In diretta da Pitti Uomo: il menswear italiano di Cruna

Il brand Cruna, fondato a Vicenza nel 2013 da Alessandro Fasolo e Tommaso Pinotti, possiede valori molto chiari, che gli stanno consentendo una crescita rapida e virtuosa. I pilastri del successo del marchio sono la produzione, rigorosamente Made in Italy, e la filiera corta, garantiti dalla collaborazione con i laboratori storici della tradizione manifatturiera veneta, uniti a design innovativi ma rispettosi dei codici della cultura stilistica italiana, e all’utilizzo esclusivo di materiali pregiati.
Un progetto autentico che parte dal pantalone, cardine dell’abbigliamento maschile, e si sviluppa su una collezione total look interamente Made in Italy, imperniata sullo sviluppo rigoroso di capispalla e maglieria, a comporre l’anima di un brand dalla fortissima identità, che ha il raro pregio di rompere gli schemi e guardare al futuro senza esasperazioni.

La collezione uomo Fall Winter 2023 compie un ulteriore passo verso l’orizzonte dello stile maschile contemporaneo e dell’elevated casual. Un’evoluzione accompagnata dalle atmosfere 60’s dei jazz club e dalle note di Miles Davis. Classe, sofisticatezza, conoscenza e relax, i pilastri di un contesto nel quale l’uomo Cruna si sente profondamente a suo agio, come ci racconta Alessandro Fasolo, uno dei due fondatori.

Cruna brand
Ritratto dei founder di Cruna: Tommaso Pinotti (a sinistra) e Alessandro Fasolo

“La supply-chain di Cruna si sviluppa in un territorio di circa 100 km”

Cosa significa nel 2023 progettare e presentare al mercato collezioni puramente Made in Italy, quali sono le implicazioni positive e quali le eventuali difficoltà?

Trasferire nel prodotto il valore del know-how e le competenze del Paese sono, da un lato, garanzia di qualità per i nostri clienti, dall’altro motore di sostenibilità per le realtà artigianali del nostro territorio. La supply-chain di Cruna si sviluppa in un territorio di circa 100 km, principalmente nel Veneto, tra Verona e Treviso, passando per i Colli Berici.

Abbiamo, negli anni, sviluppato e consolidato un network di fornitori di materie prime e laboratori, per poter gestire da vicino il processo end-to-end. Così le nostre collezioni vengono sviluppate a quattro mani, in sinergia coi migliori produttori di tessuto italiani, e selezionando accessori di qualità, che consentono di rendere curati e distintivi i nostri capi. Le implicazioni positive sono, in questo senso, la possibilità di gestire da vicino la filiera produttiva, incrementando visibilità e tracciabilità del prodotto, elementi essenziali per rispondere alle domande dei clienti che, oltre a voler sapere dove viene confezionato un capo, sono sempre più interessati a come viene realizzato, con quali materiali.

Produrre in Italia significa, inoltre, non essere esposti alle complicazioni che le logistiche internazionali hanno subito dall’avvento della pandemia ad oggi, mantenendo maggiore flessibilità e potendo garantire un migliore livello di servizio. Tutto questo chiaramente ha un costo che, proprio negli ultimi mesi, la crisi energetica ha incrementato e, unitamente alle recenti volontà di rientro in Italia delle produzioni di molti premium-luxury brand, ha visto l’acuirsi della competizione supply-side.
Tuttavia, la nostra posizione, consolidata negli anni, e le relazioni costruite con i nostri partner ci consentono di continuare a presidiare aree produttive di valore, garantendo alla clientela prodotti dalla qualità impeccabile, con elevato value-for-money.

“Attenzione alla qualità, dedizione nel processo di sviluppo-realizzazione, know-how artigianale: Cruna è la sintesi di tutto questo”

In quali paesi ha maggior valore la certificazione Made in Italy? È un fattore che sul vostro segmento cambia le carte in tavola?

Credo che il Made in Italy sia percepito come elemento di valore ovunque. Il nostro è il paese dell’eccellenza della creatività e della manifattura, le 3F del suo lusso (Fashion, Furniture, Food) sono riconosciute e apprezzate in tutto il mondo. La creatività e l’esperienza presente in Italia sono driver formidabili per trasferire al cliente il valore del prodotto, il sapore della nostra cultura artigianale.
Cruna rappresenta la sintesi di tutto questo: l’attenzione alla qualità, la meticolosa dedizione nel processo di sviluppo-realizzazione, il know-how artigianale.

Cruna collezione
Un dettaglio della collezione FW 23

“Abbiamo lanciato il progetto Studio con l’intento di reinterpretare l’activewear in chiave urbana, cosmopolita e sofisticata”

Cruna è un marchio giovane ma che evolve ogni stagione, quali sono le innovazioni della collezione FW23 che presentate a Firenze?

La collezione Fall/Winter 2023 si caratterizza per l’ampliamento della gamma di categorie merceologiche, per cui i look, partendo dal pantalone, vengono completati da Tribeca e Mayfair, rispettivamente giacche monopetto e doppiopetto, e dal cardigan Dumbo a costa inglese, contemporaneo e senza tempo. Columbia, la camicia botton-down, immancabile nel guardaroba dell’uomo, è realizzata in tessuti originali e ricercati, il raincoat Notting Hill, con spalla raglan, è il capo outwear sviluppato da Cruna per completare in modo sofisticato e contemporaneo gli outift dei nostri clienti. Per quanto riguarda il pantalone, invece, il must have rimane il Mitte, pantalone con elastico e coulisse, a cui, tra le novità di stagione, si aggiunge il Cornel, un chino con vestibilità regular, che rilegge in chiave contemporanea l’iconico pantalone americano straight-fit.

Con il desiderio di continuare ad innovare e sperimentare, con questa stagione abbiamo lanciato il progetto Cruna Studio, con l’intento di reinterpretare in chiave urbana, cosmopolita e sofisticata il trend dell’activewear. Capi provenienti dal mondo sportswear sono perciò ricreati utilizzando nuovi dettagli e tessuti pregevoli, per un look elevated casual dal sapore internazionale. L’utilizzo di colori solidi e outfit monocromatici, la ricerca meticolosa di materiali con attributi di performance e comfort sono il DNA di questa linea, dove spicca, inoltre, la componente easy-care.
L’uomo Cruna frequenta ambienti culturali ricchi di emozioni, ascolta jazz e sa riconoscere la qualità viaggiando nel mondo.

“L’obiettivo del brand è creare una connessione tra materiali e sensazioni, ovvero proporre capi che oltre alla qualità e alla funzionalità, offrano valori emozionali”

Un  racconto piacevole e che evoca bellezza. È un auspicio o una realtà che riscontrate nel vostro cliente più fidelizzato?

L’obiettivo di Cruna è quello di creare una connessione tra materiali e sensazioni, ovvero proporre capi che oltre alla qualità ed alla funzionalità, offrano valori emozionali. Infatti, in un mondo cosmopolita, frenetico e iperconnesso, l’auspicio del brand è di poter trasferire, mediante la mano dei tessuti e il comfort della vestibilità dei capi, un richiamo alle sensazioni di piacevolezza, serenità e bellezza che si avrebbero durante una serata passata al jazz club.

Per questo motivo abbiamo scelto questa ambientazione come “palcoscenico” per presentare la nuova collezione Fall/Winter 2023, soffici lane che avvolgono come il caldo suono del jazz, coste inglesi che trasferiscono il sapore della ricerca e tessuti stretch che, grazie al loro comfort, ti fanno trascorrere piacevolmente una bella serata. Per noi questa filosofia è intrinseca al concetto di elevated casual, supportata peraltro dai trend degli ultimi anni, che hanno visto una continua flessione del mercato del formalwear a favore del casualwear. Proponiamo in chiave contemporanea e raffinata pezzi che hanno caratterizzato la storia dell’abbigliamento, conferendogli un nuovo sapore e maggiore disinvoltura.
Il nostro desiderio è trasmettere i valori in cui crediamo, con l’auspicio che vengano riconosciuti dai nostri clienti, in modo da creare una community di persone che perseguano un’idea condivisa di qualità, stile e e interessi.

Nell’immagine in apertura, un ritratto dei fondatori di Cruna, Tommaso Pinotti e Alessandro Fasolo

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