Nasce OriginalItalia, eCommerce slow per le aziende del vino

Narrare la storia di realtà vitivinicole e i loro prodotti, questo l’intento di OriginalItalia, il portale eCommerce “slow” che dà voce ai piccoli produttori di vino italiani. 

Una nuova piattaforma e-commerce slow che attraverso un sistema innovativo e tradizionale allo stesso tempo ha come obiettivo quello di cambiare la percezione del vino italiano nel mondo, dando valore alle piccole realtà e con loro anche i valori connessi alla produzione di vino italiano. 

Autenticità, qualità e unicità i valori alla base del progetto: i piccoli produttori vinicoli italiani hanno così la possibilità di promuovere le proprie eccellenze. Non solo un e-commerce per la vendita dei prodotti, ma anche un portale attraverso cui raccontare storie, tradizioni e passioni delle cantine aderenti. 

Alla base, anche il rispetto dell’ambiente e di tutte quelle realtà che producono vino pensando al bene del pianeta: il progetto accomuna realtà che dal cognato alla vinificazione prediligono dei processi come la vendemmia manuale, la riduzione dei solfiti, le buone pratiche di risparmio energetico e la gestione dei rifiuti. “Vogliamo dare la giusta visibilità alle piccole realtà produttive italiane – spiega Marino Casucci, CEO di OriginalItalia Srl – frutto della biodiversità di questo pianeta attraverso il prodotto che più dà gusto e passione: il vino”. 

Tra i produttori che hanno partecipato virtualmente alle presentazione del progetto: Massimo Palmieri della Tenuta San Marcello (Marche), Lidia Serra e Stefano Gabellini della Tenuta La Viola (Emilia Romagna) ed Enrico Druetto (Piemonte).

Netflix: i programmi più visti in Italia

Tante le serie tv Netflix che hanno cambiato le nostre giornate e ci hanno tenuto incollati allo schermo nei giorni di quarantena. Ma oggi che il lockdown sembra essere terminato, vogliamo tirare le forme e consigliarvi quelli sono i 10 programmi più visti in questo momento in Italia. 

Gli italiani, si sa, sono un popolo di sognatori e amano emozionarsi e seguire intrighi e storie complicate, quasi come a voler rivedere le vicende di vita quotidiana raccontate in una serie. Ma cominciamo a ritroso:

10 “Non ho Mai”

Migliorare il suo status sociale, é questo l’obiettivo della protagonista di questa serie. Una ragazza indo- americana, Devi, alle prese con la vita e le avventure quotidiane, che dovrà con fatica vivere. Amici, famiglia e sentimenti non le renderanno le cose così semplici. 

9 “Natale da Chef” 

Una commedia tutta italiana, con regia di Neri Parenti. Al centro della storia uno chef, Massimo Boldi, che si crede un genio della cucina ma che, in realtà, é tutt’altro: i suoi piatti sono tutto fuorché mangiabili. Le cose si complicano quando é invitato a partecipare alla gara d’appalto per preparare la cena del G7. Nel cast anche Dario Bandiera e Rocco Munoz. 

8 “Too hot too handle”

Dimenticatevi gli show dove dei giovanissimi sono rinchiusi in una villa di lusso a far baldoria, Too Hot To Handle supera i di gran lunga questo genere di show. I protagonisti, sì, sono dei giovani e bellissimi ragazzi, ossessionati dal sex appeal: ma pensate a cosa potrebbe succedere se gli venisse vietato loro qualsiasi forma di contatto sessuale. I dieci concorrenti condivideranno alla fine il premio finale di 100 mila dollari, sempre se non venisse decurtato man mano che uno di loro non infranga le regole. Uno show che vi terrà incollati allo schermo, nonostante l’alto tasso di “trash”. 

7 “Summertime” 

Una serie ispirata ai romanzi di Federico Moccia in cui gli adolescenti fanno da protagonisti in storie che si intrecciano e amori passionali. Al centro della serie due giovani, l’uno dall’altro proveniente da ambienti totalmente diversi, che si innamorano durante un’estate sulla riviera adriatica. Una teenager drama perfetta per chi ama sognare gli amori e le vicende giovanili delle estati. 

6 “White Lines”

Serie televisiva spagnola che vede protagonista Zoe Walker, una ragazza che cerca a tutti costi la verità sulla scomparsa del fratello Axel mentre lavorava come DJ a Ibiza. La sorella decide di recarsi nel luogo della scomparsa dove ben presto imbocca una via di pericoli e degrado. Adrenalinico e intrigante. 

5 “Into the night” 

Un gruppo di persone si ritrovano dirottate su un volo da Bruxelles a Mosca, il quale si dirige a ovest nel tentativo di sopravvivere a un evento catastrofico solare che uccide tutti gli organismi viventi durante le ore di luce del giorno. Per chi ama il tema “fantasy” con catastrofi naturali, vi terrà incollati allo schermo. 

4 “Vis à vis – Il prezzo del riscatto”

É la storia di Macarena, una donna che, aggirata dal suo capo, commette crimini manipolazione e appropriazione indebita nell’azienda in cui lavora. Viene scoperta e accusata di quattro reati fiscali, per i quali è provvisoriamente detenuta nella prigione di Cruz del Sur. Lì scopre un mondo fatto di pericoli e agguati, alla ricerca del suo “spazio” vitale. 

3 “The last dance”

Una docuserie per appassionati di sport e delle vicende legate alla carriera di Michael Jordan e alla storia dei Chicago Bulls degli anni ‘90 con filmati inediti della stagione 97-98. Un tuffo nel passato in una delle vicende più seguite dell’ultimo secolo raccontate da una troupe cinematografica della NBA Entertainment. 

2 “La missy sbagliata”

La trama racconta di un uomo che conosce per caso una donna bellissima e spinto dall’amico decide di invitarla a un evento aziendale alle Hawaii. Si accorge però troppo tardi di aver scritto alla donna sbagliata, un’omonima fuori di testa che aveva incontrato tempo addietro durante un appuntamento al buio non andato bene. Da qui una serie di vicende ed equivoci che vi terranno incollati allo schermo. 

1 “Skam Italia” 

Un dramma adolescenziale raccontato attraverso l’occhio di ragazzi alle prese con la propria identità, le prime cotte, i problemi familiari e le questioni di genere, il revenge porn, il femminismo. Quattro stagioni che decretano il successo di Skam, inizialmente cancellata, ma poi rinnovata con la quarta serie. Un successo, quello di Skam, che è sicuramente uno specchio dei giovani di oggi con paure ed emozioni proprie dei millennials alle prese con la vita quotidiana.

MACCHIA J. SPONSOR UFFICIALE DI “SPORTSCAR TOGETHER” THE ITALIAN TOUR E DI PORSCHE FESTIVAL CHE CELEBRANO I 70 ANNI DELLA CASA AUTOMOBILISTICA TEDESCA

Automobili e moda non sono mai stati così uniti.

Macchia J. , marchio nato nel 2004 nel fashion district di West Holliwood a Los Angeles dall’idea di Matteo Macchiavelli è da diversi anni legato alla casa automobilistica Porche. Quest’anno celebrano insieme due importanti eventi: le celebrazioni dei 70 anni del marchio e il Porsche Festival. In occasione dell’anniversario di Porche, Macchia J. diventa sponsor ufficiale del marchio, dando il via ad una meravigliosa iniziativa: “SPORTSCAR TOGETHER- THE ITALIAN TOUR” che ha animato l’estate con diverse tappe in giro per il nostro paese, in associazione con il FAI; l’iniziativa è dedicata a tutti i clienti Porsche e agli iscritti dei Porsche Club.

34894236_10155264938636695_3000269032621342720_nLo Sportscar Together – The Italian Tour, che ha preso il via nel mese di maggio e si concluderà ad ottobre,  si snoda su oltre 1200 chilometri divisi in sei tappe, da nord a sud, lungo le strade più emozionanti della nostra penisola e attraverso panorami mozzafiato, respirando la cultura e la bellezza italiana, con una chiusura speciale, il 6 ottobre al Porsche Festival, sulle curve spettacolari dell’autodromo di Imola. 70 vetture d’epoca parteciperanno ad ogni tappa del tour, ogni team, composto da due ospiti per vettura, riceverà in omaggio la capsule collection Macchia J. per Porsche Italia.

Una capsule collection a tiratura limitata composta da due capi: un capospalla antipioggia in nylon tecnico e resinato, stampato a termofusione a caldo con i sistemi più evoluti per collegare il mondo dell’abbigliamento luxury al motorsport. Allo stesso modo è stata realizzata una polo dedicata all’evento sempre con le stesse tecniche futuristiche.

A conclusione di questo tour spettacolare, il 6 e 7 ottobre sul circuito di Imola  avrà luogo il Porsche Festival,  due giorni intensi, dedicati al brand. In occasione del Porsche Festival si svolgeranno le finali della Porsche Carrera Cup Italia che saranno trasmesse in diretta su Italia Uno e Italia 2, e in questa occasione la “Guest car” schierata da Porsche Italia, vedrà anche il logo Macchia J tra i partner protagonisti sulla livrea iconica dedicata ai 70 anni del marchio.

 

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RIPORTARE IDENTITÀ A PERSONE E LUOGHI ATTRAVERSO L’ARTE CONTEMPORANEA, CI PENSA MY LITTLE HOUSE

My Little House, la residenza domestica itinerante nata nel 2014 da un’idea di Fulvio Ravagnani, che lavora sulla disintermediazione dell’arte contemporanea, dopo Milano, Catania e Taranto, arriva a Rivello, un piccolo paese della Basilicata, per volontà di Paola Bressan, che mette a disposizione la sua casa, diventa mecenate di questa edizione e fa un dono bellissimo alla comunità. L’artista prescelto è Francesco Orazzini, che da anni vive in Messico. Il lavoro è iniziato dal muro esterno, dalla facciata della casa, mani colorate, simbolo di presenza, di alleanza, di comunità, molto amato dalla proprietaria, compone una scala, elemento caratteristico del paese, per poi arrampicarsi fino a una finestra ed entrare. Tra le mani si snoda il filo di un gomitolo rosso, che invita a seguire un percorso, una sorta di gioco, che intreccia storie e sguardi. Il filo invade il soggiorno della casa, e si ricompone materializzando un’ultima mano, che lascia la sua impronta, una traccia indelebile al centro del paese. Noi di Man in Town abbiamo incontrato Francesco Orazzini e gli abbiamo fatto qualche domanda:

 Francesco Orazzini @courtesy My Little House

Cosa ti ha portato a scegliere di fare un’esperienza come My little House?
La dinamica del progetto avrebbe messo il mio lavoro in una di quelle prove che sto inseguendo sempre di più, quella di uscire dalla zona di comfort dello studio e andare oltre a un atteggiamento personale e solitario,  insomma mi avrebbe  immerso in  un’azione  molto più diretta e viva  dove le persone sono  parte importante della realizzazione, e mi è piaciuta la sfida. inoltre la proposta è arrivata in un momento molto particolare, in cui cercavo di riavvicinarmi all’Italia. Creare un’opera che vivesse anche dell’intimità della mia nazione d’origine mi è sembrato emblematico.

Cosa ti ha stupito di più di questo progetto? Cosa non ti aspettavi?
E´ particolare la maniera in cui due perfetti estranei si possano incontrare e nel giro di poche ore trovarsi ad aprire i propri mondi e divenire complici di una creazione. Le persone che accettano di cimentarsi in questa esperienza sono probabilmente predisposte,  ma non è per nulla scontato in questo mondo. Poi non mi aspettavo assolutamente che il progetto finisse per abbracciare anche la strada fuori dalla casa di Paola, e che arrivasse a coinvolgere nel discorso tutti gli abitanti del luogo, con un delicato intervento nel centro storico. L’atmosfera che si è creata è stata per me incredibile.  In un certo modo mi sono sentito proiettato dal nulla in un’intimità profonda del collettivo, e questo mi ha dato molta soddisfazione.

Paola Bressan e Francesco Orazzini @courtesy My Little House

Qual è l’insegnamento più importante che ti porti via da questa esperienza?
Che in Italia i treni non funzionano benissimo, ma che comunque l’arte rimane un gran ponte, un canale attraverso il quale si possono creare molte situazioni, aprire un dialogo con/tra molta gente, coinvolgere e confrontare, farsi domande e scoprire cose. Può riportare identità a persone e a luoghi.

 

E ora che è finita, progetti per il futuro?
Mi affido come sempre a quel grosso e simpatico punto interrogativo, ma ad ogni modo torno in Messico,  dove generalmente rincorro la enorme quantità di eventi culturali che ci sono nella città, ad ascoltare,  a dare lezioni di disegno in scuole, istituti e centri culturali,  a illustrare libri,  realizzare murales per progetti sociali e continuare a fare mostre introverse, sforzandomi di riportare sempre di più il mio lavoro anche in Italia.

Murales esterno 7 @courtesy My Little House

MY LITTLE HOUSE #4: RIVELLO (BASILICATA)

Artista in residenza. Francesco Orazzini  –   www.francesco-orazzini.com
A casa di: Paola Bressan, Corso Vittorio Emanuele 16, Rivello (Basilicata)
La casa è visitabile sempre su appuntamento.

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MILANO PRIDE 2018: IL FLASHMOB ARCOBALENO

Ancora una volta, come da tradizione degli ultimi anni, il flashmob di Angelo Cruciani si è concluso in Piazza Oberdan con un tripudio di bandiere arcobaleno.

Il messaggio di quest’anno è un potente inno a quella sensazione di unità e appartenenza ad un unico Paese, appartenza ad una stessa bandiera e agli stessi diritti sociali, civili e umani. Ne è nato un flashmob emblematico – Bandiera tricolore e arcobaleno – un solo stendardo, con i colori italiani da un lato e rainbow dall’altro, volto a indicare il legame che lega ognuno di noi al proprio paese, a prescindere dalla provenienza, dal colore della pelle o dall’essere alternativi o meno.

Molte bandiere, infiniti colori, diverse sfaccettature: una sola identità globale.
Usando le parole di Cruciani: “Viviamo un periodo di crisi, ma noi siamo colore, gioia e inclusività“. Il desiderio di costruire un Paese migliore, in cui la fratellanza è la base delle relazioni sociali e nessuno è escluso.

Siamo un Italia azzurra, tricolore e arcobaleno.

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Photography by Manuel Scrima

ETTORE SOTTSASS. OLTRE IL DESIGN

cover_Ettore Sottsass Junior, Senza titolo.(Esame di architettura degli interni. Arredamento e decorazione,
Scuola Superiore di Architettura, Politecnico di Torino, 1939-40) 

Sabato 18 novembre ha aperto al pubblico la mostra Ettore Sottsass. Oltre il design, prodotta e organizzata dallo CSAC dell’Università di Parma e curata in stretta collaborazione con un gruppo di lavoro composto da storici dell’architettura, del design e dell’arte contemporanea, designer e archivisti.
Il progetto espositivo ed editoriale è potuto nascere grazie alle generose donazioni che Ettore Sottsass fece allo Csac – Centro Studi e Archivio della Comunicazione. L’esposizione è costituita da circa 700 pezzi selezionati all’interno dell’archivio disposti in modo da formare un tessuto narrativo cronologico.
La mostra resterà aperta dal 18 novembre all’ 8 aprile presso l’ Abbazia di Valserena, Parma.

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Gialle&Co – Baked potatoes dal cuore italiano

In zona Moscova, Milano, apre Gialle&Co, un ristorante che reinterpreta in chiave italiana, con prodotti semplici ma di alta qualità, la tipica baked potato inglese. Vengono proposte alcune ricette fisse accompagnate da altre stagionali per accontentare tutti i palati: dalle Fishytariane alle Veggytariane, dalle Meatariane alle Vegane. L’idea nasce da un’esperienza culinaria di cinque amici in viaggio a Londra, i quali dopo aver assaggiato le baked potatoes, hanno avuto l’idea di renderle più leggere e sfiziose: da qui la rivisitazione in chiave italiana.
È anche possibile assaggiare le mini baked, patate più piccole servite come finger food, ideali per un aperitivo.

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