Sethu e tutti i colori del suo buio

Prima il palco dell’Ariston e la popolarità accecante che quel teatro, un vero tempio della musica, comporta. Un periodo intenso e carico di emozioni in cui la frenesia non ti dà il tempo di porti delle domande e non puoi fare altro che goderti le luci della ribalta. Poi, come un contraccolpo inaspettato, demoni che tornano a bussare alla tua porta e che ti fanno ripiombare in un buio che pensavi dissolto. Sethu, cantautore savonese classe 1997, definisce la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2023 come il periodo più bello della sua vita. Terminata quell’esperienza, però, per il cantante di Cause perse iniziano ad accumularsi una serie di interrogativi che lo costringono a fare i conti con un passato forse non del tutto risolto e con le aspettative del presente, che alcune volte possono diventare insostenibili.

Sethu sente l’esigenza di affrontare quel mostro che si porta dentro andando in terapia e iniziando un percorso con se stesso. Il risultato di questo cammino si chiama Tutti i colori del buio, il primo album del cantautore (al secolo Marco De Lauri). Nelle 11 tracce che compongono il suo disco d’esordio, in tutti i negozi digitali da venerdì 17 maggio, Sethu racconta con onestà la sua essenza più profonda. La musica ha per lui un potere lenitivo, capace di esorcizzare stati d’animo e complessità. Un progetto intimo anche per la scelta di Marco e del fratello gemello Jiz di incidere tutti i brani nella camera della loro casa milanese e non in uno studio di registrazione.

Il “buio” di cui parla Sethu non è monocolore, non è solo bianco o solo nero, ma ha una serie di sfumature e sfaccettature. Con questo disco il cantautore condivide la sua esperienza personale con la speranza che, chiunque si trovi a vivere le sue stesse difficoltà, possa trovare conforto nelle sue canzoni.

Il prossimo 24 maggio parte dal MI AMI Festival di Milano, presso il Circolo Magnolia, il primo appuntamento live dell’estate, in cui i fan avranno modo di ascoltare i nuovi pezzi inediti dal vivo. Dal mese di giugno, poi, altre date imperdibili: il 6 giugno Sethu si esibirà al parco Appio di Roma, il 21 giugno a Londa (FI) durante il Festival della Montagna Fiorentina, il 9 luglio a Torino presso lo sPAZIO211 Open Air. Si procede con un appuntamento a Lucca, il 12 luglio, in occasione del Festival Borgo a Mozzano, a cui segue una data presso Praticio Rock, a Gattatico (RE), il 19 luglio. Chiudono infine: un’esibizione a Padola (SA), l’11 agosto, durante il Mob Festival; e una a Savona per il Savona Street Fest.

Sethu
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«Raccontare con la musica quello che vivi è un po’ come venire a fare i conti con i tuoi problemi»

Tutti i colori del buio è il tuo album d’esordio. Il “buio” di cui parli è uno stato d’animo che hai vissuto e che decidi di raccontare dopo un lungo lavoro con te stesso. Ti va di parlarcene?

 È un disco che ho scritto nell’ultimo anno. Racconta un po’ del mio periodo post-Sanremo, che è stato l’anno più bello della mia vita. Dopo che si è spenta la magia di Sanremo è arrivato per me un periodo di buio. Un momento in cui mi sono guardato dentro e ho affrontato problematiche di ansia e depressione che portavo con me da tanto tempo andando in terapia. L’album fotografa un po’ questo momento ma in realtà è tutto molto fresco. Ci sono canzoni che sono ancora delle ferite aperte per me, brani che ho scritto in 5/6 mesi durante questo periodo. In Tutti i colori del buio racconto tutte queste sfumature e questi stati d’animo.

Che ruolo ha la musica in questo? Raccontarti ti aiuta ad accendere una luce?

Sì, da una parte non è mai facile raccontare con la musica quello che vivi. È un po’ come venire a fare i conti con i tuoi problemi. Al contempo la musica mi aiuta a guardarli da fuori e a descrivermi. In qualche modo mi fa sentire meno solo.

Sethu
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«Non c’è cosa più bella di sapere di essere riuscito ad aiutare qualcuno con la tua musica»

Il Festival di Sanremo 2023 è stato per la tua carriera una grossa opportunità ma allo stesso tempo ti ha portato una serie di pressioni di cui parli anche nel disco. Alla luce di quanto accaduto, rifaresti questa esperienza?

Assolutamente, ogni esperienza ha dei lati positivi e negativi che ti formano come persona. Rifarei tutto, grazie a Sanremo posso concentrarmi sulla musica che per la mia salute mentale è una grande cosa. Per me Sanremo è stato importante non come punto di arrivo ma come punto di inizio. La cosa più bella di questo lavoro è che, descrivendo me stesso, riesco a trovare una connessione con gli altri. Non c’è cosa più bella di sapere di essere riuscito ad aiutare qualcuno con la tua musica.

C’è un brano, che si intitola Troppo stanchi, che conservi da oltre due anni nel tuo cassetto. Perché hai scelto di attendere tutto questo tempo? Ciò che racconti nel pezzo rispecchia ancora il tuo stato d’animo attuale?

Sì, ho deciso di inserirlo proprio perché rispecchia come mi sento attualmente. Emotivamente parlando sento di avere più anni di quelli che ho, non mi piace sentirmi così stanco ma a volte è quello che provo. Ho deciso di pubblicarlo adesso perché è un pezzo a cui sono fortemente legato, oltre al fatto che mi descrive molto. Mi sarebbe anche piaciuto portarlo a Sanremo.

Tutti i colori del buio
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«Volevo recuperare quella sensazione di quando eravamo piccoli e riscoprire il motivo per cui ho iniziato a fare musica»

È un album intimo non soltanto per i contenuti ma anche per il luogo in cui è stato inciso, visto che lo hai registrato nella tua camera.

Sì, lo abbiamo scritto completamente nella casa che abbiamo io e mio fratello qui a Milano. Volevo recuperare quella sensazione di quando eravamo piccoli e riscoprire il motivo per cui ho iniziato a fare musica. Penso sia stata la decisione migliore. Mi ha aiutato a far uscire delle cose che, se fossi andato in studio, non avrei tirato fuori.

In questo percorso c’è al tuo fianco tuo fratello gemello Jiz nelle vesti di produttore. Che ruolo ha per la tua vita professionale e privata?

È la persona con cui rido e con cui piango, so che è una delle poche persone con cui si può essere sereni. È tutta la vita che siamo così. Per me lui è un po’ un’ispirazione, l’ho sempre visto dedicarsi alla musica come nessun altro. Quando fai musica con tuo fratello senti di poterti esprimere come vuoi e questa per me è una cosa preziosissima.

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«Sono una persona che guarda sempre indietro al passato, perché a volte non riesco ad apprezzare il presente»

Un album con cui parli direttamente ai tuoi fan, per lo più giovanissimi, con cui hai un rapporto speciale, quasi quotidiano. Non è così?

Sì, è così. Mi piace tantissimo avere questo rapporto stretto con i fan. Alla fine siamo tutti persone, sentirli vicini a me e alla mia musica mi aiuta nel quotidiano. Ovviamente sarebbe impossibile averlo con tutti, ma con molti di loro ho un rapporto molto stretto. Mi danno una grande mano sia come artista che come persona.

Che rapporto hai con la nostalgia, un tema molto ricorrente nella tua musica?

Mi appartiene molto come sentimento. Sono una persona che guarda sempre indietro al passato, perché a volte non riesco ad apprezzare il presente. Perciò, quando scrivo canzoni, guardo molto ciò che ho vissuto, è un mio modo per esorcizzare delle cose.

«Il live è il momento in cui mi sfogo veramente e mi sento me stesso senza filtri»

C’è molto delle influenze musicali con cui sei cresciuto?

Tantissimo, dai gruppi rap della mia città ai Pink Floyd. Ho iniziato ad avere una passione per la musica e a dedicarmici perché mio padre mi faceva ascoltare le loro cassette. Ascolto molto anche la trap, e ultimamente sto riscoprendo i grandi cantautori italiani (come Cesare Cremonini, Lucio Dalla). Poi c’è Kanye West, che per me e mio fratello resta sempre una grande ispirazione da un punto di vista musicale.

Appuntamenti con la musica live?

Faremo la prima data del tour il 24 maggio al MI AMI Festival. È la prima volta che suoneremo il nuovo disco live con la band. Sarà qualcosa di diverso rispetto a quello che abbiamo portato prima e per questo sono molto gasato. Il live è il momento in cui mi sfogo veramente e mi sento me stesso senza filtri.

Sethu
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Credits

Photographer: Claudia Campoli

Stylist: Francesco Mautone

Make up artist: Alessandra Andreotti

Stylist assistant: Valentina Castellani

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