Short break in Umbria, tutto quello che c’è da sapere per una breve vacanza tra paesaggi mozzafiato

Cosa vi viene in mente quando sentite parlare dell’Umbria? Io penso a lunghe distese illuminate da una luce magica e mi sento un po’ Perugino, un po’ Pinturicchio. Ammirando questi paesaggi ti viene il desiderio di dipingerli per fermare l’attimo sfuggente.

Ma l’Umbria non è solo paesaggi meravigliosi, è molto di più. Pronti? Cominciamo il nostro viaggio virtuale da Perugia, una città molto giovane di notte ed elegante come una signora anziana al mattino. Ricche collezioni museali, mille chiese, accoglienti negozi, pasticcerie da leccarsi i baffi, trattorie di una volta ed eleganti ristoranti, numerosi locali notturni, mistici monumenti etruschi, botteghe storiche e, stavo per dimenticare, le famose cioccolaterie. Posso offrirvi un bacio perugina? “Cos’è?” Vi direbbe un abitante locale: “Vuoi un cazzotto?” E’ così che viene chiamato da loro.  

Vi consiglio di perdervi tra le viuzze medievali senza aver paura di allontanarvi dal centro, vi aspettano tante belle sorprese, ve lo assicuro. Questa città ha uno spirito giovane racchiuso tra le antiche mura. 



Imperdibili sono: il Pozzo Sorbello – una delle più rilevanti opere della maestria costruttrice etrusca, l’affresco di Raffaello nella deliziosa Cappella di San Severo, l’elegantissimo Palazzo Sorbello con una vista mozzafiato su Perugia e una ricca collezione di libri antichi, ricami, significanti opere d’arte; l’Ipogeo dei Volumni – esempio unico della maestria etrusca, un vero e proprio fiore all’occhiello dell’archeologia italiana. Vi ho stancati? Un pranzetto in perfetto stile umbro ci sta. Si mangia ciò che passa per il convento, niente capricci ed è come fare un viaggio nel tempo nell’Umbria medievale. Ecco a voi la trattoria “Dal mi’ cocco”. Mi raccomando, tenetevi leggeri a colazione, niente “trittici” da Panetteria Pasticceria Santino.



E mi raccomando, osservate le nuvole, sono talmente belle, che potete studiare la storia dell’arte universale guardandole: al mattino sono rinascimentali, al pomeriggio impressioniste e di notte, se siete fortunati, potete vedere dove, sembra, si sia ispirato Van Gogh per la sua “Notte stellata”. 



Pian piano ci spostiamo a Spello – la “Splendidissima Repubblica Giulia”. Uno dei borghi più belli d’Italia. La cittadina medievale, quasi tutta costruita in pietra calcarea, che alla sera con la luce del tramonto, diventa rosa. Questo borgo incantevole di circa 8000 anime ti regalerà emozioni uniche. Per conoscerla meglio un giretto con Ape Calessino guidato da Diego, grande conoscitore di questi posti che vi racconterà più di qualsiasi altra guida le bellezze locali.



Piccola e graziosa, Spello è importante quasi quanto Milano: ha ben 6 porte romane. Fermatevi a Spello qualche giorno, vi servirà per riempire gli occhi di bellezza e ricaricare lo spirito. L’elegantissima Andrea vi accoglierà in una delle graziose casette di “Buonanotte Barbanera”. Un alloggio che sembra quasi un museo etnografico, ma con ogni comfort immaginabile e un grazioso giardinetto. Lì puoi fare un viaggio nelle terre lontane senza uscire fuori dalle antiche mura di Spello.



Posti da visitare a Spello? Tutti, la sua atmosfera è unica. Arte, cultura, gastronomia, viticoltura, ce n’è per tutti i gusti. Ecco qualche indirizzo interessante: l’Enoteca Properzio – vi stancherete di contare le etichette, sono più 2.200, assaggiatene qualcuna, ne vale la pena. Per entrare in un mondo fantasioso basta oltrepassare l’ingresso del Laboratorio di Francesca Greco, illustratrice di fama nazionale. Un salto da Arte & Arte Applicata per ammirare come nascono le meravigliose sciarpe in Meno Feltro – vere e proprie opere d’arte; e non ne parliamo delle buonissime creme del marchio locale Acqua di Spello, che da poco ha ottenuto il riconoscimento bio. 



Vi è venuta fame? Per un bel pranzetto al profumo di tartufo nero umbro ci spostiamo di pochi km e andiamo a Bevagna da Assù, la sua bottega è un tuffo nella bellezza estetica e gastronomica. Prenotate, mi raccomando! Qua mi fermo e vi lascio scoprire questa meravigliosa terra da soli, vi do solamente qualche indizio: Montefalco, Gubbio, Spoleto, Norcia, Todi, Castelluccio.


Foto: Pietro Pensa (Leica M10) e Elena Mihailo Pensa (iPhone pro max)

Trentino a modo mio

Paesaggi mozzafiato, cucina da “diesci e lode”, tradizioni radicate in una cultura antica, indimenticabili esperienze nel pieno rispetto dell’ambiente.

Una regione dove per 541.098 abitanti ci sono ben 500.000.000 alberi: mille per ogni abitante – non male, direi. Qua in ogni stagione si respira a pieni polmoni. Nel momento che stiamo vivendo è un dettaglio molto importante.

In Trentino ci sono ben 297 laghi e circa 67.000 cervi e camosci, più di 8.000 km di piste da mountain bike e 5.843 km di passeggiate. Direi che abbiamo tutti i numeri per vivere una vacanza perfetta o quasi.

Eccoci qua a Madonna di Campiglio, la meta prediletta per le vacanze estive dalla Principessa Sissi e dall’l’Imperatore d’Austria Francesco Giuseppe I. Appena fuori dal centro storico mi rapiscono i colori e i profumi dei fiori di montagna, qua puoi tranquillamente studiare la flora alpina e, se sei coraggioso, anche la fauna 🙂

Una comoda passeggiata in salita e, in neanche 20 minuti, siamo in un posto meraviglioso: il Lago Nambino. La leggenda narra di un drago che dimorava nelle acque del lago, forse per questo c’è una magia nell’aria di questo posticino fiabesco. Qua puoi vivere mille emozioni a un passo dal cielo: mountain bike, battuta di pesca nella riserva “no kill”, una passeggiata in stile nordik walking, stand up puddle oppure una sauna relax vista lago. La nebbia bassa aggiunge quel tocco bucolico, viene voglia di recitare poesie, parlare d’amore camminando a piedi nudi nel prato.

Madonna di Campiglio ti può regalare qualsiasi vizio tu voglia: dalle cene romantiche nei ristoranti stellati allo shopping a 5 stelle, senza dimenticare una partita di golf con un panorama di una bellezza assoluta. L’intima e deliziosa Stube Hermitage, il montano Gallo Cedrone, il creativo Dolomieu, lo stiloso ed elegante Stile Alpino, lo “so chic” Lorenzetti e il giovanile Magazzini F esaudiscono tutti i tuoi desideri. Sei un amante dell’arte? Fai un salto alla Galleria d’Arte Moderna Fratelli Orler, storica galleria dal 1958. Qua tra le opere di Sobrino, Vedova, Fontana, Christo camminando sugli antichi tappeti persiani, puoi regalarti momenti di arricchimento culturale o materiale; scegliendo di investire in un’opera d’arte.

Torniamo ai vizi per gli occhi, l’anima e il cuore. Facciamo un salto al Rifugio Tuckett, un’oretta e mezza di tosta salita in alta montagna. Camminando osservi come cambi il paesaggio: sparisce la vegetazione del bosco e sei circondato da massi di pietra dolomitica, qualche campanula qua e là, l’intoccabile stella alpina ed ecco, non è un miraggio, sei arrivato al rifugio. 

Se avete sempre sognato di mangiare una bella sacher torte nello storico Cafè Sacher, non preoccupatevi se non lo avete ancora fatto; la potete assaporare anche al Rifugio Tuckett, con un vantaggio in più – una meravigliosa vista. Le confortevoli stanze, la vera cucina montanara, la cordialità dei Fratelli Angeli, le uova fresche delle simpatiche galline di alta montagna vi prepareranno per una nuova avventura, la via ferrata, ovviamente in compagnia della professionale Guida Alpina.

Se le emozioni forti non sono fatte per voi, potete ammirare comunque con il fiato sospeso i coraggiosi ragazzi della Slackline Trentino, una camminata da brivido sul filo teso ad alta quota. 

Vi state annoiando in alta montagna? Sta per piovere? Facciamo un giretto a Trento, una città particolarmente accogliente ed ecologica. Un salto al Museo delle Scienze di Trento il MUSE, progettato dal famoso architetto Renzo Piano che merita assolutamente il tempo speso. È un luogo ideale per scoprire la scienza e un centro di riflessione sul rapporto tra natura e uomo. Il percorso espositivo usa la metafora della montagna per raccontare, dall’alto verso il basso, la formazione delle Dolomiti, la biodiversità alpina e la storia dei primi insediamenti umani. Qui mi fermo, il resto lo scoprirete di persona … Da aggiungere solo un bellissimo dettaglio: il museo ha il servizio di custodia per i cani, sono molto all’avanguardia, niente da dire!

La quantità e sopratutto la qualità dei musei a Trento e nei dintorni lascia senza parole. Siete pronti? Il MART, il Museo Diocesano Tridentino, la Basilica paleocristiana di San Vigilio, il Museo Castello del Buonconsiglio, il Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni, il Museo nazionale Storico degli Alpini, il Museo degli Usi e Costumi della gente Trentina, il Museo della Prima Guerra Mondiale e infine c’è la Land Art- l’arte che si fonde con la natura, una forma d’arte contemporanea originaria dagli Stati Uniti.Torniamo a Madonna di Campiglio per ammirare un fenomeno unico nel suo genere, il momento più suggestivo della giornata: l’alba rosa. Il fenomeno chiamato Enrosadira colora le Dolomiti di sfumature indimenticabili, in quel momento le montagne sembrano vellutate.

Foto: Pietro Pensa (Leica M10) e Elena Mihailo Pensa (Iphone 11 pro max)

Roma a modo mio

Fin da bambina, probabilmente discendente dai nomadi delle steppe, ho sempre amato viaggiare. Fino ad una certa età lo potevo fare solamente nei miei sogni con la mia mente, perché sono nata e cresciuta in Unione Sovietica, un paese quasi chiuso al turismo internazionale. Il primo viaggio immaginario è stato a Roma, grazie al libro fotografico di Gina Lollobrigida “Italia mia”. Mi piacerebbe farvi vedere Roma a modo mio, la Roma che si sta risvegliando dopo il lungo e faticoso lockdown.



Strette stradine che scorrono una dietro l’altra, vicoli, le mitiche cinquecento, le vespine, la Via delle Paste, la Via del Melone ed eccoci in Piazza Navona; proseguendo per la Via del Governo Vecchio, il maestoso Ponte Vittorio Emanuele, prendemmo al volo un panino divino e ci siamo trovati puntuali all’ingresso dei Musei Vaticani. Non c’erano le chilometriche file, personale gentile e preparato, su la mascherina, un po’ di gel sulle mani, il controllo della temperatura e partiamo per ammirare le bellezze papali … Solo la lunga scalinata ci divideva dall’arte pura. Un’astinenza lunga quattro mesi mi fece quasi svenire dalla tanta bellezza che vedevo attorno: la Galleria Lapidaria, la Sala delle Carte Geografiche, le Stanze di Raffaello, quasi sette chilometri e undicimila stanze piene di  statue greche e romane, meravigliose collezioni etrusche ed egizie, Giotto, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Tiziano, Beato Angelico, Veronese, Perugino, Caravaggio, Crespi e poi, che bella sorpresa, una collezione pazzesca di arte moderna: Gauguin, Chagall, Klee, Kandinskij, stavo sognando. Mi risvegliò un caffè al volo alla caffetteria “Le Carrozze” con una fantastica vista sul verdeggiante cortile quadrato, immaginando quali altre sorprese mi riservava la città eterna … Il venerdì, il sabato e la domenica i Musei Vaticani sono aperti fino alle ore 22, ottimo, finalmente avrei visto San Pietro di notte, semplicemente magico …



All’ultimo prenotai una visita alla Mostra di Raffaello, l’unico posto disponibile per il mio gruppo famigliare numeroso: era alle 8 del mattino, le mie ragazze mi odiavano … Svegli all’alba con il profumo dei cornetti appena sfornati e di nuovo correvamo sulle strette stradine, sentendo il rumore dell’acqua che scorre. Eccoci qua davanti alla Fontana di Trevi quasi deserta, ragazze, una foto ricordo al volo, non ci ricapiterà mai di vederla così.



Quasi puntuali all’ingresso delle Scuderie del Quirinale. Il solito rituale: su la mascherina, il gel, la febbre, un’altra scalinata che ci divide da Raffaello. Whoops, mi sono dimenticata di prendere il caffè …



Mostra meravigliosa che ci ha raccontato la magnificenza dell’Antica Roma con gli occhi di Raffaello. Visitandola, arriva qualche ragione in più per amare gli sguardi, i gesti, i raffinati costumi delle sue dame e la straordinaria bellezza che vive negli occhi di chi la guarda. 

Sul sito delle Scuderia del Quirinale ci sono dei contenuti video “Raffaello oltre la mostra” che raccontano la vita di Raffaello, le sue abitudini, le amicizie, gli amori, i progetti e i sogni nel cassetto.

Usciti dalla mostra ci indirizzammo verso l’oasi di pace e tranquillità, verso la musa ispiratrice per tanti film, libri e canzoni – l’incantevole Via Margutta. L’edera e diverse piante rampicanti decoravano in maniera naturale le facciate delle antiche palazzine e il rumore “dell’acqua che fresca nasce” dalla Fontana degli Artisti fa riposare il corpo e la mente. Sbirciammo dentro e cosa vidimo:  antichi soffitti alti, grandi finestre, deliziosi balconcini adornati da profumatissimi fiori. Nei diversi anni qui vissero Federico Fellini, Giorgio de Chirico, Anna Magnani e Pablo Picasso. Passate in via Margutta per ricrearvi lo spirito, è la prima a destra se dalla Piazza di Spagna vi infilate in Via del Babbuino.



Nel nostro percorso non poteva assolutamente mancare una passeggiata nel magico cuore di Roma: Trastevere. Tra le meraviglie nascoste nelle sue piazze, la bellezza dei monumenti dove l’antico e il moderno si uniscono in un gioco di infinito romanticismo, si sentiva lo spirito del popolo romano. Fin dall’antichità i trasteverini si distinguevano dalla nobiltà per il loro carattere fiero e genuino e per la bellezza delle loro donne. Non per caso la musa ispiratrice di Raffaello – Margherita Luti, sopranominata “La Fornarina” – fu la figlia di un fornaio di Trastevere. Assetati dal caldo ci sedemmo per un aperitivo allo storico bar San Callisto, era come vivere una scena di vita al bar della “Grande Bellezza” di Sorrentino, come essere in un teatro a cielo aperto. Scatti rubati, sorrisi e … canzoni.



Mi fermo qua, Roma vi aspetta, amici miei: magica, meravigliosa e a modo vostro.


Foto: Pietro Pensa (Leica M10) e Elena Mihailo Pensa (Iphone 11 pro max)

TURISTI NON PER CASO: 14 MUSEI MONOTEMATICI IN GIRO PER IL MONDO

Photo Credit: Underwater Museum, Cancun

1) Agorà della Scherma, Busto Arsizio
Più che un museo, è un vero e proprio centro di cultura dedicato allo sport più elegante per eccellenza – Scherma. Racconta tramite una ricchissima collezione di stampe antiche, sciabole, fioretti e vasta iconografia la storia di questo sport dall’antichità ai nostri giorni.
“Must visit” per capire perché la spada è il simbolo antichissimo del potere e della giustizia, terrena e divina; per scoprire le regole dei duelli ed imparare a puntare al futuro.

2) Gelato Museum Carpigiani, Bologna
Il Museo è dedicato alla storia, cultura e tecnologia di questa delizia gastronomica dalle sue lontanissime origini fino alle modernissime macchine dei nostri giorni. Se siete fortunati, la visita si concluderà con una generosa sessione di degustazione nel “Gelato University” dove ristoratori provenienti da tutto il mondo vengono ad imparare l’Arte Gelataria.
“Must visit” per vivere almeno una volta nella vita questa esperienza a dir poco deliziosa

3) Museo dell’ombrello e del Parasole, Gignese
Il Museo da tutti i tempi. Qua l’ombrello aperto non porta sfortuna, anzi.
Il museo ti racconta la storia di questo oggetto dalle sue origini ad oggi con particolare attenzione anche ai materiali usati, alle tecnologie per la loro costruzione e all’evoluzione della moda.
“Must visit” perche è una passeggiata nel tempo che ti arricchisce con la sua affascinante storia.

4) Museo della Merda, Piacenza
Un museo decisamente poco elegante nel suo nome. Un museo che racconta la storia di un progetto ecologico d’avanguardia abbinato ad un percorso d’arte contemporanea: una scelta volutamente provocatoria, ma sostanzialmente esplicativa per comprendere il senso di un’idea che unisce tradizione e innovazione, arte e tecnologia.
“Must visit” per scoprire qualcosa in più su questa novità piuttosto bizzarra.

5) Ecomuseo delle Grigne, Esino Lario
Si trova nel paesino che a giugno del 2016 ospiterà il Convegno Mondiale della Wikipedia: Wikimania Esino Lario 2016. Paesino idilliaco, dove il tempo sembra di essersi fermato tra le stradine strette e case in pietra ed ogni momento della giornata si vive ancora a suon di campana.
L’Ecomuseo delle Grigne valorizza il rapporto tra l’uomo e la montagna e racconta tramite reperti archeologici la storia di questa montagna severa di nome Grigna.
“Must visit” per scoprire che qui una volta c’era il mare e perché anche Leonardo Da Vinci è stato attirato da queste montagne.

6) Underwater Museum, Cancun
Per visitare questo museo meraviglioso bisogna saper nuotare come minimo in apnea. Si trova nella Riviera dei Maya e si raggiunge a nuoto facendo immersioni, snorkeling, scuba diving. E’ un paradiso dei divers e non solo, ma anche degli amanti dell’arte contemporanea.
Più di 500 sculture sono state adagiate sul fondo di uno dei più bei mari del mondo, al largo delle coste messicane, e sono ormai parte integrante del parco subacqueo: le statue, infatti, sono di un materiale particolare, che attira la diffusione del corallo e della fauna marina.
“Must visit” perché sarà un’esperienza indimenticabile.

7) Museum of broken relationships, Zagabria
Un museo originale e davvero unico al mondo. Il museo dei rapporti finiti: sembra un po’ triste, ma ha il suo perché: per qualcuno può essere come una pastiglia contro quel rancore che ti rimane alla fine di una relazione. La sua collezione è costituita da oggetti, di ogni natura, donati dalle persone nel corso degli anni. Ci sono numerose sezioni che rispecchiano i diversi tipi di relazione, da quelle lunghe e intense a quelle più brevi e leggere.
“Must visit” perché ognuno di noi ha avuto una storia finita…

8) Museo dei Topi “Myshgorod”, Mishkin, Russia
Nella piccola città russa di nome Mishkin, che deve il proprio nome al topolino che si mise a correre sul volto di un antico principe: l’animale iniziò a zampettare sul viso del reale salvandolo da un morso di serpente, c’è un museo, unico al mondo, dedicato solo ed esclusivamente al … topo. E’ diventato uno degli esempi più sorprendenti di come un piccolo paesino sperduto è diventato un’attrattiva turistica per tutti i gusti. Il tema del topolino circonda qualsiasi cosa in questa cittadina.
“Must visit” perché è speciale, una specie di Disneyland tutto russo.

 9) Musèe de la Chasse et de la Natur, Paris
A Parigi, dove i Musei non mancano, ecco un insolito itinerario: Il Museo della Caccia. Contiene le armi, le stampe, ceramiche, mobili e vari oggetti d’arte dedicati ad una passione maschile, la caccia.
“Must visit” perché è in bilico tra un salone di alta borghesia francese e una wunderkammer.

10) Museum of Witchcraft, Boscastle
Museo delle Streghe: il mio PC ha bloccato il sito dicendo che è dannoso per il sistema operativo…eh certo, si tratta di streghe. Un luogo ricco di reperti che raccontano nel profondo la tradizione magica inglese ma anche del resto d’Europa.
“Must visit” per chi vuole scoprire cos’è la vera stregoneria e fare almeno una volta nella vita un giretto sulla scopa volante.

11) Museo di Sherlock Holmes, Londra
Un museo affascinante, visitarlo è come immergersi nelle pagine dei libri di Arthur Conan Doyle e rivivere le avventure di Sherlock Holmes. E chissà se riuscirete a risolvere qualche caso per dire: “Elementare, Watson!”
“Must visit” per conoscere meglio il vero Gentleman, l’icona del passato.

12) National Leprechaun Museum, Dublino
Un museo divertente ed istruttivo che ti racconta in un modo gioioso tutto quello che c’e da sapere sulla mitologia irlandese: fate, lepricani, pentole piene d’oro e arcobaleni. Per un attimo puoi guardare il mondo con i loro occhi e le loro fattezze.
“Must visit” se siete ancora un po’ bambini e volete vivere la giornata tipica di un folletto: simpatico e dispettoso.

13) Il Museo dell’Unione Sovietica, Mosca
Il labirinto interattivo “Back to the USSR” ti fa vivere l’atmosfera della Grande Russia Sovietica. Farete un giro nel tipico appartamento comunale dove vivevano a volte anche 10 famiglie con una cucina in comune. Per uscirne fuori dovrete rispondere a qualche domanda del passato sovietico. Diversamente…”Wellcome back to the USSR”. Per me è stato un tuffo nel passato, e per voi?
“Must visit” per capire al meglio la Madre Russia.

Non vi viene voglia di visitarli tutti?

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