Dalla Costiera Amalfitana al golfo di Napoli: weekend escape 100% italiano

Vacanza italiana? Se amate il mare, la cucina e l’Italia, la Costiera Amalfitana e il golfo di Napoli sono la meta ideale per le vostre vacanze estive. In pochi giorni, sarà possibile visitare luoghi magici, invidiati da tutto il mondo, ricchi di storia e protetti in quanto patrimonio dell’umanità: vi regaleranno scorci ed emozioni  indimenticabili.

Viaggio nella “Divina Costiera”

Costiera Amalfitana resort
Il resort La Torre della Limonaia, a Maiori (ph. Anselmo Prestini)
Costiera Amalfitana hotel sul mare
La Torre della Limonaia (ph. Anselmo Prestini)

Il viaggio inizia nel cuore della Costiera Amalfitana, a Maiori, dove si trova La Torre della Limonaia, tenuta sospesa nel tuffo tra cielo e mare. Il profumo agrumato delle foglie del limone si mischia a quello delle onde.
La struttura a picco sul Tirreno è caratterizzata da infiniti alberi di limoni. Troverete intimità, lusso e un’eleganza senza tempo, come se l’orologio si fosse fermato diversi anni fa. Il soggiorno nelle ville è un’esperienza da assaporare in ogni sua forma: a bordo piscina ci si potrà perdere nella musica di un concerto sulla scogliera e godere a pieno  il gusto della migliore cucina mediterranea.
Inoltre, gli amanti degli animali saranno felici di scoprire che la struttura ha una  fattoria: non sarà quindi difficile incontrare asini, cavalli, pecore e galline.

Costiera Amalfitana torre limonaia
La colazione a La Torre della Limonaia (ph. Anselmo Prestini)

Napoli e Capri, fra tradizioni millenarie, meraviglie artistiche e culturali, glamour

A solo mezz’ora di distanza, il viaggio continua verso Napoli, città famosa per il suo folclore e dalle millenarie tradizioni; affacciata sul mare, vanta un patrimonio storico, culturale e artistico meraviglioso. Da non perdere la visita a “Napoli sotterranea”, un’area che si trova nel sottosuolo e descrive la storia della città partenopea.

Capri vista faraglioni
I faraglioni di Capri (ph. Anselmo Prestini)

Dopo mezza giornata alla scoperta del capoluogo campano, si consiglia di prendere il traghetto per raggiungere, in mezz’ora, Capri. La “regina di roccia” da sempre è rinomata per il turismo glamour e d’élite. Potreste isolarvi assaporando i suoi faraglioni a picco e scoscesi, ma più probabilmente potreste incontrare celebrità di fama mondiale che vi si recano ogni anno. A Capri, infatti, hanno luogo feste esclusive celebrate sull’isola. Trascorrere una notte qui vale davvero la pena, per poi esplorare di giorno esplorare la Grotta Azzurra: i tradizionali gozzi a remi vi faranno immergere nel blu delle acque capresi. Basterà tuffarsi per ritrovarsi immersi in un vero e proprio antro dall’acqua blu cobalto, ricca di pesci coloratissimi.

Ischia, relax e benessere in un’isola immersa nella natura

Per concludere il weekend, non può mancare nell’itinerario in un’isola vicina a Capri, più rurale e tranquilla, ma sempre con molto da offrire: Ischia. Parliamo di un luogo di pace immerso nella natura. Vi si possono trovare antiche sorgenti termali e vasche naturali che sgorgano direttamente dalla spiaggia, dove le acque marine si mescolano a quelle delle terme. Per i più sportivi, è vivamente consigliata una passeggiata di trekking sui monti dell’isola vulcanica, con la possibilità d’imbattersi in getti di vapore sulfureo. Se amate la natura e camminare all’aria aperta, lasciatevi conquistare dai profumi di gelsomino e ginestra che pervadono Ischia. Profumi floreali, bagni termali, mare, colori accesi, arte… Tutto all’ insegna del benessere.

Costiera Amalfitana tramonti
Ph. Anselmo Prestini

Costiera Amalfitana tramonti
Ph. Anselmo Prestini

Per tutte le foto, credits Anselmo Prestini

Nell’immagine in apertura, vista notturna della Penisola Sorrentina

Le mete zodiacali di giugno 2022

Molti segni dello zodiaco durante questa fase di inizio estate necessiteranno di energie particolari, di distogliere la mente dal tran tran quotidiano e rigenerarsi in luoghi che possano conferire non solo tranquillità, ma anche forze per ritrovare il cammino della propria esistenza. Andiamo a vedere nel dettaglio le mete più adatte per i dodici segni.

Ariete

Si preannuncia un mese eccezionale per il vostro segno, con Mercurio e Giove favolosi, vi infonderanno energie uniche, predisponendovi alla comunicazione e al successo delle vostre iniziative. Nulla potrà disturbare la vostra serenità, nei rapporti vivrete momenti di intenso romanticismo.

Come destinazione nazionale per il segno ho scelto Monte Sant’Angelo in Puglia. Si racconta che questo santuario sia dedicato al divino messaggero, consacrato a San Michele, e molti miracoli avverrebbero per l’acqua prodigiosa che sgorga all’interno di una grotta. Tra quelle estere, indico Lione, in Francia, capoluogo della regione Alvernia-Rodano-Alpi; una parte della città è stata classificata dall’Unesco patrimonio dell’umanità per i suoi meravigliosi quartieri storici. Lione ospita Place Bellecour, l’antico anfiteatro delle Tre Gallie, la basilica di Notre-Dame de Fourvière, i traboules (passaggi pedonali coperti, stretti e tortuosi) e altri luoghi magici ed esoterici, tra cui antiche sculture e incisioni, risalenti perlopiù al periodo medievale.

Monte Sant'Angelo cosa vedere
Monte Sant’Angelo
Lione visitare
Lione

Toro

Venere, il pianeta dell’amore e della bellezza, invia energie che vi metteranno di buon umore e vi disporranno al meglio nei confronti delle persone amate. Saturno, però, vi metterà davanti a prove che supererete soltanto con grande concentrazione e profondità.

Per il vostro segno, in Italia, ho scelto Assisi, la terra di San Francesco, dove si può avvertire una forza straordinaria, non facile da definire; la si può percepire solamente visitando i luoghi del santo.
All’estero, la scelta ricade su Praga, capitale della Repubblica Ceca. Da visitare il ponte San Carlo, il castello (che rimanda a epoche mitiche, tra draghi, streghe e sortilegi) e il centro storico, patrimonio dell’umanità per l’Unesco. Sono tantissime, in generale, le attrazioni esoteriche, soprattutto nelle vecchie vie cittadine, da tenere in considerazione anche il celeberrimo orologio astronomico nella piazza principale.

Assisi basilica
La basilica di San Francesco, ad Assisi
Casa Danzante Praga
La Casa Danzante, a Praga

Gemelli

Con Mercurio – il vostro pianeta – Marte e Giove positivi, comincia un mese ricco di novità piacevoli nei vari ambiti del quotidiano. È il momento di mettere in atto nuovi progetti professionali e concedervi una vacanza con la persona amata.
Per il vostro segno la scelta italiana migliore è la Val di Susa; anche qui è diffusa la venerazione di San Michele Arcangelo, con numerose apparizioni che sarebbero avvenute nelle ore notturne.
Per l’estero, la meta ideale è Londra, considerata uno dei vertici del triangolo della magia nera, un luogo, quindi, dove accadrebbero eventi misteriosi, non a caso la leggenda di Jack lo squartatore nasce nelle vie londinesi. Diversi palazzi recano impronte esoteriche, che raccontano di fantasmi di cavalieri templari e re.

Val di Susa lago
Il lago del Moncenisio, in Val di Susa
Londra notturna
Londra

Cancro

Un mese ottimo per i single, Venere vi darà un magnetismo particolarmente spiccato, trasmetterete energie che conquisteranno le nuove conoscenze. Marte e Giove in quadratura, tuttavia, rappresentano un monito a fare attenzione per quanto riguarda il contesto professionale, niente nervosismo.

Per il vostro segno punto su Moena, nota come la fata delle Dolomiti, situata alla confluenza della Valle di San Pellegrino in quella dell’Avisio, con vista del Latemar, del Catinaccio e del gruppo dei Monzoni. Guardando oltreoceano, invece, San Francisco; anche qui, come a Londra, non mancano i casi di cronaca nera, nello specifico gli efferati omicidi del serial killer che si firmava come Zodiac. La metropoli californiana è tra le città più “occulte” in assoluto.

Moena Dolomiti
Moena (ph. archivio APT Val di Fassa)
San Francisco ponte
San Francisco

Leone

Marte vi regalerà splendide energie, inoltre Mercurio si dispone positivamente nei vostri confronti; agite con intelligenza e lucidità e ogni cosa potrà essere affrontata con successo. In amore evitate patemi inutili e gli scenari volgeranno al meglio.

La meta italiana per il vostro segno è Monte Pisano, tra Pisa e Lucca, altopiano in cui è possibile fare magnifiche escursioni nella natura, attraverso un percorso ricco di storia e interesse.
La meta estera è invece la “città blu” di Chefchaouen, in Marocco, ai piedi delle montagne del Rif, nella parte settentrionale del paese, edificata nel XV secolo a mo’ di fortezza. Qui potrete godere di profumi fantastici e, perché no, concedervi dei pregiati accessori o capi in pelle, vista la presenza di molte concerie.

percorsi Monte Pisano
Monte Pisano
città blu Marocco
Chefchaouen (ph. ©Marianna Ianovska/Shutterstock)

Vergine

Venere in aspetto di trigono nei vostri confronti vi disporrà energeticamente al meglio; sarete brillanti, sorridenti e un pizzico di fortuna vi aiuterà a superare le tensioni vissute di recente. Ottimo periodo anche sotto il profilo professionale, sono in arrivo novità gratificanti.

In Italia scelgo Santarcangelo di Romagna, borgo medievale animato dal prestigioso Festival Internazionale del Teatro in Piazza, che conta su ospiti di spicco e attrae ogni anno migliaia di turisti.
All’estero il nome su cui puntare è quello di Yangshuo, in Cina; in questa località potete immergervi nella florida natura locale, passeggiando in bicicletta o risalendo in barca le limpide acque del fiume Li, tra vette aguzze che emergono dalla nebbia, un panorama semplicemente strepitoso.

Santarcangelo festival
Santarcangelo di Romagna
Yangshuo Cina
Yangshuo (ph. Federico Disegni)

Bilancia

Con Giove e Marte in aspetto negativo è preferibile restare concentrati e vincere le tensioni che potrebbero mettere a dura prova il vostro rapporto. Siate dolci e comprensivi, anche nel lavoro, poiché dovrete superare ostacoli notevoli.

Per il vostro segno la scelta è ricaduta su Novara, bellissima città con energie davvero degne di nota, realizzata a quanto pare seguendo delle perfette geometrie. Per quanto riguarda l’estero, opto per Lalibela, nel nord dell’Etiopia, sito ricco di meraviglie, specie per gli appassionati di archeologia, tra chiese in pietra, strutture sacre scolpite nella roccia e altri punti di grande interesse.

Novara weekend
Novara
Lalibela chiese
Lalibela

Scorpione

Diversi pianeti si mettono di traverso nei vostri confronti, facendovi vivere una fase di umori variabili. Per quanto riguarda gli affetti, cercate di comprendere le necessità delle persone che vi amano, così da calmare gli animi. Nel lavoro evitate di brontolare.

Per il vostro segno la scelta, in Italia, ricade su Rosazza, anche detto il paese degli spiriti, una piccola località del Biellese su cui ci sarebbe molto da dire in termini esoterici. In giro nel paesino si possono trovare stelle a cinque punte, emblemi massonici, statue e torri a dir poco particolari, con incisioni che rimandano ad antiche simbologie.
All’estero, la destinazione consigliata è Santorini, in Grecia, tra le isole più belle dell’arcipelago delle Cicladi, con le sue tipiche dimore bianche che contrastano col blu marino del Mediterraneo, favorendo un’atmosfera incantevole e rendendo indimenticabili le giornate trascorse qui.

Rosazza borgo
Rosazza (ph. vallecervo.it)
Santorini spiagge
Santorini

Sagittario

Energie potenti, decisamente positive per il vostro segno questo mese, Marte e Saturno vi doneranno forza e una visione acuta, così da fronteggiare ogni ostacolo professionale. In amore, grinta e passione vi daranno gioia.

La meta italiana più adatta al vostro segno è Livorno Ferraris, nella provincia di Vercelli, dove avrete modo di visitare la chiesa di Santa Maria d’Isana, che si racconta sia nata per il miracolo della bambina muta, che acquistò la voce grazie all’apparizione della Madonna. Un’altra tradizione vuole che il diavolo abbia costretto un capomastro del posto a lasciare un’apertura nel muro absidale dell’edificio, per penetrare nella chiesa e tentare la Madonna.
La meta estera da valutare è invece Mont Saint-Michel in Francia, noto per il fatto che, durante la bassa marea, si può raggiungere a piedi quest’isolotto che conta poco più di quaranta abitanti, un angolo di Francia incantevole, colmo di storia ed energia.

Museo ferraris
Il Museo Ferraris, a Livorno Ferraris
Mont Saint Michel maree
Mont Saint-Michel

Capricorno

Il mese risulta un po’ complesso, Marte inciderà con energie pesanti che cercheranno di farvi commettere degli errori attraverso l’impulsività, ci sarà bisogno di parecchio controllo e concentrazione elevata. Si annunciano novità per i single…

Per il vostro segno opto per Cavaglià, non distante da Biella, in Piemonte. In questo paese è presente una sorta di piccola Stonehenge, ossia un monumento composto da undici menhir disposti a cerchio.
Pensando a un viaggio internazionale, consiglio Huacachina in Perù, un’autentica oasi nel deserto, come un miraggio che compare all’improvviso tra le dune di sabbia della regione di Ica.

Cavaglià sito
I menhir di Cavaglià
deserto Perù
Huacachina (ph. Getty Images)

Acquario

In ambito affettivo gli umori incideranno in negativo, cercate di vincerli con un atteggiamento propositivo e brioso. Marte e Giove, al contrario, vi sosterranno, regalandovi novità e piacevoli sorprese nel contesto lavorativo.

Per il vostro segno scelgo Torino, meta esoterica per eccellenza, denominata non a caso “città magica”, poiché rientrerebbe nel cosiddetto triangolo della magia bianca assieme a Praga e Lione. Secondo queste teorie, il capoluogo piemontese sarebbe attraversato da labirinti, porte d’ingresso per mondi sconosciuti. È altrettanto misteriosa la destinazione estera, cioè Hallstatt, in Austria, col lago omonimo contornato da foreste che evocano atmosfere fiabesche, da paese delle meraviglie.

Torino viaggi weekend
Torino
Hallstatt lago
Hallstatt (ph. Lorenzo Taccioli)

Pesci

Mese straordinario per i “pesciolini”, Venere e Mercurio favorevoli renderanno questa fase assai piacevole e ricche di intense emozioni; approfittatene per chiarire le questioni in sospeso e ritrovare la sintonia di un tempo. Buone novità anche sul fronte lavorativo.

Per il vostro segno scelgo Roma, in particolare la Porta Alchemica di piazza Vittorio; qui, nel Seicento, sorgeva Villa Palombara, frequentata da alchimisti che, secondo la leggenda, raccoglievano erbe in grado di trasformare materiali vili in oro.
All’estero la scelta si appunta sulla croata Dubrovnik, famosa in tutto il mondo per la fortezza di Lovrijenac e le limpide acque dell’Adriatico.

porta magica Roma
La Porta Alchemica di piazza Vittorio, a Roma
Dubrovnik mare
Dubrovnik

Nell’immagine in apertura, la Casa Danzante, a Praga

ARIA Retreat  & SPA: un nuovo concetto di lusso sul lago di Lugano

Una sensazione di libertà, di protezione e di benessere: ecco cosa aspetta chi varcherà la soglia del nuovo progetto hotellerie di lusso ARIA Retreat & SPA. Affacciato sulle acque smeraldine del Lago di Lugano, a Cima di Porlezza, Como, sul versante sud del Monte Bronzone, immerso in un parco subtropicale di 35.000 mq ed un bosco di oltre 200.000 mq, ARIA Retreat & SPA è destinato ai veri amanti della natura e della bellezza. 
Un progetto architettonico a basso impatto ambientale che ben si integra con il territorio in un armonico abbraccio con il lago. La struttura è stata costruita in classe energetica A grazie all’applicazione dei migliori materiali e di soluzioni tecnologiche impiantistiche di altissimo livello. 

Vista Lago da una terrazza dell’Hotel

Al cuore di questo progetto, il Benessere a 360° del cliente che si costruisce attraverso un servizio tailor made ed una proposta personalizzata di servizi e di facilities. 
ARIA Retreat & SPA lavora sul concetto di “emotional experience” per i suoi ospiti: la SPA CEò con centro benessere, il Lounge Bar “La Dolce Vita Lounge & Terrace”, il ristorante fine dining La Musa Restaurant & Rooftop Terrace contribuiscono a rendere l’offerta di questo luxury hotel veramente esperienziale. 

Lounge Bar “La Dolce Vita”

Un progetto interamente curato dal noto studio di architettura di Milano, R4M Engineering, che ha sviluppato ARIA Retreat & SPA in 2000 mq di superficie residenziale, su tre piani, che sono stati destinati interamente per la realizzazione di 15 suite. Un progetto architettonico unico e veramente tailor made. 
Il primo “terrazzamento” ospita la piscina interna riscaldata di 130 mq con una importante zona relax; le ampie vetrate conferiscono a questo ambiente una grande luminosità oltre ad una splendida vista lago. 
Dallo stesso piano, attraverso un “passaggio” in acqua, si raggiunge la piscina esterna salata e riscaldata; una “infinity pool” dove godersi, in totale relax, la bellezza di un luogo ricco di fascino. 

Il piano successivo ospita la SPA CEò, un’importante zona benessere con saune panoramiche, bagno turco, private-SPA, jacuzzi esterna, locali per trattamenti. Sempre sullo stesso piano si trova il Lounge Bar “La Dolce Vita” con la sua suggestiva terrazza e la reception.

Sauna con vista lago

Sopra le piscine e la SPA, ma arretrati, sorgono i 3 blocchi distinti a destinazione residenziale composti da LOGGIA SUITE, GRAND LOGGIA SUITE e PENTHOUSE SUITE. Le GARDEN SUITE hanno un loro appezzamento di giardino in proprietà esclusiva. Ogni singola suite ha una loggia importante con vista lago che funge da soggiorno molto protetto persino nelle ore solari durante l’inverno e si offre come home-office molto motivante.

Loggia Suite

Un interior design elegante, raffinato e confortevole studiato in ogni dettaglio. Ambienti luminosi con arredi di lusso, materiali esclusivi e tessuti pregiati caratterizzano ogni interno delle suite, tutte anallergiche. 

Bagno en-suite con materiali pregiati


Tutte le unità abitative hanno un ingresso indipendente dall’esterno, sono raggiungibili con ascensore e sono direttamente collegate con il Ristorante gourmet La Musa e anche con il Resort Parco San Marco tramite un tunnel misticamente illuminato. Un vero percorso esperienziale, tra luci e suoni, che conduce l’ospite in un viaggio sensoriale tra interno ed esterno.

Ristorante “La Musa”

La Musa Restaurant & Rooftop Terrace è un viaggio emozionale attraverso la cucina contemporanea dello chef Michele Pili.

Il ristorante affacciato sul suggestivo Lago di Lugano, a Cima di Porlezza, è la cornice perfetta per un viaggio nel gusto. Un design senza tempo, dallo stile elegante e ricercato definiscono lo spazio e il tempo del ristorante La Musa attraverso un concetto nuovo di ristorazione, mai banale ma sorprendente. Il ristorante fine dining si racconta tra arte ed opere di design, tessuti pregiati dai colori intensi ed arredi dallo stile minimal ed essenziale. Lo chef, sardo di origini, conduce gli ospiti in un percorso sensoriale tra le tradizioni della bella Sardegna e le eccellenze dell’Italia, contaminando sapori e prodotti di grande eccellenza con equilibrio ed armonia.

Piatto gourmet del ristornate “La Musa”





Le mete zodiacali di maggio 2022

Un mese di fantastiche novità: con Mercurio in Gemelli, Venere in Ariete e Marte in Pesci, si preparano nuovi sentieri per molti soggetti zodiacali; ci si avvia a vivere cambiamenti importanti e impegnativi, bisognerà dunque essere decisi nell’avviarsi verso strade inesplorate, ispirati dei valori più profondi. Si avvertirà una necessità di leggerezza, di ritornare ad avere un focus ben preciso, respirando maggior serenità nei diversi ambiti del quotidiano.
Negli ultimi anni sono cambiate le dinamiche, un virus ci ha messo davanti a una realtà assai complessa che non siamo in grado di controllare, l’unica cosa che possiamo fare – attraverso il rispetto – è tornare ad amare la terra che possediamo.
Ma andiamo a vedere come vivranno questo mese i 12 segni zodiacali e quali saranno le mete più armoniche per loro, in Italia e all’estero.

Ariete

Con Venere nel segno dell’Ariete, avvertirete la forza primordiale dell’elemento fuoco, una necessità di indipendenza unita al coraggio, che vi condurranno a combattere ed esprimere i vostri sentimenti.
Per Il vostro segno ho scelto, in Italia, il lago di Resia, in Trentino Alto Adige, lago artificiale in cui si scorge un campanile che in realtà è l’unica traccia visibile di un antico borgo, distrutto e ricostruito più a monte. Uno scenario di energie uniche, in cui potrete godere – grazie al vento – della possibilità di fare kitesurf nei mesi estivi.
Fuori dai confini nazionali consiglio Samarcanda, antica città in Uzbekistan già parte della via della seta, caratterizzata da edifici ben conservati, che ricordano meraviglie d’altri tempi. Qui si può passeggiare nei vicoli angusti, circondati dalle tradizionali case di argilla, lasciandosi affascinare da una delle più grandiose moschee mai costruite.

lago Resia storia
Lago di Resia, Trentino alto Adige
Samarcanda moschea
La moschea di Samarcanda, Uzbekistan

Toro

Urano nel vostro segno vi spingerà verso grandi forze decisionali. Tramite l’intuito e un’inventiva particolarmente acuta, sarete in grado di emergere con forza sul piano della carriera, conducendo anche le persone che vi stanno accanto a risultati positivi.
Nel nostro paese la meta prescelta è San Fruttuoso, nel comune ligure di Camogli; già da Portofino sono percorribili i sentieri nel parco regionale del Monte, per raggiungere la baia dove sorge l’abbazia. Oltre a visitare il monastero, qui si gode della vista di una bellissima macchia mediterranea, con la possibilità, immergendosi, di ammirare il Cristo degli Abissi.
Per il vostro segno consiglio, all’estero, le Isole Cayman; luoghi che hanno tanto da offrire, come George Town e, in particolare, il villaggio di Bodden Town, dove l’architettura coloniale sembra essere rimasta intatta. Potrete anche ammirare la meravigliosa barriera corallina e gustare pesce fritto di ottima qualità.

abbazia San Fruttuoso spiaggia
L’abbazia di San Fruttuoso
Isole Cayman cosa vedere
L’architettura delle Isole Cayman

Gemelli

Con Mercurio nel vostro segno sarete particolarmente comunicativi e in grado, attraverso l’abilità dialettica, di brillare in ogni campo. Il pensiero sarà veloce, come anche l’azione e la capacità di farsi comprendere dagli altri.
Se amate i paesaggi, la destinazione italiana adatta a voi è senz’altro Cingoli, borgo arroccato su una collina nei pressi di Macerata, conosciuto come il balcone delle Marche perché sa regalare un panorama unico, indimenticabile. I tramonti di queste zone vi rimarranno nel cuore, in più potrete godervi eccezionali percorsi enogastronomici.
Come meta estera indico il lago di Niassa nel Mozambico, un’incredibile riserva naturale, assolutamente da visitare. La sabbia dorata del lago, le maestose montagne, gli alberi di baobab di 2000 anni fa vi regaleranno emozioni indescrivibili.

Cingoli vista
Veduta di Cingoli
lago Niassa Mozambico vista
Lago di Niassa, in Mozambico

Cancro

Con Giove e Marte che inviano energie negative il periodo non sarà facile, bisognerà restare particolarmente centrati, pronti a qualsiasi evenienza. Nulla dovrà essere dettato dall’impulso, ogni argomento andrà affrontato con ragionamento e pazienza.
Se amate i luoghi misteriosi, optate per il Giardino dei Tarocchi nel borgo di Capalbio, in Toscana. Nato dall’estro di Niki de Sainte-Phalle, al suo interno si contemplano splendide sculture – ispirate dalle opere di Gaudí – raffiguranti i 22 arcani maggiori.
All’estero per il vostro segno la destinazione ideale è quella di Banja Luka, in Bosnia-Erzegovina, con gli incantevoli viali alberati. La città è un importante centro culturale, vi consiglio di visitare, oltre a giardini e locali caratteristici, il Kastel.

Giardino dei Tarocchi Niki de Saint Phalle
Giardino dei Tarocchi, Toscana
Banja Luka cosa vedere
Banja Luka, Bosnia Erzegovina

Leone

In questo mese Saturno, che rappresenta il banco di prova, e Urano in aspetto di quadratura, oltre a Mercurio che non invia energie consone, vi metteranno dinanzi a prove impegnative; un periodo di energie altalenanti che bisognerà domare, superando i vecchi schemi.
Per gli amanti dei borghi medievali, consiglio Civita di Bagnoregio, in provincia di Viterbo, soprannominata “la città che muore”, edificata su una rupe e raggiungibile solo a piedi. Avrete modo di ammirare un paesaggio carsico unico nel suo genere che, purtroppo, rischia di scomparire a causa dell’erosione. Consiglio di visitarla d’inverno, uno dei periodi più suggestivi, quando Civita sembra emergere dalle nubi.
Guardando oltre l’Italia, per il vostro segno la scelta ricade Liepaja in Lettonia, con una spiaggia di 8 km che si fregia della Bandiera Blu e ospita uno dei migliori kite surf d’Europa. Da visitare anche la cattedrale ortodossa di San Nicola, dirigendosi, quando tramonta il sole, verso i magazzini di mattoni rossi lungo il porto, con locali davvero particolari.

Civita di Bagnoregio storia
Cività di Bagnoregio
Liepaja Lettonia città
Liepaja, Lettonia

Vergine

Giove e Marte attenueranno le loro energie negative nei vostri confronti, migliorerà lo stato d’animo come pure la tendenza a rapportarvi negativamente con gli altri. Non mancheranno le difficoltà, ma avrete le energie necessarie e la visione giusta per raggiungere i vostri obiettivi.
Nel Belpaese, se siete appassionati di mitologia, dovete visitare Bomarzo e percorrere i sentieri del Parco dei mostri, bosco sacro con diverse sculture di basalto raffiguranti creature mitologiche. Resterete impressionati dalla bellezza di quest’immensa foresta, con le sue singolari costruzioni.
All’estero per il vostro segno scelgo Surakarta, Indonesia; molti turisti vengono attratti da Bali, ma la città ha templi grandiosi e palazzi reali, che vale la pena visitare. Culla della cultura giavanese, qui potrete ammirare architetture uniche nel loro genere, oltre a gustare la tradizionale cucina regionale.

Parco dei Mostri, Bomarzo
Surakarta Hadiningrat Palace
Il Surakarta Hadiningrat Palace

Bilancia

Durante questa fase bisognerà essere molto concentrati e vincere le proprie insicurezze. L’eccessiva prudenza potrebbe essere un deterrente, impedendovi di percorrere sentieri utili per la vostra crescita. In amore tutto sarà veloce, ma anche indimenticabile.
A chi di voi è alla ricerca di ispirazione suggerisco di visitare il giardino di Ninfa, tra i parchi più belli del Paese, sebbene pochi lo conoscano. La stagione migliore per visitarlo è quella primaverile che, grazie alla fioritura, gli regala una bellezza che saprà incantarvi. Qui hanno trovato ispirazione Ungaretti, Moravia e Virginia Woolf.
Guardando oltre i confini italiani ho scelto Naypyidaw in Birmania, città che stupisce per il mix di ville lussuose, monumenti magnifici e strade deserte. Visitate la Pagoda Uppatasanti, conosciuta anche come “Pagoda della Pace”; dagli interni elegantissimi, ospita la reliquia del dente di Buddha.

giardino di Ninfa immagini
Il giardino di Ninfa, a Cisterna di Latina
Pagoda della Pace birmania
La “Pagoda della Pace” , a Naypyidaw

Scorpione

Gli astri per questo mese suggeriscono di eliminare i pesi del passato; bisognerà fare pulizia, lasciar fluire gli eventi così da liberarsi degli schemi dettati da eventi passati. “Ricostruzioni” in arrivo, in ogni ambito.
Per gli amanti della natura e delle bellezze medievali consiglio Rocca Calascio, situato a un’altezza di 1460 metri all’interno del Parco nazionale del Gran Sasso. Il panorama è davvero mozzafiato, il luogo è stato set di numerosi film di successo.
Spostandosi all’estero, la scelta va su al-Karak in Giordania, dove si trova uno dei castelli crociati meglio conservati al mondo. Edificato nel XII secolo su sette livelli, al suo interno si può esplorare la guardiola della caserma e farsi un’idea di come fosse la vita dentro la fortezza.

Rocca Calascio Abruzzo
Rocca Calascio, nel Parco nazionale del Gran Sasso
al-Karak Giordania castello
al-Karak, Giordania

Sagittario

Per questo mese sarà necessario evitare gli accumuli, dovrete organizzare al meglio le vostre giornate, sia nel lavoro che nel privato, condividendo i punti in comune con il team e le persone che amate.
Tra le mete italiane, faccio il nome di Sant’Agata de’ Goti, nel Beneventano, splendido borgo noto anche come la “perla del Sannio”, col suo centro storico perfettamente conservato. Un viaggio nel passato, in cui tra le altre cose si possono gustare vini eccellenti e ammirare colori e tramonti strepitosi. Tra quelle estere, punto sulla neozelandese Rotorua, sulle sponde dell’omonimo lago, dove si trova il villaggio maori di Tamaki col suo paesaggio vulcanico. Rotorua è rinomata per le attività legate alla geotermia, su tutte i geyser; una località da esplorare, immersi in una natura indimenticabile.

Sant'Agata dei Goti Benevento
Sant’Agata de’ Goti
Rotorua Nuova Zelanda cosa vedere
Rotorua, Nuova Zelanda

Capricorno

Plutone continuerà a mettervi di fronte a grandi difficoltà; il rigore sarà il sentiero da seguire, per conquistare a livello personale una nuova dimensione con nuove regole.
Restando nella penisola, la Sardegna è una meta da visitare almeno una volta nella vita. Una regione che ospita scorci incredibilmente suggestivi e, fra i tanti, vi consiglierei le Rocce Rosse di Arbatax, che si riflettono sulle acque cristalline circostanti, creando un contrasto strabiliante.
Per Il vostro segno ho scelto, all’estero, Concepción, Cile; un luogo isolato, alla fine di un ramo dell’autostrada panamericana, dove si scorgono gli ultimi grattacieli. È famoso per la movida degli studenti, che ballano la salsa fino a tarda notte, e per le meravigliose spiagge di sabbia nera, dove il Bío-Bío incontra le onde del Pacifico.

rocce rosse Arbatax storia
Le Rocce Rosse di Arbatax
Concepcion Cile città
Concepción, Cile

Acquario

Saturno, che si troverà nel vostro segno, rappresenta la riflessione, la capacità di autodisciplina. Vi condurrà a sfide impensabili ma ricche di spunti, che vi faranno crescere nell’animo.
Per quanto riguarda le mete italiane, ne cito una conosciuta ovunque, la Scala dei Turchi, un’autentica meraviglia della natura in Sicilia, nell’Agrigentino, che il successo del commissario Montalbano, protagonista dei romanzi di Camilleri, ha contribuito a rendere ancora più famosa. Prende il nome dall’approdo e dalle incursioni, in epoche passate, dei pirati turchi. Il panorama è unico, dominato dalla parete di roccia calcarea bianca a picco sul mare.
In Europa ho scelto Breslavia, sul fiume Oder, nella Polonia occidentale, nota per la Piazza del Mercato circondata da eleganti residenze, con la sua fontana in stile moderno. Nella stessa piazza si ammira inoltre il municipio gotico e il suo orologio astronomico. Una città fantastica, magica.

Scala dei Turchi Agrigento
Scala dei Turchi, Sicilia
Breslavia Polonia cosa vedere
Breslavia, Polonia

Pesci

Con Marte e Nettuno nel segno, avrete le energie necessarie per fronteggiare ogni difficoltà che vi si parerà davanti nel quotidiano, l’importante è dosare le forze e non farvi vincere dall’impulso, altrimenti vivrete momenti di instabilità.
A voi “pesciolini” suggerisco la riserva naturale di Miramare nel golfo di Trieste, dove sorge anche il castello/museo. Adibito a zona marina protetta e affidata al WWF, è stato il primo parco marino istituito in Italia, in una zona di circa 30 ettari. Sono possibili visite guidate in apnea.
All’estero scelgo per il vostro segno Tallinn, capitale dell’Estonia, col suo porto affacciato sul Mar Baltico. Tra i luoghi d’interesse vi segnalo la porta della città vecchia e il parlamento. Nel 2016 è stata Capitale europea della cultura e Capitale mondiale del libro.

castello Miramare Trieste
Il Castello di Miramare, a Trieste
Tallinn capitale dell'Estonia
Tallinn, Estonia

Nell’immagine in apertura, la Scala dei Turchi, nell’Agrigentino

Grand Hotel Victoria Menaggio, il lusso tra storia e design sul Lago di Como

Il Grand Hotel Victoria Menaggio Concept & Spa, Lago di Como

Con vista incantevole fronte lago, proprio sul punto di incontro tra i due rami, il Grand Hotel Victoria Menaggio Concept & Spa, hotel a 5 stelle, con una L in più che esplicita chiaramente il concetto di lusso, domina il lungolago di Menaggio. Elegante borgo dalle origini antiche, Menaggio si trova sulla sponda occidentale del Lago di Como, all’inizio di una valle che lo collega al Lago di Lugano. Grazie alla sua posizione privilegiata tra lago e montagna – da qui è possibile ammirare il massiccio delle Grigne – il clima mite, il suggestivo borgo antico da visitare e il lido accogliente e ben curato con piscina e spiaggia, il paese si afferma come rinomata località di villeggiatura da oltre un secolo.

E infatti, già durante la Belle Époque, il Grand Hotel Victoria Menaggio ospitava nobili e abbienti famiglie inglesi, tedesche e russe che scendevano dall’Engadina, con un carico di bagagli a seguito, per godersi un soggiorno in un luogo affascinante e dalle tante sfaccettature.

hotel Victoria Menaggio lake como
Grand Hotel Victoria Menaggio, gli esterni visti dall’alto (ph. Giacomo Albo)

Grand Hotel Victoria Menaggio: una storia centenaria

Nonostante sia stato oggetto di un’importante opera di ristrutturazione voluta dalla famiglia Rocchi, proprietaria del gruppo alberghiero R Collection, di cui il Grand Hotel Victoria Menaggio fa parte, l’albergo ha saputo mantenere l’allure legata alla sua storia centenaria. Lo splendore dello stile Liberty continua a trionfare attraverso le sontuose scalinate, i grandi lampadari e gli stucchi e i fregi dorati che ornano le sale. Ma la maestosità e i materiali dell’epoca sono stati accostati, e in parte mitigati oggi, da un design attuale, caratterizzato da linee e forme essenziali e da arredi attuali e funzionali.

Il risultato è una struttura classica dal fascino moderno, in cui la luce naturale illumina gli ambienti penetrando dalle ampie vetrate. In un continuum tra passato e presente, il Victoria si compone di un edificio storico, la Villa, e di una struttura recentissima, il Palazzo, collegati tra loro da un tunnel in vetro lungo circa 30 metri, che simboleggia così l’unione tra tradizione e contemporaneità. Le due strutture, in un contesto architettonico armonioso, racchiudono un’area piscina con open bar – il Bar Griso – immersa nel verde, e i dehors dei ristoranti e dei lounge bar, delineando una sorta di oasi silenziosa e tranquilla.

hotel victoria menaggio bar
Il grande camino classico del bar

La Villa e il Palazzo, in un continuum tra passato e presente

Ottantuno tra camere e suite di design, dotate di ogni comfort e nelle quali nulla è lasciato al caso, si distribuiscono tra la Villa e il Palazzo. Tutto qui è domotizzato, per garantire un impatto ambientale orientato alla massima sostenibilità. L’edificio originale, la Villa, ristrutturata recentemente, affaccia sul lungolago e dispone di un pontile privato con servizio di limousine sull’acqua. La reception, situata all’ingresso, è inondata dalla luce naturale. Le tinte dominanti sono il bianco, il crema, il verde ottanio – nuance che ricorre in tutta la struttura – e l’oro. Qui, sono stati preservati i lampadari e gli antichi camini, oggi funzionanti a vapore. E poi, gli stucchi d’epoca, messi in risalto dal grigio dei soffitti, e la scalinata storica, che affiancati a complementi d’arredo di design definisco un layout classico, sobrio e raffinato.

Il Palazzo, la parte nuova del Grand Hotel Victoria Menaggio, sorge sull’impianto architettonico di un antico convento. Al piano terra spicca la zona piscina, uno scrigno di pace e relax, confinante con la modernissima palestra, sempre aperta. I colori usati nella Villa si rincorrono qui creando una gradevole coerenza stilistica.

hotel victoria menaggio suite
Suite con vista lago
grand hotel victoria menaggio camera
Una suite del Grand Hotel Victoria Menaggio
grand hotel victoria menaggio piscina
Gli esterni dell’hotel con la piscina

Il Ristorante Lago e il Ristorante 1827: attenzione per le materie prime e altissima qualità

Il Ristorante Lago si trova al piano terra della Villa e offre uno scorcio suggestivo del Lago di Como, con vista su Bellagio. Un all-day-dining restaurant con una piacevole veranda, aperto tutto il giorno a partire dalla sontuosa colazione e fino al dopo cena, propone una cantina a vista con una variegata selezione di etichette. Il Ristorante 1827, vero e proprio gourmet restaurant, ha sede invece nel Palazzo. I tavoli sono divisi tra loro da cortine di catenelle in metallo, che creano delle isole private sapientemente illuminate. La cantina è completamente climatizzata e offre la scelta fra più di quattrocento etichette. Ogni bottiglia è qui codificata e un gioco di luci va ad illuminare di volta in volta quella prescelta dal cliente.

Prima di accedere al Ristorante 1827, il passaggio è d’obbligo attraverso la Erre Boutique che propone magnifici prodotti made in Italy, delle vere e proprie gemme rare, tra le quali una selezione di gioielli, capi di abbigliamento e accessori per la casa.
A guida delle cucine del Grand Hotel Victoria Menaggio, il giovane chef Gabriele Natali vanta una carriera consolidata tra i fuochi di rinomati ristoranti stellati, tra i quali il ristorante di Enrico Bartolini al Mudec, a Milano, e il locale guidato da Paolo Griffa a Courmayeur. Attentissimo all’utilizzo delle materie prime locali di qualità, seguendone la stagionalità, e con uno sguardo rivolto verso il biologico, Natali interpreta le ricette tradizionali dando vita a percorsi gastronomici mirabilmente abbinati alle ricchissime potenzialità dei vini presenti. Con una visione della cucina come convivialità e condivisione, per il ristorante gourmet, lo chef mette in scena un menù dedicato all’arte, al mondo della letteratura e della poesia.

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Grand Hotel Victoria Menaggio, il ristorante

I Promessi Sposi rivivono al Grand Hotel Victoria Menaggio

Il progetto di ristrutturazione dell’albergo ha voluto evidenziare ulteriormente il forte legame tra la struttura e il territorio. Il Bar Manzoni, l’american bar dell’hotel, è stato così nominato in onore all’autore dei Promessi Sposi, ambientato proprio su queste sponde. Il Bar Manager Antonio Notarnicola mette a punto la carta del beverage e aggiunge un tocco personale di creatività e gusto estetico, esaltando ogni drink – tra cui cocktail classici e innovativi, distillati ma anche analcolici – e trasformando ogni sorso in una suggestiva experience.

Sulla scia manzoniana poi, anche il ristorante gourmet deve il suo nome alla data di uscita della prima edizione dell’opera di Renzo e Lucia.
Il fil rouge del lago torna, invece, nelle stampe fotografiche antracite che ricoprono le pareti delle aree comuni e che descrivono, con taglio grafico, paesaggi e scorci del lago di Como.

Infine, Il Tunnel dei Promessi Sposi – illustrato da episodi del romanzo realizzati a mano da un artista che lavora per Wall&Deco – permette di accedere direttamente all’area Spa dalle camere della Villa Storica.

Benessere e design in un viaggio tra corpo e mente alla Erre Spa

La Erre Spa si sviluppa su 1200 metri ed è il luogo ideale per ritrovare un perfetto equilibrio di corpo e mente. Bagni a vapore mediterraneo e turco, percorsi aroma e cromo terapici delle water paradise e docce emozionali. E ancora, saune soft e finlandese, percorso Kneipp, stanza del ghiaccio con la crioterapia, vasca privata illuminata dal cielo starlight ed una piscina di venti metri con postazioni relax jacuzzi, incorniciano il percorso benessere.
Respiro, Equilibrio, Energia ed Armonia sono le cabine dal design moderno e curato, adibite ai trattamenti viso e corpo che, assieme alla cromoterapia delle luci soffuse, delle spotlights e delle candele aromatiche, personalizzano il rituale rigenerante psicofisico. I quattro elementi – il legno, l’acqua, l’aria, il fuoco – convivono alla Erre Spa per un’esperienza immersiva multisensoriale.

grand hotel victoria menaggio spa
La Erre Spa del Grand Hotel Victoria Menaggio

4 giorni a Los Angeles: cosa visitare nella città più glamour d’America

Colorata, multietnica, internazionale, da sempre Los Angeles è una delle mete più ambite dai giovani di tutto il mondo: tramonti dorati sulle spiagge di Malibù, strade circondate da palme, parchi divertimento, negozi tipici. Non a caso L. A. si pone come “la” città per eccellenza della California; a seguire una mini-guida turistica per scoprire i must della metropoli sulla West Coast in soli quattro giorni.

Los Angeles vista
Vista notturna di Los Angeles
los angeles vista dall'alto
Una veduta di L. A.
Los Angeles vita notturna
La nightlife della città

Beverly Hills

Uno dei quartieri più famosi, ricchi e conosciuti grazie alle pellicole cinematografiche è sicuramente Beverly Hills: una micro-cittadina situata ai piedi delle colline di Hollywood, caratterizzata da un’infinità di casette a schiera tutte simili tra loro, realizzate negli anni Novanta, che ancora oggi mantengono intatto il fascino hollywoodiano. Passeggiare tra le vie di Beverly Hills sarà come immergersi in un vero set cinematografico: non è raro incontrare le grandi star della televisione, o ritrovarsi nel bel mezzo delle riprese di un film. La zona è definita da un’impeccabile precisione americana: le vie sono pulite in maniera quasi maniacale e le villette sembrano essere costruite tutte con lo stesso stampo.
La via principale del quartiere, Rodeo Drive, può offrire una mezza giornata di shopping sfrenato: tra i tanti marchi troviamo Dior, Chanel, Louis Vuitton e Gucci. Particolare attenzione nel quartiere è data alla sostenibilità: il lusso convive con una green attitude orientata a evitare inutili sprechi e a lasciare che il verde sia il vero protagonista; è il caso ad esempio di Aramini Home, un insieme di costruzioni situate a Rodeo Drive, studiate nel dettaglio per un concept living sostenibile a 360 gradi, come le finestre a chiusura ermetica per mantenere fresca la casa quando fa caldo.

Los Angeles colline
Le colline di Los Angeles al tramonto
Los Angeles colline
Le colline di Los Angeles al tramonto
Los Angeles ville
Ville sulle colline di L. A.

Malibù Beach

A solo mezz’ora di macchina da Downtown si possono raggiungere le famose spiagge di Malibù, conosciute in tutto il mondo anche grazie alle scene più emozionanti e romantiche delle serie televisive. Peculiarità di questo versante della costa californiana sono i lidi con maestosi scogli lisci e alte scogliere che si affacciano a picco sul mare. Numerosi surfisti si recano nelle baie di Malibù per cavalcare le onde dall’alba al tramonto.
Tra i momenti più attesi le golden hours: il sole tramonta fondendosi con l’oceano e vi regalerà le classiche e calde sfumature californiane. I più fortunati potranno anche godere della piacevole vista di foche e pellicani, soprattutto in primavera e autunno quando, spinti dalla ricerca di aringhe, raggiungono la terraferma e potete constatare che, nel corso degli anni, si sono abituati alla presenza dell’uomo. La più famosa attrazione turistica dell’area è il Pier Lagoon State Beach, lo storico ponte californiano dove i pescatori locali passano ore in cerca di fortuna.

Los Angeles Malibu beach
Golden hour a Malibù
Los Angeles palme
Il cielo rosato e le palme di L. A.
Los Angeles oceano
L’oceano dalla spiaggia di Malibù

West Hollywood

Uno dei quartieri più famosi è quello di West Hollywood, situato tra Beverly Hills e Downtown. Il comprensorio è conosciuto per la vita notturna: se cercate svago e divertimento è sicuramente la zona più ricca di bar, discoteche e ristoranti. Negli ultimi anni, il quartiere è diventato una vera e propria icona per l’inclusività della metropoli, simbolo di uguaglianza sociale e affermazione della propria identità senza paura dei pregiudizi. Melrose Avenue è la via principale, diventata famosa in tutto il mondo per i murales colorati, instagrammati sui vari social. Potrete notare un’immensa presenza di arbusti che rendono la zona sempre più verde e sostenibile.

Los Angeles Paul Smith
Lo store di Paul Smith su Melrose Avenue
Los Angeles murales
Murales a West Hollywood
Los Angeles green
Il verde a L. A.

A proposito di sostenibilità, 1 Hotel West Hollywood ha una green attitude in quanto è realizzato con materiali riciclati. Appena entrati nelle reception, troverete ad accogliervi degli alberi che vi faranno sentire immersi in una radura naturale.
La struttura si trova ai piedi delle colline hollywoodiane e, al tramonto, la vista è impagabile: si domina tutta la città. Proprio dall’hotel, si può raggiungere l’insegna più famosa della California, l’Hollywood Sign. Ci sono due percorsi possibili: uno per i principianti e l’altro per i più sportivi ed avventurieri, rispettivamente della durata di 15 minuti e 3 ore e mezza. Raggiunta la meta, il panorama è fantastico, si aspetta che il sole cali dietro le colline e illumini per l’ultima volta Los Angeles.

1 Hotel West Hollywood rooms
La vista da una camera dell’1 Hotel West Hollywood
1 hotel West Hollywood pool
La piscina dell’hotel
1 Hotel West Hollywood pool
La poolside lounge dell’1 Hotel West Hollywood

Venice Beach e Santa Monica

Ultime ma non per importanza troviamo Venice Beach e Santa Monica, a circa dieci minuti di distanza l’una dall’altra. Le spiagge sono teatro di sport a 360 gradi, in particolare regno degli skaters (che si sfidano con i rollerbladers che sfrecciano veloci) e degli atleti che si allenano sul lungomare. Se non sapete rinunciare ai vostri allenamenti anche quando siete in vacanza, Muscle Beach, tratto di sabbia dotato di una palestra all’aperto, fa al caso vostro: attira body-builders e atleti da tutta città, tuttavia è anche possibile fermarsi ad osservare chi si allena. La ruota panoramica è situata all’interno del Pacific Park, unico parco di divertimenti ad essere situato su un molo; è una delle attrazioni più visitate a Santa Monica, e dispone di tredici giostre e montagne russe.

Los Angeles oceano pacifico
Il sole tramonta sulla spiaggia
los angeles venice beach graffiti
Murales a Venice Beach
Los Angeles palm tree
Le palme che costeggiano i viali di Los Angeles

Credits immagini: Anselmo Prestini

Il Vinitaly della ripartenza

Doveva essere il Vinitaly della ripartenza e così è stato, almeno secondo i numeri della 54esima edizione del Salone internazionale dei vini e distillati: 700 buyer da 50 paesi e 4.400 aziende da 19 nazioni. Entusiasmo e tanta voglia di incontrarsi in presenza, per parlare di vino, dopo due anni di stop. Siamo stati a Verona, per un giro immaginario delle migliori cantine italiane.

Vinitaly 2022 Sicilia
Lo stand di Donnafugata a Vinitaly 2022

Piemonte

Fondata nel 1972 a Vergne, nel comune di Barolo, G.D. Vajra è una delle cantine di riferimento delle Langhe; vanta una produzione di etichette d’eccellenza, a cominciare da Barolo, ma anche Freisa, Nebbiolo, Barbera d’Alba, Dolcetto d’Alba. Una realtà vitivinicola dinamica, tra le prime ad aver aperto all’agricoltura biologica negli anni ’70, ottenendo nel ‘93 la certificazione biologica.
Definita “uno dei segreti meglio custoditi del Barolo”, l’azienda produce vini che si distinguono per raffinatezza, armonia e complessità. Tra le etichette più conosciute, e premiate, ci sono i blasonati Barolo DOCG (Bricco delle Viole, Ravera e Coste di Rose) che prendono il nome da sottozone della denominazione.

Barolo Langhe
La tenuta della famiglia Vaira, a Barolo

Oggi G.D. Vajra vede due generazioni lavorare in sinergia: i coniugi Aldo e Milena Vaira, i figli Francesca (brand ambassador dell’azienda), Giuseppe (nel 2014 tra i 30 winemakers under 40 to watch secondo The Drinks Business) e Isodoro, alla guida di una squadra di 60 vignaioli. Un lavoro straordinario quello portato avanti da questa realtà, premiata varie volte (tra gli altri riconoscimenti, la 16esima posizione del Barolo Albe 2008 tra i TOP 100 vini al mondo per Wine Spectator e il premio di cantina dell’anno in Italia nel 2015), che inoltre sta aprendo la strada alla riscoperta del Chiaretto di Nebbiolo e dei vini del XVII secolo attraverso due limited edition, N.S. della Neve (un metodo champagne rosé nature) e Claré J.C., fermentazione parziale a grappolo intero di Nebbiolo in purezza.
Con lo stesso spirito pionieristico e visionario che ne contraddistingue il lavoro, la famiglia Vaira è protagonista di un’importante fase di sviluppo, che l’ha portata a ristrutturare la cantina, realizzando all’ultimo piano una sala degustazioni dal design contemporaneo, caratterizzata da ampie vetrate che permettono allo sguardo di spaziare sulle colline della proprietà. Appassionati ed esperti d’arte, Milena e Aldo avevano già arricchito la cantina con vetrate dell’artista Costantino Ruggeri che accarezzano, con luci e colori, gli interni di un luogo da vivere anche nelle sue forme estetiche; una passione che ritroviamo nelle etichette realizzate da Ruggeri (Barolo Albe e Freisa Kyè) e, per la restante produzione, dal maestro dell’acquarello e dell’acquaforte Gianni Gallo.

Vino nebbiolo piemonte
Claré J.C. di G.D. Vajra

Friuli Venezia Giulia

La storia della famiglia Zorzettig nel mondo del vino inizia nel secondo dopoguerra, attraverso l’acquisizione di varie tenute sulle colline di Spessa di Cividale, nei Colli Orientali del Friuli, areale particolarmente vocato alla viticoltura. A guidare l’azienda è Annalisa Zorzettig, imprenditrice curiosa e determinata ad esplorare nuovi percorsi.

cividale del friuli vini
La tenuta Zorzettig a Spessa di Cividale

Recentemente premiata come Wine Woman 2022 da Food and Travel Italia, per lei sono fondamentali valori quali il rispetto del territorio, delle tradizioni contadine locali, della cultura.
Punta di diamante della produzione è la linea Myò, vini a denominazione DOC Friuli Colli Orientali ottenuti da uve coltivate nei vigneti più antichi delle tenute Zorzettig (Malvasia, Ribolla Gialla, Pinot Bianco, Friulano, Sauvignon, Schioppettino, Pignolo, Refosco e Picolit). Il nome rimanda alla prima ballata locale mai trascritta, composta a Cividale nel 1380, canto appassionato di un giovane all’amata, paragonata a un dolce frutto, che ispira il progetto di viticoltura sostenibile di Zorzettig. Tra i progetti futuri, invece, il completamento della nuova cantina “green” avviata nel 2020.
La famiglia riserva grande importanza all’ospitalità: alle attività enoturistiche si è aggiunta dal 2012 quella del Relais La Collina, agriturismo che domina i vigneti della tenuta di Ipplis, a breve distanza da Cividale, città riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. La struttura, ricavata da un vecchio fabbricato rurale, è dotata di 9 camere, con una terrazza che si affaccia sulle vigne e sulle Dolomiti Friulane; un luogo ideale dove trascorrere momenti di relax immersi nella natura.

colli orientali del friuli vino
Relais La Collina
Ribolla gialla vino
Ribolla Gialla di Zorzettig

Toscana

Nel territorio del Chianti Classico, dov’è nato il mito del vino italiano nel mondo, Dievole è la perfetta espressione contemporanea di una denominazione leggendaria. Il cuore ed heritage dell’azienda risiedono nella produzione vitivinicola e nelle esperienze legate alla terra di persone che, con passione e fare artigiano, curano tuttora vigneti e oliveti, guardando sempre oltre. Dei 600 ettari di boschi e colline della tenuta, oltre 150 sono coltivati a vigneti seguendo criteri sostenibili. Rispetto e valorizzazione del terroir trovano il loro complemento nella cantina, dove fermentazioni spontanee in tini di cemento grezzo e invecchiamento unicamente in botte grande, preservano le caratteristiche organolettiche delle uve.

Chianti vigneti
Le vigne Dievole, nel Chianti

I risultati di questo sodalizio fra tradizione e ricerca sono vini eleganti e freschi, dalle etichette importanti: Dievole Chianti Classico DOCG, Sangiovese al 90%, che vinifica in cemento e invecchia un anno nel legno di rovere francese non tostato, vino di corpo che fonde l’anima classica e moderna; Novecento Chianti Classico Riserva, nato per celebrare i 900 anni di storia dell’azienda e divenutone l’icona, Sangiovese al 95%, che vinifica per 17 mesi nelle botti di rovere non tostato e 6 in bottiglia, così da diventare una riserva dalla forte personalità; Vigna Sessina Gran Selezione, Sangiovese in purezza, prodotto da uvaggi sezionati dell’omonima vigna, una gemma che cresce in un piccolo vigneto e, dopo 17 mesi di vinificazione, resta in bottiglia un anno per raggiungere un profumo intensissimo e una profondità elegante, ricca. Ancora, Tocca Stelle Chianti Classico, che esalta le capacità produttive di un singolo vigneto, una selezione di Sangiovese all’85% con Canaiolo e Colorino, dal color rubino intenso, una delle più autentiche espressioni del territorio, di cui viene prodotto anche il Tocca Stelle Olio Extra Vergine Chianti Classico DOP 2019.
È immerso nel verde lussureggiante di quest’angolo incantevole della Toscana il Resort Dievole di Vagliagli, villa padronale del ‘700 circondata da rigogliosi giardini all’italiana e alberi secolari che, insieme agli altri edifici del borgo, rappresentano la massima espressione dell’ospitalità d’autore della zona. Le 28 camere in stile toscano, sobrie ed eleganti, tra Classic, Deluxe, Prestige e Prestige Suite, offrono un’esperienza unica all’interno di un’autentica dimora di campagna della nobiltà senese.

Chianti classico 2022
Il Chianti Classico di Dievole
Chianti resorts
Il Resort Dievole, a Vagliagli

Nella Maremma settentrionale, a Ortacavoli a Riparbella (Pisa), si trova invece Pakravan Papi, azienda vitivinicola che da oltre vent’anni fa vino in modo del tutto personale e peculiare, senza mode né protocolli, puntando sulla forte identificazione tra produttore, prodotto e territorio. I fondatori sono Enzo Papi e Amineh Pakravan, sposati dal 1969. Oggi gestiscono 20 ettari di vigneto, con i restanti 80 lasciati a bosco. La sistematizzazione degli impianti inizia a metà anni ’90, la prima etichetta è del 2003. Le idee di Papi, spinto anche dall’amore per i vini francesi, sono chiare da subito: credere nelle uve autoctone, Sangiovese in primis, ma creare anche una realtà di bordolesi. L’idea alla base – condivisa dai figli della coppia, Leopoldo e Chiara – è quella di focalizzarsi sulle etichette, sul prodotto in bottiglia, mettendo in secondo piano il vitigno ed evidenziando il risultato finale. Troviamo dunque il Sangiovese della varietà piccolo, poi Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Chardonnay, Riesling e Malvasia toscana. Pakravan Papi è anche agriturismo: il cuore dell’accoglienza è nelle due case coloniche sulla collina di Ortacavoli, con sette appartamenti autonomi, spaziosi e dotati di tutti i comfort per una vacanza in piena libertà. Completano l’offerta una piscina con vista incantevole, campo da tennis, area bbq, sentieri da percorrere a piedi o in bici, uno spazio giochi per i più piccoli.

Vigneti Maremma
L’azienda vinicola Pakravan Papi, nella Maremma
Cantine Maremma
Leopoldo Papi e Francesca Filippone di Pakravan Papi

Sicilia

Il Padiglione Sicilia richiama, ad ogni edizione, un gran numero di wine lover: tra gli stand più visitati quello di Donnafugata, realizzato in collaborazione con Dolce&Gabbana, a suggellare la sinergia che lega i due brand siciliani. Nel 2020, infatti, è stata lanciata una linea esclusiva di etichette in partnership con la nota maison. La fiera di Verona è però come sempre l’occasione per presentare le ultimissime novità come Passiperduti, piccola produzione di pregio nata da un’accurata selezione di uve Grillo coltivate nelle colline della Tenuta di Contessa Entellina, nella Sicilia sudoccidentale: un vino poetico e timeless, dall’anima elegante e floreale, che sorprende per mineralità e persistenza. “Con Passiperuti – afferma Josè Rallo – Donnafugata celebra ancora una volta il proprio legame con l’arte e la letteratura. Un’etichetta d’autore e un nome che rimandano alla serenità che proviamo quando contempliamo la natura, capaci di evocare alcuni versi de ‘L’infinito’ di Leopardi, tra i più rappresentativi della poesia italiana”.

Vinitaly stand Sicilia
Lo stand Donnafugata a Vinitaly
Donnafugata Dolce e Gabbana
Tancredi, Donnafugata e Dolce&Gabbana

Tra i territori siciliani più vocati alla viticoltura d’eccellenza c’è l’Etna: i vini del vulcano sono apprezzatissimi dai consumatori e osannati dalla stampa di settore. Tra le nuove realtà segnaliamo una coppia di giovani produttori, Benedetto Alessandro e Giulia Monteleone, che in pochi anni hanno raccolto, con i loro vini a marchio Monteleone, importanti premi e riconoscimenti, ultimo in ordine di tempo l’ambito Tre Bicchieri del Gambero Rosso con l’Etna Bianco DOC Anthemis da uve Carricante, storica varietà autoctona a bacca bianca, coltivata a ben 900 metri nel comune di Sant’Alfio.

vino etna bianco doc
Giulia Monteleone con una bottiglia di Anthemis

Nell’immagine in apertura, l’etichetta Passiperduti di Donnafugata

Le mete zodiacali di aprile 2022

La danza astrale, in questo mese, denota caratteristiche molto profonde dettate da Saturno in Acquario e Nettuno in Pesci. Saturno in Acquario conduce a nuove sfide, a una maturità e a una crescita dell’individuo, mentre Pesci porta crescita spirituale e tanta compassione.
Un aprile all’insegna della spiritualità, della profondità e di sfide importanti, che condurranno i vari soggetti zodiacali a scelte profonde, ricche di umanità e comprensione verso gli altri.
Ma andiamo a vedere come vivranno questo mese i 12 segni zodiacali e quali saranno le mete più armoniche per loro, in Italia e all’estero.

Ariete

Con Mercurio nel segno fino al 10 aprile, la vostra comunicazione e dialogo saranno eccellenti, saprete trovare le parole giuste per confortare le persone a cui tenete.
Per il vostro segno ho scelto in Italia Pisciotta, comune in provincia di Salerno che sembra collegato come origine alla distruzione di Troia; sembra infatti che i Troiani sfuggiti all’incendio approdarono sul lido ionico, luogo unico e magico.
Il luogo estero che ho scelto per il vostro segno è Pamukkale, Turchia, il cui significato è castello di cotone in turco, dove potrete godere di acque termali calde e limpide, e visitare i resti della città ellenistica-romana Hierapolis.

Pisciotta
Pamukkale

Toro

Con Mercurio nel vostro segno da metà mese ed Urano iniziano delle grandi rivoluzioni del vostro animo, all’insegna di un’elevata sensibilità verso l’ambiente e di un’inventiva particolarmente spiccata, che vi stimolerà al meglio.
Ho scelto per il vostro segno, in Italia, Otranto, comune della provincia di Lecce, dove vi sono strutture ricettive turistiche davvero notevoli; qui potrete visitare la cattedrale di Santa Maria Annunziata, la chiesa di San Pietro e le cripte e chiese rupestri, ma anche godere di un panorama mozzafiato.
All’estero la destinazione per il vostro segno è Machu Picchu, in Perù, uno dei luoghi più belli e ricchi di energia al mondo; qui potrete rivivere la civiltà del passato ed esplorare le strade Inca, luoghi sacri e magici.

Otranto
Machu Picchu

Gemelli

Giove in aspetto di quadratura può portare dei piccoli fastidi ma, con il supporto di altri pianeti, saprete fronteggiare ogni ostacolo quotidiano e trovare le soluzioni più consone.
Per il vostro segno la scelta italiana ricade su Monterosso al Mare, comune ligure in provincia de La Spezia, parte delle Cinque Terre. Da visitare la chiesa di San Giovanni Battista, l’eremo di Sant’Antonio del Mesco e il Santuario di Nostra Signora di Soviore; e ancora, la statua di Nettuno, un’imponente struttura in cemento armato appoggiata a uno sperone di roccia.
La meta estera è il complesso greco di Meteore, a Kalambaka: potrete visitare i monasteri a 400 metri di altezza, una città nel cielo per sognare.

Monterosso al Mare
Il monastero Aghia Triada, a nord-est della città di Kalambak

Cancro

Venere in aspetto di  trigono porterà bellissime energie nel vostro ambito affettivo e nel vostro quotidiano, sarete propensi a donare attenzione e riceverete molta ammirazione.
Per Il vostro segno ho scelto in Italia Manarola, antico borgo della Riviera Ligure di Levante, una delle Cinque Terre. Da visitare l’Oratorio dei Disciplinanti, la torre campanaria, le architetture militari, il castello e altri luoghi suggestivi.
All’estero ho scelto Fairy Pools, sull’isola scozzese di Skye, dove potrete visitare le piscine fatate, le cascate e fare escursioni in una natura meravigliosa.

Manarola
Fairy Pools

Leone

Saturno vi metterà alla prova e cercherà di infastidirvi, ma la primavera e le sue energie vi daranno un valido supporto, cercate l’aspetto migliore di ogni cosa.
Per il vostro segno indico Lerici, in provincia di La Spezia: gli amanti delle chiese avranno di che sbizzarrirsi, visitando ad esempio l’oratorio di San Rocco o la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, oltre a godere di un panorama straordinario.
Per quanto riguarda l’estero, indico la Valle del Jiuzhaigou, in Cina, ossia la “Valle dei Nove Villaggi”, patrimonio Unesco, in cui ammirare, oltre alle tipiche abitazioni tibetane, i laghi dai colori eccezionali, dall’acqua limpidissima.

Lerici
La Valle del Jiuzhaigou (ph. by thegoldenscope.com)

Vergine

Giove porta via energie pesanti, cercate di non forzare nulla e non farvi vincere dal malessere o dalla tristezza, soltanto così troverete delle soluzioni.
Per il vostro segno ho scelto in Italia Cefalù, cittadina costiera nel nord della Sicilia nota per la cattedrale normanna del XII secolo, simile a una fortezza, dove vedere i mosaici bizantini e le torri gemelle.
All’estero, scelgo per il vostro segno il massiccio roccioso di colore rosso Uluru, in Australia, che nell’arco della giornata cambia di tonalità, a seconda dell’ora e della stagione. Indimenticabile.

Il duomo di Cefalù
Uluru

Bilancia

Con Marte e Venere in aspetto di trigono il periodo sarà fantastico, ricco di energie e possibilità di crescita nei vari ambiti del quotidiano.
Per il vostro segno ho scelto in Italia Gallipoli, cittadina sulla costa pugliese con panorami da togliere il fiato; potrete visitare la cattedrale di Sant’Agata, con una facciata riccamente decorata, e gustare una cucina unica nel suo genere.
Il luogo estero scelto per il vostro segno è Moraine Lake, in Canada, noto per le acque di colore tra il blu e il verde, causato dalle minuscole particelle di origine rocciosa sul fondo; si possono fare escursioni nelle montagne circostanti e godere di una natura incredibile.

Gallipoli
Moraine Lake

Scorpione

Venere in  aspetto di trigono porterà bellissime novità affettive, tuttavia Marte in aspetto di quadratura suggerisce lotte e tensioni, da controllare e tenere a bada.
Per il vostro segno scelto in Italia Castiglioncello, nel Livornese, caratterizzato da scorci meravigliosi, tra pinete e scogliere.
Per l’estero la scelta propende per il percorso del Golden Circle, in Islanda, che prevede tra le altre tappe il Parco Nazionale di Thingvellir, la cascata Gullfoss e la valle geotermica.

Castiglioncello
Il Parco Nazionale di Thingvellir

Sagittario

Fase altalenante per il vostro segno, Marte non manderà energie positive e in più Venere in aspetto di quadratura suggerisce instabilità affettiva.
Per il vostro segno ho scelto in Italia Isola di Capo Rizzuto, nella provincia di Crotone: meritano la visita il complesso fortificato, eretto nel periodo medievale, e il cosiddetto “Orologio”.
Il luogo estero scelto per il vostro segno è Trolltunga, Norvegia, letteralmente “lingua dei troll”, una roccia panoramica sospesa a 700 metri sul lago Ringedalsvatnet, da cui partire per i fiordi circostanti, speciali per meditare.

Isola di Capo Rizzuto
Trolltunga

Capricorno

Tanti i pianeti favorevoli, finalmente vivrete una fase serena e ricca di novità piacevoli, che arricchiranno il vostro animo di energie.
La scelta, in Italia, ricade su Camogli, piccolo borgo marinaro della Liguria noto per il suo porticciolo e i palazzi colorati sul lungomare. Il suo nome sembra derivari da Camulo o Camulio, cioè il dio della guerra Marte.
La meta estera è Angkor Wat, in Cambogia, dove ammirare il tempio (e luogo di culto in generale) più grande del mondo, con una maestosa architettura in pietra arenaria.

Camogli
Angkor Wat (©Ashit Desai/Getty Images)

Acquario

La situazione astrale è magnifica, Venere e Mercurio positivi stimoleranno al meglio il vostro animo, dandovi emozioni indimenticabili.
Per il vostro segno ho scelto in Italia Matera, la “città dei sassi”, ideale per ritemprare l’animo godendo della bellezza circostante.
Per l’estero faccio il nome dell’Antelope Canyon in Arizona: rimarrete senza fiato ammirando le formazioni di roccia arenaria rossastra, e potrete inoltrarvi nelle varie grotte e tunnel del posto, ottima meta per chi ama le foto.

Matera (ph. ©bluejayphoto/Getty Images)
Le formazioni rocciose dell’Antelope Canyon (ph. ©Matt Munro/Lonely Planet)

Pesci

Momento magico per il vostro segno, in tutti gli ambiti, potrete trovare le armonie necessarie a fronteggiare ostacoli precedenti.
Per il vostro segno ho scelto in Italia Atrani, il più piccolo comune italiano, un luogo affacciato sulla Costiera Amalfitana, le cui abitazioni sembrano precipitare verso l’acqua.
Per l’estero ho scelto il Great Blue Hole ai Caraibi, enorme voragine marina di 300 metri per 124 di profondità al largo del Belize, conosciuta come una delle migliori destinazioni al mondo per le immersioni.

Atrani
Il Great Blue Hole

Nell’immagine in apertura, Trolltunga, Norvegia

Monte-Carlo Beach si aggiudica il 1° premio speciale Hotel & Lodge Awards 2022 nella categoria Green

Giovedì 24 marzo, al Pavillon Cambon, il Monte-Carlo Beach ha ricevuto il Premio Speciale Green durante la cerimonia di premiazione della terza edizione degli Hotel & Lodge Awards, promossa dalla rivista turistica leader in Francia. La redazione e la giuria, composta da professionisti del turismo, sono rimaste incantate dai valori della responsabilità ambientale e dello sviluppo sostenibile: i veri protagonisti del Monte-Carlo Beach Club.

L’ennesimo riconoscimento per il famoso hotel, che ha ottenuto la certificazione Green Globe nel 2014 (con status Green Gold dal 2018). Si afferma di nuovo così un’identità fortemente voluta dalla Direttrice Generale della struttura, Daniele Garcelon, da anni impegnata sul fronte della politica zero plastica, del riciclo dei rifiuti e del risparmio energetico e idrico. La struttura ha attuato una politica proattiva volta alla salvaguardia della biodiversità, in particolare con la creazione di una diga sottomarina nell’estate del 2021. La barriera, situata a 100 metri dalla riva, è progettata per proteggere la  spiaggia e favorire lo sviluppo della fauna marina, mettendola al riparo dalle mareggiate.

Nell’ottica di preservare l’ecosistema circostante, il Monte-Carlo Beach e il ristorante Elsa lavorano fianco a fianco con gli agricoltori del territorio, privilegiando i prodotti di stagione giunti a piena maturazione e gli orti e le tenute del posto, come il Jardin des Antipodes di Mentone per le erbe aromatiche e la frutta, o il Domaine d’Agerbol sulle alture di Roquebrune-Cap-Martin per gli ortaggi biologici a chilometro 0, dalla terra alla tavola.

“Ricevo questo premio con gioia e umiltà a nome di tutti i miei collaboratori, come riconoscimento e forte  incoraggiamento per il perseguimento del nostro impegno quotidiano”, dichiara Daniele Garcelon.

Tradizione, piacere e benessere sulla Riviera di Levante al Grand Hotel Bristol Resort & Spa

La Dolce Vita rivive a Rapallo al Grand Hotel Bristol Resort & Spa

Una raffinata dimora storica risalente al 1908 in stile Liberty, il Grand Hotel Bristol Resort & Spa si affaccia sul suggestivo Golfo del Tigullio. In un susseguirsi di piacevoli insenature, invitanti spiagge attrezzate e porticcioli in cui attraccano barche di pescatori e yacht, questo tratto della Riviera Ligure, meta negli anni Cinquanta e Sessanta del jet-set internazionale, è divenuto luogo simbolo della Dolce Vita italiana. Tra paesaggi incantevoli, clima mite e piccole località eleganti, l’area è tutt’oggi un luogo ambito per una vacanza rilassante ed esclusiva.
Il Grand Hotel Bristol Resort & Spa, gioiello della tradizione della grande hotellerie ligure, immerso nella macchia mediterranea, sorge a Rapallo, località accogliente della riviera di levante. Con il suo centro storico pittoresco e colorato, il lungomare Vittorio Veneto all’ombra delle palme, gli stabilimenti balneari e due piccoli porti, il borgo è il luogo ideale anche per esplorare le bellezze dei dintorni. Il Santuario di Montallegro, facilmente raggiungibile con una funivia di inizio secolo, svela uno splendido panorama sul golfo, mentre Portofino, con le sue case colorate e la celebre piazzetta, dista solo pochi chilometri, così come l’elegante borgo di Santa Margherita Ligure e le magnifiche e scenografiche Cinque Terre.

Il Grand Hotel Bristol Resort & Spa, con 83 camere e suites, circondato da un rigoglioso giardino di vegetazione mediterranea, si distingue per la sua facciata in pieno stile Liberty che si armonizza perfettamente con il linguaggio moderno degli interni e dei decori. Un’oasi verde che si fonde con lo spazio circostante a rappresentarne quasi un continuum, la struttura si apre su un’ampia terrazza panoramica, che si affaccia a sua volta su una grande piscina a sfioro, con una posizione privilegiata a strapiombo sul mare. Il Pool Bar, informale e accogliente, offre la possibilità di consumare un light lunch o magari, di sorseggiare un drink al tramonto a bordo piscina, nella quale immergersi con uno sguardo proiettato verso l’orizzonte.

Alla scoperta della tradizione enogastronomica ligure al Grand Hotel Bristol

Punto di forza del Bristol è il Ristorante Le Cupole, sul rooftop dell’hotel, con vista mozzafiato sul promontorio di Portofino e su tutto il Golfo del Tigullio. Qui, lo chef Graziano Duca alterna sapientemente tradizione, creatività e innovazione grazie ad una cucina ligure vera e genuina, sublimata dall’utilizzo di ingredienti del territorio di alta qualità. I prodotti utilizzati per esaltare i piatti provengono da coltivatori e artigiani della zona così come i vini liguri, attentamente selezionati.
Duca racconta così la sua idea di cucina che punta sulla riscoperta dei sapori autentici reinterpretati in chiave contemporanea: “La tradizione è rimasta una componente fondamentale nelle mie proposte. Mi piace riscoprire piatti evergreen come la cima alla genovese o il classico vitello tonnato che, rivisitati e reinterpretati con tecniche moderne diventano dei piatti prelibati, un connubio perfetto tra tradizione e contemporaneità. Il mio stile di cucina è autentico e genuino, ma dai sapori nitidi, pochi ingredienti ma con tanto gusto e sapore”.

Il ristorante Le Cupole
Il bar

A completare l’offerta gastronomica dell’hotel, il Bristol Bistrot, con ampie vetrate che illuminano lo spazio interno, è il luogo per consumare una ricca colazione o cenare scegliendo tra piatti e vini tipici locali. E dopo cena, il bar La Via della Seta, che si distingue per la sua selezione di cocktail attenta e ricercata, permette di vivere un’esperienza sofisticata in un’atmosfera lounge.

Una pausa di benessere per corpo e mente sulla Riviera di Levante

Un vero e proprio rifugio rigenerante al Grand Hotel, la Erre Spa Bristol si sviluppa su due mila metri quadri e apre le porte verso una dimensione orientata al benessere psico-fisico: trattamenti viso e corpo, programmi diversificati e personalizzati ed esperienze multisensoriali. Sauna, bagno turco, bagno mediterraneo, piscina coperta, zone idromassaggio, idrogetti, docce emozionali, cascata di ghiaccio, percorso Kneipp, zone relax a tema e una tisaneria offrono una pausa rinvigorente in una cornice suggestiva.

La Spa
La Spa

Struttura di prestigio parte del Gruppo R Collection Hotels – che attraverso la sua visione mette al centro il territorio, la sua storia e la sua identità – il Grand Hotel Bristol Resort & Spa, con il lussureggiante giardino, la grande piscina, il ristorante gourmet Le Cupole, il bar all’avanguardia La Via della Seta e la Spa, angolo avvolgente ed energizzante, è quindi il luogo perfetto per vivere una vacanza all’insegna del piacere e del comfort in uno scenario naturale mozzafiato.

Sheraton Milan San Siro, un rifugio verde dove condividere esperienze

In via Caldera, nel cuore di Quarto Cagnino, quartiere residenziale milanese a ovest della città, poco distante dallo storico Stadio Meazza, sorge lo Sheraton Milan San Siro, hotel dal design elegante e contemporaneo, progettato come un luogo in cui connettersi e condividere esperienze. Situato in un ex borgo agricolo medievale, oggi circondato da alcuni tra i maggiori polmoni verdi della città – il parco di Trenno, il Boscoincittà e il parco delle Cave – lo Sheraton rappresenta un rifugio tranquillo, lontano dalla frenesia urbana, seppur sapientemente collegato agli aeroporti e ai maggiori punti nevralgici della città meneghina. Proprio grazie alla sua posizione strategica, la struttura è stata progettata pensando sia a coloro che si trovano nel capoluogo lombardo per motivi di affari, che agli ospiti in viaggio di piacere, che soggiornano qui per esplorare Milano e i suoi dintorni.

Courtesy of Sheraton Milan San Siro

Nato a seguito del restyling del preesistente Grand Hotel Brun, un imponente edificio degli anni Ottanta, il nuovo Sheraton Milan San Siro è un progetto ideato, elaborato e disegnato dallo Studio CaberlonCaroppi Italian Touch Architects, che ha preservato l’architettura delle origini – con l’iconica forma curva e modernista del corpo principale dell’edificio dalla peculiare pianta a Y. Le zone comuni sono state realizzate sinergicamente da Concreta, azienda valtellinese basata a Postalesio che, con un approccio sartoriale, cuce i progetti intorno ai desideri dei clienti. Il pool di architetti si è ispirato per questo concept alla città che lo ospita: Milano. I colori, le linee, gli interiors ne esprimono la dinamicità. Concreta ha sviluppato su misura tutti gli arredi e i complementi delle ampie aree condivise in linea con l’idea e lo stile dell’hotel.

Courtesy of Sheraton Milan San Siro

Un’architettura modernista e curvilinea domina la struttura, riflettendosi tanto sugli spazi interni comuni, quanto nelle aree private: 310 tra camere e suite distribuite su sei piani, sobrie e lineari, caratterizzate da una palette di colori neutri, in cui spiccano elementi blu e viola e nelle quali la contemporaneità e l’eleganza si fondono con la funzionalità. Il risultato è un hotel dal design pulito, definito da una combinazione di stili, finiture, materiali di pregio, preziosi elementi tessili, arredi su misura dalle linee essenziali, motivi geometrici e tinte naturali che contribuiscono a ricreare un’allure tipicamente anni Sessanta.

Courtesy of Sheraton Milan San Siro

Una pausa di fitness e benessere allo Sheraton Milan San Siro

Tutte le stanze, tra le quali la suite Presidential di 90 metri quadri, offrono inoltre la possibilità di provare le esperienze offerte dall’hotel, come lo Sheraton Club, luogo ideato per una sessione di lavoro o per un momento di pausa. All’ultimo piano dello Sheraton Milan San Siro, con vista sulle Alpi, la SPA Elite Spa & Wellness, in un ambiente caratterizzato da colori tenui e luci soffuse, è un’oasi di quiete dove prendersi cura del proprio equilibrio corpo-mente, grazie ai servizi di benessere e ai trattamenti estetici mirati. Il centro Sheraton Fitness, l’area palestra, è aperto tutti i giorni senza limiti di orario e offre agli ospiti la possibilità di mantenere la propria routine di allenamento anche in viaggio.

Suite Presidential (ph. courtesy of Sheraton Milan San Siro)
La SPA Elite Spa & Wellness (ph. courtesy of Sheraton Milan San Siro)

Gli esterni, così come l’interior design dell’hotel, sono stati progettati come un continuum della zona verde circostante, creando equilibrio tra la struttura e i suoi dintorni, che si fonde così armonicamente nell’ambiente: giardini fioriti, terrazze, un’area giochi per bambini e una grande piscina con solarium, tavolini esterni e un bar – il Pool Oasis Bar  – circondata da una rigogliosa vegetazione. Gli spazi interni e quelli all’aperto sono stati pensati per agevolare l’interazione sociale e per infondere un forte senso di comunità. Luogo cosmopolita quindi, destinato sia agli ospiti dell’hotel ma anche ai milanesi stessi, Lo Sheraton Milan San Siro si pone come un catalizzatore culturale che rafforza l’incontro tra la comunità locale e quella internazionale a Milano.

Courtesy of Sheraton Milan San Siro

La proposta gastronomica ricercata e raffinata: dall’Italia all’Argentina

Al piano terra, nella zona esterna, si trova anche il El Patio del Gaucho, Javier Zanetti, rinomata steakhouse argentina che propone piatti di carne e pietanze d’ispirazione moderna a base di pesce e verdure. Totalmente progettato dallo studio CaberlonCaroppi, l’idea prende origine dalla volontà di raccontare il legame tra l’hotel e il vicino stadio Meazza, legandosi indissolubilmente con una leggenda del calcio giocato, l’ex capitano dell’Inter Zanetti. Già il Grand Hotel Brun era infatti noto per aver spesso ospitato le squadre di Serie A e la nazionale italiana di calcio. Qui, tradizione culinaria argentina e innovazione si mescolano dando vita a un menu che offre un viaggio alla scoperta di sapori tipici e inediti del paese sudamericano. Fedele alla cultura argentina, l’asador de El Patio del Gaucho regna sul ristorante dalla sua postazione davanti alla parrilla, la grande griglia su cui cuoce i tagli più pregiati delle migliori carni, nel rispetto delle usanze locali. Il luogo si ispira al tema del menu: ardesia, legno e cuoio si fondono negli interni in una sinfonia di consistenze e trame. I bauli posti all’entrata ricordano il legame tra i due paesi, l’Italia e l’Argentina, e la storia della nostra immigrazione verso questa terra. Gli spazi sono pensati per richiamare le vecchie case di famiglia, piene di oggetti legati alla memoria, con una disposizione un po’ caotica degli arredi. Al centro della sala, una grande tavolata è un luogo di condivisione che si riaggancia senza soluzione di continuità ad uno dei concetti che ha ispirato la progettazione dell’hotel: la connessione e interconnessione tipica della società contemporanea.

El Patio del Gaucho, Javier Zanetti (ph. courtesy of Sheraton Milan San Siro)

Il luminoso Silene Bar & Restaurant interno completa l’offerta gastronomica dello Sheraton Milan San Siro. Il ristorante propone diverse opzioni lungo tutto l’arco della giornata con una selezione artigianale di piatti e prodotti del nord Italia e si pone come punto d’incontro conviviale, per un caffè, un pranzo di lavoro, un aperitivo tra colleghi, una cena in famiglia o ancora un drink tra amici. Qui, lo Chef Pasquale D’Ambrosio mette in scena uno spettacolo di colori, profumi e sapori in piatti che raccontano le eccellenze del nostro territorio, tramandando ricordi attraverso la cucina italiana autentica, fatta di creatività, tradizione e semplicità. Legato alla Campania, sua terra d’origine, D’Ambrosio porta in tavola sinergie inattese di sapori, esaltate da un’estetica curata, prestando attenzione anche al benessere e alle proprietà salutistiche dei piatti e alla sostenibilità, che si traduce nell’utilizzo di materie prime stagionali, frutto del lavoro di piccoli produttori locali. L’ambiente è caratterizzato da un gioco di luci e design che, in un alternarsi di consistenze e colori, dà vita ad un luogo calmo e armonioso immerso nella luce naturale. La palette di colori riflette la natura rigogliosa che abbraccia l’hotel e che si scorge oltre le ampie finestre. Interamente arredato su misura da Concreta, un grande tavolo comune spicca nel locale incoraggiando in modo spontaneo la condivisione e la flessibilità.

Silene Bar & Restaurant (ph. courtesy of Sheraton Milan San Siro)

Sheraton Milan San Siro: il luogo ideale per un’esperienza meeting

Una collezione di sale per conferenze, che ospitano eventi privati o aziendale, copre una superficie totale di 2.500 metri quadrati, e sottolinea  l’inclinazione dell’hotel e l’expertise nel mondo degli eventi su larga scala, riconducibile già alla storia del precedente albergo. Lo Sheraton Milan San Siro offre un’esperienza meeting rispondendo alle molteplici esigenze congressuali della zona, dove si trovano il Centro Congressi MiCo, il Business Park Caldera, Fiera Milano Rho e Fiera Milano City. Con un ingresso indipendente, la struttura conta ventuno stanze riunioni, di cui diciannove illuminate dalla luce naturale, con arredi dalle linee sobrie e colori neutri. L’area congressi comprende inoltre due sale da ballo.

Courtesy of Sheraton Milan San Siro

Più che un hotel, Sheraton Milan San Siro quindi, è un vero e proprio hub, un convogliatore sociale, un luogo di incontri e connessioni e di relax.

Sheraton Milan San Siro

Via Caldera, 3 | 20153 | Milano

+39 02-915221

sheratonmilansansiro.com

In Val di Fassa tra sci, wellness ed esperienze gourmet

Riconnettersi con se stessi, trovare nuove ispirazioni, emozionarsi. Le Dolomiti sono in grado di suscitare tutto questo tra boschi a perdita d’occhio, montagne scenografiche, vallate ricoperte da una coltre di neve bianca e piste da sci che disegnano i pendii innevati.  Se state cercando la destinazione perfetta per la vostra settimana bianca la Val di Fassa è la meta ideale.



Siamo nel Trentino nord orientale, uno straordinario impero naturale incastonato tra le più spettacolari e famose cime delle Dolomiti. Proprio in questi luoghi a fare da padrone sono la Marmolada, il Gruppo del Sella, il Gruppo del Sassolungo e quello del Catinaccio. Per chi ancora non conoscesse queste zone, scoprirà che l’originalità delle proposte outdoor,  gourmet e wellness la rendono davvero una meta perfetta per gli appassionati della montagna in inverno, ma anche per chi fosse semplicemente alla ricerca di un modo per staccare la spina facendo del sano digital detox. 

In un luogo da tempo devoto all’accoglienza, abbiamo scoperto un hotel dal cuore ladino, l’Olympic SPA hotel. Il legame stretto con il territorio , come elemento di sostentamento e la profonda conoscenza dei ritmi della natura, come unico modo per poterne trarre il massimo beneficio, sono incarnati nella mente e nella cultura dei ladini, che da sempre sentono la montagna come loro responsabilità prendendosene cura. Con questo sentimento, la famiglia Pellegrin ha costruito le fondamenta di un’azienda sostenibile.

La struttura di charme si trova a San Giovanni di Fassa, in una valle soleggiata che gode di una posizione strategica per raggiungere i più celebri impianti sciistici della regione. Dal 10 Gennaio 2021 è anche  il primo Adults Only Hotel in Trentino.

Oltre al valore e alla cura nell’accoglienza, il benessere e la cucina sono gli altri due focus della struttura. Partendo dal primo, la nuova piscina esterna panoramica riscaldata a 34° è l’ideale per una nuotata tra le Dolomiti o per piacevoli momenti di relax nell’acqua calda, mentre attorno l’atmosfera frizzante di montagna ci ricarica di nuova energia. Da provare, l’abbraccio caldo della Spa: sauna alle erbe, bagno turco, doccia tropicale, baita alpina con sauna finlandese. Altro elemento di spicco di questa stagione è la Bolla Relax, un’area perfetta per rilassarsi dopo un trattamento nella Te Jaga SPA o alla fine di una giornata sulle piste da sci.


Per chi volesse vivere questi momenti in intimità è disponibile anche una Private Spa Suite, dedicata ad un relax assoluto ed esclusivo. Nelle aree relax ritroviamo un contatto più sincero con la natura: tutti gli elementi naturali del territorio si ritrovano anche in questi piccoli spazi di benessere.

Dalla cucina invece possiamo assaporare i gusti locali, per scoprire le tradizioni e la cultura culinaria. Qui si rimane sorpresi da sapori genuini e al tempo stesso da presentazioni che strizzano l’occhio ai trend più moderni. Il ristorante rappresenta proprio questo, l’accostamento di gusti della tradizione della montagna con prodotti a km 0 ( o comunque a basso impatto) a piatti che li propongono con nuove modalità.

Da scoprire assolutamente nei prossimi mesi l’ampliamento della struttura secondo un modello sostenibile, che punta a valorizzare la proprietà e a integrarla con il paesaggio circostante. Dalle nuove suite immerse nel prato, con terrazze e patii interni, alla sauna in cima agli alberi, da raggiungere attraverso un percorso aereo. Le 10 Natural Suite saranno dedicate al benessere, al desiderio di staccare la spina e all’idea di vivere la filosofia green. Un’autentica full immersion ancora più intensa nel bellissimo scenario della Val di Fassa. 



Dubai è la destinazione per una fuga all’insegna di divertimento, arte e cultura

In questo particolare momento storico viaggiare non è più così facile ma nonostante tutto, una tra le mete più ambite e fattibili da raggiungere che vale sempre la pena di visitare anno dopo anno è Dubai. A poche ore di volo dal territorio italiano, grazie ai corridoi turistici, è una città tutta da scoprire, sempre innovativa ed in continua espansione.
Se amate il caldo, questo periodo dell’anno è perfetto per visitarla : la temperatura è ottimale, oscilla tra i 19° e 25°.

Ecco 5 buoni motivi per convincervi definitivamente a preparare le valige alla scoperta della città più famosa degli emirati.



Il primo, indiscusso, è che fino al 31 marzo 2022 è possibile visitare EXPO 2020: 192 padiglioni ricchi di storia, cultura e tradizione. Quest’anno una particolare attenzione è stata data al tema della sostenibilità con il padiglione Terra che, attraverso illustrazioni digitali, riassume e sottolinea le emergenze ambientali con le quali ci stiamo scontrando.


Padiglione Terra, Expo

Anche il tema della mobilità si è aggiudicato un intero padiglione, raccontando i diversi progressi e le nuove tecnologie all’avanguardia che stanno diventando protagoniste dei giorni nostri. Ad EXPO 2020 però non mancano momenti ludici e di spettacolo, come lo Sky Garden che al tramonto regala una vista impagabile su tutta la fiera.

Se c’è un posto dove l’adrenalina non manca, quello è Dubai. Con i suoi grattacieli luminosi, infinity pool e attrazioni al 78esimo piano, la città si conferma tra le più elettrizzanti e stimolanti il divertimento al mondo. Ma non è finita qui: ogni anno vengono aggiunte sempre più novità, come l’ultima allo “skyline”. Basterà salire all’80esimo piano di uno dei più famosi grattacieli della città, di fronte al Burj Khalifa, e letteralmente lanciarsi. Degli elastici in completa sicurezza sosterranno il vostro peso e vi permetteranno di camminare sul bordo del grattacielo mirando il sole che tramonta su Downtown. Dubai pensa proprio a tutto, anche ai meno coraggiosi: per loro la possibilità di scivolare da un piano all’altro su uno scivolo panoramico completamente trasparente, ammirando la città in una maniera esclusiva e del tutto originale.



Altro punto di attrazione turistica è il deserto che offre diverse attività: tra le tante possibilità di experience ci sono: giro in mongolfiera, escursione a cavallo o a cammello, cena tipica beduina, snowboard e motocross, tiro con l’arco, osservazione delle stelle…



Particolarmente emozionante è il giro in mongolfiera: sveglia alle 4 del mattino, jeep che vi conduce fino al deserto mentre la città ancora dorme e thè caldo arabo preparato dai beduini. A mezz’ora dalla città vi aspetta una mongolfiera pronta ad elevarsi alle prime luci dell’alba. È davvero suggestivo salire a bordo del mezzo che vi farà “volare” fin sopra le nuvole e vi permetterà di ammirare il deserto e la sua fauna da una prospettiva privilegiata. Avete mai visto un branco di gazzelle correre libere nel loro habitat?



Una volta atterrati non è finita: dopo un pranzo tipico seduti sulla sabbia vi aspetta la corsa a cavallo. Non c’è cosa migliore di galoppare sulle dune aspettando che il sole tramonti per colorare di rosso il deserto. Al contrario di quanto si pensi, i cavalli ed i cammelli sono trattati con molto riguardo ed attenzioni negli Emirati: esistono veri e propri ospedali degli animali dove vengono monitorati in continuazione.

Tornando a noi, il quarto motivo per cui vale la pena visitare Dubai è la sua ingegneria ed architettura in continua evoluzione: la città è in costante crescita e nuove costruzioni vengono realizzate ogni giorno. Uno degli ultimi è il Raffles The Palm, aperto al pubblico solo da pochissimi mesi. In questo hotel 5 stelle, lo stile barocco e moderno si fondono insieme, regalando agli ospiti uno scenario di estremo lusso, raffinatezza ed eleganza. Le suites si affacciano direttamente sul mare. Gli ospiti possono godersi il piacere di esperienze diverse a partire da quelle culinarie, caratterizzate da 5 diversi ristoranti che raccontano tradizioni di diversi paesi. Al Raffles the Palm anche il wellness è stellato: rimarrete incantati dal massaggio balinese, realizzato attraverso la digitopressione ed accompagnato dai suoni del gong su un lettino di sabbia riscaldata.



Infine, se siete a Dubai non potete perdervi uno dei lussuosi beach club, soprattutto in questo periodo, dove la temperatura è perfetta per godersi una giornata di sole in riva al mare. I grattacieli alle spalle della riva ricordano New York e il mare sembra quello di Miami: stili diversi si fondono insieme in un’atmosfera unica che mette insieme diverse realtà. Il cibo è ottimo e non manca il divertimento. Tantissime sono le attività che offrono le spiagge: dal kite-surf al sub, dal surf classico a quello elettrico, fino al famoso flyboard, “spruzza acqua a pressione” che vi farà sentire superman e supereroine per un giorno.

Per tutte le immagini, credits Anselmo Prestini

Visitare il Vietnam: esperienze da provare e informazioni sul visto

Visitare il Vietnam con i suoi paesaggi e sapori unici è un sogno per molti. Richiedere il visto prima della partenza è ideale per evitare contrattempi.

Vediamo allora cinque esperienze imperdibili, senza dimenticare importanti informazioni sulla burocrazia da svolgere prima della partenza.

5 imperdibili esperienze vietnamite

Ogni itinerario in Vietnam che si rispetti deve includere Halong Bay, uno dei paesaggi più iconici del paese e ormai immortalato innumerevoli volte attraverso i profili social di tutto il mondo. Con i suoi oltre 2000 isolotti calcarei, infatti, è una vera e propria immagine da cartolina. Non per niente, la baia è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’umanità. Il modo migliore per visitarla è prenotando una crociera tra le isole.

Un luogo ben diverso, ma altrettanto caratteristico, è il delta del fiume Mekong. Noto per essere uno dei fiumi più lunghi dell’intero continente asiatico, tanto che nel suo lungo tragitto tocca ben otto stati diversi. La sua vicinanza a Ho Chi Minh City lo rende una meta facile da raggiungere. Con i suoi vivaci mercati galleggianti, le barche dei pescatori e la giungla a circondarlo, è un paesaggio come non ne avete mai visti.

Durante la permanenza presso la capitale, Hanoi, bisogna immergersi nel quartiere vecchio per cogliere il vero spirito del luogo. Un po’ labirinto e un po’ centro per lo shopping, offre un’esperienza ricca di stimoli per tutti i sensi. E perché no, magari l’occasione di acquistare un prodotto tradizionale vietnamita a un buon prezzo.

Ma le attrazioni del paese non si fermano a quanto offre la vista: per chi ama gli stimoli gastronimici esotici il centro di Hanoi può anche essere il luogo perfetto per assaggiare la cucina vietnamita, non a caso apprezzata in tutto il mondo. Cominciate con una deliziosa ciotola di Pho, piena di sapori, accompagnata dagli involtini di riso fritto, Nem ra. Il vostro stomaco ne sarà lieto.

Ultimo, ma non meno importante, scoprite la cittadina di Sapa, circondata da montagne e risaie a perdita d’occhio. Perfetta per gli amanti del trekking, offre uno scorcio sulla vita quotidiana nella campagna del Vietnam.

Visto per il Vietnam: come ottenerlo e quanto costa

Ora che la voglia di partire è alle stelle, vediamo come ottenere il visto per entrare e spostarsi in Vietnam senza problemi. Il documento è necessario per tutti i cittadini italiani, anche per i minorenni, che desiderano rimanere nel Paese per più di 15 giorni. La sua validità è di 30 giorni, inclusi quelli di ingresso nel paese e di partenza. 

Per essere preparati al meglio ed evitare code, contrattempi e costi aggiuntivi è consigliato richiedere il visto Vietnam elettronico direttamente online prima di partire, al costo di 49,95 €. Si riceverà così il documento via email in una settimana circa, e sarà sufficiente stamparlo e mostrarlo durante il controllo passaporti all’arrivo in Vietnam. 

Questa opzione è da preferire rispetto al visto all’arrivo, che oltre ad essere più laborioso, rischia di essere anche più oneroso: si richiede infatti l’acquisto di una lettera di approvazione a 20 € e poi il pagamento di una tassa di bollo che va dai 20 $ ai 50 $. Anche l’ambasciata vietnamita sconsiglia ai viaggiatori di utilizzare il visto all’arrivo, perché in questo caso non sono da escludere problemi all’ingresso.

È importante tenere a mente che il costo del visto per il Vietnam è di 49,95 € soltanto in caso di permanenza dai 15 ai 30 giorni. Solamente chi soddisfi questo requisito può ottenere il documento online, compilando un semplice modulo e pagando con uno dei metodi più diffusi

Chi voglia invece rimanere più di 30 giorni, magari per lavorare per qualche mese in Vietnam come nomade digitale, si deve recare in ambasciata per ottenere la documentazione rilevante nel suo caso specifico. I costi sono in questo caso più alti, a seconda del tipo di visto richiesto. La cifra necessaria va dai 75,00 € ai 182,60 €.

Un’ultima nota legata alla situazione globale: anche se la voglia di viaggiare è tanta, al momento le restrizioni legate al Covid-19 non permettono di recarsi in Vietnam per turismo. È comunque possibile richiedere il visto, ma è bene consultare regolarmente le misure attualmente in vigore nel paese.

Le mete zodiacali di febbraio 2022

In questo 2022 ci saranno eventi epocali di cambiamento ed adattamento alle situazioni che via via si presenteranno, almeno sino a novembre sarà una sorta di confusione-non visione dettata da Giove, bisognerà viaggiare seguendo regole diverse da paese a paese, poi la situazione si avvierà alla normalità.
L’astrogeografia, una tecnica astrologica che permette di identificare “luoghi di energie armoniche”, unita ad una mia sensibilità, si può utilizzare per andare in luoghi dove le energie sono più consone, dove alcuni aspetti astrali risultano attenuati da vibrazioni migliori, che non risolvono le problematiche in sé ma ci predispongono ad una visione migliore e ad un alleggerimento dell’animo che conduce a soluzioni.

Ma andiamo a vedere quali sono questi luoghi, in Italia e all’estero, per il mese di febbraio 2022

Ariete

La quadratura Marte Venere fa prevedere forti tensioni di coppia.
Per il vostro segno ho scelto in Italia la Costiera Amalfitana, un luogo con grandi differenze paesaggistiche, montagne e vigneti e panorami indimenticabili.
All’estero la città scelta è Parigi, destinazione fantastica per le coppie che vogliono risolvere le loro problematiche; una passeggiata lungo la Senna, non può mancare la Torre Eiffel e magari fate una capatina al Pont des Arts a mettere il vostro lucchetto portafortuna.



Toro

Saturno rende difficoltoso il vostro percorso di vita, ma con Venere a favore la battaglia sarà vinta.
Per il vostro segno ho scelto in Italia le Dolomiti, l’Alta Badia in Trentino Alto Adige, dove il contatto con la natura vi rimetterà in sesto, donandovi le energie necessarie a fronteggiare questa fase pesante.
All’estero la città scelta per voi è Copenaghen, potrete visitare Frederiksstaden, un quartiere del XVIII secolo, la Sirenetta ed il Museo Nazionale danese, ma soprattutto attenuare le energie saturnine.



Gemelli

Giove vi farà delle scaramucce ma Saturno vi sosterrà, attenzione ai dolori emozionali ed affettivi.
Per il vostro segno ho scelto nel nostro paese il lago dIseo, nei pressi di Brescia, un lago di origine glaciale, dove potrete fare un percorso romantico e visitare anche tanti luoghi meravigliosi e ricchi di energie come il Lago di Endine o la riserva naturale delle Torbiere del Sebino.
La città estera che ho scelto per voi è Budapest, Ungheria, tagliata in due dal meraviglioso fiume Danubio; luogo delle antiche popolazione dei Celti, potrete passeggiare per arrivare al castello di Buda e visitare una delle più belle e storiche città europee.



Cancro

Mercurio, Venere ed anche Marte negativi, attenzione alle parole che dite ed all’impulsività con le persone che amate.
Per il vostro segno ho scelto in Italia Monteacuto delle Alpi, Emilia, uno splendido borgo medievale, adatto a riequilibrare le vostre energie; una vallata in bilico su un crinale, come voi in questa fase, potrete bere le acque della fontana di Poli, raggiungere a piedi la chiesa di San Nicolò del XVII secolo e godervi i castagneti di questi luoghi.
All’estero Taktsang Palphug, in Bhutan, un monastero a 3120 metri di altezza, un luogo per ritrovare la pace dell’anima. 



Leone

Urano, il pianeta che rappresenta la velocità, vi susciterà tensione, non fate nulla in fretta e godetevi il vostro tempo, attenzione all’impulso sul lavoro.
Per il vostro segno ho scelto in Italia un eremo, precisamente San Giorgio a Bardolino, dei monaci benedettini camaldolesi, zona lago di Garda, per concentrarvi su di voi  e fare le scelte migliori in tutti gli ambiti della vostra vita.
Per l’estero, il Cammino di Santiago de Compostela, un viaggio spirituale che vi farà riemergere attraverso una nuova consapevolezza.



Vergine

Con Venere ,Mercurio e Marte dalla vostra è necessario andare in un luogo che vi doni consapevolezze.
Per il vostro segno ho scelto in Italia l’Abruzzo, dove dedicarvi magari ad un corso di mindfulness o di yoga per avere il controllo sulle vostre fragilità.
All’estero il Ladakh, nella valle di Nubra, magari scegliendo un luogo spirituale dove trascorrerlo e fronteggiare le vostre paure, come Sumur o Panimik per le sue sorgenti calde. Andate anche a visitare la statua di Buddha Maitreya alta 32 metri, curata dal monastero di Diskit.



Bilancia

Mercurio e Marte negativi sono un monito di probabili litigi, bisognerà essere misurati e dolci.
Per il vostro segno ho scelto, in Italia, un percorso spirituale verso il Santuario della Verna in Toscana, potrete passeggiare nella foresta di abeti bianchi e ritemprarvi energicamente e sanare le beghe affettive. Qui San Francesco si ritirò in preghiera nel 1224.
Per l’estero, la valle di Kathmandu in Nepal,un luogo di rinascita spirituale e di purificazione dell’anima. Potrete visitare molti templi buddisti e ritrovare la pace di cui necessitate.




Scorpione

Con Marte e Venere molto favorevoli, le energie sono a vostro favore per risolvere questioni professionali ed affettive.
Per il vostro segno ho scelto in Italia un luogo per potenziare ancor più queste energie e farvi centrare gli obiettivi che avete focalizzato, Monte Sant’Angelo in Puglia; in questo luogo magico, dedicato a San Michele, si racconta di un’acqua miracolosa sgorgata all’interno di una grotta con cui l’angelo guariva. All’estero Bali, l’isola indonesiana dove oltre a godervi una natura meravigliosa, potrete visitare templi sacri come Uluwatu. Questo luogo è ottimo per chi, tra voi, vuole cambiare percorso professionale.



Sagittario

Giove non favorevole suggerisce una situazione lavorativa stressante o che non soddisfa le vostre necessità, ma Mercurio benevolo vi donerà energie creative.
Per il vostro segno ho scelto in Italia Garavicchio, in Toscana, potrete attingere le energie visitando il Giardino dei Tarocchi, e godervi i numerosi agriturismi della zona.
All’estero, Mont SaintMichel, Francia, un luogo che a seconda delle maree si trasforma da isola in collina. Ciò che serve a voi, trasformazione e luoghi che vi distraggano da un’eccessiva razionalità, rimarrete incantati e scaricherete le energie pesanti.



Capricorno

Con Giove e Venere a vostro favore potrete approfittare di questa fase per regalarvi un viaggio esperienziale e staccarvi dalla routine quotidiana.
Per il vostro segno ho scelto in Italia Castelmezzano in Basilicata, nelle Dolomiti Lucane, dove a parte godere delle splendida natura, potrete rendere unico il vostro viaggio con il Volo dell’Angelo, ci si può calare con un cavo di acciaio sospeso fra due vette.
All’estero Machu Picchu, in Perù, un viaggio indimenticabile nella valle sacra degli Incas, una sorta di ritorno alle origini per trovare un nuovo focus di vita.



Acquario

Le stelle sono a vostro favore, potrete approfittare di questa fase per alimentare le energie benefiche, soprattutto in amore e per chi sta cercando un partner.
Per il vostro segno ho scelto, in Italia, il Parco Nazionale del Circeo, nel Lazio, antica isola dove potrete godervi la macchia mediterranea, un luogo dove bellezza, eleganza e leggende vi sorprenderanno e stimoleranno al meglio per i nuovi incontri.
All’estero, le isole Lofoten, dove potrete immergervi nelle intense energie osservando l’aurora boreale.



Pesci

Questo sarà un mese fantastico per il vostro segno, gli astri sono tutti favorevoli, Venere vi farà attrarre conoscenze interessanti e Marte vi darà intense energie.
Per il vostro segno ho scelto in Italia le Langhe, in Piemonte, patrimonio Unesco, un luogo meraviglioso dove potrete rilassarvi e godere dei vigneti e degli ottimi vini della zona, visitare i borghi e gustare la cucina fantastica come ad esempio la battuta di fassona.
All’estero, il Parco Naturale dell’Alvernia, in Francia, un luogo incontaminato ricco di boschi, cascate e laghetti. Ottimo per fare escursioni, visitando i vulcani dell’Alvernia, o il castello di Murol. Un bellissimo luogo per rigenerare corpo e mente.



In apertura, le isole Lofoten, in Norvegia

Travel inspo dagli influencer

Anche questa stagione si è rivelata difficile per i viaggi, soprattutto quelli all’estero. Così, chi per lavoro o passione una volta riusciva a viaggiare quasi tutti i mesi, oggi ha trasformato la propria anima da globe-trotter rendendola (temporaneamente) più stanziale. Come buon auspicio per l’anno che verrà alcune delle nostre più care personalità social hanno voluto ispirarci con i loro luoghi del cuore, e noi li inseriremo sicuramente nella nostra wish list per il 2022.


Dubai, credits Alessandro Magni

“Dubai per me rappresenta la metropoli del futuro e ci torno sempre con piacere perché ogni volta è in grado di stupirmi! Mi è rimasta nel cuore per l’architettura avveniristica, per le emozioni ed esperienze incredibili che offre, per l’atmosfera che si respira, il clima spettacolare e infine per la cultura e l’accoglienza delle persone”.

Trentino Alto Adige, credits Anselmo Prestini

“Amo la montagna, in particolare le Dolomiti perché mi sento a casa. Ci sono nato e cresciuto e solo qui trovo il tempo e le energie per potere ascoltare me stesso al 100%. Non c’è cosa più bella che vedere sorgere il sole da una vetta all’alba oppure ammirarlo tramontare dalla parte opposta di sera”.

Riyadh, Arabia Saudita credits Roberto De Rosa

“Uno degli aspetti che preferisco di Riyadh è la sua posizione: a pochi km dal deserto riesce ad essere una delle città più vibranti del Middle East. Attualmente ospita la Biennale, assolutamente da visitare”.

Lanzarote, credits Eros Luca

“La calma e il silenzio di quest’isola ti invitano a staccare la spina e fare il pieno di energia. È il luogo ideale per rilassarsi e passeggiare tra vulcani, grotte e spiagge incontaminate. Meta ideale anche per chi ama gli sport acquatici come il surf ma anche corsa e ciclismo grazie al clima mite che si respira tutto l’anno”.


Immagine di cover: credits Alessandro Magni

Da Bergen a Skjervoy, le meraviglie della Norvegia

Fiordi infiniti, tramonti infuocati, piccoli villaggi sul porto e l’aurora boreale che illumina la notte: la Norvegia è famosa in tutto il mondo per i suoi paesaggi unici. Questo itinerario vi permetterà di conoscere i luoghi più ameni e caratteristici della nazione da svolgere in soli nove giorni.

Il viaggio inizia da Bergen, la seconda città più popolata dopo Oslo, denominata anche città della pioggia. In questo borgo rimarrete colpiti dal porto, che di sera si illumina con le luci dei mercatini di Natale e delle casette che lo circoscrivono. Si può salire sul monte Floyen, alle spalle del porto, a circa 300 metri d’altezza per poter ammirare la città che risplende come un presepe. Nelle vicinanze si può visitare il mercato del pesce, una crocevia di sapori, profumi e persone. Non può mancare la classica degustazione del salmone, cucinato in diversi modi, uno migliore dell’altro.



A sole due ore d’auto da Bergen, il viaggio prosegue verso Bakka, paesino tipico della Norvegia costruito sulla riva del fiordo Nærøy. In poche ore, si può raggiungere una sommità panoramica che offre una meravigliosa vista sulla vallata. I colori nei mesi di fine autunno sono le mille tonalità del verde e degli arancioni ma le cime delle montagne vantano già almeno mezzo metro di neve. Con un colpo di fortuna è possibile anche incrociare camosci, stambecchi e mucche norvegesi. Per un pernottamento in questa zona il Moxy hotel è perfetto, caratterizzato da uno stile moderno adatto ai giovani viaggiatori.



L’avventura prosegue verso Tromso dove le temperature si fanno più rigide grazie alla prossimità del circolo polare artico. Questo paesino, in cui le nevi sono perenni, è meta di numerosi sciatori che riescono a sfruttare la morfologia e il clima del territorio per divertirsi sugli sci tutto l’anno: unica è l’emozione che si prova a sciare sulle creste innevate fronte mare.

L’ultima destinazione vede Skjervoy come protagonista, l’isola più vicina al polo nord. Qua il sole non sorge mai, ma c’è solo un’alba continua tra le dieci e le undici del mattino. La caratteristica principale del posto è la modesta presenza di orche e balene, in caccia continua delle aringhe che popolano quei mari. Nonostante le rigide temperature è possibile infatti osservare diverse specie animali, non solo mammiferi marini ma anche l’alce norvegese e l’aquila reale. Regina indiscussa delle terre del nord è l’aurora boreale. I più fortunati potranno vedere il cielo tingersi di verde nelle ore più fredde della notte quando la luce emessa dalla luna è ancora tenue.

Crediti foto: Anselmo Prestini

Anima Autentica, ecco come scoprire le meraviglie di Reggio Calabria

Anima Autentica è un claim che racconta la crescente esposizione al mondo della città Metropolitana di Reggio Calabria: centro nevralgico del turismo calabrese. Una città che si affaccia forte e orgogliosa sul mare, nel quale oggi emergono tesori rimasti nascosti a lungo tempo e che reclamano attenzione.

Nella splendida cornice di Duomo 21 a Milano, lo scorso 29 febbraio 2021 si è dibattuta un’importante campagna marketing sulla centralità di Reggio Calabria, sempre più protagonista del flusso turistico che interessa il sud Italia. La serata, insomma, è stata l’occasione per esibire le meraviglie di una città che fiorisce. A presenziare all’evento, il Vice Sindaco metropolitano Carmelo Versace, il Consigliere metropolitano Delegato alle attività produttive Domenico Mantegna, il Consigliere metropolitano Delegato alla cultura Filippo Quartuccio, il Vicedirettore generale e dirigente del settore Sviluppo Economico della Città Metropolitana, Giuseppina Attanasio.



Riveliamo l’unica Anima della nostra Città Metropolitana”, afferma il Vice-Sindaco metropolitano Carmelo Versace “perché le differenze, le peculiarità e le specificità di ciascuna parte del territorio, meravigliose singolarmente, insieme divengono straordinarie. La campagna promozionale che prende avvio in questi giorni è l’apice di una strategia di marketing sulla quale lavoriamo da diversi mesi, per definire e tracciare un nuovo percorso nel quale ogni elemento contribuisca a dare un’immagine unica e positiva del nostro territorio”. Il Vice- Sindaco sottolinea che: “Sono immense le potenzialità in ambito turistico, grazie alla ricchezza in termini culturali e naturalistici. Oggi inauguriamo una stagione nella quale l’attenzione alla narrazione del territorio in ogni suo aspetto e nella giusta prospettiva, sarà centrale nella nostra politica di sviluppo e crescita, per restituire una corretta proiezione dell’immensità del patrimonio che la Metrocity custodisce e il giusto ruolo di centralità nell’ambito del Mediterraneo. Siamo pronti a nuove sfide, orgogliosi della nostra storia e della nostra umanità e ripartiamo da questo per presentare la Destinazione Turistica Città metropolitana di Reggio Calabria”.



Perché Reggio Calabria ha un potenziale che se ben sfruttato potrà portare risultati entusiasmanti in brevissimo tempo?  È un racconto in video a esporci le incredibili meraviglie di una città metropolitana che sente l’esigenza di esibire, al resto del mondo, l’immagine rassicurante di sé; la sua cultura culinaria e vinicola, i suoi paesaggi sconfinati, i suoi sapori e i colori decisi di una natura che il resto del pianeta ci invidia.

 Anima Autentica non è solo una semplice campagna marketing ma un impegno profuso nei mesi da chi crede fortemente nel suo sviluppo, con interventi che si prodigano a valorizzare il tessuto socio-economico di Reggio Calabria, incrementando i flussi turistici, massimizzando la visibilità anche in relazione alle attività fieristiche e, non di meno, supportando lo sviluppo economico del territorio.

Weekend in spa: destinazioni da scoprire questa stagione

Impacchi che stimolano il metabolismo, saune meditative al fieno di montagna abbinati a rituali per rilassarsi e lasciarsi andare. Dalle Dolomiti in Alto Adige alle colline del centro Italia, una piccola selezione di strutture di spicco a tema spa, dove provare una nuova dimensione del tempo, nel silenzio e nella bellezza della natura.

Palazzo di Varignana 

L’esclusivo resort e azienda agricola immersa nei colli bolognesi sono perfetti per un weekend fuori porta. Strutturato come un antico borgo, il resort si sviluppa su sei diversi complessi perfettamente integrati nella collina, richiamando il moderno concept di ospitalità diffusa. Un lounge bar di design con affaccio sui colli circostanti e due ristoranti si compensano in gusto ed estetica. La struttura al suo interno accoglie un oliveto di 150 ettari, il più grande dell’Emilia Romagna, a cui si aggiungono vigneti, frutteti, orti e una rara produzione di zafferano, che danno vita a materie prime di altissima qualità, genuine e ricche di proprietà benefiche.

Queste materie primi si ritrovano nei nuovi trattamenti spa ed esprimono tutto il profondo legame con il territorio, combinando ingredienti naturali a cosmetici ecologici di altissima qualità. Nei trattamenti, i principi attivi delle materie prime sono amplificati dalla tecnica di massaggio, per regalare dei preziosi momenti di benessere all’interno di Varsana SPA, un’oasi di benessere che si articola tra piscine interne ed esterne e zone umide.

Credits: Luca Postacchini

I programmi per il benessere psico-fisico sono combinati inoltre a menu studiati ad hoc, con la consulenza di una nutrizionista, dagli chef creativi del ristorante Aurevo, in cui la cucina ci propone ricette che privilegiano i prodotti dell’azienda agricola di Palazzo di Varignana e i suoi sani prodotti del territorio, primo tra tutti l’ olio extravergine di oliva per passare poi alle  marmellate, al miele e ai succhi di frutta, rigorosamente a km 0.


Manna Resort

Completamente immerso nel silenzio e nella natura è un nuovo luogo d’eccezione che si candida ad essere il nuovo hot-spot delle Dolomiti.  Nato sulle ceneri di una vecchia segheria, l’esclusivo resort è perfettamente inserito nell’habitat alpino/mediterraneo, in completa armonia con ciò che lo circonda, secondo un progetto a basso impatto ambientale che utilizza rame, ottone, legno e pietra locale nel pieno rispetto della natura e del luogo. 

La sua spa è un ambiente raffinato, ispirato dall’amore per la Thailandia, con forti richiami all’Oriente: dagli arredi ai profumi, dalle musiche alle tecniche di massaggio ai trattamenti eseguiti da un beauty team in parte originario. Un menù spa che mette al centro la persona e si prende cura del corpo e dell’anima con massaggi Thai, programmi Ayurvedici, trattamenti specifici che si avvalgono di moderne tecnologie abbinate a prodotti dai principi attivi più funzionali


Renaissance Tuscany il Ciocco Resort & Spa

Non c’è luogo migliore della Media Valle del Serchio per tuffarsi nella natura e apprezzarne i colori. Perfetto per andare alla scoperta del territorio garfagnino e della Valle, tra foreste incontaminate e vette che superano i 2.000 metri, borghi e riserve naturali che si rivestono di calde tonalità date dal foliage, lo splendido spettacolo delle foglie che cambiano tonalità e lasciano andare il verde intenso dell’estate.

Una volta rientrati in hotel dopo una giornata in pieno stile autunnale, è stupendo lasciarsi coccolare nella Beauty Spa del Resort che dispone di piscina interna e bagno turco oppure, per rilassamento e rigenerazione totale, provare uno degli esclusivi trattamenti proposti a base di vinacce di produzione locale.  


Hotel Lamm

Circondato dall’incomparabile scenario delle Dolomiti l’Hotel Lamm di Castelrotto è un piccolo diamante incastonato alle pendici dell’Alpe di Siusi, al centro di un paesino medievale. Dopo un attento restyling che ha saputo conciliare il fascino della tradizione con un design moderno, elegante e unico, l’hotel, la cui struttura risale al 1670, è diventato una meta prediletta per gli amanti del relax e della vita attiva di montagna. 

All’ultimo piano dell’hotel si trova una spettacolare oasi spa: un’ampia e raffinata area wellness con sauna finlandese, biosauna, bagno turco, docce esperenziali, zona relax con lettini di cirmolo indoor e outdoor, e un ampio menù di trattamenti benessere per ritrovare l’armonia di corpo e mente, recuperare le energie e la forma fisica, depurarsi, o semplicemente regalarsi qualche coccola tutta per sé e lasciare liberi i pensieri.  Inoltre, dalla spa una scala in pietra conduce sulla terrazza dove si apre una grande piscina a cielo aperto con temperatura constante di 30°, affacciata sui tetti di Castelrotto e sulle splendide cime dolomitiche.


Bonfanti Design Hotel 

L’hotel si trova a Chienes, in Val Pusteria e si presenta con un look tutto nuovo con il quale è pronto a inaugurare l’inverno. Un abito progettato e ridisegnato per regalare a tutti un’esperienza unica fatta di emozioni, comfort, relax e buon gusto.

Anche il centro wellness indoor ha effettuato un restyling, con tre nuove sale e cabine beauty e un’accogliente zona relax con tanto di caminetto. Sono state rinnovate le piscine, le saune, il bagno turco, le vasche whirpool, il percorso Kneipp, e la sala fitness. La novità assoluta è l’esclusiva snow room, un luogo speciale dove lasciarsi avvolgere dalla magia dei paesi nordici ricreata grazie alla neve (vera), che ricopre pareti e pavimento e scende a fiocchi leggeri leggeri, e alla temperatura che può raggiungere anche i -10°. È l’alternativa soft al bagno di reazione freddo dopo la sauna.

Da non dimenticare anche il bellissimo ed esclusivo laghetto balneabile, un’oasi di benessere di 300 mq immersa con una vista privilegiata sulle cime e il cielo azzurro. Accanto, una spettacolare sauna esterna che lascia davvero a bocca aperta.


Immagine di copertina: Palazzo di Varignana

La guida perfetta per 3 giorni in Alto Adige

Poche volte i luoghi non ancora visitati, ci appaiono esattamente come li avevamo sperati, talvolta le aspettative superano la realtà; l’eccezione si chiama Alto Adige, terra di eleganti paesaggi, di vini e di buon cibo, di disciplina e condivisione, meta perfetta di chi ama allontanarsi dal caos e godere delle eccellenze del territorio.

In 3 giorni riuscirete a scoprire l’impegno e l’attenzione che in questa terra meravigliosa mettono i propri abitanti; qui una guida tra cantine, hotel, ristoranti, che vi farà venire voglia di ritornarci.

GIORNO 1

PARK HOTEL LAURIN

Dal 1910 è il Grand Hotel di Bolzano, stile classico e ampia scelta di camere business e suite con vista panoramica. La cucina gourmet offre rispetto per la tradizione con sorprese nelle reinterpretazioni dei piatti; da provare l’uovo del contadino cotto a bassa temperatura, crema di zucca Hokkaido e champignon, da abbinare ad un Arunda Brut Rosè metodo classico Talento, e le tagliatelle ai tartufi estivi con un Sudtirol St. Magdalener Vigna Rondell del 2018, che combina forza ed eleganza rispettando il piatto. Un vino autoctono classificato tra i migliori vini rossi italiani  insieme al Brunello, è versatile e si avvicina molto al Pinot Nero. Da non perdere il dessert cremoso variazione di pistacchio con nota croccante di nocciola.



KOFERERHOF CANTINA

In Val d’Isarco, nel comune di Varna ai piedi delle Dolomiti, una visita alle cantine Köfererhof, il cui vignaiolo appassionato nobilita nome e vino. Gunther produce dalle 70 alle 90mila bottiglie l’anno, su vigneti che raggiungono gli 800 mt e che per escursione termica, tipologia di suoli e posizione, donano grande carattere e complessità ai vini; non a caso Kofererhof è considerato uno dei migliori bianchisti d’Italia. Conversione diretta principalmente sui bianchi, Riesling, Sylvaner, Muller Thurgau, Kerner, Gewürztraminer, la famiglia Kerschbaumer si dedica anche all’accoglienza nel ristorante sopra la cantina gestito dalla madre Erika, una dolce signora in abiti tradizionali che vi porterà nella storica Stube, il tepore del legno, una sensazione di pace e di “casa”, e l’affaccio sulla vallata che sembra disegnata da un maxi rastrello dalle punte verdi.



EISACKTAL CANTINA VALLE ISARCO

130 i soci di questa cooperativa formata da piccoli viticoltori, premiati con la medaglia d’oro al Concorso Internazionale di Muller Thurgau con il loro vino nel 2020.
11 in totale i comuni di produzione dai terreni sabbiosi, sassosi e in pendenza e dalle altitudini importanti (1000 mt per il Muller Thurgau e il Kerner); una grande selezione di vitigni dalla cifra stilistica elegante, fresca, più spinti verso l’acidità meno in grassezza.
Il 97% della produzione è destinata al bianco, diviso in 2 linee di cui Aristos rappresenta la selezione dei miglior vigneti; l’obiettivo è “portare l’uva in bottiglia”, motivo per cui si investe molto nei macchinari di ultima generazione e in risorse sempre aggiornate.

KIRCHERHOF RISTORANTE

Per una cena all’insegna della tradizione, il ristorante Kircherhof sito ad Albes propone tagliatelle di Schuttelbrot fatte in casa con agnello nostrano brasato, formaggio di malga ed erbe del loro orto; in perfetto abbinamento uno Schiava Mediaevum 2020 Gump Hof e un Sylvaner 2020 Strasserhof. Piatto migliore il filetto di salmerino dalla Val Passiria con grano saraceno, zucca e barbabietole abbinato ad un Alto Adige Valle Isarco Sylvaner 2020 cantina Kuenhof e a chiudere un sorbetto di mele fatto in casa con cioccolato croccante, mele marinate e noci. www.kircherhof.it



HOTEL SPITALERHOF

Dormire in una botte oggi si può, non sarà piena di vino ma è certamente un soggiorno speciale. La camera è interamente in legno, bombata, accogliente, con box doccia a pioggia, e una jacuzzi esterna riscaldata. Le due botti della struttura si affacciano sulla piscina esterna e sulla vallata. Nella botte niente angoli o spigoli, c’è quasi il rischio di ritrovarsi sottosopra.
https://www.spitalerhof.it



GIORNO 2

E-BIKE TOUR ALTA BADIA

Non c’è niente che combina avventura e contatto con la natura, di un e-bike tour; salendo con l’ovovia si arriva in Alta Badia, a Corvara, dove il verde acceso lascia spazio a degli spruzzi biancheggianti che si intravedono sulle montagne; qui la scena paesaggistica si avvicina alla poesia e fa esplodere in tutti un grande sentimento di coesione con la natura stessa, soprattutto in chi ha dimenticato questa gioia abitando in città.
Dal cielo alle casette in legno tutto sembra disegnato, i ciclamini come delle pennellate d’estro e l’azzurro terso sopra la testa come uno spruzzo denso di tempera; non sono delle sdolcinerìe, qui realmente si può sentire quell’energia che arriva da non sappiamo dove, ma che ci ricongiunge con la natura, nostra prima grande madre.



UTIA DE BIOCH

Sul punto più alto dell’Alta Val Badia, come in una caccia al tesoro, troverete il rifugio alpino Utia de Bioch, tappa obbligata se volete scoprire che tradizione è sinonimo di qualità, una cucina d’eccellenza e un servizio accogliente che avrebbe da insegnare a molti nel resto dello stivale. La baita riceve lo speciale “premio per la cultura del vino in Alto Adige”, per l’impressionante selezione di etichette (1031 per la precisione) e l’impeccabile gusto negli abbinamenti.
E’ Markus Valentini, titolare dell’Utia de Bioch che ci regala le grandi sorprese del gusto, arrivano dalla sua profonda passione per il vino e per la competenza degna di lode. Il Premio sottolinea la differenza tra chi fa e chi ci mette il cuore; da provare la costoletta di Mangalica alla brace, salsa al miele e limone, cipolla fondente e insalatina di erbe firmate da Nicola Laera, un piatto in collaborazione con gli chef stellati; una crema di patate con erbe di montagna fresche e polline, per comprendere quanto la semplicità talvolta sia di gusto superiore alla complessità, abbinata ad un Kerner Pacher Hof 2018 (ne vorrete una cassa intera); a chiudere un krapfen del contadino dalla forma allungata ripieno di mele, gelato allo yogurt e miele caramellato abbinato ad un Passito Comtess St Valentin 2018, una vendemmia tardiva, i grappoli rimangono sulla pianta fino alla fine dell’anno, il risultato è un Gewurztraminer elegante, intenso, cremoso, dalle note esotiche e mielate.
Una volta stati qui, avrete il mal di Utia de Bioch, quella nostalgia lasciata dai luoghi del cuore, dove siete stati felici, dove vi sentite a casa, e vorrete tornarci, spesso.



RISTORANTE TURMWIRT
In un piccolo villaggio di nome Gudon, di quelli che sembrano esistere solo nelle fiabe, si trova il ristorante Turmwirt, materie prima acquistate dai contadini locali, produzioni proprie di succhi e grappe e grande rispetto per la tradizione.
Qui da non perdere la sella di cervo con crosta di noci, cavolo rosso, frittelle di patate (per dare più sapore ai piatti semplici in passato i contadini hanno sempre usato friggere i cibi) abbinata a un Cabernet Sauvignon Riserva Freienfeld 2018 della cantina Kurtatsch, barricata francese, tostatura leggera, grande ricchezza di note fruttate e morbida struttura tannica che ti porta ad una bevuta lunga e piacevole.



Piatto forte il risotto di zucca con salmerino marinato, abbinato a un Gewurztraminer Auratus 2020 della tenuta Ritterhof, dove “auratus” sta per dorato che coincide col colore luminoso e intenso giallo paglierino; un vino prezioso e pluripremiato con “3 bicchieri” dal Gambero Rosso dal 2014, il vino del cuore della cantina perchè coltivazione della prima generazione Ritterhof, una gestione che mixa egregiamente modernità e tradizione, la direzione oggi seguita da Eva, terza per generazione che porta dal mondo saperi per elevare il gioiello di famiglia.
Perfetto invece come aperitivo il Pinot Bianco Berg 2019 della Cantina Colterenzio prodotto nella zona di Eppan Berg, luogo storicamente riconosciuto per la produzione di Pinot Bianco; vinificato 100% in legno, grande affinamento sui lieviti e, i tempi in questo caso, come succede per alcuni profumi, regalano grande grazia ed armonia.

GIORNO 3

PATAUNER RISTORANTE

Qualsiasi fotografo impazzirebbe dai giochi di luci ed ombre che crea il pergolato di questo ristorante; sotto l’ombra delle piante verdeggianti, le tavolate del Patauner dove i canederli sono i veri protagonisti; quello ripieno di barbabietola non dovete farvelo scappare; ma anche la tartare di manzo dal Gerberhof di Nova Ponente con pane del contadino tostato e burro e il semifreddo di canapa caramellati con cioccolata calda.



CANTINA NALS MARGREID

Se avete voglia di una degustazione con i fiocchi e avete bisogno di rifornimento per la vostra cantina privata, Nals Margreid fa al caso vostro: 160 ettari di terreno, 14 zone di coltivazione, 120 vignaioli, 25 etichette, 1 agronomo, 70% di bianco e 30% di rosso, 1 milione di bottiglie vendute, solo per darvi alcuni numeri.
Lo spazio destinato all’accoglienza oggi è moderno e all’avanguardia, un’architettura firmata da Markus Schrerer con grande terrazza panoramica e legni che si armonizzano col luogo, premiato nel 2013 alla Biennale Architettura di Venezia. Arredato internamente in stile classico con Chesterfield cuoio e nero, adornano le bottiglie pluripremiate come il Pinot Bianco Sirmian 2012 quale “Bianco dell’anno” dalla più famosa ed influente guida italiana ai vini edita da Gambero Rosso; “3 bicchieri” vinti 7 volte consecutivamente che vien subito voglia di fare una verticale a cena con gli amici più esperti.



Un vino espressione delle infinite potenzialità del terroir altoatesino, porfido, marmo, calcare e terreni morenici, estati fresche e autunni miti, vendemmia tardiva, siamo sulle pendici di Nalles a ovest dell’Alto Adige; il 2019 è un bouquet di fiori con note di ananas, mela, agrumi, ma quello che rimane, come un atteso “arrivederci” di un romantico appuntamento, è la straordinaria mineralità e freschezza, un finale persistente come il “suo” profumo.




Berlino: cosa fare in un weekend

Le mete europee sono sempre tra le più ambite in questo periodo dell’anno, quando le temperature non sono ancora troppo rigide e gli alberi si colorano di rosso e di arancione.

Da anni Berlino è una delle destinazioni più scelte, soprattutto dai giovani, sia per trovare lavoro ma anche per godersi un piacevole fine settimana immerso tra storia e cultura. La capitale vanta infatti diverse mete turistiche, un’ottima cucina, apprezzabile anche da noi italiani, ed allo stesso tempo una movimentata vita notturna. Segue una lista dei posti selezionati per voi, visitabili in 72 ore.



Iniziate la vostra visita dall’Urania Weltzeituhr ad Alexanderplatz, l’orologio universale posto al centro della piazza cittadina tedesca più famosa: gli edifici costruiti negli anni ‘70 della DDR immergono l’uomo in un vero tuffo nel passato. Impossibile non notare, a pochi metri,  la Torre televisiva posta dietro la stazione, dalla quale potrete godere di una vista mozzafiato di tutta la città. Il panorama a 360° gradi può essere accompagnato da una colazione o brunch presso il girevole Restaurant Sphere posto all’interno della Torre, a 200 metri d’altezza. L’unico difetto è che i vetri sono arancioni, per cui sarà molto difficile immortalare la città con la macchina fotografica.



Non troppo distante, proseguendo verso ovest, si attraversa il fiume Sprea per ritrovarsi al Berliner Dom, famoso per la  sua gigantesca cupola: al suo interno hanno luogo le tombe della famiglia imperiale degli Hohenzollern e le salme di alcuni dei più importanti personaggi in Europa con circa 100 bare del IV secolo. A pochi passi dal Duomo, soprattutto ora che ci si avvicina il Natale, hanno luogo i famosi mercatini: tra dolci tipici, quadri locali e musica di strada, sarete catapultati in una calda atmosfera natalizia.



Il must-have di visita è l’Isola dei musei, un’area con la maggiore concentrazione di musei al mondo per metro quadrato. Si possono visitare, oltre al Duomo, altri 5 musei: l’Altes Museum, il Neues Museum, il Pergamonmuseum, il Bode-Museum e l’Alte Nationalgalerie. I prezzi d’ingresso sono decisamente ridotti, se non gratis tramite la “Welcome Card Museumsinsel”.



Non solo per la storia e la cultura, Berlino è famosa anche per i club e la vita notturna. Tra i locali più famosi troviamo il Watergate, il KitKat ed il Berghain: spazi che ospitano dj internazionali che hanno scritto la storia della musica Techno, come Paul Kalkbrenner, Nina Kraviz, e Carl Cox. Oltre alle discoteche, ci sono anche dei bar tipici lungo il fiume, dove la sera all’ora dell’aperitivo è possibile ballare con vista Duomo, mentre le barche attraversano il fiume.

Infine, se amate la cucina tedesca, Happies è fortemente consigliato. Le loro patate sono uniche e introvabili: semi bollite e cotte insieme alla mollica di pane, le kartoffeln tedesche saranno guarnite con salse, verdure e proteine, a seconda dei gusti: da un semplice contorno si trasformano in un piatto unico buono e colorato.

Rome Cavalieri, un soggiorno d’autore tra opere d’arte e suite da mille e una notte

Dalla collina di Monte Mario, a Roma, si gode di un panorama privilegiato sulle meraviglie di una città che non ha bisogno di presentazioni, in cui, secondo Goethe, “ci si sente compenetrati dei grandi decreti del destino”. Sorge qui il resort 5 stelle Rome Cavalieri, tra i punti di riferimento assoluti dell’hôtellerie internazionale e unico avamposto italiano della prestigiosa catena Waldorf Astoria.
Leggermente defilato rispetto al centro storico, così da poterlo raggiungere con facilità eludendone, allo stesso tempo, l’inevitabile affollamento e trambusto, l’hotel è un autentico locus amoenus immerso in oltre sei ettari di verde incontaminato, pervaso da un’atmosfera di intima tranquillità e lusso studiato, mai eccessivo. Inaugurato nel 1963, è subito diventato il buen retiro romano di capi di stato, teste coronate, star di Hollywood e personalità dell’high society, da Fred Astaire a Henry Kissinger passando per Alberto di Monaco, Marcello Mastroianni, Julia Roberts, Celine Dion, Leonardo DiCaprio e tanti altri.



La vista senza pari sull’Urbe, che permette di contemplare i monumenti che la simboleggiano da secoli (San Pietro, il Colosseo, Trinità dei Monti, Castel Sant’Angelo), architetture più recenti come l’Auditorium di Renzo Piano nonché il nugolo di basiliche, guglie e cupole che punteggiano lo skyline cittadino, è solo una delle numerose chicche riservate agli ospiti di quest’esclusiva struttura alberghiera, adagiata su un’altura che, dalla riva destra del Tevere, svetta sulla capitale. Al relax e alla cura di sé sono dedicate, ad esempio, quattro piscine, due campi da tennis Davis Cup, percorsi nel parco di 6000 metri quadrati e un’area consacrata al wellness che ha la sua punta di diamante nella Cavalieri Grand Spa Club, che fa affidamento su macchinari all’avanguardia e trattamenti d’eccellenza, con l’uso di prodotti La Prairie e Aromatherapy Associates.



Il lato gourmand, poi, non teme confronti: regno dello chef di fama internazionale Heinz Beck, il ristorante tristellato ‘La Pergola’, sulla terrazza panoramica che domina la città eterna, è a detta delle più autorevoli guide (a cominciare ovviamente da quella Michelin) e critici del settore uno dei migliori al mondo, grazie alla commistione tra haute cuisine e tradizione culinaria mediterranea in un ambiente di superba classe ed eleganza. L’offerta gastronomica si completa con la cucina italiana del ristorante ‘L’Uliveto’, guidato dallo chef Fabio Boschero e dal pastry chef Dario Nuti.



Il Rome Cavalieri può inoltre fregiarsi di una collezione d’arte da far invidia a un museo, oltre 10.000 pezzi (quadri, sculture, mobili d’epoca, preziosi manufatti, oggetti di design…) che, esposti in spazi comuni e suite, compongono una sorta di mostra permanente diffusa; un corpus dall’enorme valore storico-artistico, che spazia tra epoche, scuole e generi artistici diversi, dal fiore all’occhiello di questo selezione eterogenea, l’eccezionale trittico di Tiepolo eseguito dal maestro veneziano per Palazzo Sandi nel 1742 (che troneggia nella hall) ai bronzi di Thorvaldsen, dai sontuosi arazzi del XVI e XVIII secolo alle opere dei giganti della pop art Robert Indiana e Andy Warhol (alcune serigrafie Dollar Sign decorano le pareti della Penthouse, suite extralusso che richiama nel décor le cabine degli yacht, in cui trovano posto anche divani disegnati dal Kaiser della moda Karl Lagerfeld per la sua abitazione parigina, volte stellate simulate dalle fibre ottiche, rivestimenti in marmo e rubinetterie in cristallo di Boemia Swarovski), a quelle di esponenti di punta delle principali correnti dell’arte novecentesca come Mario Schifano, Enrico Baj o Victor Brauner.
Altro vanto della collezione, la serie di consolle, armadi, tavoli e altre rarità in stile Luigi XV e impero: nella Napoleon Suite, soprattutto, la maestosità degli arredi, tra porcellane di Sèvres, busti marmorei, uno scrittoio appartenuto a Napoleone II e mobili di pregio, riecheggia gli sfarzi di cui amava circondarsi il generale corso fattosi imperatore. Le suite, 25 su un totale di 370 camere, hanno tutte un balcone privato e metratura compresa tra 80 e 450 mq.




Dagli artwork disseminati nell’edificio all’interior design, al Rome Cavalieri tutto è curato sin nei minimi dettagli per offrire un soggiorno al limite della perfezione, che può essere ulteriormente arricchito con ‘Luxury Experiences’, visite esclusive, tour alla scoperta delle bellezze nascoste della capitale e altri servizi tailor made, ritagliati sulle richieste dell’ospite. Sorprende fino a un certo punto, perciò, la sfilza di riconoscimenti accumulata nel tempo dall’albergo (per esempio le ‘four stars’ della Forbes Travel Guide, l’inserimento nella Gold List Condé Nast Traveler, il premio Italy’s Best MICE Hotel 2020), cui si è aggiunta, da tre anni, la certificazione Green Key, marchio di qualità ambientale promosso dalla Foundation for Environmental Education, che certifica il carattere eco delle strutture cui viene assegnata; perché l’ospitalità di lusso non può prescindere, ormai, dalla sostenibilità.




Andrea Rosanò: la fotografia attraverso il piacere di viaggiare

Fotografo, video maker, travel blogger ed esperto di viaggi: Andrea Rosanò è un volto nuovo nello scenario milanese, arrivato in città dopo aver girato il mondo senza tregua. Scatti di paesaggi inesplorati, experience pericolose ed estreme, costellazioni e aurore boreali: la curiosità è la chiave trainante nel lavoro di Andrea. Al giorno d’oggi, quali sono i segreti per essere un fotografo di successo?



Come è iniziata la tua professione?

Probabilmente c’era già una vena fotografica nella mia famiglia. Quando ero piccolo mia madre mi raccontava di come il nonno custodisse gelosamente la sua Leica, una piccola macchinetta che uscì negli anni della guerra. In ogni caso la mia passione nacque grazie a mio padre quando con i punti dell’Esselunga prese una reflex e io me ne innamorai. Mi ricordo che all’inizio uscivo di casa e andavo a scattare un po’ qua e là: al gatto, agli alberi, ai monumenti della mia città, Bologna. Piano piano quei soggetti diventarono ai miei occhi un po’ noiosi e mi misi alla ricerca di qualcosa di più, quindi sperimenta la fotografia di persone, soprattutto cosplayer.

Col passare del tempo scoprii l’altra mia vera passione: il viaggio, l’esperienza. Così iniziai a scattare ‘on the road’ e realizzai quanto mi piacesse. Non parlo solo di immortalare posti pazzeschi, ma anche culture, abitudini e stili di vita diversi.

Pensi sia possibile mantenersi solo grazie alla fotografia? 

Sì, ma non è semplice. Grazie allo sviluppo tecnologico, le fotografie sono assai migliori e facilmente realizzabili rispetto a un tempo. Questo dà quindi la possibilità a tutti di creare contenuti di un certo valore e quindi la rivalità e la competizione sono elevate. Per questo motivo bisogna essere non bravi, di più. Bisogna eccellere anche nell’originalità così da essere notati e farsi un nome.

Inoltre, come in ogni altro settore, è bene crearsi una nicchia di persone che ti aiutino, ti supportino e apprezzino il tuo lavoro promuovendolo.

Da chi hai preso ispirazione nel tuo lavoro? 

Penso che tutti abbiano dei modelli d’ispirazione. Per i ritratti adoro i lavori di Luiz Clas e Kai Bottcher, per gli scatti travel e natura Jord Hammond, Luke Stackpoole, Peter Yan e Rob Visser.

E’ facile in questo essere copiati? Ti è mai successo ? 

Tantissimo. Ed è vero anche il contrario, pensare di avere un’idea originale  e scoprire che qualcuno ci aveva già pensato prima di te. Io non so se i miei lavori siano stati copiati oppure no ma quest’anno ho visto tantissime foto scattate col drone che ritraevano una ragazza in costume in una spiaggia nera che si faceva coccolare dalle onde del mare. Prima di pubblicarla io personalmente non vidi mai questo tipo di foto, un mese dopo la mia pubblicazione, ne erano pieni i social.

Cosa consigli a chi oggi ti chiede : “come faccio a diventare un bravo fotografo” ?

Il mio consiglio è scattare, scattare e scattare. La pratica è la cosa più importante. Poi frequentare corsi, studio, e tanto pratica. Ascoltare il parere di altri del mestiere e tornare a scattare.



Cosa reputi davvero difficile nel tuo lavoro ?

Non demordere. Proprio perché al mondo di oggi scattano tutti, chi col cellulare, chi con la reflex dell’amico, chi al mare con gli amici, sembra che il mondo sia pieno di esperti nel settore. Ci sono momenti in cui ricevi critiche o i risultati non sono come te li aspettavi. Questo butta giù il morale. Se però sei convinto di quello che stai facendo e lo dimostri, tutto si sistema.

In poche parole, cos’è per te la fotografia ? 

La macchina fotografica è un mezzo per esprimere una sensazione, uno stato d’animo, una scena in un attimo particolare. Per me il risultato deve essere a livello emotivo e deve far pensare o sorridere o piangere o meravigliare lo spettatore.

Dicono che oggi chiunque possa diventare un fotografo in poco tempo, soprattutto grazie ai social come Instagram. Come ti vedi tra 10 anni? 

I social sono degli strumenti utilissimi per farsi conoscere e allargare il bacino di clienti e possibili collaboratori. Sono anche perfetti per mettersi in gioco e dimostrare di produrre contenuti di rilievo. Detto ciò è difficile, a mio avviso, diventare fotografi velocemente, a meno che non si focalizzano tutto il proprio tempo ed energie a questo scopo proprio perché per diventare professionali bisogna fare molta pratica.

Tra 10 anni mi piacerebbe avere un mio studio dove poter scattare con tutta la mia attrezzatura e continuare a viaggiare creando contenuti in giro per il mondo.

Canarie da scoprire

Ci sono molti aggettivi che possono essere utilizzati per descrivere le Isole Canerie: inaspettate, rigogliose, vulcaniche, ventose, ospitali. La lista potrebbe continuare, ma l’unico modo per capirle veramente, è quello di visitarle immergendosi in avventure indimenticabili.

Nel nostro viaggio abbiamo esplorato quattro delle sette isole maggiori che compongono l’arcipelago.

El Hierro

L’isola di El Hierro è la più giovane, più piccola e meridionale delle Isole Canarie, conosciuta in spagnolo come “Isola Meridiana” perché è stata considerata il punto più occidentale del mondo conosciuto per molti secoli. È stata dichiarata Riserva Mondiale della Biosfera dall’UNESCO nel 2000 e da Geopark nel 2014.L’isola si presenta con scogliere rocciose che nascondono piscine naturali e stagni. La nera terra vulcanica che la ricopre aumenta la sensazione di misteriosa lontananza, di essere il bordo della civiltà – che era fino alla scoperta dell’America.

Qui i posti da non perdere sono: La caleta, una piccola e incantevole cittadina costiera che dispone di piscine con acqua di mare e accesso all’oceano. Charco Manso, uno spettacolare cono vulcanico che lo rende uno dei luoghi più affascinanti dell’isola e infine Charco Azul, una piscina naturale protetta da un imponente arco di basalto. 

L’isola possiede poche strutture alberghiere, quindi per godere della natura incontaminata la migliore opzione è dormire in un camper van sul bordo delle scogliere vicino al mare. Per questo tipo di mezzo, Van and Sands è la soluzione ideale 

Una buona alternativa per chi preferisce una scelta più ordinaria consigliamo invece l’hotel Puntagrande situato su una lingua di roccia vulcanica e circondato dall’Oceano Atlantico, questo hotel informale dista 1 minuto a piedi dalla stazione degli autobus di Punta Grande, 3 km dall’Ecomuseo di Guinea e 4 km dalla spiaggia di Charco de Los Sargos.



La Palma 

L’isola di La Palma viene chiamata Isla Bonita per i suoi paesaggi mozzafiato, i suoi imponenti vulcani, i fitti boschi, le spiagge accoglienti, e per i suoi cieli pieni di stelle. Qui è possibile entrare in contatto con la natura sotto uno dei migliori cieli del mondo per osservare le stelle. 

Da non perdere in questa isola: Le Saline Di Fuencaliente, il cui contrasto estremo tra il sale bianco, le terre nere e l’azzurro del mare le rendono un vero e proprio spettacolo per la vista. Il Centro Storico Di Santa Cruz De La Palma, la capitale dell’isola, avendo conservato lo splendore di un’altra epoca, con imponenti case in stile coloniale e strade acciottolate, è in grado di trasportare nel passato. Poris de la candelaria, un luogo unico al mondo, una grotta meravigliosa che custodisce un piccolo villaggio, Tijarafe, a ovest dell’isola. Si tratta di un piccolo paesino fatto di casette bianche dalle porte e le finestre blu, raccolte all’interno di una grotta sul mare. Il belvedere del Roque di los Muchachos si trova in cima all’isola di La Palma, uno dei migliori posti al mondo per l’osservazione astronomica del cielo. Ai suoi piedi c’è una vista mozzafiato su una gigantesca caldera vulcanica di 1500 metri di profondità coperta di alberi con rocce vulcaniche dalle forme stravaganti e dichiarata parco nazionale.



Tenerife 

Tenerife è il luogo delle mille esperienze in un posto solo. L’isola mette sempre a disposizione diverse attività tra cui immergersi nella natura, rilassarsi sulla spiaggia, salire sul Teide, fare shopping, vedere uno spettacolo, passeggiare per il centro storico, divertirsi in un parco a tema, giocare a golf, e la lista potrebbe continuare. Insomma, su quest’isola non ci si annoia mai.

Sull’isola sono presenti due patrimoni dell’umanità: Il Parco Nazionale del Teide, con la vetta più alta della Spagna. Il Centro storico di La Laguna, con il suo stile architettonico coloniale.

Da non perdere assolutamente: il vulcano del Teide, con i suoi 3.718 metri che lo rendono la vetta più alta della Spagna e Il terzo vulcano più alto del mondo. Il Centro storico de La Laguna, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, è la prima testimonianza di centro urbano non fortificato, progettato e costruito secondo un piano ispirato alla navigazione. Puerto de la Cruz, uno dei villaggi più belli di Tenerife, situato nella parte nord, vi si trovano spiagge nere e una fantastica piscina artificiale: il Lago Martianez, un complesso di piscine di acqua di mare con un museo all’aperto. 



I Nivaria Beach Apartment sono un’ottima soluzione per alloggiare. Gli appartamenti e le ville infatti sono come un diamante nascosto nel sud di Tenerife. 

Nivaria Beach Apartments and Villas è un’oasi di pace sul bordo del mare, con il Teide alle spalle. Si tratta di un complesso privato dove tutto è stato curato nei minimi dettagli per creare un’atmosfera di relax e comfort che vi farà sentire a casa. Si trova nella città di Abades, in una zona di alto valore ecologico nel sud dell’isola. Il complesso è composto da 30 appartamenti con due camere da letto e sei ville con tre camere da letto. Gli edifici sono integrati nei dintorni e decorati in uno stile moderno, in cui la luce è la protagonista.

Nivaria Beach Apartments and Villas

Si trovano in un piccolo villaggio di case tipiche delle Canarie chiamato Abades, in una delle poche zone dell’isola che rimane in stato semiselvaggio. È un luogo perfetto per i viaggiatori che cercano di scoprire il volto più tranquillo e sconosciuto dell’isola. Il resort non solo offre prenotazioni di giorni e settimane, ma i suoi appartamenti possono anche essere prenotati per lunghi soggiorni di mesi e anche fino a un anno.

Gran Canaria 

Un piccolo continente dove vivere tutti i tipi di esperienze, per rendere ogni giorno speciale: spiagge dorate, paesaggi naturali straordinari e una grande città con una vasta gamma d’intrattenimenti per tutti.



Da non perdere su quest’isola: Playa de las Canteras, caratterizzata da una lunga lingua di sabbia dorata e acque tranquille che si estende per chilometri lungo la baia. Viene considerata una delle migliori spiagge urbane d’Europa. Porto Di Mogán, una tranquilla località di mare, con una piccola spiaggia che le dona ancor più fascino, è un rifugio particolare in cui ricaricare le batterie. Tufia, un piccolo paesino della costa est dell’Isola di Gran Canaria, in cui la tranquillità regna sovrana, si sente solo il suono del vento e del mare. Solo con la bassa marea si forma una piccola spiaggia di sabbia nera e scogli. El Roque de San Felipe, uno degli angoli dell’isola dove si può sentire la forza dell’oceano, semplicemente ascoltando, senza distrazioni. Le Dune di Maspalomas sono un sorprendente mix di deserto e oasi nel sud dell’isola, un’area naturale unica per la sua bellezza e la varietà di ecosistemi che ospita. Le dune, che il vento modifica senza sosta, rendono ogni giorno che passa il paesaggio diverso.

 
 

Un consiglio gastronomico a La Palmas De Gran Canaria è il Ristorante Eklectivo. Lo chef del ristorante, Francisco J. Coque, definisce la sua cucina come “la congiunzione di viaggi, memorie e esperienze”. https://www.eklectico-gastro.com/

Hotel Tyrol, la destinazione montana perfetta per tutte le stagioni


Sono imponenti e innevate in inverno e materne e verdeggianti in estate, le montagne in Valgardena sono la meta intelligente dell’estate, per chi ama il vero relax e predilige temperature miti anche nella stagione del solleone. 
Il cuore sta a Selva di Valgardena, meta turistica nella stagione sciistica e paradiso terrestre tra giugno e settembre, quando le masse si spostano nelle località balneari mentre qui si gode del panorama arioso e delle passeggiate immersive nella natura. 
E’ qui che dal 1966 l’Hotel Tyrol diviene punto di riferimento di ospitalità gardenese.

Bibiana Dirler porta avanti la tradizione e la filosofia degli zii, un tempo proprietari, insieme al marito Maurizio Micheli, un’ospitalità che sa di casa, di semplicità, di complicità; molteplici sono infatti i clienti fidelizzati che tornano ogni anno, proprio qui, nel cuore delle Dolomiti, Patrimonio Unesco
Ogni ambiente riporta i ricordi di famiglia, le foto in bianco e nero nella hall, ninnoli e carrozzine vintage, trofei di caccia, vecchi fucili, le immagini sacre nelle sale relax, i crocifissi e le statue appese alle pareti, qui per gli atei non c’è posto, la religione si manifesta sotto ogni aspetto. 

la Hall dell’Hotel Tyrol

Tutte le camere sono arredate in stile tirolese, 50 in totale dove il legno è protagonista e si affacciano sulla valle brulicante di casette bianche e gruppi di alberi che fanno da manto regalandole profondità e colore. Le porte d’ingresso vantano elementi antichi come le decorazioni autentiche dipinte a mano e la biancheria da letto ha i preziosi ricami segni della tradizione Valgardena, per immergersi subito nella vera atmosfera alpina. 


IL RISTORANTE GOURMET “SUINSOM”

Vero gioiello dell’hotel, il ristorante gourmet “Suinsom” guidato dallo chef Alessandro Martellini, una carriera culinaria che inizia all’Hotel Pellicano e al Grand Hotel Villa Feltrinelli e la grande opportunità di aver lavorato con gli stellati Antonio Guida (2 ** Michelin), Stefano Baiocco ( 2** Michelin) ed Enrico Crippa (3 *** Michelin). 
E’ il 2017 l’anno in cui si punta alla cucina all’Hotel Tyrol, un menu dove si sposano tradizione, creatività e innovazione; ma è nel 2021 che in squadra subentra la firma di Antonio Guida, lo chef pluristellato che insieme a chef Martellini ha creato due speciali menu e dei piatti signature. 


Suinsom” in ladino gardenese è quello che rappresenta la vetta più alta di una montagna, il traguardo, un nome di buon auspicio a un ristorante che ha tutti i numeri per vincere questa scalata e arrivare primo!

Lo chef Alessandro Martellini interpreta una cucina contemporanea dove la priorità è sempre il prodotto stagionale e di qualità; tecnica, passione e rispetto per la materia prima, fanno dei piatti una melodia che non si scorda, un’esperienza di sapori e rimandi olfattivi e gustativi del passato come per il dessert Parfait alla liquirizia, piatto signature di Antonio Guida, con foglie di tabacco caramellate e salsa al caffè, ma non sveliamo cos’ha scavato dalla nostra memoria, perchè l’esperienza al Suinsom è un po’ come passaggiare nelle gallerie tra le opera d’arte, ciascun quadro stimola ricordi ed emozioni del tutto personali, così come i suoi piatti

Dal menu a 5 portate, eccellente lo scampo appena scottato con ciliegie fresche, finocchio croccante, brodo di agrumi e un tocco di salsa di soia; tutti i sapori sono perfettamente distinguibili nel piatto senza spingersi l’un l’altro, le note salate non coprono la delicatezza dello scampo protagonista. 
Cotto alla perfezione il piccione con indivia e aglio nero, rosa, tenero, una carne saporita che necessita di ben pochi imbellettamenti, difatti lo chef Martellini ne ha rispettato la natura che non ha bisogno di ammennìccoli vari. Anche gli impiattamenti sono sì eleganti, ma senza troppi fronzoli, come la sua persona. 

lo chef Alessandro Martellini e la sommelier Marika Rossi

I viaggi immaginari li farete con Marika Rossi, altro asso del Suinsom, l’appassionata sommelier alta quanto le montagne che circondano il ristorante, scopritrice curiosa dei produttori biologici e ricercatrice segugio delle storie più interessanti tra i i vigneti del mondo. 
Non sono storie, ma veri e propri viaggi tra annate storiche, produzioni biodinamiche, tra i colori della natura e i profumi dei boschi; Marika vi delizierà con i suoi racconti avvicinandovi al mondo del wine con quella capacità che solo alcuni grandi scrittori hanno, di raccontare cose complesse con parole semplici. 

il ristorante Suinsom

L’ambiente del Suinsom è assai particolare, altro punto a favore della vera chicca in Valgardena, una vecchia stube con legni di oltre 200 anni; delle graziose lampade al centro di ogni tavolo sono regolabili in altezza; una piattaia in legno espone i servizi più rappresentativi e teiere in ceramica; le immagini sacre non potevano mancare, così come i crocifissi di ogni grandezza e fattura; l’ambiente è caldo e la tavola apparecchiata elegantemente con preziosi tessuti bianchi e dettagli d’argento, oltre ad un portacandela con cristalli, a creare l’atmosfera. 
Andarvene avrà lo stesso amaro in bocca che prova il bambino dopo una giornata al Luna Park, ma si può sempre ritornare!

LA SPA E LA PISCINA 

Altra novità in casa, la piscina all’aperto circondata dal giardino, con piccola zona al chiuso dove godere del tepore delle acque durante gli inverni innevati. 

Al chiuso la piscina coperta con pavimento in lastre di marmo circondata da pannelli e soffitti di stucco e roccia solcati da travature di antico legno massiccio. 
Due gli idromassaggi, uno interno ed uno esterno accanto alla “sauna in baita” dove la sera lo spettacolo del cielo stellato lascia senza fiato. La sauna finlandese “in baita” permette in inverno di tuffarsi nella neve fresca per concludere, nel modo più salutare, quest’antica pratica termo terapica proveniente dal Nord Europa. 

la piscina esterna

L’area wellness offre inoltre:

sauna aromatica, realizzata interamente in legno profumato, raggiunge temperature elevate oltre i 60° mantenendo tuttavia un’umidità relativamente bassa pari al 35%

sauna stube, studiata appositamente per stimolare il rilassamento del corpo e una naturale pulizia della pelle, attraverso un bagno fisioterapico a secco riscaldato intorno ai 90° e ad umidità controllata.

A scelta i trattamenti nella Thermo Spa tra massaggi per il corpo taylor made, energetici e rigeneranti; peeling con aromaterapia, massaggio con le candele, impacchi di fanghi idratanti e drenanti, massaggi sportivi e decontratturanti e per le coppie, le due poltrone “kraxenofen”, dove stimolare il metabolismo grazie al vapore e al fieno. La terapia relax e purificante è seguita da un piacevole massaggio di coppia. 

Bagno Gourmet, trattamento di vinoterapia

Consigliamo il Bagno Gourmet, trattamento antietà di VINOTERAPIA
Sono noti i numerosi benefici dell’uva e del vino dalle proprietà ANTI-AGE, il bagno nel vino è inebriante e perfetto in inverno; nelle tinozze di legno accompagnati da una degustazione di speck, formaggi locali e calice di vino, si godranno a pieno gli effetti rilassanti e curativi del Merlot, vino rosso contenente antiossidanti e polifenoli, capaci di contrastare l’invecchiamento della pelle, rigenerare il collagene, stimolare la microcircolazione e purificare il corpo dai radicali liberi. 
Un momento di totale abbandono da gustarsi da soli o in coppia, accompagnati da una piacevole sensazione di calore ed inebriamento. 

Alle pendici dell’Etna, tutti i luoghi da visitare

Dai ricchi giardini fioriti del Radicepura Garden Festival alla visita delle cantine ai piedi del Vulcano Etna, Donnafugata. Dall’esperienza stellata della cucina di Giuseppe Raciti al Zash restaurant fino al relax firmato lusso alla Villa Don Venerando. La terra del vulcano più attivo d’Europa vi accoglie con un’infinità di luoghi magici da visitare.

ZASH RISTORANTE

Nel Palmento, luogo in cui avveniva la pigiatura dell’uva per produrre il mosto riposto poi in grandi vasche, oggi nasce il ristorante stellato Zash, capitanato dallo chef Giuseppe Raciti.
La dura pietra, le arcate a volta, il torchio, i sentori del legno, qui si rivive la tradizione e l’esperienza culinaria premiata della stella Michelin nel 2019.
Tutti i colori della Sicilia, la tecnica e la passione dello chef Raciti in piatti che si lasciano ricordare: il gambero rosso crudo di Mazara del Vallo servito su zuppetta di pomodoro e fragole e mousse di robiola di capra; spaghetti di grano duro con salsa alle vongole e limone dell’Etna IGP; il tonno scottato roseo su crema di pane all’aceto, cipolla rossa candita e olio al basilico; brioche con tuoppo servito con gelato e accompagnati dall’illustrissimo Ben Ryé.

Il ristorante stellato Zash, un luogo in cui si incontrano tradizione e innovazione culinaria
La sala del ristorante Zash è costruita all’interno di un palmento, il luogo in cui avveniva la pigiatura dell’uva

Zash.it

DONNAFUGATA

E a proposito di Ben Ryé, siete sulla terra di Donnafugata, l’azienda vinicola esempio di passione e dedizione per il vino siciliano.
La famiglia Rallo, oltre 160 anni di esperienza nel vino di qualità, fonda Donnafugata nell’83 e si fa portavoce di un patrimonio che è anche culturale, storico e artistico, perchè creatori di reti e connessioni che portano l’etichetta siciliana in giro per il mondo.
Da Giacomo Rallo (Co-fondatore dell’Istituto del Vino Italiano di Qualità Grandi Marchi) e la moglie Gabriella, pioniera della viticoltura in Sicilia, lo scettro passa ai figli José Antonio; lei un portento di donna con una formazione economica, una forte passione per il marketing e la comunicazione aziendale, inventa un nuovo modo di raccontare il vino nella veste di cantante del Donnafugata Music&Wine. Riceve il Premio Bellisario 2002 per il suo contributo alla valorizzazione dell’imprenditoria femminile. E’ AD Donnafugata insieme a fratello Antonio Rallo, agronomo e winemaker attento e dotato di una visione strategica. Oggi è alla guida del Consorzio di Tutela della DOC Sicilia, strumento di promozione e di coesione territoriale che conta oltre 8.300 viticoltori.

Con un team fucina di idee, non potrebbero nascere che vini originali e per palati esigenti; un giro tra le cantine Donnafugata è la tappa giusta per unire l’utile al dilettevole, siete nell’area della Sicilia orientale, sul versante Nord dell’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa, la cantina con barriccaia si trova esattamente a Randazzo, 21 ettari di vigneto e 2 di uliveto.

Le cantine Donnafugata: il luogo da visitare per assaporare i migliori vini dell’Etna, come il cerasuolo Floramundi

Ma Donnafugata è anche “sartorial”, dall’azienda spiccano i Vini Icona: Mille e una Notte, prestigioso rosso della tenuta di Contessa Entellina, Ben Ryé Passito di Pantelleria, e i “cru” dell’Etna Fragore di Contrada Montelaguardia e l’Etna Rosso DOC Contrada Marchesa.

Indimenticabili e certamente artistiche anche le etichette d’autore realizzate da Stefano Vitale, ispirate dal nome della maison che rimandano al romanzo Il Gattopardo e alla storia della regina in fuga, che trovò rifugio là dove oggi si trovano i vigneti aziendali. Sono donne dai capelli rosso fuoco, come la lava del vulcano; sono dee della natura, che ringraziano la terra; hanno i colori accesi della Sicilia e ispirano esotici racconti, un po’ come Le Mille e una Notte. 

Una bottiglia di Floramundi, vino cerasuolo di Donnafugata
Floramundi

Donnafugata.it

FUTURO ANTERIORE

La sfida della viticoltura eroica di Pantelleria al Radicepura Garden Festival 

Un tuffo nei ricchi giardini del Radicepura Garden Festival per conoscere la straordinaria storia della Biennale del giardino Mediterraneo, visitabile fino al 19 dicembre 2021.
Tema sono i Giardini del Futuro e protagonisti assoluti sono le culture eroiche di Pantelleria il cui vigneto ha preso forma e sostanza alle pendici dell’Etna, all’interno del Parco botanico di Radicepura, diventando simbolo di forza e vita di una storia millenaria che celebra la convivenza armonica dell’uomo con la natura. Il nome del giardino è Futuro Anteriore, nell’isola dove l’uomo nel corso dei secoli è riuscito a coltivare la vite in un ambiente estremo: ventoso, poco piovoso, con terreni in forte pendenza e senza sorgenti di acqua. La vigna è su terrazze sorrette da muretti a secco in pietra lavica, costruiti dalle sapienti mani dei viticoltori; i terrazzamenti contribuiscono a prevenire l’erosione del suolo e rendono unico il paesaggio dell’isola.

Mario Faro, il fondatore di Radicepura Garden Festival con Josè e Antonio Rallo, vincitori dei Giardini del Futuro per la loro vigna a Pantelleria
ai lati Josè e Antonio Rallo, al centro Mario Faro, fondatore di Radicepura

DOVE ALLOGGIARE 

SHALAI

Alle pendici dell’Etna, esattamente a Linguaglossa, sorge Shalai Resort, una dimora dell’800 che fu residenza signorile e che oggi ospita 13 camere dove si mescolano tradizione e comfort.

Shalai in dialetto siciliano significa “gioia piena, momento di genuino benessere”, che rappresenta quanto l’hotel desidera far vivere ai suoi ospiti: un benessere completo, personalizzato, che coinvolga tutti cinque i sensi, grazie anche al ristorante Gourmet e al Centro Benessere con bagno turco, sauna finlandese, vasca idromassaggio e trattamenti personalizzabili.

Tra i luoghi da visitare ai piedi dell’Etna c’è sicuramente Shalai: un resort dedicato al relax e alla cucina gourmet
La facciata del Resort Shalai di Linguaglossa
Una delle camere matrimoniali del Resort Shalai
La spa del Resort Shalai, in provincia di Catania

Shalai.it
VILLA DON VENERANDO 

Se davvero volete concedervi un lusso senza tempo, la vostra destinazione è Villa Don Venerando, posizione privilegiata sul Mar Ionio e vista dell’Etna, questa casa di famiglia accoglie al suo interno fotografie, oggetti del passato, antichi dipinti, preziose argenterie, servizi di porcella ed eleganti chandelier.

Totale l’immersione nei colori verdi della natura e blu cobalto del mare, Villa Don Venerando ha terrazze panoramiche, prati, una piscina riscaldabile, ambi divanetti esterni riparati dal sole e camere vista mare con accesso alle terrazze.

Esterni ed interni rispondono ad un arredamento curato nel minimo dettaglio; è certo il luogo che suggerisce molte riflessioni sulla bellezza di “casa nostra”, un’Italia commovente che ci regala le meraviglie del mare e le delizie sulla tavola. Tra le palme e su una marmorea tavolata, è possibile pranzare all’ombra, sperimentare il dolce far niente ed esercitare il nostro spirito d’osservazione.
Non vorrete più andar via, questo è certo, ma tornerete dal viaggio con qualche ruga in meno.

Villa Don Venerando: il punto di partenza ideale per visitare i luoghi più belli del territorio dell’Etna
La piscina di Villa Don Venerando, un luogo magico ai piedi dell’Etna
Villa Don Venerando: camera matrimoniale con letto a baldacchino
Gli interni di Villa Don Venerando a Carrubba

Villa Don Venerando

MORGANA 

A soli 30 minuti d’auto da Linguaglossa, il locale più cool di Taormina, il Morgana!
Clientela internazionale ed esigente, il Morgana vanta l’esperienza dei più grandi artisti della mixology, luogo dove il dettaglio non è mai a caso, si veste spesso di abiti nuovi, rinnova gli arredi, i colori, e soprattutto il menu, che oggi è dedicato alla Sicilia e ai suoi succosi frutti.

Bar Manager oggi Paolo Viola, Brand Ambassador di Belvedere Vodka e una formazione al Ritz di Londra, Paolo vi accompagnerà nella scelta dei cocktail con gentilezza inglese e con la passione della sua terra.
Per iniziare il gioco consigliamo una Bulle Glacée Veuve Cliquot Brut “Cuvée Saint- Pétersburg” e granita alla fragola; per gli amanti del whisky che non vi rinunciano nemmeno in estate, un “Flame” servito in coppa fatto di pera cotta in Ardbeg 10yo Whisky dolcemente pestata con Belvedere Heritage 176, uniti a miele, lime, un granello di sale e Cherry Hering. E per onorare l’opera dei Pupi a Palermo, proclamata Patrimonio Immateriale dell’Umanità da Unesco, un’OPIRA. Frutto della passione e fava tonca legati in un mix di Bulleit rye Whiskey, Casamigos Mezcal, Amaro Montenegro e Cherry Hering servito in Tumbler Basso.

Il Morgana è la gioia di un drink che non delude mai.

Il luogo imperdibile da visitare nel territorio dell’Etna per gli amanti dei cocktail? Il Morgana di Taormina
La sala con divanetti di Morgana per bere ottimi cocktail in completo relax

Morgana Taormina

L’estate italiana del Grand Hotel Tremezzo

Il Grand Hotel Tremezzo è un indirizzo che non può mancare all’interno dell’estate italiana. L’hotel , situato sul lago di Como inizia la sua storia 1910, nel cuore della Belle Epoque. Un luogo incantevole, con una spettacolare vista panoramica su Bellagio, la Riviera delle Azalee e sulle splendide vette rocciose delle Grigne. La riapertura consente agli ospiti di godere più che mai del Palace e di tutti i suoi servizi, per una vacanza speciale. L’offerta propone ben cinque ristoranti e bar, tre piscine, la T Spa operativa per massaggi e trattamenti e tutta la magia di sempre. E poi il rinnovato T Beach, con la sua inimitabile spiaggia che si apre al lago nei colori emblematici dell’hotel davanti a panorami mozzafiato.



Per questa stagione due sono le novità che abbiamo avuto il piacere di scoprire dal vivo e da non perdere assolutamente:

Si parte con l’apertura del nuovo ristorante Giacomo al Lago, in collaborazione con il Gruppo Giacomo Milano, sulla spiaggia iconica del Palace.  Qui la proposta gastronomica vede in prima linea, il pesce, di mare, freschissimo, dai gamberi rossi di Mazara del Vallo a scampi, saraghi e dentici. A pranzo, i crudi saranno i protagonisti, perfetti per un light lunch a bordo piscina, accompagnati da alcuni grandi classici. La sera, quando le acque fanno da specchio alle luci soffuse del Palace, il ristorante accoglie gli ospiti sotto le stelle, con una proposta più articolata, arricchita da un’ampia scelta di piatti iconici e da una selezionata carta dei vini, da sempre fiore all’occhiello dei ristoranti di Giacomo Milano. Nasce così il perfetto connubio tra i più deliziosi piatti di pesce della tradizione italiana e una location esclusiva.



Per gli ospiti dell’hotel ma anche per ma anche per i semplici amanti dell’artigianalità italiana arriva anche Sense of Lake, una boutique online dedicata alle meraviglie del Lago di Como e alle eccellenze del Made in Italy. Una selezione unica di abiti, borse, scarpe, accessori, oggetti per la casa, libri, frutto di un’appassionata ricerca e spesso pensati e disegnati unicamente per il Grand Hotel Tremezzo. 



E’ così che sono nate le diverse collezioni in esclusiva, frutto di amicizie sincere, fatte di passioni, valori ed emozioni condivisi. Come gli eleganti abiti di seta di F.R.S. For Restless Sleepers, declinati nelle due collezioni speciali le cui stampe racchiudono lo spirito più intimo e l’essenza del Tremezzo e di Villa Sola Cabiati, l’edizione limitata dell’iconica Bellagio di Bric’s impreziosita e resa unica da un’immagine vintage della spiaggia dell’hotel, o ancora le prime friulane reinterpretate e riproposte in pura seta di Como dal brand milanese Papusse. 

Sense of Lake è anche la gioia di ritrovare quello che gli ospiti scoprono durante i loro soggiorni, come la fragranza signature Aqua Como, caratterizzata da sentori di fiori e di brezza del lago. Questo profumo ma anche quello della natura rigogliosa circostante, è un elemento che renderà memorabile il soggiorno dell’ospite in ogni angolo, dal giardino agli ambienti interni.

Estate italiana: alla scoperta di Siena inedita

Visto il periodo complesso per gli spostamenti e i viaggi limitati, gli italiani hanno riscoperto le tantissime bellezze disseminate lungo lo stivale. Anche questa estate sarà per molti versi molto italiana e se le coste sono letteralmente prese d’assalto, vogliamo augurarci che le destinazioni artistiche non siano del tutto trascurate. Proprio per stimolare un turismo più attento e responsabile, l’amministrazione comunale di Siena ha creato un progetto composto da 9 itinerari inediti per scoprire i volti nascosti della città. Un totale di 81 percorsi che possono soddisfare le esigenze più diverse: dalla cultura al food fino al benessere, passando per i luoghi della fede. Gli itinerari si possono trovare sul sito Terre di Siena, un vero motore di ricerca culturale e uno strumento importante per organizzare il proprio soggiorno a Siena.
Nel cuore della Toscana, Siena con le sue mura medievali mostra intatte le sue bellezze storico artistiche, un patrimonio degno delle più̀ grandi capitali europee, che va conosciuto anche tramite i retroscena storici, attraverso associazioni, accademie e circoli privati che da secoli perseguono obiettivi di tutela delle grandi tradizioni italiane in ambito letterario, storico, artistico e scientifico.
La città del Palio, con le sue 17 contrade, raccoglie e tramanda nel vivere quotidiano la cultura popolare di una città che non si esaurisce nei passaggi generazionali anzi ne trae maggiore vitalità̀. La bellezza di Siena – immortalata in opere d’arte di Simone Martini, Ambrogio Lorenzetti o nelle architetture di Piazza del Campo – può essere scoperta anche tramite una serie di realtà meno conosciute, dimore storiche come l’Accademia Chigiana, i Rozzi o il circolo degli Uniti, senza dimenticare l’Accademia delle Scienze di Siena, detta anche dei Fisiocritici, per finire con i salotti letterari tardo settecenteschi come quello di casa Regoli Mocenni. E proprio centri di fama internazionale come l’Accademia musicale Chigiana o Accademie culturali come quella dei Rozzi rigenerano il rapporto tra Siena e le comunità̀ internazionali, proiettando l’immagine della città oltre ai suoi simboli più conosciuti.
Qui un veloce e personale itinerario di luoghi da non perdere in questo tour senese, guidato ma non troppo.

Partiamo da dove dormire: sicuramente il centro della città offre diversi hotel storici, ma l’esperienza immersive tra le vigne al DIEVOLE WINE RESORT è davvero indimenticabile. Immerso nel verde lussureggiante di uno degli angoli più̀ incantevoli della Toscana, il Resort di Dievole è situato a Vagliagli, a soli 12 Km da Siena, in posizione privilegiata tra le colline del Chianti Classico, i Monti
del Chianti e le Crete Senesi che da lontano guardano il Monte Amiata, oltre ad essere a breve distanza dalle località̀ toscane di maggior interesse storico artistico quali appunto Siena, Firenze o San Gimignano. Il cuore del resort è la Villa Padronale, realizzata nel XVIII secolo, circondata da giardini all’italiana e alberi secolari che, insieme agli altri edifici del piccolo borgo e la chiesetta dedicata a San Giovanni Battista, rappresenta la massima espressione dell’ospitalità̀ d’autore del Chianti Classico. Tra i punti di forza della struttura: due infinity pool panoramiche e la cantina con esclusivo wine club dove è possibile degustare e acquistare vini e oli toscani D.O.P, senza
tralasciare la cucina toscana tradizionale che strizza l’occhio al gourmet. Un mix tra tradizione e ricerca, che si ritrova anche nella produzione dei vini eleganti e freschi, le cui radici affondano nella terra dei vitigni da cui nascono per arrampicarsi sulle solide mura delle cantine per dare vita a etichette importanti. Da sperimentare con compagni di viaggio amanti del bien vivre e del vino!



Siena inedita e segreta: alcune tappe da non perdere


Archivio di Stato di Siena e le Biccherne


Un luogo magico dove il tempo è sospeso e che conserva circa 60 000 pergamene, le delibere e gli statuti della Repubblica, i carteggi e gli atti delle amministrazioni giudiziaria, finanziaria (la piccole opere d’arte dette Tavolette di Biccherna). La tavolette di Biccherna sono, o per lo meno erano all’inizio della loro storia, le copertine dei registri di amministrazione della più importante e antica magistratura finanziaria del Comune di Siena, la Biccherna appunto. Su queste copertine gli ufficiali di Biccherna dal 1257 cominciarono a far realizzare delle pitture. Le tavolette furono commissionate in seguito anche da altre magistrature del Comune di Siena: la Gabella, il
Concistoro, la Camera del Comune, l’amministrazione dei Casseri e delle Fortezze, nonché da diversi enti cittadini: l’Ospedale Santa Maria della Scala, l’Opera Metropolitana, la Compagnia di S. Giovanni Battista della Morte. All’interno dell’archivio è l’esposizione complete delle Biccherne, che vede coinvolti artisti importanti come Ambrogio Lorenzetti, Paolo di Giovanni Fei, Giovanni di
Paolo, Sano di Pietro, Francesco di Giorgio, Francesco Vanni, Ventura Salimbeni, Francesco Rustici detto “il Rustichino”. Un piccolo tesoro da scoprire.



Teatro e Musica: Accademia e Teatri dei Rozzi – Accademia Musicale Chigiana


Il Teatro dei Rozzi fu inaugurato nel 1817, con una grandiosa festa da ballo riservata ai Soci dell’ omonima Accademia culturale. La prima opera rappresentata fu L’Agnese di Fitzenry di Ferdinando Paer ed in breve divenne uno dei principali teatri di prosa italiani.
Nel 1873 venne deciso un nuovo rifacimento del Teatro. In questa nuova veste il Teatro dei Rozzi restò aperto fino al 1945, anno in cui venne dichiarato inagibile a causa dei danni riportati durante la seconda guerra mondiale.
Il Teatro dei Rozzi è stato riaperto al pubblico, completamente restaurato, il 29 maggio 1998, a seguito di una convenzione con il Comune di Siena

L’ Accademia Musicale Chigiana è una delle più prestigiose istituzioni musicali italiane.
Nata nel 1932 per volontà del Conte Guido Chigi Saracini, l’Accademia rappresenta da quasi un secolo uno dei crocevia più importanti perla formazione e la crescita artistica dei nuovi talenti musicali. Sede dell’Accademia è Palazzo Chigi Saracini che conserva uno dei tesori artistici più importanti della città di Siena. La raccolta è composta da pitture, sculture, mobili e suppellettili di vario genere, collezionati nel tempo dal Conte e dai suoi avi secondo il gusto dell’epoca. Si ritrovano dipinti di Bernardo Strozzi, Giorgio Vasari, Stefano di Giovanni detto “il Sassetta”, Francesco di Giorgio Martini, Domenico di Pace detto “il Beccafumi”, Giovanni Antonio Bazzi detto
“il Sodoma”, Marco Pino, Andrea del Brescianino, Francesco Vanni, Alessandro Casolani, Rutilio. Manetti, Bernardino Mei, e di molti altri artisti italiani e stranieri che trovano posto nella preziosa quadreria e nei salotti riccamente arredati del Palazzo, accanto a urne etrusche, bronzetti e preziosi lampadari di cristallo. Nel chiostro il ristorante-bar merita una tappa per un aperitivo.



Percorsi nel verde: Orto Botanico e Orto de’ Pecci


Siena è una città immersa nella natura anche dentro alle mura. Per tutti gli appassionati due green spot da vedere: l’Orto botanico e il cuore verde dell’Orto de’ Pecci. Il percorso all’interno dell’Orto botanico si sviluppa su due livelli tra le terrazze con le piante officinali, per proseguire con le piante indigene della Toscana centro-meridionale. Cuore dell’orto è l’antica serra di fine Ottocento con le specie tropicali, mentre “il podere”, area che si estende fino alle mura è coltivato con viti e olivi, in un contesto che conserva l’aspetto paesaggistico della città. Nella parte alta del podere è stato realizzato un giardino roccioso mentre, più a valle è stato ricostruito un felceto.
Con maggiore predisposizione turistica è l’Orto de’ Pecci, un enorme polmone verde nel cuore della città. In passato era inglobato nelle proprietà dell’Ospedale Psichiatrico: i ricoverati coltivavano i campi e gli orti per il fabbisogno di verdura, frutta e animali da cortile dell’Ospedale.
Oggi l’Orto è gestito dalla Cooperativa sociale La Proposta fondata con lo scopo di inserire nelle proprie attività produttive soggetti svantaggiati che provengono dal disagio psichiatrico e da altre situazioni di marginalità sociale. Si occupa, infatti, in primo luogo della conservazione, cura e gestione del parco verde dell’Orto de’ Pecci che ospita anche un ristorante e bar. Ideale come pausa di relax mentre si visita la città, un luogo unico con vista panoramica nel quale è ricostruito anche un antico orto urbano medievale.



Il percorso delle botteghe storiche


Siena è anche sinonimo di artigianalità che coinvolge diverse attività storiche che si tramandano
da generazioni come le farmacie, pelletterie, fucine di fabbri che conservano il fascino dei secoli passati e in molti casi la storia di famiglie che per generazioni si sono prodigate per far sopravvivere la propria attività. Arredi antichi, insegne, conservate a volte anche da attività che sono cambiate nel tempo, ma che hanno intuito il valore della memoria.
Le botteghe rimaste sono infatti testimonianza della storia, della cultura e della tradizione imprenditoriale senese, monumenti vivi della Siena del passato.

ESPLORA IL PERCORSO DELLE BOTTEGHE STORICHE

Dove mangiare: Osteria le Logge, un vero crocevia tra gastronomia e cultura internazionale


Come spesso accade in Toscana, la proposta enogastronomica è talmente ricca che difficilmente si può restare delusi. Tantissimi gli indirizzi ma questo vanta il perfetto mix tra rispetto della tradizione e innovazione gastronomica. Il ristorante Osteria le Logge nasce dalla passione per l’enogastronomia che ha unito indissolubilmente Gianni Brunelli e la sua compagna di vita, Laura. Nel 1977, i due decisero di profondere tutte le loro energie nell’apertura di questo ristorante a due passi dalla Piazza del Campo. L’atmosfera resta quella tipicamente da osteria che è stata per anni la sede della drogheria Barblan & Riacci, di cui Gianni, peraltro, non ha voluto cambiare molto, facendo convivere l’atmosfera tradizionale della bottega con la sperimentazione e la ricerca della qualità arricchita da nuove proposte più innovative. Un ristorante che è diventato vero luogo di ritrovo con vocazione cosmopolita per intellettuali, politici, artisti, gastronomi e semplici visitatori.



Tra spiagge e grotte: una Sardegna inedita

Ph: Luca Broilo

Meta privilegiata da milioni di italiani, da sempre la Sardegna è conosciuta per l’acqua cristallina, lunghe spiagge bianche ed alte vette montuose. Da poco libera dalle restrizioni post covid-19, l’isola torna ad offrire paesaggi paradisiaci in tutta la sua bellezza. Di seguito quattro destinazioni, circoscritte lungo la costa di Baunei, da non perdere quest’estate.

Si parte con Cala Goloritzè, caratterizzata da un mare unico nel suo genere, dal colore verde e blu cobalto, a seconda della luce del sole. È possibile raggiungere la spiaggia solo a piedi – attraverso un trekking selvaggio dove spesso si incontrano animali come asini, capre e cinghiali – non più tramite barche o gommoni: da pochi anni la riserva naturale è diventata infatti una zona protetta. La caletta è presa d’assalto non solo dagli amanti del mare, ma anche da diversi scalatori: si erge sopra la spiaggia l’Aguglia, di roccia calcarea, simile a quella in Verdon, che consente una impareggiabile arrampicata tecnica su placca in un ambiente fantastico. Conquistata la cima, tramite 5 tiri sulla parete di difficoltà medio alta – grado 6B+- si può ammirare tutto il golfo da 170 m sopra il livello del mare.



Segue, a pochi chilometri, la spiaggia di Cala Mariolu, anch’essa conosciuta al pubblico per le sue, ineguagliabili, sfumature di blu in cui è possibile immergersi in mezzo a branchi di pesci, immortalandoli in scatti mozzafiato. Saraghi e orate sono i veri protagonisti di questa oasi naturale che, grazie alle diverse restrizioni ed alla minore affluenza di persone, sono riusciti a riconquistare a pieno il loro habitat.

Non possono mancare all’appello le grotte del Bue Marino: dalla morfologia litoranea devono il loro nome all’appellativo in lingua sarda della foca monaca, mammifero marino ritenuto ormai scomparso dalla zona, a causa della eccessiva pressione antropica. Oggi sono meta ambita degli amanti della natura e rientrano nel sistema carsico Codula di Luna, il più vasto d’Italia, settanta chilometri di tunnel nelle viscere del Gennargentu. Le cavità marine sono lunghe in tutto 15 chilometri e suddivise in due diramazioni principali. La grotta è famosa anche per esoteriche incisioni rupestri, risalenti al Neolitico,​ raffiguranti un cerchio umano attorno a una rappresentazione del
sole.



Ultima ma non meno importante è l’itinerario “Selvaggio Blu”. Definito come il più impegnativo trekking percorribile in Italia, questo percorso è anche il più originale e suggestivo. Sospeso tra albe e tramonti nel Mediterraneo ed alte pareti rocciose, offre un insieme di paesaggi e situazioni introvabili in altri luoghi. Ci si muove in un ambiente isolato dove raramente si incontrano altre persone. In 5 giorni di cammino, arrampicate e calate in corda si percorre un tratto di costa sarda selvaggio, dormendo in spiaggia, in grotte o, nei casi più estremi, sullo stesso sentiero. È il connubio perfetto per chi ama la terra e il mare: considerato da molti anche un iter spirituale per poter ritrovare se stessi e staccare dai social o dalla vita frenetica.

Tra onde e tradizioni: alla scoperta di Maiorca

Isola del Mediterraneo all’interno dell’arcipelago delle Baleari: Maiorca è conosciuta per le baie protette, le montagne di roccia calcarea e i resti romani. Ideale per tutte le età è la capitale Palma, con una vivace vita notturna e allo stesso tempo ricca di spunti e itinerari culturali come il palazzo reale dell’Almudaina e la cattedrale di Santa María, risalenti al XIII secolo. 

Se amate le escursioni ed attività all’aria aperta, Cap de Formentor è la destinazione ideale. Il promontorio montuoso incuriosisce i turisti da tutto il mondo per la sua particolare morfologia calcarea e vulcanica, che si erge a strapiombo sul mare, regalando un panorama mozzafiato. Non solo per gli sportivi, la vetta spagnola è una tipica meta anche per chi vuole semplicemente concedersi il tramonto gustando un calice di vino.

Non può mancare all’appello la spiaggia Cala Llombards, famosa per il fondale cristallino. La baia è una vera e propria oasi naturale che accoglie diverse specie marine: nei giorni più fortunati si possono avvistare anche i delfini. Per i più avventurosi c’è la possibilità di partecipare alle lezioni di flyboard, imparando in poche ore a dominare le onde sulla tavola da surf motorizzata. Sabbia e mare si fondono insieme in uno scenario unico che diventa il protagonista: grazie alle numerose riprese sui social, la caletta è diventata virale e numerosi fotografi la scelgono come cornice per i loro shooting. 

Tradizione e cultura locale segnano la storia dell’isola: nel centro di Palma si erge lo storico castello, costruito agli inizi del XIV secolo: colpisce subito i visitatori per la sua inconsueta pianta rotonda, decisa dall’architetto Pere Salva.  A due passi dalla struttura, vicino al porto principale, si consigliano due ristoranti dove è possibile assaggiare le specialità locali. Da Merchants vengono serviti i tipici piatti spagnoli in uno scenario suggestivo circondato da palme e candele, che creano l’atmosfera romantica ed ideale per le coppie.  Al Portixol Hotel si potrà invece assaggiare il pescato del giorno a bordo piscina per una cena al calar del sole.

Nh Collection Porta Nuova: sentirsi vicino alla città

NH Collection Porta Nuova è un luogo unico, capace di emozionare nel centro economico e finanziario d’Italia, ma anche capoluogo mondiale della moda e del design, metropoli colta e ricca di bellezze ed opere artistiche: Milano.

Situato nell’area Garibaldi/Porta Nuova, si circonda di una vivace vita notturna, tutta da scoprire. Porta Nuova, situata all’interno del Centro Direzionale, è anche l’area moderna dove poter ammirare lo spettacolare Unicredit Building, il grattacielo più alto d’Italia, immergendosi nello splendore architettonico di Piazza Gae Aulenti. 



Gli ambienti interni all’hotel sono eleganti e raffinati, caratterizzati da uno stile urban-chic. La struttura architettonica è  peculiare. Progettata nel 1973 dagli importanti architetti milanesi Marco Zanuso e Pietro Crescini ha avuto come ispirazione l’atmosfera delle grandi navi da crociera che viene ripresa in un secondo momento anche per gli stessi interni.

Un’atmosfera unica anche per il palato. Infatti, da un’idea di Abel Valverde e David Robledo, rispettivamente maitre e sommelier del ristorante due stelle Michelin Santceloni di Madrid, è nato Tablafina, il nuovo concept enogastronomico offerto da NH Collection Porta Nuova.  Un’esperienza culinaria senza precedenti, con piatti sapientemente preparati, ingredienti selezionati ed una carta dei vini in grado di legarsi alla perfezione ai piatti proposti. Le tapas sono il focus del progetto e si fondono con un mix di ingredienti propri della cucina italiana e spagnola rielaborando piatti tipici della tradizione locale. 



Un’attenzione alla cucina anche al primo risveglio. La colazione a buffet offre un ampio assortimento composto da spremute e succhi di frutta, prodotti da forno e pasticceria, affettati, formaggi, frutta fresca, yogurt, pane e molto altro.

Dalla colazione all’aperitivo. Nel lounge vi attende un bancone elegante e raffinato, con un’ampia e ricercata selezione di vini, birre, cocktail e liquori, snack food freschi e sfiziosi per stuzzicare il palato. 



E, infine, per rimettersi e mantenere la forma,  NH Collection Porta Nuova dispone di un’area fitness dotata di attrezzature all’avanguardia inserite in un ambiente confortevole e rilassante. 

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La valigia del weekend fuori porta

Non vedevamo l’ora, finalmente le restrizioni agli spostamenti sono allentate e dopo mesi di immobilità forzata scatta la voglia di una fuga di qualche giorno lontano da casa. Che la destinazione sia mare, lago o montagna, nelle gallery ecco alcuni pezzi che non possono mancare nel borsone da viaggio.

Canada Goose
Canada Goose
Gimo’s
Colmar
Piacenza Cashmere


Tagliatore
Womo
Alphatauri
Tela Genova
CP COMPANY
ASPESI
TOMMY JEANS
Heart of Zeus

Alessandro Gherardi
CDLP
Gandhara
CDLP
Calvin Klein




Ospitalità anticonvenzionale nel segno della valorizzazione artistica: il Miramare Hotel Museo

Il Miramare Hotel Museo di Cagliari è un concept innovativo che cattura il cuore di tutti gli ospiti che vi soggiornano almeno una volta nella vita.



Il piccolo e lo stravagante hotel de charme sorge al piano nobile di Palazzo Marini Devoto, un’ imponente costruzione realizzata tra il 1870 e la fine del XIX secolo nella via principale di Cagliari. Le 24 camere sono, in realtà, degli atelier in cui diversi artisti hanno realizzato i loro lavori, entrando in contatto con l’hotel, con i suoi creatori e con i clienti. 

“L’arte come investimento per il futuro,” sono le parole del visionario host, Giuliano Guida Bardi, già noto al grande pubblico per il suo attivismo nell’ambito dell’hotellerie rivoluzionaria.



È stato proprio il Miramare a ideare e realizzare il Payable in art, formula che consente agli artisti di tutto il mondo di soggiornare a Cagliari e scoprirne cultura e passione e pagare il conto dell’hotel in opere d’arte. Un ritorno ad un baratto e al mecenatismo che valorizza l’umanità degli artisti e quella degli artigiani-albergatori, troppo spesso avvilita dalla misurazione in denaro delle loro passioni. Questo processo ha disegnato un hotel arcimboldiano, multiforme: un melting-pot di stili e culture, cronache e storia e storie che regalano al Miramare un fascino unico. 



A completare l’opera il piccolo esercito dei giovani e entusiasti collaboratori che animano la reception, il bar, la cucina e le sale colazioni. Tutti giovanissimi e tutti allegri e votati a favorire un soggiorno gioioso e felice.  Loro organizzeranno per voi un tour in tuk-tuk per i vicoli della Marina e di Castello, le rutilanti vie del centro storico oppure una straordinaria gita in barca nel Golfo degli Angeli, o ancora un giro sul Piper PA28 a disposizione dell’hotel per farvi ammirare dall’alto le perle della Sardegna del Sud. Un’esperienza unica, di fronte al porto turistico, nel suggestivo quartiere di LaPola (o Marina), una specie di suk con una straordinaria offerta enogastronomica, dai ristoranti stellati alle trattorie da angiporto, ma sempre con fascino e carattere. 



Miramare Hotel Museo

Via Roma, 59, 09124 Cagliari

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Fuga verso l’estate: Grand Hotel Fasano

Ci avviciniamo all’estate ed ogni occasione è buona per fuggire finalmente dalle nostre città. Noi abbiamo inaugurato la stagione dei weekend fuori porta a Gardone Riviera, una delle principali località turistiche del lago di Garda, caratterizzata dalla sua tipicità “mitteleuropea”. Famoso nel territorio il Vittoriale degli Italiani, dimora di Gabriele D’Annunzio divenuta attualmente una fondazione aperta al pubblico con circa 210.000 visitatori annuali.

Uno dei simboli dell’ospitalità locale è certamente ll Grand Hotel Fasano, un hotel di lusso ideale per rilassarsi nel fascino di una dimora storica.

La sua storia comincia alla fine del’800 come residenza di caccia realizzata per la famiglia imperiale austriaca nel 1888, ma oggi l’hotel unisce al fascino dell’epoca i comfort di una moderna struttura di accoglienza. Affacciato sul lago, offre la pace di una posizione incantevole abbracciata da un parco secolare per il relax dei suoi ospiti.

Ben 12.000 metri quadrati, pieno di palme e banani, e poi il paesaggio pittorsco tra lago e montagne poiché ci troviamo ai piedi delle Dolomiti e a metà strada tra Venezia e Milano. Un mix tra atmosfere nostrane ma con suggestioni esotiche.

Tradizione e modernità poi, si combinano armoniosamente all’interno di questa oasi di pace dove le camere e le suite stupiscono con un tocco raffinato e calde tonalità che creano un’elegante leggerezza che incoraggia il benessere. 

In questi momenti la giusta filosofia è quella di assaporare la giornata lentamente: potete scegliere di trascorrerla rilassati nelle piscine dell’hotel, nella splendida AVEDA Destination SPA con il centro benessere adiacente, oppure facendo una passeggiata nei giardini lussureggianti, gustando piatti preparati con prodotti locali nella splendida sala con i soffitti originali del XIX secolo. 

I ristoranti ci seducono per le loro suggestive location e i menù ricercati e realizzati con prodotti di zona. In primis Il Fagiano, guidato dalle sapienti mani e  creatività dello chef Matteo Felter per poi passare alla Darsena con i suoi antipasti creativi, pasta fatta in casa, un’ampia scelta di pesce e carne alla griglia, impreziosito dalla luce delle candele e dalla musica. Dopo cena l’elegante atmosfera urbana e i cocktail d’autore della Gin Loung invece sono il modo migliore di concludere la giornata. Gli intenditori possono scegliere tra più di 70 diversi gin, provenienti da tutto il mondo, e 30 acque toniche per un indimenticabile degustazione dei migliori accostamenti.

L’estate è alle porte, perché non regalarsi un weekend come questo?

Deliziose dimore milanesi: Casa Calicantus

Calicantus è un fiore, ed anche il nome di una graziosa villa di fine ottocento a Milano.

Nicola, l’host, è nato in Casa Calicantus. Ha vissuto la passione e la cura di sua madre per gli arredi e l’architettura della Casa, il restauro del soffitto a cassettoni e dei camini, la scelta delle porte antiche, l’invenzione di nicchie ed archi. Ed i rami del Calicantus, che fiorisce ogni gennaio in un angolo del giardino, hanno sempre profumato la Casa. 



La Casa fu costruita da un ufficiale di Cavalleria, proprio di fronte alla sua caserma. Quando suo padre la acquistò nel 1953, la Casa divenne il centro della sua vita familiare.Vittorio e Rossana, sua moglie, hanno avviato il B&B Casa Calicantus per condividere la Casa con gli ospiti.
Hanno realizzato sei stanze particolari. Alcune più tradizionali ed altre di design. L’atmosfera è accogliente ma sobria, in perfetto stile milanese.

Hanno progetti e sogni e Casa Calicantus è un luogo perfetto per arricchire e sorprendere.



La primavera a New York sotto il segno della rinascita

Ristoranti e parchi affollati, bar e caffè che brulicano di gente, musicisti che si esibiscono all’aperto. Se non fosse stato per le mascherine, per le quali vigeva ancora l’obbligo, anche all’aperto, camminando per le strade di Soho, in un qualunque weekend di aprile, sarebbe risultato difficile credere di essere ancora nel bel mezzo di una pandemia. 

Da qualche settimana, infatti, a New York si respira un’aria nuova, complice ovviamente l’imponente piano vaccinale, grazie al quale, ad oggi, circa il 40% dei newyorkesi ha ricevuto almeno una dose del vaccino. 

Ristoranti pieni, nella nuova formula “all’Europa”, con servizio prevalentemente all’aperto: una novità introdotta in via sperimentale già la scorsa primavera, estesa poi a tutto il periodo invernale, nonostante le temperature rigide che caratterizzano la Grande Mela nei mesi freddi, ed infine confermata a tempo indeterminato dal sindaco Bill De Blasio, che ha fatto così di necessità virtù. 



Oggi i ristoratori che hanno resistito ai mesi neri del lockdown prima, e a quelli gelidi dell’inverno, poi, sono pronti a prendersi la rivincita, potendo compensare il dimezzamento della capacità interna, con ampie strutture esterne, che nulla hanno da invidiare a quelle tipiche delle principali piazze Europee, da tempo avvezze a pranzi e cene en plein air.     

E così, in questa primavera newyorkese, uno dei settori maggiormente colpiti dalla pandemia, sta diventando invece il simbolo più evidente e concreto della ripartenza post-CoVid. 



Ma a suggerire che la svolta per la città che non dorme mai, potrebbe essere davvero dietro l’angolo, c’è anche il settore immobiliare, come conferma Andrea Pedicini, broker immobiliare, da oltre undici anni a New York: “Nel primo trimestre dell’anno a Manhattan sono stati firmati ben 3.700 nuovi contratti di vendita: è il numero più alto dal 2007, in aumento del 58% rispetto allo stesso trimestre del 2020”. Ad incidere è stato in particolare l’effetto combinato di tre fattori, spiega: “Prezzi in media più bassi del 10-15%, tassi d’interesse ancora contenuti e un diffuso ottimismo derivante da un piano vaccinale concreto ed efficiente”. 

Molto positivi sono anche i dati legati al mercato degli affitti, con un aumento del 90% dei nuovi contratti di locazione registrati a marzo rispetto allo stesso mese del 2020: un incremento in linea con quanto visto anche tra gennaio e febbraio. “Si tratta – continua Pedicini – del segnale più evidente che le persone stanno tornando in città, anche in questo caso attratte da canoni di locazione decisamente vantaggiosi, con prezzi in calo mediamente del 15-20% rispetto a prima della pandemia”.



Dati, questi, che metterebbero a dura prova la tesi dei detrattori di New York, per i quali lo “svuotamento” della città registrato nei mesi del lockdown sarebbe stato definitivo, tanto più se si considera che al momento solo il 10% dei dipendenti che una volta affollavano la città dal lunedì al venerdì, sono effettivamente tornati in ufficio e che i turisti internazionali continuano a latitare a causa del blocco delle frontiere ancora in vigore. 

Ed in questo contesto, cresce anche l’interesse degli investitori italiani per Manhattan e dintorni, nonostante la temporanea impossibilità di potervisi recare di persona: “Dall’estate scorsa – afferma Pedicini, che a New York segue una clientela prevalentemente italiana, composta da imprenditori, manager d’azienda, ma anche attori e atleti professionisti – l’interesse dei nostri connazionali per il settore immobiliare newyorkese è cresciuto significativamente, come spesso accade in queste circostanze. C’è chi sta solo aspettando che le frontiere riaprano, e nel frattempo chiede di essere tenuto al corrente rispetto ai trend di mercato, e chi invece ha addirittura investito in remoto dall’Italia senza nemmeno vedere di persona la proprietà acquistata”.



E così, nella cornice della riapertura totale annunciata pochi giorni fa dal sindaco De Blasio, e prevista per il 1’ luglio, New York sembrerebbe davvero pronta a riaccogliere a braccia aperte i propri turisti, visto anche l’imponente stanziamento approvato dall’ente del turismo newyorkese, che ha destinato la cifra record di 30 milioni di dollari per la campagna “NYC Reawakens” (“New York City si risveglia”), il cui slogan principale è “Wish You Were Here in New York City”, letteralmente: “Vorremmo che fossi qui a New York”.

Photo Credits: Federica Carlet

Ripartire dalla montagna: Winklerhotels

Le giornate si allungano di nuovo, le temperature diventano più calde e di conseguenza l’attesa per le prossime vacanze è incommensurabile. Complici anche le recenti riaperture, abbiamo avuto l’occasione di visitare due eccellenze della catena alto atesina Winklerhotels, che hanno riaperto nelle ultime settimane e guardano con positività alla prossima stagione turistica.

Si inizia dal gioiello di casa Winkler: il Private Luxury Chalet PURMONTES a Mantana, a due passi da Brunico, che ha ripreso le attività lo scorso 7 aprile, ospitando in completa privacy e sicurezza i primi ospiti. 


Mantana è un piccolo paese dell’Alto Adige (4 ore da Milano comodamente raggiungibile in autostrada) immerso in mezzo alla natura, ai margini del bosco è il luogo ideale per respirare, in tutti i sensi. Qui, siamo riusciti a staccare completamente la spina dalla quotidianità (mai come ora si avverte il bisogno di momenti speciali per rigenerarsi). 6 volte alla settimana sono previste escursioni guidate; chi ama pedalare può optare per la mountain bike e la e-bike; nel maneggio privato del Purmontes si possono prenotare lezioni individuali, passeggiate a cavallo, passeggiate su pony, lezioni di prova, chi ama il golf è prevista la riduzione al 100% sul green fee al Golf Club Pustertal.
Ogni chalet è dotato di una piscina a sfioro privata riscaldata dove potersi rilassare ad ogni ora del giorno. Suggestivo diventa il bagno di notte, da assaporare nell’isolamento del proprio giardino magari con una nuotata sotto la volta celeste con il canto dei grilli o il silenzio profondo come sottofondo. Colazione e cena vengono serviti nello splendido lounge, un luogo tranquillo e di charme dove accomodarsi e contemplare gli spazi di design. La loft spa offre una grandissima zona panoramica dove riposare, magari immersi nella Sky Relax Pool con il tetto trasparente,  oppure al caldo nella sauna finlandese e bagno di vapore in vetro.

La struttura vanta anche un proprio maneggio privato, che consente anche di portare il proprio cavallo per esplorare i dintorni. Lo staff specializzato si prende cura degli amici a quattro zampe ed è a disposizione per lezione private di equitazione, a tutti i livelli. Per gli appassionati delle vacanze su due ruote sono anche a disposizione gratuitamente e-bike per uscite o escursioni. 


Sempre a Mantana e a due passi da Purmontes si trova l’Hotel LANERHOF. In questa struttura storica, che da decenni ospita coloro che si vogliono immergere nel silenzio e nella natura alpina, l’atmosfera è ovattata: la sua vocazione è da sempre il benessere. Nell’area wellness che si estende per 3.000 m² si diffondono profumi e aromi, immersi in un ambiente dove le luci soffuse accarezzano i materiali naturali come il legno e la pietra. Le varie saune invitano a ritirarsi e a rilassarsi, a seconda della temperatura e dell’arredo per esempio nella bio sauna alle erbe aromatiche ci si può sdraiare e rimanere fino a 40 minuti a immergersi nei profumi delle erbe situate al centro della sauna. Il bagno turco aromatico o salino sono invece il luogo ideale per lasciarsi avvolgere dal vapore o regalarsi uno scrub profumato. Il riposo è assicurato anche nelle varie stanze relax o nel tranquillo giardino della spa, dove salta all’occhio l’idromassaggio salino, la sauna esterna che sembra una piccola baita di montagna e l’incantevole giardino Kneipp.


Un ricco menu di trattamenti diventa la fuga più veloce verso il benessere non solo del corpo ma anche della mente. Oltre ai trattamenti estetici per viso e corpo avrete l’occasione di affidarvi alla spa manager che saprà alleviare le vostre tensioni con alcune manipolazioni specifiche rimettendovi così a nuovo.

La vocazione al wellness non ci delude neanche a tavola, i più attenti alla linea possono scegliere tra interessanti proposte light sempre presenti in alternativa ai piatti principali. Golosi e amanti della tradizione invece chiuderanno il loro percorso con i deliziosi menu a tema presenti ogni sera e preparati con ingredienti del territorio selezionati presso fornitori locali, oppure di produzione propria come i salumi, il burro e latte. Se le vostre aspettative sono alte non potrete rimanere delusi!

5 hotel “wow” in cui non vediamo l’ora di fare check-in

In questi mesi le nostre wishlist si sono allungate, dalle mete italiane ai paradisi esotici, ma nell’organizzazione della perfetta fuga post-pandemia, la scelta dell’hotel giocherà un ruolo fondamentale. Queste sono le proposte dei 5 nuovi hotel Marriott International dove trascorrere almeno una giornata. Dai retreat di charme in Italia e in Europa, fino ai resort da mille e una notte verso l’Oriente, destinazioni in cui l’effetto wow è assicurato!

Grand Universe Lucca, Autograph Collection


Situato nel cuore della Toscana, ai piedi delle Alpi Apuane e ricavato all’interno di un palazzo del XVI secolo, Grand Universe Lucca, Autograph Collection si affaccia su due delle piazze più iconiche della città, Piazza del Giglio e Piazza Napoleone. Grazie alla sua posizione centrale, il boutique hotel con 55 camere, inaugurato lo scorso novembre, rappresenta un perfetto punto di partenza per scoprire la splendida città toscana, conosciuta anche come “la città delle centouno chiese”. A pochi passi dall’hotel si trovano capolavori di architettura medievale e rinascimentale, tra cui la Chiesa dei Santi Giovanni e Reparata e lo storico Teatro del Giglio. La musica, uno dei pilastri della filosofia dell’hotel, si riflette nel nome di ogni camera, dalla “Sala Piccolo” alla “Suite Puccini”, dedicata all’omonimo compositore nato a Lucca e assiduo frequentatore della proprietà. l territorio e il patrimonio culturale della Toscana saranno richiamati invece nei colori dei tessuti in seta e velluto di colore rosso, verde e giallo, che celebrano il rinomato patrimonio di produzione della seta della città, abbinati a moderne superfici in legno e dettagli in oro.

La peculiarità della struttura è il prezioso souvenir creato appositamente per ogni ospite che, visitando la Symphony Lounge, sceglierà di farsi creare un preludio musicale personalizzato composto dal pianista dell’hotel e ispirato alla propria personalità e ai propri gusti.

W Ibiza



W Ibiza domina la scena sul il lungomare boho-chic di Santa Eulalia, unendo le molteplici sfaccettature delle due anime dell’Isla Blanca: quella contemporanea e quella rurale. L’hotel, inaugurato a luglio 2020, è il luogo perfetto per immergersi nel mood del brand W: qui si respira un’atmosfera vacanziera fatta di assoluto relax, suoni e profumi mediterranei, musica chill e colori accesi. Il design degli interni rispecchia il carattere dell’hotel: curati dallo studio olandese Baranowitz + Kronenberg, gli arredi in stile eclettico rispecchiano i gusti dei viaggiatori contemporanei, richiamano i colori dell’isola e incorporano materiali locali. Non solo le 162 camere e suite ma tutti gli ambienti sono stati progettati in modo che la luce sia sempre presente e parte integrante del complesso, dall’alba al tramonto. Rigorosamente da ammirare dal Chiringuito Blue, il ristorante e bar sulla spiaggia dove lo chef israeliano Haim Cohenpropone le sue migliori creazioni mediterranee. Per una vacanza all’insegna del relax, d’obbligo una tappa alla splendida AWAY Spa di quasi 370 mq con sei sale trattamento, tutti da provare.

Ci piace perchè grazie la presenza del W insider, esperto dell’isola e dei dintorni, sarà fantastico farsi organizzare vari tipi di attività in giro per l’Isla Blanca o alla scoperta della città, con le sue gallerie d’arte e boutique. Ma non finisce qui: grazie al programma whatever/whenever®, che permette di richiedere qualsiasi cosa in qualsiasi momento, i viaggiatori potranno veder esaudire ogni loro desiderio, da una torta in camera a notte fonda fino a un giro in barca a vela.

The St. Regis Cairo



The St. Regis Cairo, che si erge sulle rive del Nilo, è il nuovo punto di riferimento della città grazie alla sua architettura e alla sua grandeur. Inaugurato lo scorso gennaio 2021 e situato all’estremità nord-est della Corniche, nel cuore della vivace metropoli egiziana, l’hotel offre un facile accesso ai magnifici monumenti della città ricca di storia. La suggestiva architettura, ideata dal celebre architetto Michael Graves, è caratterizzata da linee geometriche, mentre legno scuro e texture elaborate si combinano con ricami intricati, boiserie ingioiellate, sculture in bronzo e legno impreziosite da lampi d’oro scintillante, intarsi in madreperla e imponenti lampadari di cristallo che creano un’estetica egiziana teatrale, realizzata in chiave moderna. Simbolo del moderno glamour egiziano, qui gli ospiti saranno avvolti da un design raffinato, un servizio di alto livello ed eccezionali proposte culinarie, una selezione di bar e lounge. La struttura, che occupa 39 piani, vanta 286 camere sontuosamente arredate, tre Royal Suite con vista panoramica sul Nilo e 80 appartamenti di lusso, per un’esperienza  della capitale egiziana senza pari. 

Qui gli ospiti possono lasciarsi avvolgere dall’opulenza delle splendide camere  ispirata all’antico retaggio egiziano. Il servizio raffinato e personalizzato culmina con il signature St. Regis Butler service, per anticipare ogni esigenza degli ospiti e soddisfarne le preferenze grazie ad attenzioni esclusive per tutto il soggiorno.

Al Wathba, a Luxury Collection Resort, Abu Dhabi



La struttura, che lo scorso agosto 2020 ha segnato il debutto di The Luxury Collection nella capitale degli Emirati Arabi Uniti, si trova nel cuore di Abu Dhabi. Ispirato all’architettura locale e alla ricca storia del Paese, il resort dispone di 103 camere e ville con decorazioni impreziosite da motivi tradizionali arabeggianti, dai tradizionali mashrabiya (elemento di ventilazione tipico dell’architettura araba) e da accessori in stile tipico beduino. Gli interni sobri e i toni neutri sono in armonia con il paesaggio che avvolge questo straordinario rifugio nel deserto. In questo paradiso lontano da tutto e da tutti, è d’obbligo concedersi qualche piccolo piacere culinario: dal menù di ispirazione libanese proposto dal ristorante Bait Al Hanine al raffinatissimo rooftop bar Al Mesayan, gli ospiti non avranno che l’imbarazzo della scelta. Tante anche le attività proposte dall’hotel, come gite nel deserto, incontri con le tribù locali per conoscere gli usi medicinali delle piante autoctone e tour alla scoperta delle meraviglie naturali del paesaggio circostante, come le sabkhas – grandi distese di sale tipiche della zona – e gli stagni con i fenicotteri.

Questo rifugio intimo ed elegante che permette agli ospiti di godere della bellezza naturale in tranquillità. La Spa è il segno distintivo dell’esperienza dell’hotel, dove gli ospiti possono ritrovare il loro equilibrio interiore e intraprendere un viaggio di benessere individuale. Interessanti le proposte gastronomiche, con ristoranti che regalano una maestosa vista sulle dune del deserto. 

Matild Palace, a Luxury Collection Hotel, Budapest



Costruito durante la Belle Époque nel 1902, il Matild Palace venne eretto sotto il patrocinio di Sua Altezza Reale Maria Clotilde di Sassonia-Coburgo e vanta tutte le premesse per diventare il fulcro sociale della capitale. L’iconico palazzo, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, si prepara ad ospitare un nuovo hotel parte del portfolio The Luxury Collection, la cui apertura è prevista nel secondo trimestre del 2021. Il design, curato dallo studio inglese MKV Design, unisce il retaggio storico alla vivacità odierna della città, in costante evoluzione. Situato nel cuore della città, a pochi passi dal Danubio, l’hotel è uno spettacolare punto di partenza per scoprire la magia di Budapest o per assaporarne l’atmosfera restando all’interno dell’hotel, grazie ai suoi ristoranti e bar, come la terrazza con giardino The Duchess, che ospita una liquor library, o al Matild Cafe and Cabaret, che riporta virtualmente agli inizi del 1900. Infine, il cuore dell’hotel: una Spa di ultra-lusso ispirata ai bagni termali ungheresi e impreziosita con elementi in marmo e arredi di design.

La struttura combina sapientemente un design moderno e ricercato con elementi sfarzosi della Belle Époque. Facile lasciarsi trasportare con l’immaginazione a quell’epoca grazie alla storia dell’edificio, immaginato da Sua Altezza per accogliere in città chi entra dal Ponte Elisabetta. 

Un weekend di Pasqua indimenticabile

Un soggiorno di 3-4 giorni per staccare la mente e dedicarsi alla cura del corpo nello Small Luxury Hotel of the World di Villa Eden di Merano (Bz). Un soggiorno all’insegna dell’esclusività e della sicurezza per il primo Covid Safe Hotel d’Europa e da sempre adult only.



Ma come arrivarci? Si può richiedere alla struttura un certificato sanitario per gli spostamenti da altre regioni, grazie ai trattamenti da effettuarsi nella Medical Spa certificata. La proposta è quella di una short Remise en forme per combattere la sedentarietà imposta dai vari lockdown. Due le proposte: o 6 ore di trattamenti individuali a scelta e su consulto medico per 3 giorni oppure 8 ore di trattamenti individuali a scelta e su consulto medico per 4 giorni. 



Ma oltre ai pacchetti si prevede un’attenzione in più a chi passerà la Pasqua in questo paradiso delle Alpi: aperitivo all’arrivo, uno spa voucher di 50 euro a persona da utilizzare a piacimento, la formula Retreat Dining, per prendersi cura di sé al Mindful Restaurant; sessioni personalizzate di yoga e personal Fitness; eventuali escursioni guidate; la serata Diamonds Dinner per la cena del 3 aprile, in collaborazione con la gioielleria “Tiroler Goldschmied”, si parteciperà a un’esclusiva cena di gala dove, tra una portata e l’altra, verranno “serviti” dei piatti particolari, con le creazioni di gioielli con brillanti e diamanti; cena di Pasqua per il 4 aprile.



Torneremo a viaggiare: 5 destinazioni da riscoprire

Le cinque parole che caratterizzeranno i nostri prossimi viaggi? Sicurezza, tranquillità, spensieratezza, avventura e sostenibilità. Da un anno ormai siamo privati della possibilità di prendere un volo, ci siamo dimenticati quella sensazione che si prova nel fare il check-in, correre in aeroporto e sbarcare dall’altra parte del mondo. Visto che al momento non possiamo fare altro che volare con la fantasia, riscopriamo (almeno virtualmente) cinque mete molto diverse tra loro, da raggiungere non appena sarà possibile.



Collegato al tema della spensieratezza, al quinto posto troviamo Dubai, dove svago e divertimento sono all’ordine del giorno. Voli in mongolfiera, corse a cavallo, quad nel deserto, tramonti mozzafiato, parapendio: alcune delle diverse attività che si possono fare negli emirati. Gli Hot Air Balloon colorano il cielo di emozioni: sarà possibile sorvolare il deserto a 400 metri d’altezza, per godersi una vista senza precedenti, compreso il Burj khalifa, famoso in tutto il mondo per la sua imponenza.


La quarta posizione se la aggiudica la Turchia, con una meta alquanto insolita: Erzurum. Per gli amanti degli sport invernali sarà possibile infatti tornare a sciare a 3000 metri d’altezza, sulle montagne del Palandoken. Scalata sul ghiaccio, gite a cavallo, visite agli antichi castelli della cittadina: tutte attività che si svolgeranno in totale sicurezza nel comprensorio turco.


Credits: @newmediasoup

Per i più avventurosi non può mancare Tulum: i viaggi in Messico sono il modo ideale per unire storia e bellezza della natura con il fascino della scoperta. Tra terre che civiltà antiche e primordiali come i Maya hanno arricchito di cimeli e inediti paesaggi marini, Tulum ti permette di visitare rovine conservate da lungo tempo nella costa ed esplorare le meravigliose grotte sottomarine. I più romantici potranno assaporare la suggestiva aurora in spiaggia.


Credits: @julija_makani

Il secondo posto lo vince l’Alto Adige, teatro di pace e serenità, caratterizzato da una terra di contrasti che si fondono dando vita ad un’atmosfera unica da vivere in piena libertà nei suoi affascinanti spazi aperti. Le vette delle Dolomiti fanno da sfondo ai prati e la vita contadina si unisce alla modernità, dove tradizioni alpine e caratteristiche mediterranee vivono in perfetto connubio.


Credits: @fsseychelles

La medaglia d’oro spetta alle Seychelles, il paradiso ecosostenibile. Riserve naturali, siti Unesco, giardini botanici, flora e fauna rare e protette, piantagioni di coralli, delfini, tartarughe marine e squali balena: queste isole sono un esempio di equilibrio fra biodiversità preservata e turismo sostenibile. Nel cuore dell’Oceano Indiano è stato stilato un Codice Etico per rispettare l’ambiente, raccomandando ai turisti di ridurre l’emissione di anidride carbonica utilizzando bus locali e biciclette per i tour; supportare sistemazioni ecofriendly; proteggere l’ecosistema marino evitando di toccare e prendere coralli e conchiglie.

Faces: Enrico Costantini, un fotografo nomade

Veneziano ma sempre in movimento, Enrico Costantini sviluppa la sua vena artistica sin da giovanissimo, prima con gli studi poi la danza. Nel tempo porta con se il suo background, trasferendolo nelle esperienze nel campo dalla moda, nelle pubbliche relazioni e come digital creator. Nella nostra conversazione ci racconta il suo percorso, i desideri per il futuro e ci ispira per i prossimi viaggi da intraprendere, non appena si potrà…



Raccontaci il tuo percorso e i tuoi studi…

La passione per l’arte in senso ampio comincia dai tempi della scuola, quando frequentavo il liceo artistico e contemporaneamente la scuola di danza. Da Venezia mi sono trasferito poi a Roma per l’università. Lì ho studiato interior design e ho continuato a ballare, frequentando l’accademia di danza parallelamente. Dopo la laurea, mi sono avvicinato al mondo del digital in un momento in cui i social prendevano piede insieme ai primi blog di successo. Sempre in quel momento iniziavano a nascere quelli che oggi vengono definiti influencer. Roma è un città molto diversa da Milano, mi ha dato modo di spaziare tra vari settori tenendo però ferma la passione per l’interior.



Come è nata la tua passione per il viaggio e la fotografia invece?

La passione per la fotografia nasce quando ho iniziato a seguire Thecobrasnake, un fotografo americano che mostrava nei suoi scatti il lifestyle in chiave diversa e innovativa. Dai suoi lavori infatti sono nate le prime personalità digitali.



Ispirato da lui, e dai primi influencer ho comprato la mia prima reflex iniziando a scattare foto alle persone che vivevano con me la quotidianità. Prima ho curato un blog per un mio amico e poi con il tempo sono iniziate le prime collaborazioni, tra cui Swide (magazine online di Dolce&Gabbana), la mia prima esperienza in una rivista come fotografo e contributor. 

Come definiresti la tua fotografia?

Semplice e spontanea. Il mio obiettivo è quello di cogliere un istante e raccontare un momento non costruito. Sono fluido , le diverse esperienze lavorative mi hanno reso molto versatile. Ora scatto molto interni e documentary/travel ma anche se il mio stile è riconoscibile non mi pongo troppi vincoli.



Cosa ti colpisce quando viaggi e quando scatti un luogo?

Mi piace raccontare storie e renderle mie. Ogni viaggio mi lascia qualcosa di diverso e la cosa che preferisco è entrare in contatto con le culture del luogo. Creare dei legami, senza per forza raccontarsi a parole o essere amici. In alcune destinazioni trovi la barriera del linguaggio, ma anche quando si parla una lingua diversa ci si può comunque lasciare qualcosa attraverso gesti ,momenti ed esperienze.



Quali le destinazioni che consiglieresti a Manintown e perchè?

Vi consiglio di provare ad ampliare il concetto di viaggio e slegarvi dalle mete cool, come capitali europee super affollate o città notoriamente trendy.



Mi piacerebbe spostare l’interesse su destinazioni più interessanti come Città del Messico o Atene, Beirut, Istanbul. Sono realtà che hanno molto da raccontare.

Un profumo che associ ad una delle tue destinazioni?

HWYL di Aesop, mi ricorda molto la Tunisia.



Quando viaggi cosa non può mancare nella tua valigia?

Ovviamente la macchina fotografica, per il resto mi piace viaggiare leggero. Quando sono in viaggio tendo sempre a comprare qualcosa, quindi parto con il minimo indispensabile.



Quali sono le tue prossime mete e i progetti imminenti?

Sto sistemando il mio sito, una cosa che non ho mai fatto prima d’ora. In questo lockdown ho avuto molto tempo per lavorare su cose che avevo rimandato da tempo. Mi piacerebbe poi fare una mostra, magari a Venezia, una città che ho vissuto poco ma ricca di spunti. Infine vorrei visitare presto il Nord Africa, altra terra ricca di spunti, non appena si potrà.

Fuga di San Valentino: 5 location romantiche per due

San Valentino è sempre un buon pretesto per organizzare una fuga speciale. Nel rispetto dell’emergenza sanitaria, si può pensare a un weekend romantico in montagna, una giornata alle terme, oppure un momento di relax senza muoversi dalla città… Ecco 5 destinazioni per vivere una giornata speciale in due (da verificare in base alle disposizioni regionali).


Hotel Chalet al Foss

Una pausa rigenerante tra le splendide montagne della Val di Sole. Perfetto per le coppie alla ricerca di un’atmosfera romantica. In questa giornata lasciatevi sedurre da un bagno nella jacuzzi al tramonto (magari sotto una pittoresca nevicata) o da una cena esclusiva per due all’interno di uno dei caratteristici masi della struttura.


MAGNA PARS l’HOTEL a Parfum

Una fuga dalla realtà ( ma restando in città) per i due giorni dedicati alle coppie innamorate. Soggiorno, aperitivo, cena e viaggio olfattivo sulle note profumate dell’amore. Evasione dalla routine e immersione in un mondo profumato alla ricerca del ricordo più intenso della propria storia d’amore. Ogni ospite potrà scoprire le sue “Gocce Profumate” e racchiuderle in uno speciale Discovery Kit disponibile al Perfume Laboratory LabSolue.



Renaissance Tuscany Il Ciocco Resort & Spa

Immerso nel verde della campagna toscana in posizione privilegiata in cima ad una collina che si affaccia sulla Valle del Serchio, il Renaissance Tuscany il Ciocco Resort & Spa è il luogo perfetto per una fuga romantica per San Valentino, per godersi un tranquillo soggiorno lasciandosi avvolgere dalla natura verdeggiante e incontaminata e apprezzando i sapori della tradizione della cucina locale.



Quellenhof Luxury Resort – Lazise

La struttura offre agli innamorati esperienze uniche per donare alla coppia la perfetta vacanza fra dolce vita e romanticismo, grazie a proposte ideate ad hoc, nella sognante cornice del Lago di Garda. Pensata proprio per celebrare la giornata degli innamorati, la proposta Coccole di San Valentino con Champagne & massaggio per 2 propone la scelta fra due trattamenti esclusivi: un romantico massaggio di coppia a lume di candele oppure un massaggio esotico al cacao puro e vaniglia Bourbon con olio di mandorle nutriente. Per concludere, un brindisi a base di Champagne e fragole e un sogno di petali di rosa in camera.



ASMANA Wellness World Firenze – Box X2

Il periodo che stiamo vivendo ha permesso a molte coppie di poter passare più tempo insieme e rafforzare il loro amore, ma altrettante sono state lontane. Un’esperienza da sogno da condividere con chi ami, fatta di relax, idromassaggi ed un drink sorseggiato avvolti dall’acqua calda che si fonde con il cielo stellato. ( Si tratta di un’offerta esclusiva e limitata acquistabile entro il 14.02.2021; il voucher sarà utilizzabile fino al 30.09.2021)


Faces: in viaggio con i The Globbers

Innamorati, spensierati e divertenti, Luca e Alessandro sono due noti influencer del panorama italiano specializzati nell’ambito del turismo. Le due distinte identità hanno dato vita ad un unico profilo Instagram, @the_globbers. Paesaggi mozzafiato, viaggi alla scoperta di isole misteriose, ma anche una grande storia d’amore: questi sono i contenuti che stanno alla base del loro profilo. Li abbiamo incontrati per comprendere meglio l’evoluzione del loro lavoro, in un momento in cui viaggi e turismo hanno accusato una forte crisi.



Da quanto tempo siete influencer?

Non ci piace definirci influencer per un semplice motivo: la parola stessa determina qualcuno che influenza la decisione delle persone che decidono di seguire quell’account, ma non siamo noi a determinare questo dato. È il pubblico che eventualmente viene influenzato, ma questa parola non ci mette a nostro agio perché ci sembrerebbe di applicare un’etichetta alla nostra figura.



Ad ogni modo non c’è una data precisa d’inizio. È stato un processo in crescita negli ultimi 5/6 anni, che un po’ alla volta ci ha portato a lavorare sempre di più in questo settore, pur non essendo il nostro scopo finale o principale.

Quali ingredienti servono oggi per essere un blogger di successo?

Al giorno d’oggi ne serve praticamente solo uno: l’unicità. E pur essendo solo uno è molto complesso da creare e portare a galla perché negli ultimi anni si sono sviluppati moltissimi blog e profili Instagram ma che, presi dalla foga di emergere, si sono ritrovati a copiare chi ha percorso quella strada prima di loro.

Lo spazio secondo noi c’è ancora per chi vuole mettersi in gioco, al contrario di quello che si dice, ma bisogna farlo nel modo giusto.

Il fatto di essere una coppia vi ha portato fortuna?

Per quanto il tema coppia e amore sia vincente su Instagram, una coppia gay non ha la stessa risonanza e viralità di una coppia etero, e questo è un dato di fatto sui social.



Non avete mai fatto mistero della vostra omosessualità. Questo come ha influenzato il vostro percorso ? E quello con i brand?

Avviene una scrematura naturale. Veniamo scelti da brand, aziende più o meno grosse, enti del turismo proprio perché siamo una coppia gay.

Anzi, apprezziamo molto i brand che si espongono e che marcano sul concetto di inclusività legato alla loro immagine, e in maniera del tutto naturale. Con alcuni brand collaboriamo ormai da anni in maniera costante.



Cosa pensate di Tik Tok?

Ha del buon potenziale come social, e nella prima metà del 2020 ci ha coinvolto parecchio proprio perché si differenziava da Instagram per tipologia di contenuto e meccanismo dell’algoritmo favorendo la visibilità. 

Ora, dopo l’arrivo dei Reel, ha perso un po’ di attrattiva a nostro avviso.

C’è anche da dire che il nostro pubblico è inserito in una fascia d’età diversa dagli utenti medi di Tik Tok, che sicuramente richiedono un tipo di comunicazione diversa.

Progetti per il futuro?

Potenziare la parte del nostro lavoro che preferiamo e su cui puntiamo di più: i nostri viaggi di gruppo. Abbiamo un milione di idee in testa e diversi viaggi rimasti in sospeso a causa della pandemia. Non appena si potrà ripartiremo gradualmente per tornare a pieno regime e premere poi il piede sull’acceleratore.

Places: l’America Centrale e i suoi 7 resort più colorati

La pandemia attuale ci costringe a viaggiare solo con l’immaginazione ma nulla ci vieta di portare i nostri pensieri oltre oceano e iniziare a programmare i prossimi viaggi.


Costa Rica, Santa Barbara. November 30, 2016. The atrium in the main building of the Hotel Finca Rosa Blanca. © Teake Zuidema

Tra le destinazioni da non perdere, l’America Centrale e Repubblica Dominicana sono il luogo ideale per ritrovare lo spirito giusto e riaccendere la voglia di viaggiare. Territori colorati, rari e mozzafiato che rifletteno l’energia, la cultura e la trazione locale: Belize, Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Panama e Repubblica Dominicana . 

Abbiamo selezionato alcuni tra gli hotel più caratteristici dove soggiornare almeno una volta nella vita:

Los Almendros de San Lorenzo – El Salvadorù

A Suchitoto si trova un’elegante boutique hotel nel centro storico della città coloniale, che nasce da una vecchia abitazione dal grande valore culturale. Dietro lo spettacolare murales ideato dal maestro salvadoregno Luis Lazo, si nasconde un vero e proprio Eden della serenità, in cui i patii pieni di piante, fontane d’acqua e  corridoi delimitati da colonne di legno sono i veri protagonisti.



W Panamá – Panama

Ispirato all’arte, alla moda, alla cultura e alla gastronomia locale, l’hotel incarna lo spirito del paese, ripercorrendo lo stile e l’energia con un design unico che rende omaggio sia alla storia della regione che al suo presente. La struttura si trova vicino a Calle Uruguay, location di pregio nel quartiere finanziario della capitale panamense. Non può mancare una rilassante piscina all’aperto, pronta a catapultare gli ospiti in una rilassante atmosfera.



Finca Rosa Blanca – Costa Rica

Una volta c’era solo del fango; oggi, un paradiso lussureggiante. Tra un caffè eccezionale e 7.000 alberi, questo hotel è costruito su una terra  che racconta culture e tradizioni locali.



Se amate l’arte, in tutte le sue variegate forme, Finca Rosa Blanca è quello che fa per voi: preparato  ad accogliervi tra  stravaganti sculture e  colorati murales, con il suo spirito spiccatamente costaricano  vi offrirà un tradizionale paradiso naturale ed ecologico.

Hamanasi Resort – Belize

Situato tra le montagne Maya e il turchese Mar dei Caraibi, è un intimo boutique hotel che offre la possibilità di andare alla scoperta dei più grandi siti Maya immersi nella foresta pluviale: i più temerari possono spingersi fino all’incontaminata barriera corallina. L’ecoturismo è la filosofia alla base di questa struttura che ogni giorno lavora per preservare la porzione di paradiso per le generazioni future con molta attenzione per fauna e ambiente.




Eden Roc at Cap Cana – Repubblica Dominicana

Eleganti suite sul lungomare e  incantevoli ville immerse nella natura, per  una totale privacy: il Relais & Châteaux Eden Roc at Cap Cana è una proprietà unica ed esclusiva che si erge nella bellissima cornice del lungomare di Cap Cana, teatro di  vivaci architetture e camere dai colori accesi, vibranti e diversi tra loro. 



Jade Seahorse – Honduras

E’ il luogo ideale per rilassarsi, godersi la natura, condividere emozioni e apprezzare le creazioni monumentali. Anche in questo caso la green attitude è la vera protagonista: a decorare l’oasi sono materiali di riciclo come pezzi di ceramica, vetro, dischi o bottiglie, che uniti insieme a mosaico danno forma a pareti, tavoli e pavimenti. Non mancano bungalow esclusivi realizzati dai migliori artigiani e degustazioni di piatti a base di prodotti biologici locali.



Tribal Hotel -Nicaragua

Situato nel cuore della città coloniale, l’hotel di lusso gode della posizione perfetta per vivere al cento per cento il fascino della storia, della cultura e dei ristoranti locali. Un’elegante lobby accoglie gli ospiti proiettandoli in un’oasi tropicale, con una piscina in piastrelle bizzarre che ricordano i marciapiedi di Copacabana. La terrazza coperta che circonda il patio offre un moderno spazio comune, mentre la sala da pranzo è decorata con pezzi personalizzati progettati dai proprietari e realizzati a mano da artigiani locali della campagna. 


L’Australia a portata di click

Il 2020 è stato un anno impegnativo per diverse località turistiche in tutto il mondo, tra queste anche l’Australia che, a causa della pandemia, ha dovuto sospendere la maggior parte dei viaggi. Nel mantenere la fiducia tra viaggiatori e offerta turistica ,il marketing ha giocato un ruolo decisivo, ha affermato Phillipa Harrison, amministratore delegato di Tourism Australia. 

“Rimanere attivi sui social media è stato essenziale: le piattaforme digitali hanno permesso, attraverso le immagini, di sognare ad occhi aperti tutte quelle bellissime esperienze che si potranno vivere in prima persona più avanti. Gli apprezzamenti riscontrati sulle pagine social del turismo australiano si sono infatti moltiplicati, con un notevole aumento dei followers, likes e visualizzazioni”.

Tra gli scatti più iconici troviamo le vele della Sydney Opera House, tributo ai vigili del fuoco australiani impegnati all’epoca a spegnere le fiamme del paese.  


Credit @sydneyoperahouse @kenleanfore – Sydney, New South Wales

Patria degli animali più teneri del mondo (https://www.australia.com/en/things-to-do/wildlife/where-to-meet-australias-cutest-animals.html), il paese è conosciuto sicuramente grazie alla tenerezza dei quokka. È possibile trovare questa specie sull’isola di Rottnest, nell’Australia occidentale. Dolci e curiosi, i quokka amano farsi fotografare: basterà avere del cibo alla mano.


Credit @cruzysuzy @meiji_nguyen_photography – Rottnest Island, Western Australia

In Australia, natura e lusso si uniscono insieme in un connubio in grado di intrattenere personaggi di fama mondiale nell’isola di Lord Howe (https://www.australia.com/en/places/sydney-and-surrounds/guide-to-lord-howe-island.html), situata al largo della costa del New South Wales (https://www.australia.com/en/places/new-south-wales.html). Diverse sono le celebrità che attraversano l’oceano per raggiungere queste isole uniche, in grado di offrire meravigliose esperienze, dal surf alla pesca. Proprio all’inizio del 2020, Chris Hemsworth, ambassador ufficiale del turismo australiano (https://www.australia.com/en/things-to-do/wildlife/where-to-meet-australias-cutest-animals.html) trascorse una lussuosa vacanza insieme alla famiglia in questo paradiso.


Credit @ChrisHemsworth @australia – Lord Howe Island, New South Wales

Se amate posti emozionali e suggestivi, le immagini della spiaggia di Jervis Bay (https://www.australia.com/en/places/sydney-and-surrounds/guide-to-jervis-bay.html) vi toglieranno il fiato. Rinomate per la sabbia bianca, queste baie hanno la caratteristica unica al mondo di tingersi di blu luminescente durante la notte (https://www.australia.com/en/things-to-do/nature-and-national-parks/australias-seasonal-nature-experiences.html), colore provocato della reazione chimica del plancton.


Credit @jordan_robins @australia – Jervis Bay, New South Wales

Qualora invece desideraste scacciare i pensieri e concedervi del totale relax in una vasca idro-massaggio, Il Macquarie Pass National Park (https://tropicalcoasttourism.com.au/news/cardwell-spa-pools/) è la soluzione ideale. Caratterizzate da sorgenti e pozze d’acqua , queste piscine naturali sono teatro di salute e benessere.


Credit @_aswewander @australia – Macquarie Pass National Park, New South Wales

Sarebbe impossibile concludere il viaggio di immagini senza citare i veri protagonisti australiani, i canguri. Saltellanti, curiosi e vivaci, questi mammiferi amano farsi fotografare. Non solo marsupiali, nella zona del Queensland (https://www.australia.com/en/places/queensland.html) è possibile avvistare anche Kookaburra, koala, e balene.


Credit @_markfitz  @australia – North Stradbroke Island, Queensland

EGO Airways: la nuova compagnia aerea tutta italiana

EGO Airways è la nuova compagnia aerea tutta italiana che punta a diventare protagonista dei nostri cieli. La start up nasce da una cordata di imprenditori, molti dei quali con alle spalle un’esperienza pluriennale nel settore aeronautico. Le redini del vettore sono state affidate a Matteo Bonecchi, CEO, nonché ideatore e fondatore di EGO Airways, che porterà nella nuova compagnia aerea le esperienze maturate lavorando per Alitalia, Airbus, Air Europe. Il COO è Edoardo Antonini, ex pilota di Boeing per Alitalia e Air Europe, mentre il Presidente è l’imprenditore Marco Busca (socio e vicepresidente O.C.P. Group). E proprio O.C.P. Group (Officine Cooperatori Piacentini) è l’investitore principale: società di investimenti fondata nel 1980 a Piacenza con l’obiettivo di sviluppare servizi di logistica e per i trasporti via terra, si è successivamente diversificata nel settore farmaceutico e attualmente ha investito in ambito energetico e in quello dell’intelligenza artificiale. Hanno partecipato al progetto fin dall’inizio Gabriella Vanlamsweerde, Responsabile Tour Operator; Marilena Bisio, Responsabile Commerciale; Denise Zatti, Responsabile Marketing e Veronica Posteraro, Responsabile Alleanze Estero.



Un servizio tailor made con la possibilità di personalizzare la propria esperienza di volo tramite sito web: un vero e proprio servizio à la carte che permetterà di acquistare servizi aggiuntivi come, ad esempio, un’auto privata da/per l’aeroporto o un hotel per un weekend romantico. Menù golosi (nel rispetto delle ultime prescrizioni Covid-19) a base di prodotti freschi italiani, e poi pasti vegani, proteici e super healthy per chi non vuole rinunciare al proprio stile di vita neanche quando viaggia. Saranno tre le classi di volo, dalla JUST GO alla LOUNGE alla PRIVATE; uniformi firmate da Andres Romo, direttore creativo di EGV1, società specializzata del settore teamwear; comfort e design a bordo; aeromobili accoglienti con interni estremamente curati: sono alcuni degli ingredienti dell’esperienza di volo targata EGO Airways, che punta a ricreare il savoir-faire italiano anche a diecimila metri di quota. Sugli aerei inoltre, grazie alla professionalità e preparazione degli assistenti di volo, i passeggeri potranno vivere esperienze di gusto legate tanto al territorio di partenza quanto a quello di destinazione.

La flotta sarà inizialmente composta da due velivoli Embraer 190 che avranno come hub principali l’aeroporto “Ridolfi” di Forlì, inaugurato il 29 ottobre, e l’aeroporto Fontanarossa di Catania. L’obiettivo iniziale sarà quello di sviluppare una rete point to point che colleghi le città strategiche del territorio nazionale, arrivando successivamente a potenziare la rete di fideraggio da e per Milano Malpensa, sviluppando accordi con le principali compagnie aeree che operano sull’aeroporto lombardo.



I biglietti disponibili dal 7 gennaio interessano la programmazione annuale, attiva dal 28 marzo 2021, con un fitto calendario di collegamenti che coinvolgerà gli aeroporti di Forlì, Firenze, Catania, Parma, Bari e Lamezia Terme. A questi scali, dal 4 giugno, si aggiungeranno Cagliari, Bergamo e Roma.



Due le fasce di prezzo, con voli a partire da 48,90 euro, per le tariffe JUST GO, e da 98,90 euro per la PRIVATE, che si differenziano principalmente per tipologia di posto. Entrambe possono essere personalizzate nel corso della prenotazione o al check-in, scegliendo tra le ancillaries a pagamento proposte dalla compagnia.

“Accidentally Wes Anderson”: la “celluloide” di ispirazione andersiana in formato travel book

È il libro fotografico omaggio alle ambientazioni idiosincratiche ed estetizzanti del regista di Houston, l’unrepentant hipster del cinema americano. Una trasposizione dalle realtà fittizie ed immaginifiche dei favoleggianti diorami andersiani agli iconemi, verosimilmente cinematografici, di spaccati di geografie reali. Un giro del Mondo, in 368 pagine, sulle orme dei profili paesaggistici a immagine e somiglianza dei luoghi partoriti dalla prolifica immaginazione di Wes Anderson (che ne scrive di suo pugno la prefazione del libro). Pubblicato dalla casa editrice britannica Trapeze, è un’avventura visiva affidata all’occhio di 180 fotografi (professionisti e non) accomunati da un unico comune denominatore: una visione del mondo a “simmetrie pastello”.


Accidentally Wes Anderson


Svizzera, Passo della Furka. La foto d’epoca è quella di un alberghetto di montagna dalla facciata a mattoni, con le persiane a battenti color verde bottiglia e la scritta rosso ruggine, situato accanto al ghiacciaio alpino del Rodano ad un’altitudine di 2,429 metri. Costruito nel 1882 da Joseph Seiler. Un tempo panoramica film location di James Bond a bordo dell’Aston Martin DB5 grigia metallizzata in Missione Goldfinger, ora edificio abbandonato. È dell’Hotel Belvédère di Grindelwald la prima foto postata, l’11 giugno del 2017, sulla pagina Instagram @AccidentallyWesAnderson, ma non a caso anche la simbolica foto copertina che fa da biglietto da visita all’omonimo libro. Molti progetti nascono, così per dire, “accidentalmente”, come la storia del fortunato e seguitissimo account da un milione di follower aperto, 3 anni fa, dal content marketer americano Wally Koval. Dall’epifanica rivelazione andersiana, nata sotto le malinconiche atmosfere fiabesche di Rushmore, alla consacrazione della piattaforma social approdata alla carta stampata, c’è di mezzo l’idea di Wally di creare, con la compagna Amanda, un account personale di viaggio, una sorta di bucket list di luoghi, da visitare almeno una volta nella vita, che sembrano a ben guardare estensioni visive dei paesaggi usciti da The Royal Tenenbaum, Moonrise Kingdom o The Life Aquatic. Se l’arte può imitare la vita, forse anche l’altra faccia della stessa medaglia è possibile. Lo dimostra la comunità di Travellers, come Wally ama definire i suoi follower, che in qualunque parte del mondo essi si trovano riescono ad osservare le cose dalla stessa prospettiva, come se le foto fossero scattate da un solo occhio, quello di Wes Anderson.


Facendo uno scroll della pagina Instagram veniamo sopraffatti da uno spirito da “Amarcord”, lo stesso che ci accompagna sfogliando le pagine del libro, ma anche da un fantasticare con gli “alter ego” degli universi paralleli allestiti da Wes Anderson, dei quali sono una mimesi perfetta.  Coordinate tinte pastello, sfumati rétro e colori saturati al limite del fiabesco, composizioni prospettiche, simmetrie perfette e un seducente velo di malinconia agro-dolce che cala suoi luoghi: dai vagoni ferroviari alle funivie anni 60, dalle facciate Art Nouveau alle piscine in stile romano, dagli alberghi alla Gran Budapest Hotel ai palazzi Belle Époque al colonnato neo-barocco delle terme di Mariánské Lázně, passando per stazioni, sale di teatri senza pubblico, stadi senza tifosi, uffici postali dimenticati, fortezze indiane, fino ad arrivare alla casa galleggiante di Crawley e alla Reyniskirkja Church nel remoto villaggio islandese di Vik.

Le 200 location, scelte tra 15.000 immagini in archivio, vanno a comporre i tasselli di un edito atlante di stampe fotografiche e “legende” narranti oltre le facciate che uniscono il Vecchio e il Nuovo Continente, partendo dal cuore dell’Europa, lambendo le isole Svalbard fino a toccare l’Antartide con la stazione britannica di Port Lockroy (dove vengono studiate le colonie di pinguino papua).

In un momento storico in cui siamo costretti, nostro malgrado, ad “appendere le valigie al chiodo”, Accidentally Wes Anderson è un libro che ci invita a ri-innamorarci delle bellezze di un mondo visto sotto altre lenti, perché in fondo da qualunque prospettiva esso si guarda resta sempre un posto meraviglioso.

Lapponia: come organizzare un viaggio magico

La Lapponia è una meta da sogno ed indimenticabile, con le sue aurore boreali, il sole di mezzanotte e la terra di Sami. Il paese di Babbo Natale si trova a pochi passi dal Circolo Polare Artico, nella Finlandia settentrionale. In questo luogo magico l’atmosfera è fatata, gli inverni gelidi diventano stagioni di emozioni indelebili e le meraviglie viste qui restano per sempre nel cuore come ricordi indelebili.

Avete mai desiderato guidare una motoslitta, accarezzare una renna, visitare il Villaggio di Santa Claus? Allora la Lapponia è la destinazione giusta per voi.

Ecco come arrivare in Lapponia e cosa fare.

Come arrivare e come spostarsi

La Lapponia si trova nella Finlandia settentrionale e il modo migliore per raggiungerla è in aereo con partenza da Roma o Milano e arrivo in città come Kemi, Ivalo, Rovaniemi o Kittila. Nonostante il clima rigido, spostarsi in Lapponia non è complicato. La Finlandia dispone di 27 aeroporti.

Nessuna compagnia aerea fa voli diretti Italia-Lapponia, quindi bisogna sempre considerare lo scalo a Helsinki. L’ideale è affidarsi a un tour operator. La città principale è Rovaniemi, la città di Babbo Natale. Qui si trova il Santa Claus Village. Un’atmosfera degna dei migliori libri di fiabe tra pacchi, renne, slitte, cassette di legno, paesaggi imbiancati vi aspetta. Il fiume Ounasjoki è bellissimo con il ponte vecchio.

Cosa fare in Lapponia

Vedere l’Aurora Boreale è il sogno di tutti. Da settembre a marzo questo fenomeno artico lascia a bocca aperta i turisti fortunati. Il luogo ideale per vederla è Utsjoki. In inverno i giorni bui lasciano il posto a 24 ore di luce d’estate. Per ben 3 mesi il sole resta sempre alto nel cielo e il fenomeno è noto come “sole di mezzanotte”.

Un’altra esperienza imperdibile è quella di accarezzare le renne (in Lapponia si contano 190.000 esemplari) e conoscere i Sami (circa 6000), un popolo indigeno che abita queste terre da secoli ed alleva proprio le renne. Infine, visitare il vero, unico e autentico villaggio di Babbo Natale a Rovaniemi è un’esperienza imperdibile. Qui i bambini lasceranno la loro lettera a Babbo Natale, scatteranno foto e avranno un ricordo bellissimo da portare nel cuore per tutta la vita.

In Lapponia è ideale anche praticare lo sci alpino e di fondo. Questa località ospita 75 comprensori. Per i più temerari c’è anche la possibilità di dormire in igloo con tetto in vetro per ammirare l’aurora boreale.

Detox dai social? Possibile, se sai dove andare

Da poche settimane il docufilm “The Social Dilemma” firmato da Jeff Orlowski su Netflix è diventato virale. Il documentario cerca di disegnare con un punto di vista etico-sociale la iper-digitalizzazione in cui viviamo e che ci spinge e costringe a stare in simbiosi con i nostri smartphone che lampeggiano in continuazione segnalando continue notifiche in arrivo dai social. Il film sottolinea come oggi più che mai abbiamo un forte bisogno di metterci in modalità aereo e staccare del tutto, almeno per qualche giorno, da questa digital-life. Basta like, tag, regram: è ora di staccare la spina e dedicarsi davvero a noi stessi. Come?

Una delle risposte potrebbe essere qualche giorno da spendere in Alto Adige. Con una temperatura ancora mite, colori autunnali e profumo di montagna, questa destinazione offre ai suoi ospiti meravigliose strutture nel cuore delle Dolomiti: un equilibro perfetto che vi farà dimenticare di aver portato il telefono con voi. Ecco di seguito 3 idee interessanti per un digital detox completo.

Weekend romantico con alpaca nel giardino del Mi Chalet nel cuore dell’Alta Badia

Il Mi Chalet è la soluzione ideale per scacciare via le notifiche dalla testa e goderci il nostro/la nostra partner in completo relax. Tra i meravigliosi alpaca, una sauna interna, una esterna e un’idromassaggio che affaccia sulle dolomiti, lo chalet si presenta unico nel suo genere presso la località La Villa. Non solo animali particolari e paesaggi mozzafiato: all’interno dello chalet la coppia può gustare le prelibatezze del Sud-Tirol preparate da una chef a domicilio pronta a cucinare le peculiarità con prodotti locali a qualsiasi ora del giorno. Ricevere il buongiorno da animali dolci e teneri è finalmente possibile, anche a 1600 metri di altitudine: nello chalet vive una famiglia di alpaca addestrata nel migliore dei modi che pascolano nel giardino a tutte le ore del giorno, diventando i veri protagonisti della struttura.


Detox nella Forest Sauna delle Josef Mountain di Avelengo

Si tratta di un detox vero e proprio. Costruito in legno su tre piani, “Josef Mountain Resort” permette di risvegliarsi letteralmente nel bosco che si unisce alla struttura grazie ad una passerella pedonale. Nell’hotel si trovano due sale ispirate ai 4 elementi naturali (Acqua & Cristalli, Fuoco & Legno), un percorso Kneipp ed una magica sky terrazza. Per non farsi mancare nulla, quest’ultima è caratterizzata da una piscina riscaldata che permette agli ospiti di “nuotare nel bosco”. Il resort offre anche percorsi sensoriali outdoor da percorrere a piedi scalzi che assieme a rituali rigeneranti regalano un’esperienza unica a “tu per tu” con la natura.


Spa con vista sulle montagne nella Suite Deluxe dell’hotel Lamm di Casterlotto

Un alp-detox da svolgere su lettini di cirmolo nella spa lounge sulla terrazza e un mozzafiato rooftop sky pool, saune finlandesi e bagno turco, la struttura è ideale per ritrovare un punto di incontro tra anima e corpo. Per un relax più esclusivo con l’offerta “Travel safe – Schlern Suite Deluxe con mini spa” si può prenotare notte (ma si può anche prolungare il soggiorno) con aperitivo di benvenuto in camera, ricca colazione con un’ampia selezione di prodotti di qualità altoatesini, cena a più portate cucinata dallo chef Marc Oberhofer, mobilcard “Ferienregion Seiser ALM LIVE” per l’uso gratuito del trasporto pubblico, borsa wellness ma soprattutto un’area benessere privata e sicura in camera e sulla terrazza per rilassarsi indisturbati godendo del meraviglioso panorama.

Autunno in Sardegna: 5 località da visitare (e scalare)

Non solo da Giugno a fine Agosto, la Sardegna è una meta da scoprire anche durante l’autunno. Oltre a spiagge mozzafiato, un’acqua cristallina e tramonti infuocati, l’isola offre una vasta gamma di attività da poter praticare su terra ferma quali l’arrampicata, escursioni, gite ed esperienze enogastronomiche.


Aumentando lo zoom sul Golfo di Orosei, le destinazioni più gettonate in questo periodo sono Cala Gonone, Cala Luna, Cala Mariolu, Cala Goloritzè e Cala Fuili. Se da un lato le calette sono caratterizzate dall’ imparagonabile mare sardo, a monte vantano una selvaggia natura sia verde che rocciosa. Per arrivare alle spiagge è infatti possibile (se non in alcuni casi obbligatorio) percorrere un vero e proprio trekking selvaggio della durata di anche un’intera giornata.


È il caso di Cala Goloritzè. Famosa in tutto il mondo e protetta come riserva naturale, la caletta si può raggiungere solo a piedi e non più con i gommoni (come in passato) per preservarne la sua bellezza. Si parte da Baunei, un tipico paese sardo che ha mantenuto intatte le sue tradizioni , per camminare una mezza giornata nel cuore di una natura incontaminata: qui non mancano gli incontri con capre e cinghiali.

Una volta raggiunta la meta si può decidere se tuffarsi in acqua oppure fissare la corda alla parete. Le calette infatti, sono teatro di avventura non solo per gli amanti del mare ma anche per sportivi e scalatori. Citando sempre Cala Goloritzè, arrivati alla spiaggia è possibile intraprendere una scalata che conduce sulla vetta dell’Aguglia, cima famosa in tutto il mondo.

Rocce vulcaniche, porfidi, massicci e profonde gole montuose che si affacciano sul mare diventando i veri protagonisti delle mezze stagioni. Quella della Sardegna è una morfologia particolare e unica nel suo genere che permette alla roccia di essere scalata facilmente e di conservarsi stabile e solida nel tempo.

Ed è così che mare e montagna si incontrano sul Golfo di Orosei che si mostra unico nel suo genere, offrendo ai turisti trekking memorabili e strepitose arrampicate adatte a tutti, dalle scalate più facili a quelle più impegnative.

Photo credits: Anselmo Prestini

Un weekend in Alto Adige per staccare da tutto (e da tutti)

Una destinazione in cui concentrarsi su se stessi in un abbraccio intimo con natura e meditazione

È una certezza, all’hotel Pfösl si può trascorrere un weekend nel pieno silenzio dell’idilliaco spazio alpino, tra aria fresca e  profumi del bosco, immergendoci in un mondo di fiabe dove la calma e la tranquillità hanno la supremazia. Ci troviamo a Nova Ponente, in Alto Adige, dove la particolare posizione su questo luminoso altopiano ha permesso un’ eccezionale cura dei particolari, tutti in stile alpino tradizionale: l’accogliente zona bar, la lounge con camino e le sale da pranzo panoramiche, la cucina raffinata e gustosa, la grande zona riposo, l’accogliente oasi relax, lontana dalla città e dalla strada e circondata dalla natura rigogliosa. Non manca ovviamente la spa con il suo grandissimo giardino e la panoramica piscina all’aperto con vista sulle Dolomiti. 

Chi ama la natura può seguire questo semplice programma relax: dalla piscina esterna salina infinity pool di 25 metri può soffermarsi ad ammirare Catinaccio, Latemar e Sciliar, simboli della bellezza dolomitica delle Alpi. Un L’armonico insieme degli ambienti forma una vera e propria isola incantata, dove lo spazio, il tempo, la tranquillità ed i ritmi moderati nel silenzio della montagna sono impareggiabili e preziosi in un ambiente dalla bellezza e dal gusto autentico. 

Per chi invece volesse trascorrere un soggiorno dinamico non mancano le attività: 6 uscite sulle malghe e cime, un’escursione all’alba sul Corno Bianco con Brigitte Zelger (una delle padrone di casa) , proposte individuali per escursioni e sessioni di yoga, rilassamento, meditazioni guidate che permettono di attivare i poteri di auto-guarigione durante il giorno e portare pace e serenità. Tutte le attività organizzate dalla struttura incanteranno chi vuole rilassarsi in un contesto naturale e autentico, sempre nel pieno rispetto delle normative Covid-19.

Tra relax, benessere e meditazione però, abbiamo pensato anche ad una mini guida allo stile insieme all’influencer Eros Luca Grecu (@erosluca). Anche la montagna richiede il suo dress code, dalla passeggiata nel bosco ad una cena e ancora un momento living all’interno di uno chalet. Ecco le nostre proposte.

Da sinistra:

Maxi piumino bianco Khrisjoy, jeans Zara, tronchetti in pelle Carshoe, occhiali Chimi eyewear

Blazer in tartan Asos, pantalone Zara, sneaker Nike Monarch, occhiali Ray-ban

Giacca in panno Zara, jeans Zara, occhiali Hugo Boss

AllegroItalia Golden Palace, una struttura che strizza l’occhio alle eccellenze del Made in Italy grazie alle imperdibili suite tematiche

Ma la vera novità che lo rende unico nel suo genere sono le suite tematiche arredate in collaborazione con i più famosi brand italiani. Si tratta di appartamenti interattivi situati tutti sul quinto piano dell’edificio Golden ONE, ovvero il Business Floor, accessibile esclusivamente con il pass. 

Credits: Robert Emmet Bright e Alessandro De Crignis

Credits: Robert Emmet Bright e Alessandro De Crignis

Noi di Manintown li abbiamo visitati per voi:

Superga 2750

Un’esplosione di colori e giochi incentrati su un’icona del design italiano: la Suite Superga 2750 nasce dalla collaborazione di Allegroitalia con l’azienda produttrice della prima scarpa da tennis al mondo con suola in gomma naturale vulcanizzata, creata a Torino nel 1925.  

Del Cioccolato (Gobino)

La Suite del Cioccolato si sviluppa su una superficie di 55 mq ed è realizzata in collaborazione con Guido Gobino. Si tratta di uno spazio innovativo per offrire un’esperienza sensoriale golosa all’insegna dell’autentica ospitalità italiana.

For Maserati

Pensata per tutti gli amanti dell’automobilismo italiano di lusso, si compone di una zona living con gioco di arredi storici, pezzi unici per vivere e toccare con mano la storia e la cultura dell’automobile sportiva, e di una zona notte, per trascorrere un’emozionante soggiorno tra i ricambi originali Maserati da scoprire, come una vera caccia al tesoro, tra gli arredi.

Venini

Non una semplice camera ma una vera e propria rassegna delle opere dei più importanti mastri vetrai dello storico brand muranese. Un percorso visivo che si snoda fra tutti gli spazi della suite: dal salotto ai corridoi, dai bagni alla camera da letto, illuminata dall’originalissima lampada ad abaco.

Prosecco Bottega Gold

Un viaggio interattivo alla scoperta del territorio con degustazioni in camera. Tutti gli spazi, dall’ampio soggiorno al bagno in marmo, respirano di aromi e sensazioni uniche, rievocando suggestioni dei filari indorati dalla luce del sole. 

La Civiltà di Confucio

La suite la Civiltà di Confucio nasce in collaborazione con l’Istituto Confucio dell’Università di Torino con l’intento di diffondere la cultura cinese grazie ad un ambiente che possa far immergere l’ospite nella tradizione di questo Paese.

Vacanze a ottobre: quattro hotel di lusso

Gli hotel più lussuosi sono pronti ad accogliere i loro ospiti italiani e internazionali che vogliono concedersi un week end in puro relax. In montagna, al lago o in città. Da Parigi ad Avelengo, passando per Zurigo e Corvara. Ecco la nostra fast list di resort a cinque stelle, dove potersi immergere nel silenzio della natura circostante, ritrovare il benessere con esclusivi trattamenti in spa, concedersi una cena gourmet o svegliarsi con un’incantevole vista sul lago.

Avelengo – San Luis Retreat Hotel & Lodges

Per un week end alpino all’insegna della tranquillità. Il San Luis Retreat Hotel & Lodges si trova a 1400 metri, sull’altopiano di Avelengo (Bz), sopra Merano, nella silenziosa natura di montagna. I proprietari si chiamano Alex e Claudia Meister (possiedono anche l’Hotel Irma a Merano che vanta 91 anni di storia) i quali, spinti da una grande passione, la stessa della loro famiglia, hanno deciso di dare vita a un progetto unico in Alto Adige. Qui alloggerete in deliziosi chalet indipendenti o casette (su uno o più livelli) tra gli alberi costruiti intorno a un lago naturale di 5800 mq, realizzati in legno di Mondholz, il cosiddetto legno lunare, perché lavorato secondo le fasi lunari affinché conservi le proprietà di resilienza e l’energia positiva. Sono arredati all’interno con materiali come il lino biologico e il loden, le pareti sono in argilla e il tetto in ardesia. Grandi vetrate, sauna privata e caminetto rendono il tutto sublime.

La ristorazione fonde la cucina tradizionale altoatesina insieme ai sapori mediterranei (da provare le mele stufate, il pesce pescato a lenza e la vasta selezione giornaliera di 45 diversi tipi di formaggi), mentre la colazione viene servita privatamente negli chalet e comprende tra le varie leccornie pane fresco, marmellata fatta in casa e miele. Da non perdere il bagno nella piscina coperta mentre vi rimbomba nelle orecchie lo scoppiettio della legna del camino accanto, o nella piscina riscaldata all’esterno. In alternativa c’è la Jacuzzi in mezzo al lago, oppure i tanti benefici della sauna finlandese e di quella bio al fieno.

Via Verano 5 – 39010 Avelengo (BZ)

sanluis-hotel.com

Corvara Alta Badia – La Perla

Una grande Casa di montagna, nel cuore delle Dolomiti. Da oltre sessanta’anni i proprietari, i signori Anni ed Ernesto Costa, garantiscono ai loro ospiti, provenienti da ogni angolo del mondo, una calda ospitalità. La Casa è l’Hotel La Perla di Corvara, alle pendici del Sassongher, che nel corso del tempo si è trasformata accogliendo le nuove generazioni. La struttura offre ai propri clienti una spa dove si potrà beneficiare di momenti di totale benessere tra saune, bagno turco, Kneipp, idromassaggi e piscina. Questo hotel conserva la storia, la tradizione e la cultura locale, grazie anche agli arredi e ai particolari che creano uno stile inconfondibile, come i letti a baldacchino, i pezzi di antiquariato e le sottovesti antiche. Ma qui la chicca è la Casa sull’albero: una piccola capanna di legno nel giardino della Casa, in cui è possibile gustare un aperitivo a base di champagne e snack prima di provare la cucina dello chef Nicola Laera, nella Stüa de Michil, il ristorante gourmet stellato Michelin.

Str. Col Alt 105 – 39033 Corvara in Badia (BZ)

laperlacorvara.it

Zurigo – La Réserve

Da gennaio 2020,La Réserve Eden au Lac ha una nuovissima veste, frutto del genio creativo di Philippe Starck che ha rimodernato una delle location più storiche della svizzera, proprietà dell’uomo d’affari Michel Reybier.

La Réserve Eden au Lac Zurich è un luogo senza tempo, rispettoso e insolente, serio e stravagante. Un moderno e immaginario yacht club in riva al lago“, afferma Starck. Uno scenario che si arricchisce di una serie di elementi che rinviano all’universo nautico. Il legno rosso cesellato ricorda lo scafo di una barca, fotografie e dipinti di barche a vela e capitani sono stati sparsi in tutto l’hotel, si trovano perfino gondole e una collezione di barche in resina fino a remi disposti qua e là come dopo una regata. Un luogo incantevole e accogliente che dispone di 40 camere e suite eleganti e moderne. Il plus? Il ristorante La Muña ha una terrazza sul tetto alberata con una vista spettacolare sul lago, le Alpi e il centro storico della città.

Utoquai 45, CH-8008 Zürich

lareserve-zurich.com

Parigi – Mandarin Oriental

Dopo una temporanea chiusura a causa della pandemia, il Mandarin Oriental di rue Saint-Honoré a Parigi ha appena riaperto le porte ai suoi clienti. A pochi passi da Place Vendôme, è ideale per lo shopping, oltre a essere un luogo straordinario per la sua eleganza contemporanea parigina. Tra i servizi, la meravigliosa spa con i trattamenti Guerlain e Mandarin Oriental, una piscina 14 metri per 4 e uno spazio fitness. Per chi volesse ammirare la ville lumiere dall’alto, l’hotel offre la possibilità di prenotare escursioni giornaliere personalizzate in elicottero, in collaborazione con la compagnia aerea Helifirst.

Ma per una vera esperienza di lusso, c’è il Parisian Apartment, la mega suite di 430 mq situata al sesto piano, a metà tra lo stile Haussmann e art déco, con 4 camere e relativi bagni insieme a una terrazza di 230 mq con salotto e zona pranzo. A celebrare la riapertura, al Bar 8 dell’hotel è stato allestito un pop-up Belvedere vodka, qui potrete degustare il cocktail creato con Heritage 176, il nuovo distillato della maison polacca. Senza dimenticare di prenotare una cena gourmet al ristorante Sur Mesure, ad opera dello chef Thierry Marx.

251 Rue Saint-Honoré, 75001 Paris

mandarinoriental.com

3 destinazioni per un lussuoso weekend di inizio autunno

Tre località tutte da scoprire, tra strutture eleganti e storiche tradizioni, all’insegna di un soggiorno di lusso da trascorrere in coppia o con amici, anche solo per un breve weekend. Una soluzione perfetta per spezzare l’inizio della nuova stagione lavorativa.


La residenza più esclusiva di Monaco di Baviera

Con una posizione impareggiabile e una vista diretta della maestosa tenuta imperiale di 490 acri di Nymphenburg Palace, con opere d’arte esclusive in ogni camera e interni elegantemente arredati, La Residenza Langham Nymphenburg di Monaco di Baviera offre comfort di lusso, privacy ed esclusività senza pari.  Per oltre due anni, il maniero del XVIII secolo è stato meticolosamente restaurato e riproposto come residenza privata su misura per gli ospiti. In uno spazio di 9.000 metri quadrati, il Langham dispone di sette bagni, quattro camere da letto, tre soggiorni, una spaziosa sala da pranzo, una cucina completamente attrezzata, centro fitness, sala conferenze, home cinema e cantina. La terrazza privata soleggiata consente agli ospiti di rilassarsi nel mezzo di un bellissimo giardino e offre inoltre spazio sufficiente per ospitare 100 persone, ideale per un evento esclusivo all’aperto.


Relax e lusso nel parco naturale del Mugello

La Tenuta Le Tre Virtù si trova inserita in un’atmosfera magica, dove il tempo rimane sospeso tra prato e cielo. Questo resort di classe sorge nel parco naturale del Mugello, a solo mezz’ora dal centro di Firenze e vicino all’autodromo “Mugello Circuit”. Varcando il cancello potrete scoprire l’agriturismo, classificato 5 spighe, che possiede un edificio principale composto dalla reception, il ristorante Virtuoso Gourmet e dalle sette suite, ognuna diversa dall’altra nell’arredamento, nei colori al loro interno e nelle profumazioni selezionate con cura dalla proprietà, per esaltare l’esperienza del soggiorno. Questa location è perfetta per un one day out di coppia, un matrimonio intimo ed elegante oppure un weekend in esclusiva tra amici.


Una finestra privilegiata sul Lago di Como

Il Grand Hotel Tremezzo è un hotel storico situato sul lago di Como che inizia la sua storia 1910, nel cuore della Belle Epoque. Un luogo incantevole, con una spettacolare vista panoramica su Bellagio, la Riviera delle Azalee e sulle splendide vette rocciose delle Grigne. La riapertura post lockdown, avvenuta lo scorso 26 giugno, prevede 30 delle 90 camere disponibili, un numero che consentirà agli ospiti di godere più che mai del Palace e di tutti i suoi servizi, per una vacanza speciale. L’offerta propone ben cinque ristoranti e bar, tre piscine, la T Spa operativa per massaggi e trattamenti e tutta la magia di sempre. E poi il rinnovato T Beach, con la sua inimitabile spiaggia che si apre al lago nei colori emblematici dell’hotel davanti a panorami mozzafiato.

Panorama mozzafiato: NH Hotels presenta la sua perla partenopea

Recentemente ristrutturato, l’NH Napoli Panorama svetta nei cieli della città per offrire un soggiorno cosmopolita in una delle più affascinanti mete dell’universo travel. Vanta il primato di essere l’hotel più alto d’Italia, già noto come NH Napoli Ambassador, divenuto ben presto simbolo della città.

Situato nel centro storico del capoluogo partenopeo, è apprezzato dai turisti di tutto il mondo proprio per la facile raggiungibilità dei siti più importanti come le strade del centro storico, il Maschio Angioino e la zona portuale, dove è possibile prendere i traghetti per le splendide isole di Capri ed Ischia.

Gli altri suoi punti di forza sono l’incomparabile vista sul tesoro campano, sul mare e sul Vesuvio, da ognuna delle sue 230 camere, nonché le aree ristoro dove si possono gustare le prelibatezze della cucina locale e il tipico limoncello.

La palestra situata al 16° piano o una piacevole passeggiata sul Lungomare di Mergellina sono le occasioni ideali per curare anche il nostro benessere fisico.

L’NH Napoli Panorama è dotato anche di 6 sale per eventi, 2 delle quali con un’enfatica daylight. Piccoli o grandi che siano, la struttura mette a disposizione un event planner in grado di seguirne nel migliore dei modi ogni singolo step.

3 posti da visitare in Piemonte

Il patrimonio culturale del Piemonte è veramente sconfinato: tra monti e laghi si intrecciano paesaggi, castelli e storie di ogni epoca, ognuno dei quali degno di essere conosciuto ed ammirato.

Oltre alla splendida capitale, Torino, ci sono tantissimi luoghi che vale la pena di visitare. Ve ne segnaliamo tre che davvero non potete perdere.  

3 luoghi in Piemonte da non perdere

1 Santuario di Oropa

Si trova sul Sacro Monte omonimo, nominato patrimonio dell’Unesco nel 2003. Secondo la leggenda, la costruzione di questo santuario nelle Prealpi Biellesi, fu voluta da Sant’Eusebio, nel IV secolo, durante la sua opera di conversione al cattolicesimo della popolazione circostante. Questo santuario è dedicato alla Madonna Nera, rappresentata da una statua gotica risalente al 1300. Proprio alla statua e a questa Madonna, sono stati attribuiti nei secoli diversi miracoli, che hanno reso questo luogo meta di pellegrinaggi da tutto il Paese.

Dopo molte rivisitazioni avvenute nei secoli, il santuario oggi si compone della Basilica Vecchia e della Basilica Nuova, del Museo dei Tesori, dell’Appartamento Reale, la Biblioteca e l’Osservatorio Meterosismico. Sparse attorno all’area del santuario, poi, si trovano dodici cappelle costruite tra il XVII e il XVII secolo, tutte dedicate alla vita della Madonna. Nel periodo estivo si può visitare anche il Giardino Botanico, oasi del WWF. Infine grazie ad una funivia è possibile raggiungere il lago e la stazione sciistica del Mucrone.

2 Isole Borromee

Le coste del Lago Maggiore sono davvero tutte da scoprire, ma l’arcipelago delle Isole Borromee offre scorci davvero indimenticabili. Esso è composto da tre isole, l’isola Madre e l’isola Bella, ancora della proprietà della famiglia Borromeo, sono oggi visitabili da marzo ad ottobre, con i battelli della Navigazione Lago Maggiore.

Sull’isola Madre si estende un bellissimo giardino botanico con piante e fiori da tutte le parti del mondo e il palazzo di famiglia, aperto al pubblico dalla fine degli anni ’70, con il suo salotto veneziano caratterizzato da affreschi floreali in stile tromp l’oeil.

L’isola Bella, invece ha un magnifico palazzo barocco, contornato di un giardino ricco di piante e statue che lo rendono romanticamente unico.

Infine l’isola dei pescatori, l’unica ad essere ancora abitata.

L’arcipelago è composto anche dall’isolotto di San Giovanni e lo scoglio della Malghera.

3 Palazzina di Caccia di Stupinigi

Poco fuori Torino, a Nichelino, per la precisione, sorge la palazzina di Caccia di Stupinigi, costruita per volere di Vittorio Amedeo II di Savoia e realizzata da Filippo Juvarra nel 1729. Sul castello già esistente, Juvarra fece costruire una palazzina per la caccia e per le feste. Da vedere sicuramente lo splendido salone ovale, affrescato con dipinti che rappresentano scene di caccia, a rimarcare la funzione del palazzo. Da questo salone, partono quattro braccia che portano alle stanze reali e a quelle destinati agli ospiti.

Attiguo al palazzo il Parco Naturale di Stupinigi, 1700 ettari di giardino di ispirazione inglese.

Dal 2006, dopo una ristrutturazione lunga otto anni, il Palazzo ed il Parco hanno riaperto le porte al pubblico in tutto il loro splendore.

La to do list per un originale weekend in Friuli Venezia Giulia se hai meno di 30 anni (e non solo)

Con il mese di Settembre alle porte e il rientro alle attività di sempre, tra studio e lavoro, resta comunque la voglia di evadere, anche solo per un lungo week end.
La valorizzazione del Belpaese e del turismo tricolore è uno dei valori riscoperti durante il lockdown, volto alla nostalgia dell’immenso patrimonio territoriale.

Il Friuli Venezia Giulia è una regione da visitare senza pensarci due volte e per le ultime giornate estive, proiettate verso la frescura autunnale, non c’è nulla di meglio che immergersi nella Laguna e il carismatico capoluogo regionale.
Zaino in spalla e smartphone o reflex alla mano, pronti a catturare ogni singola variazione della laguna per il proprio profilo IG, si salpa a bordo della Motonave Europa grazie alla quale, da Lignano Sabbiadoro, si attraversano la Laguna di Grado e quella di Marano.

Un punto di partenza degno di nota, regno dell’hospitality sin dagli inizi del ‘900 quando i turisti vi sbarcavano con il Vaporino accolti dal Faro Rosso, emblematico simbolo della cittadina.
Gli hotel di Lignano scimmiottavano le aristocratiche residenze alberghiere del Lido di Venezia ma sin da subito la località si è distinta per sua identità più sbarazzina.

Le isole che si vedono durante il percorso, di circa due ore, nascono dall’azione congiunta delle correnti marine e dai venti che riversano in mare i detriti del fiume Tagliamento.
Quelle da segnalare sono l’Isola di Sant’Andrea e l’Isola delle conchiglie ma l’approdo avviene a Grado, sin dall’epoca romana scalo marittimo dell’antica Aquileia.

Spiaggia preferita dell’Imperatore Francesco Giuseppe, divenne ben presto meta della nobiltà asburgica e viennese (e dei suoi rampolli che la sceglievano per le loro scorribande) fino al boom turistico degli anni ’60 quando è diventata a tutti gli effetti scelta vacanziera dei giovani grazie alle sue spiagge e ai suoi locali.

Ciò che colpisce nel viaggio di ritorno è un paesaggio naturalistico degno dei più bei documentari di National Geographic. La Laguna di Marano e i suoi casoni, i capanni dei pescatori sorti sugli isolotti nati nel bel mezzo della Laguna è, infatti, un complesso ornitologico a cielo aperto.

Vista l’impossibilità di partecipare a serate danzanti causa Covid19, riapprodati a Sabbiadoro tutti gli appassionati di architettura, fotografia e lifestyle troveranno pane per i propri denti nel visitare, grazie al tour Le Vie dell’Architettura a Lignano, i complessi residenziali di Lignano Pineta; progettati negli anni ’50, ’60 e ‘70 con l’intento di sviluppare il turismo sociale.

La pianta dell’innovativa cittadella, ideata dall’architetto Marcello D’Olivo, si sviluppa a livello circolare e ospita case vacanza ispirate a quelle prodotte dai geni creativi degli Archistar americani dell’epoca.

Un vero e propro modello innovativo per l’Europa che all’epoca offriva anche lotti di terreno alle celebrity come Alberto Sordi, la cui residenza era stata progettata per ripararsi dagli sguardi indiscreti dei paparazzi.

Tutt’altra storia è Trieste, a meno di un’ora di distanza, da molti definita la città mistica per eccellenza. Multietnica, aristocratica e cosmopolita, culla dell’impero asburgico che la rese zona franca e capoluogo del commercio.

Nei suoi caffè hanno visto la luce le più note opere letterarie, proprio perché frequentati da grandi autori come James Joyce, Italo Svevo e Umberto Saba, e tuttora i locali presenti nella centrale via Torino sono crocevia di artisti e universitari che giungono da ogni parte d’Europa. Città del caffè, dalla sua piazza principale, oggi dedicata all’Unità d’Italia, l’occhio vola verso il mare, su cui si allunga per oltre duecento metri il Molo Audacesulla chiesa greco-ortodossa di San Nicolò al centro di quello che fu il borgo voluto da Maria Teresa d’Austria e che con le sue chiese testimonia la multireligiosità della città. In lontananza, scorgiamo il profilo di Miramare, il romantico castello di Massimiliano e Carlotta d’Asburgo, nel quale vale la pena spendere le ultime ore domenicali prima di rientrare alla base.

Contenuto realizzato in collaborazione con Promo Turismo FVG 

www.turismofvg.it

Il paradiso a Ibiza: il 7 Pines

Seven Pines, più simile a un piccolo villaggio di Ibicenco che a un hotel, è un resort situato a San Josep, è una serie di suite individuali sparse su una vasta scogliera e intervallate da proprietà residenziali. Questo è il motivo per cui i membri del personale  vanno in giro in bicicletta e nei buggy da golf, facendo cenno, salutando o sorridendo mentre passano.

La tranquilla caletta di Cala Codolar è la spiaggia più vicina a soli 200 metri di distanza, mentre Cala Comte, una delle migliori spiagge di Ibiza, è raggiungibile a piedi in 15 minuti. 7 Pines dista 20 minuti dalla città di Ibiza; e mezz’ora per raggiungere l’aeroporto, che lo rende un luogo remoto ma ideale per ricaricare le batterie.

Ci sono molte aree comuni in cui rilassarsi, che si tratti della piscina, del bar, del ristorante o del centro benessere – abbastanza per dire che non puoi anche non lasciare il resort, un vantaggio se il tuo obiettivo è scivolare in uno stato di rilassamento supremo. L’arredamento è sottilmente lussuoso, concentrandosi principalmente su materiali naturali e una tavolozza neutra che è rinvigorita dal pezzo occasionale di mobili da esposizione o da appendere a parete.

Il 7 Pines è a tutti gli effetti una fuga dalla realtà, un leggero senso di isolamento con un tocco romantico, senza dimenticare il divertimento. A proposito di divertimento, c’è una splendida infinity pool nella quale c’è un chiringuito, un piccolo bar che vende bevande e snack direttamente in acqua. È fiancheggiata da una fila di lettini ultra deluxe con ombrelloni ampi, alcuni dei quali si affacciano direttamente sulla splendida isola di Es Vedrà che si vede in lontananza. 

C’è Pure Seven Spa, uno spazio spettacolare inondato di luce dove sono disponibili tutti i tipi di trattamenti e lezioni di prima classe, inclusi massaggi, trattamenti viso, lezioni di yoga alla luna piena e ritiri di perdita di peso. L’intero centro benessere mira a essere completamente sostenibile, quindi gli oli essenziali vengono acquistati localmente e non è consentito l’uso della plastica in tutta la struttura 

Aree verdi e ampi giardini distribuiti su un’area di 56.000 m² offrono il massimo comfort e spazio. 186 suite di dimensioni variabili tra i 48 m² e i 119 m² coltivano un ambiente familiare. I concept delle stanze aperte consentono alla luce naturale di entrare nelle 186 suite, mentre gli arredi moderni e i toni neutri aggiungono serenità e stile, il plus? Alcune suite includono piscine private, per garantire il massimo della privacy

Per quanto riguarda la ristorazione, ci sono 2 ristoranti e due bar (quello della Lobby e il Pershing Terrace disegnato dalla Pershing Yacht /Ferretti Group). Il View è il primo ristorante che offre cucina ispirata alla cucina coreana a Ibiza, un esperimento unico nel suo genere, dove il mediterraneo incontra l’asiatico in maniera inaspettata. Al Cone Club, si tratta di cocktail e aperitivi al tramonto. Si consiglia di iniziare il cocktail di hamachi e melanzane, seguito da grandi gamberi rossi cotti sulla griglia Robata. Il massimo del luxury è la possibilità di prenotare uno yacht Pershing per escursioni private in tutta l’isola, il tutto con un servizio di concierge a 5 stelle.

Calle Puig Delfin s/n 07830 Sant Josep de sa Talaia Ibiza, Spain 00 34 971 195 200

www.7pines-ibiza.com 

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3 indirizzi per un weekend in Alto Adige

Le nostre Dolomiti sono le montagne che tutti nel mondo ammirano, capaci di regalarci skyline suggestivi e atmosfere mozzafiato in ogni stagione. Ogni anno diventano sempre di più una destinazione trendy che non può mancare tra i nostri programmi estivi. In Alto Adige, i nomi storici del territorio e i nuovi hotel alpini hanno ogni genere di comfort. Sono vicini agli impianti di risalita per cominciare subito la giornata all’insegna dell’esplorazione, oppure lontani da tutto per sentire solo il silenzio degli alberi, hanno spa e piscine sensazionali con vista bosco e infine ristoranti gourmet o stellati. Ecco tre indirizzi per un fine settimana dedicato alla natura e al bien vivre.

Hotel Tyrol

Ci troviamo a Selva di Valgardena, raffinata località di villeggiatura estiva ed invernale, famosa per essere parte del “comprensorio sciistico Sellaronda”, il più ampio delle Dolomiti.

L’unicità di questa “casa” ( il termine tipico e più adatto per definire il luogo) risiede nel fare sentire gli ospiti in un posto familiare dal mood alpino dove non mancano tocchi di contemporaneità, come la raffinata cucina gourmet e la spa di ultima generazione, seguiti dallo staff sempre pronto a coccolarci.

Del resto, la tradizione è un punto di forza intramontabile secondo i titolari Bibiana Dirler e Maurizio Micheli, che sono riusciti a mantenerla viva, arricchendola e migliorandola con i comfort contemporanei, come la spa dalle linee semplici e legata al territorio grazie alla scelta dei materiali tipici o il ristorante gourmet Suinsom (una tipica stube alto atesina) aperta anche al pubblico esterno, dove potete gustare i piatti della tradizione rivisitati in chiave moderna dallo chef Alessandro Martellini in un’atmosfera romantica ma allo stesso tempo conviviale.

Hotel Lamm

Incastonato alle pendici dell’Alpe di Siusi, al centro di un paesino medievale, l’Hotel Lamm di Castelrotto è tornato a splendere dopo un attento restyling che ha saputo conciliare il fascino della tradizione, leggermente rivisitato, con un design moderno ed elegante. Il ristorante Zum Lampl  è il tempio dello chef Marc Oberhofer, che ogni giorno regala specialità della tradizione altoatesina reinterpretate e create usando esclusivamente ingredienti locali, di stagione e di alta qualità provenienti dall’Alto Adige. Il bar annesso invece è il vero punto di riferimento per ospiti e non: dotato di grandi vetrate affacciate sulla piazza di Castelrotto è un punto eccezionale per osservare la vita del paese. Scenografica, all’ultimo piano dell’hotel l’oasi spa: un’ampia e raffinata area wellness.

Alpina Dolomites Health Lodge & Spa

Edifici in legno, pietra e vetro, inseriti perfettamente nell’ambiente coniugano design accattivante e vocazione eco dell’ Alpina Dolomites Health Lodge & Spa, hotel a 5 stelle della catena Leading Hotels of the World la cui struttura è all’insegna di una sostenibilità a 360°. Il Lodge è situato a Compatsch (1860 m), all’estremità occidentale dell’altopiano, vicino alla stazione a monte della cabinovia che da Siusi porta all’Alpe di Siusi. Se oltre alle passeggiate siete alla ricerca del benessere, è la scelta più giusta, grazie alla proposta olistica dell’Alpina SPA, fiore all’occhiello dell’hotel, premiata nell’ambito degli Spa Traveller Awards come Best Spa Hotel / Resort e per il miglior Programma Detox.

In copertina: Hotel Tyrol

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Short break in Umbria, tutto quello che c’è da sapere per una breve vacanza tra paesaggi mozzafiato

Cosa vi viene in mente quando sentite parlare dell’Umbria? Io penso a lunghe distese illuminate da una luce magica e mi sento un po’ Perugino, un po’ Pinturicchio. Ammirando questi paesaggi ti viene il desiderio di dipingerli per fermare l’attimo sfuggente.

Ma l’Umbria non è solo paesaggi meravigliosi, è molto di più. Pronti? Cominciamo il nostro viaggio virtuale da Perugia, una città molto giovane di notte ed elegante come una signora anziana al mattino. Ricche collezioni museali, mille chiese, accoglienti negozi, pasticcerie da leccarsi i baffi, trattorie di una volta ed eleganti ristoranti, numerosi locali notturni, mistici monumenti etruschi, botteghe storiche e, stavo per dimenticare, le famose cioccolaterie. Posso offrirvi un bacio perugina? “Cos’è?” Vi direbbe un abitante locale: “Vuoi un cazzotto?” E’ così che viene chiamato da loro.  

Vi consiglio di perdervi tra le viuzze medievali senza aver paura di allontanarvi dal centro, vi aspettano tante belle sorprese, ve lo assicuro. Questa città ha uno spirito giovane racchiuso tra le antiche mura. 



Imperdibili sono: il Pozzo Sorbello – una delle più rilevanti opere della maestria costruttrice etrusca, l’affresco di Raffaello nella deliziosa Cappella di San Severo, l’elegantissimo Palazzo Sorbello con una vista mozzafiato su Perugia e una ricca collezione di libri antichi, ricami, significanti opere d’arte; l’Ipogeo dei Volumni – esempio unico della maestria etrusca, un vero e proprio fiore all’occhiello dell’archeologia italiana. Vi ho stancati? Un pranzetto in perfetto stile umbro ci sta. Si mangia ciò che passa per il convento, niente capricci ed è come fare un viaggio nel tempo nell’Umbria medievale. Ecco a voi la trattoria “Dal mi’ cocco”. Mi raccomando, tenetevi leggeri a colazione, niente “trittici” da Panetteria Pasticceria Santino.



E mi raccomando, osservate le nuvole, sono talmente belle, che potete studiare la storia dell’arte universale guardandole: al mattino sono rinascimentali, al pomeriggio impressioniste e di notte, se siete fortunati, potete vedere dove, sembra, si sia ispirato Van Gogh per la sua “Notte stellata”. 



Pian piano ci spostiamo a Spello – la “Splendidissima Repubblica Giulia”. Uno dei borghi più belli d’Italia. La cittadina medievale, quasi tutta costruita in pietra calcarea, che alla sera con la luce del tramonto, diventa rosa. Questo borgo incantevole di circa 8000 anime ti regalerà emozioni uniche. Per conoscerla meglio un giretto con Ape Calessino guidato da Diego, grande conoscitore di questi posti che vi racconterà più di qualsiasi altra guida le bellezze locali.



Piccola e graziosa, Spello è importante quasi quanto Milano: ha ben 6 porte romane. Fermatevi a Spello qualche giorno, vi servirà per riempire gli occhi di bellezza e ricaricare lo spirito. L’elegantissima Andrea vi accoglierà in una delle graziose casette di “Buonanotte Barbanera”. Un alloggio che sembra quasi un museo etnografico, ma con ogni comfort immaginabile e un grazioso giardinetto. Lì puoi fare un viaggio nelle terre lontane senza uscire fuori dalle antiche mura di Spello.



Posti da visitare a Spello? Tutti, la sua atmosfera è unica. Arte, cultura, gastronomia, viticoltura, ce n’è per tutti i gusti. Ecco qualche indirizzo interessante: l’Enoteca Properzio – vi stancherete di contare le etichette, sono più 2.200, assaggiatene qualcuna, ne vale la pena. Per entrare in un mondo fantasioso basta oltrepassare l’ingresso del Laboratorio di Francesca Greco, illustratrice di fama nazionale. Un salto da Arte & Arte Applicata per ammirare come nascono le meravigliose sciarpe in Meno Feltro – vere e proprie opere d’arte; e non ne parliamo delle buonissime creme del marchio locale Acqua di Spello, che da poco ha ottenuto il riconoscimento bio. 



Vi è venuta fame? Per un bel pranzetto al profumo di tartufo nero umbro ci spostiamo di pochi km e andiamo a Bevagna da Assù, la sua bottega è un tuffo nella bellezza estetica e gastronomica. Prenotate, mi raccomando! Qua mi fermo e vi lascio scoprire questa meravigliosa terra da soli, vi do solamente qualche indizio: Montefalco, Gubbio, Spoleto, Norcia, Todi, Castelluccio.


Foto: Pietro Pensa (Leica M10) e Elena Mihailo Pensa (iPhone pro max)

Turismo di prossimità, dove andare in vacanza

Siete ancora indecisi se patire o no durante le vacanze estive? La compagnia aerea ha annullato il volo e il vostro viaggio è rimandato a data da destinarsi?

Questo è il momento giusto per riscoprire il cosiddetto “turismo di prossimità”.

Spesso scegliamo per le nostre vacanze destinazioni lontane ed esotiche, dimenticandoci che proprio a due passi da noi ci sono luoghi meravigliosi da visitare in cui trascorrere una vacanza da ricordare. Questo vale davvero per tutti i gusti e le necessità, perché la scelta è talmente ampia che troverete di certo ciò che fa per voi.

Vacanze in montagna

Non ne vale la pena solo per la settimana bianca, le vacanze in montagna sono bellissime tutto l’anno. Vi aspettano lunghe passeggiate, percorsi di trekking oppure in mountain-bike, all’insegna del benessere e della natura. Per chi ama le emozioni forti è possibile cimentarsi nell’arrampicata sportiva, chi preferisce il relax può invece dedicarsi al golf o alla pesca.

Per gli amanti della montagna, dei cieli azzurri e della natura selvaggia la scelta è davvero vastissima, ecco alcune delle località più belle: Madonna di Campiglio, Gran Sasso e monti della Laga, Cotina d’Ampezzo, Cervinia.

Vacanze al Lago

Forse è una meta che da molti, non viene presa in considerazione, ma le vacanze al lago sono perfette per godersi panorami meravigliosi ed immergersi nella natura, adatte anche ad un week end, proprio perché ritenute tra le scelte più rilassanti, ma anche più versatili. È possibile prendersi una pausa al sole per una tintarella, oppure sfogare le energie con sport acquatici o escursioni immerse nella natura, oppure ancora seguire itinerari enogastronomici o fotografici. Insomma l’estate 2020 può essere l’occasione giusta per scoprire anche un’alternativa alla classica scelta mare o montagna.

In Italia c’è ne son davvero tanti, dalle mete più glamour come il lago di Como, il Lago di Garda o quello di Stresa, a quelle più comode come il Lago di Orta. Anche tra gli Appennini troviamo scenari suggestivi, ad esempio il Lago di Bracciano, il Trasimeno, oppure il Lago di Bolsena.

Vacanze al mare

Su questo fronte non abbiamo davvero nulla da invidiare a nessun altro posto del mondo. Da nord a sud, il litorale italiano offre una diversità morfologica e turistica unica. Le spiagge dei Caraibi per un anno potranno fare a meno di noi, che in compenso potremo riscoprire località balneari anche meno blasonate di Sicilia e Sardegna, che sono comunque un’ottima soluzione. Dalle Cinque Terre, alla riviera Romagnola, dalle coste della Toscana al tacco dello stivale, con Gargano e Salento ad accogliervi, oppure passando per la Calabria e quella che viene chiamata Costa degli Dei, c’è davvero l’imbarazzo della scelta.

Città d’arte

Se volete concedervi dei giorni all’insegna della cultura, oppure inserire le città d’arte nel vostro itinerario delle vacanze, questo è proprio il momento giusto. Le nostre bellissime città sono dei musei a cielo aperto, e mai come in questo momento gradirebbero le nostre visite per popolare le loro vie. Riscoprire la bellezza della nostra città o di quelle limitrofe, o organizzare una gita fuori porta alla scoperta del nostro patrimonio culturale è un’ottima soluzione per passare delle vacanze indimenticabili ad un passo da casa nostra.

Estate mediterranea: gli indirizzi da non perdere

Festival, celebrazioni speciali e luoghi super cool da scoprire: dalla città al mediterraneo, dalla Costa Azzurra alla Costiera Amalfitana, ecco alcuni eventi da segnare in agenda per questa estate.


Un programma di cene stellate @Grand Hotel Alassio

Arte e l’arte della cucina, sono il fil rouge del calendario degli eventi di Agosto del prestigioso albergo ligure, dove la stagione turistica è decollata e punta sempre più in alto. Ci saranno sei serate declinate su due temi: cucina gourmet e pizza e bollicine. La prima sezione “Sotto un cielo di stelle”, prevede tre serate, che si annunciano ad alto tasso di gourmet, in cui l’executive chef di casa, Roberto Balgisi, duetterà con alcuni dei più celebri chef italiani: Andrea Berton, Marco Cahssai e Eugenio Boer.

“La pizza e le bollicine” saranno invece gli ingredienti di un’altra terna di serate durante le quali le migliori pizze di Italia si incontrano con la tradizione napoletana di Antonio, il pizzaiolo Made in Napoli del Grand Hotel Alassio, e con le bollicine pluripremiate di Ferrari Trento. L’arte infine accompagnerà tutte le serate, infatti ad ogni voce di menu, sarà affiancata un’opera di Deodato Arte. 


La Costa Smeralda incontra la Spagna @Rafael, Porto Rafael

Il nuovo ristorante “Rafael” inaugurato recentemente da Luca Guelfi, si trova in uno dei borghi più affascinanti della Sardegna di fronte all’arcipelago de La Maddalena. La cucina italiana e con influssi spagnoli è prevalentemente a base di pesce. L’allestimento rievoca il design del Mediterraneo in una location magica. La firma dello chef Marco Fossati sarà espressa in un viaggio gastronomico italo spagnolo basato su freschezza, tradizione, innovazione e gusto. La specialità indiscussa: la Paella de Mariscos.


Musica a strapiombo sul mare @Ravello Festival

Il 25 luglio ha aperto i battenti in Ravello Festival 2020, l’immancabile appuntamento dell’estate amalfitana che coinvolge location spettacolari come la terrazza del belvedere di Villa Rufolo, un palcoscenico naturale a picco sul mare, l’Auditorium Niemeyer e il Duomo di Ravello. La 68ª darà il via con un omaggio al grande maestro Ennio Morricone e continuerà nel suo intento di promuovere la contaminazione fra la musica classica e quella contemporanea. Il Festival si chiuderà il 13 settembre e vedrà sul palco grandi musicisti di fama internazionale.


Un viaggio ideale tra diversi paesi @COYA Monte-Carlo 

Il gruppo Monte-Carlo Société des Bains de Mer ha festeggiato l’apertura della terza stagione del COYA Monte-Carlo ispirata al viaggio. Il ristorante dai sapori dell’America Latina propone anche quest’anno il mix su cui ha costruito la sua fama, da Londra alla Costa Azzurra, passando per Miami, Dubai e Abu Dhabi: una cucina fusion leggera e coloratissima, il Pisco Bar & Lounge con i suoi DJ set ritmati e una splendida vista sul Mediterraneo. Grazie al programma ‘Monte-Carlo Cares’, il gruppo ha permesso alla clientela di ritrovare i semplici piaceri, come rilassarsi negli spazi balneari o divertirsi ai tavoli da gioco in totale sicurezza.


Vivere l’atsmofera di Saint-Tropez @La Réserve à la Plage

Sulla spiaggia Pampelonne, la più iconica di Saint-Tropez, Michel Reybier, fondatore delle strutture La Réserve, con il designer Philippe Starck ha ideato La Réserve à la Plage che ha riaperto il 2 giugno 2020. La struttura, dotata di bar, ristorante, beach shop e bagni, è avvolta in un’atmosfera familiare e racconta la bellezza selvaggia nella natura circostante. Il ristorante, gestito dallo chef stellato Eric Canino, celebra la cucina mediterranea. Offre inoltre la possibilità di transitare a piedi nudi dalla sabbia calda al parquet, per condividere un pranzo di fronte al panorama mozzafiato. A fine giornata invece l’atmosfera è più festosa, con musica e champagne, i piedi nella sabbia e cieli stellati.


Una Milano gourmet segreta @Sixième Bistrò

Per chi fosse ancora in città, un angolo intimo e segreto a pochi passi dalla Darsena di Milano si trova un’oasi di tranquillità. Il Sixième Bistrò non è solo un ristorante e un cocktail bar, è un luogo dove potersi concedere il lusso di ritrovare il proprio tempo. L’indirizzo da non perdere per respirare l’estate milanese in un dehors avvolto da un’atmosfera suggestiva e bohémien. L’estetica del locale si può definire luxury punk: un posto dove mondi opposti coesistono. Elegante, ma al contempo casual è il mood che si respira in ogni dettaglio, dal design come nel menù fino alla proposta mixology.


 

In Alto Adige l’oriente incontra le Dolomiti

Una valle in cui Oriente e Dolomiti si incontrano in una pace assoluta a contatto con la natura.

La Val Pusteria è una delle valli alpine più conosciute e amate, si estende tra Bressanone e Lienz, tra l’Alto Adige e l’austriaco Tirolo Orientale. Come ogni estate, dalle Dolomiti al Grossglockner, dal Lago di Braies al Lago di Dobbiaco sono diverse le possibilità di escursione per gli appassionati della montagna.

Per chi oltre alle passeggiate, fosse alla ricerca di una pausa in totale relax dallo stress cittadino l’hotel Silena è il luogo ideale. Un autentico angolo di oriente dove gli esercizi di respirazione e meditazioni guidate, yoga e Qi Gong incontrano i piaceri della buona tavola. Situato a Valles a 1.350 mt di quota, questo retreat è un gioiello incastonato in un paesaggio da favola dove poter staccare la spina e immergersi in un mondo di esperienze che accarezzano corpo e mente, non a caso si definisce “the soulful hotel” proprio perché qui l’anima è al centro di ogni cosa, secondo una filosofia del benessere nata dai frequenti viaggi in Oriente e tradotta in un linguaggio che tiene conto sì delle influenze orientali ma anche della cultura altoatesina e dell’importanza del contatto con la natura.

Dal design degli interni ispirato all’arte del feng shui e concentrato sull’essenziale, alla pulizia delle forme grazie all’uso di materiali naturali, l’hotel trasfigura il suggestivo paesaggio esterno attraverso le grandi vetrate e le ampie finestre sul tetto con vista cielo, per un’esperienza di benessere totale che inizia prima alla spa, luogo perfetto ritrovare sé stessi, staccare la spina e sentirsi liberi grazie a qualche coccola beauty e recuperando l’armonia tra corpo e mente che lo stress quotidiano cancella inevitabilmente.

Spazio di design e bien vivre è anche il ristorante, che nei colori e nei materiali richiama l’ambiente dell’alta torbiera di Valles e allo stesso tempo è un laboratorio del gusto che unisce sapientemente i sapori dell’Alto Adige con le influenze culinarie del Sud-Est Asiatico: una finestra aperta sul mondo con le radici ben salde nel territorio con un’attenzione costante alla qualità degli ingredienti, freschi e sostenibili.

Valles e dintorni

Riparato dai Monti di Fundres, Valles vanta una posizione geografica vantaggiosa al cospetto di montagne imponenti e suggestive. Grazie alla sua posizione, inoltre offre un gioiello di rara bellezza: il villaggio alpino della Malga Fane, considerato l’alpeggio più suggestivo dell’Alto Adige. In estate è punto di partenza per le escursioni al Rifugio Bressanone oppure al Picco della Croce. Anche l’Alta Via di Fundres attraversa le montagne circostanti, mentre il sentiero circolare a valle è la variante più comoda per chi preferisce passeggiate meno esigenti. Per chi invece fosse più intraprendente e alla ricerca di scenari Instagram friendly diverse sono le possibilità: dal celeberrimo Lago di Braies, la zona di San Candido e Lienz oppure una gita in alta quota alle Tre Cime di Lavaredo.

Trentino a modo mio

Paesaggi mozzafiato, cucina da “diesci e lode”, tradizioni radicate in una cultura antica, indimenticabili esperienze nel pieno rispetto dell’ambiente.

Una regione dove per 541.098 abitanti ci sono ben 500.000.000 alberi: mille per ogni abitante – non male, direi. Qua in ogni stagione si respira a pieni polmoni. Nel momento che stiamo vivendo è un dettaglio molto importante.

In Trentino ci sono ben 297 laghi e circa 67.000 cervi e camosci, più di 8.000 km di piste da mountain bike e 5.843 km di passeggiate. Direi che abbiamo tutti i numeri per vivere una vacanza perfetta o quasi.

Eccoci qua a Madonna di Campiglio, la meta prediletta per le vacanze estive dalla Principessa Sissi e dall’l’Imperatore d’Austria Francesco Giuseppe I. Appena fuori dal centro storico mi rapiscono i colori e i profumi dei fiori di montagna, qua puoi tranquillamente studiare la flora alpina e, se sei coraggioso, anche la fauna 🙂

Una comoda passeggiata in salita e, in neanche 20 minuti, siamo in un posto meraviglioso: il Lago Nambino. La leggenda narra di un drago che dimorava nelle acque del lago, forse per questo c’è una magia nell’aria di questo posticino fiabesco. Qua puoi vivere mille emozioni a un passo dal cielo: mountain bike, battuta di pesca nella riserva “no kill”, una passeggiata in stile nordik walking, stand up puddle oppure una sauna relax vista lago. La nebbia bassa aggiunge quel tocco bucolico, viene voglia di recitare poesie, parlare d’amore camminando a piedi nudi nel prato.

Madonna di Campiglio ti può regalare qualsiasi vizio tu voglia: dalle cene romantiche nei ristoranti stellati allo shopping a 5 stelle, senza dimenticare una partita di golf con un panorama di una bellezza assoluta. L’intima e deliziosa Stube Hermitage, il montano Gallo Cedrone, il creativo Dolomieu, lo stiloso ed elegante Stile Alpino, lo “so chic” Lorenzetti e il giovanile Magazzini F esaudiscono tutti i tuoi desideri. Sei un amante dell’arte? Fai un salto alla Galleria d’Arte Moderna Fratelli Orler, storica galleria dal 1958. Qua tra le opere di Sobrino, Vedova, Fontana, Christo camminando sugli antichi tappeti persiani, puoi regalarti momenti di arricchimento culturale o materiale; scegliendo di investire in un’opera d’arte.

Torniamo ai vizi per gli occhi, l’anima e il cuore. Facciamo un salto al Rifugio Tuckett, un’oretta e mezza di tosta salita in alta montagna. Camminando osservi come cambi il paesaggio: sparisce la vegetazione del bosco e sei circondato da massi di pietra dolomitica, qualche campanula qua e là, l’intoccabile stella alpina ed ecco, non è un miraggio, sei arrivato al rifugio. 

Se avete sempre sognato di mangiare una bella sacher torte nello storico Cafè Sacher, non preoccupatevi se non lo avete ancora fatto; la potete assaporare anche al Rifugio Tuckett, con un vantaggio in più – una meravigliosa vista. Le confortevoli stanze, la vera cucina montanara, la cordialità dei Fratelli Angeli, le uova fresche delle simpatiche galline di alta montagna vi prepareranno per una nuova avventura, la via ferrata, ovviamente in compagnia della professionale Guida Alpina.

Se le emozioni forti non sono fatte per voi, potete ammirare comunque con il fiato sospeso i coraggiosi ragazzi della Slackline Trentino, una camminata da brivido sul filo teso ad alta quota. 

Vi state annoiando in alta montagna? Sta per piovere? Facciamo un giretto a Trento, una città particolarmente accogliente ed ecologica. Un salto al Museo delle Scienze di Trento il MUSE, progettato dal famoso architetto Renzo Piano che merita assolutamente il tempo speso. È un luogo ideale per scoprire la scienza e un centro di riflessione sul rapporto tra natura e uomo. Il percorso espositivo usa la metafora della montagna per raccontare, dall’alto verso il basso, la formazione delle Dolomiti, la biodiversità alpina e la storia dei primi insediamenti umani. Qui mi fermo, il resto lo scoprirete di persona … Da aggiungere solo un bellissimo dettaglio: il museo ha il servizio di custodia per i cani, sono molto all’avanguardia, niente da dire!

La quantità e sopratutto la qualità dei musei a Trento e nei dintorni lascia senza parole. Siete pronti? Il MART, il Museo Diocesano Tridentino, la Basilica paleocristiana di San Vigilio, il Museo Castello del Buonconsiglio, il Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni, il Museo nazionale Storico degli Alpini, il Museo degli Usi e Costumi della gente Trentina, il Museo della Prima Guerra Mondiale e infine c’è la Land Art- l’arte che si fonde con la natura, una forma d’arte contemporanea originaria dagli Stati Uniti.Torniamo a Madonna di Campiglio per ammirare un fenomeno unico nel suo genere, il momento più suggestivo della giornata: l’alba rosa. Il fenomeno chiamato Enrosadira colora le Dolomiti di sfumature indimenticabili, in quel momento le montagne sembrano vellutate.

Foto: Pietro Pensa (Leica M10) e Elena Mihailo Pensa (Iphone 11 pro max)

Roma a modo mio

Fin da bambina, probabilmente discendente dai nomadi delle steppe, ho sempre amato viaggiare. Fino ad una certa età lo potevo fare solamente nei miei sogni con la mia mente, perché sono nata e cresciuta in Unione Sovietica, un paese quasi chiuso al turismo internazionale. Il primo viaggio immaginario è stato a Roma, grazie al libro fotografico di Gina Lollobrigida “Italia mia”. Mi piacerebbe farvi vedere Roma a modo mio, la Roma che si sta risvegliando dopo il lungo e faticoso lockdown.



Strette stradine che scorrono una dietro l’altra, vicoli, le mitiche cinquecento, le vespine, la Via delle Paste, la Via del Melone ed eccoci in Piazza Navona; proseguendo per la Via del Governo Vecchio, il maestoso Ponte Vittorio Emanuele, prendemmo al volo un panino divino e ci siamo trovati puntuali all’ingresso dei Musei Vaticani. Non c’erano le chilometriche file, personale gentile e preparato, su la mascherina, un po’ di gel sulle mani, il controllo della temperatura e partiamo per ammirare le bellezze papali … Solo la lunga scalinata ci divideva dall’arte pura. Un’astinenza lunga quattro mesi mi fece quasi svenire dalla tanta bellezza che vedevo attorno: la Galleria Lapidaria, la Sala delle Carte Geografiche, le Stanze di Raffaello, quasi sette chilometri e undicimila stanze piene di  statue greche e romane, meravigliose collezioni etrusche ed egizie, Giotto, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Tiziano, Beato Angelico, Veronese, Perugino, Caravaggio, Crespi e poi, che bella sorpresa, una collezione pazzesca di arte moderna: Gauguin, Chagall, Klee, Kandinskij, stavo sognando. Mi risvegliò un caffè al volo alla caffetteria “Le Carrozze” con una fantastica vista sul verdeggiante cortile quadrato, immaginando quali altre sorprese mi riservava la città eterna … Il venerdì, il sabato e la domenica i Musei Vaticani sono aperti fino alle ore 22, ottimo, finalmente avrei visto San Pietro di notte, semplicemente magico …



All’ultimo prenotai una visita alla Mostra di Raffaello, l’unico posto disponibile per il mio gruppo famigliare numeroso: era alle 8 del mattino, le mie ragazze mi odiavano … Svegli all’alba con il profumo dei cornetti appena sfornati e di nuovo correvamo sulle strette stradine, sentendo il rumore dell’acqua che scorre. Eccoci qua davanti alla Fontana di Trevi quasi deserta, ragazze, una foto ricordo al volo, non ci ricapiterà mai di vederla così.



Quasi puntuali all’ingresso delle Scuderie del Quirinale. Il solito rituale: su la mascherina, il gel, la febbre, un’altra scalinata che ci divide da Raffaello. Whoops, mi sono dimenticata di prendere il caffè …



Mostra meravigliosa che ci ha raccontato la magnificenza dell’Antica Roma con gli occhi di Raffaello. Visitandola, arriva qualche ragione in più per amare gli sguardi, i gesti, i raffinati costumi delle sue dame e la straordinaria bellezza che vive negli occhi di chi la guarda. 

Sul sito delle Scuderia del Quirinale ci sono dei contenuti video “Raffaello oltre la mostra” che raccontano la vita di Raffaello, le sue abitudini, le amicizie, gli amori, i progetti e i sogni nel cassetto.

Usciti dalla mostra ci indirizzammo verso l’oasi di pace e tranquillità, verso la musa ispiratrice per tanti film, libri e canzoni – l’incantevole Via Margutta. L’edera e diverse piante rampicanti decoravano in maniera naturale le facciate delle antiche palazzine e il rumore “dell’acqua che fresca nasce” dalla Fontana degli Artisti fa riposare il corpo e la mente. Sbirciammo dentro e cosa vidimo:  antichi soffitti alti, grandi finestre, deliziosi balconcini adornati da profumatissimi fiori. Nei diversi anni qui vissero Federico Fellini, Giorgio de Chirico, Anna Magnani e Pablo Picasso. Passate in via Margutta per ricrearvi lo spirito, è la prima a destra se dalla Piazza di Spagna vi infilate in Via del Babbuino.



Nel nostro percorso non poteva assolutamente mancare una passeggiata nel magico cuore di Roma: Trastevere. Tra le meraviglie nascoste nelle sue piazze, la bellezza dei monumenti dove l’antico e il moderno si uniscono in un gioco di infinito romanticismo, si sentiva lo spirito del popolo romano. Fin dall’antichità i trasteverini si distinguevano dalla nobiltà per il loro carattere fiero e genuino e per la bellezza delle loro donne. Non per caso la musa ispiratrice di Raffaello – Margherita Luti, sopranominata “La Fornarina” – fu la figlia di un fornaio di Trastevere. Assetati dal caldo ci sedemmo per un aperitivo allo storico bar San Callisto, era come vivere una scena di vita al bar della “Grande Bellezza” di Sorrentino, come essere in un teatro a cielo aperto. Scatti rubati, sorrisi e … canzoni.



Mi fermo qua, Roma vi aspetta, amici miei: magica, meravigliosa e a modo vostro.


Foto: Pietro Pensa (Leica M10) e Elena Mihailo Pensa (Iphone 11 pro max)

Estate 2020: le vacanze si fanno in Italia

Sarà un’estate un po’ insolita quella del 2020, ormai lo sappiamo. Di convivenza con il Coronavirus innanzitutto ma anche di distanziamento e preferibilmente di un turismo di prossimità. Questo ci permetterà di riscoprire (e sostenere) l’Italia ed evitare lunghi spostamenti che potrebbero rivelarsi complicati. Tra novità e prestigiose insegne della tradizione italiana, ecco alcune proposte per cominciare al meglio la stagione.


Hotel Tyrol

Dopo mesi di “cielo in una stanza”, il desiderio di aria aperta abbraccia anche la notte. L’Hotel Tyrol di Selva in Val Gardena, ha organizzato un pacchetto speciale, che prevede l’osservazione delle stelle con un binocolo comodamente (e privatamente) sdraiati nel prato di una baita di legno isolata (di proprietà dell’hotel), situata nello scenario favoloso delle Dolomiti. Per l’estate 2020, stagione che ricorderemo a lungo in quanto mai come in questo momento apprezzeremo i due grandi temi che da tanti mesi ci accompagnano: distanziamento fisico (la baita viene prenotata per la singola coppia) e spazio aperto, in questo caso davvero infinito. 


Falkensteiner Club Funimation Garden Calabria

Sulle magnifiche coste del Tirreno calabrese, Falkensteiner Hotels & Residences, Gruppo Alberghiero di origine altoatesina, apre a breve distanza dalla Costa degli Dei la sua nuova struttura “Falkensteiner Club Funimation Garden Calabria”. Il resort è stato ampliato e rinnovato per offrire agli ospiti un luogo incantevole, dove assaporare il flair mediterraneo in un ambiente nuovo e raffinato, a pochi chilometri dalle bellezze di Tropea, Capo Vaticano, Scilla e con le isole Eolie situate proprio di fronte, raggiungibili in barca.


Almar Jesolo Resort & Spa

L’elegante resort cinque stelle ha inaugurato la nuova stagione lo scorso 28 maggio. Con le sue 197 camere e suite, 2 ristoranti e 2 bar, la pluripremiata Almablu Spa e diversi servizi su misura. L’hotel riaprirà in tutta sicurezza per garantire un soggiorno senza pensieri, in famiglia, in coppia o con gli amici, sul lido di Jesolo.


Renaissance Tuscany Il Ciocco Resort & Spa

La struttura è davvero affascinante, circondata da un territorio ricco di bellezze da scoprire, dalla natura ai luoghi storici fino alla tavola. La Toscana è infatti una Regione che offre prodotti e sapori rinomati in tutto il mondo e anche la Garfagnana propone delizie locali tutte da assaporare. Grazie alla sua posizione privilegiata in un parco di oltre 600 ettari la vista è il panorama mozzafiato della Valle del Serchio. Gli ospiti infine potranno concedersi gli esclusivi rituali proposti nella Beauty Spa del resort, ispirati alla natura e ai prodotti del territorio.


Vivosa Apulia Resort 

In Salento, il Vivosa Apulia Resort annuncia l’apertura per sabato 20 giugno, l’estate, il desiderio di rigenerarsi e fare il pieno di energia parte proprio da qui, in un luogo immerso in 23 ettari di spazi aperti dove ritrovare il proprio equilibrio in un’atmosfera incantata, profumata di mare e di pineta, di interminabili passeggiate a piedi scalzi sulla sabbia finissima, di benessere e di buona cucina, da gustare anche all’aria aperta nel grande giardino antistante il ristorante. 


Private Luxury Chalet Purmontes

La gioia di trascorrere una vacanza in un elegante chalet alpino, nella propria privacy e in totale sicurezza sarà indescrivibile. Il piccolo paese di Mantana regala uno scenario fiabesco grazie alla posizione panoramica e privilegiata in cui è situato. Il servizio di questo gioiello architettonico è costruito su misura, a richiesta dei singoli ospiti e, in un periodo delicato come questo, costituisce davvero un plus.


Grand Hotel Alassio

Un angolo di Ponente Ligure ricco di natura e cultura che dal 1898 rappresenta una delle eccellenze dell’ospitalità italiana, per lusso, raffinatezza e comfort. 

Il cinque stelle lusso è ubicato in una posizione privilegiata della costa, al centro del Golfo di Alassio, a pochi passi dall’antico Budello, uno dei carruggi più noti della regione insieme al celebre Muretto. Questa stagione, troviamo una serie di interessanti innovazioni anti-Covid, per citarne alcune: un nuovo concept di breakfast à la carte, opere d’arte di Bansky e Warhol a “riempire” il maggiore spazio tra i tavoli, un’app dedicata per gestire tutti i servizi delle strutture, attività sportive one-to-one all’aperto. 


Serra Fanny

Serra Fanny sorge a Specchia, uno dei cento borghi più belli d’Italia, sul secondo promontorio più alto del Salento, la serra di Presicce. La sua storia è quella di una casa di famiglia, costruita dai nonni Fausto e Fanny su un terreno di 7000 metri quadri acquistato alla fine degli anni ’60 e progettata dal loro figlio, Enzo, diciottenne ed appena iscritto all’Università che, per il suo primo esame, aveva realizzato il plastico, in compensato, di una villetta unifamiliare.

La tenuta è così sempre stata il simbolo del raccoglimento della famiglia, un fulcro, un luogo perfetto in cui recarsi per trovare un angolo di pace dalla frenesia cittadina, tra la vista del panorama verso il mare Adriatico e i tramonti tra gli ulivi che si affacciano sullo Ionio.

Consigli di viaggio di un globetrotter

Il mio racconto inizia obbligatoriamente da Marrakech, la città che più di ogni altra rappresenta per me l’essenza stessa del viaggiare. Qui la vita viene fuori nella sua maniera più profonda: un momento ti seduce, quello dopo ti respinge, in un susseguirsi di sensazioni fortissime che ti attraggono e ti disorientano in continuazione.

La Famille è un ristorante vegetariano molto accogliente, che durante i miei giorni di permanenza è stato il mio vero punto di equilibrio: quando mi sentivo sovraccaricato di emozioni, profumi e colori, qui sapevo di poter trovare il mio momento di tranquillità. Ulivi, palme e fiori d’arancio, uno splendore abbagliante nascosto dietro porticine defilate e alte mure: questa è l’essenza di Marrakech. 

Gestito da Stéphanie Giribone, designer francese di gioielli, e dal suo team interamente femminile, La Famille racconta la città marocchina partendo dal palato: pizzette di hummus, formaggi di capra, arance e pere e ricche insalate di farro o quinoa con noci, feta e melograno. Da non perdere.

Un’altra capitale, un’altra città che fonda il suo fascino sui contrasti. Atene è tutto e il contrario di tutto, è storia e modernità, è marmo e asfalto, è bellezza che toglie il fiato e opprimente speculazione edilizia.

La metamorfosi eterna di un paese che si sta rialzando, che guarda al futuro ma che ovviamente non dimenticherà mai il suo passato grandioso: tra cemento e gelsomini, cinema all’aperto e bar dove giocare a scacchi, si cela un’Atene che trasuda storia e voglia di riscatto.

Il cambio della guardia davanti al Parlamento, in Piazza Syntagma, è fra le più curiose e suggestive cerimonie del mondo: l’uniforme e la marcia lasciano davvero a bocca aperta. Ma guai a scherzare con le guardie: questo non è Buckingham Palace!

La Colonna della Vittoria si trova al centro della Großer Stern nel parco del Tiergarten. Siamo nel cuore di Berlino e questo monumento, secondo me, rappresenta esattamente questo. L’anima della città. 

La capitale che più di ogni altra porta su di sé le cicatrici della storia degli ultimi 100 anni, è stata in grado di reinventarsi del tutto, di imparare dal passato per tornare a splendere. 
La Colonna nasce per celebrare la vittoria prussiana nel XIX secolo e oggi è uno dei simboli della città, che, dal 1989 in poi, finalmente libera e unita, ha saputo diventare un faro per tutta Europa. Non è un caso che la Colonna della Vittoria sia anche il punto d’arrivo dell’annuale Christopher Street Parade, manifestazione simbolo della comunità LGBTQIA+.

È la luce che rende magica Lisbona. I colori risplendono di più: il bianco delle case è acciecante, il blu degli azulejos è profondo come quello del mare, che ti abbaglia e ti sorprende alla fine di ogni strada. E poi a dare ancora più fascino c’è la malinconia struggente del fado, il canto antico tradizionale che risuona tra le strade e le vie di questa splendida capitale. 

La mia meta è il Mosteiro dos Jerónimos, vero capolavoro dell’arte manuelina, uno degli edifici storici più belli di tutto il Portogallo. Costruito nel 1500 per celebrare le imprese marinare portoghesi, tra cui quelle di Vasco de Gama verso le Indie, il monumento ci riporta all’epoca in cui il Portogallo era davvero in cima al mondo, una terra di ricchezza, splendore e magia.
Oggi il palazzo è dedicato a San Geronimo, protettore dei marinai.

Questo è, per me, il posto più magico e che più amo di Parigi. L’antica cappella gotica di Sainte-Chapelle, nata come reliquiario nel 1241 per ordine di Luigi IX, oggi nascosta dietro al Palazzo di Giustizia sull’Ile de la Cité. Qui, con un po’ di fortuna fuori dalle orde di turisti, riesco ancora a perdermi tra le vetrate e respirare, davvero, l’atmosfera misteriosa e romantica della città. 

Viste dall’esterno, queste finestre sacre sono tetre, pesanti, gotiche nel senso più drammatico del termine. Ma una volta all’interno della chiesa, dopo aver attraversato la cupa navata e superato la stretta scala a chiocciola, succede qualcosa di unico e inatteso: i colori prendono vita, le finestre riflettono la luce e rivelano uno splendore sorprendente e avvolgente. Un’emozione da provare.

Le meravigliose maioliche della Moschea blu, i mosaici di Aya Sofya e i tesori di Palazzo Topkapi rappresentano davvero la summa di architettura, arte e cultura ottomana: visitarli è praticamente obbligatorio. Ma c’è un posto che mi ha travolto per il suo fascino misterioso e magico: la Basilica Cisterna. Una volta dentro, la meraviglia è palpabile sul volto di chiunque. 

Tesoro di urbanistica e ingegneria bizantina, questa straordinaria cisterna sotterranea consta di 336 colonne in geometrica successione, realizzate per sostenere imponenti soffitti a volta in mattoni, mentre le basi sono immerse nell’acqua scura, increspata solamente dai guizzi di spettrali carpe.

Uno spazio immenso, dal fascino ancestrale e misterioso anche per la presenza di alcuni capitelli scolpiti a testa di medusa che, a cisterna piena, resterebbero sommersi d’acqua e quindi privi di scopo. Un arcano.

Il ritorno è parte integrante del viaggio. E con questa foto torno a casa, torno a Bologna, la dotta, la grassa, la rossa. Città di torri, piazze, chiese e del suo portico di 40 km. E, ovviamente, dei tortellini.

Piazza Maggiore ci apre le porte del centro: questo è il salotto di Bologna, luogo di ritrovo per eccellenza di tutti i bolognesi, della borghesia e dei rivoluzionari, degli anziani e dei giovani, delle famiglie e di chi è a passeggio senza meta. Qui si staglia la Fontana del Nettuno del Giambologna, che rapisce sempre lo sguardo e, a ragione, è oggi uno dei simboli della città. Insieme al complesso scultoreo, imperdibile anche la Basilica di San Petronio, chiesa più importante della città e una delle più grandi al mondo. 

Passando sotto Porta Govese si giunge alla celebre Finestrella delle Moline, che si affaccia su uno dei pochi tratti d’acqua non ricoperti: è “la piccola Venezia”, uno degli angoli più amati.

Instagram Mattia Cappi (@cappi_matti)

Dove trovare le suites più lussuose al mondo

Ampie metrature, vista mozzafiato, lusso e servizi esclusivi sono alcune delle peculiarità che impreziosiscono e rendono uniche le suite degli hotel più prestigiosi. Il celebre gruppo Mandarin Oriental questa stagione, ci propone tre novità assolutamente originali per trascorrere momenti indimenticabili tra skyline, inimitabile eleganza e design.

MANDARIN ORIENTAL, GENEVA

Esplorando l’Europa, in Svizzera il Mandarin Oriental, Geneva ha recentemente inaugurato la sua nuova signature suite con 325 mq di eleganza contemporanea. La  Royal Penthouse è una delle più grandi suite di tutta la città caratterizzata da una terrazza di 175 mq, realizzata per regalare agli ospitiesperienze senza eguali, come party elitari e privati. 

Sita al settimo e ultimo piano dell’hotel, la Royal Penthouse è un open-space suite che, grazie a ampie finestre con vista su Ginevra, viene irradiata da una favolosa luce naturale che si propaga dal pavimento fino al soffitto.


MANDARIN ORIENTAL, PARIS

Spostandosi in Francia, Mandarin Oriental, Paris possiede una delle più grandi suite della capitale grazie all’ampia metratura di 430 mq. Situata al sesto piano della struttura con una vista strepitosa, la Parisian Apartment Suite incorpora i codici dello stile Haussmann come quelli dell’Art-Dèco con tanto di forme novecentesche splendidamente impreziosite da elementi architettonici in legno che ricordano gli anni ’30.


MANDARIN ORIENTAL JUMEIRA, DUBAI

Negli Emirati Arabi, Mandarin Oriental Jumeira, Dubai ha recentemente inaugurato una suite di tendenza e sontuosamente arredata con elementi decorativi contemporanei. La Royal Penthouse, su due livelli, è accessibile tramite ascensore privato e dispone di numerosi balconi e una terrazza panoramica privata con vista sul mare. Questo eccezionale attico comprende una camera da letto corredata da un ampio salotto con un’area bar, una sala da pranzo per ospitare fino a 16 persone e la cucina completa di Chef.

Stoccolma, la città del design

Considerata la città più verde d’Europa e una delle più avantgarde, Stoccolma detta le tendenze nel panorama dell’arte, della moda e del design. Tradizione, innovazione e consapevolezza sempre crescente di uno stile di vita etico e sostenibile hanno fatto di questa capitale la meta preferita di architetti, designer e trend lovers di tutto il mondo.

Con questa guida vi porteremo in giro per le 14 isole che compongono la città, in una full immersion nello stile nordico e una selezione dei migliori luoghi da esplorare, in cui acquistare i brand scandinavi più ricercati.

Fotografiska
Stadsgårdshamnen 22, 116 45 

www.fotografiska.com
@fotografiska

Fotografiska è il più grande museo di fotografia al mondo, in mostra troverai fotografi di livello mondiale come Annie Leibovitz, David LaChapelle e Sarah Moon oltre a stelle emergenti.
Il ristorante, situato all’ultimo piano, serve piatti creativi, da gustare con una vista panoramica sulla città. 

Moderna Museet
Exercisplan 4, 111 49 

www.modernamuseet.se
@modernamuseet

Annoverato come “il museo per il futuro”, Moderna Museet raccoglie, conserva, condivide ed espone arte moderna e contemporanea.
L’edificio progettato dall’architetto spagnolo Moneo è situato a Skeppsholmen e gioisce della natura incontaminata dell’isola che ne fa da cornice.

Svenskt Tenn
Strandvägen 5, 114 51 

www.svensktten.se
@svensktten

Svenskt Tenn è situato a Strandvägen 5 dal 1927, lungo la bellissima strada costiera.
Il flagship store è un manifesto per gli amanti dell’interior design e dei complementi d’arredo.
Tessuti intramontabili, stampe dai colori brillanti e splendidi mobili, raccontano la maestria e la tradizione del made in sweden.

Nordiska Galleriet
Nybrogatan 11, 114 39 

www.nordiskagalleriet.se
@norkiskagalleriet

Nordiska Galleriet è considerato uno dei punti di riferimento in Europa per scoprire le ultime novità e approfondire le proprie conoscenze sul design e sugli interni, con particolare attenzione al design scandinavo.
Una vera e propria esposizione museale che vive su un pavimento a scacchi.

Blås & Knåda 
Hornsgatan 26, 118 20 

www.blasknada.com
@blasochknada

La più grande selezione del paese di tazze, scodelle, pentole e brocche.
Una boutique gallery che raccoglie ed espone un vasto assortimento d’idee, stili e forme per gli appassionati di vetro e ceramica d’autore.

Grandpa 
Södermannagatan 21, 116 40 

www.grandpastore.com
@grandpastore

Non lasciarti ingannare dal nome: Grandpa è uno dei negozi più cool di Stoccolma. 
Offre una combinazione di moda, accessori, decorazioni per la casa e gadget unici.
Nonostante le dimensioni piuttosto ridotte del negozio, assicurati di avare parecchio tempo per curiosare.

Uniforms for the Dedicated 
Krukmakargatan 24

se.uniformsforthededicated.com
@uniformsforthededicated

Uno store dedicato alla sartoria e allo streetwear con una direzione sostenibile ed eco friendly.
Uniforms for the Dedicated offre una selezione di abbigliamento per tutti i giorni che unisce la sensibilità scandinava alle influenze army e sporty. 
I capi sono costituiti principalmente da materiali organici, riciclati e biologici. 

Stutterheim
Åsögatan 136, 116 24

www.grandpastore.se
@grandpastore

Stutterheim Raincoats è un marchio svedese fondato a Stoccolma nel 2010. 
Da allora, la visione del marchio è stata quella di creare capi impermeabili, belli e funzionali con la massima qualità. 
Imperdibile una visita al loro flagship store.

Eytys
Norrlandsgatan 22, 111 43 

www.eytys.com
@eytys

Per gli appassionati deI marchio svedese unisex, Eytys, consigliamo una visita al nuovo store che si ispira alla scultura minimalista e all’architettura brutalista. 
Costruito su una base di colori monocromatici e linee pulite, dove sneakers, arte e design convivono in perfetta armonia.

Byredo
Mäster Samuelsgatan 6

www.byredo.com
@officialbyredo

Byredo è la casa di profumi più famosa della Svezia, fondata da Ben Gorham. Nel piccolo flagship store del marchio, nel mezzo del quartiere dello shopping di Stoccolma, puoi trovare e annusare tutti i loro profumi, nonché i prodotti per la cura della pelle, saponi e candele profumate.

Oaxen Krog & Slip
Beckholmsvägen 26, 115 21 

www.oaxen.com
@oaxenkrog

Terminiamo il nostro viaggio a Stoccolma nella zona storica di Djurgårdsvarvet, dove un capannone in rovina è stato ristrutturato per ospitare Oaxen.
L’edificio ospita due ristoranti, il bistrot Oaxen Slip e il raffinato ristorante Oaxen Krog.
La cucina è rigorosamente svedese, ingredienti local, piatti buoni e accompagnati da drink a base di gin da loro prodotto.

®Riproduzione riservata

Weekend a Lisbona: 10 indirizzi trendy

Una città frizzante e cosmopolita, considerata negli ultimi anni una dei “cool places” d’Europa; tutti vogliono andare a Lisbona.

Non solo azulejos dai toni cobalto, la malinconia del fado, gli affacci mozzafiato e l’ottimo cibo, la capitale del Portogallo si conferma una città piena di fascino dove moda, lifestyle e vita notturna non smettono di sorprenderci. 

Il nostro weekend a Lisbona, nel saliscendi dei vicoli acciottolati del Chiado e del Barrio Alto, tra esperienze esclusive, luoghi trendy e indirizzi da non perdere.

CONFEITARIA NACIONAL
Praça da Figueira, Praça Dom Pedro IV 18B, 1100-241

https://confeitarianacional.com
@confeitarianational

Uno di quei posti che rende possibile viaggiare indietro nel tempo fino al 1829, data in cui è stata fondata.
Annoverata tra le più antiche pasticcerie d’Europa e un tempo fornitore ufficiale della casa reale portoghese, la Confeitaria Nacional ha interni deliziosi e d’antan in cui è impossibile resistere alla loro selezione di pasticcini dalle ricette centenarie.

A VIDA PORTUGUESA
Rua Anchieta 11, 1200-023

https://www.avidaportuguesa.com
@Avidaportuguesa

A Vida Portuguesa nasce dall’idea della giornalista Catarina Portas di dare lustro ai vecchi prodotti made in Portugal.
Qui potrete trovare: profumi, saponi, tè, spezie, cartoline e conserve, oggetti cult e prodotti tipici confezionati con un gusto retrò, un trionfo di nostalgia dal cuore portoghese.

LUVARIA ULISSES
R. do Carmo 87 A, 1200-093 

http://www.luvariaulisses.com

Pochi metri quadri di fascino senza tempo e in vendita, solamente guanti, in tanti modelli, colori e materiali.
Il rito della “prova di calzata”, con talco, cuscino poggia gomito vi farà venire voglia di comprarli tutti.

EMBAIXADA
Praça do Príncipe Real 26, 1250-184

https://www.embaixadalx.pt
@embaixada

Un bellissimo palazzo antico del XIX secolo, ha mantenuto intatti i suoi interni per ospitare un progetto dinamico e creativo.
Ristorante, galleria d’arte e piccoli negozi pop-up: qui troverai pezzi di design progettati da brand emergenti portoghesi.
Il risultato è un punto d’incontro di persone ed esperienze, tradizione e contemporaneità.

JNcQUOI 
Av. da Liberdade 182 184, 1250-146

https://www.jncquoi.com
@JNcQUOIAvenida

JNcQUOI Avenida è un lussuoso ristorante, un bar, una gastronomia gourmet, una cantina, un negozio di moda maschile con un servizio su misura e una selezione dei nomi più prestigiosi della moda e degli accessori, ma anche una libreria e una pasticceria.
Esiste un ritrovo migliore in cui fare shopping senza limiti d’orario?

CASA PAU-BRASIL
Rua da Escola Politécnica, 42-46

@casapaubrasil

Pau-Brasil era un manifesto e un movimento dei modernisti brasiliani che, nel XX secolo, hanno inventato un nuovo stile.
Questa filosofia rivive in Casa Pau-Brasil, un concept store con una curatela di prodotti e marchi che interpretano il Brasile in chiave internazionale.
Dai fumetti alla moda, dai libri alle mostre temporanee, qui troverai il meglio del design brasiliano diverso da quello che siamo abituati a vedere.

LX FACTORY
R. Rodrigues de Faria 103, 1300-501

https://lxfactory.com
@lxfactory

Da alcuni anni, nuove generazioni di artisti e designer di Lisbona hanno iniziato a occupare una zona industriale della città per convertirla in un hub creativo.
Un vero e proprio villaggio di mattoncini rossi e container rivestiti da street art, fanno da palcoscenico a una vasta gamma di eventi legati alla moda, alle arti, all’architettura e alla musica.

PARK
Calcada do Combro 58, 1200-115 Lisbon 

@Parklisboa

Il Park è un bar panoramico alla moda dallo stile urbano, situato al sesto piano di un parcheggio dismesso nella zona Barrio Alto di Lisbona.
Qui potrete avere una vista spettacolare sulla città e sul fiume Tago, sorseggiare un cocktail ascoltando buona musica, dall’aperitivo fino a tarda notte.

PALACIO CHIADO
R. do Alecrim 70, 1200-018, Lisboa

https://palaciochiado.pt
@Palaciochiado

C’era una volta un palazzo squisito, eretto nel 1781, dove danzava l’aristocrazia lisboneta riunita in sontuosi banchetti e godendo di opere d’arte senza precedenti.
Adesso, dopo un’accurata ristrutturazione, sarete accolti da un enorme leone sospeso che vi guiderà tra le sale decorate e barocche, dove potrete cenare scegliendo le migliori portate dal menù curato dallo chef Manuel Bòia.

PENSÃO AMOR
R. do Alecrim 19, 1200-292

http://pensaoamor.pt
@Pensãoamor

Nato come pensione economica con camere affittate a ore alle prostitute e ai loro clienti per godersi un breve momento d’amore, Pensão Amor porta l’atmosfera di un vecchio bordello al presente. 
Non più marinai e prostitute ma persone che vogliono ballare e divertisti.

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#VisitingBotswana: tra cultura, natura e sorrisi

Grazie al nuovo collegamento di Qatar Airways da Doha, la splendida nazione africana è sempre più connessa al resto del mondo. In previsione, turismo, nuovi posti di lavoro e industria.

Nei mesi scorsi, abbiamo avuto la fortuna di visitare uno dei posti più attraenti, misteriosi e poco conosciuto dell’Africa: il Botswana con la sua capitale Gabarone.

Oggi, con la situazione internazionale generata dal contagio del Coronavirus, non è possibile viaggiare, se non con la mente e la lettura. Appena questa emergenza si fermerà, il nostro consiglio è quello di visitare questa nazione straordinaria. 

Recentemente, la compagnia aerea del Qatar, Qatar Airways, ha collegato la città africana a Doha, capitale dello stato che si affaccia sul Golfo Persico. Il primo volo Qatar Airways da Doha (dove è presente una delle più grandi e lussuose business lounge del mondo, con tanto di piscina e spa, accessibile per i passeggeri delle classi Business e First) è atterrato all’aeroporto internazionale Sir Seretse Khama di Gabarone, lo scorso 15 dicembre.

IL VOLO

Il volo è stato accolto, al momento dello sbarco, da Sua Eccellenza Vice Presidente del Botswana Slumber Tsogwane, e dal Ministro dei trasporti e delle comunicazioni, Thulagano Segokgo.

Da allora, la pluripremiata compagnia aerea ha iniziato a effettuare un servizio tre volte alla settimana nella capitale, confermandosi l’unica compagnia aerea non africana a volare nel Paese. «Sono lieto di aggiungere Gaborone alla nostra rete globale di oltre 160 destinazioni», ha raccontato Akbar Al Baker, CEO di Qatar Airways Group.

«Qatar Airways è impegnata a espandere la propria rete in Africa e questa nuova rotta, la nostra 23esima destinazione nel continente, è un altro passo verso il raggiungimento di tale obiettivo». «La nuova rotta di Qatar Airways dovrebbe dare impulso al settore dell’aviazione del Botswana e creare opportunità di lavoro e trasferimento di competenze per l’industria aeronautica», ha spiegato Kabo Phutietsile, Chief Executive Officer e Autorità dell’aviazione civile del Botswana.

«Offre al paese l’opportunità di sfruttare appieno e beneficiare degli investimenti nel miglioramento delle infrastrutture completati nel recente passato. L’arrivo del Qatar darà ulteriore impulso e crescita all’industria aeronautica e alle industrie ausiliarie».

Ogni settimana, la compagnia aerea giunge in Botswana con il suo aereo Airbus 350-900, con 36 posti in classe Business e 247 posti in classe Economy. Durante il volo, i passeggeri possono usufruire del sistema di intrattenimento di bordo interattivo di prossima generazione, Oryx One, con una scelta di oltre 4 mila opzioni, tra audio e video, e la connessione Wi-Fi gratuita per i passeggeri.

COSA VISITARE IN BOTSWANA

  • Mokolodi Nature Reserve (10 km a sud da Gabarone)
    Abbiamo visitato la riserva naturale Mokolodi di ben 30 chilometri quadrati. Fondata nel 1994 da The Mokolodi Wildlife Foundation, offre diverse attività. Anche se al suo interno non ci sono tantissime specie, è possibile osservare giraffe, rinoceronti, zebre, kudù, impala e altri animali tipici della savana africana. Consigliamo vivamente una sosta vicino ai corsi d’acqua, sempre accompagnati dalla guida (davvero molto preparata), per avvistamenti inusuali. 
  • Bahurutshe Cultural Village
    Situato a circa 5 km a est del centro di Botswelelo, a Mmankgodi (a 2 km dalla strada Gaborone – Kanye), Bahurutshe Cultural Lodge è un villaggio culturale innovativo, un complesso di chalet e un campeggio. I visitatori possono entrare in contatto con gli elementi tradizionali della musica, della danza, delle persone sorridenti e della cucina del Botswana. Davvero ottima. Il piatto nazionale del Botswana è chiamato Seswaa. È composto da carne stufata servita su una densa polenta (Bogobe) o porridge di mais. Lo stufato viene cucinato facendo cuocere la carne con pepe e cipolla. Aggiungere qualsiasi altra cosa è considerato un’infrazione alla ricetta. Dopo che la carne è stata cotta per due ore viene fatta «a straccetti» e battuta con il sale per aggiungere sapore. Spesso viene servita accanto a una specie di spinacio chiamato Morogo.
  • Thamaga Pottery Centre
    Thamaga ospita il Botswelelo Center, noto anche come Thamaga Pottery. Questo progetto della comunità no profit è stato avviato dai missionari negli anni Settanta e ora realizza e vende una vasta gamma di creazioni in ceramica a prezzi convenienti. È possibile anche visitare il centro, grazie a tour organizzati, e realizzare la propria ceramica con l’aiuto delle signore artiste.  

Testo di Angelo Ruggeri

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La mini guida su Roma


Roma è la città delle quattro stagioni, piace sempre, e anche se mormora di voci, i riflessi delle ombre sulla maestosa Fontana dei Quattro Fiumi di Piazza Navona regala un religioso silenzio interiore, dove poterci vedere tutti gli occhi che l’hanno attraversata nel corso della storia romana. 


Roma è un uomo semplice dall’abito distinto ed elegante, i musei ed i palazzi che l’attraversano parlano da sé, a volte nostalgici, a volte acciaccati dal tempo, ma conservando sempre una qualche virile dignità. 
Per poter guardare dentro Roma si ha bisogno di mille occhi e molto cuore; la linea retta che collega il proprio sguardo allo spazio deve salire su fino al cielo, dove solenni colonne si ergono a formare quelle che un tempo furono dimore di imperatori romani. Più ci si apre, più Roma regala bellezza, ma anche per chi ha poco tempo, così da prenderla a pizzichi e bocconi, Roma regala delle piccole chicche dove fare tappa per una due giorni full immersion. 




Museo MAXXI – Museo Nazionale delle arti del XXI secolo

Della materia spirituale dell’arte” è la collettiva presente al MAXXI, Museo Nazionale delle arti del XXI secolo, cui partecipano diciannove artisti di fama internazionale chiamati a raccontare il tema dello spirituale attraverso il loro sguardo contemporaneo. Yoko Ono, tra questi, risponde con un progetto in cui spiritualità è condivisione e ci chiede di creare con lei l’opera, una ricerca comune, con risposte e cammini diversi.

La ricerca della spiritualità è una riflessione a lungo percorsa nella storia dell’arte, che ha quasi sempre visto il tentativo di rappresentare il non rappresentabile attraverso l’astrazione dell’arte; Yoko Ono invece mette in gioco l’elemento materiale, chiede di trasformare un pensiero, un sogno, una parola, in qualcosa di visibile, e allora lo spazio bianco prende forma, si fa vivo, e per farlo abbiamo a disposizione colori e pennelli e tutta la nostra creatività.

La mostra è visitabile fino al 15 marzo 2020



Palazzo Barberini

Palazzo Barberini è sito in via Quattro Fontane e ospita l’importante Galleria Nazionale d’Arte Antica dove sono custoditi, insieme a Palazzo Corsini, i più grandi capolavori dell’arte pittorica. Fino al 1949 il palazzo fu dimora storica della famiglia Barberini per poi essere venduta allo Stato Italiano; la celebre scala elicoidale opera di Borromini collega i piani dell’attuale museo dove al piano nobile si estende il famoso affresco realizzato tra la fine del 1632 e il 1639 da Pietro da Cortona, il “Trionfo della Divina Provvidenza”. 400 metri quadri di soffitto con un vortice di figure , elementi naturali e architettonici che coinvolge lo spettatore in una straordinaria avventura visiva ed emozionale. Il tema fu elaborato dal poeta di corte Francesco Bracciolini da Pistoia sotto il pontificato di Urbano VIII, e tendeva ad esaltare il Papa, la sua famiglia e la Chiesa.

Nelle prime sale ci da’ il benvenuto un “Nudo femminile di schiena” di Pierre Subleyras (1740 cca); non ci è dato sapere il nome del soggetto, né possiamo riconoscerlo o intuirlo, come spesso accadeva dagli abiti, dagli orpelli, dai simboli o dalle iconografie; l’identità è un mistero ma la presenza di questa donna, nella completa nudità del corpo, si fa sentire ed anticipa di un secolo l’imbarazzo che un altro francese, il pittore Eduard Manet, provocherà con più scalpore con il ritratto di Olympia.

Nel salone dedicato al Caravaggio sono conservate tre opere fondamentali del grande artista: Giuditta taglia la testa a Oloferne, Narciso e San Francesco. La prima, 1600 cca, raffigura l’uccisione del generale assiro Oloferne per mano di Giuditta, così come narrata nell’Antico Testamento tra i testi Deuterocanonici (Giuditta, 13,9-10). Per chi non conoscesse la storia, Giuditta è una giovane vedova ebrea che vive a Betulia, città assaltata dalle truppe degli Assiri, guidati da Oloferne. Per salvare il proprio paese Giuditta decide con coraggio di sedurre l’uomo per poi ucciderlo in un momento di debolezza, mentre ubriaco si addormenta, decapitandolo. Nel dipinto Caravaggio descrive perfettamente i tratti che animano l’eroina, stessa enfasi che spinge il pennello a disegnare la paura negli occhi di Oloferne. Sullo sfondo della scena un drappo di un rosso fiammante accentua la teatralità del gesto, amplifica il sensazionalismo di un attacco a sorpresa, oggetto che Caravaggio userà spesso in altre sue opere.

Giuditta e Oloferne, Caravaggio 1600 cca

Identica scena vista dalla mano di Francesco Furini (Giuditta e Oloferne 1630-1635), con l’aggiunta di dettagli ambigui e sensuali, incorniciati sotto una tenda in piena notte, come la gamba nuda di Giuditta e il piede che indica in basso i sandali slacciati, come recita il testo biblico: “i suoi sandali rapirono gli occhi di Oloferne” e con queste armi il conquistatore fu conquistato.

Il secondo piano del palazzo ospita dal 2011 alcune opere del frivolo ‘700 , come “La piccola giardiniera” di Francois Boucher e “Fanciulla che esce dal letto” di Jean Frédéric Schall.



Madeleine, Via Monte Santo, 64

Madeleine è un bistrot in stile belle époque sito nel quartiere Prati di Roma; a pronunciarlo viene subito in mente quel dolce francese assaporato da Proust che lo riportò a memorie involontarie. Ma non solo madeleine, il locale accoglie gli ospiti dalla prima colazione alla cena, si comincia con un pain au chocolat, crostate, Saint Honorè, macarons allo zafferano, cassis e pistacchio, tarte citron meringuée, millefoglie con chantilly e frutti di bosco, e si passa all’arte della mixology con un cinquieme arrondissement fatto di gin, sambuco, lime, simple syrup e vino rosso, per concludere con un rollè di coniglio farcito, funghi, parmigiano e puntarelle. 
Alle pareti non potevano mancare i ritratti del grande scrittore che li ha ispirati, Proust per l’appunto, e una collezione di teiere che farebbero impazzire Csaba dalla Zorza. Al piano inferiore carta da parati in stile chinoiserie, e le collezioni di farfalle, utili come scusa per invitare a cena una gentil dama. 

Madeleine, Roma



PACIFICO Ristorante

A Palazzo Dama, uno degli hotel 5 stelle della capitale, ha aperto il secondo “Pacifico”, ristorante con cucina peruviana-nikkei, dopo il successo del primo spazio milanese. 
Jaime Pesaque, Corporate Chef di PACIFICO, è considerato tra i migliori chef Peruviani al Mondo, ed è l’ideatore del ricco e prelibato menu definito “la massima espressione della cucina Nikkei in Italia”, dominato da ceviche, tiradito rivisitati, tacos e anticuchos, crudi italo-giapponesi e una ampia selezione di Dim Sum accompagnati da salse peruviane.

Dell’oceano, come elemento di unione tra i paesi, ha preso il colore blu intenso dei drappeggi e delle poltrone; i grandi chandelier illuminano le sale con una luce perfetta per una cena tête-à-tête, soffusa e calda, così dev’essere; i tavolini in vetro laccato, i dettagli in ottone, maestose palme e l’affaccio alla piscina circondata da un giardino fruttato, conferiscono al locale un’aria elegante ed esotica.
Fino a tarda sera, per gli animali notturni, il bar di Palazzo Dama diventa Pisco Bar, dove poter gustare l’omonimo cocktail a passi di danza.




Hotel Lord Byron, via Giuseppe De Notaris, 5


Antica dimora patrizia nell’elegante quartiere Parioli, l’Hotel 5 stelle Lord Byron è il luogo più esclusivo e riservato dove poter alloggiare durante il vostro soggiorno nella capitale. 

Vicino alla splendida Villa Borghese e a pochi minuti da Piazza del Popolo, questa storica villa in stile Art Deco’ offre il servizio impeccabile e discreto di una struttura alberghiera e l’accoglienza calda e premurosa di una casa privata. 

Qui un tempo alloggiavano gli illustri personaggi dell’aristocrazia, oggi, in gran segreto, si riuniscono nelle sale del ristorante politici, attori e il jet set del cinema italiano e internazionale. 


Suite, lounge, spazi comuni, sono legati da un comune denominatore: la donna. Deliziosi ritratti femminili accompagnano le sale del Lord Byron in una marcia che è un inno alla donna. Sono donne in abiti dalla fattezza elegante e ricercata, con leziosi cappellini ed abiti anni ’30; passano tutte le età della vita, non ci è dato sapere la loro identità, ma sappiamo che tra queste si cela il volto della proprietaria, che di tanto in tanto si aggira tra le mura della villa, in incognita. 


La Panoramic Suite offre una meravigliosa vista sul parco di Villa Borghese; è arredata in stile Art Deco’ inizi ‘900 con pregiati mobili in mogano e palissandro, bagni in marmo, un set di cortesia completo per corpo e capelli di Etro, tessuti pregiati per la biancheria da letto ed è illuminata a giorno. Un ricco portafrutta in vetro vi accoglie nella camera, strabordante come una scintillante natura morta caravaggesca. 

Jerry Thomas, speakeasy

Una porta in legno scura vi aspetta segretamente per essere aperta, per poterlo fare avrete bisogno di una password che troverete sul sito del locale (nascosta ovviamente), varcata la soglia, dopo averla pronunciata sottovoce, vi attendono gli anni ’30 in pieno Proibizionismo, quando l’alcool viene messo al bando. Qui esiste una sola regola: bere bene. Il Jerry Thomas è infatti il primo “speakeasy” italiano che rientra nella classifica dei “50 World Best Bar”; prende il nome dal più grande barista statunitense che, grazie al suo spirito creativo, è stato soprannominato “il padre dell’arte di miscelare i cocktail”.
Mixology è la laurea dei componenti di questo “secret bar”, un’oasi di pace ed estasi dove poter chiedere lo scenico “Blue Blazer”, un preparato dello storico Professore a base di whisky scozzese e acqua bollente, l’icona dei drink, il re assoluto, un arcobaleno infuocato che passa da un boccale all’altro cinque volte per essere ben mescolato, una perfetta dose di esercizio e spettacolarizzazione. 

Jerry Thomas non è un semplice locale, è un’esperienza da vivere, si viene accolti con un mini calice di champagne con due gocce di bitter al bergamotto e ci si sente subito coccolati; non è un caso trovare al bancone chef stellati che si rifocillano con un cocktail Martinez e fedeli compañeros che tornano per “il solito”. La clientela è internazionale, conversa a bassavoce; il personale è preparato e parla cinque lingue, consiglio vivamente una serata al bancone per chi è interessato al magico mondo della mixology; a degustare un piatto senza sapere cosa si sta mangiando si gode solo a metà.

La luce è soffusa e accompagnata da quella calda delle candele; alle pareti rosse, i ritratti dei più grandi gangster della storia; il famoso “Vermouth del Professore” si deve proprio ai fondatori del locale, il primo prodotto di una lunga serie, frutto di un laboratorio creativo tra il marchio e le distillerie Quaglia. Jerry Thomas è il posto ideale per ribaltare le sorti di una serata! 



Foto e testo @ Miriam De Nicolo’

Boston: signora liberal d’America

Vivacità intellettuale, capacità di accogliere e grande senso di inclusività: Boston trae fascino e ricchezza proprio dal suo essere eterogenea. Suona strano, in tempi di nazionalismo dilagante, e ancora di più negli Stati Uniti d’epoca trumpiana. 

Eppure questa è l’aria sottile che si respira in città, eleganza europea con allure decisamente internazionale. E soprattutto costante anelito alla libertà. 
Da sempre, perché nei suoi dintorni cominciò la grande avventura del Nuovo Mondo e quest’anno si festeggiano i 400 anni dallo sbarco dei Padri Pellegrini nella “Nuova Inghilterra”. Più di un secolo dopo nel porto di una giovane Boston, il blitz libertario dei coloni del tea party diede il via alla Guerra d’Indipendenza. 
Un vento di libertà che non ha mai smesso di soffiare e che anche oggi spazza i viali dell’Emerald Necklace, la stupenda collana verde di parchi che sembra adornare la città come il collo di una signora bon ton e che d’autunno assume colori vibranti dall’oro al rosso. E’ il capolavoro di Frederick Law Olmstead, architetto del paesaggio e grande demiurgo di Central Park a New York, che a Brookline, sulla collana vegetale che aveva immaginato in nuce più di un secolo fa, viveva a Fairstead, bella casa di legno; oggi si può visitare, fermarsi nel giardino ombroso, fare un pic nic sognando eleganti merende in stile New England.

Di sicuro amava la libertà anche Thomas Menino, indimenticabile sindaco di Boston di origini campane, fermato solo dalla malattia nel 2014 dopo vent’anni ininterrotti di mandato; aprì in Comune l’Office of Refugee and Immigrants apposta per assistere i nuovi arrivati a Boston. Uno spirito democratico condiviso dalla comunità, che non teme il libero pensiero della gente e la loro diversità, anzi; grazie a grassroots political networks, reti politiche di base, chi è nuovo è aiutato a indirizzarsi verso un esercizio del voto libero e consapevole. Non sorprende dunque che ogni anno si festeggino i cittadini del futuro nell’Immigrants’ Day alla State House, sede dello Stato del Massachusetts. D’altro canto, quando si chiacchiera con molti bostoniani, così istintivamente cortesi, si scopre che la loro famiglia viene dall’Italia, dalla Grecia, dalla Polonia, dal Brasile, dall’Irlanda, insomma da altrove.


I bostoniani erano gente di ampie vedute già nell’800, quando Beacon Hill, il cuore della città, era un quartiere di liberi pensatori e femministe ante litteram. Come Louise May Alcott, che ben espresse la sua visione dei diritti di genere in “Piccole Donne” e che qui visse, prima di trasferirsi con la famiglia in una comunità agricola chiamata Utopian Fruitland, una sorta di congregazione autonoma a forti contenuti spirituali con una controcultura sorprendentemente simile a quella hippie.
In linea con lo spirito liberal dei suoi abitanti, nello stesso periodo a Beacon Hill vennero aperte la prima chiesa afro-americana degli Usa e la prima scuola per neri, l’Abiel Smith School, che ancora adesso si possono visitare. 

Oggi il quartiere è rimasto intatto: le vie strette hanno il selciato di mattoni, i lampioni a gas, le case rosse in stile federale e le vetrate che, a causa di un eccesso di manganese, diventano rossastre al sole. E soprattutto quell’atmosfera da vecchia Inghilterra, come in un romanzo di Conan Doyle. 
Oggi però la via principale, Charles Street, è il paradiso dello shopping di tendenza, quello colto che va oltre le griffe. Si fa ad esempio al Salon, un po’ coffee shop, un po’ negozio di interior design, un po’ galleria d’arte moderna che ospita interessanti esposizioni di vetri artistici. Ma soprattutto questo è il regno degli antiquari, come Twentieth Century Limited, uno dei migliori indirizzi degli Stati Uniti per la bigiotteria d’antan, dove passare ore a scegliere fra pezzi di Miriam Haskell e Trifari, fra oggettidecò in bachelite e magnifici gemelli da polsino. Si va da Bruce Cherner invece per la posateria in argento con decorazioni di grande originalità, mentre l’indirizzo di riferimento per fini oggetti di porcellana giapponese e rare pitture buddhiste su seta è quello di Judith Dowling. A Beacon Hill si cammina con ritmo slow, buttando un occhio qua e là, nella boutique di Millicent Cutler, Oumillie, che vende confortevoli capi femminili, ma anche arredo casa, cucina, ufficio o da Fastachi dove, fra montagne di invitante frutta secca, si scopre che nel Massachusetts si produce ottimo cioccolato.

 Deviando per le strade laterali, si comprendere che l’ex quartiere di anarchici e intellettuali oggi ospita le residenze della happy few, fra bellissimi portoni che durante Halloween e Natale fanno a gara per le decorazioni, giardinetti pubblici colmi di giochi per i bimbi, lavanderie eco. E soprattutto la spesa da Savernor’s, minimarket per gourmet un tempo frequentato dai Kennedy e dai Rockefellers, con ogni ben di Dio, dallo speck altoatesino all’alligatore sottovuoto, dalla verdura bio di piccoli produttori locali alla finocchiona toscana, il tutto raccontato con entusiasmo e competenza da Oliver, quarta generazione di pizzicagnoli d’alto bordo. Se la stagione lo consente, viene quasi la tentazione di farsi fare un panino da mangiare poco più avanti, al Public Garden, guardando le paperette (a cui è dedicata un’iconica statua) che nuotano nel laghetto, le storiche barche a forma di cigno, il ponte sospeso più piccolo (e romantico) del mondo, le truppe d’assalto di scoiattoli interessati al cibo. Magari dalla panchina dove Robin Williams girò un famoso monologo del film Will Hunting, genio ribelle.

Boston, di animo irrimediabilmente intellettuale da sempre, ha biblioteche imperdibili; come l’ultima, dedicata al “suo” Presidente, la John F. Kennedy Presidential Library disegnata dal guru tardo-modernista Ieoh Ming Pei, marmo candido e vetrate ardite da cui si ammira la baia; e la prima, la Boston Public Library con le sue sale rinascimentali e i soffitti dipinti da John Singer Sargent che è stata la più antica biblioteca degli Stati Uniti e la prima a dare libri a prestito. Nel pomeriggio, in una sala affacciata su una corte in stile italiano, si celebra il rito del tè apparecchiato con ricercatezza, fra porcellane e posate d’argento, una ricca selezione di miscele, dolci e canapè di alta pasticceria; e alla fine chi desidera un attimo di magìa, può farsi leggere il futuro nelle foglie di tè.

Se il centro di Boston ha lo charme e anche un po’ di spleen per un’Europa lasciata ma mai dimenticata, altrove la città esprime quell’impulso in avanti che da sempre ha fatto potente l’America. Un’ambivalenza con una linea di demarcazione, il fiume Charles.

Sull’altra sponda, infatti, attraversato il Longfellow Bridge con la T, come è amichevolmente chiamata la metro più antica d’America di fine ottocento, si apre un altro mondo, Cambridge, il comune della greater Boston con le due migliori università al mondo secondo il QS World University Ranking, Harvard e il Massachusetts Institute of Technology (MIT). 
Anche la “People’s Republic of Cambridge” come viene chiamato questo microcosmo illuminato, ha lentezze da vecchio mondo accanto a accelerazioni da fisica delle particelle. E’ il luogo della nuova immigrazione, non quella dettata dalla necessità dell’800 e del secondo dopoguerra, ma quella accademica. Dove le humanities di Harvard e le technologies del MIT creano un universo eccitante in cui si muove una popolazione di studenti e insegnanti, che qui trovano la risposta alla loro sete di conoscenza. Come Franco Mormando, che dopo tanti anni a New York vive a Cambridge e insegna italiano al dipartimento di Lingue e Letterature Romanze del Boston College: «Il boom di Boston negli ultimi anni va di pari passo alla crescita delle università (36 nell’area metropolitana ndr). La ricerca scientifica ha portato grossi capitali e molta gente nuova», racconta. «Da qui l’interesse delle aziende e la costante ricerca di personale qualificato e che abbia un livello culturale alto. Ecco perché le humanities continuano a richiamare studenti». Sbucare dalla metro in Harvard Square, fare un breve giro del campus guidati dagli studenti del Trademark Tour, esplorare le strade di case vittoriane che un tempo furono residenze di professori, è come respirare direttamente una vampata d’aria democratica e liberal, quella che portò Nixon a definire Harvard il “Cremlino sul Charles”.
L’arteria principale di Cambridge, la Massachusetts Avenue, è un susseguirsi di pub come il Bartley’s Burger Cottage con piatti ad orientamento politico ancor prima che gastronomico (volete un Brexit burger o un Trump Tower?), di negozi di abiti vintage, un calzolaio old style che fa ciabattine e cinture a mano, quell’autentico antro per ghiottoni in formato drogheria che è la storica Leavitt & Pierce dove comprare tè rari; e scoperte da non perdere, come il Carpenter Center for the Visual Arts, unico edificio progettato negli States da Le Corbusier. 
Poco più di 5 km separano il mondo condito di secolari tradizioni di Harvard da quello contrapposto del MIT, dove fare quattro passi nel futuro. Alcune delle scoperte nate qui? Internet. L’email. Il radar. Il genoma umano. I robot. La strumentazione delle missioni Apollo.

Chi immagina questo tempio mondiale della scienza come una serie di laboratori asettici sbaglia. Visitando il MIT si scopre che matematica, fisica, informatica, neuroscienze sono bellezza, creatività, interconnessione. Basta mettere piede al MIT List Visual Arts Center, uno splendido spazio che diventa laboratorio creativo affinché gli artisti, anche quelli giovani e in crescita, sperimentino. Opere spesso provocatorie, in cui esiste sempre un nesso fra l’atto creativo e la scienza nella concezione, nella realizzazione, nella deformazione della realtà che diventano esposizioni temporanee motivo di incontro, studio, scambio di idee. Quelle dei grandi maestri entrano a far parte della Public Art, la collezione di oltre 70 opere che rende gli edifici e i prati del campus – insieme alla grande ricerca scientifica che vi si svolge – un luogo superlativo. Come lo Stata Center, l’incredibile edificio a torri inclinate e angoli aggettanti di Frank Gehry che ha sostituito un mito, il Building 20, teatro di grandi scoperte. Come lo straordinario coloratissimo pavimento concettuale di Sol LeWitt e la vela di Calder. Come l’ondulata Baker House, la casa dello studente di Alvar Aalto dal cui tetto per tradizione a fine corso si getta un pianoforte. Come la commuovente MIT Chapel cilindrica di Eero Saarinen con i riflessi dell’acqua che giocano sulle pareti. Un’alternanza di opere in esterno e in interno che compongono una collezione straordinaria. 
Al MIT la creatività non è solo un bel contorno, ma il cuore stesso della ricerca: basta entrare al Media Lab, nel Lifelong Kindergarten, dove si studia l’apprendimento creativo attraverso il gioco. Il laboratorio sembra un’immensa stanza dei giochi perché i ricercatori sperimentano praticamente ciò che poi viene tradotto in bit. Qui lavora con entusiasmo Carmelo Presicce, ingegnere informatico di 36 anni e da quasi cinque ricercatore e sviluppatore di Scratch, gioco online con 47 milioni di giocatori nel mondo: «a Bologna sviluppavo app e insegnavo agli adulti, finché un bimbo di sei anni mi ha fatto conoscere Scratch, ambiente di programmazione gratuito e interattivo per bambini dove si crea l’animazione e la storia del personaggio aggiungendo situazioni, come fossero mattoncini Lego. Ne sono stato conquistato». Da lì a fondare un “coder dojo”, un club per bambini di programmazione di Scratch, conoscere l’inventore del gioco, Mitch Resnick, e essere chiamato a far parte del suo team a MIT è stato un susseguirsi di possibilità che si sono avverate.

Sembra essere nella natura di Boston: un luogo dove ancora adesso si avverano le possibilità per molti. 

Certo bisogna volerlo fortemente. Essere animati da passione e/o determinazione. Quest’ultima non manca di sicuro a Julia Oliveri Orioles, studentessa italo-giapponese  alla Questrom School of Business della Boston University: «L’ambiente è molto coinvolgente e internazionale», dice. «Il fatto di avere io stessa doppia nazionalità mi ha aiutato a inserirmi e in questi quattro anni mi gioco la mia occasione per il futuro: il mio momento è adesso». Futuro dove? Negli Stati Uniti, of course!

Sono in tanti a pensare come Julia che questa sia ancora terra di opportunità: in 40 anni i sudamericani sono aumentati del 75%, gli asiatici (vietnamiti, cambogiani, ecc) dell’85%. E soprattutto i cinesi, che vantano un giovane e avvenente membro al City Council, Michelle Wu, e una ottocentesca Chinatown con tanto di Arco dell’Amicizia in stile orientale. Anch’esso divide (o connette) il passato e il futuro, gli stretti vicoli di negozietti che espongono anatre affumicate, radici della medicina tradizionale e noodles, dalla Rose Kennedy Greenway, un bellissimo nastro verde di oltre un miglio, con orti, fontane, piazze, spazi fioriti e opere d’arte che attraversa il Financial District lungo il fronte del porto. 
Merito di un cinese è anche un vanto del Theatre District, il Boch Center Wang Theatre, il teatro e cinema più grande del mondo quando fu costruito nel 1925. In uno stile barocco così eccessivo da essere affascinante, fu music hall negli anni ’60 e venne riportato agli antichi fasti da An Wang di Shangai, mecenate divenuto a Boston un pioniere nel campo dei computer e degli elaboratori. Il palcoscenico è così grande da ospitare non solo balletti classici ma musical colossali e i 3500 posti consentono concerti di grande richiamo come quelli di Lady Gaga, dei Rolling Stones, dei Queen, di Elton John, artisti di cui si conservano memorabilia in una sala del foyer
Se invece si preferisce una musica più intellettuale e intima in un ambiente raccolto, la città ha moltissimi club, come Beehive, dove farsi una dozzina di ostriche del New England ascoltando le band di jazz, reggae, soul; o il Wally’s Café, piccolissimo e storico, che offre ottimi cocktail e jam sessionininterrottamente 365 giorni all’anno.

Sì perché Boston ha anche un animo musicale. Lo conferma Matteo Casini, insegnante di storia del Rinascimento alla University of Massachusetts, nonché bluesman di talento che in città suona con diversi gruppi: «Per le mie ricerche è importante poter consultare il grande patrimonio librario di Harvard. Qui inoltre la musica, l’altra mia grande passione oltre alla storia, è radicata nel vivere quotidiano delle persone e sovente i musicisti si ritrovano per improvvisate jam session».  
La musica a Boston è davvero alla portata di tutti: tanto che la School of Honk è un meeting domenicale frequentatissimo, dove la gente si trova e suona insieme. Anche chi non è capace, tanto per provare e divertirsi. Magari steccando le note, ma in perfetto accordo con il genius loci della città.

Testo e foto di Elena Bianco

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Napoli tra cultura e musei

COSA VEDERE A NAPOLI

Se avete in programma un viaggio all’insegna della cultura e del buon cibo, Napoli è senz’altro la meta che fa per voi; dopo un primo tour gastronomico di cui consigliamo le tappe, e successivamente alla visita del Museo di Capodimonte, le destinazioni da non perdere sono queste e ve le raccontiamo con il cuore:

Museo Cappella San Severo

Incarnazione napoletana del dottor Faust, il Principe Raimondo di Sangro è certamente da annoverare come figlio della Napoli misteriosa. Gran Maestro massone, scrittore, alchemico, inventore, studioso devoto e curioso, la figura di Raimondo di Sangro è aleggiata da leggende fomentate da egli stesso.
Personalità eccentrica e intellettuale illuminista, il principe si dedica alle “macchine anatomiche”, testimonianza custodita all’interno della cappella di San Severo: due scheletri (un uomo ed una donna) che riproducono nel dettaglio il sistema arterovenoso, realizzato a metà settecento da Giuseppe Salerno, medico palermitano. Il principe avrebbe ottenuto la metalizzazione dei vasi sanguigni grazie all’iniezione di mercurio, trovata diabolica che lascia voci di una presunta attuazione quando i due corpi erano ancora in vita. Nella realtà, la ricostruzione esemplare si deve all’utilizzo della cera d’api e dei coloranti. 

Macchine anatomiche, Cappella San Severo

Star della Cappella di San Severo, il “Cristo velato” di Giuseppe Sanmartino, opera in marmo datata 1753 dietro commissione del Principe Raimondo di Sangro, che mette lo zampino sull’ennesima leggenda intorno al capolavoro scultoreo. Seguito dalla fama di noto alchimista, il principe avrebbe insegnato allo scultore la calcificazione del tessuto in cristalli di marmo, si credette quindi l’incredibile trasparenza del sudario fosse risultato di un procedimento alchemico di marmorizzazione; studi successivi hanno invece confermato che l’opera è stata scolpita da un unico blocco di marmo. L’illusione di quella leggerezza e dell’impalpabilità del tessuto, fece innamorare Antonio Canova che dichiarò:
Sarei disposto a dare dieci anni della mia vita pur di esser l’autore di questa simile meraviglia”.

Napoli, Cappella Sansevero, Cristo Velato




Palazzo Reale di Napoli

Dimora della dinastia borbonica dal 1734 al 1861, il Palazzo Reale di Napoli è simbolo della magnificenza e della bellezza di un patrimonio italiano ineguagliabile. Ubicato sulla bella Piazza del Plebiscito, racchiude al suo interno uno scalone d’onore definito da Montesquieu come il più bello d’Europa.

Lo scalone monumentale fu progettato dall’architetto Gaetano Genovese nel corso della ristrutturazione del palazzo dopo l’incendio del 1837, e compiuto da Francesco Gavaudan nel 1858. Conserva l’impianto della scala antica in piperno, costruita da Francesco Antonio Picchiatti al tempo del viceré conte di Onate tra il 1651 e il 1666.

Le pareti sono rivestite da marmi rosati: portovenere, lumachino di Trapani, mondragone, rosso di Vitulano, breccia rosata di Sicilia, su una base di breccia del Gargano. Ad essi si alternano bassorilievi di marmo di Carrara, con ornati e figure: a destra “La vittoria tra il Genio della fama e il Valore”, di Salvatore Irdi; a sinistra “La gloria tra i simboli della Giustizia, della Guerra, della Scienza, dell’Arte e dell’Industria”, di Francesco Liberti.
Ai lati si aprono quattro nicchie con sculture monumentali di gesso: la Fortezza di Antonio Calì e la Giustizia di Gennaro Calì; la Clemenza di Tito Angelini e la Prudenza di Tommaso Scolari. La volta a padiglione è ornata di stucchi bianchi su fondo bianco-grigio, con stemmi del regno di Napoli e della Sicilia.

La Prima Anticamera del Palazzo è dominata dal soffitto barocco, le porte sono dei grandi quadri decorati, dipinti a tempera su fondo oro e risalgono al 1774; la Sala del Trono, dallo stile impero e dall’arredo napoleonico, presenta una seduta imperiosa destinata all’autorità e risale al secolo XVIII, l’aquila che vi poggia sopra è di epoca sabauda. 


Interessante e bizzarra la Retrostanza con mobili napoletani ottocenteschi, in stile neobarocco dove protagonista è il leggio rotante della biblioteca della regina Maria Carolina (1791), un macchinario curioso, prototipo delle biblioteche monastiche, che permette di consultare contemporaneamente più volumi posti sui piani dei pensili mediante una manovella.

Realizzato in occasione delle nozze tra Ferdinando I e Maria Carolina d’Asburgo-Lorena, il vellutatissimo “teatrino di corte”, dove impereggia l’oro del palco e degli stucchi e il rosso porpora della sala.

Caffè Gambrinus

E’ membro dell’Associazione Culturale Locali Storici d’Italia, le “sciantose” si ritrovavano prima di un concerto ai suoi tavolini a sorseggiare lo storico caffè, la “sempre a dieta” Principessa Sissi ordinava il delicato gelato alla violetta, la curiosa nobiltà napoletana ne delineava i contorni quale salotto letterario, e grandi artisti e scrittori quali Wilde, Sartre e D’Annunzio si lasciarono ispirare dalla bellezza dirimpetto del Palazzo Reale e di Piazza Plebiscito: è il Gran Caffe Gambrinus di Napoli. Elegante cafè di fine 800, il Gambrinus vi accoglie con una meravigliosa poesia del marchese Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio[2] (brevemente Antonio de Curtis), conosciuto come il grande attore comico Toto’:

A CUNZEGNA 

‘A sera quanno ‘o sole 
se nne trase 
e dà ‘a cunzegna a luna
p’ ‘a nuttata,
Ile dice dinto ‘a recchia 
“I’ vaco ‘a casa:
t’arraccumanno
tutt’ ‘e nnamurate”.




Caffè Gambrinus




Galleria Borbonica

Tra tutti i percorsi della Napoli Sotterranea, la più completa è certamente quella della “Galleria Borbonica” . Del personale preparato e membro dell’Associazione di volontari, ( io sono stata accompagnata al gruppo capeggiato da Gianluca Lamon) vi condurrà sotto il livello della città fino a 40 metri di profondità, portate con voi un golfino anche in estate perchè la temperatura scende ed è piuttosto umido; il tunnel scavato a mano con scalpello, picconi e martelli, venne realizzato nel 1853 dietro direttive del re Ferdinando II di Borbone, allo scopo di creare un rifugio sicuro in caso di pericolo durante i moti rivoluzionari del 1848. Durante la seconda guerra mondiale le ex cisterne vennero usate come ricovero bellico dei cittadini, che si rifugiavano tra queste vie di pietra sotterranea durante i bombardamenti tedeschi. Oggi è possibile vedere i vari ritrovamenti storici tra cui pitali, vasini, carrozzine, giochi e le prime caffettiere, perchè il vero napoletano, per alleviare i momenti di grave difficoltà e di ansia, non poteva rinunciare al rito del caffè, come se la magica azione propiziatoria fosse amuleto contro le disgrazie, panacea per tutti i mali, ritrovo conviviale e l’abbraccio fraterno di chi vive la stessa miseria. Ma era un caffè anomalo, fatto di cicoria e ceci, che del caffè ricordava solo il colore.

Dopo la guerra, la galleria divenne Deposito Giudiziale Comunale, pezzi di taxi e di moto sequestrate, formano uno strano puzzle, mezzo di trasporto del nuovo lavoro inventato dal brillante partenopeo che non se ne sta con le mani in mano: il trasportatore del ghiaccio. Un piccolo carretto legato a un motorino con sellino, è il mezzo dell’ingegno napoletano.

Potete scegliere il tipo di percorso, da standard ad avventura, vale davvero la pena addentrarsi nel buio delle grotte di pietra che vi obbligheranno al passaggio raso muro, muniti solo di una torcia e tanto coraggio, ma sempre in compagnia della vostra guida turistica! 

Proprio a Napoli, durante la pulizia della grotta e delle cisterne, una scritta sui muri portava un nome che apparteneva ad un anziano signore napoletano, chiamato a ripercorrere quella discesa dopo 70 anni. Raccontano gli uomini che lo hanno accompagnato, che l’uomo cercasse verso l’alto la sua scritta, dimenticando la sua statura di bambino, e che fermò lo sguardo verso il ricordo di quegli oggetti rinvenuti, con lacrime di dolore agli occhi. 

Il percorso della Galleria Borbonica non è solo un passaggio nei meandri della storia, ma è un percorso durissimo verso la profondità della propria coscienza. 

Caffè Libreria Berisio 


Dovessi immaginare una via magnetica, magica e in cui mi piacerebbe passeggiare notte e dì, avrebbe il 90% librerie e il 10% pasticcerie. A Napoli esiste, ma ahimè ognuno di questi negozi ha chiuso, fallito, scomparso nella distruzione dell’intelletto, nell’oscurità di un paese che evidentemente ama la cultura, che si porta il timbro (timbri personalizzati, scopri di più) di Luciano De Crescenzo, di Antonio De Curtis e dei grandi intellettuali napoletani, ma che i tempi hanno reso bui, facendoli fallire. Una sola ha resistito, trasformandosi poi in un luogo di tendenza, un locale dove poter gustare ottimi drink, con il nobile obiettivo di vendere anche pezzi unici, libri vintage, piccole chicche, sfogliandole tra una chiacchiera con gli amici e l’altra. Affascinante ambientazione, una predominanza di rossi, di luci da speak easy, scaffalature che toccano il soffitto, pianoforti a coda illuminati da lampade d’antan, un luogo unico dove fare un aperitivo prima di cena, passeggiando poi lungo le vetrine serrate, con le insegne arrugginite ma degne ancora della loro presenza, e finire sotto la statua di Dante che vigila, forse un poco rattristato.

Mercato di Pugliano, Ercolano

Se siete delle fashion addicted e amate il vintage, la ragione che vi porterà in questo luogo ogni week end a voi disponibile, è il mercato di Pugliano! Meta di stylist che arrivano da ogni parte del mondo e luogo di culto per i costumisti di cinema e tv, il Mercato di Pugliano offre costumi d’epoca, vintage firmato, denim anni ’80, una selezione vastissima di pellicceria usata e ricercata, borse in coccodrillo anni ’40 a prezzi accessibilissimi. Verrete chiamati a gran voce dai commercianti del posto, che un tempo usavano vendere la propria merce su delle bancarelle, mentre ora la stipano in piccoli negozi dentro cui dovrete rovistare, pazienza alla mano, ma ne resterete più che soddisfatti perché l’affare, se sapete trattare, è dietro l’angolo!
Un consiglio: partite da casa con una valigia vuota. Se intendi visitare Napoli potrebbero esserti utili gli orari della Circumvesuviana.



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LA GUIDA COMPLETA SU NAPOLI

(testo e foto @Miriam De Nicolo’)

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Consigli di viaggio dagli influencer: Francesco Costagliola

Con Instagram è nato un nuovo modo di viaggiare, soprattutto per gli influencer. Ci ospitano in alberghi favolosi nelle città più belle, facciamo viaggi stimolanti e li condividiamo con tutti i nostri follower. Una delle mie città preferite è New York. La sua magia e l’energia, del resto la grande mela non dorme mai ed io con lei. Grattacieli, street food, shopping, storia, tutto in un’unica città talmente grande da restar senza fiato. Arrivare in un luogo con tutto questo carattere mi permette di coltivare anche un’altra mia passione: il vintage. Capi ricercati in particolar modo quelli militari che raccontano un passato dal fascino senza tempo. Daves New York ad esempio, è il mio negozio vintage preferito.

A volte però, viaggiare significa anche rilassarsi. Se penso alla calma ed alla pace non posso che  citare Panarea. Niente auto, solo natura e aperitivi su mare come all’Hotel Raya. Un angolo di paradiso a pochi passi da noi. Con il mare però il ricordo va anche alla fantastica Formentera. Un’acqua da cartolina e delle spiaggie incantevoli. Qui il glamour incontra la natura e la sposa benissimo. In ultima ma non ultima c’è Aix En Provence. Tutta l’eleganza della Provenza racchiusa in un’unica cittadina. Negozietti vintage, ristoranti dal sapore retró, stradine piene di storia. Se quando viaggiate non riuscite a separarvi dalla pasta, proprio ad Aix vi consiglio assolutamente Pietro e co.


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Style guide: la bassa Maremma e lo stile buttero

“Ti amo Maremma fin dove al mar ti sposi e ti vesti di tramonti”. è il titolo di un recente libro dell’autore Andrea De Maria che perfettamente descrive le sensazioni che si provano vivendo nella zona litorale che si estende dalla bassa Toscana all’alto Lazio.

Sebbene il ruggente ventennio Settanta-Ottanta che vide questo fortunato lembo di terre gremito di vip e royal sia ormai un lontano ricordo, la bassa Maremma punta ora sulle attività outdoor. A chi non piacerebbe immergersi per scoprire i ricchi fondali del Mar Tirreno?

A Porto Ercole è possibile da Argentario Divers, che compie grazie a un team preparatissimo immersioni nel parco marino dell’Arcipelago Toscano e lungo il promontorio dell’Argentario. Se la vostra passione è lo sport acquatico consigliamo La Family on The Way (instagram: lafamilyontheway), un’itinerante scuola per chi ama Windsurf, Kitesurf e Standuppaddle. Potete trovare la Family in estate nella baia di Talamone.

E come vestirsi per le cene mozzafiato dopo aver ammirato gli ammalianti tramonti maremmani (Il Ristorante il Cantuccio di Orbetello è il posto ideale per gustare dell’ottima carne)? Un must è la giacca del marchio Capalbio: fit maschile, perfettamente bilanciata tra la tradizione maremmana e l’heritage sartoriale del miglior made in Italy.

Da indossare sopra al pullover ruggine di Brunello Cucinelli.  Per il bottom  cintura Wrangler con fibbia argentata insieme ai chinos di Fendi tonalità cammello. Ai piedi, per dare quel tocco contemporary al look, sneakers bianche Maison Margiela. Dopo la cena, concedeteci un po’ di romanticismo, vi sembrerà di vivere in un dipinto macchiaiolo di Fattori. 

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Traveling with style

Viaggiare? A volte è sinonimo di valigie pesanti, destinazioni inarrivabili e scomodità. Preferiamo allora pensare a location più confortevoli e lussuose, non sempre alla portata di tutti. Quello che invece può essere comune obiettivo di noi che spesso prendiamo aereo e treni, per lavoro o per svago, è cercare di viaggiare sentendoci eleganti e cool. Viaggiare con stile è possibile,  noi abbiamo scelto accessori e capi pronti a rendere le vostre trasferte super-glamourous! 

Coach 1941

Un cappotto in shearling con dettagli in pelle, troppo da outdoor? Ricordate che i check sono sempre un trend attualissimo.

Prada

Le Cloudbust Thunder si distinguono per l’inedito effetto tridimensionale della tomaia, ottenuto con iniezioni di gomma nel tessuto tecnico. Questa procedura unica, che trae ispirazione dal mondo dello sport, assicura alla calzatura massima flessibilità e morbidezza. E si può essere stilosi e confortevoli allo stesso tempo!

Salvatore Ferragamo

Borsone in pelle con profili. Se dobbiamo scegliere una weekender bag, che sia essenziale, ma elegantissima.

Bally

E se invece volessimo puntare a qualcosa di più vicino all’escursione? Perfetto lo zaino stile hiking in pelle con dettagli fluo e targhetta.

Filson 

Non può mancare un orologio che ci accompagni nelle nostre avventure. Questa ha Il quadrante verde militare in vetro zaffiro anti-riflesso e anti-graffio. Lancette Super-LumiNova®, cinturino in silicone verde militare con chiusure in acciaio. 

Hermès

Da fan dei foulard non potevo non sceglierne uno a tema, come il  Carré 140 High Flyer in cachemire e seta.

Giorgio Armani Eyewear

Immancabili gli occhiali da sole per un viaggio. Questi per chi ama un tocco di eleganza moderna e un gusto retrò. Il frontale è caratterizzato da due profili in metallo con colori a contrasto, che producono un gioco di spazi e vuoti. 

Burberry Eyewear

Proposta avvolgente dal carattere sportivo con profili in fibra di nylon. Montatura tartaruga chiaro in fibra di nylon con lenti arancio.

In copertina: Total look Fendi. Stiloso, ma con molti dettagli all’insegna della praticità. Giacca in pelle, maglia a collo alto e pantaloni a scacchi. Ci ha conquistati la borsa baguette cross body in nylon rosso.

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10 destinazioni da sogno per l’estate

Fuggire dai ritmi frenetici della città nel periodo estivo è una vera necessità. Due o più giorni di totale relax per ritrovare il piacere della vita all’aria aperta, trascorrere una notte indimenticabile seguita da una romantica colazione in luoghi da sogno e riscoprire i colori vivaci della natura, l’azzurro del mare e paesaggi idilliaci. 

Mandarin Hotel,  Lago di Como

Immerso in un lussureggiante giardino botanico e con una posizione privilegiata sulle rive soleggiate del Lario, il nuovo Mandarin Oriental Lago di Como, è stato oggetto di un attento restyling che ha interessato le 21 camere, 52 suite e due ville private, oltre all’ottocentesca Villa Roccabruna, cuore del resort, e i ristoranti, creando un’atmosfera moderna ed elegante, dallo stile tipicamente italiano e dal sottile fascino orientale. Il CO.MO Bar & Bistrot, con la sua grande terrazza con vista sul lago, è il luogo ideale per un pranzo, una cena o un break in qualsiasi ora della giornata e per assaporare i drink realizzati da esperti mixologist.

Falkensteiner Hotel e spa, Jesolo

Le vibrazioni di Miami ci accolgono presso il nuovissimo quartiere di design di Jesolo dove si colloca il Falkensteiner Hotel & Spa Jesolo, un hotel 5 stelle progettato dall’architetto statunitense Richard Meiercon e  accompagnato dall’interior design di Matteo Thun. È la destinazione ideale per chi desidera fuggire dalla città o trascorrere weekend fuori porta in una spa con vista mare.

Hotel Rosa Alpina, San Cassiano*

La struttura si trova nel cuore delle Dolomiti, la regione, dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, che accoglie i viaggiatori più esigenti in tutte le stagioni con quasi 1.400 chilometri di piste per gli amanti dello sci alpino e tantissime attività all’aria aperta durante l’estate. Le camere e suite dell’hotel hanno uno stile alpino raffinato e contemporaneo, che crea un’atmosfera più cosmopolita che pittoresca. La beauty Spa e la piscina completano le giornate all’aperto tra piste e sentieri.

Britannia Hotel Trondheim, Norvegia*                                                                                                                                            

Costruito nel 1870, il Britannia Hotel inaugura un nuovo capitolo annunciando la sua riapertura, frutto di una ristrutturazione durata tre anni. Le 257 camere e la spa sono state rimodernate seguendo le tendenze del 21esimo secolo, includendo anche sei proposte di ristorazione, una delle quali sarà guidata dallo Chef Cristopher Davidsen, vincitore del Bocuse d’Or, medaglia d’argento.

Bless Hotel, Ibiza*

La parte settentrionale di Ibiza è un paradiso per chi è alla ricerca di tranquillità, di insenature nascoste, di foreste di pini centenari e di villaggi incantevoli. Proprio qui si trova il nuovissimo BLESS Hotel Ibiza, situato sulla baia di Cala Nova a Es Canar. Con le sue 151 camere e le viste straordinarie sul Mar Mediterraneo, l’albergo offre esperienze e servizi unici in un paradiso fatto di angoli nascosti e foreste secolari.

Katikies, Santorini*

Katikies è un complesso di ponti, cottage cubisti e piscine a sfioro ed è considerato il boutique hotel più lussuoso di Santorini. Il suo ristorante  possiede l’ambientazione perfetta per una cena romantica, con soli quattro tavoli a lume di candela su un’intima veranda nascosta sul tetto, affacciata sulla caldera.

Lily of the Valley , La Croix Valmer Francia*

Situato sulla costa di Saint-Tropez, il Lily of the Valley accoglie gli ospiti in un vero e proprio santuario del benessere, aperto tutto l’anno. Con le sue 44 camere e suite e una prestigiosa villa, l’albergo, progettato da Philippe Starck, offre ogni tipo di servizio, dalla spiaggia privata a programmi wellness personalizzati.

Mr C Coconut Grove, Coconut Florida*

Un’oasi di tranquillità nel Sud della Florida, il Mr. C Coconut Grove presenta 100 camere e suite con terrazza privata e un ristorante/bar italiano sul rooftop, il Bellini. L’albergo accoglie gli ospiti con il servizio attento e rappresentativo della famiglia Cipriani.

Nihi Sumba, Sumba Indonesia*

Situato sull’isola di Sumba, a 400 km ad est di Bali, Nihi Sumba è il luogo ideale per praticare surf, pesca sportiva, escursioni attraverso cascate mozzafiato, antichi borghi e sentieri e per scivolare sul fiume Wanukaka con una tavola da stand-up paddling. Gli amanti delle spa troveranno mozzafiato il padiglione per lo Yoga e la Nihi Oka Spa Safari.

The Vines Resort and Spa, Mendoza  Argentina*

Nel cuore dell’importante regione agricola appena a sud di Mendoza, in Argentina, The Vines Resort & Spa è la meta ideale per gli amanti del cibo e del vino e dell’avventura all’aria aperta. Circondato da 600 ettari di vigneti privati, il resort vanta un’elegante architettura moderna e ampie ville, tutte con spazi all’aperto, bagni in pietra locale e viste mozzafiato sulle Ande. Gli ospiti inoltre, possono sperimentare i trattamenti di vinoterapia nel centro termale.

*I resort fanno parte di The Leading Hotel of the World, la collezione che raggruppa le gemme dell’ospitalità indipendente, di lusso, nel mondo.

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Luxury Resort Villa & Palazzo AMINTA Hotel, Beauty & SPA

Domina l’incantevole Golfo delle Isole Borromeo a Stresa, incastonato in un parco dalla vegetazione lussureggiante, Villa & Palazzo AMINTA Hotel, Beauty & SPA è un raffinato resort cinque stelle lusso. Una struttura unica sul Lago Maggiore che vanta di essere annoverata tra i “The Leading Hotels of the World”.   


71 camere tra Deluxe e Suite dotate di ampio balcone o terrazza con vista mozzafiato sul Lago Maggiore e sulle Isole Borromee, presentano stile e decori impreziositi con affreschi, bagni con vasca Jacuzzi e mosaici in marmo. 
Lasciatevi infine trasportare dai due ristoranti di Villa e Palazzo Aminta, sono raffinati templi dedicati alla sana alimentazione e allo studio attento delle materie prime e del loro utilizzo.

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Travel tips: Copenaghen

Copenhagen, la celebre capitale danese, è il place to be per l’estate. Innanzitutto perchè regala un clima mite soleggiato ed è la meta perfetta per chi ama girovagare tra bancarelle di preziosi vinili e sollazzarsi tra una prova di un chiodo mod’s e uno shearling per prepararsi al rigido clima danese invernale.

Tra una passeggiata all’ora del pranzo oppure per un’energica colazione perchè non fermarsi da Ibsen? Questo locale offre una mise en place irripetibile: la colazione è molto accogliente e si ha la possibilità di scegliere tra un tipico brunch danese oppure croissant, skyr o torta. Immancabile per uno spuntino veloce l’hot dog di Dop con fries.

Una visita al mercato delle pulci di Ravnsborggade per tornare a casa dal vostro viaggio estivo con ninnoli e soprammobili ( o perché no, i mobili stessi) unici e very danish. Per il vintage, grande passione di molti millennials, consigliamo gli spazi austeri con grandi vetrate divisi da minimal scaffalature nero pece di Time’s Up Vintage, dove potrete scoprire il best of dalle passate stagioni a prezzi veramente ragionevoli.

Concluderà il tutto la foto di rito (in barba a chi dice che i clichè annoiano) alla recentemente deturpata Sirenetta, ora tornata più meravigliosa che mai nell’area portuale della città. Enjoy!

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L’arte del viaggio: Christian Pizzinini e Antonio Lodovico Scolari

I travel ambassador per l’Italia di Atelier Voyage, fondatori di Pizzinini Scolari Comunicazione, si raccontano a Manintown.

Come è nata l’avventura con Atelier Voyage?

C. Ho conosciuto Gerhard Gerhard Lindermeir e Gabriel D. Doucet Donida di Atlier Voyage presso il Rosa Alpina di San Cassiano sulle Dolomiti. Insieme abbiamo capito che condividiamo molte passioni per i viaggi tailor-made e non solo. I fondatori aperto da pochi mesi il loro atelier di Milano e noi siamo diventati i travel ambassadors per l’Italia.

A. Idem.

Come vedi l’evoluzione del mondo social legato al business travel?

C. Il mondo social legato al viaggio all’estero è già ben delineato.

A. La figura dell’influencer è molto legata alle opportunità. Pochi sono in grado di raccontare i luoghi e gli hotel, ma spesso cadono nell’autopromozione di se stessi.

Tre aggettivi per definirti.

C. Curioso, esteta, intraprendente.

A. Dinamico, alla ricerca di stimoli continui, indipendente.

Meglio partire ben organizzati o a occhi chiusi?

C. Meglio andare sul sicuro e affidarsi a un travel designer.

A. La figura del travel designer è in grado di strutturare il viaggio, non sempre costoso, sulla base di necessità e budget.

Valigia piccola o grande?

C. Un esperto viaggiatore riesce a partire abbastanza snello.

A. Spesso si esagera con cose in eccesso, ma meglio un capo in più che un acquisto last minute. E poi noi italiani sappiamo vestirci bene.

I tre viaggi del cuore.

C. Uno dei miei resort preferiti è l’isola di Jumby Bay ad Antiqua. In Italia un posto magico è il Capofaro a Salina, immerso nei vigneti di malvasia. Ed anche il Tyrol di Selva di Valgardena, un hotel di tradizione, dove soggiorni tra amici. 

A. Ladakh, piccola regione indiana ai piedi dell’Himalaya, stretta tra il Pakistan e la Cina. Le Maldive e il Venezuela con le sue isole spettacolari. Peccato che ora sia off limits, spero di ritornare a Los Roques non appena possibile.

La persona migliore con cui partire.

C. L’amico del cuore e il mio partner.

A. Preferisco viaggi con poche persone o anche da solo, trovo che sia un piacevole momento da dedicare a se stessi.

Quale sarà la tua prossima meta?

C. Cape Town in autunno.

A. San Francisco in ottobre.

Il viaggio del futuro…

C. Un safari in Sudafrica, una crociera sul Nilo, una puntata a Tel Aviv, un saluto a Lisbona, alla scoperta del Brasile.

A. La Mongolia.

Qual è una Spa o un Hotel che hai amato? 

C. La Spa dell’Alpina Dolomites Gardena sull’Alpe di Siusi e L’Aman Hotel di Venezia.

A. L’Hôtel Ritz di Parigi, prima della ristrutturazione.


Cosa non può mai mancare in valigia?

C. Un buon libro.

A. Un libro.

Tre accessori utili che metteresti in borsa.

C. T-shirt, occhiali, costume.

A. Camicia, occhiali da sole, costume.

Il mezzo preferito.

C. Aereo.

A. Aereo.

La città più bella al mondo.

C. Parigi, rimane sempre la più elegante.

A. Roma.

Dove ti vedi in un giorno lontano?

C. Continuerò a sognare come ho fatto finora.

A. Non lo so ancora di preciso, un’idea ce l’ho e vedrò di concretizzarla.

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Style and travel tips: Cape Town

State cercando cose da fare a Città del Capo che siano groundbreaking? Prendetevi un break dalle vostre metropoli. Poche città offrono  musei e spiagge e diversi tipi di shop come la capitale del Sud Africa.

Una fusione di Estetica Africana e Occidentale, tessuti, pelle e altri materiali, gemme e pietre preziose, omaggi alle impareggiabili culture locali. Lo shopping a Cape Town è un’interessante selection nella forma di fabrics, pellame e altri materiali. La capitale inoltre ospita grandi brand internazionali e convenienti mall dove si può godere della vista di baie mozzafiato dietro a grandi vetrate nei coloratissimi o minimal store sia di marchi emergenti sia internazionali, le boutique negli iconici quartieri come Long, Bree e Kloof.

The V&A Waterfront è lo shop più visitato che combina un design di cinque segmenti, un porto dirimpetto alla montagna Table. Disparate attività in e outdoor. Cosa si trova? Market, prenotare un viaggio in elicottero. Per lo shopping ( che in vacanza non fa mai male) acquistate da “Millionaire’s Mile”.Kat van Duinen è uno spot di lusso con una vasta sleezione di abiti di ottima manifattura dall’hint esotica. Quintessenza la produzione di piume etiche (come lo struzzo e materiali quali il pitone) che troviamo sulle handbag dal manico in bamboo.

In altri termini, versioni più economiche della Bamboo di Gucci. 2Bop è uno streetwear brand ispirato dalle macchine da sala da video giochi Arcade che hanno segnato gli anni Novanta in Sud Africa. Il nome nasce dallo slang impiegato per inserire la monetina necessaria all’avvio del gioco. Non mancheranno le sorprese in questa metropoli dall’animo selvaggio. Biglietto esoso a parte, non avete già voglia di partire all’avventura?

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Le vacanze si fanno in bici

Negli ultimi anni le vacanze attive hanno avuto un vero e proprio boom, così come la sensibilità crescente per il mondo green. La bicicletta è l’unione questi due  modi di intendere la vacanza e lo stile di vita sostenibile. Da qui nasce il cambiamento che ha portato alla crescente richiesta di mobilità dolce, e del turismo lento. «Il turismo attivo – spiega Giordano Roverato, editore di www.viagginbici.com – unito all’enogastronomia e al turismo culturale, rappresenta una importante opportunità per le nostre regioni o località.

Basta pensare che una recente indagine di Eurosport ha stimato per il turismo sportivo un valore complessivo di 800 miliardi di dollari, il 10% della spesa turistica globale. Di questi, il cicloturismo rappresenta un ruolo niente affatto marginale all’interno del più vasto fenomeno sportivo. Fonti internazionali come l’Adventure Tourism Trade Association affermano che quasi la metà delle entrate delle agenzie che si occupano di turismo d’avventura è derivato dalle vendite di viaggi in bicicletta o dai relativi servizi di viaggio». La stessa associazione stima che l’Europa, con 44 miliardi di euro di giro d’affari, sia il secondo mercato dopo gli Stati Uniti, per il turismo in bicicletta. Per tornare in Italia, malgrado la carenza di infrastrutture e servizi, le presenze cicloturistiche rilevate nel 2018 ammontano a 77,6 milioni di notti, pari all’8,4% dell’intero flusso turistico in Italia e nel quinquennio 2013-2018 le presenze dei cicloturisti in Italia sono aumentate del 41%. «Proprio per questo motivo – continua Roverato – stanno nascendo sempre più strutture anche di alto livello, come i www.luxurybikehotels.com che mettono a disposizione dei clienti servizi pensati per i bikers. Depositi per le bici, attrezzatura per le piccole riparazioni e così via. Il cicloturista è un turista che si vuole “godere” il meglio della vacanza attiva e quindi ricerca il buon cibo, il buon vino e dopo una giornata in bicicletta, non disdegna una Spa in cui ritemprarsi». Sono sempre di più le agenzie specializzate che si occupano di tutto quello che può rendere faticosa o problematica una vacanza in bici. 

Trasporto bagagli da un hotel all’altro, guida che accompagna il ciclista, furgone per eventuali problemi meccanici, massaggiatore e chef. Sono solo alcuni dei servizi che vengono messi a disposizione da queste organizzazioni pensate per coccolare il turista. I prezzi possono andare da poche centinaia di euro a diverse decine di migliaia per una vacanza di una settimana. A sfatare ulteriormente l’idea del ciclista uguale turista povero bisogna segnalare che le agenzie che propongono pacchetti superlusso, portando in Italia americani, inglesi, australiani e asiatici, hanno difficoltà ad accontentare la richiesta, per mancanza di strutture e servizi adeguati.«Esistono due grandi tipo di turista in bicicletta – distingue Roverato – il “cicloturista” in senso stretto, ossia quello che utilizza la bici come un vero e proprio mezzo per gli spostamenti e per vivere la vacanza green a tutto tondo. Poi c’è il “turista ciclista”, cioè il turista che durante la vacanza fa escursioni in bici o si dedica al ciclismo, per il quale la bicicletta è intesa soprattutto come mezzo per svolgere un’attività fisica mentre scopre il territorio». Entrando nel dettaglio delle due tipologie i recenti studi hanno stimato 21,9 milioni i pernottamenti che rientrano nel tipo cicloturista puro. Sono però i turisti ciclisti a fare la parte del leone con 55,7 milioni di pernottamenti per il 2018. In termini più semplici quasi la metà dei vacanzieri attivi fa un uso frequente della bicicletta per scoprire il territorio che li ospita. Questo “nuovo” modo di assaporare quanto ci circonda ha un impatto economico molto rilevante per le terre attraversate da questi flussi turistici. I consumi complessivamente generati da questa categoria di turisti sono stati stimati per l’Italia in circa 7,7 miliardi di euro. «Tieni presente – conclude Roverato – che escluso il viaggio e l’alloggio, la spesa media giornaliera del cicloturista si aggira sui 66 euro, mentre quella dei turisti ciclisti e si colloca intorno ai 76 euro. Questo sta a indicare con una certa chiarezza come i cicloturisti, sfatando il pensiero comune,  rappresentino un segmento esigente, attento alla qualità e ai servizi offerti e con buone possibilità economiche».

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In viaggio con Gin Mare

Sole, relax e tempo di qualità. Med Transfer by Gin Mare è un viaggio esperienziale nella cornice di suggestive località mediterranee, dalla Puglia al Salento fino a Barcellona. Fine ultimo del progetto, iniziato in terra pugliese nel mese di giungo e pronto ad espandersi a settembre tra Ischia e Procida, è quello di permettere ai partecipanti di far vivere i quattro pilastri del pregiato distillato spagnolo attraverso un’esperienza coinvolgente e rilassante tra: Climate, Escape, Gastrononomy e Lifestyle. Un viaggio unico, ideale per i fedeli clienti del prodotto e anche per tutti i curiosi che hanno voglia di vivere tre giorni di puro relax coccolati da buon cibo con freschi drink abbinati.

Al format globale di Med Transfer hanno aderito diversi paesi europei come Germania, Spagna, UK e Olanda. Gin Mare non è un semplice distillato ma porta con sè storia, profumi, sapori che lo rendono unico. La sua freschezza aromatizzata ai sapori del mediterraneo è data dal Timo greco, dal Basilico made in italy, dal Rosmarino turco, dagli agrumi spagnoli e dall’Oliva Arbequina, le sue botaniche distintive.

Med Transfer è sicuramente un’iniziativa interessante dove si esplicitano i valori del Brand e rendono Gin Mare, tra un pranzo in barca e un cocktail al calar del sole, molto più di un ottimo distillato.

Abbiamo avuto il piacere, nella splendida Masseria dei Potenti di Manduria – Puglia, di immergerci nell’experience. Con il workshop “Foraging ed erbe Mediterranee” a cura di Valeria Mosca e Stefano Tosoni siamo andati a toccare con mano alcuni degli ingredienti tipici di Gin Mare, scoprendo inoltre tecniche e curiosità sulla disciplina. Tra un cocktail e deliziose specialità locali passiamo ad un altro incontro quello sull’olio d’oliva con: “Olio d’oliva, viaggio fra tradizione, cucina e miscelazione” a cura di Ezio Canetti, brand ambassador di Gin Mare, Savino Muraglia, managin director di “Frantoio Muraglia” e Luciano Matera, patron del ristorante “il Turacciolo”.

Durante l’esperienza è possibile, inoltre, degustare diverse proposte di cocktail unici abbinati ai raffinati piatti che gli chef proporranno per l’occasione.

Giusto un esempio: il Savoir Fresh, a base di Gin Mare, Liquore Salvia e Limone, sciroppo al gusto di vaniglia, succo lime e una foglia di salvia viene abbinato al delicato piatto di Triglie agrumi e lampascioni.

La prossima tappa sarà dal 13 al 15 Settembre tra Ischia e Procida. Con Med Transfer non si rimane mai fermi, è un viaggio nel viaggio, si partirà il venerdì a pranzo da Napoli per poi passare alle splendide isole dell’aricpelago campano.

Sul sito è possibile prenotare il proprio posto a pagamento, visionare il calendario, scoprire di più sull’iniziativa e il programma dettagliato. Attenzione, posti limitati. Non vi resta che rimanere sintonizzati sulle piattaforme social di Gin Mare e Compagnia dei Caraibi, dinamico player che distribuisce e importa sul mercato soft drinks e distlilati tra cui anche il nostro Gin Mediterraneo.

Foto: Tony Castrovilli

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TROLLEY: I MUST HAVE DELL’ESTATE

Compagno di viaggio fedele, il trolley oltre ad essere pratico e comodo, completa con un tocco di personalità l’airport look di chi lo possiede. Perfetto per un viaggio oltre oceano o per un weekend veloce, lo troviamo ogni stagione con diverse forme e colori, dai più eccentrici ai più eleganti. 
Ecco la nostra selezione, pensata per chi desidera partire con stile.

PIQUADRO
Un’esplosione di colori brillanti e pop dal design elegante e raffinato e molto funzionale. L’organizzazione dello spazio al suo interno ha l’obiettivo di collocare in modo ordinato e preciso tutto quello che serve per il viaggio.

K-WAY
Resistente, rigida e leggera, ottima come bagaglio a mano in cabina. Sul retro è presente un vano  chiuso da zip, contenente la pratica copertura in nylon, intercambiabile e facilmente estraibile in caso di necessità, per riparare gli oggetti da eventuali danni. Il traino telescopico in alluminio è facilmente estraibile premendo un pulsante.

BAULIFICIO ITALIANO
I trolley della collezione in alluminio Asset si ispirano ai vecchi bauli rinnovati alle esigenze dei viaggiatori attuali. Gli angoli in pelle ne conferiscono l’autenticità tipica degli anni ’60, le serrature a combinazione laterale con TSA integrato, completano invece la trasformazione nel trolley contemporaneo per eccellenza.

AMERICAN TOURISTER
Il suo look a cerchi concentrici e il contrasto creato tra le superfici lucide e quelle opache ricordano i dischi dei deejay e regalano alla valigia un aspetto grintoso e di tendenza. Le Soundbox sono inoltre espandibili e possiedono una pratica organizzazione interna dello spazio per viaggiare in totale comodità. 

SAMSONITE 
Questa edizione limitata della Cosmolite si caratterizza per la stampa arcobaleno freedom, che rappresenta emancipazione e diversità, segnando le celebrazioni del mese del Pride 2019. Super leggera e ultra resistente.

TUMI 
Funzionale ed elegante, il design espandibile garantisce maggiore spazio, la tasca anteriore praticità, e le quattro ruote girevoli ampia manovrabilità. La collezione Tegra-Lite® è costruita in Tegris®, un rivoluzionario materiale composito in polipropilene termoplastico creato da Milliken® e impiegato per armature antiproiettile, auto da corsa e abbigliamento protettivo per i giocatori della NFL. 

EASTPACK
Bagaglio rigido da cabina Tranzshell con quattro ruote e due ampi scomparti interni. E’ realizzata con un innovativo materiale ibrido che fonde schiuma e tessuto per tenere le tue cose al sicuro. Adatta agli spostamenti quotidiani, con impugnature ergonomiche e struttura rigida.

RIMOWA 
Il brand e l’artista Alex Israel hanno unito le loro forze per creare la prima collezione di valigie colorate basate sull’iconico trolley in alluminio RIMOWA Original. Le valigie in edizione limitata presentano sfumature vibranti ispirate ai dipinti sullo sfondo del cielo dell’artista, una serie di skyscapes aerografati da un gruppo di studio di Hollywood che realizza fondali per il cinema.

AWAY
Guscio leggero e iper resistente in policarbonato o alluminio, disponibile in una vasta gamma di colori e taglie. Il vero punto di forza di questo trolley sono le rotelle che ruotano a 360° e la batteria per ricaricare lo smartphone fino a 5 volte senza bisogno di una presa.

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Belize: un paradiso da scoprire

Atolli, templi maya, grotte, acque calde e turchesi…Belize è una destinazione unica nella sua bellezza. Questo piccolo paradiso, situato in America Centrale, confina a nord con lo stato messicano di Quintana Roo, mentre a est si affaccia sul Mar dei Caraibi e sul Golfo dell’Honduras. La lingua ufficiale è l’inglese, ma lo spagnolo è utilizzato dalla maggior parte della popolazione. Abbiamo deciso di esplorare tutta la magia delle due principali isole coralline: Caye Caulker e Ambergris Caye.


Must-dive destination: Caye Caulker

Caye Caulker è raggiungibile in barca o in aereo da Belize City. Ad oggi è ancora una destinazione piuttosto sconosciuta. Questa meta emergente è perfetta per sub e viaggiatori che cercano un’esperienza autentica, lontano dal solito percorso turistico battuto. L’isola vibra lentamente, scandita dal suo motto, “Go slow”, che riflette chiaramente l’atmosfera della città e la natura incontaminata. Per gli appassionati dell’avventura, la barriera corallina è superba e ci sono un sacco di escursioni organizzate dalle imprese locali. Noi abbiamo scelto di immergerci insieme a Frenchie’s, abbiamo programmato le varie immersioni locali e siamo partiti alla scoperta del Blue Hole, uno dei luoghi più emozionanti e “must dive” per i subacquei esperti. Si tratta di una gigantesca dolina marina resa famosa da Jacques Cousteau, che lo dichiarò uno dei primi cinque siti di immersione subacquea nel mondo.      Nascosta dall’incredibile effetto cromatico che abbraccia tutte le tonalità del blu e del verde, sotto la superficie dell’acqua c’è una suggestiva distesa di stalattiti monocromatiche, come una grotta sotterranea, priva di piante acquatiche e vita marina. Infine, a poche miglia dalla remota Blue Hole, Half moon Caye è una splendida gemma, uno smeraldo circondato da un infinito mare di turchese. La fuga perfetta per i sognatori. Al ritorno dal viaggio subacqueo è impossibile non fermarsi presso il molo di Frenchie’s per assaggiare il piatto di curry al cocco con gamberetti dello chef Kareem, il migliore dell’isola. Lo Street Food in Belize e’ diffuso e genuinamente favoloso.

Luxury escape ad Ambergris Caye

Dopo aver fatto il pieno di avventure acquatiche, tra squali e tartarughe e aver goduto i tramonti aromatizzati al rum e giornate piene di sport, è tempo di relax presso la Victoria House di Ambergris Caye, l’isola più grande del Belize e la “Isla Bonita” di Madonna. Entrando nei locali verdi del Victoria House è  inevitabile non sentire un’immediata felicità che solo i tropici possono dare agli amanti del mare. Abbiamo prontamente deciso di accogliere i rituali dell’hotel: la lezione di yoga mattutina e la sessione Spa.    Chiedete a Roxanne, il responsabile, i consigli per gli scrub biologici del corpo con prodotti locali e per i loro pacchetti di massaggi personalizzati. La nostra scelta è stata un trattamento di due ore comprensivo dello scrub per il corpo al caffè, un trattamento energizzante per il ringiovanimento della pelle e un massaggio all’olio di cocco organico locale. Le ville e le casitas del Victoria House Resort and Spa sono gestite da uno staff dedicato. Il resort con fronte oceano è inoltre dotato di un centro di attività acquatiche all’avanguardia con equipaggiamento per i sub, amanti del kayak o dello snorkeling. Le sue suite e le sue casitas con le loro amache maya, che oscillano nella brezza dell’oceano, conferiscono al resort un’atmosfera tranquilla, autentica e levigata.    L’isola stessa è una meravigliosa sorpresa. Ambergris Caye e la sua vibrante città di San Pedro è incantevole, colorata e rinfrescante, con una varietà di diverse sistemazioni possibili. Approfittando del noleggio di golf cart , siamo partiti all’avventura per esplorare le aree incontaminate alla scoperta della bellezza di Secret Beach. Circa quattro miglia a nord della città e tre miglia a ovest, Secret Beach è una delizia per gli amanti delle acque azzurre e trasparenti. Tavoli in legno semisommersi dove pranzare o bere che permettono di rimanere freschi mentre si socializza con le gente del posto. La spiaggia non è toccata dai progresso, solo poche cabanas colorate e niente elettricità. 

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Delvaux lancia una collaborazione dai tratti magici

Classe, eleganza e surrealismo. Ecco le parole chiave della nuova collaborazione tra la storica, e più antica al mondo, casa di pelletteria belga: Delvaux e La Fondazione Magritte. Due simboli del Belgio insieme per una capsule dal grande fascino che rende omaggio a Renè Magritte, tra i più originali e grandi pittori del 900’, nonché definito il padre del movimento surrealista. 

I suoi celebri capolavori, tra cui: L’Uomo con la Bomboletta, Gli Amanti e La Promessasono armoniosamente vivi più che mai sui pezzi della pelletteria belga: dai portadocumenti da viaggio ai  borselli, dalle borse da lavoro a quelle porta computer. Delvaux, maison fondata nel 1829, sceglie l’arte per la sua prima vera collaborazione in quasi duecento anni di attività. Cappelli, nuvole, chiavi; queste le icone magrittianeche compaiono su quella che è la prima linea del marchio dedicata, anche, al mondo maschile. 


Pezzo cult della collaborazione è la borsa D-OFF che, grazie alle sue dimensioni si adatta a più occasioni, da un giro in centro città ma anche per un viaggio fuoriporta. Manici, interni, fodere e chiusure in pelle richiamanti la serratura simbolo dell’artista; Il brand cura con dedizione i dettagli dei suoi prodotti aprendosi ad un progetto interessante e mantenendo i suoi caratteri distintivi, ogni simbolo presente rimanda a quello successivo in un piacevole gioco vedo-non-vedo. La pelletteria surrealista godrà, inoltre, di diverse scelte cromatiche: dal blu marino all’avorio e dal celeste al nude. 

Due eccellenze belghe con percorsi affascianti e unici che hanno segnato nel tempo due tracce diverse. La Maison di alta pelletteria è fornitrice ufficiale della Corte del Belgio dal 1883 e simbolo di raffinatezza ed eleganza femminile, i suoi archivi sono in costante aggiornamento e presentano oltre 3000 borse. Amica del progetto è la Fondazione Magritte che nasce nel 1998 a Bruxelles come un’organizzazione non-profit con lo scopo di proteggere, diffondere e far vivere (e rivivere) vita, opere e anima del pittore in Belgio e nel mondo.

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A model’s talk: Andrea Manzoni

Cosa ti ha spinto a decidere di intraprendere la carriera di modello?

E’ successo tutto per puro caso: una domenica, mentre frequentavo ancora al liceo, un booker (che purtroppo ora non c’è piu) Massimo Curella, mi ha fermato per strada ed ha lasciato il suo biglietto da visita ai miei genitori. 
È iniziato tutto molto gradualmente, io giocavo a calcio quindi mai mi sarei aspettato di intraprendere questa carriera, poi però ho iniziato a viaggiare molto. Ho vissuto molti anni in Asia, mi piace davvero moltissimo, ho visto città come Shanghai, Singapore, Hong Kong e Pechino. Sono poi tornato in Italia per lavorare con clienti come Dolce e Gabbana e ora vivo tra Milano e Parigi.

Cosa ne pensi di Parigi?

Io mi trovo molto bene, vivo da solo anche se all’inizio non è stato molto facile trovare casa. Abito vicino a Notre Dame, esattamente a Saint Pompidou. È molto bello, rappresenta a pieno la vecchia Parigi, piccoli vicoletti pieni di vita ad ogni ora. Il lavoro è molto diverso rispetto a qui, l’espressione dell’uomo è particolarmente ricercata.

Un luogo che ti è rimasto impresso e che consiglieresti?

Sicuramente Shanghai, dove ho vissuto per cinque anni. Per un anno ho anche smesso di fare il modello perché questa città mi aveva totalmente rapito, facevo quindi il manager nei locali. A differenza di Pechino, Shanghai è molto più aperta ed internazionale. Un ristorante che sicuramente consiglierei è ad esempio The Fellas, un terrazzo con vista sul the Bund, gestito da italiani. Di cose da fare ce ne sono veramente molte, ma anche solo passeggiare per la vecchia Shanghai o People’s square riesce a far innamorare chiunque della città.
La consiglio sicuramente a chi vuole fare il modello, si lavora molto ma decisamente bene.

Parlando invece di te, che tipo di allenamento segui per tenerti in forma?

Io mi alleno in casa, venendo dal mondo dal calcio e del nuoto faccio fatica ad abituarmi alla palestra. Faccio corpo libero un’ora al giorno tutti i giorni, ed è da due anni e mezzo circa che non salto mai un giorno di allenamento.
A 30 anni il fisico cambia, per quanto riguarda l’alimentazione sono sicuramente più attento a ciò che mangio.

Che tipo di rapporto hai con i social network?

Sicuramente è parte integrante del mio lavoro, credo sia molto bello. Molto spesso viene confuso il fatto di essere un modello, un influencer o una persona che sponsorizza un brand. Sono tre cose completamente diverse, però i social ci permettono di essere visti da chiunque e quindi anche di essere ingaggiati più facilmente. E’ bellissimo essere in contatto con tutto il mondo, soprattutto viaggiando molto, anche se in Cina i primi anni è stato molto difficile poiché la maggior parte dei siti sono bloccati dal governo.

Cosa non può mancare nella tua valigia quando viaggi?

Sicuramente un libro che mi ha regalato mio padre, che è l’Alchimista di Coelho. Mi ritrovo molto in alcune parti del racconto; ogni volta che lo leggo c’è sempre qualche dettaglio che mi faccia pensare che la storia sia la mia.

Un accessorio o un capo che non può mancare nel guardorba maschile?

Un pantalone elegante, non uso mai i jeans.

Hai dei sogni nel cassetto?

Vorrei comprare una casa ai miei nonni, perché sono molto legato a loro e vorrei riuscire a fare questo regalo per ricambiare tutto ciò che mi hanno dato.

Progetti futuri invece?

Mi piacerebbe moltissimo poter continuare a lavorare in questo mondo, vorrei diventare booker o casting director per poi magari aprire un’agenzia, che trovi un giusto equilibrio tra la soddisfazione del cliente e le esigenze del modello.

Ph: Antonio Avolio
Style: Stefano Guerrini
Stylist’s assistants: Fabiana Guigli, Davide Spinella
Grooming: Matteo Bartolini @Freelancer Agency using R+CO
Model: Andrea Manzoni @Independent MGMT
Interview: Martina Belluschi

In copertina: Total look Dondup, scarpe Baldinini 

ENGLISH VERSION

What pushed you to undertake a modeling carreer?

I was still attending high school and I was out with my parents on a Sunday, a booker named Massimo Curella stopped me and gave his business card to my parents. It all started gradually, since I was a football player I would’ve never imagined to become a model, but then I started traveling a lot. I lived for many years in Asia, I visited many cities like Shanghai, Singapore, Hong Kong and Beijing. I came back to Italy to work with clients like Dolce & Gabbana, and now I’m living between Paris and Milan.

What can you tell us about Paris?

I simply love it, I live on my own even though it wasn’t easy for me to find an apartment alone. I live near Notre Dame, in Saint Poumpidou. I find it extremely nice, it represents the old Paris, with its alleys. Working it’s wuite different from here, the model’s expression is more cherished. 

Could you tell us a place you would recommend?

Definitely Shanghai, where I lived for five years. I even stopped modeling for a year, since the city totally captivated me, and I worked as a club manager. I find Shanghai more open and international than Beijing. A restaurant I would recommend is The Fellas, a rooftop with a view on the Bund, owned by Italians. There are many things to do there, but even by talking a walk in the old town or in People’s square you could totally fall in love with it. I can also say it’s the perfect city for modeling, the work is tough but worth it.

Talking about yourself, do you train constantly?

I train at home, I’m not really used to the gym, coming from football and swimming. I train an hour every day and it’s been two years and a half since I last skipped a training day. Being 30 years old, I need to be more careful about what I eat then when I was younger, our body is constantly changing. 

What do you think about social network?

It’s for sure a part of my job, I think it’s very useful. It often gets confused how modeling, being an influencer and sponsor a brand are three completely different things. Social network allow us to be seen from everyone and being scouted easily. I love being in contact with the world, especially because I travel a lot, even though it was difficult in China, since most of the websites are blocked by the Government.

What do you always bring with you when you travel?

A book that my father gave me, it’s called the Alchemist by Coelho. I feel like it represents some parts of my life everytime I read it.

A piece of clothing that should always be in a man’s closet?

Elegant trousers, I never wear jeans.

What is your biggest dream?

I’d love to buy a house for my grandparents to give back everything they gave to me.

Any future plan?

I want to continue working in this field, become a booker or a casting director, and maybe fund my own agency, with the right balance between client’s satisfaction and model’s needs. 

Ph: Antonio Avolio
Style: Stefano Guerrini
Stylist’s assistants: Fabiana Guigli, Davide Spinella
Grooming: Matteo Bartolini @Freelancer Agency using R+CO
Model: Andrea Manzoni @Independent MGMT
Interview: Martina Belluschi

Cover: Total look Dondup, scarpe Baldinini 

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MONTBLANC X PIRELLI: PERFORMANCE E DESIGN NEL VIAGGIO

Montblanc e Pirelli hanno da sempre una forte identità legata al viaggio e all’innovazione che ha contribuito a rendere gli spostamenti di oggi più confortevoli. La continua espansione globale delle due aziende ha consolidato il ruolo di leader nei rispettivi settori per cui Montblanc realizza raffinati prodotti di lusso che completano l’esperienza del viaggio da oltre 110 anni; pensiamo alla pionieristica penna stilografica senza fuoriuscita di inchiostro alla produzione artigianale di pelletteria. Come fornitore di pneumatici High Value, Pirelli è presente nelle competizioni sportive con tecnologie all’avanguardia ed eccellenza produttiva.

Condividendo la passione per innovazione, performance e design, i due marchi oggi presentano una speciale collezione di trolley in edizione limitata. Ispirata allo spirito del viaggio, la collaborazione fa leva sulla tradizione di dinamicità e velocità che contraddistingue Pirelli dal 1872. I trolley superleggeri con ruote performanti e manico di precisione sono disegnati per tutti quei viaggiatori che cercano efficienza, affidabilità e funzionalità durante i loro spostamenti. L’estetica elegante è ulteriormente valorizzata da raffinati dettagli iconici, incluso l’inconfondibile motivo del battistrada Pirelli P Zero.
Ciò che rende questo bagaglio unico è sicuramente la struttura in leggero policarbonato blu, oltre alla rifinitura in pelle nera gommata e le ruote rotanti a 360 ° con cuscinetti a sfera e distintivo logo Pirelli giallo e parentesi colorate ispirate al colore dei pneumatici da competizione del brand.

 

 

 

 

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TECHNO ISTRIANA: L’ESTATE CROATA

La Croazia rappresenta la destinazione ideale per chi è alla ricerca di angoli naturali incontaminati, una tradizione culinaria semplice e gustosa concentrata soprattutto sulle pietanze di pesce fresco, ma anche selvagge notti di clubbing. Lo stato balcanico infatti sempre più sta acquistando credibilità per la scena musicale, in particolare quella elettronica e techno, sia da club sia da festival. Partiamo con le nostre music pill segnalando un club sensazionale, il Klub Deep di Makarska. Il cafè si trova in una grotta in prossimità della spiaggia vicino alla città portuale della costa dalmata: una location spettacolare dove si alternano dj set e performance di notevole qualità artistica. Questo il tip per chi ama rilassarsi.

Per chi ama invece muoversi fino all’alba a ritmo di bpm spinti “tra mille bolle blu” la Croazia è certamente il place to be. Il festival Dimensions è sicuramente un valido motivo per mettersi lo zaino in spalla e partire all’avventura musicale. Ha luogo nei pressi delle spiagge istriane di Pula in un anfiteatro di origine romana. A Forte Punta Cristo dal 28 agosto al 1 settembre 2019 leggende del calibro di Jeff Mills, Joy Orbison, Mr Scruff si alterneranno on stage mandando i clubber su di giri. Sempre a Pula, a settembre però (dal 4 al 9), un nuovo sound allestito per l’outlook Festival, che orbita attorno ai generi drum & bass e dubstep, dunque più old school. I soundsystem di Shy Fx e Andy C saranno pronti ad accogliervi. Tornando alla techno segnaliamo Sonus Festival, dal 18 al 22 agosto a Novalja: due mostri sacri come Chris Liebing e Richie Hawtin saranno gli headliner, nient’altro da aggiungere. Qualche style tip per il festival? L’outerwear recycled per essere i più hype della spiaggia innanzitutto! Exkite realizza impermeabili utilizzando tele di kite riciclato dalle tonalità accese che compongono geometrie ipnotiche. Ai piedi le Air Max High Voltage frutto della collabo tra  DJ Sgamo e il team DCJ. Infine sopra la Hoodie di Neighborhood, stilosa al punto giusto. E voi cosa aspettate a prenotare il vostro biglietto?

 

 

 

 

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GENOVA IN 24 ORE: LA MARINA, I CARUGGI E BOCCADASSE

Conosciuta anche come “La Superba”, Genova è una città affascinante, custodita tra la montagna e il mare, frammentata tra passato e presente e crocevia di popoli e culture diverse. Famosa per essere la città natale di Cristoforo Colombo, si trova splendidamente posizionata al centro del golfo del Mar Ligure. La città ha un passato legato alla marineria e al commercio, è stata capitale per otto secoli dell’omonima Repubblica e ancora oggi ospita uno dei porti più importanti a livello italiano ed europeo. È inoltre una delle zone marittime per eccellenza da chi proviene dalla grandi città del nord Italia come Milano. Sebbene sia molto apprezzata per la sua comodità con le altre spiagge della Liguria, il capoluogo ligure offre davvero tanto da visitare e risulta  perfetta per una fuga di 24 ore.

Soggiornare all’interno del Porto Antico

Il porto non è solo un luogo di arrivi e partenze, ma può diventare la base della vostra vacanza. Al suo interno sorge l’hotel NH Collection Genova Marina, situato a breve distanza dal centro storico e a due passi dall’Acquario e dal Museo del Mare. La struttura si trova in un’area che vanta mille anni di storia e oltre venti anni di nuova vita, grazie all’intervento di riqualificazione ad opera dell’illustre architetto genovese Renzo Piano. Tra i punti forti, spicca senza dubbio l’atmosfera affascinante e suggestiva del Porto Antico che si respira dalle prime luci del giorno fino alla sera, dove presso il ristorante dell’hotel, Il Gozzo, è possibile cenare con deliziosi piatti liguri a base di pesce rivisitati in chiave moderna con contaminazioni partenopee. Il ristorante, caratterizzato da elementi in legno e colori caldi, richiama l’interno di un veliero e dispone di due terrazze perfette per le prime giornate di sole.

Ristorante Il Gozzo

NH Collection Genova Marina

 

L’Acquario di Genova

Il più grande in Italia e primo in Europa per specie animali (oltre 400 per più di 150000 animali), l’acquario di Genova, il quale vanta anche un progetto di  Renzo Piano, offre un percorso che si snoda per 70 vasche e si configura come la più grande attrazione del capoluogo Ligure. Perfetto per una visita con i bambini, ma anche per gli adulti appassionati delle meraviglie subacquee, all’interno del complesso è possibile ammirare la vasta biodiversità acquatica che lo rende un luogo unico, ma soprattutto un motivo di vanto Italiano.

Il centro storico

Con oltre 113 ettari di superficie il centro storico di Genova è uno dei centri medievali più estesi di Europa, qua è possibile perdersi nei caratteristici vicoli (Carruggi) che spesso si aprono su piccole piazzette regalando ai visitatori un’esperienza mozzafiato. Genova è un luogo dove sapori e culture si incontrano, proprio come i diversi stili architettonici del passato che si intersecano squisitamente con quelli del presente. Il giro per le botteghe storiche è obbligatorio, qua infatti è possibile imbattersi in una vera e propria celebrazione dell’artigianato made in italy e della grande cultura enogastronomica Ligure, tra fugasse, pesti e vini.

Boccadasse

Il più celebre tra gli antichi borghi dei pescatori, Boccadasse è un piccolo gioiellino tutto all’italiana. Il fascino fuori tempo di questo borgo lo ha reso, nel tempo, il luogo più amato da Genovesi e turisti. Dopo la graziosa Promenade di Corso Italia, gremita di localini e stabilimenti balneari, Boccadasse appare in tutto il suo splendore con le case colorate tipiche della tradizione Ligure, e i vicoli pittoreschi. Proprio qui era solito trascorrere del tempo e scrivere alcune delle sue canzoni il celebre cantautore Fabrizio de Andrè, ma anche Gino Paoli, il quale ha dedicato un’intera canzone a questo romantico paesino.

I Rolli Days

Dal 3 al 5 maggio 2019 riapriranno le porte gli straordinari palazzi dell’aristocrazia genovese, che dal 2006 sono Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Per un fine settimana, sarà possibile visitare gratuitamente molti degli palazzi che Rubens definì “un esempio di bellezza e magnificenza per tutta Europa”, le loro splendide decorazioni affrescate, le loro straordinarie architetture, le collezioni d’arte. Un racconto che raggiunge la Valpolcevera, un asse viario strategico e vitale per il benessere della città di Genova fin dai tempi della romana Via Postumia; un collegamento fra Genova e il Nord Italia che da sempre rappresenta un’arteria fondamentale per la città.

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10 PARCHI DA SCOPRIRE IN ITALIA

Nel 2050, secondo le stime dell’ONU, il 68% della popolazione mondiale vivrà in aree urbane. Tra i motivi di questo spostamento verso le grandi città ci sono le opportunità in ambito formativo e professionale, l’offerta culturale e le numerose attività dedicate allo svago. Una vita urbana non presenta però solo vantaggi. Il ritmo frenetico e lo stress quotidiano possono scaricare velocemente le energie. Per questo motivo Holidu, motore di ricerca per le case vacanza, ha analizzato le recensioni di Google al fine di individuare la top ten dei parchi urbani sul territorio italiano, il posto ideale per staccare la spina dalla vita frenetica della metropoli e dedicarsi ai propri hobby, lo sport oppure una semplice passeggiata. Ecco la classifica dei più belli del nostro Paese.

  1. Giardino degli Aranci, Roma

Il Giardino degli Aranci può avvalersi di un’area verde di circa 7.800 m² impreziosito da numerosi alberi di arancio profumati. Si trova sul colle Aventino e percorrendo il viale in mezzo al parco, si raggiunge il belvedere dove è possibile meravigliarsi con la vista del panorama sulla capitale.

  1. Parco di Monza, Monza

Il Parco di Monza, situato a nord della città, rappresenta uno dei maggiori parchi storici europei e il più grande circondato da mura. Il parco, realizzato per volontà dal figlio di Napoleone come riserva di caccia, nel corso degli anni è stato più volte ampliato e ad oggi è circondato da 14 km di mura.

  1. Real bosco di Capodimonte, Napoli

Motivo di orgoglio per la città di Napoli, Il Parco di Capodimonte vicino all’omonima reggia offre ai visitatori ben 124 ettari di verde e svariati edifici che in passato vennero utilizzati da principi e re.

  1. Parco degli Acquedotti, Roma

Secondo parco in classifica per la nostra capitale. Il Parco degli Acquedotti deve il suo nome ai sette acquedotti risalenti all’epoca dell’Antica Roma. La bellezza di questo parco è stata apprezzata e utilizzata anche in campo cinematografico, ad esempio appare come set nel film La dolce vita.

  1. Parco di Villa Ghigi, Bologna

Anche se lontano dal centro di Bologna, il parco attrae molti visitatori. Dal Parco di Villa Ghini si gode di una vista molto suggestiva ed è possibili osservare una grande varietà di flora, anche esotica.

  1. Parco della collina di Superga, Torino

Il Parco naturale della collina di Superga è stato istituito nel 1991 per promuovere il territorio attraverso la valorizzazione, a livello turistico, della floristica e delle strutture architettoniche che contiene.

  1. Parco del Gianicolo, Roma

Questo parco, posto sull’omonimo colle romano, è famoso per la sua Passeggiata. Presente anche una statua dedicata a Giuseppe Garibaldi che si trova nella piazza (a lui dedicata) adiacente al parco e il Cannone del Gianicolo, che ogni giorno alle ore 12:00, spara un colpo.

  1. Parco Giacomo Leopardi, Torino

Probabilmente è il parco meno conosciuto rispetto agli altri in classifica. Il Parco Giacomo Leopardi ha la caratteristica di contenere tra la sua natura anche dei rifugi antiaerei che risalgono alla Seconda Guerra Mondiale.

  1. Parco Sempione, Milano

Famosissimo invece è Parco Sempione. Prende il nome dal corso Sempione e si trova poco distante dal Castello Sforzesco, rendendolo una frequente meta turistica milanese. La flora del parco è molto variegata e valorizzata attraverso alcuni percorsi botanici.

  1. Parco del Valentino, Torino

Ultimo dei parchi in classifica. Il Parco del Valentino di Torino, chiamato anche semplicemente “Il Valentino”, è una bellissima area verde che ospita al suo interno il Castello dei Savoia, certificato come patrimonio UNESCO.

 

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IN SVIZZERA TRA ARTE E CULTURA

Da sempre territorio di numerosi collezionisti d’arte, la Svizzera ha deciso di valorizzare il proprio patrimonio artistico attraverso la creazione di nuovi spazi espositivi attuando molti progetti promozionali. L’obiettivo è quello di avvicinare le persone all’arte coinvolgendo la stessa nella quotidianità dei cittadini inserendola anche nell’ambiente urbano. Eccovi di seguito una selezione di appuntamenti da non perdere.


Copyright by: Switzerland Tourism – By-Line: swiss-image.ch/Ivo Scholz

Tra i numerosi progetti culturali del 2019, a Zurigo riaprirà l’11 maggio il Pavillon progettato da Le Corbusier. L’edificio in questione, situato sul Lago di Zurigo, venne costruito a seguito della richiesta da parte della collezionista Heidi Weber. La struttura divenne uno spazio espositivo per opere artistiche di diverse tipologie: dai dipinti ai mobili. La particolarità del Pavillon è nella struttura che mette da parte la classica struttura in cemento a favore di vetro, metallo e pannelli di vernice.

Copyright by: Switzerland Tourism – By-Line: swiss-image.ch/Ivo Scholz

Ad Ascona invece, i proprietari dell’Hotel Ascona hanno portato alla luce una collezione inedita di opere di Luigi Pericle Giovannetti (1916-2001), trovata all’interno della sua abitazione. L’artista svizzero raggiunse il picco della sua carriera negli Anni ’50 dopo l’acquisto di un centinaio dei suoi dipinti da parte della famiglia Staechelin. Alcuni dei pezzi della collezione trovata, tra dipinti ad olio e disegni a inchiostro, sono conservati in ottime condizioni è attualmente è possibile ammirarli proprio nelle sale dell’Hotel Ascona.

L’Hôtel N’vY di Ginevra è il protagonista di un’opera artistica dal mood street. L’interno dell’edificio (in particolare la zona bar, alcune delle stanze e gli spazi comuni) è dove hanno espresso la loro arte il newyorkese Meres One e un gruppo di altri giovani artisti.

 

A Basilea, la città svizzera con il maggior numero di musei, l’arte campeggia anche nei luoghi pubblici. Il mediatore e promotore artistico Philipp Brogli è l’esperto del settore. Il suo lavoro è quello di mettere in contatto chi ha spazi, o per meglio dire pareti libere, con gli street artist interessati. Grazie a Brogli sono numerose le opere nate tra i palazzi.

Per potere scoprire queste opere tra le vie di Basilea è attivo il tour “UrbanArt Experience” realizzato con la partnership con l’hotel cinque stelle Les Trois Rois. Questo famoso hotel, al cui interno ospita anche un ristorante stellato, non disdegna le nuove forme d’arte e, attraverso la collaborazione con Artstuebli, organizza per i propri ospiti questo tour alla scoperta della street art locale. La particolarità: il percorso è interamente a bordo di una coloratissima Bentley ricoperta di graffiti.

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DESTINAZIONI PER L’INVERNO

Nell’eterna indecisione su come programmare le vacanze invernali, tra lontane mete esotiche o le affollate capitali europee riscopriamo le nostre Dolomiti, montagne che tutti nel mondo ammirano e che sono capaci di regalarci skyline suggestivi e atmosfere mozzafiato in ogni stagione. Anche le strutture non scherzano, molti hotel alpini ormai non hanno più nulla da invidiare ai nomi più chic di città. Questi hotel hanno tutto ciò che ci si aspetta da una struttura di montagna: sono sulle piste per cominciare subito la giornata, oppure lontani da tutto per sentire solo il silenzio delle, hanno spa e piscine sensazionali con vista bosco, ristoranti gourmet o stellati.

Questo inverno, in Alto Adige scopriamo alcune novità dal lusso irresistibile, perfetti per le coppie, per le famiglie oppure per un detox retreat in solitaria.  Insomma se amate questa regione ecco dove andare assolutamente per una vacanza al top, in tutti i sensi.

 

Alpina Dolomites Health Lodge & Spa

A 1860 metri della località Compatsch, sorge l’Alpina Dolomites Health Lodge & Spa, hotel a 5 stelle della catena Leading Hotels of the World la cui struttura, costituita da tre unità collegate fra loro e da un edificio circolare a sè stante, è stata edificata secondo criteri ecologici finalizzati a ottenere il minimo impatto ambientale e un basso consumo energetico, secondo un innovativo concept architettonico che ha fatto suoi i suggerimenti della natura circostante: edifici in legno, pietra e vetro, inseriti perfettamente nell’ambiente coniugano design accattivante e vocazione eco, all’insegna di una sostenibilità a 360°.  Se oltre allo sci e ai paesaggi siete alla ricerca del benessere è la scelta più giusta, grazie alla proposta olistica dell’Alpina SPA, fiore all’occhiello dell’hotel, premiata nell’ambito degli Spa Traveller Awards come Best Spa Hotel / Resort e per il miglior Programma Detox.

Hotel Lamm

Incastonato alle pendici dell’Alpe di Siusi, al centro di un paesino medievale, l’Hotel Lamm di Castelrotto è tornato finalmente a splendere. Dopo un attento restyling che ha saputo conciliare il fascino della tradizione, leggermente rivisitato, con un design moderno, elegante e unico.

Tra i punti forti della struttura,  il ristorante Zum Lampl che è il tempio dello chef Marc Oberhofer, che ogni giorno regala specialità della tradizione altoatesina reinterpretate e create usando esclusivamente ingredienti locali, di stagione e di alta qualità provenienti dall’Alto Adige. Il bar annesso invece è il vero punto di riferimento per ospiti e non: dotato di grandi vetrate affacciate sulla piazza di Castelrotto è un punto eccezionale per osservare la vita del paese. Spettacolare, all’ultimo piano dell’hotel l’oasi spa: un’ampia e raffinata area wellness.

PURMONTES Private Luxury Chalet

Il Purmontes è un meraviglioso complesso di chalet con 5 suite di recentissima apertura. La contemporaneità è sapientemente legata alla tradizione, mentre il benessere è interpretato in un modo totalmente nuovo dove il rapporto stretto con la natura e la scoperta della sua varietà e delle sue meravigliose caratteristiche giocano un ruolo fondamentale. La luce è protagonista degli spazi dei 5 chalet-suites, ognuno dei quali ha un’ infinity pool privata, grande terrazza o giardino e camino; accanto troviamo il maneggio dove cavalcare ed esplorare i panoramici dintorni.

 

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WEEKEND SUL GARDA: 3 STRUTTURE DA NON PERDERE

La sua fama risale ai tempi di Dante, quando l’illustre fiorentino ce lo raccontava nel canto venti dell’Inferno. Oggi il lago di Garda o Benaco continua ed essere una delle mete più gettonate, amatissimo dagli italiani e dal turismo internazionale, soprattutto tedesco. Cerniera fra tre regioni, Lombardia, Veneto e Trentino Alto Adige a volte viene definito il mare del nord Italia per via della sua estensione e del colore delle acque. Si conferma ogni stagione il luogo ideale per un weekend fuori porta grazie ad un’offerta sempre più sofisticata di strutture wellness e spa da sogno. Partendo dalla punta più settentrionale eccovi tre strutture assolutamente da non perdere!

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Du Lac et Du Parc Grand Resort

 Ci troviamo a Riva del Garda nella provincia di Trento e immerso in un fantastico parco secolare di settanta mila metri quadrati, questo resort vanta molteplici tipologie di sistemazione e servizi particolarmente curati che vengono offerti ai propri ospiti: ad attendervi, troverete, oltre  all’Hotel Du Lac, anche 34 bungalows immersi nel parco e le strutture Murialdo Suites & La Villa, capaci di coniugare al meglio lo stile classico con quello moderno. Ad arricchire l’esperienza, lo sport all’interno della struttura e nella pittoresca cittadina associato al relax dell’Armonia Spa & Fitness, uno spazio wellness molto curato con vista sul parco.

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Aqualux Hotel Spa & Suite Bardolino

A Bardolino, nella provincia di Verona un moderno resort in cui acque incredibilmente azzurre, clima dolce, ulivi e vigneti si fondono alla filosofia di un bien vivre basato sulla sostenibilità e sullo charme.  In questa struttura, il viaggio nel benessere comincia con l’eccellenza dell’offerta della SPA, che ci propone numerosi trattamenti firmati Phytomer e Natura Bisse . Il cuore dell’hotel invece è l’ampia corte che ospita l’AquaExperience, otto piscine interne ed esterne di acqua termale riscaldata. Le piscine indoor sono contraddistinte da forme e dotazioni particolari: si distinguono quella a forma di T rovesciata, e quella a forma di coppa di champagne, meritevole di molteplici scatti per i nostri social.

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 Palazzo Arzaga Hotel Spa & Golf Resort

Nel bresciano, a Calvagese della Riviera, un resort  le cui camere e suite sono in parte decorate con affreschi originali del XV secolo, mentre altre presentano soffitti alti e luminosi o romantiche travi in legno a vista. Tutte le sistemazioni sono ampie e spaziose e dotate di ogni comfort e la maggior parte di esse si affaccia sul paesaggio circostante o sull’ampio campo da golf. L’indiscutibile vantaggio della posizione lo rende un luogo in cui regnano una sorprendente quiete e una rara tranquillità, dove rigenerarsi e dedicarsi del tempo, grazie anche ai suoi infiniti spazi esterni: una spettacolare terrazza con piscina e zona relax, un’elegante Spa by Clarins e per i golfisti due campi rispettivamente da 18 e da 9 buche.

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Seeking relax: Alle terme in Val d’Orcia

Vivere fuori dal mondo non ha sempre un’accezione negativa, anzi, può diventare un vero e proprio lusso. È così che ci si sente visitando Bagno Vignoni, celebre località della Val d’Orcia dove i residenti sono solo 27. Splendidi panorami di colline, viti e cipressi compongono questo borgo medioevale così caratteristico e intatto che ricorda il set di un film. Già in passato, la vicinanza con la Cassia e la Via Francigena, percorsa dai fedeli per il pellegrinaggio a Roma, rendevano questo luogo una sosta ideale per ritrovare le energie.

Non solo paesaggi però, ma anche le virtù rilassanti e curative dell’acqua termale, che si scoprono all’Hotel Posta Marcucci.

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La struttura della casa è semplice, incastonata nel verde di un bel giardino che si affaccia sulla valle dall’alto, offrendo una vista suggestiva. Di fronte troviamo la Rocca di Tentennano, a testimoniare come questi luoghi siano imbevuti di un passato ricco di storia. Pienza, Montalcino, Radicofani, il Monte Amiata, Buonconvento, San Quirico sono località vicine, accessibili, ricche di testimonianze architettoniche di stampo medievale e rinascimentale. Spiccano nel cuore della struttura due vasche esterne, la prima con acqua non filtrata per non modificarne gli equilibri consolidati nel tempo che possiede una temperatura fra i 35 e 38°C, mentre quella della seconda si aggira fra i 28 e 32°C, creando così un’alternanza di calore molto piacevole. Quest’acqua ricca di calcio, ferro e zinco è ideale per lenire artrosi e reumatismi e si distingue da secoli per la sua salubrità. Ricaricarsi però, vuol dire anche dare nuova energia al proprio fisico e oltre a farlo con le acque termali è possibile trovare nuovo vigore con le lezioni di Tanya e Michael Aprile, istruttori di yoga con esperienza decennale di pratiche olistiche per riacquistare quella consapevolezza e presenza che ci aiuta a vivere a pieno le nostre giornate.

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La tavola completa il percorso di benessere insieme al ristorante panoramico, con una vista sulla valle che non ci lascia indifferenti. I sapori sono prevalentemente toscani e la selezione delle materie prime è fatta, seguendo criteri qualitativi che devono caratterizzare non solo i prodotti, ma anche le persone che li realizzano, scelta che ben rispecchia quel concetto di Economia del Bene Comune tanto cara al proprietario Michil Costa. Per lui è infatti fondamentale trovare sempre nuove occasioni di interpretare un pensiero economico che vada oltre l’obbligo del mero profitto.

Soggiornando in settimana, dopo la cena del mercoledì sera avrete occasione di provare il bagno sotto le stelle, un momento unico per gli ospiti di immergersi nelle vasche prima del riposo notturno ed esprimere (con un po’ di fortuna) un desiderio alla vista di una stella cadente.

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SEPTEMBER ESCAPE: L’alto Salento

Il Salento è certamente una delle bellezze italiane invidiate da tutti gli altri paesi europei e del mondo. I suoi panorami incredibilmente vivi, accesi dai bianchi delle pietre dalle terre rosse della campagna e dai toni blu del Mediterraneo, regalano a questa località un fascino irresistibile. Nel mese di Settembre, come ogni anno , cala il sipario sull’effervescente movida estiva insieme alle temperature che diventano più dolci rendendola una meta perfetta per un mini trip di fine estate, tra zone interne e sulla costa.

Sembra scontato ma è opportuno ricordare che il metodo migliore per visitare il territorio è l’auto, sia perché così sarà più facile raggiungere più destinazioni sia perché ogni spostamento vi permetterà di godere della bellezza dei panorami rendendo il viaggio stesso un’esperienza.

Partendo da Brindisi e percorrendo la statale litoranea verso nord troveremo una serie di spiagge di sabbia lunghissime in cui si alternano tratti liberi e altri attrezzati. Torre Guaceto è uno dei piccoli gioielli che incontreremo per primi, una spiaggia dorata che colora un paesaggio ancora intatto, all’interno della riserva marina gestita dal WWF. Proprio in queste zone, non a caso, il regista Ferzan Ozpetec girò il film Allacciate le cinture.  Spostandoci verso nord si arriva invece nella zona marina di Ostuni con la sua Rosa Marina e Pilone che sono spiagge sobrie ma eleganti e ancora più su Torre Canne (all’interno del parco regionale delle Dune costiere)  e Fasano, con alcuni lidi tra i più cool della costa come Cala Masciola, la rinomata spiaggia del luxury resort Borgo Egnazia.

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Spostandoci invece all’interno, per visitare agevolmente le città limitrofe risulterà utile e altrettanto piacevole soggiornare in una masseria, l’abitazione tipica pugliese circondata dalla bellezza del paesaggio dell’entroterra. Proprio a Ceglie Messapica tra Val D’Itria e Salento si trova la Masseria Oreglia, struttura esempio di un attento restauro conservativo immersa nella natura e in una dimensione di totale relax. Il complesso è formato da un gruppo di appartamenti tipici rinominati secondo l’antica suddivisione degli spazi in cui era divisa la masseria quando venne costruita a inizio 800. Troveremo ad esempio  la mangiatoia, la stanza del massaro, l’alcova e al loro interno un arredamento studiato nei minimi particolari con pezzi unici di antiquariato. A completare il tutto una piscina a cascata con vista spettacolare sui numerosi uliveti.  Per gli appassionati, la struttura organizza visite guidate in cantine vinicole con degustazione e in altre masserie che producono prodotti caseari.

Dopo Ceglie, sarà immancabile una tappa ad Ostuni, la città bianca del Salento, per via del suo caratteristico centro storico che nei tempi passati era interamente dipinto con calce bianca. Per chi è esperto delle isole greche sarà inevitabile il paragone con Santorini anche se qui si respira un’atmosfera più autentica e la città possiede un centro estremamente raffinato.

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Data la vicinanza, in questo mini viaggio ideale non può mancare Alberobello, nota per i Trulli (dichiarati patrimonio UNESCO) che sono bianche costruzioni coniche in pietra, presenti a centinaia nel quartiere collinare Rione Monti. Tra tutti spicca Il Trullo Sovrano del XVIII secolo a due livelli, situato sul punto più alto della città. Immancabili qui, una serie consistente di scatti per coronare al meglio il nostro feed di Instagram!

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IN VIAGGIO CON OTTAVIO MISSONI Jr

Ottavio Missoni Jr, primogenito di Vittorio Missoni, è un vero esploratore e amante dei viaggi su due ruote. Una passione che ha ereditato dal padre e lo porta a visitare in modo avventuroso paesi lontani. Non a caso colleziona motociclette, mentre tra un impegno aziendale e l’altro, progetta i suoi viaggi grazie alle sue App preferite.

Cosa non manca mai nella tua valigia?
Come capo, la giacca in maglia Missoni, ha un uso sia sportivo sia formale, a seconda di cosa ci abbini, inoltre la pieghi e una volta fuori non ha bisogno di essere stirata. E’ un capo fondamentale per un pigro come me nel fare la valigia! Io credo che ormai gli essential non sono più degli oggetti, come succedeva in passato, ma le App che hai sullo smartphone. Oltre alle solite note che utilizzo, TripAdvisor su tutte, trovo utilissime per i mie viaggi più avventurosi “zaino in spalla”, iOverlander, per i bivacchi last minute, e l’app della Farnesina, per la sicurezza e la pianificazione.

Valigia morbida vs rigida?
Trolley rigido per i viaggi con spostamenti aerei, piccolo o grande a seconda della durata del viaggio. Borsone morbido adattabile a zaino per i viaggi in moto o in barca.

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Raccontami del tuo ultimo viaggio.

Atene-Gibilterra: non é l’ultimo viaggio, ma senz’altro l’ultimo con la V maiuscola. Da Atene a Gibilterra in sella a una moto, attraversando Macedonia, Albania, Bosnia, Croazia, Slovenia, Italia, Francia, Spagna e Portogallo. Ho percorso circa 8000km di cui un buon 30% su strade di montagna sterrate.

Quando viaggi ascolti musica? Come occupi il tempo degli spostamenti?
In aereo guardo tantissimi film, non per combattere la noia del viaggio, ma perché é una delle rare occasioni che ho per guardarmi un bel film in pace! Guidare per me è un piacere, anche per lunghe tratte e se sono solo, una buona playlist basta per tenermi compagnia. Johnny Cash per me rappresenta l’emblema dei road trip con pezzi come Folsom Prison Blues. Poi mi piace anche Tom Petty con I won’t back down.

Parlami del tuo prossimo viaggio.
Quest’estate assieme alla mia fidanzata vorrei partire per la Mongolia su una Fiat Panda 4×4 primo modello. Sono circa 16.000 km; la durata del viaggio stimata é di un mese e l’itinerario prevede l’attraversamento di Slovenia, Croazia, Serbia, Bulgaria,Turchia, Georgia, Azerbaijan, Mar Caspio (in nave), Turkmenistan (piccolo e poco noto stato dell’Asia centrale ndr), Uzbekistan, Kazakistan, Russia e Mongolia. Di giorno in giorno valuteremo dove pernottare, non sempre ci sarà un tetto sopra di noi, spesso dormiremo in tenda. Vedere le notti stellate nei deserti del Karakum e del Gobi, o su un altipiano mongolo, non ha prezzo… Inoltre sfrutteremo la visibilità del nostro viaggio per raccogliere dei fondi per una Onlus a noi cara e documenteremo il viaggio su una pagina web dedicata.

Documenti i tuoi viaggi con Instagram? 
Utilizzo Instagram, ma non ne faccio abuso. Documento i miei viaggi, ma metto pochi scatti, quelli che secondo me sono i più rappresentativi, poi se c’é qualche situazione simpatica, ecco che scattano le stories.

 Il tuo viaggio ideale e il posto che vorresti visitare prossimamente?
Mi piacerebbe attraversare il Sud America in moto, da Panama a Capo Horn nella Terra del Fuoco. La civiltà Inca mi ha sempre affascinato, così come la storia socio-politica dell’Argentina. Inoltre consiglio come lettura in merito sui viaggi in Sud America  “I diari della motocicletta” di un giovane Ernesto Guevara.  Viaggiare significa esplorare, avventurarsi, incontrare persone che hanno culture, usi e costumi differenti dai nostri; fantasticare prima della partenza su quello che vedremo, capire se l’idea che abbiamo di un posto é poi effettivamente quella corretta o se invece l’informazione é deformata dalla realtà. Ma viaggiare significa anche staccare la spina dalla routine quotidiana: mio papà diceva sempre che il vero lusso non lo si trova nei beni materiali, il vero lusso é avere il tempo necessario da dedicare a se stessi e alle proprie passioni.  Chiaramente per un viaggio così di tempo ne serve molto!

Qual è la destinazione che ti è rimasta nel cuore e perché?
Il deserto del Merzouga tra Marocco e Algeria, un posto che vale la pena visitare. In un’area non troppo estesa hai la possibilità di goderti svariati panorami e morfologie di terreno, dune, montagne, fiumi, steppa. Lì ho corso una gara in moto e purtroppo non potevo fermarmi a fare scatti, ma mi piacerebbe tornarci da turista. Lì ho visto il più bel tramonto di sempre, sulle dune.

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Qual è l’accessorio che non può mancare nella tua valigia?
Il GPS di Garmin. Ha un database di informazioni ricchissimo, dalle strade urbane ai piccoli sentieri sterrati di montagna, inoltre segnala ristoranti, alberghi, ospedali, pompe di benzina. Con il software a casa pianifico gli itinerari, inoltre posso tracciare rotte e registrare i punti in cui transito in tempo reale.

I prodotti beauty che porti sempre con te?
Dedico davvero poco tempo alla cura del mio corpo. Il mio beauty viaggio é composto da rasoio elettrico, spazzolino/dentifricio, deodorante e una crema idratante. Non utilizzo creme o lozioni specifiche e, per i prodotti corpo, mi affido a ciò che trovo negli hotel. Non manca mai il profumo: il Tuscan Leather di Tom Ford.

Il tuo consiglio per una valigia stilosa ma funzionale.
Recentemente sono passato a un borsone misto pelle e tessuto molto resistente con i due manici adattabili a zaino in spalla. E’ davvero funzionale, lo sfrutto in ogni situazione e condizione meteo. É prodotto da Deus Ex Machina, il che rende una valigia già bella ancora più cool.

 

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THE INSIDER: @SIMONEDECHECCO FOUR SEASONS HOTEL RITZ LISBON

Una città dal ritmo lento e sornione: Lisbona è la città ideale dove starsene seduti al sole per un pomeriggio intero su un miradouro, guardando il mare di tetti e le imbarcazioni che navigano sul fiume Tago.
Colta, moderna ed organizzata il fascino di una delle più piccole capitali europee è chiaro fin dal primo sguardo, qui tradizione e modernità si fondono in un concerto armonico ben riuscito.

Museu Berardo

Sotto il sole caldo si potrebbe camminare senza una meta, perdersi nelle viette strette dell’ Alfama, il vecchio quartiere dei pescatori che ancora conserva gran parte del suo antico aspetto, visitare la Torre di Belém, che con i suoi delicati intarsi accoglie i visitatori che arrivano dall’ acqua, ed ammirare il Monastero dos Jerónimos, il monumento più importante della città.

Lisbona è una citta dalla cultura fervida e attiva. Il Museu Berardo raccoglie una delle collezioni di arte moderna e contemporanea più prestigiose del mondo. Il Museu Nacional do Azulejo, all’interno del cinquecentesco convento Madre de Deus, ospita invece una sorprendente collezione di azulejo, piastrelle di ceramica dipinta che rivestono le facciate delle case più antiche e ornano chiese e monumenti. Il MAAT, il nuovo Museo di arte, architettura e tecnologia disegnato da Amanda Levete, possiede una forza architettonica tale da renderlo un edificio-monumento: uno spazio pubblico che dialoga con l’ambiente e la città.

Di notte Lisbona conserva un fascino sornione. I ristoranti sono il luogo di incontro e di socializzazione preferito dai portoghesi: si mangia bene praticamente ovunque e la cucina tradizionale si fonde con garbo a sperimentazione e innovazione. Da provare le specialità della Taberna Moderna e del Cantinho do Avillez. Per una serata cool il posto del momento è JNcQuoi: un restaurant, bar, gourmet Store e Men’s Fashion Clinic da non perdere.

Sia che si decida di soggiornare a Lisbona un weekend, sia che si voglia rimanere per più tempo, l’hotel da prenotare è il Four Seasons Hotel Ritz Lisbon: una struttura anni 50 dove, tra arredi art decò e Louis XVI, vengono accolte opere d’arte eclettiche, dipinti ed arazzi che rendono questo luogo un vero museo di arte contemporanea portoghese.
Fondamentale ritagliarsi un’ora per allenarsi nella palestra sul rooftop e praticare running all’esterno ammirando dall’alto la città.

Suggestivo il SideCar tour proposto dall’hotel: 4 ore tra le vie antiche della città, passando per il Castelo de São Jorge e la Praça do Comércio con una sosta d’eccellenza presso la Pastéis de Belém, un’ istituzione della città.

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COACHELLA TIME. Il visual diary del festival e alcuni suggerimenti tra stile, arte e nightlife

Deserto, vento caldo, mi sporgo al finestrino osservando quelle strade piene di macchine che vanno in un’unica direzione, nella testa una canzone ‘ on the stero listen as we go, nothing’s gonna stop me now, California here we come, right back where we started from’.

Ecco un altro sogno della mia adolescenza realizzarsi, ecco la strada verso il Coachella.

Tra i festival musicali più noti è sicuramente l’esperienza che tutti dovrebbero fare almeno una volta nella vita.

Un’esperienza da vivere a pieno, tra gente da tutto il mondo, colori e tanto altro.

Ecco i miei cinque tips su cosa osservare se anche voi siete in viaggio verso Palm Springs:

  • MUSIC: il Coachella offre numerosi show accontentando i gusti musicali di tutti. È divertente spostarsi tra i vari stage e vedere come la musica unisce persone così diverse tra loro. Unico accorgimento, se vuoi stare in front row, indirizzati allo stage trenta minuti prima dello show.
Nella foto @katyschaef
  • COOL PEOPLE: è veramente divertente osservare i look della gente attorno a te, la cura e lo studio dello styling per vivere un’esperienza all’insegna dei colori. Un suggerimento di stile all’insegna della praticità: indossate un look a strati e portate con voi una felpa, di sera fa freddo nel deserto.
 
  • FOOD: il festival offre differenti postazioni food e beverage, cercando di accontentare le abitudini alimentari di tutti. Troverete dal classico junk food, alle healthy bowls, veggie food e persino plant based. Munitevi di una mappa del festival per individuare immediatamente il posto che fa per voi.
 
  • ART: ogni anno numerose installazioni artistiche fanno da scenario al festival. Per questa edizione ospite anche l’artista italiano Edoardo Tresoldi con ETHEREA. Il mio consiglio è di  osservarle al calar del sole, di notte c’è un’atmosfera magica.
Nella foto @valentinasiragusa al party di @iceberg
  • PARTY: come in ogni occasione che si rispetti, anche durante il Coachella sono numerosi i pool party organizzati dai brand moda. Attivate i vostri pr-radar per assicurarvi l’accesso e vivere a pieno l’esperienza dello spring-break, non scordate la protezione solare!

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