Il mondo del vino in un bicchiere: Maximilian Riedel

Maximilian J. Riedel è l’undicesima generazione, nonché l’amministratore delegato della celebre azienda vetraria austriaca Riedel, con sede a Kufstein.
Notevoli negli anni sono i riconoscimenti e premi per il suo lavoro, tra cui quelli del Museum of Modern Art, del MoMA di San Francisco, del Corning Museum of Glass, di Maison et Objet Paris e delle riviste enologiche Wine Spectator e Wine Enthusiast

Grazie a una solida conoscenza degli affari, alla comprensione del mercato e all’occhio per il design, insieme ad una precoce consapevolezza del potenziale dei social media e dell’e-commerce, Maximilian continua a guidare con successo l’azienda di famiglia nel XXI secolo. Dal pubblico è conosciuto come un vero e proprio networker globale, che riunisce persone che la pensano allo stesso modo, stringendo partnership con aziende come Miele, LVMH e Nespresso, senza mai perdere di vista le responsabilità sociali dell’azienda. I suoi progetti per il cancro al seno Pink Ribbon e le collaborazioni con la Elton John Aids Foundation e Napa Valley Auction testimoniano inoltre un grande impegno sociale. 

Nel tempo ha continuato ad utilizzare la sua creatività per modernizzare la presenza di Riedel sulla rete ed è stato determinante per la creazione dei primi shop online (uno dei canali di vendita per l’azienda più importante a livello internazionale).

Riedel vetri
Maximilian J. Riedel

Il successo della serio O

Nel suo percorso non possiamo non menzionare il 2004, una data importante per via dell’introduzione della serie O, una collezione di bicchieri da vino senza stelo, specifici per ogni varietà. Questa serie non solo ha dimostrato il talento creativo di Riedel, ma ha anche sottolineato la sua capacità commerciale. La gamma infatti è diventata il punto di partenza per il lancio di nuovi prodotti di maggior successo nella storia come le collezioni per il settore hospitality, specificamente adattate alle esigenze della ristorazione e via via molte altre.

Riedel bicchieri
Maximilian J. Riedel con alcuni bicchieri del marchio

Intervista a Maximilian J. Riedel

Oggi, la sua personalità ci sorprende anche sui social. Il suo seguito su Instagram supera i 100.000 utenti, che aumentano di giorno in giorno grazie alla sua capacità comunicativa e alla sua proverbiale positività. Nella nostra intervista, tra qualche consiglio sulla scelta del bicchiere perfetto e alcuni spoiler sul futuro, ripercorriamo il suo percorso e l’evoluzione del settore del vetro da vino negli ultimi anni.

Come nasce la passione per il vino e per il design applicato a questo ambito?

La passione per il vino ha una lunga tradizione nella mia famiglia e grazie a questa, negli anni, abbiamo costruito anche un rapporto stretto con l’Italia.
Mio nonno, Claus J. Riedel, ha trascorso molto tempo nel vostro paese, dove ha sviluppato la filosofia dei bicchieri a misura di vino insieme ai sommelier di Orvieto; questo è anche il motivo per cui la nostra prima collezione di bicchieri fatti a mano si chiama proprio “Sommelier”.

Quali sono i valori fondamentali della vostra azienda?

Il valore fondamentale è quello di fornire i migliori strumenti possibili per offrire un piacere del vino più equilibrato e completo possibile.

Come può un bicchiere influenzare il gusto del vino?

Sta tutto nella forma del recipiente, è il diametro del bordo che influenza ed esalta il gusto e il profumo del vino. Fornire lo strumento perfetto per creare la migliore esperienza enologica possibile è il cuore della nostra filosofia ed è anche la ragione del nostro successo mondiale.

Riedel vino
Maximilian J. Riedel

Come è cambiato il mondo del vetro da vino negli anni?

Quando mio nonno e mio padre hanno iniziato, sono stati spesso derisi. La gente non credeva nella filosofia dei bicchieri per tipo di vitigno. Dubitavano che la forma del bicchiere facesse la differenza. Oggi, la nostra filosofia è all’avanguardia, ci sono moltissime copie dei nostri bicchieri in tutto il mondo e per noi è una conferma del nostro lavoro. Solo i migliori vengono copiati, così diceva mio padre.

Qualche consiglio per orientarsi alla scelta del bicchiere perfetto?

È molto semplice, basta avere chiaro il vino che andrai a bere. Solo così si può scegliere il bicchiere corretto. Se il vostro vino preferito è il Pinot Nero, avete sicuramente bisogno di un bicchiere da Pinot Nero. Se invece si tratta di chardonnay luppolato, vale la pena di investire, ad esempio, nel nostro bicchiere da chardonnay luppolato.

Parliamo del decanter: ha una funzione specifica oltre a quella di arredo per la tavola?

Il decanter è molto importante! Il suo compito è quello di aprire il vino, di aerarlo e sostenerlo per mostrarsi al meglio. La pancia ampia della coppa aiuta a sprigionare i profumi del vino mentre il diametro stretto del bordo li convoglia verso il naso esaltandone la percezione. A seconda del vino, più o meno giovane, la nostra azienda offre diverse forme. ll fatto che i decanter abbiano anche un aspetto elegante è solo un ulteriore vantaggio.

Riedel glass
Maximilian J. Riedel

Vetro e cristallo, in questo caso che differenza c’è per il vino? 

Come dicevo, la differenza principale sta nella forma e meno nel materiale. Certo, l’aspetto e il tocco di un bicchiere di cristallo è completamente differente.

Come è cambiato l’approccio del consumatore nei confronti dei bicchieri da vino?

La consapevolezza del consumatore è sicuramente cresciuta nel corso degli ultimi anni. Sempre più persone sanno che la scelta del bicchiere giusto fa la differenza per godere al meglio del vino. Le vendite di 60 milioni di pezzi all’anno di Riedel ne sono la prova lampante!

Dove trova l’ ispirazione per la comunicazione sui social?

Trovo ispirazione in tutto quello che mi circonda, mentre sono immerso nella natura, nei musei, quando viaggio oppure mentre gioco con i miei figli. Ovviamente, anche sui social stessi.

Può svelarci qualche progetto imminente?

Molti! Prima di tutto vorrei evidenziare una nuova collezione chiamata “Superleggero”.
In omaggio al 50esimo anniversario dei Sommelier, reintroduciamo proprio il Riedel “Superleggero”. La perfezione di un bicchiere fatto a macchina rispetto a quello fatto a mano risiede nella precisione del diametro della coppa e del bordo e nella sua qualità costante.
Sono molto orgoglioso di questa collezione di bicchieri più grandi, sottili e leggeri, con il diametro di base più ampio, fino a 106 mm, mai prodotti a macchina fino ad oggi. Questi bicchieri sono strumenti di grande precisione, appositamente modellati per esaltare il piacere del vino. Perfettamente bilanciati, specifici per ogni vitigno e con l’aspetto e la sensazione di un bicchiere fatto a mano.

Nell’immagine in apertura, un ritratto di Maximilian J. Riedel, amministratore delegato dell’omonima azienda vetraria

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