Chopard loves cinema

Il brand di orologeria e gioielleria d’oltralpe Chopard è Partner Ufficiale del famoso festival cinematografico di Cannes che da 72 edizioni premia i lungometraggi che hanno fatto la storia del grande schermo. Tra questi, suggeriamo una selezione fatta da esperti della settima arte di sei film tutti vincitori della Palma d’Oro da vedere (o rivedere) in questo periodo.

La dolce vita, di Federico Fellini (1960). Una pellicola allegramente decadente che racconta le scorribande di un eroe edonista, interpretato da Marcello Mastroianni, tra le vie della Capitale nostrana. Iconica per la storia del nostro cinema è la scena in cui Anita Ekberg, con indosso un bellissimo abito nero a sirena, fa il bagno nella Fontana di Trevi. Apprezzato dalla critica e condannato dal Vaticano, questo film è la consacrazione del periodo d’oro del cinema italiano.

Les parapluies de Cherbourg, di Jacques Demy (1964). Vittoria al 17° Festival di Cannes per questo film interamente cantato sulle note del compositore Michel Legrand che cela, dietro i suoi colori pastello, un profondo senso di malinconia. Una vera rivelazione fu l’attrice Catherine Deneuve e la sua interpretazione dalla bellezza innocente.

All that jazz, di Bob Fosse (1980). Questa commedia musicale è una dichiarazione d’amore nei confronti di Broadway. Un turbinio di danza e musica che esalta la teatralità della vita.

Lezioni di piano, di Jane Campion (1993). Primo e al momento unico film con una regia femminile ad aver conquistato una Palma d’Oro. Questa storia cinematografica, registrata tra i bellissimi paesaggio della Nuova Zelanda, rimettono al centro dell’attenzione la natura e l’istinto umano.

Pulp fiction, di Quentin Tarantino (1994). Una delle pellicole più divertenti tra tutte quelle presentate nelle varie edizioni del festival. La vittoria di questo film è stata la scommessa fatta dal Presidente di giuria Clint Eastwood sul futuro del giovane e promettente regista, al tempo al suo secondo film.

Un affare di famiglia, di Kore’eda Hirokazu (2018). La sconvolgente storia di una disfunzionale famiglia giapponese che resta unita solo grazie alla comune propensione ai piccoli furti. 

Olimpiadi di Tokyo, tutto rinviato al 2021

Le Olimpiadi di Tokyo slittano al 2021, l’ha confermato il Comitato Olimpico Internazionale (CIO). I Giochi Olimpici inizialmente previsti per quest’anno, dal 24 luglio al 9 agosto, si spostano esattamente di un anno per far fronte all’emergenza che stiamo affrontando a livello mondiale a causa della pandemia di Covid-19. Con quest’annuncio tutto il mondo dello sport dovrà riorganizzarsi interamente per creare un nuovo calendario di attività.

Nella nota ufficiale del Comitato Olimpico di legge “Questa decisione è stata presa in conformità a tre considerazioni principali e in linea con i principi stabiliti dal Comitato esecutivo del CIO il 17 marzo 2020: proteggere la salute degli atleti e di tutti i soggetti coinvolti e supportare il contenimento del virus Covid-19; tutelare gli interessi degli atleti e dello sport olimpico; il calendario sportivo internazionale globale”. Inoltre nel medesimo comunicato è confermato che tutti gli atleti già qualificati e i posti di quota già assegnati ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 rimarranno invariati.

“L’umanità si trova attualmente in un tunnel buio. I Giochi Olimpici di Tokyo possono essere una luce alla fine di questo tunnel”. Sono le parole piene di speranza del presidente del CIO, Thomas Bach che prosegue con dei ringraziamenti. “Voglio ringraziare le Federazioni Internazionali per il loro supporto unanime e i Comitati Olimpici Nazionali per l’ottima collaborazione e il loro supporto nel processo di consultazione degli ultimi giorni. Vorrei anche ringraziare la Commissione Atleti del CIO, con la quale siamo stati in costante contatto. Con questo annuncio, sono fiducioso che, collaborando con il Comitato Organizzatore di Tokyo 2020, il governo metropolitano di Tokyo, il governo giapponese e tutti i nostri stakeholder, possiamo affrontare questa sfida senza precedenti”.

Nel frattempo la fiamma olimpica non sarà più esposta al pubblico a Fukushima, un luogo simbolico e duramente provato. L’esposizione era prevista fino alla fine del mese ma visti gli avvenimenti è stato scelto di interromperla senza fornire ulteriori dettagli su eventuali prossime esposizioni e senza indicare in quale posto sarà conservata la fiamma in questo periodo.

I Mondiali di Atletica, in programma nell’agosto del 2021 a Eugene (Oregon), slitteranno a loro volta al 2022 per lasciare il posto alle Olimpiadi. “Le nuove date sono state approvate dopo lunghe discussioni tra tutti gli interessati” ha commentato in un comunicato il World Athletics. Sorte diversa per il torneo di Wimbledon che, per la prima volta dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, non si disputerà.

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San Valentino 2020: i regali fashion per lui

Una gallery essenziale di idee regalo per questo San Valentino che accontentano budget e gusti diversi.

Il regalo per eccellenza, quello più fatto e ricevuto per San Valentino: l’intimo. Calvin Klein propone la sua linea iconica underwear, sia per lui che per lei, tempestandola di rose, il fiore simbolo di questa festività.

Dalla collaborazione Nike + Metthew Williams arriva questa giacca modello NRG in nylon di colore rosso. Leggera, tecnica, perfetta per l’attività sportiva e buona idea regalo per gli appassionati dello sport.

Per festeggiare il 14 febbraio Malo propone un maglione di coppia. Il dettaglio degli intrecci riprendono le cordature delle barche a simboleggiare un viaggio da intraprendere insieme.

Un’idea regalo da calzare potrebbe essere il nuovo paio di sneakers in tessuto di Gucci ispirato ai modelli degli Anno 70 e impreziosito dal logo GG in rilievo sulla gommatura. Gucci si conferma uno dei marchi preferiti dai millennials.

Ricami e dettagli floreali per questa polo Prada dal mood romantico. In perfetta sintonia con l’atmosfera di San Valentino.

Si punta ancora sul rosso con Dries Van Noten. Una giacca rossa, in morbido cotone e dal fitting slim che si modella sul corpo. Perfetta da indossare anche in versione abito abbinandola al pantalone coordinato.

Calzini. Un piccolo pensiero sempre apprezzato per la sua utilità ma che può essere anche il giusto dettaglio di stile. Interessanti e vivaci i calzini lolita del marchio Jimmy Lion.

Semplice e romantico il maglione con ricamo firmato AMI. Una A con sopra un cuore che celebra l’amore del designer per la città di Parigi (la A ricorda la Tour Eiffel) ma può essere esteso all’amore in generale.

Tinta horror per Off-White che, sempre attento all’aspetto visual delle proprie proposte, ha ricamato dei mostri sui propri maglioni rosso sangue accanto alla scritta “off” in pieno stile locandina di un film dell’orrore.

San Valentino resta una festività nel bel mezzo dell’inverno quindi potrebbe essere utile inserire nella rosa del possibile regalo anche qualcosa di caldo e pesante. Come il piumino Moncler che nonostante l’imbottitura tipica del brand, presenta una vestibilità incredibilmente slim.

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Musei italiani: i 10 più famosi su Instagram

Luoghi di arte e cultura, i musei sono sempre più social e maggiormente inseriti tra gli hashtag delle nostre foto su Instagram. Ecco perché Holidu, il motore di ricerca per case vacanze, ha deciso di stilare una classifica dei musei nostrani più famosi su Instagram e decretare chi si conquista il titolo di Museo con più hashtag.

I musei Vaticani a Roma si aggiudicano la medaglia d’oro superando i 388mila hashtag. Una delle raccolte più grandi al mondo frutto delle collezioni di grandi papi nel corso dei secoli. Al secondo posto non poteva mancare uno dei musei più famosi e importanti al mondo. Il museo degli Uffizi (Firenze) conquista l’argento con un toltale di 367.131 hashtag. Famosi pittori si occuparono di affrescare le bellissime stanze dell’edificio e, ad oggi, la collezione artistica che racchiude si è ampliata notevolmente con opere che vanno dal Medioevo fino all’età moderna. Il gradino più basso del podio spetta a un altro museo romano, il Maxxi, con i suoi oltre 150mila hashtag totali. Un ottimo risultato per questo enorme edificio, realizzato dell’architetto Zaha Hadid, che espone opere d’arte contemporanea del XXI secolo di artisti italiani e internazionali.

Si torna a Firenze per il quarto posto dei musei più instagrammati.  Palazzo Pitti sfiora i 110mila hashtag. Questo edificio oggi ospita tra le sue mura quattro musei: il Tesoro dei Granduchi, la Galleria Palatina e gli Appartamenti Reali ed Imperiali, la Galleria d’Arte Moderna e il Museo della Moda e del Costume. Ogni museo racchiude le proprie opere d’arte e non sempre si parla di quadri o sculture. Al quinto posto della lista c’è infatti il Museo Ferrari. Inaugurato nel 1998 a Maranello, il percorso fa rivivere la storia dell’auto rossa più iconica. Sesto classificata è la Pinacoteca di Brera, Milano. Sua la posizione con 55.240 hashtag. Questa galleria espone opere diversissime tra loro sia per stile che per periodo di riferimento. Numerosi gli esempio di importanti pittori dell’Italia Settentrionale.

Terza conquista romana al sesto posto con la lussuosa Galleria Borghese, 55mila hashtag. Dipinti e sculture per una collezione unica al mondo, specialmente per le opere del Bernini e di Caravaggio. Sempre Roma alla posizione successiva con i suoi Musei Capitolini (#49.421), la struttura museale civica più importante della Capitale considerato il primo museo al mondo e istituto grazie alle collezione di molto papi.Nono classificato il Museo del ‘900 a Milano. Un museo giovane inaugurato nel 2010 con lo scopo di “diffondere la conoscenza dell’arte del Novecento”, come si può leggere sul sito ufficiale. All’interno delle stanze è possibile ammirare dipinti di diverse correnti artistiche dalle Avanguardie internazionali, al Futurismo, all’Arte Povera. Ultimo della top10 è il Museo Nazionale del Cinema di Torino, con più di 46mila hashtag. All’interno della spettacolare Mole Antonelliana, simbolo della città, questo museo espone opere inerenti la settima arte con una particolare organizzazione espositiva lungo una spirale.

Crediti foto: Holidu

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10 accessori per un viaggio all’avventura

Escursionismo, campeggio, bicicletta, interrail sono alcune tra le modalità dei viaggi all’avventura preferiti dagli italiani, del resto il viaggio ha sempre fatto parte della storia e della cultura del nostro Paese ed è uno strumento importante per aprire la mente, confrontarsi con usanze e costumi diversi affrontando nuove sfide.

Chi l’ha detto però, che anche per una vacanza zaino in spalla non si possa essere attrezzati con accessori funzionali ma molto cool? Scopriamoli nella gallery.

Ermenegildo Zegna

Uno zaino spazioso e resistente, perfetto alleato per un’escursione fuori porta o un viaggio avventuroso.

Acne Studios

Stando molte ore all’aperto sotto il sole è bene proteggersi con un cappello. Must della stagione è il modello da pescatore.

Garmin Instinct

Non segna solo l’ora e indica la data. Questo smartwatch è ultra resistente, impermeabile, possiede una bussola su tre assi e il GPS.

Borraccia 24 Bottles x Vivienne Westwood

L’idratazione è importante specialmente in estate. Per portare sempre con te dell’acqua, senza utilizzare inquinanti bottiglie di plastica, puoi utilizzare una delle borracce ecologiche in metallo.

Gucci

Ad ogni avventura corrisponde la giusta calzatura. Questo modello Gucci è perfetto per fare trekking senza rinunciare allo stile.

Dsquared2

Gli zaini non sono mai abbastanza per gli amanti dell’avventura. Con questo fedele alleato potrai portare in spalla tutto il necessario.

Balenciaga

Anche l’occhio vuole la sua parte ed è bene proteggersi dai raggi UV con un bel paio di occhiali da sole.

Off-White

Uno degli accessori streetwear del momento può essere l’ideale anche nelle situazioni più spericolate.

Palm Angels

In uno zaino puoi infilarci tutto l’indispensabile ma certe volte è meglio optare per un comodo marsupio e passare la giornata leggeri.

LG TONE Platinum+

Un’avventura perfetta necessità della perfetta colonna sonora che si può comodamente ascoltare con queste cuffie Bluetooth senza fili ad ostacolarci.

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Meccaniche Veloci pronto alla regata

Il team del WB Seven ha fatto il suo esordio iniziando il periodo di preparazione alla Regata dei Due Golfi organizzata dallo Yacht Club Lignano. Ad oggi l’obiettivo è quello di conquistare un posto sul podio al prossimo campionato mondiale D-Marine ORC che si terrà dall’1 all’8 giugno a Sebenico (Croazia).

Il WB Seven prenderà parte alla regata con i colori dello Yacht Club di Parma nella categoria “corinthian” ovvero quella parte della competizione riservata agli equipaggi non professionisti. La manifestazione avrà una anche un messaggio particolare. Infatti il team ha stretto una collaborazione con Ami (Ambiente Mare Italia) e sulle vele e sulle divise dell’equipaggio di WB Seven campeggerà anche il logo “no plastic”. Un contributo alla campagna di sensibilizzazione verso i temi ambientali mettendo sotto i riflettori l’inquinamento da plastica dei mari, sperando che la situazione possa migliorare quanto prima.

Salirà a bordo dell’imbarcazione anche Meccaniche Veloci, brand di orologeria dall’anima italiana e una produzione Made in Swiss. Meccaniche Veloci diventa dunque main sponsor della WB Seven dove il logo sarà posto al centro della randa e del fiocco, in bianco su fondo nero. Oltre che come sponsor, Meccaniche Veloci sarà presente anche fisicamente. Cesare Cerrito, CEO del brand svizzero ed appassionato velista, sarà uno dei dodici componenti dell’equipaggio guidato dal timoniere Mauro Pelaschier.

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Sneakers: i modelli perfetti per questa primavera

La bella stagione è finalmente arrivata ed è tempo di fare ordine nel proprio guardaroba (e nella scarpiera). Siamo nel periodo perfetto per scoprire le novità della stagione e acquistare un nuovo paio di sneakers che ci accompagneranno, passo dopo passo, nei mesi a venire.

Prima proposta per la stagione è la rivisitazione di un classico. Converse mostra fieramente la propria origine con un look molto americano per uno dei suoi modelli di scarpe più iconico: le Chuck Taylor ‘70. In questa versione spring/summer 2019, la tomaia alta alla caviglia è interamente in denim blu mentre i lacci e la gommatura sono bianche. Nel complesso dallo stile semplice ma con carattere.

Un altro paio di sneakers alte ideali per queste prime giornate di sole sono le adidas realizzate dal brand newyorkese Alife. Il modello adidas ricreato con il logo Alife e altri dettagli è il Nizza Hi. Una versione in total white interrotto solo dalle scritte presenti su delle fascette colorate che riportano lo slogan “A Way of Life™”. Le sneakers in questione sono disponibili in esclusiva sullo shop online di Alife e presso il loro negozio a New York.


Un must have sono le nuove Oversized sneakers di Alexander McQueen in versione spray. Base bianca ma la parte frontale delle scarpa viene ricoperta da uno strato di vernice nera, come se fosse appena passato un writer a dipingere un graffito con la sua bomboletta.

Nike si è preparato all’arrivo della primavera con un set di nuove colorazioni del suo modello Air Force 1 ‘07 LV 8. Le colorazione proposte sono “Atmosphere Grey/Vast Grey-Thunder Grey”, “Desert Ore/Light Cream/Pale Ivory/Sail,” e “Light Armory Blue/Obsidian Mist-Off White”. Quest’ultima variante è perfetta anche per cavalcare il trend dei toni pastello di questa stagione.

Animo cupo invece per le tanto amate, quanto disprezzate sneakers Triple S di Balenciaga. Le controverse scarpe, che spopolano sui social network ai piedi di innumerevoli influencer, tornano in versione nera con un effetto di finta usura sulla parte bassa.

A fare loro compagnia sui social, Instagram in primis, ci sono le B23 sneakers firmate Dior. Prima hanno attirato l’attenzione sulla passerella del brand parigino, poi hanno conquistato numerosi appassionati di luxury sneakers.

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ARTE PER LA MODA: LE NUOVE COLABS

Nuova stagione, nuova collaborazione. La prima che vogliamo evidenziare è proprio quella di LACOSTE,  che recentemente ha fatto squadra con l’icona pop e artista Keith Haring. È stata fatta un’accurata rassegna delle opere di Keith, dalle più famose a quelle meno conosciute, per poi selezionarne alcune da riprodurre sui capi di questa collezione speciale composta da capi sia per adulti che per bambini. In linea con il trend che vede un ritorno agli Anni 80 nella moda, il brand ha puntato su molte opere street art dell’artista americano realizzate proprio in quegli anni con lo stile che continua a contraddistinguere i suoi lavori.

A comporre la linea Keith Haring x LACOSTE ci sono le iconiche polo, t-shirt, felpe, costumi da bagno ma anche orologi (per i più giovani) e altri capi. Le stampe sono state messe sia in bella vista e con colorazioni vivaci, come sulle t-shirt, sia in alcuni dettagli che rendono unici i pezzi della collezione senza eccedere nelle stampe, riprodotte ad esempio solo sul retro delle sneakers piuttosto che sul colletto delle polo. Una collezione che LACOSTE ha fortemente voluto per rendere omaggio a Keith, al suo spirito libero e alla sua arte fuori dagli schemi.

 

Un altro marchio di tendenza che non è nuovo in fatto di collaborazioni è Supreme. Per il connubio moda-arte ha collaborato con il duo Gilbert & George presentando una capsule collection già disponibile negli store. Gilbert & George, artisti tra i più influenti nel settore dell’arte contemporanea, hanno messo a disposizione il proprio talento per realizzare una serie di hoodie, t-shirt e skateboard in edizione limitata per il brand americano. Un totale di 27 pezzi intitolati “1984 Pictures”.

Restando sempre nel campo dell’arte, un nome che sta risuonando nel fashion system è quello di Sterling Ruby. In questo caso non si tratta di una collaborazione perché il poliedrico artista americano dopo essersi occupato di pittura, di scultura e di fotografia ha deciso di lanciare una vera e propria linea di moda. Il brand da lui fondato e che lo vedrà in veste di direttore creativo si chiama S.R. STUDIO. LA. CA. e sarà presentato durante la prossima edizione del Pitti Uomo in programma a giugno 2019. L’evento, ormai appuntamento fisso per i protagonisti del settore moda maschile, ha scelto Sterling Ruby come Special Guest offrendogli così una vetrina importante per il suo debutto come fashion designer e per la presentazione al pubblico della sua linea ready-to-wear.

 

 

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Da Istanbul a Londra, la capsule di DB BERDAN x ASOS

Il brand DB BERDAN ha appena lanciato una capsule collection per la primavera/estate 2019 in esclusiva con il colosso dello shopping online ASOS. La collaborazione prende ispirazione dalle origini culturali del brand, mixate con elementi che richiamano gli anni 90.

Tra le grafiche usate per la realizzazione dei capi della collezione c’è il logo DB BERDAN ripetuto numerose volte, la riproduzione dell’opera contemporanea “Gods, Monster and Men” dell’artista turca Murat Palta e la raffigurazione della divinità Umay Ana, entità dal doppio genere sessuale, sia maschile che femminile. Umay Ana è anche la rappresentazione del dio della guerra durante le ore diurne mentre la sera è una figura materna nonché dea dell’amore. Una dualità su più fronti che richiama gli ideali del brand.

Forme e tessuti sono ispirati ai look comodi dei college. Tanto denim, cotone e nylon mischiati tra loro per creare qualcosa di diverso, in contrasto ma mantenendo una certa armonia. La silhouette è oversize su molti dei capi presentati per rispecchiare anche l’animo streetwear del brand.

La collezione del marchio è già disponibile sul sito di ASOS con prezzi che vanno dai 55€ per le gonne ai 220€ circa degli abiti.

DB BERDAN è inoltre un brand streetwear contemporaneo molto attento ai temi di attualità. La sua filosofia non si lega alle due classificazioni di genere e ha l’aspirazione di poter gestire una comunità di persone dalla mente aperta che non crea distinzioni per via del sesso, etnia o orientamento delle altre persone. L’influenza di Londra e della sue subculture si rivede nell’azioni del brand che è molto attivo per supportare le cause in cui crede. È un forte sostenitore della comunità LGBTQ e proprio quando ad Instabul fu vietato il Pride, il designer usò la propria sfilata come canale di protesta.

 

 

 

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10 PARCHI DA SCOPRIRE IN ITALIA

Nel 2050, secondo le stime dell’ONU, il 68% della popolazione mondiale vivrà in aree urbane. Tra i motivi di questo spostamento verso le grandi città ci sono le opportunità in ambito formativo e professionale, l’offerta culturale e le numerose attività dedicate allo svago. Una vita urbana non presenta però solo vantaggi. Il ritmo frenetico e lo stress quotidiano possono scaricare velocemente le energie. Per questo motivo Holidu, motore di ricerca per le case vacanza, ha analizzato le recensioni di Google al fine di individuare la top ten dei parchi urbani sul territorio italiano, il posto ideale per staccare la spina dalla vita frenetica della metropoli e dedicarsi ai propri hobby, lo sport oppure una semplice passeggiata. Ecco la classifica dei più belli del nostro Paese.

  1. Giardino degli Aranci, Roma

Il Giardino degli Aranci può avvalersi di un’area verde di circa 7.800 m² impreziosito da numerosi alberi di arancio profumati. Si trova sul colle Aventino e percorrendo il viale in mezzo al parco, si raggiunge il belvedere dove è possibile meravigliarsi con la vista del panorama sulla capitale.

  1. Parco di Monza, Monza

Il Parco di Monza, situato a nord della città, rappresenta uno dei maggiori parchi storici europei e il più grande circondato da mura. Il parco, realizzato per volontà dal figlio di Napoleone come riserva di caccia, nel corso degli anni è stato più volte ampliato e ad oggi è circondato da 14 km di mura.

  1. Real bosco di Capodimonte, Napoli

Motivo di orgoglio per la città di Napoli, Il Parco di Capodimonte vicino all’omonima reggia offre ai visitatori ben 124 ettari di verde e svariati edifici che in passato vennero utilizzati da principi e re.

  1. Parco degli Acquedotti, Roma

Secondo parco in classifica per la nostra capitale. Il Parco degli Acquedotti deve il suo nome ai sette acquedotti risalenti all’epoca dell’Antica Roma. La bellezza di questo parco è stata apprezzata e utilizzata anche in campo cinematografico, ad esempio appare come set nel film La dolce vita.

  1. Parco di Villa Ghigi, Bologna

Anche se lontano dal centro di Bologna, il parco attrae molti visitatori. Dal Parco di Villa Ghini si gode di una vista molto suggestiva ed è possibili osservare una grande varietà di flora, anche esotica.

  1. Parco della collina di Superga, Torino

Il Parco naturale della collina di Superga è stato istituito nel 1991 per promuovere il territorio attraverso la valorizzazione, a livello turistico, della floristica e delle strutture architettoniche che contiene.

  1. Parco del Gianicolo, Roma

Questo parco, posto sull’omonimo colle romano, è famoso per la sua Passeggiata. Presente anche una statua dedicata a Giuseppe Garibaldi che si trova nella piazza (a lui dedicata) adiacente al parco e il Cannone del Gianicolo, che ogni giorno alle ore 12:00, spara un colpo.

  1. Parco Giacomo Leopardi, Torino

Probabilmente è il parco meno conosciuto rispetto agli altri in classifica. Il Parco Giacomo Leopardi ha la caratteristica di contenere tra la sua natura anche dei rifugi antiaerei che risalgono alla Seconda Guerra Mondiale.

  1. Parco Sempione, Milano

Famosissimo invece è Parco Sempione. Prende il nome dal corso Sempione e si trova poco distante dal Castello Sforzesco, rendendolo una frequente meta turistica milanese. La flora del parco è molto variegata e valorizzata attraverso alcuni percorsi botanici.

  1. Parco del Valentino, Torino

Ultimo dei parchi in classifica. Il Parco del Valentino di Torino, chiamato anche semplicemente “Il Valentino”, è una bellissima area verde che ospita al suo interno il Castello dei Savoia, certificato come patrimonio UNESCO.

 

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IN SVIZZERA TRA ARTE E CULTURA

Da sempre territorio di numerosi collezionisti d’arte, la Svizzera ha deciso di valorizzare il proprio patrimonio artistico attraverso la creazione di nuovi spazi espositivi attuando molti progetti promozionali. L’obiettivo è quello di avvicinare le persone all’arte coinvolgendo la stessa nella quotidianità dei cittadini inserendola anche nell’ambiente urbano. Eccovi di seguito una selezione di appuntamenti da non perdere.


Copyright by: Switzerland Tourism – By-Line: swiss-image.ch/Ivo Scholz

Tra i numerosi progetti culturali del 2019, a Zurigo riaprirà l’11 maggio il Pavillon progettato da Le Corbusier. L’edificio in questione, situato sul Lago di Zurigo, venne costruito a seguito della richiesta da parte della collezionista Heidi Weber. La struttura divenne uno spazio espositivo per opere artistiche di diverse tipologie: dai dipinti ai mobili. La particolarità del Pavillon è nella struttura che mette da parte la classica struttura in cemento a favore di vetro, metallo e pannelli di vernice.

Copyright by: Switzerland Tourism – By-Line: swiss-image.ch/Ivo Scholz

Ad Ascona invece, i proprietari dell’Hotel Ascona hanno portato alla luce una collezione inedita di opere di Luigi Pericle Giovannetti (1916-2001), trovata all’interno della sua abitazione. L’artista svizzero raggiunse il picco della sua carriera negli Anni ’50 dopo l’acquisto di un centinaio dei suoi dipinti da parte della famiglia Staechelin. Alcuni dei pezzi della collezione trovata, tra dipinti ad olio e disegni a inchiostro, sono conservati in ottime condizioni è attualmente è possibile ammirarli proprio nelle sale dell’Hotel Ascona.

L’Hôtel N’vY di Ginevra è il protagonista di un’opera artistica dal mood street. L’interno dell’edificio (in particolare la zona bar, alcune delle stanze e gli spazi comuni) è dove hanno espresso la loro arte il newyorkese Meres One e un gruppo di altri giovani artisti.

 

A Basilea, la città svizzera con il maggior numero di musei, l’arte campeggia anche nei luoghi pubblici. Il mediatore e promotore artistico Philipp Brogli è l’esperto del settore. Il suo lavoro è quello di mettere in contatto chi ha spazi, o per meglio dire pareti libere, con gli street artist interessati. Grazie a Brogli sono numerose le opere nate tra i palazzi.

Per potere scoprire queste opere tra le vie di Basilea è attivo il tour “UrbanArt Experience” realizzato con la partnership con l’hotel cinque stelle Les Trois Rois. Questo famoso hotel, al cui interno ospita anche un ristorante stellato, non disdegna le nuove forme d’arte e, attraverso la collaborazione con Artstuebli, organizza per i propri ospiti questo tour alla scoperta della street art locale. La particolarità: il percorso è interamente a bordo di una coloratissima Bentley ricoperta di graffiti.

Eine Gebaeude Installation im Hafen-Areal.

 

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TOKYO CAPITALE GOURMET

La meta del 2019 per gli appassionati del settore “food and beverage” è soltanto una: Tokyo, Giappone. Il Paese del Sol Levante affascina sempre più potenziali visitatori e invoglia, chi già c’è stato, a tornarci per vivere nuovamente le esperienze che solo la cultura giapponese può offrire. Ad aggiungere una nuova voce alla lista di motivi validi per fare le valigie e partire verso il Giappone ci ha pensato la rinomata Guida Michelin che annualmente si occupa di stilare una raccolta dei locali enogastronomici migliori al mondo.

Tokyo, secondo la dodicesima edizione della guida citata, è la città più stellata al mondo per quest’anno. Proprio tramite l’assegnazione di stelle ai singoli locali valutati, la Guida Michelin premia quelli ritenuti migliori (considerando diversi fattori) mettendoli subito sotto i riflettori dei professionisti e degli appassionati del settore culinario. I locali di Tokyo che si sono aggiudicati almeno una stella sono ben 230 ma le stelle totali assegnate sono addirittura 308. Un risultato degno di nota che rende la capitale del Giappone anche la capitale gourmet.

In questa edizione i nuovi locali entrati in classifica sono 73 ma non tutti sono specializzati in cucina tipica giapponese come si potrebbe pensare. La metropoli di Tokyo è una delle più globalizzate e l’interesse per il cibo non asiatico è molto. Lo testimonia il ristorante L’Osier, guidato dallo chef Olivier Chaignon e ispirato alla cucina francese, che quest’anno ha conquistato la sua terza stella Michelin. Per il must della cucina nipponica, il sushi, sono numerosi i ristoranti premiati: dalla new entry Kobikicho Tomoki, con le sue due stelle conquistate in un solo colpo, a Sukiyabashi Jiro Honten, un veterano nella guida gastronomica che conferma anche questa volta le sue 3 stelle. Nell’edizione attuale sono molte le novità riguardo i Bib Gourmand, indirizzi dove è possibile assaporare ottimo cibo a fronte di prezzi moderati. I locali di questo tipo inseriti nella guida sono 44 e testimoniano il fatto che la città offre proposte interessanti e gustose per tutte le tasche.

Non finisce qui il focus su Tokyo perché dal 19 al 29 aprile 2019, tra gli spazi della Roppongi Hills Arena, verrà ospitata l’edizione annuale della Craft Saké Week. Questa fiera-evento metterà in mostra 110 aziende produttrici di saké (il tipico liquore nipponico ottenuto tramite la fermentazione del riso) provenienti da tutto il Giappone. Un’occasione imperdibile per gli amanti della cultura e della cucina locale.

 

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