Fashion highlight: marzo

Altri cambiamenti nelle direzioni creative delle più grandi case di moda, capsule collection strepitose e sfilate memorabili in location d’eccezione. Nella nostra rubrica mensile, un sunto delle tante novità che hanno interessato il mondo fashion nel mese di marzo.

L’addio di Jeremy Scott a Moschino

L’annuncio, a effetto immediato, ha colto di sorpresa il fashion system. Il “Peter Pan della moda”, com’è soprannominato Jeremy Scott, alla guida di Moschino da quasi dieci anni, lascia l’incarico. L’ex – a questo punto – direttore creativo ha annunciato l’addio sui social, con un messaggio ricco di gratitudine per la maison milanese, lasciando intendere di essere pronto ad aprire un nuovo capitolo della sua storia professionale. Moschino è, da sempre, un marchio sui generis, che gioca con i codici del settore.
Fondato da Franco Moschino negli anni 80, ha portato sulle passerelle meneghine un’aria nuova, distaccandosi dalle proposte “solenni” del made in Italy canonico e facendo dell’irriverenza, dell’ironia e dell’immaginario pop i propri tratti distintivi. Dopo la morte del fondatore, nel 1994, e la direzione creativa di Rossella Jardini, proseguita fino al 2013, il brand aveva trovato in Scott quello che sembrava essere il suo erede naturale, il perfetto interprete del suo Dna, in grado di dargli nuovo smalto e metterlo in sintonia con la contemporaneità; con base a Los Angeles, perennemente circondato da star hollywoodiane cariche di personalità, alle redini di Moschino ha saputo raccontare il fashion in maniera scanzonata, colorata e quasi caricaturale, plasmando una moda meno formale e noiosa, ma non per questo meno impegnata, tanto che alcune sue collezioni passeranno sicuramente alla storia del costume, ad esempio quelle ispirate a McDonald’s o Barbie, per non parlare dello show dedicato a Maria Antonietta, un divertissement colmo di panier, corsetti e acconciature pouf, tutto riletto in chiave contemporanea e very Moschino.

Fendi sfilerà a Firenze durante Pitti Uomo

Fendi Pitti Firenze
La Fendi Factory a Capannuccia, Bagno a Ripoli

Sarà Fendi uno degli special guest dell’edizione 104 di Pitti Immagine Uomo. La maison del gruppo Lvmh presenterà la collezione uomo primavera/estate 2024 a Firenze, il prossimo 15 giugno, con una sfilata che si terrà nella nuova Fendi Factory, aperta nell’autunno 2022 a Bagno a Ripoli. Di certo, un appuntamento che sarà tra i più attesi nel fitto programma della kermesse. «Sono particolarmente felice della presenza di Fendi, uno dei luxury brand più prestigiosi sulla scena globale, al Pitti Uomo di giugno» – dichiara Antonio De Matteis, presidente della fiera fiorentina – «proprio nell’edizione che segna il mio esordio alla guida della società. Questa presentazione è un’ulteriore conferma dello standing internazionale del salone e del livello qualitativo dei suoi eventi speciali. Sottolineo poi l’importanza della rinnovata unione di intenti con Camera Nazionale della Moda, con la quale condividiamo l’obiettivo di promuovere e valorizzare la migliore moda italiana in contesti di rilevanza mondiale». Carlo Capasa, presidente di CNMI, da parte sua conferma: «La settimana della moda maschile in Italia inizia a Firenze con Pitti e prosegue a Milano, con la nostra fashion week, con due modalità diverse e complementari. La sinergia tra le nostre due realtà rende la proposta italiana della moda maschile la più importante a livello mondiale». Il marchio romano, precisa una nota ufficiale, «ritornerà a sfilare alla Milano Fashion week a partire dalla collezione uomo di gennaio 2024, per l’autunno/inverno 2024-2025».

A Castel Sant’Angelo una mostra sulla moda degli anni Sessanta

The sweet sixties mostra
La locandina di The Sweet Sixties. Narrazioni di Moda

Fino al 21 maggio, la splendida cornice del museo di Castel Sant’Angelo ospiterà, nelle Armerie Superiori, la mostra-performance The Sweet Sixties. Narrazioni di Moda, a cura di Stefano Dominella e Guillermo Mariotto. Quella degli anni ’60 è stata una moda rivoluzionaria, partita dalle coloratissime vetrine di Carnaby street, a Soho, in quella che fu definita la swinging London. Nella “decade fluttuante”, come la ribattezzò il Time nel 1966, scoppiò una vera e propria rivoluzione dello stile: la minigonna di Mary Quant, le visioni indossabili di Ossie Clark, le piume variopinte di quel visionario che fu Ken Scott, il denim e gli angeli pop di Elio Fiorucci, il glamour e le paillettes, le geometrie in branco e nero, le calze multicolor… L’esposizione si configura come un viaggio nell’immaginario estetico della decade, di cui i curatori hanno voluto raccontare lo Zeitgeist, le espressioni culturali coeve attraverso il recupero di capi vintage. Non poteva mancare un accenno alla Space Age, la moda ispirata dallo sbarco sulla luna, con le creazioni futuristiche firmate Paco Rabanne, André Courrèges e Pierre Cardin. Un – ulteriore – buon motivo per fare un salto a Roma!

Versace sfila a Hollywood con la collezione A/I 2023

Versace Hollywood sfilata
Versace A/I 2023-24 (ph. REUTERS/Mario Anzuoni)

Domenica 12 marzo, con Hollywood in fermento per l’imminente notte degli Oscar, Donatella Versace ha voluto giocare d’anticipo, organizzando a Los Angeles un grande show per presentare la collezione autunno/inverno 2023-24 del brand. Tutto il glamour hollwyoodiano è ovviamente accorso in forze: tra gli ospiti spiccavano Dua Lipa, Anne Hathaway, Elton John e Pamela Anderson, solo per fare qualche nome. Un fashion moment memorabile, con una spettacolare vista dello skyline cittadino dal tetto del Pacific Design Center: nella golden hour del tramonto, la casa della Medusa ha voluto far rivivere, appunto, quell'”età dell’oro” a cui, in termini di stile ed eleganza, si volge eternamente lo sguardo. «Los Angeles è la cornice perfetta per una collezione sicura di sé, glam e lussuosa», ha detto a proposito la direttrice creativa della griffe, per poi aggiungere: «Avevo voglia di lusso dopo tutta questa abbuffata di street style. Ho lavorato andando a valorizzare le fondamenta della maison, del lavoro di Gianni, partendo da una collezione del 1995 e da una rinnovata voglia di sartorialità, architetture, forme e tagli».

Versace A/I 2023

Mugler firma la prossima capsule H&M

Mugler x H&M
La campagna Mugler x H&M (ph. courtesy of H&M)

H&M ha annunciato la sua prossima collaborazione con Mugler, che verrà lanciata online e in negozi selezionati nella primavera del 2023. Infoltendo la lunga lista di brand che hanno creato capsule collection ad hoc (tutte sold out nel giro di poche ore), che comprende tra gli altri Lanvin, Karl Lagerfeld, Balmain, Stella McCartney, Simone Rocha e Giambattista Valli, il colosso del fast fashion svedese ha scelto ora la maison disegnata da Casey Cadwallader.
Realizzata a quattro mani con la head of design del gruppo, Ann-Sofie Johansson, la linea presenta una serie di remake d’archivio speciali, in edizione limitata, e racchiude l’essenza stessa di Mugler, uno stile ribelle, sexy e ultraglam. La silhouette dei capi è quella tipica della griffe: spalline grandi e strutturate e forte attenzione al punto vita, con enfasi sulle forme e le linee del corpo. «La storia delle designer collaboration di H&M è leggendaria e pionieristica», ha spiegato l’azienda in una nota ufficiale. «Per quasi due decenni, H&M ha democratizzato l’alta moda, offrendo al pubblico globale la possibilità di possedere pezzi speciali della storia del design di fascia alta». L’uscita della capsule collection innescherà di certo una corsa contro il tempo, per accaparrarsi un pezzo prima del prevedibilissimo esaurimento scorte, buona fortuna!

La campagna Mugler X H&M

Brunello Cucinelli lancia i profumi del brand

Cucinelli profumo
La presentazione dei nuovi profumi firmati Brunello Cucinelli

Dopo gli occhiali, realizzati da Luxottica, Brunello Cucinelli annuncia il debutto nell’universo dei profumi, creati in licenza da EuroItalia, azienda che produce e distribuisce fragranze e cosmetici di bellezza per brand di proprietà e in licenza a livello mondiale.
I prime due, Brunello Cucinelli pour Femme e pour Homme, sono stati presentate in anteprima a Milano il 28 marzo, nella prestigiosa cornice del Museo nazionale scienza e tecnologia Leonardo da Vinci. Entrambi traggono ispirazione dall’amata terra umbra del ”re del cashmere”, e mirano ad armonizzare tra loro diversi elementi ispiratori, come il dolce paesaggio collinare della regione, puntellato da alti ed eleganti cipressi, l’antica storia dei suoi piccoli borghi, il gusto dell’arte medioevale, la spiritualità e la forza degli ideali. «Diversi anni fa», racconta l’imprenditore, «quando scomparve un mio carissimo amico che produceva essenze aromatiche, un’anima bella, sognai che un giorno avrei dedicato a lui un nuovo prodotto che lo ricordasse».

Brunello Cucinelli profumi
Brunello Cucinelli pour Femme e pour Homme

Dolce&Gabbana porta l’alta moda in Valle d’Itria

Dolce Gabbana alta moda

Ormai la Puglia è diventata uno dei set più ambiti per i grandi eventi organizzati dalle principali maison. Dopo Dior a Lecce e Gucci a Castel del Monte, l’appuntamento dell’estate 2023 sarà con Dolce&Gabbana. Continua, così, il viaggio attraverso il Belpaese di Domenico Dolce e Stefano Gabbana, intrapreso nel 2012, anno della presentazione della loro prima collezione Alta Moda a Taormina. La nuova tappa di questo ideale grand tour italiano sarà la Valle d’Itria.
Dopo i meravigliosi fashion show siciliani, dunque, saranno i paesaggi pugliesi a fare da sfondo alle creazioni della maison, in dialogo col prezioso patrimonio manifatturiero e artistico locale e la più autentica tradizione popolare. Le sfilate haute couture D&G sono sempre eventi spettacolari, non solo per le location, luoghi iconici come piazza Pretoria a Palermo o Palazzo Vecchio a Firenze, ma anche per la preziosità dei capi, così raffinati da essere considerati vere e proprie opere d’arte. Con questo progetto, inoltre, il marchio porta gli ospiti del jet set internazionale nei luoghi che rendono famosa l’Italia.
Top secret, per ora, buona parte del progetto, di cui si saprà qualcosa in più, plausibilmente, nei prossimi mesi. Intanto, gli inviti per gli amici del brand, da Kim Kardashian a Sharon Stone, potrebbero essere già partiti.

La collezione Dolce&Gabbana Alta Moda p/e 2017, presentata a Palermo

Trussardi dice addio anche ai direttori creativi

Gmbh designers
Benjamin A. Huseby e Serhat Işık

Le più recenti notizie su Trussardi non sono delle migliori, dopo le dimissioni dell’intero consiglio di amministrazione, avvenute il 2 marzo, che hanno portato a quelle del CEO, Sebastian Suhl, in carica dall’ottobre 2020. Una sfilza di dipartite che solleva interrogativi sul futuro della casa di moda italiana, anche perché l’ultimo addio, in ordine di tempo, è stato quello dei designer Serhat Işık e Benjamin A. Huseby, fondatori di GmbH nonché direttori creativi della maison del levriero. Il duo, entrato in azienda tre anni fa, rappresenta una delle voci più interessanti nel panorama fashion europeo e il compito affidatogli, ovvero guidare la rinascita di Trussardi attraverso una rielaborazione efficace del suo heritage, stava portando a buoni risultati. A febbraio, Huseby e Işık hanno presentato la loro terza (e ultima) collezione durante la settimana della moda milanese autunno/inverno 2023-24, nel cui calendario il marchio era rientrato nel 2022, dopo cinque anni di assenza.

Beyoncé e Balmain, la collezione couture sulle note di Renaissance

Beyonce Balmain collezione
Beyoncé in Renaissance Couture (ph. courtesy of Balmain)

Olivier Rousteing, direttore artistico di Balmain, e Beyoncé hanno presentato Renaissance Couture, collezione disegnata dalla cantante in collaborazione con la maison parigina: 17 spettacolari look, ispirati ciascuno a un brano dell’ultimo album della popstar, non solo dalla musica, ma anche dai testi delle canzoni. A corredare ciascun outfit, alcune note del creative director della label, in cui svela come lui e Beyoncé abbiano dato forma all’originaria ispirazione musicale. Il lavoro è partito a settembre e la capsule nasce da un assiduo lavoro di squadra; Beyoncé, Rousteing, la stylist Marni Senofonte e il team design di Balmain hanno unito le forze per cinque mesi, riuscendo, nonostante i calendari “spietati” di fashion week e concerti e le differenze di fuso orario, a lavorare attraverso centinaia di scambi tra WhatsApp, Zoom e mail, al fine di modificare gli schizzi in proposte concrete, per poi convertirle in creazioni d’eccezione. Due degli outfit in questione hanno già avuto il loro battesimo di fuoco all’inizio dell’anno, sfoggiati da Queen Bey ai Grammy e ai Brit Awards, per scoprire gli altri sarà necessario attendere ancora un po’.

Alcuni look della collezione Renaissance Couture (ph. courtesy of Balmain)

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