Stone Island entra a far parte di Moncler

Moncler S.p.A. e Sportswear Company S.p.A., società detentrice del marchio Stone Island, annunciano di aver siglato un accordo secondo il quale Stone Island entrerà a far parte di Moncler, con l’obiettivo di sviluppare una nuova visione del lusso.



Uniti dalla filosofia “beyond fashion, beyond luxury“, i due brand italiani rafforzeranno la loro capacità di interpretare le evoluzioni dei codici culturali delle nuove generazioni, posizionandosi all’interno del segmento del nuovo lusso. Un concetto caratterizzato da esperienzialità, inclusività, senso di appartenenza e contaminazione di significati e mondi diversi.

Remo Ruffini, Presidente e Amministratore Delegato di Moncler S.p.A., e Carlo Rivetti, Presidente e Amministratore Delegato di Stone Island, consolidano così la loro visione del futuro e mettono a fattor comune culture imprenditoriali, manageriali e creative, oltre al loro know-how, per rafforzare la competitività di entrambi i brand. Moncler metterà a disposizione di Stone Island conoscenze ed esperienze per valorizzarne il grande potenziale di crescita nei mercati americano ed asiatico e nel canale DTC (Direct to Consumer), oltre alla sua cultura improntata alla sostenibilità.

Remo Ruffini, CEO di Moncler, commenta: “Da sempre ho lavorato per costruire un brand forte, dove unicità e vicinanza con il consumatore sono stati i principali cardini di uno sviluppo sempre oltre le mode e le convenzioni. La condivisione di una stessa visione ci porta oggi ad unirci a Stone Island per disegnare insieme il nostro futuro. […] I brand Moncler e Stone Island vogliono proporre alle nuove generazioni un nuovo concetto di lusso, lontano dai canoni tradizionali in cui i giovani non si riconoscono più. […] È un’unione che si concretizza in un momento difficile per l’Italia e per il mondo, quando tutto sembra incerto e imprevedibile. Credo però che sia proprio in questi momenti che si debbano stimolare nuove energie e nuove ispirazioni per progettare il domani. […]”.

Carlo Rivetti, CEO di Stone Island, continua: “Io e Remo abbiamo deciso di unire le nostre forze e le nostre visioni per affrontare insieme e più forti le sfide che ci aspettano. Abbiamo radici comuni, percorsi imprenditoriali simili e il massimo rispetto sia per i valori profondi dei nostri brand che per le nostre persone. E siamo italiani. […] Questa partnership rappresenta una grande opportunità per il percorso di sviluppo di entrambe le aziende […]. Sarà un’opportunità di scambio e crescita anche per tutte le persone di Moncler e Stone Island con il contributo delle quali continueremo a scrivere, insieme, una storia di ingegno, creatività e professionalità per fare onore all’Italia nel mondo.”

La moda sostiene la battaglia contro il Corona Virus

L’industria della moda continua a scendere in campo per fronteggiare la pandemia in corso dando concreto aiuto a strutture ospedaliere, personale medico-infermieristico e a tutti coloro che sono oggi impegnati in prima linea nella battaglia contro il Covid-19.

Nonostante i primi segnali positivi ci abbiano fatto tirare un piccolo sospiro di sollievo, non è ancora il momento di abbassare la guardia e cantar vittoria ma capire come uniti si possa riuscire a vedere la luce in fondo al tunnel. 

Ecco alcune delle iniziative dei grandi della moda (e non solo), simboli di trasparente umanità.

La Camera Nazionale della Moda, grazie al contribuito dei suoi associati, dona 3milioni di euro dando vita al progetto solidale “Italia, we are with you”, aperto a tutte le associazioni di settore e brand. Tramite il Commissario straordinario per l’emergenza e la Protezione Civile verranno donate mascherine chirurgiche, reagenti e indumenti protettivi per tutti gli ospedali che ne avranno necessità a partire da quello creato nell’ex Fiera Milano, aperto recentemente, ed al quale anche Moncler ha contribuito con 10 milioni. “Milano è una città che ha regalato a tutti noi un presente straordinario. Non possiamo e non vogliamo abbandonarla” — queste le parole di Remo Ruffini, Ceo a Ad del Gruppo.

La famiglia Zegna, da sempre vicina a tematiche filantropiche e alla sostenibilità, dona insieme al suo top management 3 milioni di euro alla Protezione Civile Italiana a favore di medici, ricercatori, infermieri, volontari e tutti coloro che stanno lavorando incessantemente per sconfiggere il virus. Non solo, parte delle linee produttive degli impianti del brand, tra Italia e Svizzera, sono state adibite per la produzione di mascherine mediche. Stessa cifra anche per la famiglia Benetton, destinata a quattro ospedali italiani.

We are all in this together”. Con questo chiaro messaggio Gucci, dopo aver accolto l’appello della  Regione Toscana per la produzione di oltre 1 milione di mascherine e camici, chiama all’azione tutta la sua community digitale per intervenire con donazioni a favore del Dipartimento della Protezione Civile, in collaborazione con Intesa San Paolo, ed al fondo solidale a supporto dell’OMS. Il marchio dona, inoltre, un milione di euro per ciascuna delle campagne di crowdfunding.

Giorgio Armani, uno dei primi a muoversi in campo per fronteggiare il virus, continua con le sue donazioni raggiungendo un totale di 2 milioni di euro e sostenendo anche l’ospedale di Bergamo, quello di Piacenza e quello Versilia. In più converte tutti i suoi stabilimenti produttivi italiani nella produzione di camici monouso destinati agli operatori sanitari. 

Sostengo all’ospedale Columbus Covid 2, nuova area all’interno del Policlinico Gemelli di Roma, da parte di Valentino Gravani e Giancarlo Giammetti con la donazione di 1 milione di euro attraverso la loro Fondazione. 

La tutela dei dipendenti

L’incombere del Covid-19 ha scosso gli equilibri interni di tutte le aziende con conseguenti difficoltà, paure e incertezze che toccano da vicino tutti i dipendenti. Chanel, dopo la Francia, decide di non ricorrere alla cassa integrazione per i suoi dipendenti Italiani (circa 1100) affinchè non gravi sui conti pubblici, garantendo loro il 100% del salario. Non solo, la filiale italiana della maison ha destinato 1.3 milioni di euro alla lotta contro il virus.

Donazioni sugli acquisti. Questo il contributo del Gruppo Aeffe. All’interno degli store online di Alberta Ferretti, Moschino e Philosophy di Lorenzo Serafini verrà donato il 15% di ogni transazione  effettuata all’Istituto Clinico Humanitas di Milano e all’AUSL RomagnaDiesel contribuisce allo stesso modo e lancia l’hashtag #Braveactionsforabetterworld.

Il sostegno della moda sul versante internazionale 

Ralph Lauren porta il suo contributo con 10 milioni di dollari per le categorie più deboli e vulnerabili. In più, parte della somma supporterà la raccolta aperta dal Cfda, il Council of Fashion Desingers of America, producendo mascherine e camici.  Anche Mayhoola, il gruppo di cui fanno parte Valentino, Balmain e Pal Zileri, supporta la Spagna nella gestione dell’emergenza sanitaria destinando 1 milione di euro all’ampliamento dell’Hospital Covid-19, struttura costruita in tempi record all’interno della fiera di Madrid. Lvmh donerà 10 milioni di mascherine alla Francia, per un valore di oltre 5 milioni di euro e alcune delle sue fabbriche cosmetiche stanno già producendo gel igienizzanti idoralcolici.

Ristabilire nuove priorità nel quotidiano e contribuire, ognuno a modo proprio, con la consapevolezza che gli sforzi e l’impegno di oggi possano farci ripartire al più presto, con più grinta e forza di prima. E’ questo ciò che possiamo e dobbiamo fare. 

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A Milano va in passerella la nuova par condicio

Oltre al danno la beffa. Separati in casa, o come si dice oggi sui social :‘uniti ma distanti’. Perché oggi, con l’aria che tira, si corre su binari paralleli senza toccarsi. Uomini e donne in questa complessa fase storica connotata dall’Alternet e dal 5G, si guardano e si cercano senza toccarsi nel segno di un’effimera intimità virtuale che rivanga il mitizzato ‘Supplizio di Tantalo’.

E se la moda deve essere, come è, lo specchio dei tempi, ovvero in termini più ampollosi l’espressione dello Zeit Geist, non sorprende che a Milano durante l’ultima fashion week femminile i titani della moda abbiano puntato sulla formula coed, legata all’imperante neutralità dei generi e alla fluidità dei sessi esaltata dai corifei del quarto sesso e dei corpi lattiginosi, da Raf Simons a Glen Luchford.

E anche se proprio uno dei primi a rinunciare a una passerella distinta per il menswear, Alessandro Michele, oggi torna sui suoi passi, in molti casi non è dato scindere l’uomo dalla donna in pedana.

Succede da Bottega Veneta, da Missoni, da Versace, ma anche da Extremedy, Boss e Cividini, da Philipp Plein e da Daks, da Pucci e da Emporio Armani, da Tom Ford e da Moncler, da GCDS e da Antonio Marras, da Maison Margiela e da Balenciaga.

Antonio Marras; photo by Valerio Mezzanotti
Antonio Marras; photo by Valerio Mezzanotti
Antonio Marras; photo by Valerio Mezzanotti
Antonio Marras; photo by Valerio Mezzanotti
Antonio Marras; photo by Valerio Mezzanotti
Antonio Marras; photo by Valerio Mezzanotti
Bottega Veneta by Daniel Lee
Bottega Veneta by Daniel Lee
Bottega Veneta by Daniel Lee
Bottega Veneta by Daniel Lee
Bottega Veneta
Bottega Veneta

Chez Versace è un po’ come tornare alle origini della maison della Medusa: fin dal 1978 cioè da quando debuttò alla Permanente di Milano come solista e demiurgo di un nuovo prȇt-à-porter avanguardista, il poliedrico Gianni Versace mandò in pedana simultaneamente mannequin e indossatori con abiti dai tessuti e dalle fogge molto affini che spesso erano segnali di una simbiosi annunciata già all’epoca molto inedita e feconda di soluzioni innovative.

E oggi quando si parla, come nel bel saggio di Eva Cantarella ‘Gli inganni di Pandora’, delle radici della discriminazione di genere, Donatella Versace rilancia la carta delle pari opportunità e di conseguenza plasma una donna ancora più self conscious, e anche ça va sans dire, conturbante, carnale e misteriosa, magnetica e determinata, che occhieggia agli anni’80 con una visione futuribile, dove la glamazon e la dark lady si scambiano i ruoli, instaurando un dialogo serrato.

L’incipit in nero assoluto e drammatico, molto crudele e terribilmente spy chic, stemperato dal verde lime, dal rosso scarlatto, dal giallo sole e dall’argento della metal mesh sommata ai cristalli, prelude a una passerella molto vibrante fra alta moda e tecnologia, fra classico e sporty chic, laddove le spalle marcate ad arco e i fianchi modellati dalle falde a bauletto delle giacche sartoriali definiscono una silhouette flessuosa ma perentoria dall’ineffabile nitore che fa leva sulle gonne mini o al ginocchio terminanti con onde godet o con volant mentre la pelle, grande protagonista del lessico di Versace, trattata in mille modi sublimi compresi i collage che assemblano strisce verticali di pellami preziosi, si alterna ai tessuti maschili reinventati in omaggio al ricchissimo archivio del brand, secondo i codici del bianco e nero e delle loro stilizzate antinomie grafiche.

Il grigio serve come piattaforma cromatica per distillare nuove stampe barocche rivisitate all’insegna di un nuovo dress code in equilibrio fra formale e leisurewear in cui campeggia, rimodulata in mille modi, la V che sta per Versace ma anche per virtù e vittoria. Nel menswear l’abbigliamento di matrice più squisitamente street e sportiva si ibrida con la sartorialità, i pantaloni si fanno ampi e l’uomo di spessore griffato Versace si ammanta di tessuti doppiati che conferiscono tridimensionalità alla figura, e insieme amplificano la maestosità della silhouette slanciandola.

Tagli strategici, gessati iridescenti, stampe esuberanti e nuove contaminazioni materiche condivise dal guardaroba di lui e di lei, si alternano ai ricchi pattern gioiello delle giacche oversize da red carpet, in cui l’immagine corposa del tuxedo da cyber guerriero diventa terreno di ardita sperimentazione stilistica. Da Missoni è di scena un tripudio di cromie sapientemente orchestrate secondo la grammatica delle tavolozze geometriche elaborate un tempo dal talentuoso Ottavio Missoni e oggi rieditate con grazia e gusto pittorico da sua figlia Angela, direttore creativo della maison di Sumirago e depositaria di un heritage davvero ‘Maglifico’, per citare il brillante critico di moda Federico Poletti.

Bottega Veneta
Bottega Veneta
Cividini
Cividini
Cividini
Extremedy
Extremedy
Extremedy
Extremedy
Maison Margiela
Maison Margiela

La collezione maschile, ispirata al Jazz di Miles Davis, è un notevole esercizio di stile dove, come nella tela di un grande artista, tutte le pennellate compongono un quadro armonico e ricco di senso, dove assume rilievo la texture dei coat a vestaglia con intarsi jacquard, dei cardigan in maglia doppiata di pelo, delle camicie nude look da sera intessute da impalpabili patchwork traslate in ragnatele glam, delle trame di lurex e degli chevrons gentili ed euforici che dandificano il quotidiano. Tutto bellissimo e desiderabile.

Tanta maglieria da uomo anche nella sfilata di Cividini che conferma il primato del marchio storico nel knitwear di qualità particolarmente apprezzato dai giapponesi. Piero e Miriam Cividini assemblano una collezione che rimanda agli anni’70 con un retrogusto vintage che si evince dagli accostamenti di velluti e cashmere. Il capo cult della collezione maschile, un vero compendio di tante soluzioni stilistiche in maglia pregiata, è la felpa di cashmere punto Milano con cappuccio di taffetas idrorepellente, senza contare le fodere in bouclé di alpaca e le lavorazioni di maglia tubolare di grande effetto, per reggere le fila dell’eleganza.

“Devo ammettere che Daniel Lee ha una sua visione molto precisa e dimostra in passerella di sapere ciò che vuole”, questo il commento a caldo, conciso e lapidario, di Luca Guadagnino, regista del film ‘Chiamami col tuo nome’ che ha ammirato a Milano le silhouette sottili ed efebiche delineate per Bottega Veneta dal designer press darling Daniel Lee.

L’autunno-inverno 2020 per il visionario direttore creativo del brand di Kering è assolutamente distopico, quasi espressionista, i modelli scelti per interpretare i look della passerella occhieggiano alla legnosa fisicità di Robert Mapplethorpe e di Antonio Ligabue che Elio Germano ha riportato sul grande schermo nel bel film ‘Volevo nascondermi’.

Silhouette spigolose e post industriali, molto Egon Schiele, definiscono una nuova sensibilità creativa che stempera il suo rigorismo sensuale alla Helmut Berger in un mondo di sferzante modernità che è riduttivo imbrigliare nella ormai trita categoria del minimalismo tratteggiando invece una revisione radicale della mascolinità. Cappotti rettilinei molto affilati dal timbro teutonico, mantelle di nappa leggera, trench verde sottobosco e spencer marziali si abbinano a molli pants a vita alta alla ricerca di un nuovo orizzonte stilistico che cita da un lato il brutalismo e dall’altro il plastico verticalismo di Giacometti.

Il key item di stagione è il coat sleeveless in pelle spalmata a macro intreccio mentre le calzature sono stivali gardening oppure hanno la suola rialzata come un piedestallo. Un’estetica che alla forma antepone la sostanza. E c’è tanta sostanza, quella dei sogni di un poeta, da Antonio Marras che stavolta si immerge in un mondo fiabesco che fa pensare a ‘Pinocchio’ di Garrone.

In passerella lo stilista di Alghero manda un garrulo burattinaio e tanti street artist che ibridano le galanterie dei sarti con la vocazione upcycling dei collage dal gusto street che animano i look più blasé arricchiti da un diluvio di cristalli swarovsky.

Dove l’attitudine degagé che trasuda dalle camicie used di lana a quadri rossi e neri di sapore grunge flirta con i capi formali allietati da ricami e divertissement tessili basati sul gioco inside out che disegnano un gentleman picaresco d’altri tempi, scanzonato e sognatore, amante del parka e della giacca in denim.

Missoni Uomo
Missoni Uomo
Missoni Uomo
Versace
Versace
Versace
Versace
Versace
Versace
Versace

Tutta un’altra storia quella raccontata nella sua passerella da kolossal di Philipp Plein, il fashion tycoon internazionale che si è ormai imposto nel gotha della moda grazie al suo uso spregiudicato di ricami, pellicce vere e di pellami sempre più rari in un’ode al bling rock più inverecondo.

Le giacche da caveau spesso anche in versione animalier e i blouson di pelle preziosa ricamatissimi di croci e serpenti gioiello sembrano rubati al set di un video musicale degli anni’80 e ’90 in omaggio a un’estetica plutocratica effetto Goldfinger che trova il suo mantra nella ridondanza e in un’esibizione trionfante in sintonia con un mood disco-glam nostalgico dello Studio 54.

Il culto dell’opulenza degno di un Creso 4.0 che non teme la crisi, trova riscontro nei molti bold look smaglianti di oro e argento e tempestati di borchie e cristalli pensati soprattutto per un nababbo metallaro very posh che adora luccicare. Gli si addicono chocker e sneaker ornate da catene, pantaloni spalmati, stivali alti, piumini a tutta lunghezza, abiti con frange e glitter in oro metallizzato lucido proprio come le macchine, i jet e gli elicotteri che ornano la faraonica scenografia della location della sfilata.

Il mito di Philipp Plein è un James Bond rocckettaro ibridato con Damian Hirst e i pezzi più preziosi del catwalk sono i cappotti di visone rasato interpretati dal modello e top influencer Cameron Dallas, ma anche dai musicisti Tyga e Timbaland.

Il loro profumo, lanciato in occasione della sfilata di Milano, è la nuova fragranza ‘No Limits’ il cui packaging è una carta di credito. Parlando di eccessi impossibile non citare la sfilata di Extremedy, il brand disegnato dalla stilista marocchina Madi Abaida paladina di uno streetwear sartoriale post apocalittico che ha esordito in passerella a Milano con una sfilata ruggente e sopra le righe che inneggia alla libertà creativa con un guardaroba molto audace.

Lo show si apre sulle note provocatorie di ‘Bella ciao’ mentre in passerella la designer svela un menswear grintoso che prevede t -shirt iper grafiche, giacche in pelle con inserti a contrasto e molto accessoriate in una profusione di tasche piazzate, eco-fur, inserti metallici e pantaloni baggy che amplificano uno spirito maschile irriverente e strong che privilegia il nero, il rosso, il bianco e il blu.

E ancora felpe con cappuccio e capospalla rimodellati che esprimono ribellione e forza, diffondendo messaggi forti ed evocativi anche attraverso capi ‘parlanti’ e un’incontenibile energia con uno stile che denota un forte senso di appartenenza, comune finalmente a uomini e donne nel segno forse stavolta di un’autentica parità.

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San Valentino 2020: i regali fashion per lui

Una gallery essenziale di idee regalo per questo San Valentino che accontentano budget e gusti diversi.

Il regalo per eccellenza, quello più fatto e ricevuto per San Valentino: l’intimo. Calvin Klein propone la sua linea iconica underwear, sia per lui che per lei, tempestandola di rose, il fiore simbolo di questa festività.

Dalla collaborazione Nike + Metthew Williams arriva questa giacca modello NRG in nylon di colore rosso. Leggera, tecnica, perfetta per l’attività sportiva e buona idea regalo per gli appassionati dello sport.

Per festeggiare il 14 febbraio Malo propone un maglione di coppia. Il dettaglio degli intrecci riprendono le cordature delle barche a simboleggiare un viaggio da intraprendere insieme.

Un’idea regalo da calzare potrebbe essere il nuovo paio di sneakers in tessuto di Gucci ispirato ai modelli degli Anno 70 e impreziosito dal logo GG in rilievo sulla gommatura. Gucci si conferma uno dei marchi preferiti dai millennials.

Ricami e dettagli floreali per questa polo Prada dal mood romantico. In perfetta sintonia con l’atmosfera di San Valentino.

Si punta ancora sul rosso con Dries Van Noten. Una giacca rossa, in morbido cotone e dal fitting slim che si modella sul corpo. Perfetta da indossare anche in versione abito abbinandola al pantalone coordinato.

Calzini. Un piccolo pensiero sempre apprezzato per la sua utilità ma che può essere anche il giusto dettaglio di stile. Interessanti e vivaci i calzini lolita del marchio Jimmy Lion.

Semplice e romantico il maglione con ricamo firmato AMI. Una A con sopra un cuore che celebra l’amore del designer per la città di Parigi (la A ricorda la Tour Eiffel) ma può essere esteso all’amore in generale.

Tinta horror per Off-White che, sempre attento all’aspetto visual delle proprie proposte, ha ricamato dei mostri sui propri maglioni rosso sangue accanto alla scritta “off” in pieno stile locandina di un film dell’orrore.

San Valentino resta una festività nel bel mezzo dell’inverno quindi potrebbe essere utile inserire nella rosa del possibile regalo anche qualcosa di caldo e pesante. Come il piumino Moncler che nonostante l’imbottitura tipica del brand, presenta una vestibilità incredibilmente slim.

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Occhiali da vista: le preview per la prossima primavera

Nero, marrone e tartarugato sono i motivi che più si avvicendano sulle proposte eyewear di stagione, perfette per chi desidera avere un look formale e rigoroso, semplice ma anche attuale. Abbiamo sbirciato tra le proposte della prossima stagione, nella gallery i nostri preferiti.

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BEST OF PITTI: I MIGLIORI 10 EVENTI

Volge al termine l’edizione di Pitti uomo 94 che ha animato Firenze con uno degli eventi più internazionali che mai, capace di attirare nel capoluogo toscano i grandi esponenti del sistema moda maschile. Di seguito una selezione tra i migliori eventi che i brand hanno organizzato all’interno della manifestazione.

Enrico Coveri

La Maison Enrico Coveri compie 45 anni, l’occasione eccellente per una rilettura d’autore dell’immenso patrimonio creativo e stilistico di Enrico. L’azienda  ha infatti affidato a Maurizio Galimberti, fotografo di fama internazionale, la rilettura dell’archivio storico; un progetto innovativo e affascinante che, per la prima volta nella sua carriera, mette a confronto Galimberti con il mondo della moda. E per la prima volta l’azienda affida il suo mondo all’interpretazione di un obbiettivo fotografico. Il progetto prevede una cinquantina di opere confluite in una mostra itinerante ed è stata presentata a Firenze, a Palazzo Coveri lo scorso 12 Giugno.

Birkenstock

Comfort all’aria aperta per Birkenstock che ha scelto lo storico Giardino Torrigiani per uno showcase dove presentare tutto il mondo del brand, dalla nuova collezione SS19 ai letti, fino alla linea di Natural Skincare. On show 58 look uomo e donna caratterizzati da colori neutri. Non solo gli iconici sandali del brand, ma anche sabot (sia in versione classica, sia rivisitata) sneaker (sempre nei toni neutri) e alcuni modelli di scarpe chiuse con una suola speciale in sughero. Qualche accenno di colore ravviva i modelli timeless, dove sono anche stati rivisti alcuni dettagli come le fibbie. Un approccio innovativo per far evolvere il sandalo verso un vero e proprio lifestyle brand.

Roberto Cavalli

Paul Surridge, nuovo direttore creativo di Roberto Cavalli, debutta a Pitti Uomo 94 con la sua prima collezione menswear alla Certosa del Galluzzo, monastero alle porte di Firenze. Una location unica e mai aperta al pubblico che sottolinea il legame con la città natale del fondatore, che a Pitti Uomo è stato ospite ben tre volte, tra cui a giugno 2006 con una memorabile sfilata su Ponte Vecchio. Lo show si apre con un viaggio nel segno del bianco con giubbotti e chiodo in pitone, giacche destrutturate con jacquard animalier astratti e ricami a mano punto croce. Il designer ha saputo rileggere il dna del brand, ma ripensandoli con influenze sportswear e dettagli sartoriali. Il saper fare e l’artigianalità – come le stampe e i ricami – restano alla base di una visione consapevole del passato, ma tutta rivolta al futuro. Proprio l’idea di un’eleganza tutta italiana con l’uomo che veste l’abito in lino bianco tipicamente estivo anima l’immaginario di Paul  Surridge. Dopo il bianco,  non potevano mancare le stampe che invadono pelle e nylon, dai trench gli abiti, con motivi maculati e giungla sbiancati dal sole e messi fuori fuoco.

Band of outsiders

Band of Outsiders, brand icona per l’uomo internazionale che non prende troppo sul serio il mondo della moda, tra i favoriti di celebrities e influencer, ha lanciato la sua prima presentazione all’interno del programma ufficiale di Pitti Immagine Uomo. La collezione segna la quarta collaborazione del Design Director Angelo van Mol e del Brand Director Daniel Hettmann per il brand, ed è ispirata ad una gita scolastica in Italia. Questa stagione vede una serie di partnership molto attese, tra cui l’etichetta sportiva cult Sergio Tacchini e il marchio di occhiali tipicamente britannico Kirk Originals. La scenica presentazione si è tenuta il 13 giugno nel Cortile della Polveriera.

Lardini

L’azienda Lardini ha festeggiato alla P.O.P. Arena, l’anniversario dei suoi 40 anni di attività a Pitti Uomo 94, con un breakfast dove il fiore Lardini è stato il protagonista. Un incontro colorato, spensierato, a ritmo di musica, per festeggiare la 40 esima primavera dell’azienda, che dagli anni 90 con il suo marchio è conosciuta in tutto il mondo. Durante il breakfast sono state esposte le giacche create dall’ufficio stile appositamente per questo anniversario, che per l’evento sono state declinate in svariati colori, come rosso, giallo, verde, blu.

Moncler

La nuova collezione Moncler 7 Fragment firmata dal musicista, produttore discografico e designer giapponese Hiroshi Fujiwara è stata divisa in due parti. Questo primo lancio di Giugno è caratterizzato da riferimenti musicali propri del designer, come la parola Backstage, appartenente al mondo dei concerti, che domina su un lungo soprabito, sia nella versione beige che in nero, ed è presente anche sul retro di altri capi della collezione. Stickers removibili portano invece la dicitura Moncler Fragment. L’iconico tessuto imbottito, unito ad una giacca jeans, diventa protagonista di un vero a proprio abito. Tutta la collezione è contraddistinta da una palette di colori dal bianco, al color polvere, al verde militare. Il maxi evento di lancio si è tenuto mercoledì 13 giugno presso il meraviglioso Museo Nazionale del Bargello e ha visto la partecipazione, tra i tanti, anche di Suzy Menkes, Steve Aoki e Adrianne Ho.

Carlo Pignatelli

Carlo Pignatelli ha festeggiato a Firenze il cinquantesimo anniversario alla carriera, presentando le nuove Collezioni Uomo Sartorial 2019 e Cerimonia 2019, insieme ad un’anteprima della Collezione Cerimonia Donna 2019. Il cocktail esclusivo, tributo al savoir faire artigianale dal sofisticato aplomb, si è tenuto a Palazzo Capponi Vettori in occasione del “Salon of Excellence”, l’appuntamento organizzato in sinergia con la Camera Italiana Buyer Moda, in concomitanza con la 94ma edizione di Pitti Uomo. Creazioni couture celebrative dell’immaginario creativo della Maison hanno ripercorso i temi che hanno ispirato il Grande Maestro, nel corso dei 50 anni della sua carriera e che hanno guidato la creazione di abiti concepiti come opere d’arte: il cinema, il teatro, i personaggi che hanno segnato la storia e il costume, icone di stile e protagonisti di sogni passati, presenti e futuri.

Herno-L.I.B.R.A.R.Y.-01

Herno

Herno ha celebrato 70 anni presentando Library, un progetto che invita ad esplorare passato, presente e futuro, a ribaltare la “scatola” e il mondo nascosto dietro il “gancio”, iconico elemento della rinascita di un brand che continua a fare la storia del Made in Italy. Dal 1948 ad oggi. L.I.B.R.A.R.Y., acronimo di Let Imagination Break Rules And Reveals Yourself, è un percorso di 100 metri per 8 di altezza attraverso l’archivio del marchio, rivisitato dagli studenti del Polimoda e dell’Osaka Fashion Institute, dalle visioni concettuali dello Studio Azzuro, con la regia di Anomalia Studio e con il soundtrack del maestro Gianandrea Noseda, il tutto sotto l’egida del Comune di Firenze e di Pitti Immagine.

Allegri

Tra le nubi bianche, collocate su un azzurro palcoscenico viene presentata la nuova collezione Spring Summer 2019 di Allegri. Per questa edizione di Pitti, il brand attraverso un’installazione che ricorda il surrealismo magrittiano, racconta il passaggio dal clima rigido alla bella stagione, dalla pioggia al sereno, dal non colore dell’inverno al colore dell’estate. La storia di una collezione dedicata ad un urban traveller che oggi più che mai è diventato un worldwide traveller e trascorre gran parte del suo tempo in viaggio tra le nuvole, a bordo di un aereo. Dinamicità e funzionalità per assecondare le esigenze di protezione e comfort, un nuovo concetto di design dove i tessuti  altamente performanti sono il focus.

Tombolini

Con un simpatico live show a cui ha partecipato anche l’attore e show man Paolo Ruffini, Tombolini ha dato un’anticipazione della nuova collezione SS19, lavabile, travel o senza cuciture, che si colora degli elementi della Natura. La famiglia Tombolini rinnova la sua storia e la sua tradizione per dare vita al nuovo progetto TMB, che per la collezione  primavera/estate  trae ispirazione dalle forme e dai colori degli elementi: il grigio rimanda all’aria, il blu all’acqua e il beige alla terra.

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UNA PRIMAVERA CON GLI OCCHIALI

Finalmente, dopo settimane indecise e gelide, che facevano venire poca voglia di uscire, è arrivata una primavera calda che ci spinge a mettere la testa fuori di casa. Uno dei must del nostro look per ogni stagione in cui il sole la fa da padrone è sicuramente un bel paio di sunglasses!

Per chi vuole solo sapere le ultime tendenze nel settore o per chi vuol farsi ispirare e spingere ad un nuovo acquisto, abbiamo preparato questa sequenza di occhiali che vengono dalle collezioni s/s 2018. Ce n’è per tutti i gusti, dalla funzionale mascherina sportiva a doppia lente di Moncler all’occhiale in acetato dalle sfumature particolari e dalle dimensioni oversize di DSquared2.
Prevale, osservando.i modelli che abbiamo scelto per voi, una forma più arrotondata, dal gusto retrò, ma senza eccessi. Forse non è tempo per le eccentricità, meglio essere ricordati per lo sguardo che sfoggiamo una volta tolti gli occhiali da sole, piuttosto che per una montatura troppo strana.
Eccovi le nostre proposte.

Moncler: collaborazioni autunno/inverno 2017/18

Moncler presenta una speciale collezione per la stagione autunno/inverno 2017/18 realizzata in partnership con Kith, lifestyle brand based in New York. La collezione è composta di capi outerwear realizzati in nylon laquè, di t-shirt e felpe in jersey di cotone, e di pantaloni con imbottiture biker: marcia in più contro il freddo! I colori prescelti sono i classici tre della bandiera francese: bianco, rosso e blu, declinati su forme lineari e geometriche.
La collezione, ricca e variegata anche sul fronte footwear è disponibile sui canali retail di Moncler e di Kith.
Moncler e Kith presenteranno anche, in collaborazione con Asics, una linea di sneakers: la KITH X MONCLER X ASICS.

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FOCUS ON: BROWN

Il marrone (che si ottiene dalla miscela di giallo, rosso e blu) è il colore strettamente connesso alla Madre Terra, ed è imprescindibilmente legato alle sue varie espressioni. Le accezioni oggettive del colore sono collegate ad un’idea di personificazione della natura cordiale e ricettiva, e di conseguenza a concetti di fecondità e crescita. Il marrone si connette alla terra che elargisce frutti e questo concetto ha, certamente, anche un flavour erotico. Questi cenni di psicologia del colore lasciano comprendere che il brown, top trend della moda maschile di questo autunno, condurrà l’uomo contemporaneo in sensazionali e ancestrali avventure. Declinato in varie tonalità, ecco una lista di items e accessori maroon e come indossarli.

Bertoni1949

Borsone in vitello francese, marrone scuro. Fodera in cotone navy. Tracolla in tessuto ton sur ton. Metallerie personalizzate in palladio.  Il compagno di viaggio ideale per un weekend romantico in qualche capitale europea che si prepara al clima festivo, da accompagnare ad un outfit rigorosamente loose-chic.

Coach1941 

Scarpa Trooper high-top, in pelle, personalizzata con una linguetta in shearling, lacci spessi e dettaglio sfrangiato con borchie in tonalità a contrasto.
“A little party never killed nobody!” cantava nel 2013, Fergie, pop-star americana. Le sneakers ideali per scatenarsi in pista, nei locali di prestigiose località sciistiche. Focus sull’accessorio: da abbinare a un look senza stampe e formale.

Corneliani

Cappotto maxi, doppio petto, 6 bottoni in cashmere melange marron glacé, revers a lancia, martingala, manica e giro tasca a pattina. Il capospalla per il day-time in città. Per destreggiarsi dal business meeting fino all’aperitivo. Da abbinare a una maglia dolcevita, per un’eleganza senza tempo.

Marni

Oggi Sneakers in tessuto tecnico marrone, con suola in gomma.
L’accessorio must-have per l’uomo, che non rinuncia al compromesso tra comfort, praticità e moda. Per non passare inosservati a un vernissage: da mixare con abbigliamento tattile e materico.

Moncler

Maglione girocollo in lana. Una divertente reinterpretazione del classico wool sweater natalizio, da abbinare a scarponcini in pelle e pantaloni scuri.

Salvatore Ferragamo

Maglione in Kashmir con intreccio. Un classico timeless per romantiche cene con la dolce metà, davanti al camino nelle fredde serate autunnali. Da abbinare a pantaloni sartoriali nei toni scuri.

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COLLIDE : GREG LAUREN & MONCLER

Il designer americano Greg Lauren da voce al suo estro creativo in Collide, una collezione di capi realizzati con Moncler per la collezione FW 2017-18. I piumini Moncler sono presentati in maniera scomposta, sono smontati e reinterpretati con delle linee inattese, al tradizionale tessuto si mescolano frammenti di denim e di tessuti dall’effetto vissuto. Collide è una collezione irripetibile che é stata presentata a Parigi. Greg Lauren, personalità affascinante ,pittore e scultore, ha personalizzato l’idea dell’abito maschile come mezzo di interpretazione e personificazione, con la sua capacità di sovrapporre ragioni estetiche differenti. La collaborazione, d’ispirazione vintage, tra l’artista poliedrico e Moncler  si contraddistingue per  l’utilizzo di “tessuti riproposti” e per la creazione di composizioni uniche . Remo Ruffini che puntava a rivelare una nuova identità del brand dice sul designer : “Greg Lauren è principalmente un artista ma anche un designer che sperimenta nuovi linguaggi”. Greg Lauren, nato in una famiglia in cui il tailoring é stato sempre considerato religioso dice: “mi piace prendere idee iconiche e reinterpretarle artisticamente, smontare ciò che credevamo di conoscere per poterlo vedere da un’altra prospettiva, un vocabolario familiare diventa un nuovo linguaggio, al quale possiamo ancora sentirci connessi emotivamente”. Collide é disponibile in varie colorazioni: l’inconfondibile binomio Moncler in rosso fiamma e azzurro, il nero e il verde military. La collezione sarà in vendita a partire dal prossimo autunno.
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Winter boot: 5 modelli dallo stile unico

Che sia per una gita in montagna o per una giornata urbana, ogni avventura ha bisogno di essere vissuta con il giusto abbigliamento e gli accessori adatti. Il gentleman moderno è sempre di più un viaggiatore attento allo stile e al comfort e non rinuncia mai ad essere all passo con le ultime mode. Anche d’inverno. Ecco cinque stivali, cinque stili diversi, tutti unici e irrinunciabili, da scegliere a seconda dell’avventura che si sta per vivere.

Saint Laurent


La famosa maison parigina propone questi stivali dall’aspetto robusto e in stile militare classico. Realizzati in Italia, con pelli dalla qualità estremamente pregiata, sono caratterizzati dall’imbottitura alle caviglie, dagli occhielli tonali e dall’allacciatura incrociata con lacci cerati, completati da una spessa suola.

Moncler


Il nome Moncler è l’abbreviazione del villaggio di montagna francese Monestier-de-Clermont e rivela tutte le origini del marchio. Queste scarpe da trekking sono state prodotte in Italia, in nabuk marrone liscio. Con suole in gomma che riportano il marchio rosso, bianco e blu, sono durature ed eleganti allo stesso tempo, pensate non solo per le attività alpine, ma da indossare anche in città, per aggiungere un tocco intrepido.

Timberland


Uno stivale da uomo chic, ma solido, che abbina camoscio e resistente camoscio rovesciato ed è rifinito con splendide cuciture. Stile classico e tecnologia innovativa convivono da sempre nelle calzature del brand e, grazie ai materiali leggeri e flessibili, questi stivali sono i compagni ideali per ogni tipo d’avventura.

Superga


Perfetto per l’inverno in città il polacchino modello slip on da uomo, con tomaia in vitello pieno fiore, fodera in pelle, intersuola in phylon e suola in gomma. Comodo e raffinato .è l’accessorio giusto da abbinare a un abbigliamento trendy e ricercato.

Ermenegildo Zegna


Questo hiking ha il colore del brandy ed è in pelle liscia, arricchita alla caviglia con inserti in maglia marrone. La zip sul lato lo rende pratico e facile da indossare, la suola in gomma superleggera, invece, fa sì che sia comodo da portare in viaggio.

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TRENDS A PORTER

Our suggestions to step into the new season with great style

Photographer| Stefania Paparelli
Stylist| Nicholas Galletti
Stylist Assistant| Alexandre Roy
Grooming| Josefin Gligic
Casting| Eleonora Laureti @simobart casting
Models| Paul Alexandre Haubtmann @ marilyn; Djavan Mandoula @ success; Sacha Celaya @ 16men; Norman Grossklaus @ success
Location| Hotel Particulier 6 rue Tiquetonne

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Moncler affida a Spike Lee un prezioso tributo a New York

Moncler ha inaugurato il primo flagship store USA, nel cuore pulsante di New York, nella prestigiosa Madison Avenue.
Per l’occasione, il brand ha fatto realizzare un video-musical dal forte e intenso impatto narrativo dal celebre regista newyorkese Spike Lee: uno short film musicale intitolato “Brave“, che viene dal motivo portante “Brave Suffering Beautiful”, del Musical Off-Broadway “Total Bent” di Stew & Heidi Rodewald.
Lo Short Movie vuole essere un tributo di Moncler all’eclettismo e all’inesauribile energia vitale di New York col suo potere di ispirazione, evoluzione e bellezza.

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https://youtu.be/sAfgWQNWSEg

Tendenze in pista

C’è chi, dopo le vacanze estive, per il bollettino neve è proprio ossessionato e con novembre agli sgoccioli gli amanti della montagna iniziano letteralmente a tribolare. Che siate sciatori esperti, amatoriali o alle prime armi, sicuramente non bisogna essere impreparati a un ipotetico invito in baita o a una giornata sulla neve. Ecco di seguito i nostri consigli per essere attrezzati in maniera adeguata e in linea con le tendenze di stagione.

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MONCLER: FREEZE FOR FRIEZE

Moncler continua il suo percorso di sostegno alla leva creativa delle nuove generazioni che da sempre rappresenta uno dei punti cardine della particolare filosofia del brand, che questa volta approda a Londra con Moncler Freeze for Frieze. Un progetto espositivo nato in collaborazione con una prestigiosa istituzione culturale e educativa quale il Royal College of Art.
Moncler Freeze for Frieze si è tenuta dal 7 al 9 Ottobre 2016 nel nuovo flagship store Moncler in Old Bond Street, 26 ed è servita a raccogliere fondi a totale supporto di due studenti particolarmente talentuosi e meritevoli, durante un intero corso di studi biennale di specializzazione, in Fashion & Textile, presso il Royal College of Art .
Moncler ha chiesto ad artisti, fashion designers, personalità iconiche dell’universo della cultura, della musica e del design a livello globale e amici della Maison, scelti in rappresentanza di ambiti diversi, ma coinvolgendo anche alunni e prossimi al diploma della nota scuola londinese, di donare un loro art-work da esporre per la prima volta in uno spazio esterno al College stesso.
Le opere, circa 400, tutte in formato post-card e firmate soltanto sul retro, sono state vendute al prezzo unico di 60 sterline cad., in occasione dell’ opening event del flagship store il 7 Ottobre, durante Frieze London 2016. Guest-curator del progetto è stato il celebre giornalista Tim Blanks. Una speciale selezione di post-card era in vendita esclusiva attraverso l’e-commerce della Maison moncler.com e il ricavato è stato interamente devoluto al Royal College of Art.

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Mr&Mrs.Moncler: la coppia social di Moncler per una collection tutta da scoprire

Per la stagione Autunno/Inverno 2016-17, Moncler interpreta in chiave contemporanea l’iconico Duvet, insostituibile punto di riferimento per il marchio.
Testimonial di questa nuova avventura creativa sono Mr. & Mrs. Moncler, una coppia “virtuale” che incrocia riferimenti cartoon, miscelando un pizzico di ritrovata tradizione cyber-sportiva ’60 e un tecnicismo da social media addicted.
Protagonista indiscusso della collection è il piumino in Nylon Laqué, parte della vera tradizione di Casa Moncler. La tavolozza cromatica è imperniata su toni vigorosi, profondi e avvolgenti, quali il burgundy, un blu notturno e luminoso insieme, il verde inglese e il nero. Inediti invece gli special tags della collezione, le particolari etichette che raffigurano appunto rispettivamente Mr. & Mrs. Moncler, e che contraddistingueranno i capi del progetto speciale all’interno delle boutique.
Mr. & Mrs. Moncler hanno debuttato a fine agosto 2016 nelle vetrine dei flagshipstore del brand, pensate appositamente per raccontarne il loro mondo, che sarà oggetto anche di una specifica attività digital e media.

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A SURREALIST FANTASY: la “visionaria” campagna pubblicitaria di Moncler

Moncler affida ancora una volta all’obiettivo di Annie Leibovitz la campagna per la prossima stagione A/I 2016-17.
Un rapporto continuativo, quello di Annie Leibovitz con il brand che, basandosi su una comune idea di sperimentazione creativa, si rivela in una suggestiva sequenza di scatti particolarmente evocativi.
Seguendo un preciso racconto mirato al fantastico, gli scatti coniugano un immaginario che intreccia il mondo naturale con un linguaggio di ispirazione surrealista. Un racconto unico che prende la via del fantasy e incrocia elementi da saga nordica. La neve e il freddo, gli elementi di fondo del marchio, fanno da cornice a tutte le immagini e la natura diviene essa stessa un fatato ambiente da vivere e da abitare.

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https://youtu.be/oxjVXM0iAzM