Cosa regalare alla festa del papà? Cinque consigli da seguire

La festa del papà è una celebrazione che onora il ruolo dei padri all’interno delle famiglie. È una festa relativamente moderna, anche se gli antichi romani avevano una tradizione di onorare i padri, ogni febbraio, ma solo quelli che erano deceduti. In tutto il mondo, la festa del papà viene celebrata in date diverse, nei paesi cattolici essa corrisponde al giorno della morte di San Giuseppe, il primo padre della Bibbia, il 19 marzo. Anche se le date possono variare, la giornata viene celebrata in modo simile in tutto il mondo, di solito comporta doni ai papà e attività familiari da svolgere durante la giornata. Vediamo insieme qualche idea regalo per rendere ancora più speciale questa giornata. 

Cosa regalare alla festa del papà? Sembra essere il dilemma di ogni anno per tutti i figli. Ma trovare il regalo perfetto non è un compito da poco, e ad ogni avvicinarsi di questa ricorrenza potresti trovare sempre più difficoltà nel trovare il regalo che gli piacerà davvero. Quest’anno proponiamo regali originali e alla moda grazie alla nostra selezione perfetta per tutti i gusti e tutte le tasche.

  1. L’orologio dal cuore green ed eco-responsabile

Sempre più uomini stanno ponendo la loro attenzione sulla questione climatica ed eco-responsabile. Se il tuo papà è dal cuore green, allora si divertirà a indossare l’orologio Citizen Promaster la cui tecnologia Citizen Eco Drive permette alla batteria di ricaricarsi da qualsiasi sorgente luminosa, quindi non dovrà mai essere cambiata, adatto dunque ai padri che stanno molto all’aria aperta e fanno sport. Due ore di esposizione al sole equivalgono a sei mesi di riserva di energia. Lo adoriamo! 

  1. Orologio solo tempo uomo Swatch Big Bold

Un orologio che si adatta perfettamente al classico stile per cui abbiamo imparato a conoscere ed amare il brand Swatch. L’estetica in silicone che li rende adattabili ad ogni polso e super colorati per un uomo che non ha paura di mettere in bella vista il proprio stile unico. Nella moderna versione Big Bold, l’estrosità dei colori tipici del marchio, cioè i fluo, sono neutralizzati dal fondo nero della referenza, su cui poggia il giallo sgargiante, per un regalo che di certo non peccherà di poca originalità. 

  1. Gioielli da uomo

Sempre più papà amano i gioielli. Se questo accessorio un tempo era garanzia per la Festa della Mamma, oggi è declinabile anche al maschile. Questo lo hanno capito bene i grandi marchi di gioielleria come Comete o Cesare Paciotti che hanno una vasta linea di referenze adatta ad ogni tipo di papà. 

  • I bracciali: Per un papà estroso e giovanile suggeriamo bracciali colorati o in fibra di caucciù; per i papà più classici la linea in acciaio rigidi e non di Cesare Paciotti. Per chi invece vuole donare al proprio papà un regalo indimenticabile, ci sono i bracciali tennis di Comete Gioielli, consigliatissimi soprattutto quelli in diamanti. Perché il diamante non è soltanto il migliore amico delle donne, anche degli uomini;
  • Un anello: come rinunciare al Sector Rude? Il fantastico chevalier – o anello da mignolo – della linea Sector? In acciaio inox. Il regalo perfetto per chi non ha un budget adatto per comprare un orologio, o per chi ha fatto un regalo importante già in un’occasione vicina. Chissà che un giorno vostro papà non vi chiederà di scegliere una parola in codice e la farà incidere al suo interno;
  • Portachiavi Hi Tech: per un papà super tecnologico il regalo perfetto è il portachiavi Hi Tech Zancan con chiavetta usb incorporata. In acciaio con la rosa dei venti incisa sopra, come a ricordare al proprio padre che con suo figlio nel cuore non potrà mai perdere la propria bussola e che ci sarà sempre un buon motivo per tornare a casa. Ma possibile valutare anche altri modelli, come Portachiavi Jordan 1 o modelli simili.

Il Gentleman Watch secondo Tissot

Tissot, il brand di orologeria che rappresenta il gentleman moderno, ha presentato una nuova capsule collection di orologi in occasione di un evento esclusivo alla Terrazza Martini di Milano. Un evento unico cui hanno partecipato uomini moderni amanti del bien vivre che hanno potuto vedere in anteprima la nuova collezione con pezzi già iconici, come il “Tissot Gentleman”. 

Dedicato all’uomo elegante e contemporaneo, il “Tissot Gentleman” è raffinato nei dettagli, che fanno del brand un marchio di fabbrica e leader dell’alta orologeria: in acciaio, diametro 40 mm, anello degli indici applicati, smussati, satinati e bruniti, valorizzati da lancette Dauphine sfaccettate e rivestite con un materiale bianco luminescente; datario a ore 3 che rivela la sottile eleganza del quadrante; una lancetta dei secondi molto sottile che permette di leggere l’ora con precisione. 

Disponibile in sei versioni, il “Tissot Gentleman” è raffinato e sobrio al contempo, è l’orologio versatile per eccellenza, perchè perfetto per lo stile casual del week end o “business” per le giornate di incontri di lavoro. 

Ispirato al suo predecessore degli anni ’60 ma reinterpretato in chiave trendy, il “Tissot Gentleman” è dotato di un calibro eccezionale, il famoso Powermatic 80 nella versione con molla del bilanciere in silicio, una molla che garantisce al segnatempo una maggiore longevità, un funzionamento più preciso e una maggiore resistenza ai campi magnetici, con riserva di 80 ore. 

Noi di MANINTOWN abbiamo partecipato all’evento con i due nostri ambassador, Niccolò Zaffarano, style coach e personal shopper appassionato di orologi, e Giorgio Giangiulio, style storyteller (come ama definirsi) nonchè autorevole amateur del mondo orologi. Due giovani uomini che hanno coltivato un innato senso di eleganza e che hanno interpretato con la loro estetica lo stile del “Tissot Gentleman”.

E come racconta lo stesso Giorgio Giangiulio: “La vera arma di un gentiluomo è la sua eleganza. E Tissot ha sposato questa filosofia con grande maestria e capacità, segnando i tempi moderni con una collezione che accompagna il gentleman con stile nelle sfide quotidiane. Sono rimasto molto colpito dal “Powermatic 80” con movimento a carica automatica, cassa in acciaio da 40mm e quadrante blu. Un orologio versatile e raffinato che ho subito sentito mio, in totale accordo con ciò che cerco quando indosso un orologio: qualità e bellezza discreta. E la Terrazza Martini, con vista sul cuore pulsante di Milano, non poteva che essere la location più adatta per presentare i calibri della Tissot Gentleman.”

Niccolò Zaffarano commenta così: ” E’ un onore rappresentare Tissot, brand centenario che fa della qualità e dell’eleganza i suoi punti di forza. Il pezzo della collezione che mi ha più colpito è il Gentleman in acciaio con quadrante blu, poiché si adatta alla perfezione sia sotto il polsino della camicia con un abito elegante, sia con una polo nel tempo libero. L’evento in Terrazza Martini ha confermato l’originalità del marchio, una presentazione dal tasting tutto italiano, ottimi drink e tema casino’, vizi e passatempi del gentleman moderno!” 

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Tissot: l’orologio per chi ama lo sport e il mare

Fin dal 1853, il noto brand svizzero produce orologi di alta qualità in tutto il mondo. Da diversi anni, sponsorizza molteplici discipline professionistiche, contando su testimonial di assoluto rilievo nel panorama sportivo. Tra le discipline sportive troviamo quelle acquatiche, motivo per cui non poteva mancare un modello dedicato agli amanti del mare.

Così è nato il nuovo TISSOT SEASTAR 1000 QUARTZ CHRONO,  pensato per tutti gli amanti degli sport acquatici, ora disponibile nella versione cronografo. Le sue innumerevoli funzionalità lo rendono il compagno ideale per tutte le avventure in mare ma non solo; l’orologio regala performance impeccabili anche in profondità, (grazie all’impermeabilità fino a 30 bar 300 mt) e alla cassa e corona montate a vite. Le sfere e gli indici luminescenti offrono ottima leggibilità, mentre la ghiera con dettagli sportivi, lo rendono performante e allo stesso tempo un elegante e grintoso accessorio adatto a tutti i polsi.

Per chi ama uno stile sportivo da inserire nel quotidiano invece c’è  il TISSOT SEASTAR 1000 GENT AUTOMATIC nell’elegante e grintosa colorazione nera, che unisce alla perfezione stile e prestazioni. Il suo look sportivo e raffinato lo rende la scelta ideale sia per il giorno che per la sera, con una straordinaria precisione assicurata dal movimento Powermatic 80, che offre una riserva di carica di 80 ore. Nell’acqua le sue prestazioni non vacillano: robusto e rassicurante, l’orologio è in grado di resistere a pressioni fino a 30 bar (300 mt). Per un’estate all’insegna della vita in mare, Tissot è il partner ideale che scandisce il tempo dell’uomo moderno globe trotter e sportivo 24/7.

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Meccaniche Veloci pronto alla regata

Il team del WB Seven ha fatto il suo esordio iniziando il periodo di preparazione alla Regata dei Due Golfi organizzata dallo Yacht Club Lignano. Ad oggi l’obiettivo è quello di conquistare un posto sul podio al prossimo campionato mondiale D-Marine ORC che si terrà dall’1 all’8 giugno a Sebenico (Croazia).

Il WB Seven prenderà parte alla regata con i colori dello Yacht Club di Parma nella categoria “corinthian” ovvero quella parte della competizione riservata agli equipaggi non professionisti. La manifestazione avrà una anche un messaggio particolare. Infatti il team ha stretto una collaborazione con Ami (Ambiente Mare Italia) e sulle vele e sulle divise dell’equipaggio di WB Seven campeggerà anche il logo “no plastic”. Un contributo alla campagna di sensibilizzazione verso i temi ambientali mettendo sotto i riflettori l’inquinamento da plastica dei mari, sperando che la situazione possa migliorare quanto prima.

Salirà a bordo dell’imbarcazione anche Meccaniche Veloci, brand di orologeria dall’anima italiana e una produzione Made in Swiss. Meccaniche Veloci diventa dunque main sponsor della WB Seven dove il logo sarà posto al centro della randa e del fiocco, in bianco su fondo nero. Oltre che come sponsor, Meccaniche Veloci sarà presente anche fisicamente. Cesare Cerrito, CEO del brand svizzero ed appassionato velista, sarà uno dei dodici componenti dell’equipaggio guidato dal timoniere Mauro Pelaschier.

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10 orologi da avere subito

L’orologio è uno degli accessori maschili a cui tutti teniamo di più e che rappresenta meglio il nostro stile e la nostra personalità. Per non farci trovare impreparati questa stagione, ecco alcune nuove proposte da portare con noi durante la prossima estate.

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Mille Miglia, la corsa più bella del mondo.

Siamo stati a Brescia con Chopard che dal 1988 è partner storico e cronometrista ufficiale della Mille Miglia, la leggendaria gara automobilistica inaugurata novant’anni fa. Dal 16 al 19 maggio, quattrocentoquaranta equipaggi si sono affrontati su un percorso lungo mille miglia (circa 1.600 km), seguendo il tracciato storico da Brescia a Roma e ritorno, toccando Ferrara, Cervia, San Marino, Siena, Parma e il celebre circuito di Monza.

Fedele alla tradizione avviata nel 1988, Karl-Friedrich Scheufele, co-presidente di Chopard e pilota appassionato di auto da collezione, ha concorso anche in occasione di questa nuova edizione in un percorso che si è aperto giovedì 16 maggio e si è concluso a Cervia. La seconda tappa ha condotto i concorrenti  fino a Roma, per riscoprire la città dei sette colli al calare della notte. Venerdì 18 direzione Toscana, con i suoi paesaggi incantevoli, per poi proseguire verso Parma, in Emilia Romagna. Infine, il sabato mattina, i piloti hanno iniziato il ritorno verso Brescia, dove c’era ad attenderli un pubblico ancor più caloroso.

Dalla partnership di lunga data con questo evento sono nati gli orologi Mille Miglia e ogni anno il brand presenta una serie limitata e numerata. Il modello di questa edizione è il Mille Miglia 2018 Race Edition con un quadrante bouchonné e contatori che s’ispirano a quelli dei cruscotti storici. In questa versione sono disponibili “solo” 1.000 esemplari in acciaio e 100 esemplari in acciaio e oro rosa 18 carati.

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D1 MILANO: la new generation dell’italianità. Anche negli orologi

«Due cose al mondo sono esteticamente perfette: il gatto e l’orologio». Se sui felini domestici bisogna dare ragione a Émile-Aguste Chartier, filososofo e scrittore francese, cui si deve l’aforisma; sull’orologio, invece, c’è ancora un largo margine di miglioramento, come dimostra D1 Milano. Questo brand di marca tempo made in Italy, con headquarter a Dubai e diramazione a Hong Kong, ha dimostrato all’ultima edizione di Baselworld che, non solo è possibile migliorare l’orologio, ma che l’italianità è un valore aggiunto tutt’ora vincente e convincente, e che sono proprio gli italiani più global a mantenerne intatti spirito e significato. Infatti, in una Basilea sferzata dal freddo invernale e dal cattivo funzionamento del WiFi, Dario Spallone (presidente e ceo del marchio nato nel 2013) ha presentato il modello Super Slim della collezione Polycarbon, ultima versione del modello iconico del brand, ma ha anche qualificato il valore dell’italianità insita nei suoi prodotti e nel suo approccio al mercato. Se si pensa che Dario ha 25 anni e il suo team non supera i 40 e sono tutti sparsi per il mondo, vuol dire che le nuove generazioni di italiani hanno le idee chiare e che non è un documento anagrafico a sancirne l’identità, quanto il modo di pensare e di agire.

Diciamo la verità, c’era bisogno di un nuovo orologio?
Secondo me non c’è mai bisogno di qualcosa di nuovo. A meno che non ci sia uno scopo di  natura strettamente economica, però deve comunque avere un’identità che rappresenta qualcosa. Per noi è stato importante realizzare un prodotto con un’attenzione ai dettagli e un’autenticità marcatamente italiana. Mancava nel mercato un orologio che potesse essere acquistato a un prezzo accessibile e che nello stesso tempo avesse uno status sociale, una valenza strategica.

Anche il nome è stato scelto in funzione di questa identità così ben definita?
Il nome è nato in maniera fortuita. Ci piaceva foneticamente (D1, si legge, The one, ndr.) perché rappresenta qualcosa di esclusivo e unico. Ci abbiamo aggiunto Milano, che identifica il luogo di origine del brand, nato durante la Milan Fashion Week del 2013. Credo che il nome sintetizzi bene la provenienza e anche cosa vogliamo rappresentare: uno stile unico, iconico e allo stesso tempo giocoso.

C’è un pubblico di riferimento oppure è un orologio trasversale, che piace a tutti?
Ovviamente c’è un target di riferimento. Il nostro è un pubblico attento alla moda, che apprezza i dettagli estetici, in linea con le ultime tendenze e che vuole un orologio che simboleggia uno status quo. Alla fine, è un segna tempo che non compete nella fascia bassa e nemmeno con i prodotti di nicchia, superiori ai 10mila euro. È un range di mercato abbastanza a sé, rivolto a una persona tra i 25 e i 35 anni, capace di stimare tendenze e particolari inconsueti.

Quali passi stai muovendo per il domani del marchio?
Si sta sviluppando in maniera veloce, perché siamo riusciti a creare una struttura snella e allo stesso tempo a crescere nei numeri. Il team è unito, siamo una ventina di persone in tutto, e abbiamo una capillarità distributiva forte. Ci avvaliamo di collaboratori in tutto quanto il mondo e di distributori locali, che poi fanno riferimento alla nostra squadra, capace di essere molto reattiva. Questo è un punto di forza strategico, perché siamo abbastanza veloci in un mercato relativamente lento. Così si riesce anche ad accrescere l’identità del brand.

A livello stilistico cosa succederà?
Ovviamente D1 Milano ha una sua identità, che vogliamo rafforzare attraverso l’iconicità degli anni ’70 e con forme geometriche, riproposta con una lettura più attuale e giocosa. Per me è davvero un orologio che rappresenta l’italianità in maniera giocosa. Ci focalizziamo su un range di prezzo sotto i mille euro per due fasce di mercato, una è quello più street style, con la collezione in policarbonato; l’altra strizza l’occhio alla gioielleria e va su un posizionamento più classico. Per i prossimi anni vogliamo puntare su questi due canali. Ovviamente il design è consolidato, anche se dovremo riallinearci ai cambiamenti di mercato che si succederanno, perché è in continua evoluzione e non possiamo mai fermarci.

Che volumi ha la produzione?
Nel 2017 abbiamo chiuso con 50mila orologi venduti, una produzione piccola, ma con una distribuzione che raggiunge 20 Paesi. Nei primi mesi del 2018 stiamo già superando i pronostici e dovremmo chiudere intorno agli 80mila pezzi venduti. Quindi, una crescita sostanziale.

Milano come capitale dove è nato il progetto, però ci sono anche Dubai e Hong Kong.
Abbiamo base a Dubai, per motivazioni strategiche. Anche per la vicinanza all’hub di produzione di Hong Kong, dove ha sede l’altra nostra sussidiaria. Importiamo componenti globalmente, dall’Italia, dall’Europa, dal Giappone e poi assembliamo ad Hong Kong.

Come mai Hong Kong?
Nella fascia di mercato sub 10mila euro, la componentistica di Hong Kong è la più specializzata, quindi è stata presa una decisione strategica, perché lì abbiamo trovato i migliori fornitori. La parte più difficile è stata mantenere l’italianità. Per me vuol dire avere anche un team italiano, perciò sia a Dubai che a Hong Kong ho portato gente dall’Italia, che ha accettato di trasferirsi in questi Paesi. Certo non è stato facile però, paradossalmente, questa criticità nel mio business model è stata anche un punto di forza, perché se venti persone vanno a Dubai o a Hong Kong vuol dire che sposano il progetto in maniera sostanziale. Questa caratteristica ha rafforzato l’identità del marchio e il rapporto tra i membri della squadra. Ed è quello che fa la differenza. Non tanto il dettaglio o la corona dell’orologio, anche se abbiamo un’attenzione ai particolari che gli altri competitor non hanno – perché noi come italiani amiamo il bello – però non è qualcosa di concreto o esplicito a fare la differenza, ma tutto il team.

Anche l’età media è relativamente giovane
Andiamo dai 25 ai 37, però abbiamo tutti un’esperienza profonda sia nel campo dell’orologeria, che della moda. E abbiamo voglia di metterci in gioco. Lavoro con persone che hanno una solida conoscenza del settore, ma che sono capaci di pensare in maniera giovane. Il motivo per cui ora noi, in un mercato che è quasi in declino, siamo in espansione esponenziale è perché pensiamo in maniera diversa, rispettando comunque le regole del gioco.

Quindi l’italianità per voi ha ancora un valore significativo?
È molto più importante di quello che gli danno altri marchi, che si dicono made in Italy, ma che non hanno un’italianità di fondo. Cos’è l’italianità? Per me sono le persone. Oggettivamente parlando, in un sistema globalizzato che si focalizza sulla specializzazione – questo lo diceva Adam Smith nell’Ottocento (filosofo ed economista scozzese, ndr.) – ognuno deve fare il suo lavoro. Non possiamo pretendere di partire da zero su un progetto e fare tutto quanto in Italia, non esiste più il sistema autarchico. Per me, italianità significa creare delle fondamenta per il brand, che siano italiane. Io faccio proprio questo, creo il mio nucleo italiano e prendo persone che la pensano come me, che hanno questo amore per la bellezza, per la cura dei dettagli, per la giocosità. Da qui si rafforza l’italianità. Per questo noi, anche se produciamo globalmente e distribuiamo in giro per il mondo, siamo comunque uno dei brand giovani e italiani, più forti, perché rispettiamo l’autenticità di questo concetto. Anche se vivo a Dubai sono italiano e così il brand. In un contesto di evoluzione e cambiamento, siamo la new generation dell’italianità.

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destination timepieces

“Pomeriggio d’estate; per me queste sono sempre state le due parole più belle nella mia lingua” diceva Henry James e in quei momenti il tempo si dilata, o si ferma, quasi fosse una dimensione capace di auto cancellarsi. Che decidiate o meno di girare la clessidra delle ore, ecco i luoghi più adatti per dimenticare la frenesia della città e altrettanti orologi capaci di adattarsi perfettamente ai nuovi ritmi.

Savelletri
Entrata nel radar del jet-set internazionale dopo il matrimonio tra il cantante Justin Timberlake e l’attrice Jessica Biel, questo luogo incanta per le sue spiagge, le sue masserie trasformate in resort e il vicino campo da golf a 18 buche: uno dei migliori della Puglia.
L’indirizzo: Masseria Torre Maizza, www.masseriatorremaizza.com
L’orologio: Tudor Heritage Black Bay, il celebre orologio subacqueo viene ora proposto in una versione interamente in acciaio, con disco della lunetta in acciaio e movimento di manifattura con indicazione della data.

Capri
Un’isola rigogliosa e verdissima, ma è la sua Piazzetta – chiamata “chiazza” dagli abitanti del luogo – che ruota tutta la vita dell’isola: che sia per un caffè al mattino o un aperitivo la sera, una tappa qui è d’obbligo.
L’indirizzo: Beach Club La Fontelina, www.fontelina-capri.com
L’orologio: Patek Philippe Aquanaut Ref. 5168G. A vent’anni dal lancio del primo Aquanaut, la maison ne propone una nuova versione con robusta cassa in oro bianco impermeabile fino a 120 metri.

Saint-Tropez
Nel 1957 viene girato qui il film “Piace a troppi”; nascono contemporaneamente due miti: quello di questa località balnera e quello di Brigitte Bardot, che qualche anno più tardi acquisterà qui una villa.
L’indirizzo: Le Club 55, www.club55.fr
L’orologio: Audemars Piguet The Royal Oak Offshore Chronograph Summer Edition. La casa di Le Brassus festeggia i 50 anni dell’hotel più iconico di Saint Tropez, il Byblos, con un’edizione limitata che richiama i colori dell’albergo al tramonto.

Ibiza
In un periodo di pieno revival anni Ottanta, perchè non scegliere come destinazione la località diventata famosa grazie alla hit, tormentone del 1984, “People from Ibiza” di Sandy Marton?
L’indirizzo: Hotel Xereca, www.hotelxereca.com
L’orologio: TAG Heuer AQUARACER Camouflage. Cassa in titanio impermeabile fino a 300 metri, lunetta con la scala dei minuti (graduata ogni minuto per i primi quindici) in ceramica nera opaca, e cinturino NATO mimetico.

Porto Cervo
Dopo qualche anno un po’ in sordina, torna a splendere la stella di questa località amata da personaggi come Greta Garbo, Margaret d’Inghilterra, Gianni Agnelli, Jacqueline Kennedy, Juan Carlos, Harrison Ford e Sting.
L’indirizzo: Aruanã Churrascaria, www.aruana.it
L’orologio: Omega Seamaster Planet Ocean “Big Blue”. La cassa di questo segnatempo subacqueo GMT è ricavata da un singolo blocco di ceramica blu ed impermeabile fino a 600 metri.

Mykonos
Calette dalle acque cristalline di giorno e una frizzante vita notturna dopo il calare del sole: Mykonos resta un’isola di contrasti. Un luogo magico dove è possibile prendere un aperitivo in compagnia di un pellicano, simbolo dell’isola.
L’indirizzo: Sea Satin Market, www.capriceofmykonos.com
L’orologio: Breitling Superocean Héritage II. Per i 60 anni di questo modello, la marca ne propone un restyling con una nuova lunetta d’acciaio con anello in ceramica high-tech ultradura. All’interno un movimento certificato COSC.

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l4K3 PRESENTA I NUOVI OROLOGI

L4K3 presenta un nuovo orologio dal quadrante rotondo e piatto, con numeri arabi su fondi bianchi. I numeri sono posizionati lungo la circonferenza a effetto “esplosione”, facili da leggere per sapere sempre l’ora corretta! Il cinturino intercambiabile è  in nylon, per richiamare gli intrecci delle cime nautiche. L’acquisto di un orologio è abbinato ad un bracciale L4K3.
l4k3.it
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Giuliano Mazzuoli presenta un orologio da polso in cemento

Dopo il marmo, l’eclettico designer toscano Giuliano Mazzuoli, questa volta ha deciso di esplorare le proprietà estetiche del cemento: il disegno della carrure e del quadrante sono gli stessi di quello rivestito in marmo precedentemente disegnato da Mazzuoli: l’obiettivo ad oggi non era la ricerca di un nuovo materiale di rivestimento, ma trovare un elemento che insieme al proprio colore avesse dato articolari ed affascinanti effetti cromatici fino ad ora inediti per una cassa di orologio. Un’accurata levigatura e finissaggio conferiscono alla superficie un piacevole tatto: l’eleganza formale, le linee rigorose dell’orologio, lo rendono un vero e proprio oggetto di design.

www.giulianomazzuoli.it

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