Pic-Nic Affair fa rivivere a Favignana il mito di Atlantide tra arte, musica e cultura

Accadono cose che spingono a farsi domande; passa un minuto oppure anni e poi la vita finalmente risponde, mostrandoti a Favignana un evento fuori dal comune che insinua, negli oltre 400 ospiti presenti a luglio sull’isola, il dubbio che i resti di Atlantide, di ciò che raccontava Platone nei dialoghi Timeo e Crizia nel IV secolo a.C., giacciano qui sommersi:

«Davanti a quella foce che viene chiamata, come dite, Colonne d’Ercole, c’era un’isola. Tale isola, poi, era più grande della Libia e dell’Asia messe insieme, e a coloro che procedevano da essa si offriva un passaggio alle altre isole, e dalle isole a tutto il continente che stava dalla parte opposta, intorno a quello che è veramente mare (24e-25a) […] In tempi successivi, però, essendosi verificati terribili terremoti e diluvi, nel corso di un giorno e di una notte, tutto il complesso dei vostri guerrieri di colpo sprofondò sotto terra, e l’Isola di Atlantide, allo stesso modo sommersa dal mare, scomparve (25c-d)» – Platone, Timeo

Pic-Nic Affair eventi 2022
Uno dei DJ-set organizzati da Pic-Nic Affair sull’isola

Pic-Nic Affair, arte, musica e natura nell’experience sull’isola siciliana

Pic-Nic Affair, attraverso il suo mix di arte, musica e natura, riporta in vita con la sua potente energia creativa la mitica isola sprofondata “in un singolo giorno e notte di disgrazia” per opera di Poseidone, mostrandone l’assoluta, eterea e a tratti fragile bellezza attraverso performance ed installazioni curate dall’art advisor russa Maria Abramenko. A spiegare la trans-romantic experience di Pic-Nic Affair svoltasi al Favignana Mangia’s Resort  è Jacopo Pizzicanella, cardiologo della Clinica Universitaria di Chieti e fondatore con Luca Ciarpella e Martino Benvenuti di un nuovo movimento culturale, capace di unire esteti contemporanei a caccia di ricordi indelebili.

Pic-Nic Affair party
Il party tenutosi a Favignana nella tre-giorni di Favignana

«La prima volta che ti parlarono di Atlantide la ricordi? Come l’hai immaginata? Sommersa? In rovina? Sospesa tra le nuvole ed intrisa dei venti? Nelle luci del futuro? Sfugge al conoscere, si insinua nel desiderio della ricerca, delude e respinge chi la cerca avidamente. Tutti noi per un attimo abbiamo immaginato dove fosse la città che Timeo e Crizia narrarono. Il mito si fa desiderio, psicologia di ciò che non potremo mai avere, come l’acqua nelle nostre mani. Perché non è toccata a te trovarla? Forse il motivo non lo troverai nella soggettività del “non giudizio” che deriva dalla purezza della sola “idea” dell’anima. Atlantide è libera e liberi sono i suoi cittadini, se il pregiudizio cadrà la troveremo dentro noi stessi. La Repubblica Trans-Romantica vi dà il benvenuto, siate amici, siate sereni in questi tre giorni e cercate l’aurora boreale nel mediterraneo; lì troverete ciò che rimane di Atlantide».

Tre giorni di eventi e suggestioni tra DJ-set e progetti artistici

Ad aprire e chiudere la tre giorni di emozioni non-stop, tra sirene e tritoni che si aggiravano sull’isola siciliana in un’atmosfera mitologica, quasi trascendentale, sono stati DJ internazionali come Simone de Kunovich, Franz Scala, Marvin Jam, Alexita+KiMa, Cool3ra e TSOS. I loro blocchi musicali ipnotizzanti hanno introdotto le performance di Edoardo Dionea Cicconi, Lilli Moors, Agnes Questionmark ed Emiliano Maggi, capaci di coinvolgere emotivamente tutto il pubblico presente.

The Nymphis Orchestra, l’artwork di Emiliano Maggi

I quattro hanno dato vita a progetti in cui natura, luce, acqua e musica si sono fusi con l’ambiente che li ospitava. Nell’area monumentale di Camparia, il romano Emiliano Maggi ha presentato il progetto performativo The Nymphis Orchestra raccontando, in un’atmosfera surreale, rafforzata anche dalla sua presenza in scena, il mito delle ninfee che, in fuga dalla voracità degli déi, si sono trasformati in tronchi per poter sopravvivere. L’artista tramuta questi ultimi in chitarre elettriche, riuscendo a liberare con un tocco lieve il canto delle ninfee imprigionate. 

Emiliano Maggi artista
Un momento di The Nymphis Orchestra 

Le opere di Edoardo Dionea Cicconi, il film di Lilli Moors

A Cala del Pozzo, presso Cibo Chiacchiere e Vino, Edoardo Dionea Cicconi con la sua installazione 150-93 ha illuminato il tempo e lo spazio condiviso dagli oltre 400 partecipanti sui 37 km di terra di Favignana. Suggestivo il nome scelto per l’opera, che indica la distanza della terra dal sole: 150 milioni di km o 93 milioni di miglia. Con Specchio di giorno, trasparente di notte, poi, Dionea Cicconi ha mostrato il fenomeno fisico della rifrazione, che si verifica quando un fascio di luce incontra in modo obliquo la superficie di separazione di due mezzi trasparenti. La scultura di giorno assorbe l’energia circostante, riflettendo lo spazio in cui è immersa. Al tramonto la materia si dissolve, fino a diventare del tutto trasparente di notte.
Sempre qui, durante il party Cloud of Atlantis, la regista berlinese Lilli Moors ha presentato Mistress of the Inner World, film che, già proiettato all’ ASVOFF Fashion Film Festival di Parigi, ha ricevuto una menzione d’onore all’Art & Experimental Film Festival di New York.

installazioni site specific Sicilia 2022
Vista notturna dell’installazione di Edoardo Dionea Cicconi

Sirenomelia, il mito della sirena riletto da Agnes Questionmark

Al legno di Maggi e alla luce di Dionea Cicconi si è contrapposta l’acqua di Agnes Questionmark, che per l’occasione ha inscenato Sirenomelia. Prigioniera di un corpo deformato dalle gambe fuse insieme sin dalla nascita, a richiamare la coda della mitologica creatura acquatica, con aspetto femminile nella parte superiore del corpo e di pesce con pinna caudale in quella inferiore, l’artista ha interpretato la sindrome della sirena, conquistando con la bellezza della sua diversità e i lenti movimenti realizzati in acqua. 

Agnes Questionmark
Sirenomelia, Agnes Questionmark

Pic-Nic Affair è riuscita nell’intento di creare una comunità di nuovi viaggiatori, desiderosa di vedere l’altro e l’altrove con occhi nuovi, condividendo nuove esperienze di viaggio, progetti artistici e un mondo relazionale ideale, creando paradossalmente, come sostiene Marcello Mastroianni in Mi ricordo, sì, io mi ricordo, «attesa e nostalgia del futuro». Nel documentario, infatti, il grande attore italiano si interrogava: «Chissà, forse il fascino del viaggiare sta in questo incanto, in questa paradossale nostalgia del futuro. È la forza che ci fa immaginare – o illudere – di fare un viaggio e trovare, in una stazione sconosciuta, qualcosa che potrebbe cambiare la nostra vita.»  Alla fine dell’experience siciliana di Pic-Nic Affair, sorge la fatidica domanda: a quando il prossimo viaggio?

Nell’immagine in apertura, l’installazione site-specific realizzata a Favignana da Edoardo Dionea Cicconi per Pic-Nic Affair

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