Profumi di nicchia: sceglierli in base all’umore

C’era una volta “il profumo”; quello che le nostre nonne usavano per tutta la vita, unico e insostituibile. C’era una volta appunto perché oggi sono pochissimi coloro che rimangono fedeli ad un unica fragranza per tutta la vita. Arduo non avere la curiosità di cambiare, avendo a disposizione sul mercato una varietà impensabile in passato. Cresce poi il numero di chi ama costruirsi un guardaroba olfattivo, da alternare in base agli impegni e all’umore e, perché no, in base al look. La novità è che, dopo anni di monopolio del mercato da parte delle grandi maison, è in aumento il numero degli appassionati dei profumi di nicchia. In tanti sono stanchi di sentire la scia del proprio profumo indossata da altri e sono alla ricerca di nuove esperienze olfattive. Da quando però la nicchia è esplosa, trasformandosi in trend, sta diventando difficile orientarsi tra le tante proposte che arricchiscono il mercato, di stagione in stagione, soprattutto per un neofita. Fondamentale una guida preparata come Alberto Anselmi, proprietario con la sorella Chiara, della catena di profumerie Desirée a Milano, a cui abbiamo chiesto di suggerirci dei profumi di nicchia, da uomo e da donna, selezionati in base allo stato d’animo.

Depressi. Ci vuole poco a far precipitare l’umore ai minimi storici, soprattutto per chi ha una vita stressante e ritmi di lavoro frenetici. Un profumo non ti cambia la vita ma sicuramente sentirsi addosso l’odore luminoso del neroli, il fiore dell’arancio, aiuta ad affrontare la giornata, soprattutto il lunedì, il giorno più odiato della settimana. Il neroli è perfetto perché sa di pulito e mette di buon umore. Provate Fleur D’Oranger di Evody.

Grintosi. Siete pronti a conquistare il mondo e sentite che niente e nessuno potrà fermarvi? Provate Patchouli Leaves di Montale, un patchouli avvolgente e fresco dai toni legnosi.

Felici. Quando ci si sveglia al mattino di buon umore e il mondo sembra sorridervi. Consiglio Bergamask di Orto Parisi, un bergamotto luminoso con un sillage persistente, per una fragranza a base di bergamotto.

Innamorata/o. Le farfalle nello stomaco, la testa tra le nuvole, il sorriso ebete stampato sul viso, tutti sogniamo e inseguiamo l’amore. Nei primi mesi, caratterizzati da passione rovente, l’imperativo è essere sensuali; iniziando dal profumo. Via fioriti e agrumati, scegliete invece note più seducenti. Rocabar di Hermés: sandalo e vetiver ambrato.

Trasgressivi. Avete voglia di osare ma siete timorosi? Iniziate dal profumo, è meno costoso di un cambio di look, meno rischioso di un nuovo hairstyle (i capelli non ricrescono all’istante). Scegliete una nuova fragranza fuori dagli schemi e lasciatevi andare. Tom of Finland di Etat Libre D’Orange: cuoio e vetiver, una nota classica che diventa trasgressiva.

Irritati. C’è il/la collega di lavoro che gioca sporco, tramando alle vostre spalle, e con cui dovete condividere spazio e giornata. La lista delle persone irritanti potrebbe continuare all’infinito.  Iniziate a farvi “sentire” con un profumo, e frastornate a suon di note olfattive. Inondatevi di Stercus di Orto Parisi, con burro di oud, animalesco e intenso.

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Profumi maschili: come scegliere la fragranza giusta per l’inverno

Come gli abiti, che cambiano in base alle stagioni, anche i profumi dovrebbero essere scelti e indossati adeguandosi al cambio di guardaroba. Se la primavera e l’estate si tende a scegliere fragranze fresche e tonificanti i profumi invernali dovrebbero avvolgersi intorno come una sciarpa di cachemire, evocando la sensazione di calore sulla pelle. L’inverno è il momento ideale per esplorare nuovi territori olfattivi, durante questa stagione le fragranze durano di più sulla pelle in quanto è meno esposta, e si diffondono meno a causa dell’aria più fredda.  Quindi via ai sentori più inebrianti.
Se per i profumi autunnali e il clima ancora mite si tende a preferire fragranze ancora fresche e aromatiche come i Fougère, quando la temperatura scende ancora di più, si può pensare a ricchi profumi legnosi – quelli che danno la sensazione di stare seduto davanti a un fuoco scoppiettante sorseggiando un buon bicchiere di whisky. Ecco una selezione di profumi maschili di nicchia perfetti per l’inverno.

1697 di Frapin:  con note speziate di rum, cuoio e cognac.

Feuilles de Tabac di Miller Harris cascarillo cubano, patchouli malese e pepe.

Black di Comme de Garcons, fumoso e dark con note di cuoio, catrame di betulla e pepperwood.

REPLICA By The Fireplace di MAISON MARGIELA: accordi fumosi e boisé, a cui si aggiunge la dolcezza della castagna, che evocano il calore di un caminetto in pieno inverno.

Hard Leather di LM Parfum una combinazione esplosiva di oud, rum, pelle e legni.

Santal Majuscule di Serge Lutens: la nota cremosa del sandalo, la rosa e tocchi gourmand di cacao.

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THE SCENT OF A COGNAC

Due pilastri della cultura francese si incarnano in Frapin. L’antica maison da secoli delizia il palato degli amanti del cognac, Re Sole compreso, e da una decade l’olfatto degli appassionati di fragranze artistiche. Da 20 generazioni Frapin – una delle più antiche famiglie di Francia – produce cognac, precisamente dal 1270, e lo fa così bene che, nel 1697, Luigi XIV conferì a Pierre Frapin anche un titolo nobiliare. A capo dell’azienda, il cui headquarter è il castello Fontpinot, oggi c’è Jean-Pierre Cointreau, figlio di una Frapin e di Max Cointreau, dell’omonimo liquore. Nel 2002 al business di famiglia si è aggiunta una linea di profumi che si ispira all’heritage della maison, caratterizzata dagli altissimi standard qualitativi che la contraddistinguono. David Frossard, creative director di Frapin Perfume ci parla delle fragranze, ma anche degli apprezzati Millésime.

Cognac e profumi. Qual è il legame?
Cognac e profumi sono due dei pilastri della cultura francese, in più hanno la fase di distillazione in comune. Il cognac è un blend fatto dal maître de chai, che mescola note diverse fino ad arrivare a ottenere il sapore finale. Un capolavoro creato con il suo naso e gusto, proprio come il profumiere costruisce un profumo grazie al suo “naso”.

La più antica bottiglia di cognac conservata nel castello di Fontpinot.
Ne abbiamo diversi che hanno più di 100 anni.

Il best seller.
I Frapin Millésime sono noti per essere i migliori Millésime e i migliori liquori.

I cognac Frapin si sposano perfettamente con …?
Cioccolato e sigari di sicuro. Il Cognac Frapin ha un profumo caldo, di vaniglia, miele, noci, sfaccettature floreali e anche note fruttate. Il gusto è sottile e raffinato, ma nello stesso tempo rotondo e potente. Senza essere forte.

Tra i profumi di Frapin c’è qualcuno che si ispira a un particolare cognac della maison?
Sì, 1270. Trae ispirazione da un vecchio e mitico vino, che veniva utilizzato prima del XX secolo per creare un cognac che si chiamava “La Folle Blanche”. Il nome del profumo è la data in cui la famiglia Frapin, una delle più antiche di Francia, si stabilì nella regione di Charente. Anche ifamoso scrittore francese François Rabelais, ne faceva parte, ed esiste ancora un cuvée che porta il suo nome. La sua figura ha ispirato uno dei nostri profumi, l’Humaniste. Il best seller tra i profumi Frapin. 1270 e l’Humaniste. Il primo è una fragranza calda con note di miele vanigliato e ananas fruttato. Il secondo è fresco e speziato con note di pepe, gin e un accordo di peonia.

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Due nuovi prodotti che faranno la felicità degli amanti dei profumi

Non tutte le fragranze hanno la stessa durata una volta spruzzate. L’Eau De Toilette ha meno persistenza di un Eau de Parfum, la colonia é ancora più leggera; tutto dipende dalla concentrazione di alcol ed essenza. C’è poi il fattore pelle, su alcune persone i profumi permangono di più che su altre, le stagioni e altre piccole varianti. Sta di fatto che tutti quanti sognano un profumo long lasting, l’equivalente del makeup waterproof che resiste al sudore e all’acqua. Un sogno pronto ad avverarsi. E’ stato da poco lanciato sul mercato americano Linger, un primer per profumo, inodore e incolore che si indossa sotto ogni fragranza. Alle creatrici, una delle quali ha lavorato nel mondo del beauty pert Prada, Lancome, e Clarins, ci sono voluti tre anni di ricerca prima di arrivare alla formula finale. Come il primer, che é indispensabile per la tenuta del fondotinta, Linger funziona formando una barriera ma tra il profumo e gli oli naturali della pelle e il sudore, i quali nel caso del makeup abbattono il pigmento, nel caso del profumo le particelle. Grazie allo  scudo polimero siliconico Linger mantiene le molecole di profumo sospese leggermente sopra la pelle, in modo che non entri in contatto direttamente con gli oli e sudore. Linger idrata la pelle ed è privo di alcol, dal momento che la pelle secca e disidratata è in grado di assorbire la fragranza più rapidamente di quella idratata. Il 70 per cento di chi l’ha testato ha riscontrato che la fragranza è durata più a lungo. Di questi, il 66 percento ritiene che la fragranza sia durata da tre a cinque volte più a lungo. Non è l’unico prodotto sul mercato che prolunga la durata di un profumo. Sempre ispirato al mondo del makeup c’è FragranceLock un fissatore da spruzzare sul profumo, una volta che é asciugato, che utilizza un copolimero resistente all’acqua e aiuta a far si che il profumo non svanisca nel corso della giornata. Linger rispetto a FragranceLock ha il pregio di bloccare il sudore e le tracce oleose rilasciate dalla pelle.

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BACCHUS, TOBACCO…& VENUS

È uno di quegli ingredienti che si usa nelle fragranze maschili perché dona alle composizioni una nota virile e calda, ma nello stesso tempo raffinata. Parliamo del tabacco, che aggiunge ai profumi quel tocco in più, perché si presta a diverse interpretazioni. C’è quella “dolce”, con note di frutta, miele, vaniglia e fiori. La versione “sporca”, che si ottiene grazie al pepe nero o altre spezie pungenti, pelle, o note muschiate e infine quella “fumosa”, che odora di bruciato e incenso. In ogni caso il suo effetto è difficile da ottenere con altre materie prime, e questo lo rende molto amato dai creatori, che lo usano anche nella ideazione delle fragranze orientali femminili, ma questa è un’altra storia…

Million Privé, Paco Rabanne ha un’apertura frizzante e speziata, ricca di note di mandarino e cannella. Il cuore è arricchito di tabacco Nargile e mirra. Le note di fondo sono calde e sensuali, con una miscela di patchouli e assoluta di fava tonka.

Tobacco. Franck Boclet si apre con note di zenzero e foglie di tabacco, ammorbidite dalla dolcezza fruttata della prugna. Il cuore rafforza la nota affumicata del tabacco grazie ai chiodi di garofano e alla fava tonka, uniti al legno di cedro. Il fondo ha note calde, ambrate e legnose, con tocchi di vaniglia e muschio.

Tobacco Oud. Tom Ford Private Blend Collection in questa fragranza l’accordo del tabacco è stato ispirato dalla “dokha”, una miscela di erbe, fiori, spezie e tabacco, tradizionale del mondo arabo dal profumo inebriante e narcotico, a cui si aggiungono le note intense e animalesche dell’oud.

Tobacco Nuit. Atelier Cologne Collection Orient una colonia assoluta, concentrata al 20%, che si apre con note fresche e speziate di clementina, coriandolo, cumino. Cuore fumoso di labdano, incenso e fiori di tabacco e si chiude sulle note avvolgenti di patchouli, legno di cedro e fava tonka.

Tabarome Millesime. Creed  trae ispirazione dal profumo di Sir Winston Churchill, sempre di Creed. Tabarome e il mix tra le parole “tabacco” e “aroma” e ricorda l’odore di sigari, delle poltrone in pelle e l’aroma di brandy, che si respira negli esclusivi club inglesi.

Les Jeux Sont Faits. Jovoy Paris si ispira ai noir francesi degli anni ’60, quelli con Jean Gabin e Lino Ventura. La fragranza si apre con le note di testa di angelica e del gin: aromatico, fresco, secco. Nel cuore, accordi che richiamano l’odore di una bisca fumosa: foglie di tabacco amaro, cumino. Il fondo è avvolgente con patchouli e un accordo caldo e fruttato di vaniglia e labdano, che ricorda i vecchi rum cubani.

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The Perfume Collection di Zara Home: storia di un successo annunciato

Non c’è donna e uomo che non conosca Zara, la catena di fast fashion che ha rivoluzionato la moda, e che ha costretto le grandi maison a scendere in campo con più collezioni all’anno per placare la fame di novità. Tra i fan di Zara non tutti conoscono Zara Home, ovvero i monomarca dedicati alla casa, che mandano in visibilio gli appassionati di interior design, questo perché i negozi in questo caso sono localizzati solo in poche città italiane.
Da sempre, tra tovaglie stampate con fantasie irresistibili, mille varietà di cornici e contenitori per la casa, esiste nei corner di Zara Home una linea di fragranze per interni: candele, spray ed incensi, anche questi gettonatissimi a cui si é da poco aggiunta una nuova linea di Eau De Toilette unisex: The Perfume Collection, destinata a diventare un sicuro successo, soprattutto tra gli amanti dei profumi, merito dei nomi altisonanti dei creatori. Perché in questo caso per le fragranze di Zara Home sono stati scomodati due dei nasi, o maestri profumieri, più importanti del mondo Alberto Morillas e Jérôme Épinette. Il primo, Alberto Morillas, é colui che ha creato CK One per Calvin Klein, Acqua di Giò per Giorgio Armani, Opium di Yves Saint Lauren. Il secondo, Jérôme Épinette é più specializzato nelle fragranze di nicchia, suoi diversi profumi di Byredo, Atelier Cologne e Frapin, solo per citarne alcuni.
Le sei Eau de Toilette di The Perfume Collection, racchiuse in un flacone di vetro colorato da 100 ml, disegnato da Fabien Baron, uno degli art director più importanti del mondo, e sono disponibili al prezzo di 35,99 euro cadauna nei negozi Zara Home Italia, Zara Home di tutto il mondo e su Zara Home on line. Ma scopriamole meglio insieme

1. Tonka Wood di Jérôme Épinette, é un chypre floreale con note di testa di bergamotto, limone, ribes. Cuore: violetta, iris. Note di fondo: vetiver, fava tonka e fiori pralina.
2. Floral Mistery di Jérôme Épinette, é un floreale orientale con note di testa di limone, ribes, loto. Cuore: peonia, bambù, magnolia. Note di fondo: legni bianchi, ambra e rosa pesca.
3. Absolutely Sublime di Jérôme Épinette. Note di testa di bergamotto e mate. Cuore violetta e tè nero. Fondo: zucchero di canna e legno di guaiaco.
4. Aqua Bergamota di Alberto Morillas, é un agrumato fresco e frizzante con note di testa di bergamotto verde, aroma di mandarino, limone primofiore. Cuore: neroli, ribes nero. Note di fondo: acero.
5. Cuir Velvet di Jérôme Épinette, é un boisé speziato con note di limone, zenzero, pepe di cayenna, geranio, lavanda di Provenza, elemi, patchouli, legno di sandalo australiano e note marine.
6. Evitorial Twist di Alberto Morillas. Note di testa di salvia e fiori di lavanda. Cuore: zenzero, cedro. Note di fondo: cardamomo e muschio.

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Alla scoperta di Ciatu

Avviare una nuova attività imprenditoriale durante un grande periodo di crisi, e in una terra da sempre afflitta da alti tassi di disoccupazione, a molti può sembrare un azzardo, invece….Tutto é nato dalla voglia di Andrea Spatola di rimanere nella sua terra e valorizzare il territorio siracusano e i vecchi mestieri. Galeotto fu l’incontro con un “maestro saponaro”, uno dei pochi e ultimi che perpetua l’antica tradizione di produrre il sapone con olio di oliva e soda, un vecchio metodo che consente di ottenere un prodotto di qualità elevatissima, ma che richiede un lungo procedimento. Dall’incontro nasce Ciatu, che in siciliano vuol dire “Respiro Mio” o “Anima Mia”, (modo affettuoso con cui le nonne apostrofano i nipotini) ed é un nuovo brand che unisce il meglio del made in Italy: materie prime eccellenti, il savoir fare degli artigiani italiani e la creatività del bel paese. Nonostante sia sul mercato da poche stagioni questa linea di skincare e bodycare é in forte ascesa e, grazie alla qualità dei prodotti e al passaparola, la si può trovare in selezionate profumerie, destinate a crescere, e presto nello store del British Museum di Londra.
Ciò che rende unico Ciatu é che il brand é 100% made in Sicilia. I prodotti sono interamente realizzati a mano da artigiani del siracusano, piccole aziende familiari, utilizzando materie prime del territorio, come l’olio d’oliva, quello di mandorle dolci spremuto a freddo e il miele, tutti provenienti da coltivazioni biologiche. La linea é profumata con essenze naturali autoctone siciliane quali: arancia, limone, mandorla, zagara, ed é priva di parabeni, grazie all’utilizzo di flaconi bianchi che non fanno passare la luce ed evitano il processo di ossidazione. L’attenzione al dettaglio, alla sicilianità e alla qualità continua nel packaging, anche questo made in Sicilia; le etichette, che vengono attaccate a mano, sono stampate in una tipografia locale, così come le bellissime illustrazioni che ricoprono il packaging sono create da artisti siciliani. Disegni che ritraggono reperti archeologici e opere d’arte appartenenti al patrimonio culturale siciliano, corredati da un testo che ne spiega la storia, e che hanno fatto vincere a Ciatu un premio al prestigioso International Design Awards. E pensare che Andrea prima di creare Ciatu stava quasi per gettare la spugna ed era pronto a lasciare la sua terra in cerca di lavoro…

ciatu.it

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MICHAEL PARTOUCHE TRA ROCK E PROFUMI

Ha il côté del musicista rock, per lungo tempo é stato il chitarrista di una band, i Rodeo Massacre, che suonava psychedelic rock. Capelli lunghi, grande cappello nero, corpo tatuato, fisico emaciato, jeans cuciti addosso, di nero vestito. Difficile immaginarselo con un camice bianco dietro il bancone di una farmacia, eppure Michael Partouche oltre a essere un rocker è un farmacista, solo che a un certo punto la musica è diventata così importante che ha mollato il lavoro sicuro per dedicarsi completamente al rock trasferendosi nella città mecca dei musicisti: Londra. Come spesso succede il gruppo si scioglie per divergenze creative e Michael ritorna a Parigi a fare quello per cui ha studiato, ma soffre per la stanzialità e per l’assoluta mancanza di creatività che caratterizza quel lavoro. Che fare dunque? Come unire le sue due carriere? La risposta gli viene naturale. Creare una linea di profumi che racchiuda le sue esperienze. Nasce così ROOM 1015, il cui nome si ispira a quello di una stanza d’albergo, dell’Hyatt Hotel, resa famosa durante un tour degli Stones negli anni ’70, quando Keith Richards quasi la distrusse. Leggenda vuole che da allora le band che suonavano a Los Angeles avessero l’abitudine di prenotare la stanza per fare feste dopo il concerto….

Musicista e farmacista, ha seguito le orme di qualcuno in famiglia? In realtà no, nella mia famiglia non ci sono farmacisti e solo mio zio suona la chitarra, ma non é un musicista.

Quando é nato l’amore per la musica? Già da piccolo, a sei anni, amavo il rock. I miei qualche anno dopo mi hanno regalato la mia prima chitarra, poi quando hanno visto che mi piaceva suonare e non era una passione momentanea é arrivata la mia prima Gibson, con la promessa però che avrei portato avanti anche gli studi in una materia che mi avrebbe assicurato una professione.

Perché farmacia? Da ragazzo mi sarebbe piaciuto fare il veterinario ma per essere ammessi alla facoltà bisognava avere una media alta, e io non l’avevo, così scelsi farmacia.

Le piaceva? Mi sono accorto di avere una passione per la cosmesi, oltretutto era uno degli indirizzi della facoltà, insieme a farmacia industriale e farmacia classica, solo che la musica prendeva molto del mio tempo. Al terzo anno al momento di scegliere l’indirizzo di specializzazione sono stato titubante perché la cosmesi mi attraeva ma l’unico modo per potermi dedicare alla band era proseguire gli studi in farmacia classica, perché una volta laureato avrei avuto la possibilità di lavorare con degli orari tali da continuare a suonare.

Come mai una linea di profumi e non di cosmesi? Perché la profumeria é il giusto mix tra i miei studi in farmacia e il mio lato creativo. E’ stata una scelta che é venuta naturale.

Crea lei i profumi? No io partecipo al processo insieme a due nasi talentuosi, le profumiere di Flair Anne-Sophie Behaghel e Amélie Bourgeois, anche se sto cercando di imparare il più possibile in modo da essere più indipendente, il fatto di non essere un profumiere però mi permette di confrontarmi con diversi nasi e questo é stimolante.

Qual l’ispirazione dietro ROOM 1015? La musica naturalmente, la mia storia.

Al suo strumento ha dedicato una fragranza di ROOM 1015, la prima giusto? Sì, Electric Guitar. Ho cercato di riprodurre il profumo della mia prima Gibson: l’odore del legno, del metallo delle corde, della laccatura, la vernice, un profumo unico che mi porto ancora dietro. Ho aggiunto poi un tocco vintage, leggermente polveroso con le note di iris e noce moscata. Nella fragranza ci sono poi anche note di limone, salvia, legno di cedro, legno di quercia e muschio. Volevo che fosse fresco ed elettrico.

Le fragranze di ROOM 1015 hanno una firma olfattiva? Tutte hanno tra gli ingredienti il muschio e il bergamotto. Amo le fragranze fresche e semplici, facili da indossare.

Prima di fondare la sua linea quale era il suo profumo preferito? Per 13 anni ho usato CK One, che incarna perfettamente il tipo di fragranza che amo.

Bella l’idea sul sito di ROOM 1015 di far fare le review dei profumi ai musicisti, tatuatori ed altri creativi. In realtà stiamo lavorando a delle collaborazioni con artisti…..di cui ancora non posso svelare niente.

A proposito di cosmesi ci parla dei prodotti che usa per la sua beauty routine. Ho sempre amato curarmi. Per il viso uso Hydraskin di Darphin, che alterno a Hydrating B5 di SkinCeuticals, un siero a base di acido ialuronico. Per radermi i prodotti di Truefitt & Hill. Per i capelli shampoo e balsamo di Davines e per lo styling i prodotti di Bumble and Bumble.

Colleziona qualcosa? Chitarre e vecchi amplificatori.

Social media, siti internet app cosa consulta di più? Facebook e Instagram e poi un App creta da mia moglie Nowwhere che raccoglie i consigli dei creativi, musicisti, tatuatori, etc su dove mangiare, dato che siamo sempre tutti perennemente in viaggio per lavoro….

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Alla scoperta della beauty routine di Alessandro Squarzi, imprenditore e icona di stile

Nel mondo della moda tutti conoscono Alessandro Squarzi, imprenditore romagnolo tra i più camaleontici ed intraprendenti, deus ex-machina di brand di moda quali Dondup e Jo No Fui. Sono stati però i suoi look impeccabili a rivelarlo al grande pubblico, soprattutto all’estero. Adorato dai fotografi di street style, Scott Schuman di The Sartorialist in testa, le sue foto campeggiano sui fashion blog di tutto il mondo, tanto che ormai Mr Squarzi é entrato nell’olimpo delle icone di stile stile. Come definirlo? Cool-hunter, globe trotter, trend setter. Grande appassionato di vintage e motori (colleziona auto e moto d’epoca)  e papà innamorato di sua figlia Allegra.

Un succo detox, tè o una tisana che ama bere.  Tè verde.

Il profumo preferito, e perché le piace. Caron Pour Homme,  lo uso da 30 anni. Mi piace perché sa di pulito e di borotalco.

L’essenza per la casa preferita. Pot-pourri Santa Maria Novella.

Un rito prima di coricarsi. Leggere un libro.

I prodotti beauty indispensabili. Il deodorante  di Helena Rubinstein Nudit: amo questo prodotto perché trovo molto comodi i roll on ma soprattutto perché ha un’ottima tenuta. Gel Redken Outshine 01: non posso fare a meno del gel e questo è il mio preferito in quanto lascia i capelli morbidi e allo stesso tempo naturali.

Cosa fa per mantenersi in forma?  Ho una vita molto frenetica e purtroppo non riesco a dedicare tanto tempo allo sport. Cerco di camminare molto e di curare l’alimentazione.

Come si rilassa? Con mia figlia. Quando sto con lei è come fare meditazione.

Quante volte si guarda allo specchio? Alla mattina mentre mi lavo i denti..

La parte che ama di più del suo corpo. E quella che ama meno. Arrivato alla mia età ho imparato ad amare tutto di me, anche quello che prima non mi piaceva.

Un cibo che la fa stare bene.  La frutta!

Un vizio che si concede. Non rinuncio mai ad un buon bicchiere di vino rosso.

Una mania beauty. Il gel per i capelli.

Nella sua routine beauty qual è il prodotto al quale non rinuncerebbe mai? E perché? il Gel! Perché senza sembro Einstein.

Cosa non manca mai nel suo frigorifero. Una bottiglia di Dom Perignon.

Indirizzi beauty preferiti. La SPA dell’Hotel Bulgari e Bullfrog.

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Beauty Routine

Alla scoperta delle abitudini beauty di Luigi Campa, ballerino classico. I prodotti di bellezza che ama e perché.
Luigi Campa balla da sempre. La danza é la sua passione che si è trasformata nel tempo in professione. Dal Salento, dov’è nato, si è trasferito giovanissimo a Milano, per prendere lezioni presso la scuola di ballo del Teatro alla Scala. L’anno del diploma entra a far parte della celebre compagnia di Vladimir Malakhov, allo Staatsballet di Berlino, lavorando con i migliori ballerini del mondo. Da due anni é ritornato nella sua Italia e fa parte del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, che vanta una delle più prestigiose compagnie di danza classica al mondo, sotto la direzione di Makhar Vaziev. Scopriamo insieme la sua beauty routine.

Un succo detox o una tisana che ama bere.
Amo sia succhi che tisane, i primi solitamente li bevo al mattino, perché mi danno la giusta carica per un buon inizio di una giornata atletica. Una tisana con proprietà rilassanti (a base di valeriana, passiflora, biancospino, iperico, camomilla, melissa e tiglio) prima di andare a letto é l’ideale.

Profumo preferito.
Romantina di Juliette Has a Gun.

Essenza per la casa preferita.
Quelle al muschio bianco, mi trasmettono il senso di freschezza di un ambiente pulito e puro.

Un rito prima di coricarsi.
Il mio rito prima di andare a letto é fondamentale e comprende una serie di addominali e degli esercizi di stretching per la schiena e le gambe, fondamentale per una serena dormita.

I prodotti beauty indispensabili nella sua beauty routine.
I prodotti di La Mer, idratanti e sieri, formule uniche con estratti naturali di alghe che hanno il potere di lenire la mia pelle sensibile.

Cosa fa per mantenersi in forma.
Essere in forma é l’ABC del mio mestiere. Lezione di danza classica al mattino, prove dei vari balletti per tutto il pomeriggio, palestra e piscina la sera, e una buona alimentazione ricca di proteine. La forma non potrà che essere smagliante….

Quante volte si guarda allo specchio.
Non posso dire molto a riguardo perché la mia giornata quotidiana si svolge in sala da ballo dove mi ritrovo circondato da specchi, fondamentali per le auto correzioni.

Bagno o doccia.
Doccia dopo ogni attività fisica, bagno rilassante dopo gli spettacoli.

Un cibo che la fa stare bene.
Mi fa stare bene il biologico che proviene dalla mia terra (Il Salento).

Un vizio che si concede.
Mi concedo una sigaretta nei momenti di forte stress quando devo affrontare un primo ruolo.

Una mania beauty.
Denti sempre bianchi, puliti e curati.

Nella sua beauty routine qual é il prodotto al quale non rinuncerebbe mai?
Non potrei mai rinunciare alla Mask Gel Plus, dei Laboratori Farmaceutici Krymi, una maschera perfetta da applicare dopo la barba evitando qualsiasi tipo di irritazione.

Cosa non manca mai nel suo frigorifero.
Non mancano mai le uova fresche che compro in fattoria, é l’alimento che sento interagire di più con la mia muscolatura.

Gli indirizzi beauty preferiti nella sua città.
Viaggio molto, cambio sempre città e adoro gli hotel per via delle SPA, posso consigliare quelle dei Four Season, fantastiche in tutte le città. Il Bristol di Parigi, Claridge’s di Londra sono i miei preferiti in Europa, per rilassarmi ed essere viziato.

Fuori dal suo lavoro come ama vestirsi?
Il mio stile è totalmente classico: da teatro, il luogo in cui sono cresciuto, che mi ha insegnato il bello, la raffinatezza e l’eleganza, che credo vinca sempre su tutto.

Tra i capi del suo guardaroba quali ama di più.
Quelli di Prada, mio sento a mio agio indossando i loro meravigliosi abiti e mi stimola molto il lavoro concettuale dietro le sfilate che va oltre il tema fashion, mi fa viaggiare con la mente attraverso le loro ispirazioni sempre vicine all’arte e agli artisti. Negli accessori prediligo molto anche Hermès: status perfetto per qualsiasi luogo, situazione, ora della giornata.

Gli indispensabili nella sua valigia dell’estate.
Quando viaggio non porto molte delle mie cose  perché quando sono in vacanza amo fare shopping, specialmente dopo una lunga giornata al mare. Amo riempire la mia valigia in ogni viaggio sempre di cose nuove per essere meno triste al ritorno. Non mi separo mai dei miei gioielli di Cartier, in quanto sono sempre stato un appassionato di gemmologia, e una delle tante storie legate a questa mia passione è quella del meraviglioso lavoro di Jean Cocteau. Sono pezzi che mi fanno stare bene quando li porto con me, li ho scelti appassionandomi alla storia, al lavoro di queste persone speciali, nel momento in cui ho scelto di avere qualcosa creato da loro non l’ho fatto solo per il semplice valore ma per le mille emozioni che solo chi ha un cuore sognatore può capire.

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ACQUA DI COLONIA

Ha più di tre secoli di storia, ma non li dimostra. L’Eau de Cologne uno dei classici della profumeria, dalle note domi- nanti di agrumi, nata come “Aqua mirabilis” acqua profuma- ta dalle proprietà medicamentose a ne ‘600, cambia pelle…

Colonia Club Travel Spray di Acqua di Parma

Flacone da viaggio, rivestito in pelle, per la nuova Eau De Cologne, ispirata ai club sportivi esclusivi, che si apre con le note agrumate di mandarino, limone e bergamotto che si fondono con quelle più opulente del neroli e petit grain, insieme a quelle fresche e croccanti della menta. Nel cuore le note aromatiche di geranio, lavanda e galbano. Il fondo é un tripudio di accenti legnosi del vetiver haitiano che si fondono con l’opulenza del muschio e dell’accordo di ambra grigia.

Fahrenheit Cologne di Dior

Tripudio di agrumi freschi e succosi in apertura: mandarino siciliano, berga- motto calabrese e limone. Sensuale patchouli e viola francese inebriano il cuore. Le note calde del vetiver di Haiti e del cedro della Virginia, e quelle speziate di noce moscata e cumino chiudono la fragranza.

Pour Homme Essence Aromatique di Bottega Veneta

Una rivisitazione della classica colonia che si apre con la freschezza del bergamotto italiano, mentre il cuore é sensuale: mix di patchouli indonesiano, narcotico e opulento, e accordo di pino siberiano. Nelle note di fondo il cedro del libano.

Neroli Portofino Forte di Tom Ford

Note di testa agrumate a base di ber- gamotto, arance sanguigne e lavanda, e ricordano il profumo dei pergolati di Porto no, a cui si aggiungono note di basilico e quelle silvestri del garbano. Il fondo della fragranza riproduce
il sentore del sottobosco costiero incolto con note boisé, un accordo di cuoio, ambra, assoluta di muschio di quercia. Per lasciare spazio in ne alla sensualità del suede e dei muschi che chiudono la fragranza.

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