ad ascoltarmi davvero.

“Anche quando scrivo per gli altri, spesso scopro cose di me stesso che magari non avrei pensato”

Qual è il ricordo più bello? E quale l’incontro che ti ha segnato o colpito di più?

Sicuramente la prima volta al Festival di Sanremo, cantando una canzone dedicata a mio padre. Poi la vittoria ad Amici e quella del Latin Grammy come autore.
Sono tanti i momenti, ma tra gli incontri che mi hanno cambiato la vita ci sono certamente quello con Maria De Filippi e, ancora, con Carlo Conti e Laura Pausini, tutte persone che stimo e mi hanno voluto con sé, questo mi rende davvero molto orgoglioso.

Entriamo nello specifico dello scrivere canzoni. Che cosa c’è di diverso tra scrivere per te e farlo per altri? Mi racconti meglio l’esperienza di scrivere per i bambini?

Fondamentalmente è la stessa cosa. È un raccontarsi e raccontare il mondo. Anche quando scrivo per gli altri, spesso scopro cose di me stesso che magari non avrei pensato.
Per quanto riguarda i bambini, beh… Vincere lo Zecchino d’oro è un sogno che diventa realtà. Se ami cantare da quando sei bambino, allora l’hai sempre sognato. Inoltre con Il panda con le ali ho avuto l’occasione di parlare in maniera semplice di temi che mi stanno a cuore, il bullismo e l’inclusione. In fondo siamo un po’ tutti dei panda nati con le ali, bisogna solo imparare a volare.

“Scrivere canzoni è il bisogno di tradurre il mondo, di sentirmi connesso con le persone”

Da dove arriva l’ispirazione per il tuo lavoro, ci sono mondi o persone capaci di influenzarti? Al di là della musica, quali sono i tuoi amori, cosa ti piace e cosa fai nel tempo libero?

Tutto mi influenza. La vita, le persone per strada, i miei amici, quello che vivo personalmente o che mi raccontano. Scrivere canzoni è il bisogno di tradurre il mondo, di sentirmi connesso con le persone, così che sappiano che non sono sole. 

Ricordo ad esempio che ti piaceva leggere, sei ancora un amante dei libri, hai ancora tempo per questo? Quali sono i tuoi autori preferiti e cosa stai leggendo?

Ho sempre una discreta pila di libri da recuperare sul comodino di casa, ma in questo momento sto leggendo Quasi di nascosto, un’antologia di 12 racconti di altrettanti autori sotto i 25 anni, curata da Matteo B. Bianchi per Accento Edizioni.

Virginio Laura Pausini
Jacket and denim trousers Gaëlle Paris, shoes Paciotti

“Amo sperimentare e innovarmi, per me la musica è questo”

Viaggi e hai viaggiato tanto per lavoro, ad esempio ora sei a Miami. Al di fuori dell’Italia, quali città ti hanno segnato di più e perché? 

Certamente New York e San Francisco, dove sono stato tantissime volte, non solo per lavoro, e poi Londra, che amo molto. In tutta onestà, però, amo anche sperimentare e innovarmi, per me la musica è questo. Miami oggi, secondo me, è la città ideale per la sua influenza di sonorità, voci, suoni.

Che cosa è l’eleganza per te? Potresti definire il tuo stile, cosa non manca mai nel tuo guardaroba?

Sono sempre stato un grande fan dell’eleganza, in particolare amo il glam rock, soprattutto sul palco. Vesto streetwear solo nella vita quotidiana e neanche troppo spesso, nel mio guardaroba comunque non può mancare una giacca di pelle e degli stivali, spesso texani o Chelsea boots. Sono appassionato non tanto di moda, quanto di stile, mi piace seguire e studiare le persone che ne hanno da vendere. Amo giocare col look, soprattutto adesso. 

Restando nel quotidiano, come ti prendi cura di te stesso? Fai degli sport? Hai una beauty routine? Come ti mantieni in forma?

Sono pigro, lo ammetto, ma sono fortunato da un punto di vista “fisico”. Principalmente, faccio attenzione a non mangiare troppo calorico, anche se sono un inguaribile goloso, di salato e dolce, indistintamente. Sono stato un grande sportivo, da qualche anno ho ripreso a giocare a calcio con la nazionale cantanti.

“La moda è qualcosa che cattura la nostra attenzione e ci fa sentire bene con noi stessi”

Virginio programmi tv
Jacket John Richmond, trousers Hevò, vintage necklace A.N.G.E.L.O.

Cos’è la bellezza per te?

Per me non esiste bellezza, se non quella data dal fascino. Sono del segno dell’Acquario e odio le convenzioni. Una persona è tanto bella quanto le cose che ha da raccontare e il suo portamento, tutti elementi che, mi rendo conto, oggi non sono così in auge. In fondo, però, cos’è la moda se non qualcosa che cattura la nostra attenzione e ci fa sentire bene con noi stessi?

Sogni e progetti per il futuro?

Sto lavorando a tanti progetti, tra cui il mio nuovo album. Nel frattempo usciranno diverse collaborazioni alle quali ho lavorato in questi mesi. Sono molto fiero del mio percorso e di quello che sto realizzando insieme alla mia squadra. Manca poco, stay tuned!

Virginio Limpido
Suit Collini Milano, tank top e shoes talent’s own, glasses Snob Milano

Virginio tv
Biker jacket Gaëlle Paris, tank top talent’s own

Credits

Talent Virginio

Photographer Alisson Marks

Styling Stefano Guerrini

Stylist assistant Lorenzo Iacobone

Grooming Cecilia Olmedi

Si ringraziano Giovanni Costa e Luca Criscuolo per la location e l’ospitalità

Nell’immagine in apertura, Virginio indossa total look Alexander McQueen

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