Sguardo al passato ed eleganza senza tempo: uno scorcio sulla Milano Fashion Week

La Milano Fashion Week donna ha chiuso i battenti, lasciandoci immersi nella moda per l’Autunno Inverno 2024 2025. Sfilate à gogo in calendario ufficiale e fuori, presentazioni acca ventiquattro sparse per il circondario della città meneghina e front row pullulanti di star e immancabili influencer provenienti da ogni dove. In questa terza tappa del tour delle capitali della moda, i designer hanno proposto per la donna  (e per l’uomo, se pensiamo alle innumerevoli collezioni co-ed) una visione per la stagione fredda che verrà che si manifesta attraverso un’eleganza sognante intrisa di pragmatismo. Da un lato, un’allure senza tempo che si intreccia con la voglia di sperimentare intrinseca del fashion world, dall’altro la praticità del quotidiano che si estende dai capispalla agli accessori. Una prospettiva questa, che fa da specchio al contemporaneo e ne soddisfa le esigenze sempre più esigenti: in un presente in cui tutto scorre all’impazzata, ma in cui la voglia di esibire uno stile impeccabile non tende a disinfiammarsi, l’eleganza per tous les jours, con accenti avanguardisti e nuances provocatorie, diventa l’unica forma di espressione possibile. 

Da Moschino a MSGM, da Fiorucci a Jimmy Choo, tra gli altri, tutti hanno portato in passerella (o altrove) un racconto avvincente di moda, design e identità che traduce questa rappresentazione semplice ed efficace della femminilità (e della maschilità) versione Autunno Inverno 2024 2025.

Moschino presenta durante la Milano Fashion Week la prima collezione Autunno Inverno 2024 2025 di Adrian Appiolaza

Azzerare per ripartire, questo l’intento di Adrian Appiolaza per la sua Collezione 0. Per il suo debutto come Direttore Creativo di Moschino, il designer si rivolge al prestigioso passato della maison e al suo fondatore Franco Moschino, attingendo a piene mani dal suo vocabolario per creare però, il suo di linguaggio.  E dunque, sartorialità e maestria artigianale e poi simboli e gesti che esprimono l’ideologia moschiniana di pace e amore, l’ironia, l’irriverenza, la provocazione e le immagini iconiche sono i points de départs di questa collezione donna Autunno Inverno 2024 2025, che però si rivolge a una nuova generazione di utenti. Appiolaza infatti, rovista nell’archivio della casa di moda e propone abiti e accessori già visti (e amati), ma li reinterpreta nelle proporzioni e negli intenti. Capi classici e dal taglio sartoriale svelano l’effetto sorpresa. Quel trompe l’oeil tanto amato da Franco Moschino diventa una costante: le perle e la cravatta, il foulard o il denim, scomposti e ricomposti, girati e ribaltati, divengono altro da sé fino ad essere totalmente normalizzati. I punti interrogativi che ricorrono su maxi abiti mettono tutto in dubbio e ci spingono alla riflessione. Una collezione, quella portata in passerella dal neo designato creative director, che ripercorre la storia di Moschino per scriverne una nuova, la sua. Ripescando dettagli dal sapore nostalgico – il trench, il cappello da cowboy, gli occhiali da sole e la gonna da flamenco in primis – Adrian Appiolaza si apre così al futuro, preservando e celebrando quell’idea potente di allegria e joie de vivre, tanto cara a Moschino. 

Milano Fashion Week Autunno Inverno
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James Long celebra il cinquantesimo anniversario di Iceberg alla Milano Fashion Week donna con la sua collezione per l’Autunno Inverno 2024 2025

La sfilata alla Pelota celebra il cinquantesimo anniversario del brand, nato nel 1974. Il direttore creativo James Long per l’occasione attinge a piene mani dall’archivio storico, ma con un obiettivo ambizioso: riportarne alla luce i tesori, proiettandoli in una visione avanguardista e dando nuovo slancio all’energia positiva, che esprime l’essenza stessa di Iceberg, da sempre portatore di una visione ottimista. Autenticità e alta qualità da un lato, audacia e stile incisivo dall’alto, riproposti e aggiornati secondo uno spirito innovativo. 

I coat a taglio vivo sono eleganti e versatili: double face – ecopelle da una parte e con un motivo a spina di pesce dall’altra – possono essere indossati da entrambi i lati. I cappotti scozzesi con cerniera metal rimandano  all’estetica Anni 80 del marchio. La maglieria, protagonista in casa Iceberg fin dalle prime collezioni, è riproposta da Long sotto forma di capi dalle estremità extralong e declinata su capispalla kinitted, easy to wear.  Lo stile everyday, che esemplifica appieno la filosofia della maison, è diluito su un  blazer a doppio petto caratterizzato da un fish bone pattern e maniche in finto montone, designato come capo iconico della collezione del cinquatesimo anniversario.  E ancora, su giacche da motociclista con frange in ecopelle soft e check shirt con pannelli a contrasto con motivi a plaid di varie dimensioni, che ricreano un effetto ottico dinamico.

L’heritage del marchio è  celebrata anche attraverso i dettagli iconici hardware come le cerniere e gli occhielli che si impongono su  tutti i capi della collezione: dal sofisticato dress in chiffon e il maglione a coste con collo a imbuto, fino ai tacchi e alle borse, tutte rifinite con l’inistinguibile monogramma del logo Iceberg.

Milano Fashion Week Autunno Inverno
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Iceberg
Iceberg
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La collezione Autunno Inverno 2024 2025 di Calcaterra alla Milano Fashion Week donna è un tributo alla materia

La sfilata Autunno Inverno 2024 2025 di Daniele Calcaterra celebra la materia, intesa nel significato originale del termine, che attraversa tutta la collezione del brand e definisce una nuova evoluzione del designer, sempre animato da spirito da rabdomante. Nel vasto panorama della ricerca, lo stilista parte dalla sostanza delle cose e la plasma, attualizzandola e ridefinendone i volumi e dando vita a un’opera pregna di stile senza tempo e ugualmente sperimentale, eppure durevole. Lane preziose, cotoni, shetland, seta, alpaca e upcycled fur, la materia è lavorata e trasformata nelle geometrie. Un fil rouge è rappresentato dei simboli tratti dalla natura, come i due fiori che si riversano su tutte le proposte della collezione,  il giglio puro e la peonia.

Nemmeno la scelta dei colori è casuale, sottolineando il legame materico con il quotidiano ed evocando una palette autunnale tinta da bianco latte, grigio cenere, torba, zafferano, dattero e bordeaux.

Calcaterra
Calcaterra
Milano Fashion Week Autunno Inverno
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Calcaterra
Calcaterra
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Rave Review per la collezione Autunno Inverno 2024 2025 prosegue il suo percorso sperimentale in un’ottica riflessiva

Marchio di moda con sede a Stoccolma  e fondato nel 2017 dalle designer Josephine Bergqvist e Livia Schüc, Rave Review combina sostenibilità e design d’avanguardia. Il brand, pur prestando grande attenzione all’artigianato, attinge a materiali deadstock in un’ottica di upcycling, e dando vita così ad un numero limitato di capi unici. 

Hauntology, questo è il titolo della collezione Autunno Inverno 2024 2025 del fashion brand che trasforma il passato in chiave contemporanea, si pone come un rimando alle esperienze personali, rimembrando i giorni di curiosità adolescenziale. Rave Review ci invita a rivivere l’emozione di esplorare il guardaroba come un tesoro dimenticato, riassemblando frammenti del passato in un connubio tra vecchio e nuovo. Gli abiti, realizzati con materiali riproposti, rievocano forme di epoche passate, abbracciando estetiche vintage che spaziano dagli anni Sessanta alla moda Y2K. L’essenza hauntologica permea l’intera collezione, in cui la chiave di lettura non è la nostalgia di un’epoca trascorsa, bensì il ricordo inquietante di un potenziale ormai perduto. Tartan, organza, maglie a rombi, stampe leopardate e una palette dai toni scuri contribuiscono a incarnare l’atmosfera di un “preppy gone wrong“. Silhouette destrutturate e l’uso sapiente del patchwork conferiscono uno stile punk ma raffinato, arricchito da accessori come calzini, collant e scaldamuscoli, realizzati in collaborazione con Happy Socks LAB.

La collezione non è solo un’ode al mix di stili audaci ma rappresenta anche un viaggio riflessivo per il marchio stesso. Rave Review riafferma la sua maturità attraverso questa collezione, sottolineando che crescere significa abbracciare con sicurezza le proprie stranezze e mostrarle con fierezza all’esterno.

Milano Fashion Week Autunno Inverno
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Rave Review
Rave Review
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Il fotoromanzo di Fiorucci alla Milano Fashion Week donna

Anche Fiorucci alla Milano Fashion Week, per la sua collezione e Autunno Inverno 2024 2025 ha scelto di guardare indietro per raccontate il suo futuro. In particolare, il brand fashion ha recuperato un linguaggio narrativo molto popolare in Italia, dove è nato, negli Anni 60 e 70 e ormai andato in disuso:  il fotoromanzo, l’iconico racconto a immagini di storie d’amore. 

Fiorucci ha collocato una telecamera di fronte alla ricostruzione di una fermata del tram con una panchina. Elemento chiave nella storia è una signora eccentrica che dispensa caramelle colorate, dotate di un potere magico capace di suscitare innamoramenti. La concatenazione di avvenimenti conduce a sorprese, nuove connessioni, inaspettati ritrovamenti e, come da tradizione, ad un lieto fine. 

Milano Fashion Week Autunno Inverno
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Fiorucci
Fiorucci
Fiorucci
Fiorucci
Fiorucci

Nella collezione per la prossima stagione fredda di Francesca Murri, Direttrice Creativa, presentata sullo sfondo di questa immersiva vicenda, i classici del guardaroba, in armonia con la visione utopica del marchio, sono ripensati e reinterpretati, instaurando un filo continuo tra heritage e sperimentazione

Dettagli versatili e trasversali si intrecciano armoniosamente con i tessuti delle collezioni maschili e femminili, abbracciando una vasta gamma di materiali che vanno dal denim alla lycra, conferendo un rinnovato carattere a ciascun capo. Il denim si afferma come un elemento indispensabile per il giorno, mentre la lycra si reinventa, adattandosi con eleganza alle atmosfere notturne. Ricami sofisticati e complessi adornano sia gli abiti formali che quelli in organza, mentre l’intimo, si integra all’outfit. La felpa classica rivisitata, diventa un eloquente statement quando indossata con reggicalze a vista, aprendo così nuove prospettive espressive. Gli accessori si trasformano in veicoli di una sorta di “sugar coating, esplorando simboli, colori e volumi che narrano storie audacemente fantasiose, come gli orecchini a forma di rossetto o lecca-lecca.

Milano Fashion Week Autunno Inverno
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Fiorucci
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Fiorucci
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Fiorucci

La maglieria, con filati pregiati e naturali, sorprende per volumi inattesi e accattivanti combinazioni di materiali non convenzionali, ridefinendo gli equilibri estetici con un tocco contemporaneo. Stampe e artwork d’archivio, reinterpretati in chiave contemporanea, creano un legame cool che congiunge il passato con il futuro, conferendo dunque alle creazioni di Fiorucci una dimensione intramontabile.

MSGM porta alla Milano Fashion Week donna la sua visione di femminilità per l’Autunno Inverno 2024 2025

Trasportandoci nell’universo dei cigni aristocratici di Truman Capote, Massimo Giorgetti abbraccia con entusiasmo l’idea di una femminilità liberamente ribelle, immune all’ordinario. Se Capote narrava di “eroine tragiche” intrappolate in una gabbia dorata di codici e convenzioni, MSGM dà vita a una nuova generazione di donne che continuano a sovvertire le categorie esistenti e a infondere creatività là dove regna l’inerzia. Quasi come un’opera cinematografica, la collezione sembra seguire una sceneggiatura ispirata da Capote.  Il suo gusto per le atmosfere raffinate, le personalità uniche e i luoghi intrisi di piacere e cultura si fonde con l’ossessione di MSGM per i ritrovi urbani, come bar e ristoranti, dove le energie si intrecciano e la città prende vita. Attraverso la prospettiva di MSGM, le suggestioni della Côte Basque si riflettono dunque in una narrazione contemporanea dalle sfumature oscure. 

Il passato si svela attraverso una lente distorta, con l’heritage borghese dei cigni che si frantuma sotto l’azione decisa di zip e si punteggia di borchie di cristallo. L’evoluzione di MSGM si rivela sofisticata, più pulita e intensa: la palette dai toni smorzati fluttua tra il grigio mastice e l’antracite, crema e cipria, arricchita da accenti di lipstick red e azzurro ceruleo, immersa in un mondo deep black.

I piatti, i bicchieri e i lampadari di cristallo – simboli di salotti dell’upper class – sono trasposti sui capi attravero pennellate vivide, grazie all’opera dell’artista belga Jan De Vliegher. Gli ospiti dello show si immergono in un setting surreale che ricrea l’ambiente sfarzoso, ma al contempo benpensante, di un ricevimento newyorkese.

N21 porta l’anarchia sul catwalk della Milano Fashion Week

«Ho voluto raccontare un mondo femminile che non ha un solo punto di vista ma che riesce a contenere la drammaticità, la giocosità, la leggerezza e la sensualità. Tutto in un racconto disincantato che procede dall’osservazione del reale. Senza farmi condizionare e deviare da concetti e preconcetti». Così Alessandro Dell’Acqua, Direttore Creativo di N21, racconta la sua collezione Autunno Inverno 2024 2025 presentata durante la Milano Fashion  Week. 

Glamour Anarchico è il titolo di questo ultimo sforzo. L’intento messo in scena è quello di costruire un nuovo bon ton demolendone l’idea arcaica, pur preservando forma e volumi, tecniche di sartoria ed effetti. Come risultato la collezione emana un’atmosfera di Haute Couture degli anni Ottanta, con il fascino irresistibile degli abiti da cocktail e la praticità senza tempo dei tailleur in lana bouclé. «Ho affrontato il bon ton con il chiaro intento di distruggerlo e ho analizzato tutte le situazioni di costruzione che si presentavano nelle tecniche della Haute Couture del decennio 1980. È come se avessi affondato lo sguardo nelle immagini di una storia della moda che ripete sé stessa ma l’ho fatto riemergere pieno di lampi di luce nuova» spiega il designer. 

Milano Fashion Week Autunno Inverno
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Milano Fashion Week Autunno Inverno

La Collezione prende il via con un tailleur in panno nero, tagliato al vivo e impreziosito da cristalli e jais, un punto cardine che ispira gli altri capi a riconsiderarsi attraverso audaci tagli e proporzioni. «Mi è nata una visione di erotismo nichilista che non deve richiedere un’autorizzazione per esprimersi e che ha in sé un pizzico di anarchia che sfocia in un senso di libertà. Ecco perché ho costruito look che nascono da abbinamenti inusuali utilizzando soluzioni basiche su soluzioni che esprimono una ricerca di immagini inconsuete capaci di riflettere situazioni non viste.» prosegue Dell’Acqua. 

Le gonne e gli abiti si costruiscono con pannelli aperti, incorporando sottovesti o perfino look nude, creando un’atmosfera di anarchia che si rifiuta di nascondere il manifesto distacco dalle regole convenzionali. Ci sono poi maglioni in marabu, come le stole che si sovrappongono ai cappotti in lana bouclé dal taglio maschile, appoggiati su camicie in crêpe de Chine e gonne in paillettes con dettagli floreali applicati. I cappotti in eco pelliccia animalier si abbinano al rosso dei guanti in pelle e coprono mini abiti  neri e in crêpe de Chine con orli ricamati.

Gli accessori sono essenziali e dialogano con la collezione e dunque, le iper-femminili  slingback con ricami di cristalli e stringhe che richiamano la linea dei bustier convivono con stringete dal moood più maschile. 

Ne emerge un insieme di immagini contrastanti che sembrano scaturire da uno spirito anarchico emancipato dalle consuetudini della cultura tradizionale. Ciò è reso possibile  grazie a una reinterpretazione dell’idea di libertà che la moda custodisce e diffonde attraverso uno storytelling privo di riferimenti e di convenzioni.

La collezione Autunno Inverno di MAX MARA è un’ode alla scrittrice Colette

Le parole profonde e appassionate di Colette permeano l’atmosfera dell’Autunno Inverno 2024 2025 di Max Mara. Con la stessa franchezza della famosa scrittrice (che dichiarava che “l’amore non è un sentimento onesto”) moderna, sobria e profondamente evocativa, il brand ne ripercorre il pensiero e gli intenti. La donna forte e indipendente incarnata da Max Mara si fonde così con lo stile Belle Époque, il glamour demi-monde e la sensualità

La collezione si ispira alle fotografie in bianco e nero delle bellezze della Belle Époque nel Bois. La silhouette ovoidale di influenza giapponese degli anni ’10 dà vita a nuovi cappotti, alcuni con maniche a kimono, altri con ampio volume sul retro. Realizzati in melton di cashmere e soffice tessuto di cammello e alpaca, o lavorati a maglia con bordi finiti al laser, questi capi esplorano nuove forme e volumi.

Milano Fashion Week Autunno Inverno
Milano Fashion Week Autunno Inverno
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Milano Fashion Week Autunno Inverno
Max Mara
Max Mara

Colette affermava che “esistono intenditori di blu proprio come esistono intenditori di vino“. Max Mara adotta allora un navy inchiostro scuro e un cobalto da abbinare al nero corvino e al grigio fumo. La collezione rievoca anche al gusto di Colette nel vestirsi da uomo e include i grandi classici del guardaroba come gli impeccabili cappotti da ufficio, i caban e le iconiche giacche Max Mara. 

Jimmy Choo riporta in auge il glamour degli Anni 90 per la sua collezione Autunno Inverno

Per la collezione Autunno Inverno 2024 2025, Jimmy Choo si ispira agli anni formativi della maison, rievocando lo stile paradossale degli Anni 90 attraverso una prospettiva contemporanea. Il risultato è una collezione di classici rivisitati che attinge alla ricca eredità del marchio per ribadire i suoi codici e la sua identità.

Sandra Choi, Direttore Creativo, spiega: «Questa collezione esplora un’estetica femminile tipicamente britannica. Stavo riflettendo su quel momento degli Anni 90 in cui mondi diversi si scontravano – modelle, YBAs e persone dell’alta società. È anche il periodo in cui è nato Jimmy Choo. C’era un distintivo minimalismo, un classicismo, ma sempre con un tocco di eccentricità.»

Jimmy Choo Autunno Inverno 2024 2025
Jimmy Choo Autunno Inverno 2024 2025

La collezione autunnale si sviluppa dunque lungo l’asse dei contrasti: look audaci e influenzati dallo stile biker che richiamano l’atmosfera delle strade convivono con linee raffinate dall’eleganza iperfemminile. La pelle nera morbida come la seta definisce silhouette eleganti, mentre i tacchi slanciati e i cristalli scintillanti conferiscono un tocco malizioso. Forme nitide e pelli morbide creano una dicotomia in ogni capo. In questo, si riscontra una fusione tra lo spirito di Londra e l’anima di New York, due città la cui estetica distintiva ha contribuito a definire il decennio: un connubio tra vecchio e nuovo, levigato e rifinito.

L’ispirazione per la collezione proviene dall’archivio di Jimmy Choo. Per il giorno, l’influenza classica del biker boot di Jimmy Choo si riflette in stili incisivi con un tocco ribelle e androgino. Il biker Brooklin, omaggio allo status cool del quartiere negli Anni 90, è proposto in varianti alla caviglia o al ginocchio, con una fibbia Diamond di Jimmy Choo.

Il Marlow Diamond è un mocassino street-smart con suola flatform dalle proporzioni creeper, mentre il modello Carolyn propone un gioco di trompe l’oeil, fondendo una sabot Mary Jane in pelle spazzolata color latte con uno stivale calza in tech-knit, blu navy.

Scarlett poi è un modello chiave, proposto in morbida pelle nappa rossa, declinato nella versione tacco a spillo o stivaletto e in diverse altezze applicate sull’iconico tacco Drop di Jimmy Choo, che ricorre anche sulla pump Ixia, con superficie a rete punteggiata di cristalli come gocce di rugiada.

Anche le borse riflettono le fusioni di stili e prospettive della collezione. Il Diamond Tote è la new entry della famiglia Jimmy Choo, proposto in morbida pelle oppure in versione a spina di pesce con cristalli applicati su tutta la superficie. La Diamond Shoulder, compatta e da portare sotto braccio, strizza l’occhio alla quintessenza degli accessori degli anni ’90 con un nuovo taglio Jimmy Choo, con una finitura lucida su tutta la superficie, accentuata dalla chiusura a busta con catena metallica Diamond.

La Bon Bon East West infine, proposta per l’estate, è in morbido vitello lucido color latte, con hardware Diamond che fa da contrappunto alla sua caratteristica morbidezza.

Nell’immagine in apertura un look dalla sfilata di Moschino

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