LOREDANA GALANTE E I RAGNI TESSITORI

Loredana Galante, artista indipendente, ha allestito all’Atelier #2 del Macro Asilo a Roma un laboratorio creativo per lavorare e interagire con il pubblico. I suoi “Ragni Tessitori”sono realizzati con centrini e lavori a uncinetto raccolti e donati da svariate persone. Il dono diventa così un gesto simbolico e ricco di significati. La tela del ragno, similmente alle relazioni interpersonali, sono fragili e delicate: un’incomprensione può comprometterle o distruggerle.
Essere in relazione – dichiara l’artista – è il tema portante del mio lavoro: un esercizio di inclusione e confronto, un conferire costantemente importanza all’altro da sé. Il mio lavoro attraversa gli strati emozionali, riabilita la gentilezza, esalta il sentimento. Persegue un tempo lento, consapevole, in ascolto, un tempo dell’assimilazione e della riformulazione costruttiva. Con il mio lavoro cerco di risvegliare un’appartenenza consapevole, sostenere con la parte migliore di ognuno un’appartenenza responsabile in cui trovare conforto.


Oggi la società vive un momento di chiusura, l’intento dell’artista è molto chiaro: quello di tentare di essere sempre in relazione con l’altro, esercitarsi al dialogo e al rispetto.
Inoltre è stato presentato “Peace Maker”, il catalogo di Loredana Galante all’interno della collana di Art Commission. Le pubblicazioni di Loredana Galante sono presenti in numerose e importanti biblioteche di musei come il MET di New York, il Peggy Guggheneim di Venezia e la Tate Modern di Londra.

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ALTAROMA 2019: TALENTI DA SEGUIRE

Sempre più chiara la vocazione di Altaroma, manifestazione guidata da Silvia Venturini Fendi, che si focalizza sempre più come incubatore di talenti, un format simile a un festival culturale dove le nuove promesse della fashion industry trovano terreno fertile per esprimere al meglio la loro creatività. Tra i vari debutti e marchi da tenere d’occhio segnaliamo Federico Cina, creativo di Sarsina, che con la sua collezione “Romagna mia” ha parlato dell’importanza delle radici per ritrovare sé stessi. Ha proposto stampe di maxi spighe di grano sulla sua maglieria, insieme a pantaloni dalla ampia vestibilità, capispalla e trench destrutturati.

EdithMarcel si ispira allo sportswear: cappotti classici e sartoriali sono affiancati alla lycra, la maglieria è proposta in color block, per un interessante contrasto tra mondo sartoriale e activewear.

Martina Cella propone l’immaginario creativo sedimentatosi dal ricordo di un viaggio in Romania: l’anima folk della collezione è arricchita da altri ricordi, quelli d’infanzia come i viaggi sciistici. Il risultato? Un guardaroba in cui l’animo contemporaneo e nostalgico della donna convivono: il flavor classico del tailleur accostato all’estetica dei duvet anni Novanta. Tra i talent dell’Accademia di Costume e Moda da tenere d’occhio Luca Rao con la sua collezione “Give me a Chance”, un maturo métissage di menswear e activewear. Il designer ha proposto outerwear con pregiati decori al limite della tridimensionalità. Volumi over, imbottiture, camouflage che si mescolano in modo inusuale alla maglieria. Altaroma si conferma la manifestazione in cui è centrale la tutela e promozione dei giovani talenti.

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ALESSANDRO ENRIQUEZ AI19: L’OMAGGIO ALLA PANTERA ROSA

If you can dream it, you can do it” diceva Walt Disney. Il designer siciliano Alessandro Enriquez è l’incarnazione del motto del celebre cartoonist: presenta la collezione maschile e unisex AI19/20 traendo spunto dalla seduzione in chiave “ironica”. La casa cinematografica Metro-Goldwyn-Mayer ha affidato allo stilista la reinterpretazione del suo iconico personaggio, la Pantera Rosa: nascono così tre nuance di “Pink from Panther” che il designer aggiunge alla sua palette colori. Enriquez propone T-shirt, felpe e capi iconici arricchiti dalle tinture naturali con effetto tye and dye. Una narrazione creativa composta da molteplici elementi, riproponendo stili del passato cari al designer: dalle illustrazioni Fifties, le vestibilità iconiche anni ’90 dei giubbini in jeans, del denim rilavorato con una tecnica patchwork, delle T-shirt e felpe dalle vestibilità oversize. Le stampe raffigurano baci, gesti, la lingerie e gli “ex-voto” che, in versione cartonizzata, diventano “sex-voto”, amuleti per ottenere miracoli d’amore. Lo “script” che il designer siciliano ha composto per il suo uomo il prossimo autunno, è una storia a lieto fine, piena di positività e joie de vivre.

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MILANO FASHION WEEK: BRAND TO WATCH

M1992
I ricordi adolescenziali del designer Dorian Gray, vissuti a Londra negli anni Novanta, rivivono nella sua collezione “Cool Britannia”. Non siamo davanti all’appropriazione culturale: i millennials hanno sedimentato nel loro vissuto molte esperienze a livello globale che hanno portato a formarli come individui. I luoghi cari al designer (come la  Trellick Tower, la Torre del Terrore, fino alle mostre dei Young British Artists), uniti al pregiato tailoring made in Italy, sono l’ennesima conferma della celebrazione del suo immaginario creativo che da sempre cavalca l’onda del goth. Tra i new talent il direttore creativo di M1992 è abile come pochi altri a fare leva sul marketing digitale per creare look “acchiappalike” su Instagram.

SARTORIAL MONK
Sabato Russo, fondatore del brand il cui nome unisce il concetto di sartorialità alla filosofia buddista di un monaco laico, debutta alla settimana della moda maschile di Milano. La collezione FW “Gesto” instaura un dialogo tra materico e spirito. Elementi del guardaroba maschile e femminile convivono, i volumi sono morbidi e i capi sono privi di orpelli, creando così un’idea di eleganza classica post-moderna. Lo stile di Russo, pensato per animi gipsy e caratterizzato dal design che potremmo definire chic décontractè, è qua per rimanere.

ISABEL BENENATO
La designer partenopea gioca con una palette impostata nei toni del bianco e nero, con tocchi di rosso. Protagonista assoluta nel suo defilè la maglieria, jacquard e capi lavorati a intarsio. Una particolare reinterpretazione dei codici di rottura del punk vive nelle sue creazioni. I pantaloni sono indossati con stivali very Brit, l’outerwear e le giacche sono abilmente confezionate, proprio come la tradizione sartoriale napoletana impone. La sensibilità tutta femminile della designer è la chiave per comprendere questa rilettura del fenomeno storico e di costume nato nei tardi Settanta, che raramente è apparso così poetico.

 

DANILO PAURA
Il designer calabrese debutta a Milano. La collezione FW19 è un crescendo di una sperimentazione stilistica a cavallo tra lo stile grunge e bohemién, che si traduce in un immaginario estetico anticonvenzionale ed esterofilo. La maglieria in mohair, la stampa animalier, ecopellicce e montoni oversize: ai piedi stivali texani. L’uomo immaginato dal designer prende ispirazione dal personaggio interpretato da Brad Pitt nel film the Snatch: il suo motto è “libertà di essere eleganti”. La collezione Gipsy Tour è stato certamente un bel traguardo per il debutto mainstream del designer Danilo Paura alla Milano Fashion week.

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LUCA BOTTE: L’ATLETA E LA FIXED GEAR

Una vita senza freni: grazie al furto di una bici Luca Botte ha scoperto quelle a scatto fisso. Se ne è appassionato a tal punto da trasformare la sua passione in business. Le fixed gear – precisa lui – “sono uno stile di vita piuttosto che uno sport”. Ci ha confidato che questa adrenalina che prova mentre va in bici è per lui insostituibile. E c’è da credergli. Attualmente collabora con brand come Cinelli e Fred Perry, e sul suo profilo instagram condivide con gli appassionati follower questa passione giorno dopo giorno.

Da dove nasce la tua passione per la bicicletta? Ci spieghi come mai prediligi le “Fixie” (biciclette a scatto fisso)?

E’ nato tutto circa 4 anni fa, quando mi rubarono la mia unica bici da corsa vintage che usavo quotidianamente per andare a lavorare. Non essendo mai stata una mia passione, non ho mai voluto spenderci più di tanto, infatti poi ho deciso di prendere dei pezzi di seconda mano per crearne una da zero a costo super ridotto. A lavoro finito mi sono reso conto che mancavano i freni e il cambio, optional a dir poco vitali per chiunque usa la bicicletta! Mi sono documentato su internet e ho scoperto questa tipologia di bici, ovvero SCATTO FISSO, in poche parole bici senza freni e senza rapporti. Venendo dal mondo dello skateboard, considerato sport estremo, diciamo che mi ha subito affascinato la cosa di andare in giro per la città senza freni! La prima volta che ci sono salito, mi sono catapultato in avanti e da allora è stato subito amore. Perché preferisco una bici a scatto fisso? Semplicemente perché ormai sono abituato ogni giorno ad avere la mia dose di adrenalina, cosa che una bicicletta normalissima non riesce più a darmi. Gli optional che ti facilitano la pedalata, non mi piacciono!

Quali sono i tuoi principali pensieri durante la giornata?

Dopo 4 anni, sono riuscito a fare della mia passione un lavoro vero e proprio, ora ho tanti followers che mi seguono da varie parti del mondo e uno tra i primi pensieri della giornata, è proprio quello di far vedere a chi mi segue cosa sto facendo e cosa ho fatto nelle giornate precedenti postando varie foto sui social media, principalmente su instagram.

Sul mercato ci sono modelli di prossima uscita che non vedi l’ora di testare?

Ho la fortuna di essere sponsorizzato da Cinelli, un brand di biciclette ormai storico che tutt’ora continua a produrre nuove bici, e proprio qualche mese fa mi hanno dato in anteprima la nuova Cinelli Vigorelli Shark, un telaio da pista che uscirà nel 2019.

Cosa stai ascoltando come musica in questo periodo?

Non ho un genere preferito, ma principalmente ascolto musica Retrowave, suoni anni 80 che nessun altro genere riesce a riportare, ogni volta che ascolto qualche canzone, immagino sempre di essere in un’altra realtà, con palme ovunque, auto strane, schermi giganti e ovviamente il tutto sfumato di blu e rosa. Solo chi ascolta questo genere può capire cosa intendo!

Hai dei rituali pre-allenamento?

Da quando ho iniziato ad andare in bicicletta, non mi sono mai considerato un ciclista vero e proprio, non sono il tipico ciclista che vedete con la tutina alla domenica mattina! L’unica cosa che controllo ogni volta prima di uscire, è se la playlist che sta per partire è quella giusta con il mood della giornata.

Hai dei talenti segreti?

Vi sembrerà forse strano se vi dico che ho acquisito un sesto senso, ma col tempo, andando a scheggia in mezzo al traffico, ho imparato a prevedere quasi ogni cosa in pochi istanti. Molti dicono che è solamente fortuna se io sono ancora qui a raccontarvi quello che faccio, ma dopo anni di guida senza freni, sei praticamente costretto a prevedere cosa può fare qualcuno davanti a te. Per esempio, se qualcuno frena improvvisamente davanti a me, devo già sapere dove andare perché non ho alcun modo di frenare. E’ estremo, ma nient’altro riesce a darmi questa adrenalina.

Qualche novità che ti riguarda? Obiettivi di prossima realizzazione?

Per quest’anno ormai le novità sono state svelate, ma nell’anno nuovo ci saranno nuove collaborazioni con brand conosciuti di cui non posso svelare ancora nulla!

Se potessi scegliere di essere il personaggio di un film, quale sarebbe e perché?

Sono un tipo strano, tanto quanto Ryan Gosling nel film Drive. Se potessi scegliere, sceglierei sicuramente di essere lui, calmo ma allo stesso tempo estremo sotto certi aspetti, di poche parole ma sempre pronto a fare la scelta giusta anche nelle situazioni più assurde dove chiunque prenderebbe la strada sbagliata.

“Dammi ora e luogo e ti do cinque minuti: qualunque cosa accada in quei cinque minuti, sono con te, ma ti avverto, qualunque cosa accada un minuto prima o un minuto dopo, sei da solo. Io guido e basta.”

Parlaci della tua esperienza come influencer di instagram.

Preciso a dire che essere etichettato “INFLUENCER”, è una cosa che mi infastidisce molto, ma purtroppo non c’è alternativa oggi giorno. E’ iniziato tutto per gioco 4 anni fa, (quando ancora non era di moda essere influencer), ho conosciuto i ragazzi del famosissimo negozio DafneFIxed, ho comprato una coppia di ruote per la mia bici e loro mi hanno proposto uno sconto in cambio di qualche foto da postare sui social per fare pubblicità. Da quel giorno abbiamo iniziato a collaborare, facendo foto ai loro prodotti e postandoli sui miei canali, e con il passare dei mesi, sono arrivate le prime proposte di pubblicità da varie parti del mondo. Il mio primo sponsor è stato Leader Bike, un’azienda di bici situata a San Diego, amanti dell’urban riding, proprio come vivo io la mia passione, only urban. Per me è stata una grande soddisfazione e da quel momento ho voluto spingere di più il mio personaggio su instagram, e cosi facendo sono continuate ad arrivare proposte una dietro l’altra! Ora sono fiero di essere supportato da brand famosissimi come Fred Perry, Cinelli, Bricklanebikes, RedBull, GoPro e tanti altri! E’ una continua soddisfazione perchè ricevo proposte continue per collaborazioni con nuovi brand e questa cosa mi da modo di viaggiare e conoscere persone nuove in giro per il mondo! Ancora mi fa strano dirlo, ma sono riuscito a fare della mia passione un vero e proprio lavoro.

Cosa ti appassiona ogni giorno dello sport?

Ciò che faccio io, non lo definirei uno sport ma uno stile di vita. Non c’è qualcosa di preciso che mi appassiona, non è uno sport come un altro, non ci sono regole e non c’è una fine. Forse è proprio per questo motivo per cui lo faccio, non ci sono limiti e nessuno può fermarmi.

 

 

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A TALK WITH BRITISH MODEL LAURIE HARDING

Fisico asciutto e scolpito, tratti spigolosi, occhi di un azzurro intenso: il modello britannico Laurie Harding ha conquistato tutti gli insider dell’industria della moda anche grazie alla sua educazione very British. Abbiamo scambiato qualche domanda con Laurie durante la pausa natalizia, quando si stava ricaricando per ripartire alla grande a gennaio per la moda uomo.

Che cosa ti rende felice quei giorni?
Recentemente mi sono trasferito in Italia con la mia ragazza e questa è stata probabilmente la mossa più intelligente che abbia mai fatto. E poi non dimentichiamoci la pizza!

Qualche consiglio per una carriera di modello di successo come la tua?
Sii educato, sii te stesso, sii puntuale!

Se potessi essere un supereroe, quale sceglieresti e perché?
Wonder Woman, ha un lazo che spazza via le s****te della gente, sarebbe molto utile.

Cosa ti fa continuare a muoverti?
Le persone che amo intorno a me.

C’è qualcosa che vorresti cambiare nella società moderna? Qual è un argomento rilevante su cui dovremmo essere maggiormente concentrati?
Uguaglianza, diritti umani, cambiamenti climatici. È il 2019 e sembra che in molte aree stiamo facendo passi indietro. Riformulerei la domanda.

Cosa ti aspetti dal 2019?
Un sacco di cose in work in progress. Ma troppo presto per dirlo.

Descrivici la tua routine di fitness.
Corro, ad essere sincero non faccio molto altro … un po ‘di basket a volte con gli amici.

Cosa farai dopo questa intervista?
Torna alle e-mail, purtroppo. Grazie per aver parlato con me!

 

Vestaglia: Pierre-Louis Mascia Camicia: Bally
Cardigan: Pringle of Scotland Camicia: Gucci Sandali: Hermés
Completo: Salvatore Ferragamo Camicia: Roberto Cavalli
Total Look: Hermés

LAURIE HARDING @ I LOVE MODELS MANAGEMENT (@laurieharding_)
PHOTOGRAPHER: VALENTINA FRUGIUELE (@valentinafrugiuele)
FASHION STYLIST: FABIO PITTALIS (@fabiopeet)
HAIR/MAKE UP: MISAKI KATO (@misaki_artmakeupandhair)
FASHION ASSISTANTS:
GIULIA NOBILE (@giulia__n)
TERRY LOSPALLUTO (@terrylospalluto)

 

 

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AJ BUCKLEY – Star di “SEAL Team”

Manintown ha intervistato in esclusiva la star della serie di successo “SEAL Team“, che ha anche lanciato Paperclip, una linea innovativa di borse per pannolini di fascia alta pensata per i papà dei giorni d’oggi.

1. SE POTESSI DESCRIVERE LA TUA PERSONALITÀ CON TRE AGGETTIVI, QUALI SCEGLIERESTI E PERCHÉ?
Sognatore – Ho vissuto la mia vita seguendo i miei sogni, non importa quanto siano stati grandi o quali ostacoli io abbia incontrato.
Resiliente – In questo business ho sentito “No” molto più di “Sì”, ma non mi arrendo mai e non fa altro che alimentare la mia etica del lavoro.
Family Man – non c’è niente di più importante nella vita.

2. QUAL È IL REGALO PIÙ GRANDE E LA LEZIONE DI ESSERE UN GENITORE?
Penso che il regalo più grande sia riuscire a vedere il mondo attraverso gli occhi di tuo figlio e la più grande lezione imparata è che devi avere pazienza. Anche Babbo Natale è reale.

3. POTREBBE RACCONTARCI DI PIÙ SUL PROGETTO PAPERCLIP, PROGETTATO PER I GENITORI?
Il mio socio in affari ed io eravamo frustrati per la mancanza di attrezzatura per il cambio dei bambini nei bagni degli uomini. Una volta dovevo togliermi la maglietta e posare mia figlia per cambiare il pannolino sul pavimento del bagno. Così abbiamo progettato una borsa con un tappetino pieghevole, che consente di cambiare il tuo bambino ovunque, in qualsiasi momento. Volevamo disegnare una borsa che i genitori avrebbero comprato e renderla unisex, così tutti si sarebbero sentiti a proprio agio nel trasportarlo. Mai avrei pensato di vendere borse per pannolini, e invece.

4. SE POTESSI VIVERE IN UN LIBRO, QUALE SCEGLIERESTI E PERCHÉ?
La storia infinita perché non finisce mai.

5. SEI UNA PERSONA DAVVERO DI SUCCESSO, MA C’È ANCORA QUALCHE COSA CHE VORRESTI RAGGIUNGERE NEL PROSSIMO FUTURO?
Non sono mai compiacente e sento che sto solo iniziando. Mi piacerebbe avere un ruolo dietro la macchina da presa e dirigere un giorno.

6. QUALI SONO I TUOI PENSIERI PRINCIPALI DURANTE IL GIORNO?
Famiglia.
Allenamento.
Lavoro.
Dormire.
Ripetere.

7. COSA TI HANNO INSEGNATO LE TUE RADICI IRLANDESI?
Non prenderti mai troppo sul serio.

8. C’È UN PENSIERO CHE VORRESTI CONDIVIDERE CON I LETTORI DI MANINTOWN CHE STA NUTRENDO ATTUALMENTE LA TUA ANIMA?
Non aver paura.

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RZ STUDIO: L’HUB DEI GIOVANI TALENTI DI MODA

L’expertise dell’imprenditore e del team di professionisti che lo seguono offrono una stimolante visione del panorama moda.

Cosa rende un brand più interessante di un altro? Esaminando alcuni fattori, sicuramente è noto che una buona strategia di comunicazione può risultare vincente, se accompagnata dall’autenticità del manufatto. La cura maniacale da riservare all’immagine pubblicitaria è un’altra componente essenziale. Certamente, però, il fattore imprescindibile è l’idea alla base del prodotto. La moda 2.0 non può non tenere a mente tutti questi ingredienti speciali, che sono la ricetta alla base del successo. Considerando tutti questi elementi, l’art director Roberto Zampiero, classe 1984, grazie ad un lungimirante asset imprenditoriale e a un team di ottimi collaboratori, ha fondato RZ Studio. Le sue consulenze di stile a 360° rappresentano la solida base su cui new talent e marchi già affermati stanno realizzandosi professionalmente, grazie all’expertise dell’imprenditore, frutto di anni di lunga gavetta. Poi si sa, l’unione fa la forza: interessanti nomi del panorama moda nostrano, come il giovane influencer/PR Filippo Bologni, il trasgressivo fotografo Emanuele Ferrari e l’emergente Stella Bortoli, i quali collaborano con RZ Studio, hanno permesso al creativo di potersi costruire un’interessante reputazione. Il creativo e braccio destro di Roberto è Riccardo Comi: la sua collezione rappresenta la punta di diamante dello studio.

Abbiamo scambiato alcune domande con Roberto Zampiero in merito all’eleganza maschile.

La più grande idea che tu abbia mai avuto?
Questa è una domanda a cui al momento non trovo risposta. Sicuramente sono consapevole del fatto che tutte le idee che mi vengono in mente siano e possano diventare grandi progetti! Al momento Rz studio credo sia una grande idea d’innovazione nel nostro settore, ossia quella di mettere insieme persone valide per creare e portare a grandi successi brand emergenti che, probabilmente, con poca esperienza e mezzi limitati altrimenti farebbero molta fatica.

La tua sfida più grande?
La vivo tutte le mattine quando apro gli occhi. Mio nonno Nicolino, un grande uomo e imprenditore di successo, mi ha sempre insegnato che la sfida più importante la vivi con te stesso. Solo noi possiamo sapere quali sono e quanto sono grandi i nostri obiettivi, poi si tratta solamente di capire quanto siamo disposti a sacrificarci per raggiungerli.

Quali musicisti ci sono nella tua playlist?
Oasis, Nirvana e Blur mi accompagnano sin dalla mia infanzia, amo anche tutto quello che è il mondo disco e deep house. Negli ultimi anni Cesare Cremonini. Lo so, l’ultimo va un po’ in contrasto con gli altri generi espressi, ma dentro di me c’è comunque un po’ di sano romanticismo all’italiana.

Cos’è per te il lusso?
Avere il tempo da dedicare a te stesso e alle persone a cui vuoi bene e permetterti di viaggiare, non identifico il lusso con il denaro.

3 errori di stile imperdonabili?

  1. L’abuso di accostamenti di colore o fantasia: non tutti possono permetterselo! La maggior parte delle volte non si parla più di moda, ma di cattivo gusto e ostentazione forzata.
  2. Ostentare l’accostamento di loghi e firme!
  3. Per la donna le calze collant: se una donna ha delle belle gambe non vanno coperte!

Qualcuno che trovi veramente autentico tra le figure della moda contemporanea e perché?
Trovo autentico un designer che non segue le masse, ma che crea e mantiene una sua linea di stile nel tempo, Hedi Slimane e Phoebe Philo sono i miei preferiti in assoluto, se dovessi stilare una classifica al 3° posto rientra a pieno titolo anche Antony Vaccarello.

Il look per essere cool durante questa Primavera-Estate 2018.
Lo street wear è entrato prepotentemente nel fashion system di prima fascia quindi, camicia manica corte stile Prada, t-shirt irriverente Emanueleferraristudio, rain coat Balenciaga, pantalone cargo, tuta in acetato e immancabile sneakers anni ’90. Mio consiglio personale: l’utilizzo di colori non troppo sgargianti: semplicità e pulizia! Sarete sempre impeccabili!

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Photo by Stella Bortoli

Pitti Style: Pence 1979 men’s collection FW 2018/19

Ha debuttato a Firenze, durante la 93ma edizione di Pitti Uomo, la collezione maschile, autunno-inverno 2018/19 di Pence 1979, designed by Dora Zecchin. I capi traggono ispirazione dallo in voga negli anni ’30. Il decennio vide certamente un cambiamento radicale nelle fogge rispetto ai Twenties, connotato essenzialmente dalla fascinazione stilistica per il mondo agonistico sportivo e da un accorciamento delle lunghezze, con grande importanza al punto vita. Pence 1979 Uomo riprende la linea morbida e comoda degli abiti di quegli anni, riproponendone i pantaloni “slacks” informali e loose, oppure i classici con pinces dal fondo ampio. Completano i looks camicie con collo a punta, che ammiccano agli eterni divi Hollywoodiani del bianco e nero. La collezione sfoggia anche la Polo, che fece proprio nei Trenta il suo ingresso nell’abbigliamento quotidiano e non solo sportivo, da portare sotto la giacca o da sole, con i pantaloni a vita alta. Per i tessuti tornano i grandi classici del guardaroba maschile quali il gessato, il Principe di Galles, la flanella di lana e il velluto. Il gessato è rivisitato in una versione stropicciata, mentre il Principe di Galles è ravvivato da sottili linee di rosso o carta da zucchero. E poi, ancora. Giacche dai volumi morbidi, doppiopetto o monopetto, camicie in tono unito, polo o lupetti in lana, da portare anche sotto le giacche: questo l’universo di stile pensato dalla designer Dora Zecchin. Omaggio al passato sì, ma anche spazio ad uno stile più prettamente urban, come i pantaloni “tracking” in lana o in jersey molto performanti e sofisticati, nei colori tipici della città: i grigi, i blu, l’azzurro cenere e il nero, mescolati con toni più caldi del cognac, panna, rosso scuro e ocra. In questo paradiso del “workwear“ c’è spazio anche per i jersey dall’aspetto usurato, per dare un “vintage allure” a pantaloni in cotone, le felpe, le T-shirt, le serafino e i pantaloni della tuta, arricchiti da piccoli dettagli a contrasto e rammendi ad arte. I colori che tingono questa parte della collezione sono i tipici dell’abbigliamento da lavoro o militare: oliva, salvia, ocra, kaki e blu. Giacche da lavoro e i parka imbottiti con dettagli e trattamento vintage completano gli outfit.

La designer ci ricorda che, sempre nei Trenta, fu inventata la chitarra elettrica. Nascono così i capi più rock inseriti nella capsule denim della collezione di Pence 1979. I denim sono per lo più rigidi, dai pesi più tradizionali. Non mancano le tele dal color blu profondo e molto fiammate, color kaki, rosso acceso e bianche. I classici nero e blu sono esaltati da lavaggi vintage e con numerosi rammendi fatti a mano, che si ispirano all’antica tecnica del ricamo giapponese sashiko, nata per conferire resistenza in maniera decorativa agli indumenti usurati. Da lì, l’uso sempre più frequente come decoro. Una ampia rilettura di una “golden age” dello stile, per indossare classici senza tempo della contemporaneità.

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FOCUS ON: BROWN

Il marrone (che si ottiene dalla miscela di giallo, rosso e blu) è il colore strettamente connesso alla Madre Terra, ed è imprescindibilmente legato alle sue varie espressioni. Le accezioni oggettive del colore sono collegate ad un’idea di personificazione della natura cordiale e ricettiva, e di conseguenza a concetti di fecondità e crescita. Il marrone si connette alla terra che elargisce frutti e questo concetto ha, certamente, anche un flavour erotico. Questi cenni di psicologia del colore lasciano comprendere che il brown, top trend della moda maschile di questo autunno, condurrà l’uomo contemporaneo in sensazionali e ancestrali avventure. Declinato in varie tonalità, ecco una lista di items e accessori maroon e come indossarli.

Bertoni1949

Borsone in vitello francese, marrone scuro. Fodera in cotone navy. Tracolla in tessuto ton sur ton. Metallerie personalizzate in palladio.  Il compagno di viaggio ideale per un weekend romantico in qualche capitale europea che si prepara al clima festivo, da accompagnare ad un outfit rigorosamente loose-chic.

Coach1941 

Scarpa Trooper high-top, in pelle, personalizzata con una linguetta in shearling, lacci spessi e dettaglio sfrangiato con borchie in tonalità a contrasto.
“A little party never killed nobody!” cantava nel 2013, Fergie, pop-star americana. Le sneakers ideali per scatenarsi in pista, nei locali di prestigiose località sciistiche. Focus sull’accessorio: da abbinare a un look senza stampe e formale.

Corneliani

Cappotto maxi, doppio petto, 6 bottoni in cashmere melange marron glacé, revers a lancia, martingala, manica e giro tasca a pattina. Il capospalla per il day-time in città. Per destreggiarsi dal business meeting fino all’aperitivo. Da abbinare a una maglia dolcevita, per un’eleganza senza tempo.

Marni

Oggi Sneakers in tessuto tecnico marrone, con suola in gomma.
L’accessorio must-have per l’uomo, che non rinuncia al compromesso tra comfort, praticità e moda. Per non passare inosservati a un vernissage: da mixare con abbigliamento tattile e materico.

Moncler

Maglione girocollo in lana. Una divertente reinterpretazione del classico wool sweater natalizio, da abbinare a scarponcini in pelle e pantaloni scuri.

Salvatore Ferragamo

Maglione in Kashmir con intreccio. Un classico timeless per romantiche cene con la dolce metà, davanti al camino nelle fredde serate autunnali. Da abbinare a pantaloni sartoriali nei toni scuri.

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MASERATI, IL RESTYLING DI DUE MODELLI ICONICI

La storia centenaria della Maserati vedrà, nel corso del 2018, il rilancio di due modelli iconici. GranTurismo e Gran Cabrio – spiega Marco Tencone, responsabile stile della casa del Tridente – continuano a rappresentare Maserati meglio di qualsiasi altro modello. La loro eleganza, il loro carattere sportivo e ogni singolo dettaglio ne fanno tutt’oggi due portabandiera”. Il “new look” dei due modelli non delude le aspettative e il loro design, come da tradizione della casa bolognese, è sempre relazionato alla performance, al raggiungimento di un target. Raramente, infatti, il team stile ha un approccio decorativo. L’integrazione di elementi tecnici è finalizzato, dunque, al raggiungimento dei target aerodinamici best in class: si tratta per entrambi i modelli di un aggiornamento della matita senza tempo di Pininfarina. Analizzando le due autovetture singolarmente, è interessante notare che Il lifting della gamma Gran Cabrio sarà più essenziale e con due versioni: Sport e MC. Il perfezionamento degli esterni riguarda i paraurti, che variano senza stravolgere il carattere originale dell’auto. In particolare, quello anteriore presenta una calandra esagonale più grande, a “muso di squalo”, circondata da un inserto cromato. La parte frontale della vettura si ispira ad Alfieri, la concept car presentata nel 2014 per il centennale del marchio e che ne ha anticipato le future tendenze in ambito design. Al restyling esteriore di Gran Cabrio si aggiungono le prestazioni eccellenti del motore aspirato V8 da 460 CV di fabbricazione Ferrari e il comfort artigianale dei 4 sedili singoli in pelle Poltrona Frau®. Due versioni (Sport e MC) anche per la Gran Turismo, la lussuosa coupé 4 posti che nel tempo è diventata una delle Maserati più rappresentative mai costruite. Mentre la linea slanciata della carrozzeria è rimasta intatta, il paraurti posteriore è stato ridisegnato. Il design appare, dunque, più lineare. L’auto, inoltre, si caratterizza per una migliore suddivisione dei volumi. Il motore presenta le medesime prestazioni della gamma Gran Cabrio, così come le stesse tipologie di interni. Altro attributo, che rende Maserati un icona globale, è l’ultra efficiente (e nuovo) sistema di infotainment, che porta la tecnologia in auto a livelli da avanguardia.

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DAVINES E L’ETICA DELLA BARBA

Grazie all’expertise dello specialista della rasatura Francesco Cirignotta, il brand haircare Davines ha presentato una gamma di top product per una barba perfetta. Il beauty concept si formula nel complesso equilibrio tra sostanza e forma, bellezza e sostenibilità, al fine di migliorare le nostre vite e il mondo attorno a noi. Sostenibilità intesa come efficacia del prodotto e sicurezza del cliente, grazie all’utilizzo di ingredienti naturali dallo spirito artigianale. Dunque, si può legittimamente parlare di “sostenibilità” come “etica” del prodotto, ossia qualcosa che apporta valore alla vita quotidiana. Francesco Cirignotta, titolare del salone FC Style Barber nel cuore della Darsena milanese, è un esperto di Pogonotomia (dal greco “Pògon”, barba e “Tomé”, tagliare) e collabora con Davines da diversi anni, condividendo la sua filosofia. Insieme hanno delineato gli step essenziali per una barba perfetta e hanno identificato i prodotti da utilizzare per ottenerla, perché nel corso della vita un uomo si rade circa 20mila volte. Questa frequenza è stata identificata come un necessario gesto di routine, interpretato più come un dovere, che come un piacere. Davines e Francesco Cirignotta vogliono condurre il cliente a riscoprire il desiderio di un rituale di cura e attenzione verso il proprio corpo. Il primo step per una rasatura ottimale è quello della preparazione: dunque detergere il viso utilizzando acqua calda, rendendo meno aggressivo l’impatto del rasoio. Il prodotto consigliato è Davines Naturaltech Detoxifying Scrub Shampoo, ottimo alleato per liberare il bulbo del pelo dalle impurità che vengono a crearsi. Step 2: la rasatura. Si applica Davines Authentic Balsamo Idratante,massaggiando con le dita in modo circolare, allo scopo di attivare l’ossigenazione dei tessuti e ammorbidire la pelle. L’ultimo passo è quello della protezione. Una volta terminata la rasatura, bisognerebbe applicare un prodotto lenitivo e idratante, dedicato al ripristino idrolipidico e alla protezione della pelle. Tre, in questo caso, i prodotti consigliati: Davines Naturaltech Calming Superactive, siero che riduce immediatamente l’irritazione e svolge un’efficace azione lenitiva, Davines Authentic Burro Restitutivo, per nutrire la pelle e proteggerla dall’azione batterica (indicato nelle stagione invernali), e infine Davines OI Oil, più adatto per le stagioni calde.

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