Intervista a Leo Gassmann, vincitore di Sanremo giovani

Leo Gassman, figlio del celebre attore Alessandro Gassmann (il nonno era il grande Vittorio) e di Sabrina Knaflitz oggi ha ventuno anni ma ha già maturato diverse esperienze nell’ambito musicale tra cui nel 2018 la semifinale di X Factor. Lo abbiamo incontrato dopo la vittoria a Sanremo giovani.

Ti aspettavi di vincere Sanremo Giovani ?

Assolutamente no, è stata una sorpresa per tutti. A volte si crede così tanto in una cosa che poi quando si realizza non sembra realtà. Comunque sia, sono onorato di aver raggiunto questo obbiettivo e di aver portato un messaggio di positività a varie fasce di età. 

Da cosa prendi ispirazione per scrivere le tue canzoni? 

Di solito mi ispiro alle forti emozioni che provo e che vivo da vicino. Quando conosco una persona che mi rimane nel cuore o delle storie che mi vengono narrate o che vivo. Da qui comincia la voglia di fermarle in un brano. 

Che musica ascolti? Hai delle band o musicisti di riferimento?

Tra i cantanti internazionali gli Oasis e i Coldplay per la loro attitudine. Poi i Rolling Stones , Imagine Dragons, Ben Howard , Paolo Biribi. Parlando di italiani invece: Lucio Dalla, Ivano Fossati, Bennato, Jovanotti, Vasco , Caparezza, Gianna Nannini, Brunori sas.

Che rapporto hai con la moda?

Di alti e bassi del resto sono un ragazzo, non mi piace vestirmi in modo vistoso e ad essere sinceri quando mi sveglio metto sempre la prima cosa che capita. Poi dipende dal contesto. Occasionalmente mi piace anche vestirmi un po’ più elegante ma di solito prediligo lo stile sportivo/ street.

Sogni nel cassetto ?

Fare buona musica, emozionare ed emozionarmi facendo quello che mi fa star bene.


Styling: Stefania Sciortino

Photo credits: Davide Musto

Look: Impure Alternative Basic

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A STYLE CONVERSATION WITH GABRIO GENTILINI

Fresco del debutto nella fiction televisiva e del successo della “Bisbetica domata” di Shakespeare al Globe Theatre di Roma, Gabrio Gentilini si divide tra queste due appaganti carriere, sognando il debutto sul grande schermo. Come ogni millennial che si rispetti, ha le idee molto chiare in fatto di stile. Il personaggio che sogna di interpretare? Un villain senz’altro, a patto che abbia conservato qualcosa di puro nel suo animo.

Che ruolo hanno nella tua vita lo stile e la moda?
La moda mi piace e mi incuriosisce molto ma non ne sono vittima e tendo a non seguire le tendenze, mentre lo stile, in generale, non solo nell’abbigliamento, è una cosa a cui do molta importanza. Lo stile di una persona è l’espressione della sua personalità, creatività e prima di tutto del suo animo. Per me lo stile è una cosa che deve partire innanzitutto dal modo di percepirsi e quindi avere consapevolezza di chi si è e come si vuole arrivare agli altri, percepirsi anche fisicamente, non solo nelle forme ma pure nei movimenti e l’abbigliamento insieme all’accessorio sono qualcosa che deve andare a coronare tutto questo, non coprendolo ma valorizzandolo.

C’è un capo feticcio del quale proprio non riesci a disfarti?
In realtà no, non mi piace essere attaccato alle cose. Diciamo però che sicuramente nel mio armadio non possono mancare t-shirt bianche e nere che vestano bene, jeans regular fit e Stan Smith classiche.

Sneakers o Chelsea boots?
Assolutamente sneakers.

Hai un modello, un’epoca, un immaginario di riferimento estetico al quale ti ispiri?
No, in quanto attore mi piace giocare e rifarmi a diverse epoche e riferimenti estetici, anche nella mia vita privata. Ho scoperto di avere una fisionomia e uno stile che si adattano molto al vintage, dagli anni ’20-’30 agli anni ’70.

Che rapporto hai con i social?
Un po’ conflittuale e altalenante; non riesco a starne lontano e non curiosare come si raccontano gli altri sul web ma non sento la smania di pubblicare costantemente dettagli ed avvenimenti della mia vita. Ci tengo abbastanza alla mia privacy anche se mi piace condividere con i miei follower e ogni tanto sento il bisogno di farmi sentire e aggiornarli su quello che mi sta accadendo.

Ti abbiamo visto sia in tv che in teatro (e ti aspettiamo al cinema). Preferisci interpretare il buono o il cattivo?
Un cattivo-buono, si può? Mi piacerebbe tanto interpretare un personaggio cattivo che nasconde un animo buono, puro. Mi viene in mente il protagonista del film tratto dall’omonimo libro “Profumo”, un serial killer che per creare il profumo ideale uccideva giovani vergini dai capelli rossi e nonostante questi delitti efferati lo spettatore alla fine non riesce a non entrare in empatia con lui e in qualche modo a giustificarlo e perdonarlo.

Come vorresti immaginarti tra 10 anni?
Con una mia famiglia, impegnato come attore e performer sia a teatro che sul grande schermo e con in ballo qualche attività che aiuti concretamente il sociale.

Sogni nel cassetto?
Trovare il modo di riuscire ad essere felice sempre e comunque!

Fotografo: Davide Musto

Assistente fotografo: Federico Taddonio
Stylist: Stefania Sciortino
Assistente Stylist: Rosamaria D’Anna
Trucco e capelli: Giulia Luciani per Simone Belli Agency
Per la location si ringrazia Bottiglierie Pigneto via del Pigneto Roma via del Pigneto 106b
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the fair escape by Roberta krasnig

cover total look Jacob Cohen; Chelsea Boots Corneliani

Photographer | Roberta Krasnig
Stylist | Stefania Sciortino
Assistente photographer | Jacopo Gentilini
Talent | Giorgio Marchesi

Special thanks to Centro Ippico Eden_Roma

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“The suburb is our playground” di Roberta Krasnig

We explore the outskirts of Rome with Andrea Bosca in this AW17 preview.

Photography: Roberta Krasnig
Styling: Stefania Sciortino
Grooming: Martina Di Crosta @makingbeauty
Trattamento Viso KIEHL’S Age Defender Cream

Photo Assistant: Olga Bondarevych

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