NH Collection Milano Porta Nuova, place to be dell’hotellerie milanese

NH Collection Milano Porta Nuova, il nuovo indirizzo milanese della catena

La vivace scena dell’hotellerie milanese si arricchisce di una new entry, che si candida a diventare la meta elettiva cui rivolgersi per scoprire le mille sfaccettature del capoluogo lombardo, metropoli cosmopolita e camaleontica, costantemente in fieri, da vivere – e apprezzare – in ogni suo angolo. Il risultato della trasformazione dell’hotel 4 stelle NH Milano Grand Hotel Verdi è, infatti, il NH Collection Porta Nuova, nel cuore dell’omonimo quartiere, cuore finanziario della città. Nell’ultimo arrivato della prestigiosa catena alberghiera, sofisticatezza ed esclusività della location si fondono armoniosamente, esaltandone il carattere urban-chic.

NH hotel Collection Milano Porta Nuova
La facciata dell’hotel

Tra i punti di forza dell’hotel c’è sicuramente la posizione privilegiata, attigua ai numerosi ristoranti e locali à la page della zona. Gli ospiti possono raggiungere comodamente Brera (fiore all’occhiello meneghino, con le sue viette acciottolate e l’atmosfera bohémien ) e Corso Como. La vista su piazza Gae Aulenti, emblema della Milano contemporanea, di cui rappresenta plasticamente lo slancio, la proiezione al futuro, è a dir poco suggestiva, permettendo di abbracciare con lo sguardo lo skyline dominato dai grattacieli, tra cui svetta, coi suoi 231 metri, l’Unicredit Tower.

Comfort e cura meticolosa dei dettagli nelle 100 camere dell’hotel

La succitata visione panoramica sulla città è possibile grazie a una struttura sviluppata su otto piani. Le 100 camere totali dell’hotel si distinguono per ariosità e ampiezza degli spazi, le cui dimensioni variano dai 36 mq delle superior agli oltre 70 delle magnifiche suite, in cui un’inconfondibile tonalità di rosso (firma visiva del brand NH Collection) si amalgama con le nuance grigie, verdi e oro degli arredi, creando un’atmosfera unica, raffinata.
Oltre al Wi-Fi e alle amenities in ogni stanza, gli ospiti hanno a disposizione un fitness corner perfetto per ritemprare corpo e spirito.

NH Collection Milano Porta Nuova novità
NH Collection Milano Porta Nuova

NH Collection Milano Porta Nuova camere
Una camera dell’albergo

Le proposte gourmet del NH Collection Milano Porta Nuova

La nuova proposta ristorativa dell’albergo è targata Artusia, divisione del Gruppo Elior specializzata nella gestione del food & beverage per l’hotellerie, che ha inaugurato Timo Bistrot. Si tratta di un ristorante la cui offerta è incardinata sulle erbe aromatiche, filo conduttore di piatti che rimandano immediatamente alla migliore tradizione italiana e mediterranea.
Il bistrot è stato concepito per soddisfare il palato con portate di qualità, in ogni momento, dalla pausa pranzo all’aperitivo post lavoro, accompagnato dagli esclusivi Timo Cocktails, alle cene all’insegna del benessere.

Timo Bistrot, cucina centrata sulle erbe aromatiche

Il menù del pranzo offre quattro combinazioni, si può inoltre ordinare alla carta, naturalmente, scegliendo tra una ricca varietà di insalate, tra cui la rivisitazione della classica Caesar salad con dressing al parmigiano ed erbe aromatiche, ribattezzata Caesar del Timo. A disposizione della clientela, poi, aggiunte di proteine animali (ad esempio mozzarella di bufala o salmone) e dressing e condimenti a scelta nel buffet.

Timo Bistrot
Timo Bistrot

Nella carta spiccano i burger in versione vegan, a base di spinaci e verdure, alternativa ai classici di fassona. E ancora, un’ampia scelta di primi e secondi della tradizione: si può spaziare tra bigoli con ragù estemporaneo (ragù di funghi, mandorle e maggiorana), calamarata alla sorrentina, tagliata di pollo con erbe mediterranee, salmone in crosta di pane, la caprese del Timo (a base di mozzarella di bufala, ciuffi di pomodoro cuore di bue e olio al timo). In chiusura i dessert, golosità assortite che comprendono la tagliata di frutta e sciroppo al basilico, il fondente al cioccolato con crema di fragole al Campari e noci sablé, la tropicale con ananas marinato alle spezie e timo, l’immancabile tiramisù, con salsa in estrazione di caffè.

NH Collection Milano Porta Nuova camere
Gli ambienti del NH Collection Milano Porta Nuova

NH Collection Milano Porta Nuova

Via Melchiorre Gioia, 6 20124 Milano – Italia

T: +39 02 62371

Patatas Nana, l’artigianalità della patatina

Nel fashion system artigianalità e numero contenuto di “ingredienti” (cioè tessuti) rappresentano una conditio sine qua non per ottenere capi irreprensibili, sotto ogni aspetto. La combo craftsmanship e pochi, selezionati materiali si rivela un atout anche se applicata a prodotti talmente diffusi, radicati nell’immaginario collettivo, che si finisce col darli per scontati, ignorandone qualità intrinseche che, invece, fanno la differenza.

Ne è consapevole Patatas Nana, azienda che ha pensato bene di rivoluzionare lo snack per eccellenza dell’aperitivo italiano, tramutandolo in un alimento per intenditori ma a portata di mano, letteralmente. Le sue patatine in busta, infatti, uniscono alla lavorazione artigianale l’uso di soli tre ingredienti, senza alcun conservante o aroma. Un’idea tanto semplice quanto (felicemente) radicale, che sublima il concetto di sottrazione, rifiutandosi di aggiungere dubbi orpelli per puntare sull’essenza della patata nella sua purezza e integrità gustativa, lasciando al consumatore la possibilità di arricchirla secondo il proprio estro, sperimentando magari abbinamenti o ricette consigliate dagli chef.

Pochi, selezionati ingredienti e una lavorazione articolata in step precisi

La breve scadenza (non oltre cinque mesi) costituisce un primo indicatore di qualità, requisito imprescindibile per gustare la patatina come appena fritta. E poi ci sono materie prime comme il faut: nello specifico, esclusivamente patate della varietà Agria, coltivate in Spagna secondo la tradizione della vega granadina, irrigate dall’acqua incontaminata del rio Dúrcal; specificità che conferiscono loro un sapore unico.
Le patate vengono raccolte e conservate sotto terra al buio, così da mantenerne intatte le proprietà organolettiche. Quindi sono lavate, leggermente pelate, tagliate a fettine, fritte in olio di girasole puro – il migliore perché insapore – a 155 gradi. Vengono scolate, asciugate, lasciate raffreddare a temperatura ambiente e salate a mano con sale fino marino. Infine, l’imbustamento tramite macchinari di ultima generazione, in grado di preservare l’originale sapidità.

Patatas Nana
Patatas Nana

Le patatine artigianali in busta alla conquista del Belpaese

Dalla Spagna all’Italia il passo è più breve di quanto si possa pensare, nel 2016 la rivoluzione targata Patatas Nana sbarca nel Belpaese, accompagnata dai versi di Nana de Sevilla di Federico García Lorca – da cui il nome Nana, ossia ”ninna nanna”. Ora i punti vendita sono 3.500, sparsi su tutto il territorio nazionale; trattandosi di una specialità gourmet non si trova nei supermercati, ma nei migliori bar e cocktail bar, nelle enoteche, nelle drogherie contemporanee, nei bistrot. E ancora, in tutti quei negozi e luoghi selezionati che fanno della ricerca dei sapori genuini, tradizionali, il fiore all’occhiello della propria offerta gastronomica. È comunque possibile acquistarla nell’e-store ufficiale (www.patatasnana.com/negozio).

Patatas Nana patatine

Il marchio si propone, inoltre, di elevare il concetto del classico aperitivo, accompagnandolo con patatine da degustare semplicemente aprendo il sacchetto, oppure seguendo il consiglio dello chef Michele Gilebbi, riscaldandole in forno a 180° per riportarle alla temperatura di servizio ideale. Le Patatas Nana possono sposare le ricette più disparate (con alici del Mar Cantabrico, polpo e rosmarino, marinate in aceto, servite con lime e pepe…).

I Fiammiferi, lo snack retrò rivisitato

Patatas Nana patatine

Gli ultimi arrivati – nel 2020, sull’onda del claim “il futuro è solo un ricordo” – sono i Fiammiferi. Rievocano lo snack simbolo degli anni 70/80, arricchendolo però di un tocco contemporaneo, perfetto per i nostalgici che non disdegnano sapori inediti. I Fiammiferi sono anche sinonimo di sostenibilità grazie al packaging riciclabile, 100% plastic free, essenziale ed elegante, in pieno stile Patatas Nana.

La Rotonda Bistrò. A tavola la firma dello chef-star Tommaso Arrigoni

Il suggestivo porticato coperto illumina con la sua luce ambrata le serate estive del capoluogo lombardo, circondando i 12 mila metri quadrati di giardino della rinnovata location che ospita la Rotonda Bistrot con una proposta culinaria “fatta di piatti e gusti semplici, ma eseguiti con tecniche innovative” – così descrive il suo menù lo chef stellato Tommaso Arrigoni, la cui selezione è accompagnata dai cocktail ideati da 1930 SpeakEasy di Fabio “Benjamin” Cavagna.

La magia di un luogo che trova la sua ragion d’essere nel rispetto e la valorizzazione per l’origine della struttura: l’ex Chiesa di San Michele ai Nuovi Sepolcri – grazie al lavoro dello studio OBR che ha pensato un sofisticato design di arredo, essenziale e ispirato proprio alla cultura monacale: è qui che moderni tavoli fratini e una lunga panca dialogano con la pavimentazione in cotto. «Quando Rotonda Bistrò ha preso forma, da subito ci siamo posti il problema del rispetto di questi spazi. Infatti, abbiamo scelto di affidare alla matita dello studio OBR, del duo Palo Brescia e Tommaso Principi, la realizzazione del progetto architettonico. Ogni nostra azione è dettata dalla scelta di rispettare la Rotonda della Besana e aggiungere opportunità qualitative allo stile di vita che si può assaporare qui», racconta Pasquale Formisano, fondatore e project manager di Rotonda Bistrò.

Rotonda Bistro Milano
La Rotonda Bistrò in notturna

Dal concept alla cucina, un percorso che celebra l’autenticità

Si aggiunge, così, al MUBA – Museo dei bambini, caposaldo della tradizione formativo-educativa della Rotonda Bistrò, un nuovo concept che parte dalla condivisione di uno spazio incantevole, in cui l’interno dell’architettura tardo barocca si sposa con l’accogliente giardino esterno protetto dal suo colonnato, in cui il “menù educativo” dello chef Arrigoni fa da fil rouge a un’estetica del buon gusto che esalta l’eccellenza della cucina italiana.

la Rotonda Bistrò Milano
Il bar di Rotonda Bistrò

Ingredienti di altissima qualità e provenienza certificata come salumi D.O.P. e IGP, primi piatti interregionali rieditati in chiave contemporanea, come gli gnocchetti di patate con sugo di crostacei e topinambur, le uova CBT servite in graziose ceramiche che ne ricordano la forma, in tre sfiziose varianti: dalla spuma di piselli, fave e katsuobushi, alla fonduta di grana padano e carciofi arrosto o alla spuma di patata tartufata e crostone di polenta. La guancetta di maiale confit con riduzione di carne su purea di sedano rapa e, se non lo avete ancora provato, val la pena di tornare per l’hamburger di manzetta Prussiana JDC.
Una proposta pensata per tutta la famiglia, con le mezze porzioni dedicate ai più piccoli che sono pronti ad avvicinarsi al gusto della buona tavola.

Grandi classici rivisitati da un vero filosofo della miscelazione, Benjamin Cavagna di 1930, che si dedica ai cocktail and spirits addicted che possono gustarsi delle originali varianti dell’Americano con un flavour mix d’autore, come l’Americano della Besana, il Paloma Negra, o il Negroni in Vigna, vero fiore all’occhiello di questa esclusiva drink list.

Stock Italia presenta Mijenta e la campagna #JOINYOURRABBIT

Dopo il lancio ufficiale di Mijenta presso La Punta de Agave di Roma, Stock Spirits Italia ha selezionato in tutta Italia 100 tra i più esclusivi bar manager, bartender ed esperti di settore ai quali è stato inviato uno speciale gift pack con all’interno una bottiglia di tequila Mijenta Blanco e una teca contenente un coniglio di origami numerato, creato appositamente per il progetto dall’origamista Federica Salvatori.



Tra questi Bruno Vanzan, Fabio Bacchi, Giorgio Fadda, Max La Rosa (Divan Japonais Frascati), Lucio D’Orsi (Dry Martini Sorrento), Manfredi Samperi (Al Settantasette Viterbo), Alex Frezza (L’Antiquario Napoli), Alberto Corvi
(The Doping club).
Ad ispirare il progetto #JOINYOURRABBIT è stata la famosa leggenda azteca di Mayahuel, dea della procreazione, e Patecatl, dio dell’agave, la cui unione produsse quattrocento conigli, amanti della buona compagnia e del buon bere.



Il commento di Armando Vernazza

Ci siamo innamorati subito di Mijenta – racconta il Direttore Marketing & Commerciale di Stock Spirits Italia, Armando Vernazza – un brand di cui subito abbiamo riconosciuto il grande potenziale grazie all’altissima qualità del distillato, alla professionalità della Maestra Tequilera e alle nobilissime caratteristiche valoriali alla base: minimizzazione dell’impatto ambientale e sostegno per le piccole realtà artigianali locali. L’idea dei conigli è ispirata dai valori su cui si basa l’azienda: sostenibilità, comunità, artigianalità e autenticità. Siamo felici dunque di ampliare il nostro portfolio dedicato al mondo dei cocktail bar esplorando per la prima volta i distillati d’agave e focalizzandoci sul tequila premium, che registra performance di crescita a doppia cifra”.
Numerosi i riconoscimenti ottenuti a livello internazionale. Al concorso “The Spirits Business Tequila Mezcal Masters 2022” di Londra, Mijenta Reposado ha vinto la medaglia “MASTER” concorrendo nel segmento ultra premium, insieme ai marchi più prestigiosi a livello internazionale, premiata da un panel tra i più prestigiosi barman ed esperti di settore.



È un’ulteriore conferma della qualità artigianale e del profilo inconfondibile che la Maestra Tequilera del Messico, Ana Maria Romero, è riuscita a conferire a Mijenta. Mijenta Reposado è invecchiata da sei a otto mesi in una miscela di botti di quercia bianca americana, quercia francese e di acacia.